11.07.2015 Views

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

7. IL PBL IN SITUAZIONI SUPERFICIALI ETEROGENEE—————————————————————————————————————regolatore del clima.Anche la forma geometrica della vegetazione riveste un ruolo importante negli scambi con l’ariacircostante. Le forme possibili sono tantissime. Se consideriamo per esempio prati e colture di cerali,possiamo vedere che la vegetazione può essere vista come uno strato omogeneo sulla verticale.Viceversa colture di mais, girasole, patate e molti alberi presentando le foglie prevalentemente nellaparte alta delle piante determinano una canopy layer cioè uno strato di aria sotto le fronde, concaratteristiche fisiche molto differenti dall’aria sovrastante. Pertanto l’atmosfera sopra il suolo si dividein due strati principali, uno sotto le fronde della vegetazione (la canopy layer) e la parte sopra lefronde. Nel caso delle foreste tropicali, la struttura della vegetazione è tale da definire diverse canopylayer sovrapposti.Se consideriamo il profilo verticale della velocità del vento sopra la vegetazione in una situazione quasiadiabatica, notiamo che vale la solita legge logaritmica. Estendendo verso il basso tale profilo, notiamoche tale profilo potrà essere espresso dalla relazione seguente (Fig.7.17)u ⎛ − ⎞=* z du zln⎜⎟[7.29]k ⎝ z0⎠dove d è lo zero plane displcement height già introdotto al Cap.6 e spesso dell’ordine di 2/3l’estensione verticale della vegetazione. Pertanto la superficie a quota d rappresenta la superficie attivaper lo scambio di quantità di moto tra vegetazione e atmosfera. In realtà, come si vedrà poi, il vento nonsi annulla a d+z 0 , ma il profilo entro il canopy presenterà un andamento ben diverso da quellologaritmico che però si raccorderà gradualmente col profilo logaritmico, innalzandosi sopra la coperturavegetale.Fig.7.17: il profilo verticale del vento e lo zero plane displacement height (Oke,1987).Analogo comportamento presentano anche il profilo di temperatura media, di umidità media e diconcentrazione media di CO 2 .7.3.2 LA SPECIFICITÀ DELLE FOGLIEIniziamo ora a studiare più nel dettaglio la copertura vegetale. L’elemento base di ogni coperturavegetale è la foglia e quindi è conveniente un suo studio più approfondito.———————————————————————————————————————- 250 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!