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Dalle aziende - Dismamusica

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<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 2007Terzo giornoBuona Domenica, gente!lasciate che vi faccia una domanda: come ve la cavate con la musica? Io, personalmenteparlando, faccio qualcosina alla chitarra nel chiuso della mia stanza. Ufficialmente nonso suonare (mentre ufficiosamente mi illudo di riuscire ad accompagnarmi in qualcheinascoltabile percorso).Ma mi piace molto la musica, e soprattutto la musica dal vivo, che mette anche me alla provanel riconoscere questo o quello strumento all’interno di una formazione orchestrale.Ad esempio. Quanti tra voi saprebbero distinguere i suoni di un flicorno, di una tromba e diuna cornetta? E quanti distinguerebbero la viola dal violino?E ancora: sapete che si possono confondere, in certi passaggi, il violino e il flauto? E che lostesso vale per certi “vibrato” dell’oboe o del violoncello?Non scandalizzatevi. Se nessuno di voi ha alzato la mano, sappiate che ci sono anch’io a farglibuona compagnia.Effettivamente mi riesce difficile entrare in dettagli così sottilmente ... come dire... dettagliati.Mi preoccupo di più, però, quando mi accorgo che alcuni non distinguono la batteria dalbasso, e che non hanno idea di cosa significhi ascoltare uno strumento dal vivo.Ma devo smetterla di preocuparmi di cosucce così banali. E lo dico con convinzione, almenoda quando mi hanno dimostrato che anche come capacità di distinguere i gusti noi umanifacciamo un po’ ridere.Ma lo sapete che se vi presentano due piattini apparentemente identici, ma con due cibidifferenti, potreste non sapere cosa state mangiando? Mettete alla prova un vostro amicomettendogli a disposizione una cipolla di Tropea accuratamente schiacciata e una melaGolden altrettanto schiacciata. Scommettiamo che non sarà capace di dirvi qual è la mela?Vecchia VolpeElogio della creativitàin questo numero:di Cristiano Cameroni pag. 1Visti ieri in Fiera.a cura della RedazioneNascita di una fisarmonica. Digitale.di Cristiano CameroniAccade oggia cura della RedazioneQuale futuro per le scuole di musica?di Cristiano CameroniGli spazi del Club Tencodi Enrico DeregibusStrumenti... di cartadi Caterina De GregoriI “Trenta” di Second Hand Guitarsdi Alberto Biraghi<strong>Dalle</strong> <strong>aziende</strong>a cura della RedazioneDalla Fieraa cura della Redazionecolophonpag. 4pag. 13pag. 13pag. 14pag. 17pag. 18pag. 22pag. 24pag. 37D I S M A M U S I C A M A G A Z I N E S H O W D A I L YN. 38 - 23 settembre 2007 - Direttore Responsabile: Gianni CameroniEditore e proprietario: S&G Partners srl - Direzione e Amministrazione:Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoStampa: Emme K srl - Fino Mornasco (CO)Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003.Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr.Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director).Hanno collaborato a questo numero: Alberto Biraghi, Alessandro De Cristoforis, Caterina De Gregori,Enrico Deregibus, Vittorio Gallarotti.Grafica, impaginazione e coordinamento:S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: info@sgstudio.it.È vietata la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su DISMAMUSICA MAGAZINE senzaespressa autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.Legge sulla tutela dei dati personaliI dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi outilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potràdecidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione.


Dalla FieraDalla FieraFolla agli ingressiLa tradizione vuole che il Sabato di Fiera gli appassionatisi riversino copiosi all’interno dei padiglioni:e anche questa volta il fatto si è puntualmente verificato.Nella foto, scattata alle 9,50 del mattino diieri, l’affollamento della reception dei Padiglioni 14e 18 è evidente. Sono gli appassionati più mattinieriche hanno voluto sfruttare al massimo il loro tempoin fiera. E sono molti. L’afflusso è continuato per tuttala mattina, con piccole e grandi ondate, ed è progressivamentediminuito a metà del pomeriggio. Consoddisfazione dei più e con la promessa, per oggi, diripetere la stessa esperienza.Corde al carbonioda Galli StringsAnemos QuartetR&C<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007C’è una storia stranissima, tutta fattadi dedizione e di ricerca innovativa,dietro alle nuove corde in nylonal carbonio per chitarra classica proposteda Galli Strings in anteprima aMEET Milano. Le caratteristiche fisichedelle nuove corde sono molto vicinealle… lenze da pesca, che stannomoltissimo tempo sott’acqua senzaperdere tensione e senza subirel’azione corrosiva dell’acqua. Caratteristicheperfettamente compatibilicon il profilo delle corde per chitarraclassica, che devono mantenere l’accordaturaanchesotto sforzo e non devono essere danneggiatedal sudore delle dita del suonatore.Assieme alle nuove corde, in mostra presso lostand Galli Strings al Pad. 18, c’è la ricca offertadel produttore italiano, che va dalle cordeper chitarra ai modelli per arpa e archi, daiplettri alle borse e a tutti gli accessori per chisuona “a pizzico” o con un arco..Mogar da Second Lifea YouTube e ritornoRoberto Ragazzo di Mogar Music ci ha mostrato ieri mattina, nel corso diun incontro stampa, le nuove strategie elaborate da Mogar sul fronte dellacomunicazione sul web. Il distributore italiano è la prima azienda del nostrosettore ad avere uno spazio su Second Life, “un’area”, come ci ha spiegatoRagazzo “dove contiamo soprattutto di esplorare le potenzialità del mezzoe offrire una prima serie di servizi –fondamentalmente una panoramicavirtuale sulla nostra offerta–ai ‘cittadini’ del mondovirtuale.” Diverso è ilcaso della presenza suYouTube, con una seriedi contributi video (ad oggisono una ventina) conclinics, performance degliendorser e presentazionedelle funzioni di punta deinuovi prodotti.AIARP fa il puntoLo stand e la presenza SIAELo stand SIAE oggi accoglie ungrande numero di realtà del mondomusicale. Su 500 metri trovano infattiposto le maggiori associazionidel settore, accanto all’ospite principale:SCF, IMAE, FEM, ASSOMUSI-CA, UNEMIA, AFI, PMI, FIMI, ACEP,ASSOARTISTI, UNCLA, AUDIOCOOPe CAPI-FIPI.Attiva soprattutto nei suggerimentidi momenti convegnistici di riflessioneed approfondimento, anche ieriSIAE ha proposto un importante appuntamentodal titolo “SIAE con…”,un incontro con i responsabili delleViolini d’autore a CremonaDomenica 23 gli Anemos Quartet siesibiranno di nuovo al Palco AcusticoB1, alle 11.30. Si tratta di un gruppodi fiati molto … affiatati (è una allitterazionequasi doverosa) formatoda Gino Del vescovo (sax soprano),Luigi Tresca (sax contralto), GabrieleSabatini (sax tenore) eGiuseppe Scurci (sax baritono).Giovanissimi, hannoun sound aggressivo, eutilizzano per le loro esibizionisolamente strumentiprodotti dalla Rampone &Cazzani di Quarna Sotto.La Rampone & Cazzani hauna tradizione quasi bicentenaria,e produce strumentidi alto artigianato secondoprocessi produttivi ancoraartigianali per garantireun irrinunciabile controlloqualità destinato a rendereogni strumento un oggettopraticamente unico.manifestazioni che laSIAE sostiene per lapromozione della musicaitaliana condottoda Dario Salvatori eFranco Zanetti. Oltrea DISMAMUSICA eranoinfatti presenti Musicultura,Mei, BiellaFestival, Premio Pigro,Premio Bindi, PremioLunezia, Premio Bianca D’Aponte,Bordighera Jazz And Blues, PremioTenco, Premio Ciampi, SpazioD’Autore e Premio Chatwin.Il Meet secondoFabio Treves“Questo è quello che mi aspetto daun Salone della musica”, ci ha dichiaratoFabio Treves, il grande armonicistablues, a margine dellasua premiazione tra i Top Five dell’armonicaa bocca secondo Hohner.E ha aggiunto: “Oggi ho vistouna bella fiera di strumenti musicali,ho incontrato molti colleghi musicistied abbiamo parlato di musica,ed ho visto operatori, rivenditiori emolto pubblico di gente che sa suonaree che vuole farlo. Credo chequesta fiera rappresenti un nuovosalto di qualità, del quale effettivamentesi sentiva il bisogno”.Il riferimento alle edizioni di DismaMusic Show è addirittura esplicito:“Anche a Rimini”, ha concluso,“avevamo una manifestazione di altoprofilo, con un mondo in mostra.Ma il pubblico era meno qualificato,più curiosi, più turisti, forse, e menomusicisti”.Con SIAE dobbiamo peraltro scusarciper i refusi apparsi ieri sul pezzo cheli riguardava: la fretta di un quotidianoè stata cattiva consigliera.Di ritorno da Cavalese,dove si sonosvolti lungo tuttaquesta settimana gliincontri tecnici dedicatiai pianoforti diCesare Augusto Tallone,il presidenteAIARP Luciano Del Rio è stato accoltonello spazio AIARP presso lostand <strong>Dismamusica</strong> nel padiglione18.L’Associazione Italiana degli Accordatorie Riparatori di Pianofortiha presentato in Fiera l’ultimo numerodel suo house organ, AIARPNotizie, e ha colto l’occasione offertada MEET Milano per ribadiread alta voce “l’assoluta necessitàdi riunire sotto un’unica bandieragli operatori di questo particolarissimosettore, che sono depositaridi una ricchissima tradizione culturale”,come ci hadichiarato lo stessoLuciano Del Rio.Che ha aggiunto: “Ariconferma del grandevalore aggiuntoreso possibile dallospirito consociativoe dalla assidua collaborazioneesistente all’interno di AIARP,ricordo lo straordinario successodel corso che abbiamo appenaconcluso a Cavalese. Un corsoche si è chiuso con un grandeconcerto che ha visto protagonistail maestro Paolo Marzocchi:un musicista di grande talentoche ha messo a disposizione ancheil coda Tallone di sua proprietàe che, a commento dell’interventotecnico di AIARP, si è dettoestasiato per i risultati ottenutidai nostri soci”.Sono davvero inconsueti i “violini d’autore” che verrannopresentati a Cremona dal 5 al 7 settembreprossimi nell’ambito dell’omonima mostra organizzataall’interno di Mondomusica, l’appuntamento internazionalecon gli strumenti di liuteria classica.I diciotto pezzi che verranno esposti (sedici violini,una viola e un violoncello) sono stati costruiti dallaliutaia bolognese Ezia Di Labio, che ha collaboratocon diversi artisti per realizzare una vera e propria“collezione” a cui musicisti, collezionisti e appassionatid’arte guardano oggi con grande interesse.Tutto è cominciato “da una partita di ottimo legno chepurtroppo non rispettava i tradizionali canoni esteticidella liuteria contemporanea.” Tavole e tavolette cheavrebbero sì potuto dare vita a strumenti dal suonostraordinario; strumenti che però, con ogni probabilità,non sarebbero mai stati venduti a causa del loroaspetto.Che fare? Si è chiesta a lungo Ezia Di Labio. Alla fine,grazie anche alla collaborazione dell’architetto MauroBellei, l’idea giusta è venuta fuori: costruire degliottimi strumenti musicali di cui si sarebbe valorizzatol’aspetto affidando la decorazione delle superficiesterne ad un gruppo di artisti chiamati a dare unaloro interpretazione del violino attraverso l’uso di diversetecniche decorative.All’inaugurazione della mostra, prevista per domenica7 ottobre alle ore 15.00, sarà presente, oltre allaliutaia Ezia Di Labio e all’architetto Mauro Bellei, ancheil violinista Roberto Nofferini. Che, con ogni probabilità,dimostrerà nei fatti la reale vocazione dei“violini d’autore”.


Un successo planetario,un disco fortunatissimoche si intitolaJoy… dunque,si può davvero fareil musicista evivere felice?Io credo che si possavivere felici anche senzaavere un successo planetario.In fondo avere successo significa riuscirein ciò che si vuole fare nella vita, e se ad esempiouna ragazza sogna di avere una famiglia,il giorno che l’avrà, vivrà il suo successo! Comunquenon mi posso proprio lamentare.Il Il PersonaggioI dati del mercato italiano, come noi di DI-SMAMUSICA li raccogliamo sistematicamenteda 25 anni a questa parte, indicanoun aumento del numero di strumenti venduti.Questo trend può essere letto come un ritornodel bisogno di fare musica: un ritornoche si misura anche nel numero crescentedi giovani e adulti che frequentano le scuoledi musica nel nostro Paese, ma che nonè supportato da una politica culturale adeguata.Pur avendo in tasca due diplomi diConservatorio e una laurea, se non sbaglioti sei misurato spesso in modo conflittualecon l’Accademia; quali potrebbero essere, atuo parere, i percorsi da seguire per rilanciarela cultura musicale nel nostroPaese?Per rilanciare la musicanel nostro Paeseo altrove nonsono necessariescelte politiche,a poco servono ifinanziamenti, èinutile parlare disistema educativonelle scuole che vabenissimo così. Questisono aspetti secondari.La battaglia si gioca sul latocreativo! È necessario che giovani compositoridiano vita ad una nuova musica classicacontemporanea, che faccia innamorare di séla gente. Gli esecutori torneranno a suonarecon entusiasmo davanti un pubblico giovane<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007che vivrà con immediatezza la musica del propriotempo.Se si dà retta alle interviste pubblicate nelleultime settimane, Giovanni Allevi ha cominciatoa suonare il pianoforte… con un furto,vale a dire rubando ogni giorno la chiave dellastanza in cui lo strumento era custodito.Si ha l’impressione che ci fosse, in quellaprima infatuazione per la tastiera, un “gustodel proibito”. È davvero così?Sì! Proprio perchè mi veniva negato, ho sviluppatoper il pianoforte un’autentica ossessioneche non mi ha più lasciato.Nel corso di un’intervista pubblicata suqueste pagine, un gruppo di designer dellaYamaha ha affermato, fra l’altro, che glistrumenti musicali sono una “interfaccia”straordinaria che permette all’emotivitàdell’uomo di esprimersi; e che esecutore estrumento devono crescere insieme facendomaturare il proprio rapporto nel tempo.Ti riconosci in questo modello? In che cosasei cambiato nel corso degli anni passati allostrumento?Sono d’accordo, ma, oltre lo strumento el’esecutore, sono fondamentali l’ascoltatoree soprattutto il compositore, che offre, attraversole note, la propria visione della musica.Nel tempo ho progressivamente spostatola mia attenzione dallo strumento allamusica, scoprendo che è questa a determinarei cambiamenti più consistenti, sconvolgendola mia esistenza e comunicando emozionimolto forti a chi mi ha fatto il regalo diascoltarmi.Spesso, chi ascolta un disco –soprattuttose di successo– è portato a pensare che “laverità” stia nell’incisione, e di conseguenzaconsidera con una certa dose di snobismoquanto avviene dal vivo. Anche molti musicisticadono in questa trappola, limitando iconcerti e affidandosi alle incisioni. Perché,invece, è importante esibirsi di fronte al pubblicoe difendere la musica dal vivo?Se è per questo, simpaticamente mi ritengodoppiamente snob, perché per me l’importanteè ciò che è scritto sullo spartito,prima ancora dell’incisione e dell’esecuzionedal vivo!In realtà, poi, dal vivo c’è un pathos che nell’incisionein studio è difficile percepire, e,almeno per me, la presenza del pubblico, colsuo entusiasmo e la sua attenzione, è fondamentale.Il concerto è unasorta di rito collettivo,cui le singole personepartecipano con il lorovissuto creandoun proprio personaleviaggio emotivosullo spuntodelle mie note, checosì si “colorano”ogni volta in manieradiversa.


L’intervista<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Nascitadi unafisarmonica.Digitale.di Cristiano CameroniLuigi Bruti è il responsabile dei laboratoridi Ricerca e Sviluppo di RolandEurope. Raffinato musicista eprofondo conoscitore della più avanzatatecnologia, ha legato il proprionome a quello di parecchie generazionidi strumenti elettronici. Ma ilsuo “fiore all’occhiello”, lo strumentoal quale è maggiormente legato,è senz’altro la fisarmonica digitaleV-Accordion, di cui è giustamenteconsiderato uno dei “padri”. Lo abbiamoincontrato perché ci raccontassein prima persona la storia dell’invenzionedi questo strumento,che ha aperto nuove prospettive aifisarmonicisti di tutto il mondo.LB: La storia della V-Accordion cominciada molto lontano, e ha moltoa che vedere con le radici dellamia formazione. Quasi nessuno,fra quanti mi conoscono come progettistadi tastiere elettroniche, sache la mia vera identità, come musicista,è quella di fisarmonicista.La fisarmonica è stata il primo strumentoche io abbia mai suonato;e mi ha regalato le più grandi soddisfazionicome esecutore, comequando negli anni Settanta sonostato più volte campione italiano– per essere nominato campionemondiale nel 1976.UNAGAMMACOMPLETAFR-7CC: Confesso che non lo sapevonemmeno io... Come è avvenutoil passaggio dalla carriera concertisticaa quella di progettista distrumenti elettronici?LB: Per diversi gradi. Dapprima entraiin azienda in qualità di tastierista:il mio compito era quello di dimostrarei nuovi strumenti elettronici.In seguito, un passo dopo l’altro,diventai responsabile del LaboratorioMusicale. E fu a quel puntoche cominciai a coltivare un sogno.Volevo arrivare a produrre una fisarmonicadigitale.CC: In che periodo siamo?LB: Si era alla fine degli Anni Ottenta,proprio negli anni in cui RolandEurope nasceva in seguito all’acquistodella SIEL da parte di RolandCorporation. All’epoca, in RolandEurope lavorava una personastraordinaria che ora purtroppo èscomparsa, l’ingegner FrancescoRauchi. Già allora, Rauchi aveva capitole potenzialità rivoluzionarie diuna fisarmonica digitale; ed è statograzie al suo sostegno e alla suacostante collaborazione che si potèarrivare alla stesura di uno studiopreliminare.CC: Addirittura vent’anni fa... Èsempre così lungo l’iter diprogettazione e produzionedi uno strumentoelettronico?LB: No, di norma civuole molto menotempo. Ma nel casodel progetto V-La linea V-Accordion si è allargatanel corso degli anni fino a coprirepraticamente tutte le fasce di mercato.Lo strumento “ammiraglio” continuaad essere il modello FR-7, che come tutti imodelli inferiori è disponibile anche nella versionea bottoni.FR-7bAccordion le cose sono andate inmaniera diversa.CC: Vale a dire?LB: Costruire una fisarmonica digitale,nel modo in cui intendevamocostruirla, era molto più complessoche non realizzare una tastieraelettronica. Questo perché non abbiamomai inteso costruire un clonedigitale dello strumentotradizionale... intantoperché non ce nesarebbe statobisogno, e poiperché volevamodarevita ad unostrumentoa u t e n t i c a -mente digitale,capacecioè di offrireall’esecutoretutte le possibilitàche l’elettronica èin grado di aggiungere alla“base” rappresentata dallo strumentoche la tradizione ci ha consegnato.Quindi, ad esempio, nonabbiamo mai nemmeno preso inconsiderazione l’idea di sfruttaredei campionamenti per riprodurre iltimbro originale della fisarmonica.CC: In effetti la V-Accordion, seben ricordo, ha un generatore sonoroche ricostruisce il comportamentofisico dello strumento...LB: È un dispositivo molto raffinato,che discende in linea diretta dallatecnologia di modellazione fisicadel suono elaborata da Rolandper realizzare la serie V-Guitar.Grazie ad essa è possibile simularecon grande fedeltàuna delle caratteristichepiù importanti dellafisarmonica,FR-3ossia la variazione dell’intonazionedi ogni singola ancia al variare dellapressione dell’aria nel mantice.CC: Immagino che sia necessariorilevare con precisione i movimentidell’aria.LB: Certo. E questo la dice lungasulla complessità del progetto, che,nel momento in cui fu concepito perla prima volta, era virtualmenteirrealizzabile.In pratica avevamole idee giuste,ma ci mancavala tecnologiaper portarlea compimento.CC: E poi cos’èsuccesso?LB: Col passaredegli annile cose cambiano.Abbiamo assistito adun’evoluzione impetuosadella tecnologia –anzi, delle tecnologie.CC: Come sarebbe a dire delle tecnologie?LB: Gli ostacoli che ci impedivanodi realizzare la V-Accordion non dipendavanosolo da noi. Prendiamol’esempio delle batterie... io volevoa tutti i costi che il nuovo strumentomantenesse la caratteristica dellaportatilità, che è tipica della fisarmonica.Volevo che l’esecutore fosselibero di muoversi, e non costrettoa rimanere...CC: ...attaccato ad un cavo?LB: Esatto. Perciò dovevamo trovareil modo di garantire alla V-Accordionuna riserva energeticatale da poter funzionare‘da sola’ per un temporagionevole.E la cosa eraFR-2tanto più difficile in quanto volevamoche lo strumento fosse autoamplificatoe capace di trasmettere ilsegnale a distanza, via radio. Tuttefunzioni che richiedono dosi importantidi energia che a quel tempo,più di dieci anni fa, le batterie ricaricabiliassicuravano solo al prezzodi un peso e di dimensioni decisamenteimproponibili.CC: Così il progetto è stato messoin un cassetto...LB: Sì, ma non certo per essere abbandonato!Abbiamo aspettato checi fossero le condizioni necessarieper poterlo realizzare, tutto qui.CC: A quel punto sarà stato facilearrivare alla produzione.LB: Eh, no... per andare in produzionenon basta che un progetto siafattibile. Bisogna che l’intera strutturaaziendale, dal management almarketing, sia convinta della vendibilitàdi un certo prodotto; altrimentisi incontra un nuovo stop.CC: E allora?LB: E allora abbiamo realizzato unprimo prototipo da sottoporre algiudizio dei vertici dell’azienda. Eraun esemplare molto spartano, naturalmente;la struttura in legno era‘rubata’ ad una fisarmonica vera, el’insieme era collegato ad un personalcomputer sul quale avevamo installatoil primo software, sviluppatoassieme al gruppo di lavoro perdimostrare quali fossero le potenzialitàdello strumento.CC: Come andò?LB: Non fu facilissimo. In Giappone,dove la cultura aziendale è profondamentediversa dalla nostra,non riuscivano a capire perché maidovessimo impegnarci nella produzionedi una fisarmonica.Per loro, abituati asoppesare con preci-Chiaramente, i modelli FR-3 e FR-2 sono ridimensionati rispettoal top di gamma: rispetto al numero di tasti (34 nel caso della FR-2)come in relazione alle caratteristiche tecniche. FR-2, ad esempio, non èamplificata; mentre il numero di Sound Set (le combinazioni dei diversi registri checontribuiscono a formare la voce di una fisarmonica) di FR-3 è inferiore rispetto a quello del modellodi punta: 10 contro 30.Della linea V-Accordion fanno poi parte numerosi accessori che vanno dalle borse “Soft Bag” per il trasporto degli strumenti alle batterie ricaricabili aggiuntive,alla pedaliera di controllo MIDI FBC-7.Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito Internet di Roland Italy, raggiungibile all’indirizzo www.roland.it


