11.07.2015 Views

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

Roberto Sozzi (ARPA Lazio) Teodoro Georgiadis (CNR-IBIMET ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4. TEORIA DELLA SIMILARITÀ—————————————————————————————————————è il parametro di stabilità µ = h L e C è la Funzione Universale di Similarità di Rossby che, secondoYamada (1976) è data dalle relazioni seguenti:( µ −11.21)1 2⎧ − 4.32µ ≥ 18⎪C ( µ ) = ⎨ 3.665 − 0.829µ0 ≤ µ < 18[4.85]⎪−13( )⎩12 − 8.336 1−0.03106µµ ≤ 0La presenza diθ ) rende la (4.84) impossibile da usare direttamente, pertanto per la determinazione delprofilo verticale di temperatura potenziale entro il PBL, si può adottare la metodologia seguente a duestep:- sia nota la temperatura potenziale ad una generica quota di riferimento z r , prossima al suolo; contale informazione, noti anche i parametri che caratterizzano la turbolenza del SL (u * , T * e L) e delPBL (h) è possibile dalla (4.84) ottenere il valore diθ ) ;- noto il valore diθ ) , l’impiego diretto della (4.84) fornisce il profilo desiderato entro l’intero PBL.La (4.84), nelle situazioni convettive, è in grado di riprodurre il profilo verticale della temperaturapotenziale media solo fino alla sommità dello Strato Rimescolato (Mixed Layer) ma non può descrivereil forte gradiente positivo che si riscontra nell’entrainment layer.4.4.3 IL PROFILO VERTICALE DELLA VARIANZA DELLE COMPONENTI DEL VENTOLo stato attuale della tecnologia non è ancora sufficiente per consentire di determinare in manieraagevole e sicura i profili verticali della varianza delle componenti del vento. Attualmente sono disponibilimolti dati sperimentali, ma essi spesso coprono una porzione limitata del PBL e non sono in grado dirappresentare un esteso spettro delle possibili condizioni di turbolenza. Nella trattazione che segueseguiremo i risultati ottenuti da Rodean (1996) nel suo lavoro di sintesi dell’enorme massa di risultatisperimentali e teorici attualmente disponibili sull’argomento.4.4.3.1 Il profilo verticale della varianza della componente verticale del ventoLe misure disponibili suggeriscono che la varianza della componente w del vento nelle situazioniconvettive è il risultato della sovrapposizione di due distinti contributi. Il primo contributo derivaprincipalmente dalla turbolenza di origine meccanica, ben rappresentata da u * e quindi proporzionalealla velocità del vento, oltre che al livello di stabilità del SL, mentre il secondo contributo derivadall’azione della convettività presente, cioè dell’effetto combinato del flusso di calore sensibile, delgalleggiamento e dell’effetto di costrizione esercitato dall’estensione verticale z i del PBL. Questosecondo contributo è ben rappresentato globalmente dalla velocità convettiva di scala w * , definitanella relazione (1.117). E’ interessante poi ricordare anche che k (w * /u * ) 3 = -z i /L.Tutti questi contributi erano stati evidenziati nei differenti lavori pubblicati ed in particolare in Hicks(1985), Nieuwstadt (1984) e Caughey e al. (1979). Dalla composizione di tutti questi contributi parziali ènata la Relazione di Similarità seguente:3 22 32 ⎛ z ⎞2 ⎛ z ⎞ ⎛ z= .7u*⎜1− ⎟ + 1.3w*⎜ ⎜1− 0.8hh h2⎞σ w ( z)1 ⎟ ⎟ [4.86]⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠—————————————————————————————————————- 168 -2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!