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Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

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9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————9.3 ARCHITETTURA DI UNA STAZIONE METEOROLOGICALa Stazione Meteorologica al suolo è l’archetipo del Sistema di Misura Reale. Una sua tipicarealizzazione è rappresentata nella Fig.9.1. In essa si individuano gli elementi costitutivi seguenti:• i sensori meteorologici, cioè l’insieme di strumenti specializzati nella misura delle singole variabilimeteorologiche;• il sistema di acquisizione, cioè un apparato elettronico automatico (spesso programmabile) cheverifica lo stato fisico dei singoli sensori, ne acquisisce periodicamente i segnali di uscita e convertequeste letture in un formato numerico;• il sistema di elaborazione che, applicando opportune regole ai valori numerici ottenuti dai singolisensori (le misure), calcola i principali parametri statistici di interesse micrometeorologico (valorimedi, varianze e covarianze) e stima i parametri che non possono essere osservati direttamente;• un sistema di archiviazione, trasmissione e presentazione, che realizza l’archiviazione localedelle misure e delle elaborazioni fatte, che si occupa della trasmissione di tutte le informazioniottenute ad un eventuale sistema periferico (qualora la stazione sia parte di una rete disorveglianza) e della presentazione di quanto acquisito ad un utente locale.Fig. 9.1: architettura tipica di una stazione meteorologica al suolo.L’architettura funzionale di una tipica stazione meteorologica è rappresentata schematicamente nellaFig.9.2. E’ interessante notare come, allo stato attuale della tecnologia, l’acquisizione delle misure, laloro elaborazione, archiviazione, presentazione e trasmissione non siano funzioni fisicamente separate,anche se logicamente lo sono, ma al contrario sono frequentemente localizzate ed integrate (viaSoftware o con schede dedicate) in un sistema di calcolo (normalmente un PC anche se di derivazioneindustriale).———————————————————————————⎯⎯————————- 318 -

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