Nell’ambito delle attività “colaterali” di promozionedella V-Accordion è nato quest’anno il V-AccordionFestival: un concorso internazionale apertoanche a chi suona la fisarmonica acustica e rivolto,come si legge nel bando ufficiale, “a fisarmonicisticreativi e proiettati verso il futuro”.sione l’andamento del mercato inbase al numero di pezzi presentinei grandi negozi delle grosse catene,l’idea della fisarmonica si associavaad uno strumento impalpabile,scarsamente rappresentato.Uno strumento con un suo “circuitodi vendita” in un certo senso alternativo,e quindi in qualche modo aldi fuori del mercato di riferimento.Ci vollero quindi tutto il nostro impegnoe la nostra dedizione per farpassare l’idea. Oltre ad una coincidenzamolto più che fortunata, chesi è rivelata decisiva per il successodel progetto.CC: Quale coincidenza?LB: Anche Ikutaro Kakehashi, ilfondatore di Roland Corporation,nutriva una profonda passione perla fisarmonica, e in special modoper la fisarmonica italiana. Anchelui accarezzava il sogno di costruirneuna elettronica; e aveva cominciatoa lavorare all’idea addiritturanel 1967!CC: ...decisamente troppo in anticiporispetto ai tempi.LB: Infatti anche il suo progetto erastato da tempo archiviato, ancheperché in azienda erano sopraggiuntealtre priorità.CC: In ogni caso l’idea venne approvata...LB: Era la fine del 1995, per la precisioneil 5 dicembre, quando ilprogetto fu approvato ufficialmente.Naturalmente occorrevano ancoradiversi anni di ricerca primache si passasse alla produzionevera e propria... Un periodo duran-L’intervistaIL V-ACCORDION FESTIVAL: UN APPUNTAMENTO INTERNAZIONALEte il quale vennero risolti uno dopol’altro tutti i problemi tecnici, e versola fine del quale il team di lavorovenne privato, con la morte dell’ingegnerRauchi, diuna delle figure piùcarismatiche. Eravamoquasi arrivatialla meta: e quandonel 2004 le linee diproduzione furonopronte, decidemmodi dedicare il primostrumento alla suamemoria... La siglaFR che compare nelnome della prima V-Accordion (la FR-7,appunto), sta in effettiper FrancescoRauchi.CC: Una firmapostuma...LB: Una dedica, nelsenso letterale del termine.Una dedica sentitada parte di tutta l’azienda. Che siè impegnata tantissimo, anche dalpunto di vista finanziario, per svilupparea fondo questo progetto.Suddiviso in due fasisuccessive, il concorsoprevede innanzitutto losvolgimento di finali nazionalinei dodici Paesiaderenti che, oltre all’Italia,comprendono Brasile, Repubblica Ceca,Norvegia, Olanda, Gran Bretagna, Francia, Spagna,Portogallo, Germania, Canada e Australia. Lafinale italiana si è tenuta ad Aosta il 19 agostoscorso: e ha visto imporsi Pavel Runov (al centronella foto qui a sinistra), a cui è stata assegnatacome premio la V-Accordion FR-7B.La prima edizione del V-Accordion Festival si concluderàa Pesaro il 9 e il 10 novembre prossimi conla finale internazionale: una due-giorni durante laquale i vincitori delle edizioni nazionali si contenderannoil titolo di campione mondiale.CC: Che tipo di impegno economicosi richiede per lo sviluppo di unnuovo strumento musicale?LB: Nel caso della V-Accordion, siparla davvero di cifre notevoli... Ancheperché tutti i pezzi, a cominciaredalla tastiera, sono fuori standarde richiedono innanzitutto lapreparazione di stampi su misura,i cui costi non possono essereammortizzati che su grandi numeri.Del resto non poteva che esserecosì, dal momento che stavamoaprendo una strada che nessunoprima di allora aveva percorso.CC: È vero che diverse parti dellaV-Accordion vengono prodotte conla tecnica artigianale?LB: Il mantice ci viene fornito da<strong>aziende</strong> artigiane specializzate; ela cosa non deve sorprendere, datoche la nostra fabbrica sorge apochi chilometri dal distretto pereccellenza della fisarmonica. È anchegrazie a questi componenti dialtissima qualità che la nostra V-Accordion può dirsi uno strumentovero a tutti gli effetti.CC: Il fatto che vi siate rivolti aicostruttori artigiani non vi ha creatodelle difficoltà? Voglio dire... comeè stato preso l’avvento della V-Accordion da chi per tradizione costruiscefisarmoniche acustiche?LB: In generale, è stato salutatocon piacere. Certo, soprattutto all’inizioc’è stato chi ha storto il naso,preoccupato del fatto che andassimoad erodere una quota dimercato già di per sé poco sostanziosa;ma col tempo è diventatochiaro a tutti che le cose stannonella maniera diametralmente opposta.CC: Cioè?LB: Alle radici del progetto di realizzazionedella fisarmonica digitalec’è anche, da parte nostra, unfortissimo desiderio di riportarel’attenzione dei giovani –e di tutticoloro che fanno musica– verso lostrumento fisarmonica.CC: Uno strumento che fra l’altro,stando a quanto emerge dai datidi mercato raccolti da <strong>Dismamusica</strong>,sta vivendo una stagionenuovamente positiva... merito anchedella V-Accordion?LB: Può darsi... Quello cheè certo è che il nostrostrumento è statobene accoltoovunque. Anchein Giappone, dovealla presentazioneufficiale si sonoaccreditati oltre centogiornalisti di altrettantetestate –ivi compresetantissime riviste chenon hanno nulla a che vederecon gli strumenti musicali,ma che si occupanodi moda e di tendenze. E chehanno trasmesso volentieri algrande pubblico i punti di forzae le caratteristiche peculiari dellaV-Accordion.CC: Possiamo ricordarli brevementeanche noi?LB: Beh, i benefici più evidenti nell’usodi questo strumento stannoinnanzitutto nel fatto di avere, all’internodella medesima fisarmonica,tante intonazioni diverse euna tavolozza timbrica estremamenteampia. Ci sono le voci deiregistri tipici della fisarmonica italianae della musette francese; epoi i suoni di strumenti affini allafisarmonica, come il bandoneon oil cajun.<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007CC: Insomma, c’è sempre la vocegiusali e delle fotografieta persuonare nel modo più appropriatoin rapporto ad un repertorio vastissimo.LB: Sì, in questo senso ora saràpiù difficile incappare in un tangosuonato con la musette... perfortuna. A questo va poi aggiuntal’enorme facilitazione che riguardail problema dei bassi sciolti.CC: Di che cosa si tratta?LB: Le fisarmoniche a bassi scioltipossono adottare diversi tipi dimappatura: per terze, per quinte,con le note gravi in alto o in basso...Ne consegue che chi è abituatoad un sistema si trova ingravi difficoltà nel momento in cuipassa ad uno strumento costruitocon una logica alternativa. Noi,nel dominio digitale, abbiamo resoprogrammabili queste impostazioni,con il risultato che chi vuolepassare da un sistema all’altronon ha che da richiamare in memoriala nuova impostazione.CC: Un sistema utile anche perstudiare.LB: Beh, questo non è il solo vantaggioper chi studia. In questosenso, il lato più interessante èsenz’altro la possibilità di suonarein cuffia, così da esercitarsi anchesenza infastidire i vicini.CC: A proposito di studio, che tipodi rapporto ha la V-Accordioncon il mondo della didattica? Comela accolgono gli insegnanti?LB: Le reazioni degli insegnantisono diverse. Però posso direquesto: sia la FR-7 che i modellisuccessivi –che hanno ampliatola gamma verso il basso, in lineacon la politica tradizionaledell’azienda– sono strumenti cheguardano al settore educationalcome ad uno dei terreni di confrontodi riferimento. In parte perle dimensioni più contenute (ilmodello FR-3 ha 37 tasti, il modelloFR-2 ne conta 34), in parteper via dei benefici che abbiamoricordato poco fa e per il possibilecollegamento con il mondodel computer, tutte le nuove V-Accordiondestano sempre moltointeresse nel mondo della scuola.Anche questo, per noi, è unulteriore motivo di soddisfazione,perché suona a riconferma dellabontà del progetto e delle nostreintenzioni. E fa ben sperare perun futuro nel quale la fisarmonicatornerà a vivere una stagione daprotagonista nel panorama musicalemondiale.UN VOLUME COMMEMORATIVO PER I 25 ANNI DI DISMAMUSICAPer sottolineare ufficialmente l’importante traguardodel 25esimo anniversario dalla fondazione, DISMA-MUSICA ha pubblicato un volume commemorativoche ripercorre le tappe salienti della sua vita associativa,proponendo una ricca documentazione fotograficaa commento di un testo scorrevole e didascalico.“Abbiamo voluto offrire al lettore”, sottolinea GianniCameroni, coordinatore dell’iniziativa e co-autoredei testi, “un viaggio agevole e interessante attraversoventicinque anni di impegno e di passione”.Il volume, che verrà presentato ufficialmente questasera durante la festa DISMAMUSICA organizzatain Fiera presso la Sala Martini (ingresso a inviti), hacomportato alcuni mesi di lavoro, con una attenta ricercadelle fonti, dei materiali e delle fotografie relativea 25 anni di attività e di crescita.Rilegato in seta grigia con la sovraimpressione delmarchio DISMA in argento lucido (il colore del 25esimo),il volume è proposto in italiano con la traduzionein inglese a fronte. “Si tratta di un’attenzionealla tipologia del nostro mercato”, precisa ancoraCameroni. “Gli associati DISMAMUSICA sono infatti‘internazionali’ per vocazione, siano essi produttori(e quindi esportatori), distributori (quasi sempreimportatori) o editori (spesso impegnati in iniziativeinternazionali di coedizione o importatori ed esportatoriessi stessi di musica stampata e libri). L’ingleserende di facile lettura la storia DISMAMUSICA ancheai referenti internazionali di ciascuno di essi”.Il volume, prima di chiudersi con l’elenco aggiornatoad oggi della base associativa DISMAMUSICA (cheannovera da quest’anno anche i rivenditori) rendeomaggio anche agli operatori scomparsi, con gratitudinee riconoscenza.10


Dalla FieraAccade Domenica oggi 23 settembreEVENTI<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200713Ore 10:00 - Aula Agorà - Pad. 18Mostra fotografica“Musica in Mostra: leorigini” - Immagini storichedell’industria musicalein Italia dal 1950 al 1970a cura di “M&D Musica eDischi”Ore 10:00 - Pad. 14 e Pad. 18Il videoclip: storia e storieOre 10:00 - Stand Accademia Teatro allaScala - Pad. 18Maria Callas - Mostracostumi ed accessori a 30anni dalla sua scomparsaOre 10:00 - Stand AccademiaTeatro alla Scala - Pad. 18Fotografie di scena- Mostra fotografica conselezione delle immaginirealizzate dagli allievi del“Corso per fotografi discena”.Ore 10:00 - Pad. 14Rari Vinili - la piùimportante manifestazioneitaliana di collezionismomusicaleOre 10:00 - Stand Civica Scuola di LiuteriaPad. 18 - La chitarra dalRinascimento ai giorninostriOre 10:00 - Stand Civica scuola diLiuteria - Pad.18Esposizione di strumenti trail Rinascimento e il BaroccoOre 10:00 - Stand Pianosound - Pad. 18I suoni che vengonodal passato - Mostrapermanente. Percorso allascoperta delle differenzetimbriche e tecniche deipiani storici rispetto agliattuali.Ore 10:00 - Stand Casale Bauer Pad. 14Clinics by Pietro Nobile,Marco Cadorna,SalvatoreZocco,MassimoSutera,Francesco LesiOre 10:30 - Palco Bianco & NeroFatti un CD (Tu piano, ioforte)Ore 11:00 - Palco Mogar - Pad. 14Esibizione live: GiorgioPalombino; FourTiles; MaxFurian;FabrizioLeo; WalterCalloni;Lacuna Coil;Luciano ZardoQuartetOre 11:00 - Palco RockEsibizione live JMP (JamitMusic Production)Ore 11:00 - Palco NazioniL’orchestra a pizzico ed il‘700 musicale - concertoOre 11:00 - Stand MusicTech - Pad. 14Dimostrazionitecniche emusicali -Esibizione delmaestro difisarmonicaCaporilliOre 11:00Spazio Sigma - Pad. 14Spazio bimbi: alMEET c’e’ musica anche permeOre 11:00Stand Music Gallery - Pad. 14Esibizione liveMismountainOre 11:00 - Stand MusicTech - Pad. 14Dimostrazioni tecniche emusicali - Esibizione delcampione del mondo diFisarmonica e Diatonica.Ore 11:00 - StandCasale Bauer Pad. 14Clinicsby GregBissonette,ReggieHamilton,Greg Koch, MaxMagagniOre 12:00 - Palcoelettronico Corso ItaliaEsibizionelive - WojtekPilichowskiOre 12:00Stand Eko Group - Pad. 14Clinics by PeterFischer (Framus), Stu Hamm(Hartke), Lorenzo Poli(Hartke)Ore 12:00Palco Acustico B1Esibizione live: TonioScatigna e la Gatta daPelareOre 13:00Palco Acustico B1Esibizionelive:MarydimOre 13:00Palco NazioniScuole di musica - dall’aulaal palcoOre 13:00Palco Acustico B2Esibizionelive delchitarristaPaoloGiordanoOre 13:00 - Palco RockEsibizione live: Icasi ImpossibiliOre 14:00Stand Eko Group - Pad. 14Clinics by LucaColombo e Emanuele PerilliOre 14:00 - Palco Acustico B1Esibizione live: I giovaniamici della musicaOre 14:00 - Palco Bianco & NeroStaffetta pianisticaOre 14:30 Stand Rugginenti - Pad. 18Presentazione del testoAUDIO EDITING a cura diPaolo tonelliOre 14:30Palco acustico B1Esibizione live: Igiovani amici della musica eCoro “In Canto”Ore 16:30Stand Rugginenti - Pad. 18Esibizione live: Big Band“Agamus”Ore 15:00Palco elettronico Corso ItaliaEsibizione del gruppo“The Rocker”Ore 15:00 - Stand MusicTech - Pad 14Dimostrazioni tecniche emusicali - Esibizione delmaestro di fisarmonicaCaporilliOre 15:00 - Stand MusicTech - Pad. 14Dimostrazioni tecniche emusicali - Esibizione delcampione del mondo diFisarmonica e Diatonica.Ore 15:30 - StandRugginenti - Pad. 18“Didjeridu,suoni echiacchierecon PapiMoreno “Ore 16:00 - Stand Casale Bauer - Pad. 14Clinics by Bononia SoundMachineOre 16:00Stand Music Gallery - Pad. 14Esibizione liveDjango ManiaOre 16:00 -Palco elettronico Corso ItaliaEsibizione live: MarkbassPower Trio (Pippo Matino,Rocco Zifarelli,Paco Sery)Ore 16:30 - PalcoRockEnsEmble strumentaliAgamusOre 17:00 - Palco Acustico B1Acoustic Guitar Village:Concerto/demo delchitarristaacusticoaustralianoMichael FixOre 17:00 - Palcoelettronico Corso ItaliaAir Guitar - L’artespettacolare di fingere disuonare la chitarraOre 17:30 - Palco Bianco & NeroConcertando- PianistaAlexanderRomanovskyOre 18:00 -Palco NazioniConcertolive diGiovanniAlleviOre 18:30Sala Martini - Leo(Centro Congressi - Stella Polare)Brindisi commemorativodel 25º anniversariodella costituzionedi DISMAMUSICA e diaccoglienza degliespositori MEET Milano daparte di EXPOCTS.Su invito.La serata sarà allietatadalla Treves Blues BandCONFERENZEOre 11:00 - Spazio Gamma - Pad. 18“Il suono a valle - cosa succede quando il suono dellachitarra arriva al mixer”Seminario sull’amplificazione dal vivo in concerto dellachitarra acusticaRelatore: Gianluca Cavallini (fonico)Ore 11:30 - Aula Agorà - Pad. 18Musica e Parole: Incontro dedicato a Fred Buscaglionecon documenti visivi e Con la collaborazione diGioachino Lanotte, autore di Fred Buscaglione.Proiezione commentata di rari reperti visivi di GiorgioGaber in dvd - direzione artistica di Enrico De Angelis eEnrico DeregibusOre 17:00 - Aula Agorà - Pad. 18Musica e Parole “Bobo e le canzoni” - Sergio Stainocommenta le sue vignette e le sue storie dedicate almondo della musica Con immagini - direzione artisticadi Enrico De Angelis e Enrico DeregibusLe Nuove Frontieredell’Editoria ElettronicaL’incontro si è svolto ieri al Teatro AGORÀPer approfondimenti: Pad. 14 C25 D24Suonare, Suonare… Ma quanti strumenti ci sono oggi nelle case degli italiani?E che cosa propone oggi l’editoria per andare incontro alle esigenze didivertimento di chi ha passione per la musica? Offrire al pubblico l’occasione disuonare e di cantare attraverso apposite pubblicazioni, attraverso progetti e corsi checoinvolgono l’informatica, è uno splendido modo per permettere di coltivare queste passioni.Queste pubblicazioni danno modo di mettersi in gioco, di scambiare emozioni, di vivere il piacere di suonaree di cantare, facendosi guidare da maestri esperti per soddisfare in piena autonomiala propria voglia, la propria curiosità, il desiderio di migliorare, anche sesi è già professionisti.Questo convegno ha avuto proprio lo scopo di offrire al pubblico presente aMEET Milano un “dietro le quinte” del mercato editoriale, e di fare il punto, anchecon il contributo di esperti del settore, sulla situazione attuale, sulla produzione,sulle aspettative del pubblico e su particolari prodotti anche innovativiche si trovano già sul mercato. Una particolarità del convegno è infatti stataquella di poter ascoltare ed osservare dal vivo ciò che l’editoria elettronica puòoffrire oggi per soddisfare la voglia di musica.


