Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...
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9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————misura, infatti i cavi delle termocoppie, che devono essere di elevata purezza e che spesso presentanocattive proprietà meccaniche, non sono adatti per fare lunghi percorsi. Pertanto una possibile soluzioneè quella di porre il giunto di misura nel luogo sede della misura e condurre i cavi della termocoppia finoad un punto di temperatura T a nota. Da qui far partire poi due normali cavi elettrici di rame checonducono il segnale di tensione all’acquisitore. Se la temperatura da misurare è T e i due nuovi giuntistanno entrambi alla medesima temperatura T a , l’inserzione dei cavi di rame non influenza la misura.Nota T a , mediante la legge delle temperature successive si giunge alla determinazione di T (Fig.9.25).Se si ha l’accortezza di utilizzare cavi di rame twisted, si riescono ad eliminare efficacemente anche leinduzioni elettromagnetiche dovute alla presenza di lunghi cavi.Giunto diRiferimentoChromelt Mt RCavi Collegamento (Cu)Sistemadi MisuraCostantanaGiunto di MisuraFig.9.25: la legge dei metalli interposti.Struttura fisica di un sensore a termocoppiaUna termocoppia altro non è che l’insieme di due fili di materiale metallico differente saldati ad unaestremità (giunto di misura), mentre, l’altra estremità normalmente raggiunge dei morsetti che lacollegano elettricamente a cavi elettrici (twisted o schermati) che trasportano il segnale all’acquisitore.Uno dei problemi tecnici più importanti da risolvere è la realizzazione della giunzione di misura. Pertermocoppie destinate a misure lente, a volte può essere sufficiente l’impiego di fermi meccanici dipiccole dimensioni. Essi non alterano la misura, visto che per la legge dei metalli interposti le due nuovegiunzioni che andranno a realizzare staranno alla medesima temperatura. Altri metodi più usati,soprattutto per ridurre le dimensioni della giunzione, sono la saldatura, la brasatura e lamicropuntatura. Con queste tecniche si ottengono giunzioni anche estremamente sottili consentendoquindi misure adatte alla determinazione dei parametri della turbolenza del PBL.Una volta risolto il problema della realizzazione della giunzione, la termocoppia va rinforzatastrutturalmente e ciò si può ottenere, per esempio, inserendo entro un piccolo cilindro di materialeisolante con due condotti assiali i due fili della termocoppia in modo tale che sporga da un lato il giuntodi misura e dall’altro o i fili che vanno all’acquisitore o dei morsetti che vengono direttamente messi incomunicazione diretta con un box in cui è alloggiata l’elettronica di filtraggio, amplificazione ecompensazione del segnale. Per misure di turbolenza con termocoppie sottili, il giunto di misura vienelasciato libero, mentre in termocoppie dedicate a misure più tradizionali, il giunto di misura vienecircondato da una protezione realizzata in materiale ad alta conduzione termica che però protegge ilgiunto di misura dall’attacco chimico degli agenti atmosferici. A questo punto la termocoppia ha presol’aspetto di un sensore dotato di una notevole robustezza e di facile maneggiabilità. Molta attenzione ènecessaria per le termocoppie dedicate alle misure di turbolenza con giunto di misura esposto, dato cheesse saranno direttamente esposte all’azione degli agenti atmosferici che ne ridurranno comunque la———————————————————————————⎯⎯————————- 361 -
9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————vita utile. Come si vedrà nel seguito, le termocoppie non vengono esposte direttamente all’aria, mavengono inserite in appositi contenitori protettivi (shield) che ne limitano gli errori di misura derivantidall’effetto di riscaldamento dovuto alla radiazione solare e terrestre.Caratteristiche dinamiche di una termocoppiaSe si considera la giunzione di riferimento ad una temperatura costante e variabile solo la giunzione dimisura, ipotizzando che non ci siano effetti di riscaldamento indotti dalla radiazione solare e terrestre, sipuò dimostrare che la termocoppia può essere considerata con buona approssimazione un sensore delprimo ordine con una costante di tempo τ proporzionale al diametro dei fili. In Larsen e al. (1982)viene sviluppata una teoria piuttosto completa sulla risposta in frequenza di una termocoppia. Da essa siottiene che, almeno in prima approssimazione, la costante di tempo può essere determinata dallarelazione:2ρ wCwDτ = [9.52]4Nkuadove ρ w e C w sono rispettivamente la densità del materiale costituente la termocoppia (ordine digrandezza 9⋅10 3 kg⋅m -3 ) e la sua capacità termica (ordine di grandezza 400 