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Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

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9 - TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL.—————————————————————————⎯⎯——————————rappresentato dai cosiddetti sistemi remote sensing, una famiglia di sistemi di misura i cuirappresentanti principali sono il SODAR, il RASS ed il WIND PROFILER. Senza entrare nei dettagli,tali sistemi, stando al suolo, emettono verso l’alto impulsi acustici (SODAR), elettromagnetici (WINDPROFILER) e in modo combinato acustici ed elettromagnetici (RASS) e, subito dopo, si pongono inricezione per riceverne gli echi di ritorno dall’atmosfera, echi che sono il risultato dell’interazione tratali impulsi e l’atmosfera. I vari sistemi interpretano questo eco in termini di profilo verticale di alcunedelle grandezze meteorologiche di interesse. In particolare il SODAR è in grado di rilevare fino a quotedell’ordine di 500÷1000 m il profilo della velocità e della direzione del vento, della deviazione standarddelle componenti del vento e anche del parametro di struttura della temperatura C 2 T , mentre per quantoriguarda il RASS quello che viene rilevato è il profilo verticale della temperatura virtuale. Il WINDPROFILER è il sistema remote sensing più giovane e promettente. Attualmente da esso si rilevanoprofili di vento che raggiungono quote ben più elevate di quelle raggiunte dal SODAR, ma in futuro èprevedibile il suo maggior coinvolgimento nella determinazione di quei parametri importanti per ladeterminazione dello stato dell’atmosfera. Ci sono due aspetti interessanti legati a questa famiglia disistemi. Il primo è costituito dal fatto che essi possono acquisire i profili verticali delle differenti variabilimeteorologiche a cadenze molto ravvicinate (per esempio ogni 15 minuti), mentre l’impiego delleradiosonde è limitato dal tempo necessario per completare il sondaggio (proporzionale alla velocità disalita della sonda che deve essere sufficientemente lenta per limitare i problemi legati alla limitatadinamica dei sensori ed alla massima quota raggiunta) e dai costi elevati della sonda stessa. Il secondoaspetto è legato al fatto che diversi sistemi possono essere accoppiati tra loro: un tipico esempio èl’accoppiamento di un WIND PROFILER con un RASS. In questo caso, l’insieme dei due non soloproduce i profili previsti per i singoli sistemi, ma può fornire anche, per esempio, il flusso turbolentoverticale di calore sensibile in tutto il PBL, cosa che comincia a far intravedere ai micrometeorologi lapossibilità che si avveri il sogno di poter misurare direttamente la turbolenza del PBL.Comunque, anche con i sistemi remote sensing non si riesce a vedere l’intero dominio spaziale diinteresse. Il sogno sarebbe ovviamente quello di poter tenere sotto controllo tutto lo spazio di interesse.Un primo passo in questa direzione è costituito dagli aerei per osservazioni meteorologiche. Questatecnica è stata molto impiegata in varie campagne sperimentali e di fatto è da esse che derivano i pochidati sperimentali relativi allo stato della parte alta del PBL. Le soluzioni tecniche adottate per inserire isensori meteorologici negli aerei e per evitare le perturbazioni dall’aeromobile sulle misure sono state lepiù varie e spesso del tutto geniali, tanto che spesso si è riusciti a dotare questi aerei di sensoristica arisposta rapida con cui è stato possibile ottenere una visione chiara della turbolenza in tutte le parti delPBL. Ovviamente sistemi di questo genere non consentono un’osservazione continua (come loconsente una stazione meteorologica al suolo o i sistemi remote sensing) e si limitano ad osservazioniin campagne sperimentali lungo traiettorie spaziali che vanno ad osservare punti interessanti del PBL.Forse il sogno della visione spaziale dei campi meteorologici è vicino grazie al radar meteorologico.Questo sistema, che basa il proprio funzionamento sull’emissione di onde elettromagnetiche, è costruitoin modo da consentirgli l’esplorazione di tutto lo spazio circostante il luogo in cui è posto il sensore. Peril momento il suo impiego prevalente è limitato alla determinazione del campo di vento e di pioggia.Da ultimo non va dimenticato l’apporto dei satelliti artificiali geostazionari e polari che, attualmenteconsentono lo studio sistematico e con una buona risoluzione dell’albedo, della temperatura radiativasuperficiale, del bilancio radiativo superficiale e della copertura nuvolosa.———————————————————————————⎯⎯————————- 317 -

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