Il Punto...<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007da vent’annia questa parte,non fannoaltro che forniresu largascala unaformazione dibase di buon livello, che siaffianca al lavoro dei Conservatorie delle scuole diperfezionamento preparanacolloquio con Paolo Ponzecchi, Presidente AIdSMIl settore delle scuole di musicadel nostro Paese appareoggi particolarmente frastagliato.Anche senza considerareil vasto arcipelagodi istituti a conduzione privata–che spesso sfuggono aicensimenti ufficiali– il campoè invaso, per così dire,da una miriade di istituzionidi forma diversa. Scuole Civiche,Istituti Pareggiati, Associazioni,Bande e Cori...sono davvero innumerevolile realtà che rispondono allaforte domanda di istruzionemusicale che emerge a tuttii livelli dal territorio.Questi soggetti, che si muovonoin qualche modo all’ombradelle grosse istituzioni,costituiscono anche numericamentel’ossatura di riferimentodella didattica musicaleitaliana. Da qui transitala quasi totalità dei musicistidi domani; qui trovanospazio gli insegnanti più giovanie più ricchi di idee; quinon ci si limita ad offrire agliiscritti i corsi più “di moda”,ma si promuovono anche gliinsegnamenti più negletti,contribuendo in questo modoa preservare un vasto patrimonioculturale... In altreparole, è in questo contestoche matura l’alfabetizzazionemusicale del Paese –ed èproprio qui che bisogna guardareper capire quali scelteoperare per il bene delleprossime generazioni.Per fare il punto sulla situa-zione in cui versano questerealtà, per capire più a fondoquale sia il loro ruolo attualee per delineare gli sviluppipossibili delsettore, siamoandati ad intervistareilPresidentedell’AssociazioneItalianadelleScuole diMusica (AIdSM)PaoloPonzecchi.Uno sguardoall’ItaliaDirettore della Scuola di Musica“Giuseppe Verdi” diPrato (una scuola comunaleche conta oltre seicentoiscritti), Ponzecchi fa parteda diversi anni del boarddella EMU (European MusicSchool Union), di cui è statoeletto Vicepresidente il maggioscorso. Gli chiediamo innanzituttodi darci una panoramicad’insieme della situazioneitaliana.PP: È difficile dare una rispostaprecisa... Guardando all’Italia,il quadro che emergeè quello di una realtà nonomogenea e sfuggente perdefinizione. Basti dire chenoi, che come AIdSM siamodi fatto l’unica associazionedi riferimento del Paese,contiamo fra i nostri iscrittipoco più di cinquantascuole –una briciola,praticamente,rispettoalle svariate centinaia di istitutiche sorgono nella penisola.CC: Lo si direbbeun paradosso...Come sispiega?PP: Lecause sonodiverse.Intanto,non tuttele scuolehanno lamedesima formaistituzionale.Escludendo le scuoleprivate, che per statuto nonpossono fare parte della nostraAssociazione dal momentoche si muovono a finedi lucro, ci sono ScuoleCiviche, Istituzioni, Fondazioni,Associazioni e Cooperative...in pratica, un maremagnum all’interno del qualeè molto difficile orientarsie individuare un’identitàcomune. Inoltre occorre ricordareche la distribuzionedelle scuole è molto disomogenea:estremamentecapillare al centro-nord, si riduceper densità e numeroman mano che ci si spostaa sud.CC: Ecco che riaffiora ilvecchio problema delle dueItalie...PP: Parlerei piuttosto di undiverso atteggiamento dellaclasse dirigente, e più in generaledell’effetto generatoda scelte politiche differenti.CC: In che senso?PP: “È presto detto. Al Sud,al di fuori del Conservatorio,prevale nettamente la realtàprivata. Storicamente, solopoche amministrazioni localisono riuscite a metterein piedi e a sostenere dellescuole comunali, o comunquedi tipo pubblico. Così siavverte con forza la grandediscriminazione di un ordinamentodidattico che proponesolo il percorso professionalizzantee lascia a carico deiprivati gli oneri e l’organizzazionedella formazione musicaledi base.CC: Tornando alla realtà nazionale,come è possibilestimare, anche solo in modoapprossimativo, la realeconsistenza numerica delsettore?PP: Non è poi così difficile.Intanto esistono dei censimentiestremamente accuratiche si riferiscono a singoleregioni... In particolare ce n’èuno molto approfondito relativoall’Emilia Romagna, che èstato condotto da una societàspecializzata (vedi box nellapagina seguente, ndr). Inoltre,per quanto siano ancorapoche, le scuole associateall’AIdSM sono distribuite sudiverse regioni d’Italia; e i lorodirettori, che conosconopiuttosto bene la realtà locale,sono una fonte piuttostoattendibile per l’elaborazionedi una stima. In questo senso,direi che i circa quattrocentomilaiscritti che fanno riferimentoalle scuole di musicadi tutta Italia rappresentanoun totale credibile.IL RUOLODELLE SCUOLECC: Questo per quanto riguardai numeri... Che cosasi può dire, invece, dellafisionomia specifica delleScuole di Musica? E qualè la loro missione –se mi èconcesso l’uso di questo termine?PP: Credo che il termine siaappropriato... Quella dellescuole di musica è in effettiuna vera e propria missione,che discende da una sensibilitàautenticaai problemidel territorio.E in realtàproprio illegame conil territorio èuna delle caratteristiche piùevidenti delle nostre scuole...Legate come sono alleamministrazioni da cui di-“il legame con ilterritorio è unadelle caratteristichepiù evidenti dellenostre scuole...”pendono, le scuole di musicasono esposte di continuoalle esigenze che prendonoforma sulla loro area di competenza.Che si tratti di organizzarecorsi propedeuticinelle Scuole Primarie o fareanimazione nelle Scuoled’Infanzia, elaborare iniziativead hoc per la Terza Etào corsi di aggiornamento peri docenti, proporre incontridi alta formazione o risponderead esigenze di caratteresocio-ricreativo, le nostrescuole sono le prime ad essereinterpellate dalle amministrazionilocali –e le primea rispondere.CC: Si direbbe che rappresentinouna sorta di consulentemusicale universale.PP: Più o meno. Fra l’altro,qui emerge con chiarezzaanche un’altra delle caratteristichefondamentali dellescuole di musica: vale adire l’estrema flessibilitàoperativa. I nostri istituti,L’Associazione Italiana delle Scuole di Musica in breve• Fondata nel 1985 per iniziativa del CRSDM (Centro di Ricerca e di Sperimentazione per la Didattica Musicale) di Fiesole,ha l’obiettivo di riunire le scuole di musica italiane e le istituzioni che hanno come scopo l’insegnamento e la diffusionedella cultura musicale.• Oggi ne fanno parte 49 Scuole in rappresentanza di diverse Regioni; il grosso degli iscritti si trova fra Toscana e EmiliaRomagna, ma non mancano importanti istituti distribuiti fra Bolzano, Milano, Roma, Bari e Caltanissetta.• Organizza ogni anno corsi di aggiornamento, convegni e festival. Gli appuntamenti fissi di riferimento sono le Giornatedella Didattica e le Giornate della Musica, che si svolgono a cadenza annuale secondo un percorso itineranteche si snoda fra i diversi Comuni delle scuole associate.• È l’interlocutore di riferimento dell’EMU (European Music School Union) e delle istituzioni nazionali che sioccupano in sede legislativa e amministrativa dei temi legati all’insegnamento della musica sul territorio.• È associata all’EMU; e il Presidente Paolo Ponzecchi è attualmente Vicepresidente dell’organismo paneuropeo.14• Per maggiori informazioni sulle attività dell’AIdSM e sulle modalità di iscrizione è possibile contattare la segreteria,al numero 0574-61.21.37, o visitare il sito www.aidsm.itAIdSMAssociazione Italiana delle Scuole di Musica


do la cosiddetta base. Tantopiù che, quando la riformasarà pienamente a regime,i Conservatori potrannooccuparsi solo dell’altaformazione.PARLANDODI LEGGICC: Il riconoscimento delruolo di raccordo fra propedeuticae alta formazioneè al centro di un disegno dilegge presentato da poco.PP: Sì; è l’ormai celebre LeggeSoliani, che è andata in discussionein Senato ai primidi agosto. Fra l’altro, se nonmi sbaglio ne hai parlato anchetu da queste colonne.qualità di unico referente credibileper il mondo dellescuole di musica,è stata l’interlocutoredi riferimentodel legislatore.Essere accreditatiin questo modopresso le istituzionici permetterà anchedovrebbe servire da volanoper richiamare moltealtre scuole all’internodella nostraassociazione. Insomma,se sivuole fare qualcosaper migliorarela condizione dellescuole di musica<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200715Il Punto...Gratis!Ritira subitola tua copiaCC: Vero! È stato in occasionedel report pubblicato all’indomanidel convegno diSesto Fiorentino, organizzatoproprio da voi dell’AIdSMnel marzo scorso.PP: Quel convegno fu l’occasioneper presentare allescuole di musica associate itermini del disegno di leggeche la senatrice Albertina Soliani,da anni particolarmentevicina al nostro mondo, haabbozzato per dare una primaregolamentazione al settore.Personalmente lo consideroun risultato importante,almeno per due motivi.Primo: se la leggesarà approvata siarriverà finalmentead un riconoscimentoanchegiuridico del ruolofondamentale svoltodalle nostre Scuolenella diffusione dellacultura musicale in Italia. Equesto è uno degli obiettiviche l’AIdSM persegue fin dalgiorno della sua fondazione.Secondo: l’AIdSM, nella suaNella pagina a fianco: giovani percussionisti danesi durante un festivalorganizzato dall’EMU. Nel tondo: una giovanisima allieva di chitarra. Inquesta pagina, nei tondi: le senatrici Vittoria Franco (in alto) e AlbertinaSoliani, protagoniste dell’incontro-dibattito organizzato dall’AIdSM a SestoFiorentino lo scorso marzo (foto sopra).in futuro di contribuire direttamenteallo sviluppo dellaregolamentazione.CC: Insomma, anche in pochiriuscite a fare qualcosaper la causa comune...PP: Io dico sempre che siamocome un piccolissimopartito arrivato al governocon incarichi prestigiosissimi...perciònonp o s s oche esse r ed’accordoconquesta riflessione.Allaquale aggiungo,però, che la buonaaccoglienza di cuigodiamo negli ambientiistituzionali–e se lo si vuole fare avendovoce in capitolo– bastaaderire alla nostra realtà. Leporte, davvero, sono sempreaperte...CC: Non tutti, però, sembranoentusiasti dei risultati. Adesempio, mi pare che il disegnodi legge Soliani non siastato salutato dall’unanimeacclamazione delleScuole di Musicaitaliane.PP: Penso che sianormale, oltre cheperfettamente legittimo.Insomma,questo disegno dilegge ha luci edombre; ma non citrovo nulla di strano,soprattutto sesi parte dal presuppostoche il le-Un censimento per LE Scuole dell’Emilia RomagnaLo studio più approfondito e circostanziatocondotto a tutt’oggi sulle scuole dimusica del nostro Paese è stato portatoa termine da Delos Ricerche su incaricodell’Associazione “Assonanza”(l’associazioneregionale delle Scuoledi Musica dell’Emilia Romagna).Lo studio, che si intitolaIndagine sulle Scuole diMusica dell’Emilia Romagna,è stato presentatoa Sesto Fiorentino in occasione del convegnoorganizzato dall’AIdSM nel marzoscorso. In quell’occasione erano presentila senatrice Albertina Soliani,relatrice del disegnodi legge sulle scuoledi musica, e la presidentedella VII Commissionedel Senato Vittoria Franco;ed entrambe hannopiù volte sottolineato comel’accurata fotografiache emerge dall’Indagine rappresenti undocumento di grande importanza strategica,capace com’è di “restituire, anchese solo su base regionale, le vere dimensionidel settore”.Oltre ad un censimento accurato dellescuole di musica, di cui mette in evidenzasia la distribuzione sulle provinceche il rapporto numerico rispetto ai singoliComuni, l’Indagine propone una radiografiapiuttosto approfondita dellecaratteristiche di base dei singoli istituti.I grafici proiettati a SestoFiorentino mettevanoin evidenza, ad esempio,i rapporti di collaborazionefra scuole di musicae altre “agenzie formative”(Scuole dell’Infanzia,Primarie, Secondarie).Ancora, lo studio si interrogasul numero medio di aule su cui leScuole possono contare, sull’andamentonel numero degli iscritti e sul rapporto fraallievi e docenti. Di questiultimi, in particolare,vengono analizzati ancheil livello di preparazionee l’eventuale abilità a gestirecorsi indirizzati adalunni con handicap.Non manca neppure unapprofondimento sul numeroe sul tipo di materie insegnate: chefa scoprire ad esempio, a fianco degliinsegnamenti più tradizionali come solfeggioe storia della musica, ci sia un’importantepenetrazione della propedeuticamusicale (insegnata nel 49,6 per centodegli istituti) e dell’informatica musicale(10,7 per cento).370 pagine a colori con oltre3.000 nominativi degli operatorimusicali italiani: negozi, scuole,orchestre, distributori strumenti,edizioni, etichette discografiche,liutai, studi di registrazione...Scopri le nostre riviste musicaliSUONARE NEWSIl mensile dei musicisti con cdSEICORDETrimestrale di chitarra con cdMICHELANGELI EDITOREPadiglione 18, stand 78tel. 02-70632252 www.suonare.it


