Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...
Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ... Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...
9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————Il sito deve essere il più lontano possibile da aree irrigate, laghi, aree fortemente urbanizzate e linee dicomunicazione viaria ad elevato traffico in modo da evitarne gli effetti perturbanti a scala locale. Lapendenza del suolo dovrebbe, se possibile anche in situazioni orografiche complesse, essere inferiore a5° ed il suolo deve essere ricoperto di erba mantenuta ad altezza ridotta costantemente durante tuttol’anno. E’ opportuno, inoltre, verificare la eventuale presenza di significativi disturbi elettromagnetici inmodo da predisporre le opportune contromisure. Il sistema di alimentazione elettrica, di comunicazionee di acquisizione dati della stazione meteorologica devono essere del tutto autonomi rispetto ad unaeventuale postazione chimica presente, in modo da evitare situazioni di fuori servizio indotte daproblemi di manutenzione dei sensori chimici.Dal punto di vista logistico, gran parte della strumentazione ed il contenitore del sistema di acquisizioneed elaborazione dati saranno alloggiati su un palo meteorologico, a differenti altezze. Tale palo dovràavere buone doti di rigidità per evitare che le misure dell’anemometro ultrasonico siano perturbate.Dovrà essere possibili poter allineare e livellare i vari sensori meteorologici: a tale scopo sarebbepreferibile adottare un traliccio di tipo arrampicabile, prevedendo tutte le norme di sicurezza antiinfortunisticapreviste dalla normativa vigente. La soluzione “tutto sullo stesso palo” minimizza leesigenze di occupazione del suolo. Nei punti che seguono verranno presi in considerazioni i criteri dilocalizzazione adeguati per i vari sensori, nel caso di stazioni meteorologiche collocate in siti semplici,cioè siti in cui gli effetti distorcenti indotti dal terreno possono essere ritenuti insignificanti.Misura della velocità e direzione del ventoOgni anemometro (convenzionale o ultrasonico) dovrà essere collocato alla sommità del palo(normalmente alto 10 metri rispetto al suolo) ed orientato a Nord secondo le indicazioni del costruttore.L’errore di allineamento a Nord del sensore deve essere inferiore a 1°. Nel caso di anemometritriassiali, un ulteriore elemento da curare nella installazione è costituito dalla verticalità del sensore chedeve essere controllata con idonea strumentazione di livellamento a sensore già montato sulla cima delpalo in posizione eretta.Dato che spesso saranno presenti ostruzioni, è necessario che tra il punto di misura e le varie ostruzionipresenti ci sia una distanza pari ad almeno dieci volte l’altezza dell’ostruzione stessa.Se l’anemometro non può essere collocato sopra la sommità del palo, è necessario che sia dotato di unosbraccio che lo connetta a quest’ultimo. La lunghezza dello sbraccio dovrà essere non inferiore a duevolte la dimensione trasversale del palo (o torre) nel punto in cui è collocato lo sbraccio. Inoltre talesbraccio dovrà essere realizzato in maniera da presentare un notevole grado di rigidità per evitare chesi inducano vibrazioni all’anemometro.TermoigrometriI termoigrometri non dovranno essere perturbati dalla radiazione solare. A tale scopo è opportunocollocarli negli appositi shelter metallici di protezione. Questi, al fine di evitare l’aumento del tempo dirisposta del sensore, devono essere preferibilmente del tipo a circolazione forzata con velocitàcircolante pari a 2.5-10 m⋅s -1 . Sono in ogni caso da evitare le casette in legno, tipiche delle installazionimeteorologiche convenzionali, che tendono ad aumentare il tempo di risposta dei sensori in modoinaccettabile. E’ consigliabile collocare il termoigrometro ad un’altezza rispetto al suolo di 2 metri edovrebbe avere attorno a se un’area di circa 9 metri di raggio coperta di erba bassa o comunque disuperficie naturale. La distanza tra il punto di misura e gli ostacoli vicini dovrà essere superiore aquattro volte l’altezza degli ostacoli stessi.———————————————————————————⎯⎯————————- 383 -
9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————BarometriPer quanto riguarda i barometri, essi devono essere collocati in modo da essere immuni da sbalzi ditemperatura e da vibrazioni e comunque lontano da apparati di riscaldamento o condizionamento.Inoltre non devono essere esposti a correnti d’aria o alla radiazione solare diretta.PluviometriIl pluviometro è l’unico strumento che normalmente non viene alloggiato sul palo. Infatti nella sualocalizzazione si deve tenere conto della necessità di evitare influenze da parte del territorio circostante(ad esempio, presenza di costruzioni, di tettoie, di alberi,..). Vanno infine preferite localizzazioni riparatedal vento. La distanza del pluviometro da strutture ed ostacoli non deve essere inferiore a 4 voltel’altezza degli stessi. L’imboccatura calibrata del pluviometro deve essere perfettamente orizzontale ead una quota rispetto al suolo non molto elevata (circa 1 metro), ma sufficiente ad evitare che le goccedi pioggia rimbalzino dal suolo nel pluviometro.RadiometriPer collocare i radiometri, è importante evitare che essi si trovino in zone d’ombra, indotte da ostacolipresenti nella porzione di orizzonte E-NE ed W-NW passando da Sud. Vanno inoltre allontanati il piùpossibile da sorgenti luminose artificiali e da oggetti riflettenti, che potrebbero falsarne le