J⋅kg -1 K -1 ), D è il diametrodei fili della termocoppia, k a è la conducibilità dell’aria (2.53⋅10 -2 Wm -1 K -1 ) e Nu è il numero di Nusseltdefinito come:⎡Nu = ⎢⎣0.45( 0.24 + 0.56 Re )−1λ ⎤+ 2D⎥⎦−1[9.53]dove λ è il libero cammino medio delle molecole dell’aria (circa 7⋅10 -8 m), Re è il numero di Reynoldsdefinito come Re = UD/ν, U è la velocità media del vento e ν è la viscosità cinematica dell’aria(2.06⋅10 -5 m 2 s -1 ). Nella Fig. 9.26 è stata graficata la variazione della costante di tempo in funzione deldiametro dei fili della termocoppia sia nel caso in cui la velocità del vento è pari a 5 m⋅s -1 che nel casoin cui è di 1 m/s -1 . Come era prevedibile, la costante di tempo diminuisce esponenzialmente con ildiminuire del diametro dei fili e con la velocità del vento. Dalla figura si vede come sia possibilerealizzare misure veloci (quindi adatte alla determinazione diretta dei flussi) a patto che il diametro deifili sia dell’ordine della decina di µm.Velocità del vento = 5 m/sVelocità del vento = 1 m/s100.00Costante di tempo (s)10.001.000.100.010.000.01 0.10 1.00D ia metro dei fili (mm)Fig.9.26: costante di tempo di una termocoppia al variare della velocità del vento e del diametrodei fili———————————————————————————⎯⎯————————- 362 -
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9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————misura, infatti i cavi delle termocoppie, che devono essere di elevata purezza e che spesso presentanocattive proprietà meccaniche, non sono adatti per fare lunghi percorsi. Pertanto una possibile soluzioneè quella di porre il giunto di misura nel luogo sede della misura e condurre i cavi della termocoppia finoad un punto di temperatura T a nota. Da qui far partire poi due normali cavi elettrici di rame checonducono il segnale di tensione all’acquisitore. Se la temperatura da misurare è T e i due nuovi giuntistanno entrambi alla medesima temperatura T a , l’inserzione dei cavi di rame non influenza la misura.Nota T a , mediante la legge delle temperature successive si giunge alla determinazione di T (Fig.9.25).Se si ha l’accortezza di utilizzare cavi di rame twisted, si riescono ad eliminare efficacemente anche leinduzioni elettromagnetiche dovute alla presenza di lunghi cavi.Giunto diRiferimentoChromelt Mt RCavi Collegamento (Cu)Sistemadi MisuraCostantanaGiunto di MisuraFig.9.25: la legge dei metalli interposti.Struttura fisica di un sensore a termocoppiaUna termocoppia altro non è che l’insieme di due fili di materiale metallico differente saldati ad unaestremità (giunto di misura), mentre, l’altra estremità normalmente raggiunge dei morsetti che lacollegano elettricamente a cavi elettrici (twisted o schermati) che trasportano il segnale all’acquisitore.Uno dei problemi tecnici più importanti da risolvere è la realizzazione della giunzione di misura. Pertermocoppie destinate a misure lente, a volte può essere sufficiente l’impiego di fermi meccanici dipiccole dimensioni. Essi non alterano la misura, visto che per la legge dei metalli interposti le due nuovegiunzioni che andranno a realizzare staranno alla medesima temperatura. Altri metodi più usati,soprattutto per ridurre le dimensioni della giunzione, sono la saldatura, la brasatura e lamicropuntatura. Con queste tecniche si ottengono giunzioni anche estremamente sottili consentendoquindi misure adatte alla determinazione dei parametri della turbolenza del PBL.Una volta risolto il problema della realizzazione della giunzione, la termocoppia va rinforzatastrutturalmente e ciò si può ottenere, per esempio, inserendo entro un piccolo cilindro di materialeisolante con due condotti assiali i due fili della termocoppia in modo tale che sporga da un lato il giuntodi misura e dall’altro o i fili che vanno all’acquisitore o dei morsetti che vengono direttamente messi incomunicazione diretta con un box in cui è alloggiata l’elettronica di filtraggio, amplificazione ecompensazione del segnale. Per misure di turbolenza con termocoppie sottili, il giunto di misura vienelasciato libero, mentre in termocoppie dedicate a misure più tradizionali, il giunto di misura vienecircondato da una protezione realizzata in materiale ad alta conduzione termica che però protegge ilgiunto di misura dall’attacco chimico degli agenti atmosferici. A questo punto la termocoppia ha presol’aspetto di un sensore dotato di una notevole robustezza e di facile maneggiabilità. Molta attenzione ènecessaria per le termocoppie dedicate alle misure di turbolenza con giunto di misura esposto, dato cheesse saranno direttamente esposte all’azione degli agenti atmosferici che ne ridurranno comunque la———————————————————————————⎯⎯————————- 361 -