Il Punto...<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Oggi: Scuole di Musica protagoniste dal vivoSono molte scuole di musica dell’area diMilano e dell’hinterland che anche oggi, frale 13.00 e le 18.00, porteranno sul Palcodelle Nazioni alcuni fra i migliori allievia suonare dal vivo. L’iniziativa, organizzatacon il patrocinio di Vivi-Milano, ha permesso giàieri a molti giovani studentidi misurarsi con il pubblico della Fiera attraversoproposte che spaziano su diversigeneri musicali. Dal jazz al rock, dalla musicapop alle suggestioni della tradizionemediterranea: il panorama che emerge èquello di un universo ricco e in evoluzione,che descrive le dimensioni del “bisogno dimusica” che emerge dal territorio. Non tut-CONFERENZASEMINARIOCONCERTOEVENTOte le scuole che presenteranno i propri allievisono associate all’AIdSM: nell’area diMilano aderiscono per ora all’associazionesolo la Fondazione Civica Scuola di Musicadi Milano e la Civica Scuola di Musicadi Desio. Il concerto, comunque,a cui sono attesi anche insegnantie direttori degli istituticoinvolti, potrebbe essere una buona occasioneper approfondire il discorso sullanecessità di una maggiore presenza dellescuole di musica nell’Associazione Nazionale.Alle 18.00, al termine delle esibizioni delleScuole di Musica, lo spazio ospiterà unaperformance di Giovanni Allevi.gislatore si è trovato in questaoccasione a costruire inun deserto.CC: In un deserto?PP: Prima di questa propostadi legge non c’era praticamentenulla. Nemmeno unariga che parlasse della realtàdelle scuole di musica, nemmenoun articolo che inquadrassela loro posizione sulterritorio.CC: E ora? Che cosa potrebbecambiare se la legge venisseapprovata?PP: Innanzitutto, come dicevopoco fa, avremmo un riconoscimento.Non si parlerebbepiù delle scuole di musicain termini folkloristici, ma sapendodi avere a che fare conorganismi riconosciuti dalleistituzioni. E poi, come direttaconseguenza del riconoscimento,avremmo una validapiattaforma da cui partire perlo sviluppo di leggi più dettagliate.A conti fatti, penso chesia un bel salto in avanti.IL RAPPORTOCON L’EUROPACC: Certo, questi sono datioggettivi; e penso che faccianorisaltare in modo particolareil valore di quantostate facendo come associazione.Se fossi a capo diuna scuola di musica, nonaspetterei un istante ad associarmi...PP: Magari fossero tutti cosìEMU: un profiloLa EMU (European Music SchoolUnion) è l’organizzazione paneuropeache raccoglie le associazioninazionali delle scuole di musica ditutta Europa. EMU è una organizzazionenon governativa e no-profit cherappresenta di fatto una “piattaformasovranazionale” a cui aderisconoin qualità di membri i rappresentantidi diversi Stati appartenenti all’areacontinentale europea –ma non necessariamenteparte dell’Unione Europea.entusiasti! Invece si fa semprefatica; anche perché nontutti intravedono, al di là dell’impegnopolitico, l’interoarco di opportunità che l’associazioneoffre. Che, a questopunto, sarebbe bene precisare.CC: Prego.PP: In estrema sintesi, ci occupiamodi un ventaglio diaspetti che vanno dalla divulgazionedella didatticad’avanguardia ai problemi ditipo amministrativo, dall’elaborazionedi un codice eticoe di parametri di qualità condivisial continuo confrontocon le buone pratiche che abbiamomodo di osservare inEuropa.CC: E qui, se non sbaglio, entrain gioco il Paolo PonzecchiVicepresidente dì EMU.PP: Le due persone, evidentemente,non sono scindibili...anche perché devo il privilegiodi sedere a questo tavolopaneuropeo al fatto diessere il rappresentantedell’associazioneitalianadi riferimento–diversamente non saremmostati nemmeno invitati ai lavoridell’EMU.CC: Qual è, esattamente, ilruolo dell’associazione europea?PP: L’obiettivo primo è quel-lo di confrontare le diverseesperienze nazionali, favorendoil fitto scambio di informazioniche è alla base della costruzionedi qualsiasi politicacomune. Organizziamo convegnidi didattica, seminari sullabuona gestione delle scuole,incontri di aggiornamentoorientati ai direttori degli istitutiassociati... In una parola,facciamo cultura disettore. Le informazioniche ciscambiamo,fra l’altro,si rivelanoutili siaper le singoleAssociazioninazionalisiaper il dialogoche si sta aprendocon le istituzionicomunitarie.“In una parola,facciamo culturadi settore”Nel momento in cui scriviamo, nellaEMU si riconoscono 26 associazioninazionali provenienti da altrettantiPaesi, che fanno riferimento a unapopolazione stimata di circa 3 milionidi studenti. Intorno ad essi simuovono 100.000 insegnanti, perun totale di circa seimila istituti eun giro d’affari approssimativo di circa1,5 milioni di Euro.Uno degli obiettivi fondamentali dell’EMUè il consolidamento del rapportocon le istituzioni. Oggi, la EMUè il referente ufficiale del Consigliod’Europa, di cui è consigliere perquanto riguarda il settore dell’istruzionemusicale.CC: Per elaborare una legislazionecomune europea?PP: No, ci mancherebbe. Ciascunodi noi ha già il proprioda farenel rapportarsialle istituzioninazionali...Tuttavial’EMU, che ha un ruoloriconosciuto e che di conseguenzaviene guardata conun certo rispetto, sta portandoavanti un fitto dialogo conJean Figel, il Commissario Europeoper l’Istruzione, la Formazione,la Cultura e la Gioventù.L’obiettivo è ovunquelo stesso: richiamare l’attenzionedell’opinione pubblicasul ruolo e sull’importanzafondamentale dell’istruzionemusicale e del sistema delleScuole di Musica.CC: Insomma, anche all’esteroi problemi sono glistessi.PP: Ma sono moltodiverse le soluzioni.Ed è perquesto che èfondamentale,peril sistemascolasticoi t a l i a n o ,rapportarsidi continuocon il puntodi osservazionepaneuropeo.CC: Che cosa ci possono insegnaregli altri Paesi?PP: Molte cose. <strong>Dalle</strong> pratichedi amministrazione virtuosaal costante aggiornamentodidattico, dal rapportocon le istituzioni al sistema digestione della qualità.La EMU fa inoltre parte dello EuropeanMusic Council (EMC) e dell’InternationalMusic Council (IMC).Fra i compiti che la EMU affida aipropri affiliati ci sono lo sviluppodelle attività curricolari, l’assistenzaamministrativa alle scuole associatee l’organizzazione di corsi di aggiornamentoa cadenza periodica. Incambio, l’associazione europea organizzaconvegni e incontri di lavoro.Durante questi incontri, che sitengono ad intervalli regolari durantel’anno, i diversi membri possonocondividere le esperienze positive,organizzare scambi culturali e discuteresulla base dell’esperienza comunei temi all’ordine del giorno.CC: Il sistema di gestionedella qualità?PP: Sì, certo. So bene che,per il nostro settore, questoè un argomento ancora pressochésconosciuto; ma, comeè stato ampiamente dimostratodalle esperienzesviluppate in altri Paesi europei,ha un’importanza strategicafondamentale. Anche neiconfronti delle istituzioni, checosì hanno modo di verificarenei numeri il buon funzionamentodegli istituti che vannoa finanziare –e quindi, in ultimaanalisi, il rendimento dell’investimento.CC: Possiamo fare un esempio?PP: Certo. Potremmo citareil caso della Gran Bretagna;oltremanica, il sistema dell’istruzioneè basato sui cosiddettiMusic Services. E loStato sta stanziando in misuraprogressiva cifre imponentiper il sostegno e lo sviluppodi queste realtà.CC: Si può fare qualche numero?PP: Sì, sono dati pubblici.Nel momento in cui parliamo,lo stanziamento è arrivato a100 milioni di sterline –chein Euro fanno all’incirca 147milioni.CC: È una cifraimponente.PP: Senzadubbio. Matorno a ripetereche inquel Paese lastruttura delsistema, e diconseguenzala mentalitàdel legislatore, è molto diversa.In Gran Bretagna l’interopercorso didattico deglistudenti è scandito da esamidi livello estremamente rigorosie affidati ad esaminatoriesterni rispetto alla strutturadidattica locale. Così,anno su anno, si ha un quadropreciso dei progressi –eun imponente impianto statisticosulla base del qualesi può intervenire per migliorarela qualità dell’insegnamentoe fornire un servizio dialtissimo livello.CC: C’è anche da dire che, aquanto mi risulta, il numero“se vogliamo cheil dialogo conle istituzioni siafecondo dobbiamopoter metteresul piatto dellabilancia tutto il pesodella consistenzanumerica delsettore”delle persone che studianomusica è molto più alto all’esteroche in Italia.PP: Indubbiamente. In quasitutti i Paesi europei il numerodegli allievi si misura intermini percentuali secchi. Inmedia, dall’uno al quattro percento degli abitanti di una cittàsi iscrivono ad una scuoladi musica... è una cifraimpressionante, che fa impallidirei nostri famosi quattrocentomilastudenti. Se ilquattro per cento degli abitantidel nostro Paese dovesseiscriversi ad un corso distrumento, le nostre scuoledovrebbero far fronte a duemilioni e mezzo di potenzialiallievi.CC: Straordinario. Come sipuò arrivare a questi risultati?PP: È una strada lunga ecomplessa, che comportaun mutamento profondo dellacultura di massa. Lo strumentogiusto per poter incideresu di essaè senz’altrola politica,a cui bisognaaffiancare uncostante impegnodidatticonell’ambitodella formazionedi base.E poi bisognaallinearsi aglistandard europeianche a livello di sistemascolastico. Insomma, bisognacominciare a parlareseriamente anche da noi distandard qualitativi, di codicedeontologico... Tutte cose chesi possono fare solo unendole forze e andando al di là deiparticolarismi. Anche perché,se vogliamo che il dialogo conle istituzioni sia fecondo, dobbiamopoter mettere sul piattodella bilancia tutto il pesodella consistenza numericadel settore. L’Associazioneserve proprio a questo; e lesue porte, come non mi stancomai di sottolineare, sonosempre aperte.In questa pagina, in alto: un gruppo di giovani studentidella Scuola di Musica “Giuseppe Verdi” di Prato.Nel tondo: il Presidente dell’AIdSM Paolo Ponzecchi.16


Dalla Fiera<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200717Gli spazi del club tenco a MEET milano a cura di Enrico DeRegibusDa buscaglione a boboProseguono e si concludono oggi gli appuntamenti con “Musicae Parole”, i due incontri quotidiani nell’ambito del MEETdedicati alla musica italiana con ospiti, proiezioni e performance.L’appuntamento è alle 11.30 e alle 17.00 nell’AulaAgorà (pad. 18).Si comincia a fine mattinata parlando di Fred Buscaglione.Ad accompagnare il pubblico lungo la carriera dell’artista torinesesaranno Gioachino Lanotte, studioso di canzone e autoredel volume Fred Buscaglione. Cronache swing dagli anni‘50 (Editori Riuniti), che presenterà video, interviste, frammentidi repertorio, e Folco Orselli, cantautore milanese chesuonerà alcuni suoi pezzi legati all’eredità artistica di Buscaglione,in qualche caso tratti dal suo recentealbum Milano Babilonia.Il percorso artistico e umano diBuscaglione offre moltissimispunti divertenti e interessanti,pieno com’è di storie e storielle,di stalle e stelle, in un’epocadi passaggio come poche. Ci sonole sue canzoni tra sketch efumetto, a trasfigurare la realtà,e c’è la tortuosa gavetta damusicista e il successo degliultimi due anni, repentino, improvviso.Buscaglione va aschiantarsi contro un autocarroil 3 febbraio 1960, suuna Ford Thunderbird colorrosa. Aveva 39 anni.Alle 17 sarà la volta di Bobo e le canzoni.Sergio Staino, l’autore di uno dei personaggi più amati delfumetto italiano, ci accompagnerà lungo le sue tavole dedicateal mondo della musica, da Paolo Conte a Luigi Tenco.Staino, architetto e insegnante di mestiere, è diventato atempo di record, più di vent’anni fa, una delle firme satiricheitaliane più importanti e popolari. Con i fumetti ha descrittoun po’ se stesso e un po’ i turbamentidella sua generazionesessantottina attraverso il personaggiodi Bobo, che nascecol ritmo della striscia, lo stessodi Charlie Brown e di BeetleBailey. La sua ultima creatura,la rivista satirica “M”, è appenanata, abbinata lunedì scorsoall’Unità.“Musica e Parole”Incontri sulla musica italiana a cura diEnrico de Angelis e Enrico Deregibus.DOMENICA 23 SETTEMBRE:11.30 AULA AGORÀ (PAD. 18)“BUSCAGLIONE: CRONACHE SWINGDAGLI ANNI ‘50”.DOCUMENTI VISIVI E MUSICA DAL VIVO CONGIOACHINO LANOTTE E FOLCO ORSELLI.17.00 AULA AGORÀ (PAD. 18)“BOBO E LE CANZONI”CON SERGIO STAINO E LE SUE VIGNETTE.Vignetta tratta dal sito ufficiale di Sergio Staino


Rassegna Stampa<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007di Caterina De’ Gregori...di CARTAMusica e strumentiUna collezione di… dodicimila strumenti musicaliCadute “musicali”...da evitareUno strumento musicale è davvero un oggettoprezioso… molto spesso anche dal punto di vistaeconomico. E richiede quindi cura, competenzae professionalità. Anche semplicementenella sua movimentazione. Lo sanno bene i trasportatoriincaricati della consegna di un Bösendorfera coda del valore di 66.000 euro che “dovevaessere il fiore all’occhiello del festival TwoMoors a Sandway nel Devon, Inghilterra”. “I traslocatorihanno combinato un pasticcio ed è finitonel fosso”, scrive il Corriere della Sera in data4 aprile riportando la notizia e chiosando “Ancoraincerto l’ammontare dei danni”.Elena Binda intervista, su Mag di giugno, Nicola Scarano, compositore,musicista ed etnomusicologo, che “in trentacinque annidi viaggi ha visitato migliaia di luoghi e ha conosciuto milioni distorie. Soprattutto, ha scoperto e raccolto oltre dodicimila strumentidiversi, che ora conserva in una casa diventata museo”.Ha viaggiato per tutti i continenti, vissuto esperienze straordinariee raccolto chitarre, liuti, cornamuse, oboi, clarinetti, gong, tamburiafricani ad acqua, arpe cinesi dalle corde di seta… “Una gammastupefacente, che copre decine di culture e ben quarantacinquemilaanni di tradizione sonora”.La passione di Scarano per gli strumenti musicali nasce presto:“il primo viaggio fu sui libri. A 11 anni ottenni la mia prima, desideratissima,chitarra. Volevo suonarla, ma anche capire da doveveniva, com’era fatta, da quanto esisteva. Sui manuali di storiadell’arte cercavo gli strumenti nelle nature morte: fantasticavo dipoterli togliere dal quadro, suonarli e poi rimetterli a posto”.I primi viaggi veri e propri furono nei musei di Milano e nei negozidi musica e di strumenti musicali. E così ebbe inizio la collezione.Poi, finalmente, il colpo di fortuna: proprio di quella (ancora piccola)collezione si accorse un giornalista, scrisse un articolo chevenne letto da Giorgio Strehler… il quale cercava per uno spettacolodi Goldoni “un liuto cantabile, strumento antico e particolare,e qualcuno che lo sapesse suonare”.Arrivò così l’ingaggio: 360 repliche in tutta Europa!Ogni spostamento significava ricerche e acquisti di strumenti musicali.Dopo l’Europa venne l’Africa, poi l’Asia, il Sud America, l’Oceania,il Nord America e così via.“Tra tutti i suoi viaggi”, chiede Elena Binda, “dove ha trovato lostrumento più magico?”.“Nelle Filippine. Gli isolani pensanoche il respiro più puro, quellodell’anima, non passimai dalla bocca, masempre dal naso. Perciò,hanno costruito questostrumento: a vederloè un flauto normale, soloche, quando lo si mettein bocca, non emettenota. Se però lo si avvicinaalla narice, nellagiusta inclinazione, eccoche ne esce un suonostraordinario. Quellagente ha catturato lavoce dell’anima”.Anche il violinodi Cremona“bene” Unesco?Recita così il titolo di un breve boxsu Avvenire del 27 luglio.“È vicinissimo ad entrare nel noveroristretto dei beni dell’umanità riconosciutidall’Unesco. Così il violino,simbolo dell’arte e della culturadi Cremona, si prepara ad essereprotetto e riconosciuto più di quantogià non fosse”.Il Sindaco Gian Carlo Corada sta lavorandocon un pool di esperti “perraccogliere la documentazione dainviare a Parigi”, come è stato richiesto dall’Unesco,“un dossier relativo a storia, arte e culturadella città, ma soprattutto in ordine a tutto quantoattiene al violino e alla liuteria”.Arrestatii ladri delloStradivariUn musicista di Vienna è stato rapinatodel suo violino, uno Stradivarifabbricato nel 1860 dal celebreliutaio Antonio Giacomo Stradivarius.Ma la polizia è riuscita a recuperarlo dopo unasettimana: “il prezioso strumento”, così dava lanotizia l’Agenzia ANSA il 6 giugno scorso, “di unvalore stimato in 2,5 milioni di euro, è stato rinvenutointatto durante una perquisizione in un appartamentousato da una banda di criminali”.Il legittimo proprietario dello strumento, ChristianAltenberger, ha dichiarato: “Non speravo proprioche sarebbe stato ritrovato, è come il ritorno diun figlio”.Foreste e legni rari da salvare per il suono delle chitarreLa C. F. Martin & Company è una rinomatamanifattura di chitarre. Con Christian F.Martin IV l’azienda è arrivata alla sesta generazione.Ma solo ora si ritrova ad affrontareun problema difficile: reperire i pregiatilegni richiesti per la costruzione delle chitarre(questi strumenti sono i preferiti diSting, di Paul Simon, di Jimmy Buffett e ditanti altri musicisti).“Con la progressiva scomparsa delle foresteprimarie”, avverte Glenn Rifkin sulle paginedi The New York Times riportate da LaRepubblica del 2 luglio, “e mentre diversevarietà di legni tropicali come mogano,ebano e palissandro diventano rare, alcuniliutai - tra cui Martin, Taylor, Fender e Gibson- hanno dovuto prendere atto del fattoche le scorte di legni pregiati necessaria realizzare i loro strumenti non sono inesauribili.Questi produttori di strumenti musicali- <strong>aziende</strong> di piccole dimensioni e private- si sono raccolti attorno al nascentemovimento di responsabilità sociale, nonsolo per sembrare ‘politicamente corretti’ma anche per assicurarsi una sopravvivenzanel lungo periodo”.I quattro liutai si sono uniti a Greenpeacein una iniziativa per portare l’attenzionesulla sostenibilità delle foreste. “Nel gennaio2006 Greenpeace si è fatta portavocedella Musicwood Coalition, come vienechiamata, per promuoveremetodi più efficacidi gestione delle foreste– in particolarenella regione pluvialedell’Alaska sudorientale”.Se si continuerà così,infatti, ammonisceScott Paul, coordinatoredella campagnaper le foreste diGreenpeace, le ultimeforeste di abeti Sitka(il legno di queste piantemolto preziose è ingrado di produrre sonoritàparticolari e vieneimpiegato per le tavolearmoniche delle chitarre acustiche e per lacostruzione dei pianoforti) scomparirannoin soli sei o sette anni.“I liutai”, continua Rifkin, “sono in cerca dilegni più abbondanti ed economici, ma tutticoncordano sul fatto che chi spende moltodenaro per uno strumentodesidera, oltreall’estetica e al toccodei legni tradizionali, unsuono particolare”.Ottime chitarre, dallasonorità stupefacente,infatti vengono costruite,per esempio dallaMartin, in betulla nera ociliegio (legni sostenibili).Tuttavia alla completainterruzione della raccoltadel legname si preferirebbeuna miglioregestione delle foreste:“Nessuno di noi”, diceMartin, “vuole tagliarel’ultimo albero”.18