misure. Non èparticolarmente importante per la misura della radiazione globale la quota di misura, mentre per laradiazione netta sarebbe consigliabile una quota di misura di circa 1 metro dal suolo.9.8.8.2 Criteri per la scelta dei punti di misuraLocalizzazione dei siti di misura del ventoI siti di misura del vento devono essere collocati in punti del territorio il più possibile immuni da effettifluidodinamici di tipo locale (per esempio non dovrebbero essere collocati in canyon urbani o a ridossodi ostacoli schermanti i rilievi orografici, a meno che si sia interessati proprio allo studio di talisituazioni). Nel determinare il numero e la dislocazione sul territorio dei singoli punti di misura del vento,è opportuno fare riferimento ai seguenti criteri:• nelle situazioni a topografia pianeggiante, i punti dovranno essere disposti il più regolarmentepossibile su una maglia abbastanza larga (ad esempio 50-100 km);• nelle situazioni topograficamente complesse (orografia e grandi specchi di acqua come i laghilombardi) la maglia dovrà essere convenientemente infittita;• ogni valle di una certa rilevanza dovrà possedere almeno una postazione meteorologica infondovalle, lontana dai punti di confluenza delle valli laterali. Nella classiche situazioni di vallate ad Ysarà opportuno monitorare tutti e tre i rami per poter cogliere eventuali brezze di monte e di valle;• nelle valli alpine di maggiore estensione è opportuno porre anche qualche punto di misura su versantiopposti in modo da poter cogliere le varie brezze che vi si instaurano (venti catabatici ed anabatici);• nei siti costieri (lacustri), valgono le stesse considerazioni presentate per il caso di situazioni atopografia complessa con l’ulteriore indicazione di collocare sempre coppie di postazioni, una aridosso della linea di costa e l’altra nell’entroterra ad una distanza di 2 ÷ 3 km dalla prima, collocatalungo una linea perpendicolare alla costa, questo per consentire di individuare lo sviluppo di uneventuale TIBL.———————————————————————————⎯⎯————————- 384 -
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9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————BarometriPer quanto riguarda i barometri, essi devono essere collocati in modo da essere immuni da sbalzi ditemperatura e da vibrazioni e comunque lontano da apparati di riscaldamento o condizionamento.Inoltre non devono essere esposti a correnti d’aria o alla radiazione solare diretta.PluviometriIl pluviometro è l’unico strumento che normalmente non viene alloggiato sul palo. Infatti nella sualocalizzazione si deve tenere conto della necessità di evitare influenze da parte del territorio circostante(ad esempio, presenza di costruzioni, di tettoie, di alberi,..). Vanno infine preferite localizzazioni riparatedal vento. La distanza del pluviometro da strutture ed ostacoli non deve essere inferiore a 4 voltel’altezza degli stessi. L’imboccatura calibrata del pluviometro deve essere perfettamente orizzontale ead una quota rispetto al suolo non molto elevata (circa 1 metro), ma sufficiente ad evitare che le goccedi pioggia rimbalzino dal suolo nel pluviometro.RadiometriPer collocare i radiometri, è importante evitare che essi si trovino in zone d’ombra, indotte da ostacolipresenti nella porzione di orizzonte E-NE ed W-NW passando da Sud. Vanno inoltre allontanati il piùpossibile da sorgenti luminose artificiali e da oggetti riflettenti, che potrebbero falsarne le misure. Non èparticolarmente importante per la misura della radiazione globale la quota di misura, mentre per laradiazione netta sarebbe consigliabile una quota di misura di circa 1 metro dal suolo.9.8.8.2 Criteri per la scelta dei punti di misuraLocalizzazione dei siti di misura del ventoI siti di misura del vento devono essere collocati in punti del territorio il più possibile immuni da effettifluidodinamici di tipo locale (per esempio non dovrebbero essere collocati in canyon urbani o a ridossodi ostacoli schermanti i rilievi orografici, a meno che si sia interessati proprio allo studio di talisituazioni). Nel determinare il numero e la dislocazione sul territorio dei singoli punti di misura del vento,è opportuno fare riferimento ai seguenti criteri:• nelle situazioni a topografia pianeggiante, i punti dovranno essere disposti il più regolarmentepossibile su una maglia abbastanza larga (ad esempio 50-100 km);• nelle situazioni topograficamente complesse (orografia e grandi specchi di acqua come i laghilombardi) la maglia dovrà essere convenientemente infittita;• ogni valle di una certa rilevanza dovrà possedere almeno una postazione meteorologica infondovalle, lontana dai punti di confluenza delle valli laterali. Nella classiche situazioni di vallate ad Ysarà opportuno monitorare tutti e tre i rami per poter cogliere eventuali brezze di monte e di valle;• nelle valli alpine di maggiore estensione è opportuno porre anche qualche punto di misura su versantiopposti in modo da poter cogliere le varie brezze che vi si instaurano (venti catabatici ed anabatici);• nei siti costieri (lacustri), valgono le stesse considerazioni presentate per il caso di situazioni atopografia complessa con l’ulteriore indicazione di collocare sempre coppie di postazioni, una aridosso della linea di costa e l’altra nell’entroterra ad una distanza di 2 ÷ 3 km dalla prima, collocatalungo una linea perpendicolare alla costa, questo per consentire di individuare lo sviluppo di uneventuale TIBL.———————————————————————————⎯⎯————————- 384 -