Il pianoforte...un po’ alla volta<strong>Dalle</strong> AziendeUn digitale con la tavola armonicaA prima vista lo si direbbe un controsenso.Come può un pianoforte digitaleessere equipaggiato con una tavolaarmonica, dal momento che la generazionedel suono avviene attraverso deglialtoparlanti?Eppure il CA91, modello di punta dellagamma di pianoforti digitali a marchioKawai, è proprio questo: uno strumentoFURCHT Pad. 18 | Stand G92 E77 E83KAWAI CA-91Nel corso di venticinque anni di carriera,Marcella Morellini ha acquisitoun’esperienza invidiabile; e la convinzioneche il modo migliore per insiegnaresia quello di far divertire gli allievi.Non tanto con i disegni (che pureocchieggiano con i loro colori fra le paginedi Che forte il pianoforte!), quanto piuttosto con l’impostazionedidattica di fondo, che privilegia la logica dei piccolipassi e delle piccole, numerose gratificazioni al superamentodi ciascun ostacolo. Dedicato ai primi anni di studio, il volumeincarna fino in fondo questa impostazione: e riscuoteràsenz’altro molto successo presso i pianisti più... in erba.che associa un generatore digitale e unatavola armonica in abete di risonanza.Frutto di quattro anni di studio, CA91 diceuna parola nuova nel panoramaa rapidissima evoluzionedel pianoforte digitale.E rilancia a suo modo la sfidatecnologica di questo settore,mettendo in evidenza ilvalore del know-how che segnadavvero la differenza fra i costruttoristorici (come Kawai, che festeggia quest’annol’ottantesimo anniversario dallafondazione) e i produttori improvvisati.Dal punto di vista tecnico, il funzionamentodel nuovo modello è tutto sommatosemplice: i trasduttori, anziché esseresemplicemente montati sul mobile,sono applicati alla tavola armonicain modo da farla entrare in risonanza.Questo permette di valorizzare l’interospettro delle frequenze facendo risaltarele differenze più sottilinell’escursione dinamica delsuono.In altre parole, la presenzadella tavola armonica –abbinataalla raffinata meccanicaKawai AWA Grand Pro e algeneratore sonoro con tecnologia HarmonicImaging II– offre davvero la “sensazione”del suono acustico. Il modelloCA91, come ha osservato Piero Chianurain un articolo apparso su InSound,non ha la risposta piatta tipica di moltipianoforti digitali, ma emette timbri diversise usato con volumi diversi. E questoè un enorme passo avanti...Alla scoperta del CoraleConsiderato da molti una semplice“palestra” per lo studio delle applicazionipratiche dell’armonia, il Corale èuna forma antica della musica vocale.Ad esso corrisponde un repertorio ampioe affascinante che va dalla musicasacra a quella profana, e che ha vistocimentarsi con passione i più grandicompositori della storia.Il libro che presentiamo, che figura trale novità portate in Fiera dall’editoreRugginenti di Milano, si propone di svelarei segreti di questa forma musicale,www.furcht.itIl pianoforte“proibito”raccontando con passione le strutturearchitettoniche, gli stratagemmi armonicie le più sottili implicazioni estetichedei lavori dei grandi maestri. Il racconto,che si sviluppa per 196 pagineed è accompagnato da più di trecentoesercizi dedicati all’apprendimento delletecniche compositive, si soffermasull’analisi del repertorio e dello stile diHeinrich Schütz e di Johann SebastianBach. È quindi particolarmente indicatoper tutti gli studenti dei corsi di armonia,composizione e musicologia.<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Per molti, l’honky tonk è soltanto unadelle voci del sound set delle tastieree dei pianoforti digitali. Ma il suono“scordato” del pianoforte verticale,che quasi sempre viene scelto per cimentarsicon le note di Scott Joplin, rimandain realtà ad una tradizione culturaleprofonda che prende le mosse durante gli anni del Proibizionismo.Come Stefano Franco ci informa nell’introduzioneal volume pubblicato da Carisch, il termine honky tonk designava,in origine, le fabbriche abusive di gin –e solo in seguitoè stato “adottato” per indicare i locali in cui si beveva il liquoreproibito e si ballava al suono del pianoforte.Finita l’era del proibizionismo, il termine è rimasto nell’uso soloper indicare il genere musicale di quegli ambienti: uno stilevicino al Ragtime delle origini, ma anche al Boogie Woogie eal primo Rock & Roll. Honky Tonk Piano raccoglie cinque studifirmati da Stefano Franco e dedicati a tutti i pianisti che abbiano“la voglia di divertirsi e di far divertire il loro pubblico”.Il gin, ovviamente, è fornito a parte...CARISCH Pad. 14 | Stand L21 M14Honky Tonk Pianowww.carisch.comTutti apprezzeranno,oltre all’esposizionechiara e rigorosadei concetti,la possibilità diascoltare i coralie stamparele singole partiture; possibilità che è offertaper tutti i salmi di Schütz, tutti icorali di Bach e tutti i Kantionalsätze diHassler, attraverso il software Capella5 incluso nel CD.CARISCH Pad. 14 | Stand L21 M14Che forte il pianoforte | SINFONICA www.carisch.comIl pianoforte secondo YamahaI pianoforti a coda Yamaha sono sottopostiper tradizione a continui miglioramenti;e l’effetto di questa regola è pienamentevisibile anche qui in Fiera. Apartire da settembre sono infatti disponibilii nuovi pianoforti a coda della prestigiosaserie C, prodotti con uno standardqualitativo ancora più elevato.Un’attenta revisione dei metodi di produzionee della scelta dei materiali haconsentito di raggiungere nuovi livelli dieccellenza nelle prestazioni di questistrumenti. Anche i nuovi modelli C1 eC2, ad esempio, saranno dotati di tastibianchi in ivorite di nuova concezione etasti neri in ebano artificiale –prerogativein passato dei soli C3, C5, C6 e C7.Inoltre, importanti componenti di risonanza,come le catene della tavola armonica,saranno forniti in legno ad altaresistenza in grado diregalare un suono piùricco e più caldo.I miglioramenti hanno poiinteressato l’aspetto esterioredegli strumenti, chesi preentano con un leggio dallaforma più elegante, una finituraestremamente curata del mantello interno,il fermo in ottone dell’asta coperchioe una nuova, elegante vernice applicataalla ghisa.RUGGINENTI Pad. 18 | Stand F70 E63Ulrich Kaiser - Il CoraleModelli Silent e DisklavierAnche nell’ambito dei pianoforti ibridiSilent e Disklavier non mancano lenovità. I modelli Silent vantano oraun nuovo campionamento del suonoe una nuova funzione che permettedi registrare in tempo reale sulla memoriainterna i brani eseguiti.Questi, fra l’altro,possono essere archiviatianche su memorie esterneattraverso la porta serialeUSB integrata. Per quanto riguardai pianoforti Disklavier, infine,segnaliamo l’introduzione a catalogodel modello DGC1B: uno strumentoequipaggiato con un numero elevatissimodi brani dimostrativi, capacedi regalare più di 35 ore ininterrottedi musica live. Fra l’altro, la libreriadei Disklavier Mark IV si baserà in futurosulla funzione IDC (Internet DirectConnection), che permetterà diimportare migliaia di brani, ricevereinformazioni utili e aggiornamenti direttamenteattraverso il computer internodel Disklavier.Dirigere...in quattro linguewww.rugginenti.itChe cosa fa esattamente un direttored’orchestra? E quali aspetti di questa disciplinadeve coltivare un giovane che vogliaavvicinarsi a questa particolarissimaprofessione? Ennio Nicotra, che cura perle Edizioni Curci di Milano l’Introduzionealla tecnica della direzione orchestrale secondola scuola di Ilya Musin, non ha dubbi.Occorre coniugare in una sapiente sintesiquello che scuole di pensiero diverse indicano, spesso inantitesi fra loro, come aspetto fondamentale: e cioè lo studio el’analisi delle partiture da un lato e la perfetta padronanza dellagestualità dall’altro.Il libro, edito in quattro lingue, si sofferma quindi sugli aspettitecnici della gestualità, proponendo di volta in volta le soluzionipiù efficaci alla trasmissione “verso l’orchestra” del significatomusicale. Ed è accompagnato da un DVD realizzato con la collaborazionedel duo pianistico Bruno Canino e Antonio Ballista,dove vengono messe in pratica tutte le indicazioni nel contesto–consueto a chi studia direzione– dei due pianoforti.YAMAHA Pad. 18 | Stand G92 E77 E83Pianoforti acustici serie C - SIlent - Disklavierwww.yamaha.itEDIZIONI CURCI Pad. 18 | Stand D63 E72Tecnica della Direzione d’Orchestra www.edizionicurci.it26


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200727Stefy Line, ovvero l’arte del custodireSTEFY LINE Pad. 14 | Stand D51 E44Serie DB - DX - AK - BSBwww.stefyline.comPacchetto completo. Con tanto di cappello...Arriva da Warwick la propostadi un box “all inclusive”che comprende, oltre allostrumento, amplificatore,stand, tracolla, cavo, custodiae... cappellino.La proposta, che in Italia portala firma di Eko Group, mettenelle mani dell’acquirenteun basso Warwick della lineaRockbass. Uno strumento checombina body in carolena, manicoin acero e tastiera da 24Mancano ormai solo pochimesi al ventesimo anniversariodalla fondazione di StefyLine, italianissima ditta specializzatanella produzione edistribuzione di custodie perstrumenti musicali. Come ciha raccontato Stefano Pizzichini,fondatore e titolare dell’impresadi Recanati,“il nostro obiettivo,fin dall’inizio, è statoquello di realizzarecustodie che fosseroin grado di conservaree proteggerenel migliore dei modi ogni strumentomusicale, e garantire altempo stesso al musicista unprodotto di sicura qualità, innovativo,affidabile e duraturo,nel pieno rispetto della miglioretradizione italiana”.Obiettivi, questi, che Stefy Lineha pienamente raggiunto;e che continua a rilanciareattraverso il confrontoquotidianocon nuovi materiali,tecnologie e designinnovativi. Oggi,l’impresa fondata daStefano Pizzichini vantaun catalogo ampio e apprezzato,che ha il suo punto diforza nella qualità della produzionee nel continuo rinnovamentodella gamma.Sono testimoni di questa vivacitài nuovi prodotti cheStefy Line presenta in fiera,prima fra tutte le famiglia diprodotti per batteria che comprendela linea DB (custodiesemirigide riconoscibilissimeper la presenza di insertiazzurri sul nero di fondo) el’esclusiva BSHB, una borsatasti in palissandro; e che èequipaggiato con pickup MECJ/MM a 2 vie. Al suo fianco,nella foto sulla destra, si riconosceun Combo WarwickBlue Cab 30. E poi ci sonogli accessori, che comprendono,oltre a cavo e tracolla,una comoda borsa Rockbag“Student Line”. E un cappellinospeciale per festeggiare ilventicinquesimo anniversariodi Warwick...EKO Pad. 14 | Stand A09 A21 C08 C20Warwick Blackhawk Electric Bass PackageIl basso secondo Petrucciper bacchette disegnata daCristiano Micalizzi.Particolarmente interessantianche lenuove custodie perchitarra delle famiglieDX e AK. Piùleggere dei modellifino ad oggi presentia catalogo, queste linee comprendonodiversi modelli destinatirispettivamente ai possessoridi chitarre classiche,acustiche o elettriche. A tuttiassicurano un’ottima ergonomiae una notevole protezionegrazie anchealla maggiore rigiditàstrutturale.www.eko.itAria di lusso!MASTER MUSICAria PE GothicQuaranta pagine eun CD. Sembrerebbepoco per un libroche promette di trasmetterele tecnichefondamentaliper suonare la chitarrasolista rock. Einvece l’agilissimo volumetto scritto da NickNolan e Dick Gill e pubblicato in italiano daCarisch nell’ambito della collana Musicians’Institute può senz’altro diventare la letturadi riferimento per chi si avvicina per la primavolta in modo serio alla chitarra elettrica.In otto capitoli gli autori riescono a dare unapanoramica completa sui “materiali di base”<strong>Dalle</strong> AziendeLa serie PE della Aria èstata presentata per la primavolta negli anni ‘70 edè subito diventata un classicodell’offerta di questoproduttore giapponese. Dotatadel design del bodybrevettato Aria, la serie PEpresenta anche l’attaccaturadel manico heel-less,che permette di raggiungerei tasti più acuti senza alcunafatica. Anche il pontePE è coperto da brevetto,così come la raffinata palettaperfettamente simmetrica.Quest’anno viene presentataanche in Italia lasplendida PE Anniversary,con corpo in acero fiammato(i body delle Anniversarysono scelti con cura aduno ad uno) arricchito dauna superba finitura in veramadreperla che sottolineaogni dettagliodello strumento.Le caratteristiche includonoil corpo inacero figurato scavato,il fondo inmogano, il manicoincollato in acero,la tastiera in palis-Pad. 14 | Stand E15 E21 G14 G20CARISCH Pad. 14 | Stand L21 M14La chitarra solista rock - BasicsSulle tracce dei Guitar Herosandro con segnatastiquadrati in madreperlaed eleganti filettature inmadreperla ai bordi. Lachitarra presenta 2 SDhumbucker Duncan design,2 selettori di volume,2 toni, 1 selettorea 3 posizioni. Percompletare il colpod’occhio raffinatoe lussuoso, l’hardwareè dorato,un dettaglio cheesalta la finiturain marrone anticato.www.master-music.itdel musicista rock tipo. Si comincia con lescale pentatoniche, quindi è il turno del bendinge delle prime nozioni di improvvisazione.Il viaggio prosegue con tecnica del vibratoe scale diatoniche, per finire a pagina 38con i cenni fondamentali per la costruzione diun assolo. Naturalmente, chi legge non devefarsi ingannare dalla rapidità del percorso edal linguaggio easy di Nick e Dick... La stradaper la conquista di una buona tecnica èlunga e faticosa, e va percorsa soprattuttocon... l’esercizio. Ed è qui che entra in giocoil CD allegato, sul quale sono registrati tutti eottanta gli esempi audio da ascoltare, imitareed interiorizzare per ottenere una “pronuncia”musicalmente accettabile.www.carisch.comPortano entrambi la firma di JohnPetrucci e appartengono alla nuovacollezione presentata da MusicMan per il 2007. Realizzati inedizione limitata per celebrare ivent’anni della Ernie Ball, sonostrumenti a sei o sette corde concorpo in ontano, top in acero, manicoin mogano e tastiera inpalissandro.I tre pickup sono rigorosamenteDiMarzio e sono montati alponte (DSonic e piezo) e almanico (JP Custom). Il tuttoracchiuso in una custodia dicuoio vintage style...MOGAR MUSICZOOM H2Pad. 14 | Stand H03 H11 N04 N10Le chitarre acustiche che vengono da lontanowww.mogarmusic.itI modelli Guild CV-2 e CV-2C “vestono”un design che è stato messo a puntoin tempi lontani, e più precisamentenegli anni Cinquanta del Novecento.Uno stile che si è imposto in tutto ilmondo come sinonimo di qualitàindiscussa e di grande musicalità,che oggi si esprimecon le due chitarre riprodottequi a fianco, disponibiliin Italia a partire daquesto mese.Costruiti con materiali edessenze raffinate (l’ebanodella tastiera e del ponte, ad esempio, ol’avorio impiegato per i filetti che impreziosiscei bordi del corpo), questi strumentiriescono a fondere tradizione e tecnologiasenza tradire le grandi aspettative delsempre più numeroso “popolo” di estimatoridel marchio Guild. Anche perché le innovazionitecnologiche apportate al modellooriginale sono discrete e in gran parte“nascoste”. Su tutte segnaliamo il nuovosistema di fissaggio del manico, realizzatoin grafite e quindi estremamente rigido. Adetta dei costruttori, si tratta di una soluzioneche non si limita a rendere la chitarra ancorapiù robusta, ma che influisce anche positivamentesul timbro dello strumento, che nelcomplesso risulta più ricco e corposo.Particolarmente interessante, infine, è ancheil sistema di alimentazione a pile dei pickupLoad ‘n lock installato sulla versione a spallamancante. Si tratta di un sistema finoa poco tempo fa esclusivo degli strumentiGuild, e da poco disponibile in kit peressere montato anche su chitarre di altremarche; la sua caratteristica è quelladi evitare il taglio delle fasce dello strumentoper l’inserimento delle batterie.Queste ultime possono essereinstallate con facilità: basta svitareil “collarino” sul piolo, toglierele batterie vecchie ed inserirele nuove. Un quarto digiro del collarino è tutto quelloche il musicista deve farglifare per bloccarlo nuovamentein posizione.M. CASALE BAUER Pad. 14 | Stand H25 H31 N24 N30Guild CV-2 e CV-2Cwww.casalebauer.com


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200729Ventaglio di vociSono molte le voci che si alternano nel corso di un’opera lirica,tanto più se l’intreccio del libretto prevede la presenza in scena dinumerosi personaggi. Dal soprano al basso, a ciascuno è dato unruolo ben preciso, a sostegno di una forma di spettacolo che si nutredel costante incrocio di voci e caratteri diversi.Fatta salva la ricchezza insostituibile di un allestimento operisticocompleto, c’è da dire però che, proprio in virtù dello straordinariosuccesso incontrato da questo genere musicale in tutto il mondo,sono moltissime le occasioni in cui il pubblico è chiamato a confrontarsicon il repertorio di una singola voce. Che si tratti di un intero récital, odella singola apparizione all’interno di un concerto più ampio, la consuetudinedi affrontare in rapida sequenza diverse arie provenienti da opere anchemolto distanti fra loro si è trasformata in un modo alternativo di affrontare il vastorepertorio del melodramma... Un sistema che privilegia una logica “orizzontale” eche ha un fascino tutto suo.Questo stesso fascino, questo stesso intento “diacronico” si ritrova nei volumidella collana Opera Arias pubblicata e distribuita da Carisch in Italia e nel mondo.Sono, al momento, cinque volumi dedicati rispettivamente al repertorio per soprano,mezzosoprano, tenore, baritono e basso –più un ulteriore tomo che prende inesame il repertorio dei Duo, dei Trii e delle Arie Corali.L’arco temporale preso in esame è ampio, perché va dalle opere di Gluck (con laceleberrima Che farò senza Euridice?, qui in versione per mezzosoprano) alle piùrecenti composizioni di Giacono Puccini.Attraverso questa raccolta –già apprezzatissima anche dai numerosi studenti dicanto lirico, che qui trovano in un’unica soluzione un repertorio già pronto con ilquale cimentarsi– si ha modo di leggere in maniera trasversale tutta la storia delmelodramma moderno. Non mancano infatti rimandi alla produzione mozartiana(documentata soprattutto con arie tratte dalle Nozze di Figaro, dalDon Giovanni e dal Flauto Magico), all’irripetibile stagione dei CinqueGrandi italiani (Puccini appunto, preceduto da Rossini, Bellini,Donizetti e Verdi) e alla produzione straniera efrancese in particolare, che qui appare attraversoarie che portano la firma di Georges Bizet,Jules Massenet e Camille Saint-Saëns.Insomma, un intero spaccato della cultura operistica:una collezione di grandi pagine della storiadella musica che viene a formare, in tutti isensi, un vero e proprio “ventaglio di voci”.CARISCH Pad. 14 | Stand L21 M14Opera Ariaswww.carisch.com<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> AziendeIl Signor Bruschinoin edizione criticaProsegue la pubblicazione, a cura della FondazioneRossini di Pesaro e della casa editrice Ricordi,dell’edizione critica integrale in brossura delleopere di Gioachino Rossini. Il nono volume, disponibileda questa primavera, è dedicato al SignorBruschino e, come i precedenti, propone lapartitura della prima rappresentazione –avvenutaa Venezia, al Teatro San Moisé, il 27 gennaio 1813. Al testo originale, ricostruitoa partire dalla copia manoscritta conservata alla New York PublicLibrary, dalla copia di proprietà del Conservatorio di Milano e dalla successivaEdizione Ricordi, fanno da corollario le note critiche che puntualizzanoi passaggi dubbi.A distanza di oltre vent’anni dalla prima pubblicazione, questa edizione,curata da Arrigo Cazzaniga, rimane un riferimento autorevole per chi, soprattuttoper ragioni di studio, voglia affrontare la farsa rossiniana con lacertezza di lavorare su di una versione il più vicino possibile alle intenzionioriginali dell’autore.Universal Music MBG PublicationsIl Signor BruschinoCanzoni per i più piccoliSCHOTT Pad. 18 | Stand D57 E66Best of Children’s SongsPad. 18 | Stand E67www.ricordi.itQuaranta canzoni per bambini raccolte in unvolume curatissimo sia nella veste graficaesterna sia nella presentazione tipografica: èquanto propone Best of Children’s Songs.Il coloratissimo testo, edito da Schott, ospitatitoli come London Bridge is Falling Down oShe’ll Be Coming Round The Mountain, oltre amolte altre canzoni più o meno note che concorronoa formare un vero e proprio “canzoniereeuropeo” dedicato ai più piccoli. Una risorsapreziosissima per tutti i direttori di cori di voci bianche, che qui potrannotrovare arrangiamenti semplici ma curati, seconde voci al tempo stesso delicatee convincenti, e una parte di pianoforte accompagnatore efficace efacile da eseguire. Che, all’occasione, può diventare la... colonna sonora diuno spettacolo da organizzare insieme all’insegnante di lingua.www.schott-music.com


I nuovissimi mixer della lineaSidera sono stati avvoltinel più grande segretofino all’altro ieri, quandoi veli di segretezza checoprivano i prodotti distribuitida Monsound sonostati tolti con l’aperturaufficiale dei padiglioni dellaFiera. A partire da quelmomento, i quattro mixerche qui presentiamo sonostati guardati con grandecuriosità dal pubblico edagli operatori.Il motivo è evidente: progettatiper inserirsi nellafascia entry-level del mercato,i quattro mixer condividonoun progetto modernoche regala all’utenzasemiprofessionale caratteristichedecisamenteinteressanti.MONSOUNDMixer SIDERA<strong>Dalle</strong> AziendeQuattro mixer brillanonel nuovo firmamento MyAudioUna di queste è senz’altrol’interfaccia USB 2.0, presentecon una porta su tuttii modelli e capace di trasformarequeste quattro consolein apparecchi dalla doppiavita, che si trovano perfettamenteproprio agio siasul palco che a fianco di unpersonal computer.I quattro modelli, che contanorispettivamente 6, 12,16 e 20 canali, sono in effettimacchine particolarmenteversatili, pensate perrispondere con elasticità alleesigenze di utilizzatori anchemolto diversi. È emblematicain questo senso lapresenza, accanto al doppioDSP digitale interno comunea tutti i modelli, di un numeroconsistente di mandateAUX. Sul modello SID16, adPad. 14 | Stand H21 L14esempio, si contano addiritturasei canali di mandateAux e quattro ritorni stereo.Più dodici canali Insert, unoper ciascuno degli ingressimicrofonici del SID16.Tutta questa attenzione aiparticolari –che prende ancorapiù consistenza nelmomento in cui citiamo l’alimentazionePhantom, l’ingressoFootswitch e la presadedicata alla lampadaopzionale– renderà senz’altroi mixer della serie Sideradei best-seller fra tutti coloroche sono alla ricercadella prima console e chedesiderano un apparecchioaffidabile ma di fascia economicacon cui far funzionarealla perfezione ancheun piccolo studio con grandiunità effetti esterne.www.monsound.it<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Preamplificatore di rangoUno dei componenti più critici di qualsiasisistema di ripresa del suono è, come tuttisanno, il preamplificatore. Di qui transita ilsegnale captato dal microfono; qui le suecaratteristiche fondamentali possono essere,a seconda dei casi,valorizzate o deturpate;ed è quindi nella gestionedel preamplificatoreche comincia il lavorodi un buon tecnico delsuono.Fra l’altro, la disponibilitàdi sistemi di registrazionesempre più raffinati “alza il tiro”, percosì dire, delle richieste rivolte allo stadiodi preamplificazione. In presenza di un sistemadi registrazione capace di altissimefrequenze di campionamento e di microfonisempre più sensibili e accurati, infatti, unEXHIBO Pad. 14 | Stand G41 H34True Systems P-2 AnalogIn mezzo alla strada!preamplificatore non adeguato si trasformanel classico “collo di bottiglia” che rischiadi compromettere l’intera catena.Per ovviare al problema, i costruttori rinnovanodi continuo le proprie linee di prodotto.A questa tendenzanon fa eccezione nemmenoTrue Systems, chepresenta in Fiera attraversoil suo distributoreExhibo una nuova gammadi preamplificatoridi cui fa parte anche ilmodello P-2 Analog dellafoto qui a fianco. Il nuovo nato integrain una unità rack le funzioni di preamplificatoremicrofonico e DI box, e offre al fonicodue canali, un matrice interna M+S e undisplay per la verifica della correlazione difase tra i due canali.www.exhibo.itUn nuovo amplificatore si aggiunge alla famosalinea dei Roland Cube. È il Cube Street, unpiccolo ampli che, oltre ad essere estremamenteleggero e comodo da trasportare, puòanche funzionare... senza fili.Equipaggiato con due speaker al neodimioche garantiscono grandi prestazioni anche afronte di una bassa potenza e di dimensioniridottissime, il Cube Street funziona sia inmodo tradizionale –collegato cioè alla reteelettrica– sia con le batterie. Per farlo funzionare(con un’autonomia di ben 15 ore!) sonosufficienti 6 pile di tipo AA.Naturalmente, la potenza in uscita è bassa:2,5 +2,5 Watt. Ma questo non impedisce alpiccolo ampli di sfoderare una grinta notevole,che gli è data dal motore COSM utilizzatoper la simulazione di 8 modelli amp, dallapotente unità effetti integrata e dall’equalizzatorea due tagli che opera sul canale mic/guitar.Un altro dettaglio denuncia infine la vocazioneon the road del Cube Street: è il tuner incorporato,un accessorio che riduce al minimol’equipaggiamento necessarioper suonare e chequindi fa di questo piccoloampli un vero eproprio attrezzo multiusoal servizio di chinon sta mai fermo nellostesso posto.ROLAND ITALYCube StreetPad. 14 | Stand E35 E41 G34 G40www.roland.itMarshall presentai nuovi “cavalli di battaglia”Sono stati soprannominati i nuovi “cavallidi battaglia” di casa Marshall. E in effettii due nuovi modelli della serie JVM, interamente“Made in UK”, si impongono subitoall’attenzione per la loro potenza e per ildesign allo stesso tempo semplice e classico.Al di là del pannello dorato si nascondonoa partire da quest’anno tre nuove modalitàsonore per canale, chepossono essere richiamateistantaneamente attraversoil footswitch programmabilea 6 pulsanti.I due nuovi modelli JVM sonoinoltre completamentecontrollabili via MIDI; e offronoa chi li utilizzaun Loop Effettiche può essereimpostato per lavoraresia in serie che in modalità parallela.Dal punto di vista squisitamente tecnico,entrambi i modelli offrono su ciascun canaleun equalizzatore, un riverbero e i controllidi guadagno e di volume indipendenti. Sia ilcombo (JVM410C) che la testata valvolare(JVM410H) hanno una potenza in uscita di100 Watt, che nel caso del combo si esprimeattraverso due coni da 12”.Quanto al suono, vale senz’altro l’esortazioneche EKO, il distributore italiano, ci hainviato assieme ai comunicati stampa...dovete assolutamente andare a provarli diEKO Pad. 14 | Stand A09 A21 C08 C20Marshall JVM Ampswww.eko.itFra Topolino e strane creatureSono davvero fantastiosi iplettri proposti da Bode, distributoreitaliano dei prodottiHot Picks. Anche perché il“ventaglio” che coprono, intermini di gusti del pubblicopotenziale, è davvero vasto,dal momento che si muovetra gli estremi rappresentatidai personaggi Disney e dallafitta fauna di creature mostruoseche popola l’immaginariodegli appassionati dihard rock. I quali per una voltapotrebbero anche lasciarsitentare e presentarsi sul palcoin compagnia di... MickeyMouse!30BODE srlHot PicksPad. 14 | Stand H39 L38www.bodesrl.it


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200731È davvero incandescente sianell’aspetto che nella sonoritàil nuovo stompbox SeymourDuncan SFX-05 Lava Box. Ilpedale, che si può ascoltarein tutto il suo... calore pressolo stand Casale Bauer, è inrealtà molto più vicino ad unamplificatore che non ad unsemplice distorsore. La sua“specialità” è in effetti quelladi fornire al suono una gammadinamica estremamenteampia, in modo da valorizzareal meglio la voce della chitarra.Una delle sue caratteristichepiù interessanti è data dallapresenza del controllo Rumble.Si tratta di un filtro a rolloff sui bassi a sei posizioniche modifica il carattere delladistorsione lungo un arco ditimbri particolarmente esteso.Basta ruotare la manopolaper passare da una distorsionecupa ad un suono piùbrillante, da un leggero drivead una sonorità profonda ecoinvolgente.M. CASALE BAUER Pad. 14 | Stand H25 H31 N24 N30Seymour Duncan LAVA BOXCi sta comodamente nelpalmo di una mano, ma assicurauna qualità di ripresadi prim’ordine. È H2, il nuovoregistratore digitale stereoin formato palmare diZoom.Dotato di quattro microfonia condensatore installatisecondo pattern W-X/Y econtrollati da un processorea modelli digitali, può funzionaresia in modalità cardioideche nei modi supercardioidee omnidirezionale–caso in cui il segnale registratopuò essere convertitoaddirittura in formato Surround5.1. H2 registra suCarattere... di fuocoIl registratore? È palmare...Memory Cardda con capacitàfino a 4 GB, e può quindipassare con facilità dallamemorizzazione di brevi appunti(interviste, lezioni,idee improvviseper la composizionedi un pezzo) allaregistrazione di intericoncerti. Il tuttocon frequenza dicampionamento da44,1 a 96 kHz e conrisoluzione a sceltafra 16 o 24 bit.Pensato soprattuttoper le applicazioni broadcast,ha anche un filtro taglia-bassiche può essereFacile da usare nonostantela raffinatezza dell’elettronica,il Lava Box ha una curvad’apprendimento molto morbida;e può essere usato siain studio –dove si dimostreràideale per un’infinità di esperimentisul suono– sia dal vivo.Sul palco, in particolare,sarà la grande capacità diadattamento del Lava Box adimostrarsi utilissima: con lecorrette impostazioni, infatti,è possibile passare dai timbripiù pulito al suono crunchintervenendo semplicementesul controllo di volume dellachitarra.www.casalebauer.comusato per eliminare il rumoredel vento e una funzione diTime Stamp e Track Markerin formato Broadcast WAV.Il trasferimento dei fileda e verso il computeravviene attraversouna normaleporta USB; e questosignifica fra l’altroche il “piccolo” H2–che per inciso hauna ricca sezione I/O, con tanto di lineout e di ingressoper un microfonoesterno– può essere usatoanche come lettore audioprofessionale.SEMINARIOProTools fracampionamentoe sintesiL’appuntamento con il seminariosul campionamentoe sui sintetizzatori virtualiper l’ambiente Pro-Tools si tiene oggi e domanipresso la sala Kappa.Protagonista del workshopè un product specialist Digidesign,che offrirà unapanoramica sui virtual instrumentStructure, Strike,Velvet e Hybrid.Proprio Structure è statodi recente al centro dell’attenzionein occasione dellancio delle due nuove versioniStructure LE e StructureFREE. Il primo è un riproduttoredi campioni conlibreria da 3 GB che condividela maggior parte dellefunzioni del “fratello maggiore”ma che, oltre a costaremolto meno del softwarecompleto, è anchedecisamente più facile dautilizzare. Structure FREE,invece, è un semplice lettoredi campioni... con unalibreria di 800 MB!La partecipazione ai seminariè gratuita.<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> Aziende4217-01_MA_Novita_RockPop_4c 06.09.2007 9:43 Uhr SeiNovitá SchottRock & PopCarsten GerlitzPop Ballads16 melodie celebri Pop(Schott Piano Lounge)Per piano con CDISMN M-001-13870-3ED 9842Carsten GerlitzSwing18 melodie celebri Pop(Schott Piano Lounge)Per piano con CDISMN M-001-13870-3ED 20115Carsten GerlitzPop Ballads 216 melodie celebri Pop(Schott Piano Lounge)Per piano con CDISMN M-001-14887-0ED 20235MOGAR MUSICZOOM H2Pad. 14 | Stand H03 H11 N04 N10www.mogarmusic.itDIGIDESIGN Pad. 14 G06www.digidesign.comla capsula si fa in treClassics meet Jazz20 pezzicelebriclassiciVersione originale earrangiamento jazzPer Piano con CDISMN M-001-14725-5ED 20177Famiglia di predatoriUndici modelli attivi e passivi,che possono essereutilizzati all’interno di qualsiasisistema di amplificazioneaudio professionale:sono i componenti della famigliaMaxX, uno dei prodottidi punta del catalogoFBT e uno dei maggiorisuccessi internazionali dell’aziendadi Recanati.Progettati con una grandissimaattenzione ai dettaglitecnici e di design, i sistemiMaxX hanno praticamenteridefinito gli standard dimercato, spostando in unafascia di prezzo aggressivacaratteristiche qualitativee prestazioni che normalmentesi ritrovano in impiantiben più costosi.La forma del guscio di polipropileneè comunea tutti i modelli–con l’unica eccezionedel nuovosubwoofer MaxX10A riprodottoqui a fianco, cheè costruito in mutistrato dibetulla. Studiata per garantireuna dispersione ottimaledel suono e un comodoaccesso ai comandi inqualsiasi condizione di impiego,la scocca dei MaxXè dotata di punti di ancoraggioper l’installazione asoffitto e a parete.I quattro monitor attivi (2A,da 200 + 50 Watt; 4A, da300 + 100 Watt; 5A, da400 + 100 Watt; 6A, da700 + 200 Watt) sono tuttidotati di un sistema dibiamplificazione e di magnetial neodimio di ultimagenerazione. Un dettaglio,questo, che permette dierogare potenze “imponenti”anche in poco spazio e–soprattutto– a fronte di unpeso contenuto. Abbinabiliai tre subwoofer da900 Watt, rappresentanola soluzione idealeper l’allestimento diimpianti di piccole emedie dimensioni.FBT Pad. 14 | Stand E25 E31 G24 G30MaxX serieswww.fbt.itNeumann è, da sempre,uno dei pochissimi nomi delsettore Pro-Audio perennementecircondati da un’auradi rispetto. Sarà forse ancheper questo motivo chel’uscita di tre nuove capsule,presentate in questi giornida Exhibo, attira subitol’attenzione di un grandepubblico di operatori.L’eccitazione, in questo caso,è giustificata, perché letre nuove capsule sono dedicateai sistemi microfonicidigitali KM D, a cui si guardaunanimemente come auna delle ultime frontierenel campo dell’acquisizioneaudio digitale.Le tre nuove capsule sichiamano rispettivamenteKK 131, KK 143 e KK 145e sono state disegnate perallargare ulteriormente l’offertadell’azienda tedesca econquistare così una baseEXHIBO Pad. 14 | Stand G41 H34True Systems P-2 Analogsempre più ampia di utentiprofessionali.Sotto il profilo strettamentetecnico, le tre capsule (tuttedotate di trasduttori a gradientedi pressione) si differenzianoper la polarizzazione.Mentre KK 131 ha unacaratteristica di tipo omnidirezionale,KK143 è inveceipocardioide; e KK145,l’ultima della serie, è di tipocardioide ed è dotata di unfiltro roll-off che permette disopprimere con facilità i rumoridi interferenza di bassafrequenza.Indicate per chi ricerca unarisposta in frequenza estremamentelineare, le tre capsulesono caratterizzate daun evidente effetto prossimità,e sono quindi particolarmenteefficaci nella ripresadi sorgenti acustiche situatead una distanza di 15-20 centimetri.www.exhibo.itMA 4217-01 · 9/07Jürgen MoserExploringRock Piano 1Come suonare il rock e ilpop con piano e tastieraPer piano rock con CDISMN M-2201-2736-6ED 13069Phil CaponeExploringJazz GuitarIntroduzione all’armonia,tecnica e improvvisazionedella chitarra JazzPer chitarra Jazz con CDISMN M-2201-2591-1ED 12945


<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> AziendeLa JazzMaster del nuovo millennioLa serie Fender Artist si arricchiscegrazie all’entrata inscena di un nuovo modellodavvero... speciale. È la FenderJoseph Mascis Jazzmaster,che deve nome e formaalla collaborazione fra la Casaamericana e il celebre chitarristadei Dinosaur Jr. e deiFog.Dotata di una nuova vestecoloratissima, la “nuova incarnazionedi un grande classico”–come è stata immediatamentesoprannominata–si riconosce immediatamente per la finiturapurple sparkle e la presenza del ponte“o-matic”. Il battipenna è in alluminioanodizzato, la leva deltremolo è rinforzata... e il manicoha una insolita finitura satinata.Con queste caratteristiche, lanuova J. Mascis potrebbe diventarequalcosa di più di unasemplice chitarra signature; enon a caso c’è già qualcunoche la descrive come un “aggiornamento”della Jazzmaster.Una reinterpretazione modernain grado di traghettare laforma e l’anima di una tra lepiù grandi chitarre di tutti i tempi nella musicadel Terzo Millennio.Nuovo poker per Greg BennettIl riferimento, ovviamente,non è alle cartema ai quattro nuovimodelli che vengono aggiuntialla linea di chitarrea marchio Greg Bennetpresentata in Fiera.RL3, la prima della serie(nella foto qui adestra), è un’elettroacusticaa spallamancante dalcorpo sottile checombina la caldarisonanza tipicadegli strumentiacustici e le le<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007prestazioni di una solidbody. Arch top in acerofiammato, meccanicheGrover e pickupHH Duncan Design sonole sue caratteristichepiù evidenti.MB2 è invece una solidbody della serieMalibù: haun corpo di dimensioniridotte,pick up HSSe tremolo vintage.Il modelloTR4 si riconosceimmediatamenteper l’elegantefinitura MetallicBlack; mentre la IC30è una elettrica concorpo scolpito, doppiaspalla mancante,top figurato High Tech,pickup HH DuncanDesign etremolo in stileFloyd che mantienel’accordaturae fornisceun tono estremamentetagliente.M. CASALE BAUER Pad. 14 | Stand H25 H31 N24 N30Fender J. Mascis JazzMasterHeritage jazzLa Millennium H158 è unachitarra jazz che, sulla paletta,porta il prestigioso nome“Heritage”. A singola spallamancante e disponibile intantissime differenti finiture,come è nella tradizione dellacasa, presenta tavola bombatae fondo bombato in acero,tastiera in palissandro con22 tasti e raffinati inserti invera madreperla, manico inmogano realizzato in un solopezzo e raffinata finitura estetica.Basti citare le filettatureesterne color crema peri bordi… Dal punto di vistadella dotazione tecnica, sonopresenti due pick-up humbuckingoriginali e hardwarecromato. Per la sua classe,non può mancare, nella dotazionestandard, il suo astucciooriginale.www.casalebauer.comMigliorini & Pozzi: alla ricerca del dettaglio perfettoSISME Pad. 14 | Stand M41 N34 N40Greg Bennett guitarsSi può chiedere ad una chitarra di essereallo stesso tempo antica e moderna?A tutta prima verrebbe da dire cheno, non si può. Ma basta imbattersiin uno degli strumenti costruiti dai liutaiMarco Migliorini e Roberto Pozzi, inmostra in questi giorni presso l’AcousticGuitar Village, per convincersi immediatamentedel contrario.I loro strumenti, apprezzatissimi daiprofessionisti, sono estremamente curatisia dal punto di vista estetico (cometestimonia ad esempio lo smussodella foto qui sopra) sia dal punto divista acustico. E non è un caso: perchéi due soci –che nel loro laboratoriodi Lecco producono non più di 15strumenti all’anno “per dedicare loro lamassima cura”– fondono in ogni progettoil loro tocco personale e gli insegnamentidella grande tradizione.www.sisme.comLa loro produzione conta a tutt’oggi trediversi modelli: una interpretazione originaledella chitarra classica, uno strumentofolk “che si rifà alle meraviglioseOM degli anni Trenta” e una chitarrajazz costruita in acero europeo e abetedella Val di Fiemme.“La chitarra Migliorini & Pozzi”, ci hannodichiarato i due giovani liutai, “è lostrumento ideale per il chitarrista checerca l’eleganza, la raffinatezza, l’armoniaacustica e che, pur restandofedele alla grande tradizione, desiderauna chitarra dall’inconfondibile stilemoderno”. ça va sans dire...MASTER MUSICAria PE GothicPad. 14 | Stand E15 E21 G14 G20www.master-music.itMIGLIORINI POZZI Acoustic Guitar VIllage Pad. 18 | Stand L77 L83 N86 N92Chitarre classiche e folkwww.migliorinipozzi.comIl marchio ha solo un anno di vita, ma puòcontare sull’esperienza ventennale di unteam di ingegneri che hanno semprelavorato nel settore degli strumentimusicali.Stiamo parlando di NOuSE, un’aziendanata nel 2006 che si presenta aquesta edizione di MEET Milano conun catalogo di otto fra accordatori(a pedale e tascabili) e metronomi digitali.Tutti si distinguono per l’elevato rapportoqualità/prezzo, per l’alta affidabilità e perIn perfetto accordoil design innovativo. Fra le novità di quest’autunno,segnaliamo senz’altro il modelloNE 01PT (nella foto). È un accordatorecromatico a pedale il cuiampio display LCD retro-illuminatorende facile la lettura dei valori anchein presenza di una scarsa illuminazione.Un occhio di riguardo merita poi ilmodello NE HAT-3, un accordatore progettatoper chitarristi e bassisti che integraun amplificatore per cuffia.STEFY LINE Pad. 14 | Stand D51 E44NOuSE NE 01PT - NEHAT-3www.stefyline.comSR Technology: il suono della chitarra acustica“Qualità amplificata” recitail payoff scelto da SR technologyper comunicare al volola propria vocazione aziendale.Uno slogan che si rivelaparticolarmente azzeccatoanche in questi giorni di fiera,dato che i sistemi dell’aziendadi Recanati sono il SoundSystem ufficiale dell’AcousticGuitar Village, lo spazioper eccellenza della qualitàassociata alla costruzione dichitarre di liuteria.Al centro dell’attenzione cisono naturalmente i combodella serie JAM, che comesempre sorprendonoper la grande qualità del lorosuono, per le dimensionidavvero compatte e per l’intelligenteingegnerizzazione,che si traduce per i chitarristiacustici in una grande facilitàd’uso e nella soddisfazionedi avere sempre sotto alleproprie mani tutti i comandiessenziali per la gestionedel suono.La gamma SR, perquanto riguarda icombo, comprendeoggi i modelliJAM 80, JAM 90,JAM 150 plus eJAM 400. Il primo,che vanta lo speciale primatodi “più piccolo combo incommercio”, racchiude in uninvolucro di legno del peso disoli otto chilogrammi un cassaamplificata da 80 Watt,un mixer a sei canali (installatosulla parte superiore) eun riverbero/delay.JAM 90 pesa come il “fratellominore”, ma è una cassabiamplificato ed eroga unapotenza di 70+20 Watt.La vera “stella” della collezioneSR è però JAM 150 plus:un amplificatore a due vieche raggiunge la potenza di120 + 30 Watt RMSsfruttando unicamenteuno speaker da 8”e un tweeter a compressione.Dotato diun processore effettiinterno e di mandateausiliarie per il collegamentoad unità esterne, èl’amplificatore “per eccellenza”di un numero crescentedi chitarristi acustici in tuttoil mondo.JAM 400, infine –il modellodella foto– è un “mostro” da400 Watt RMS costruito intornoad un amplificatore digitaleB&O e dotato di un potentemultieffetto, di filtro anti-larsene di uscita dedicataper il collegamento di un subwoofer.32


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200733Un’interfaccia per controllare tuttoFra le novità introdotte quest’annoda Tascam, un postodi rilievo spetta senz’altro allanuova interfaccia Audio/MIDIFireOne. Un piccolo apparecchioestremamente curato sottotutti i punti di vista, capacedi trasmettere già dall’agguerritissimodesign l’intenzionedei produttori di imporsi comeleader di mercato.In effetti, i numeri per affermarsiquesta interfaccia liha tutti. La “piccola” di casaTascam accetta in ingressodue canali a 192 kHz con risoluzionea 24 bit; è in gradodi fornire l’alimentazionePhantom su entrambi gliingressi microfonici; ha uningresso e un’uscita MIDI;non ha bisogno di alimentatoriesterni; e infine funzionaegregiamente anche comesuperficie di controllo.Quest’ultima è la funzionesu cui i creatori della FireOnepuntano per conquistarevaste fette di mercato. Unafunzione che è ancorapraticamente assentenelle interfaccedi questa fascia,e che, grazie all’ampiamanopola pesatae agli otto tasti “shortcut”dedicati, si faràsenz’altro apprezzareda tutte le one-man-bandche non possono permettersidi acquistare una costosasuperficie di controllo professionalema che non vedonol’ora di controllare il lorosequencer con un sistemapiù comodo e “a portata dimano” della coppia tastieramouse.<strong>Dalle</strong> AziendeAlla chitarra ritmica: Troy StetinaCarisch pubblica, su licenzadella Hal Leonard, il primovolume della serie diTroy Stetina dedicata allachitarra ritmica rock metal.I volumi di Troy Stetina,che stanno conquistandogrande popolarità anchenel nostro Paese (la suaserie dedicata alla chitarrasolista è stampata peril pubblico italiano dalleedizioni Curci), sono fondatisu di un approccio rigorosoe diretto alla materia.Il linguaggio è semplice,i concetti sono spiegaticon pochi cenni essenziali.Più che di frequentareun corso, sembra di assisteread un allenamento...Il musicista americano hainfatti un passato da ciclistaprofessionista, e ha dasempre riversato il metododel training sportivo nell’insegnamentodella chitarraelettrica.La materia è quindi suddivisain tantissimi “step”:piccole unità didatticheche hanno l’aspetto di un“ruolino di marcia” e che,proprio come in un percorsodi tipo sportivo, devonoessere superate in modoprogressivo per poter giungererapidamente e consuccesso al... traguardo finale.EXHIBO Pad. 14 | Stand G41 H34TASCAM FireOnewww.exhibo.itCARISCH Pad. 14 | Stand L21 M14Metal Rhythm Guitarwww.carisch.comPer due pianofortiQuasi nascosto all’internodella produzionepianistica diClaude Debussy c’èLindaraja, un brevebrano per due pianofortiche nonostantele dimensioni contenutepuò a ben dirittofigurare nell’ambito di un programma daconcerto dedicato a questa formazione inconsueta.L’edizione critica, accompagnata da notee commenti in inglese e francese, èdi Noël Lee; e l’agile volume, che contienenaturalmente le due parti staccate, faparte della nuova Edizione completa delleopere di Claude Débussy edita da Durandin collaborazione con BMG Ricordi.Universal Music MBG Publ. Pad. 18 Stand E67Lindarajawww.ricordi.itCorde per tutti i gustiC’è davvero l’imbarazzo dellascelta di fronte alla vastissimaofferta di corde con cui D’Addariosi presenta all’appuntamentodi MEET Milano.Sugli espositori e sui cataloghidel distributore italiano Bode sono rappresentatipraticamente tutti i componenti della vastissimafamiglia di strumenti musicali a corda.A titolo di esempio ricordiamo, fra le altre,le corde per violino dellaserie Prélude, destinatesoprattutto a studenti eappassionati e caratterizzateda un suono brillante eda una grande resistenza agli sbalzi di temperaturae umidità. O, ancora, il nutrito gruppodi corde per chitarra acustica, con la relativadeclinazione per generi e stili: ci sono cordesu misura per i flatpickers, per chi si occupadi Gypsy Jazz, per chifa Bluegrass...Un posto di rilievo èdedicato alle cordeper chitarra classicadella serie Pro-Arté:un vero e proprio must per studenti e professionisti,ma anche un fiore all’occhiello per ilmarchio D’Addario. Ciascuna di esse viene infatticontrollata individualmente da un sofisticatosistema al laser che ne verifica qualità eresistenza per ben 200 volte prima di autorizzarela spedizione.Infine, last but not least,ricordiamo le celebri XLper chitarra elettrica e imodelli per basso.BODE Pad. 14 | Stand H39 L38D’Addariowww.bodesrl.it


<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> AziendeUna linea di piatti per suonarecome negli anni SessantaCi sono sempre più musicistiche, per ricreare il mitico suonodei favolosi Anni Sessanta,ricorrono a unità effetti,strumenti virtuali, amplificatorid’epoca... pernon parlare dei chitarristi,che vannoin visibilio per unaStratocaster del ‘67o una Les Paul d’annata.Ma i batteristi? Evidentemente,il mercatodel vintage nonpuò interessare le pelli e ipiatti di quarant’anni fa, chenella migliore delle ipotesisono coperti di graffi e ammaccature.È quindi facilmente prevedibileche la nuova serie AvedisArmand proposta da Zildjan,e costituita da nove pezzi costruiticon le stesse tecnichedi lavorazione in uso nei Sixties,farà molto parlaredi sé.Per realizzarla, iprogettisti hannostudiato a lungoi piatti usatida gruppi comei Rolling Stones,i Beatles e i Cream; ehanno quindi deciso didare vita a piatti che, a paritàdi spessore, risultano piùleggeri di quelli attuali. Piattiche hanno una tornitura diversasui due lati e che, propriocome in passato, non ricevononessun rivestimentoaggiuntivo.La gamma comprendenove diversi piatticon diametri da10 a 21 pollici. Cisono, nell’ordine,uno Splash da10” velocissimoe brillante;due Hi Hat rispettivamenteda13” e da 14” capacidi evocare il tipico suonosloshy degli anni Sessanta. Epoi due Medium Thin Crash edue Thin Crash da 16 e da 18pollici. Questi ultimi, in particolare,hanno una tonalitàpiù grave rispetto ai MediumThin. La serie si completa infinecon due ride (da 20” eda 21”) capaci di emettereun suono allo stesso tempomorbido e scintillante.Nel complesso si tratta diuna collezione estremamenteduttile: i singolipezzi si trovanoa proprioagio in qualsiasikit, anche seè lecito aspettarsiche suscitino soprattuttol’interesse dei nostalgicidegli anni ‘60.MOGAR MUSIC Pad. 14 | H03 H11 N04 N10Zildjian Avedis Armandwww.mogarmusic.itTre strumenti che dicono una parolaautorevole nel settore dei sequencerdedicati alle percussioni sintetiche.Sono i tre nuovi modelli firmati Elektrone presentati in fiera da Sound Wave.Su tutti risalta, per prestazioni eper ricchezza timbrica, il modello MonomachineSFX-60(nella foto qui a destra).È un sintetizzatoremultiplo cheincorpora un sequencera patternparticolarmente avanzato, e che offreall’utente la possibilità di sceglierefra una vasta gamma di moduli disintesi assegnabili traccia per traccia.Monomachine SFX-60 è dotato inoltredi un sistema particolarmente intuitivoper la creazione dei pattern, attraversoil quale i parametri relativi agliSOUND WAVE Pad. 14 | L/MElektron Synthetic Percussion SequencerProfessionali e da studioPIANOSOUND Pad. 18 | D93 E98Batterie ClementPercussioni... synthBuona funzionalità e prezzo estremamente aggressivo:sono queste le caratteristiche fondamentalidelle nuove batterie a marchio Clement presentatein Fiera da Pianosound.Gli strumenti da tenere d’occhio sono due: il modelloDC-500 Studio e la DC-500N Professionale. Il primoè un drum kit classico composto da cassa, rullante,timpano, due tom, charleston e un piatto da 16”. Disponibilein quattro finiture di colori diversi (Black,Blue, Cherry, Silver), è dedicato specificamente a chi comincia a studiare ed è quindi idealecome “primo strumento”. Il modello superiore (nella foto) ha invece piatti maggiorati da 17” eda 16” ed è disponibile nei due colori Black e Cherry.Congas Color CafféLa gamma MCC (MarathonClassic Congas) firmataMeinl dice qualcosa di nuovoa proposito di rapporto qualitàprezzo in prodotti dalle alteprestazioni.Realizzata in legno(pensate!)dell’albero dellagomma (HeveaBrasiliensis)–un legnoarmonico decisamentepregiatoche viene da una pianta<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007www.pianosound.itil cui lattice fornisce da secolila gomma naturale– la gammadi congas si compone diproposte che includono Quinto,Tumba e Conga. La novità2007 è datadalla nuova eraffinata finituracolor caffé,che completaun’offerta giàcomposta dallaclassica finituraambrata edal legno naturale.effetti e alla sintesi delsuono possono essereimpostati con grande rapidità.Machinedrum SPS-1 (nellafoto qui a lato) è inveceun sintetizzatore/arranger a 16 traccededicato ai suoni percussivie dotato di due ingressi e disei uscite audio separate. Ilsuo sobrio pannello di controllonasconde quattro sintetizzatoricompletamenteprogrammabili, che mettono letteralmentenelle mani di chi lo usa un veroe proprio arsenale di suoniparticolarmente aggressivi.Il pattern sequencerintegrato e l’unità effetti–capace di reagire in temporeale a qualsiasi cambiamentodei parametri–completano l’architetturadi questo synth,che ha tutte le carte inregola per accreditarsicome drum machine diriferimento per chi cerca uno strumentointuitivo e maneggevole.Le sue caratteristiche di base si ritrovanoanche nel modello MachinedrumSPS-1UW, riprodotto nella fotoin basso, che è invece destinato nellospecifico ai DJ creativi. Ad essi sirivolge l’agile campionatore integrato,che permette di “raccogliere” al voloqualsiasi segnaleaudio esterno per rielaborarloattraverso iDSP interni e sincronizzarloal pattern inesecuzione.www.soundwave.itTimpani,marimbee non solo...Fra gli espositori esteripresenti a MEET Milano,segnaliamo lo standdi Adams Musical Instruments.L’azienda olandese,specialista nella produzionedi strumenti a percussionedi comprovataqualità, è presente in Fieracon tutto il suo... rumorosissimocatalogo. Timpani,marimbe, xilofoni, vibrafoni,campane, mallet,tamburi di ogni dimensionee accessori di ogni tipo–dalla borsa per il trasportodelle bacchette ai flightcase per timpano, per intenderci–costituisconouna delle offerte più riccheoggi disponibili per i professionistidel settore.MASTER MUSIC Pad. 14 | E15 E21 G14 G20Meinl Marathon Classic Congas www.master-music.itPer sentire SEMPRE bene...ADAMS Pad. 18 C85 D94www.adams-music.comDa dieci anni a questa parte,Shure si è sempre mantenutaall’avanguardia nella tecnologiadegli auricolari. I suoiprodotti, che permettono unascolto estremamente accurato,hanno puntalmente guadagnatoi favori del pubblico e deiprofessionisti.La leggendaria Serie E è cresciutacon il tempo; e oggi nonè più considerata soltanto unaccessorio fondamentale per isistemi professionali PSM, maè diventata un dispositivo moltoricercato per tuttele applicazioni diascolto personale.I nuovi auricolari adisolamento sonoroSCL sfruttano a fondola tecnologia sviluppata daShure e, in una versione aggiornata,forniscono una qualitàsonora a livello professionaleper le performance live e peri riproduttori di musica.SCL2, il primo modellodella nuova serie, èdotato di un singolo microdriverdinamico ma offrecomunque una gammasonora completa e bassi risonanti.Nel caso di SCL3, il microdriverincorporato è a largabanda; fornisce un incredibileisolamento per un tono dettagliatosu tutta la gamma di frequenza.SCL4 fornisce audio ad elevatadefinizione con bassi estesied un notevole isolamento, perartisti ed appassionati.SCL5, infine, è un sistema adue vie, che integra un tweeterad elevata definizione e unwoofer accoppiato ad un crossoverin linea. Alti precisi, medinaturali e bassi corposi, conuna chiarezza spesso superioreai monitor tradizionali dapalco, sono le caratteristichesalienti di questo modello.34SISME Pad. 14 | Stand M41 N34 N40Auricolari Shure serie SCLwww.sisme.com


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200735Microfoni modulari in anteprimaEXHIBO Pad. 14 | Stand G41 H34Sennheiser MKH 8000Elegante, compatto, aggressivo.Sonic Cell, il nuovosintetizzatore a modulointrodotto quest’anno a catalogoda Roland,ha ledimensionidi un libroe pesa pocopiù di unchilo. Pensatoper il pubblico semprepiù numeroso di coloroche producono musica conil PC, integra, oltre alle funzionidi generatore sonoro,quelle di scheda audio e diunità effetti.Ma andiamo con ordine. Ilcuore di Sonic Cell è, evidentemente,il potentemotore di sintesi, che offre128 voci di polifonia emultitimbricità a 16 parti.Attesissimi dai professionistidell’audio, i nuovi microfoniSennheiser della serieMKH 8000 hanno fatto il loroingresso sul mercato italianol’altroieri... proprio qui in fiera.E hanno subito fatto parlaredi sé.Disegnati sulla scorta delgrande know how acquisitoda Sennheiser con lo sviluppodella tecnologia RF, i trenuovi microfoni modulari hannodimensioni davvero ridottissime.Il loro diametro, infatti,è di soli due centimetri;e la lunghezza non arrivaa otto.Naturalmente, non sono statiprogettati così piccoli per purocaso, né per ragioni puramenteestetiche... in realtà, ilformato compatto è funzionaleal raggiungimento di una rispostain frequenza di tutto rispetto,che va da 10 a 60.000Hz per quanto riguarda il modello8020, e da 30 a 50.000Scatola magicaIl modulo può ospitare finoa due schede di espansionedella serie SRX, e puòquindi arrivare a custodireuna tavolozzasonora ricca dimigliaia di patch.Naturalmente,puòessere collegatovia MIDIa qualsiasi strumento dotatodella stessa interfaccia;ed è dotato di due porteUSB: la prima serve dainterfaccia diretta con i personalcomputer, la secondaper inserire una chiavedi memoria nel sintetizzatore.Quest’ultima, in particolare,è una caratteristicapiuttosto interessante, perchétrasforma Sonic Cell inun versatile lettore capaceHz nel caso dei modelli 8040e 8050 (quest’ultimo è riprodottoin basso a destra).Questi valori, uniti alla tecnologiaa condensatore, fannodei tre nuovi Sennheiser unadelle opzioni più interessantiper le incisioni digitali ad altadefinizione, per laTV e per gli studicinematografici.www.exhibo.itdi riprodurre file WAV, AIFF,MP3 e MIDI. La sezione degliingressi audio (che puòaccettare un segnale stereodi livello linea, una chitarrao, in alternativa, unmicrofono sbilanciato) permettedi registrare direttamentesu PC le tracce audiolive; e il risultato finalepuò addirittura essere processatoattraverso l’unitàeffetti COSM integrata.Ogni unità è infine accompagnatada una copia diCakewalk Sonar LE e da uneditor di suoni compatibilecon gli standard CSTi eAU; e con queste caratteristichesi può davvero identificarenel compattissimoSonic Cell uno dei prodottipiù potenti ed innovativi delsettore.<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> AziendePiccolo e compatto. E potente.Korg R3 è un sintetizzatore/vocoderprofessionale che racchiudenelle dimensioni ultracompattedi una tastiera datre ottave il generatore sonoroRadias sviluppatocon la tecnologiaMMT (Multiple ModelingTechnology).Questa “piccola”tastiera è quindiin grado di combinaremodellazioneanalogica, lettura di campioni PCM, sintesiwave shaping e VPM (Virtual Phase Modulation).Tutto questo equipaggiamento “si fa sentire”,letteralmente, nel momento un cui si cominciaa lavorare sui filtri: i risultati acustici,specie se comparati a quelli che si ottengonocon i soft-synth più diffusi, non hanno davveroESOUNDKORGPad. 14 | Stand A09 A21 C08 C20Una “signora” fisarmonicaDalla nuova gamma HohnerMorino abbiamo datouno sguardo al modello dipunta, la Morino IV 120 DeLuxe con cassotto, che presentauna serie di caratteristichedavvero da leader digamma: le ance sono tutterealizzate a mano, ha la tastieraa piano con 41 tasti,dispone di 5 voci, di 2 vociin cassotto (16’+8’), 13 registri,120 bassi, 5 voci e7 registri sui bassi. Vieneproposta ai professionistiesigenti completa di tracollae di custodia rigida controlley.Hohner, forsepiù conosciutaper lesue armonichea bocca,compiequest’annoi 150 annidi attività, eli sottolineacon propostemusicali di altissimolivello.La tradizione Hohner per laproduzione di fisarmonichesi estende peraltro di oltreun secolo, durante il qualedalla fabbrica di Trossin-paragoni. Anche perché al suo interno R3racchiude un potente processore multieffettoa 30 algoritmi che può essere applicatoa ogni programma sia in modalitàinsert (con due effetti inseribili a cascata) siain modo master.Otto note di polifonia, modulazione ad anello,12 tipi di Whaveshaping e un vocoder avanzatoa 16 bande completano la dotazione del“piccolo” R3; e consegnano all’utente finaleun apparecchio in grado di... dire la sua congrande autorità in qualsiasi contesto. Indipendentementedalle dimensioni...www.eko.itgen sono usciti decine dimigliaia di strumenti: nonstupisce quindi la qualitàdi queste proposte professionali!ROLAND ITALYSONIC CELLPad. 14 | Stand E35 E41 G34 G40www.roland.itMASTER MUSICHohner Morino IVPad. 14 | Stand E15 E21 G14 G20www.master-music.it


<strong>Dalle</strong> AziendeCantare l’Opera. Con il pianoforte, con il CDLungo tutto l’arco della grande tradizione operistica, in tutte (o quasi) le case nelle quali si trovavaun pianoforte era consuetudine, di tanto in tanto, eseguire arie, romanze, cavatine e duetti accompagnandole voci liriche con la riduzione per pianoforte della partitura orchestrale.Più tardi, con il progressivo declino della popolarità del repertorio operistico presso il grandepubblico, questa abitudine è andata perduta, complici anche –secondo il parere di Eduardo Rescigno,che firma l’introduzione ai volumi che qui presentiamo– i semprepiù raffinati mezzi di riproduzione della musica registrata, che avrebberoridotto sensibilmente la voglia di cantare “dal vivo” con l’accompagnamentodi un musicista.Oggi, però, grazie all’operazione che sta alle spalle dellacollana Cantolopera pubblicata da Ricordi, la situazionepuò essere rovesciata. Pensato per avvicinare all’operalirica un pubblico nuovo, questo progetto editoriale accostaalla parte per canto e pianoforte accompagnatore unoo più CD con l’incisione della parte di riferimento e dell’accompagnamentoorchestrale completo. Studenti, appassionati e... curiosi potrannocosì cimentarsi con il repertorio di Verdi e Puccini (protagonisti di questi nuovissimi volumi,che arrivano in Fiera freschi di stampa) con l’illusione di trovarsi su di un palcoscenicovero e proprio. E chissà che in questo modo non trovino più divertente –e gratificante–accostarsi allo studio della voce impostata...Universal Music MBG PublicationsCantolopera - Verdi, PucciniSoluzione completaPEAVEY Pad. 14 | Stand G15 H14Audio Performer PackPad. 18 | Stand E67Si chiama Audio PerformerPack l’interessante propostapresentata in questi giorni daPeavey e destinata a chi è allaricerca di un impianto audiocompleto, perfettamentefunzionante e dai costi contenuti.Come si vede dalla fotografiaa lato, si tratta di una... scatolache contiene un intero sistemaaudio entry level. Unaspecie di “vaso di Pandora”che offre in un’unica soluzioneun mixer amplificato,due diffusori acustici a2 vie (composti cioè dauno speaker da 10” e daun driver), due microfonidinamici, gli stativi peri diffusori e un completoset di cavi per il collegamentodi tutto il sistema.Destinato in primo luogoa piccole sale prove, dj, localidove si fa karaoke, pianobar,giovanissime band, l’AudioPerformer Pack può rivelarsiun’ottima soluzione per tuttequelle istituzioni (scuole, chiese,palestre) che vogliono disporredi un piccolo sistemaPA facile da gestire.www.peavey.itwww.ricordi.itLa più piccolaQuesta riprodotta in dimensionireali (scala 1:1) è la piùpiccola armonica a bocca delmondo: 34 mm. di lunghezza!La propone Hohner nell’anniversariodei 150 anni dallasua fondazione. Lo strumento,naturalmente, suona, ed èintonatissimo!MASTER MUSIC Pad. 14 |www.master-music.it<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Comunicare (bene) senza filiLa comunicazione è facile,chiara e sicura con il sistemaintercom digitale a 2.4GHz proposto da HME. Latecnologia di trasmissioneradio FHSS (FrequencyHopping Spread Spectrum)fornisce un funzionamentoprivo di interferenze con unmassimo di15 beltpacper stazionebase, fino aquattro deiquali in fullduplex.I nuovi beltpacsono estremamenteleggeri e compatti; equipaggiaticon una batteriaricaricabile a ioni di litio,garantiscono un’autonomiadi 20 ore. Facili da indossaree da usare, sonoparticolarmente resistentigrazie alla presenza di tastisigillati a membrana;inoltre hanno un sofisticatosistema di controllo dellostato di carica della batteriache avverte l’utentecon un messaggio vocalequando la riserva energeticaraggiunge livelli critici.La stessa funzione informadella possibile perditadel segnale,in modo darendere facilel’usodel sistemaanche achi non è inpossesso dicompetenze tecniche approfondite.La stazione baseBS200, dotata di interfacciaper collegare sistemiintercom a due e quattrofili, funziona sia con ilbeltpac BP200 che conl’headset wireless integratoWH200. Ad essa si puòaffiancare una stazioneportatile (il modelloMB100) alimentataa batteria e utileper allestire un piccolosistema intercomanche in assenzadi alimentazionedi rete. Una gammacompleta di headsete di accessoripermette di completareil sistema secondole necessitàdell’utente.SISME Pad. 14 | Stand M41 N34 N40Auricolari Shure serie SCLwww.sisme.comIl microfono da tavolo fa un passo avantiSi chiama e912 S ed è unmicrofono pensato per dare ilmeglio di sé... sulla superficiedi un tavolo. Il nuovo modelloproposto da Sennheiserè infatti un microfono boundary,cioè, letteralmente, “diconfine”, e trova la sua applicazioneideale in tutti queicontesti (leggii, tavoli perconferenze, pulpiti) dove ilpro-audio non è necessariamentedi casa.Tutti questi ambiti, però, sistanno sensibilizzando neiconfronti dei prodotti di qualità.E di qualità il nuovoe912S ne ha davvero molte,a partire dalla curva dirisposta in frequenzaprogrammabile. Progettatoper “catturare”la voce umanada distanze relativamentebrevi, sfruttauna membrana semi-cardioideche è ingrado di riprodurre senza problemianche il suono di strumentimusicali tradizionalmente“difficili” come i pianofortida concerto.Particolarmente interessante,per gli usi boundary aiquali è destinato, è lapossibilità di programmareil funzionamentodel pulsante alloggiatosulla base: fra lediverse funzioni chepossono essere assegnateall’interruttore cisono le modalità push-to-talk(PTT), push-to-mute (PTM),sempre acceso (ON).EXHIBO Pad. 14 | Stand G41 H34Sennheiser e912 SNuova generazionewww.exhibo.itCon i nuovi pianoforti digitalidella linea C, Korg compieun importante passo inavanti sia sotto il profilotecnologico che dal puntodi vista squisitamente estetico.I due nuovi modelli sichiamano C 520 e C 720 e,al di là della finitura diversa(il primo è ricoperto in PVCsimil-legno, il secondo è invero legno), hanno in comuneuna tavolozza sonora chevanta nuovi campioni stereodi pianoforte e una polifoniamassima di 62 note.Al suono del pianoforte acusticosi aggiungono poi inentrambi i casi 40 presetequamente ripartiti fra i diversicomponenti dellafamiglia delle “tastiere”General Midi: piani elettrici,organi, marimbe e vibrafoni,clavicembali e clavinet;ai quali vanno aggiunti i pad(cori e archi), le chitarre equattro drum kit.Al di là della qualità timbricadello strumento –che rimanesoprattutto una questionedi gusto personale,e che quindi non può esserevalutata se non attraversouna prova personale– segnaliamola presenza di unainteressante funzione dedicataalla calibrazione dei tasti.Si chiama RH3 e, insiemealle nove diverse curvedi risposta al tocco, promettedi “migliorare la suonabilità”dello strumento anchenelle situazioni più critiche,come ad esempio in presenzadi note ribattute velocemente.La dotazione dei nuovi pianofortisi completa con il recorderda 100.000 note, il metronomoe la porta USB peril collegamento diretto ad unpersonal computer.36EKO Pad. 14 | Stand A09 A21 C08 C20KORG C520 - C720www.eko.it


<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY 23 Settembre 200737C’era anche luiFantasie barocche...con swingSi intitola Swinging Baroque il volumedella foto qui a fianco, che figurafra le novità più recenti del catalogoSchott. L’illustrazione di copertina,un busto di Bach rielaborato inchiave moderna e accompagnato daun flauto traverso, riassume bene ilcontenuto dell’album, che racchiudeinfatti nel breve giro di trenta paginedodici brani celebri del repertorio barocco arrangiati in versioneswing da Alexander l’Estrange.L’operazione si colloca all’interno di una tradizione ormai illustreche riconosce nel grande pianista francese Jacques Loussieruno dei propri padri fondatori. L’obiettivo, che può esseresicuramente definito in prima battuta un divertissement, èquello di rendere più accattivanti le arie consacrate dalla tradizionee allargare il numero dei flautisti che si avvicinano alrepertorio barocco.<strong>Dalle</strong> Quattro Stagioni di Vivaldi al Messiah di Haendel, dalConcerto di Natale di Corelli alla Toccata e Fuga in re minoredi Bach: fra queste pagine c’è tutto un mondo da scoprire e dasuonare, sia da soli che accompagnati dal trio jazz che ha incisoil CD allegato – o da un amico pianista che può riproporrecon facilità gli stessi arrangiamenti, disponibili in formato PDFsullo stesso disco.SCHOTT Pad. 18 | Stand D57 E66Swinging Baroquewww.schott-music.comParola d’ordine: flessibilitàQube Sound è sinonimodi audio professionaledi alta qualitàda diversi anni a questaparte.I sistemi con questomarchio, nati dallacollaborazione fraFBT e Renkus-Heinz,sono apprezzati sia per le loroperformance “sul campo” cheper la loro grande versatilità.Oggi, questa famiglia di prodottisi allarga per l’arrivo di un nuovoprotagonista: Qube QSA112.Si tratta, come si legge nella notastampa diffusa da FBT, di unLine Array portatile. Un sistemaprogettato per le installazionidi dimensionimedio-piccole,per i service e per iDJ che si spostanocon frequenza da unlocale all’altro.Piccolo sotto il profilodell’aspetto esteriore,il nuovo Qube QSA112è però grande nel suono, chenasce dagli stessi componentiche si ritrovano nei “fratellimaggiori” e che beneficia delleelevate prestazioni del woofer alneodimio da 12” e dei tre driverda 1” alloggiati in ciascun elemento.Quelle “magnifiche” tavole armonicheCIRESA Acoustic Guitar VillageTavole armonicheVento di AlyséeUna banda (o meglio una piccola marchingband) si aggira da ieri nei padiglioni14 e 18 di Meet Milano. Si trattadi una formazione bandistica che utilizzasolo strumenti a fiato Alysée (distribuitida Mogar Music) e che interrompeal passaggio il flusso dei visitatori,aprendo un varco musicale nella musicache comunque la circonda. La bandaè un invito alle bande (numerosissimein Lombardia e in Italia) a tornare al Salonedella Musica, nella cui cornice glistrumenti a fiato hanno trovato una collocazionedi rilievo.Il visitatore distratto ci vedesolo dei pezzi di legno,magari ingentiliti da una manosapiente che ne ha trasformatialcuni per ricavarneuna mezza scultura (comenel caso del tronchettoriprodotto in basso a destra,da cui “emerge” un violino).Ma le tavolette esposte daCiresa nello spazio allestitoall’Acoustic Guitar Villagee circondato da un piccoloboschetto simbolico figuranotra le essenze più rinomatedel pianeta per quantoriguarda la costruzione distrumenti musicali.Questo legno di risonanza èlo stesso che il liutaio cremoneseAntonio Stradivarisceglieva personalmenteper la costruzione dei propristrumenti; e ancora oggisono gli elementi da cuisi parte per la creazione distrumenti straordinari – comei pianoforti Bösendorfer,Kawai e Fazioli, le arpeSalvi o i violini e le chitarredi liuteria.Tutelato da più di ottocentoanni dai funzionaridella MagnificaComunità diFiemme, il legnodi abete rossoattraversa unlungo periodo distagionatura eMOGAR MUSIC Pad. 14 | H03 H11 N04 N10Alysée Marching BandAuricolariprofessionaliserie SCL<strong>Dalle</strong> Aziendedi essiccazione, al terminedel quale vienescelto dalle mani sapientidegli artigiani. Lesingole tavolette vengonopoi incollate secondouna proceduraestremamenteprecisa che vienecalibrata su misuraper le richiestedi ogni singolocliente.www.ciresafiemme.itwww.mogarmusic.itDopo ilMEET, PrinaNel tardo pomeriggio dioggi, e più precisamentealle 17.30, avrà iniziopresso il negozio Prina diCorso di Porta Ticinesel’incontro con il chitarristaacustico Riccardo Zappa(nella foto sopra il titolo).Acclamato per cinque anniconsecutivi da Guitar Clubmiglior chitarrista acusticoitaliano, Zappa ha allespalle una invidiabilissimacarriera al fianco diartisti come Eros Ramazzotti,Antonello Venditti,Eugenio Finardi, FiorellaMannoia, Mina, GiorgioGaber e Gino Paoli.Importante: chi si presenteràal suo incontro conil biglietto d’ingresso diMEET Milano, fanno sapereda Prina, riceverà unutile omaggio.PRINAwww.prina.itVi ricordate di Armonica? Era uno straordinario Charles Bronsonalle prese di tre note memorabili di Ennio Moricone “tiratefuori” da una scassatissima ma efficiente Hohner suonatacon il cappello calato sugli occhi e le mani unite, quasi inpreghiera.Ebbene, l’altro ieri la “voce musicale” di Armonica era presentea Meet Milano per ritirare un riconoscimento che gli venivaproprio da Hohner. Si tratta di Franco De Gemini (l’HarmonicaMan, nella foto in basso), grande armonicista, compositore,discografico e produttore. A commento della sua premiazioneha voluto ricordare un episodio che lo vide protagonistadurante l’incisione della traccia audio di West Side Story. Alleprove, Leonard Bernstein distribuì le parti e si mise in regìa.Dopo poche battute però lochiamò per fargli ascoltareun disco, e gli disse: “Credidi riuscire a farmi questosound? È questo il suonoche sto cercando!”. E, di rimando,Franco De Geminigli rispose: “Non credo proprio.Io suono molto megliodi quel pivello!”. Per poi aggiungere,vista la sorpresadi Bernstein: “Quel discol’ho inciso io qualche annofa: credo oggi di esseremigliorato sensibilmente!”.Una torta“a plettro”per iFlatpickersitalianiè a forma di plettro la tortache è stata tagliata ieri pomeriggioall’Acoustic GuitarVillage per festeggiareil buon esito del primoFlatMEETing italiano.Dietro al dolce, e di fiancoad una smisurata bottigliadi Heineken (che naturalmente...suonava bene) cisono il patròn del VillageAlessio Ambrosi e uno deglisponsor dell’iniziativa,Marco “Manne” Ballarin. Ilsottofondo “d’autore” dellapiccola cerimonia era nientemenoche la musica diClive Carroll che si è esibitosul palco di fronte a unafolla attentissima.SCL2Auricolare adIsolamento SonoroDotato di un singolo microdriverdinamico per una completa gammasonora e bassi risonanti.Sensibilità 105 dB SPL/mWImpedenza 16 OhmRisposta in frequenza 22 Hz - 17.5 kHzPeso30 gLunghezza cavo 157 cmColoreTrasparenteSCL3Per maggiori informazioni www.sisme.comRichiedi il catalogo a info@sisme.comAuricolare adIsolamento SonoroRacchiude un microdriver a largabanda per un tono dettagliato sututta la gamma di frequenza.Sensibilità 115 dB SPL/mWImpedenza 26 OhmRisposta in frequenza 25 Hz - 18.5 kHzPeso28 gLunghezza cavo 157 cmColoreGrigioSCL4Auricolare adIsolamento SonoroEsclusivi driver con armaturebilanciate per alti brillanti e condottidi uscita accordati per bassi estesi.Sensibilità 109 dB SPL/mWImpedenza 29 OhmRisposta in frequenza 22 Hz - 19 kHzPeso31 gLunghezza cavo 141 cmColoreNeroSCL5Auricolare adIsolamento SonoroTweeter ad elevata definizione ewoofer accoppiati ad un crossoverin linea per un audio eccezionale.SensibilitàImpedenzaRisposta in frequenzaPesoLunghezza cavoColore122 dB SPL/mW110 Ohm20 Hz - 18.5 kHz31 g155 cmTrasparente


<strong>Dalle</strong> Aziende<strong>Dalle</strong> Aziende500 FenderUn abbraccio...<strong>Dismamusica</strong> Magazine SHOW DAILY23 Settembre 2007Begotti a FBTQuando si leva in alto l’urlo dell’assolovirtuosistico di DonatoBegotti, l’ambiente nell’auditoriumpredisposto da FBT al Padiglione14 rimane come sospeso.Il pubblico viene preso dall’attentasequenza proposta dall’artista,con soluzioni effettate eraffinate nella loro graffiante precisione,e quasi sospende perfinodi respirare. Poi, quando il distorsoresi acquieta, parte l’applauso.Donato Begotti sorride di questocommento, ma ci tiene a precisare“Una fiera come questa èfatta di strumenti, ma deve esserefatta soprattutto di strumentiche suonano, che producono musica.E io sono molto contentodell’opportunità che mi si offredi essere a contatto con un pubblicocurioso ed esigente, che siaspetta il meglio di me ogni voltache salgo su questo palco demo.Se siamo al Meet è un suo dirittopretenderlo, ed è un mio dovereoffrirlo con un sorriso”.FBT Pad. 14 | Stand E25 G24Begottiwww.fbt.itLe Vibrazioni allo stand EKOUn... ufficio di collocamento per musicistiCome fa un autore emergente a trovarelavoro nel panorama internazionaledella produzione musicale?Le vie tradizionali parlano di concorsi,provini, demo-track... una stradacomplessa, rischiosa e spesso segnatadai rovesci della sorte. Oggi,però, c’è una realtà che si incaricadi mettere un po’ d’ordine nel settore;un’agenzia di collocamento cheaffronta il problema da una prospettivamoderna e professionale.Arsenalemusica, un’agenzia italianacon sede a Londra, ha realizzato ungrande database su web che contienei profili di centinaia di autori in cerca di... commitenti.Di ciascuno sono riportati titoli di studio, collaborazioni,esperienze di lavoro in studio o dal vivo, produzionigià pubblicate e tracce audio che dimostrino il tipo ela qualità della proposta musicale.Non è il numerodellechitarreesposteal quale cistiamo riferendo,maalla splendidaStratocasterdalraffinato colore perlaceo che strizzal’occhio a chi passa ammirandola retrostante (scintillante) Fiat 500dello stesso colore. L’oggetto, seguardate il manico in palissandro, èpersonalizzato ‘500’, con un raffinatomarchio incastonato nei fret delmanico. È la chitarra probabilmentepiù fotografata del salone.Stand Eko, 21 settembre. Umberto Tonnarelli (al centro) staparlando con due personaggi modenesi piuttosto noti nell’ambiente:Antonio Viola (a sinistra) e Marco Lenzotti, dasempre appassionati rivenditori della gamma di offerta EKO.Volentieri ci facciamo convincere a ritrarli in questo atteggiamentoamichevole, che potrebbe essere la sintesi di un suggerimentocirca l’opportunità di costruire rapporti di grandecordialità tra distributori e rivenditori.Marco Lenzotti, che ha voluto essere presente a Meet Milanosin dal primo giorno di aperura, ha avuto commenti positiviper la nuova realtà espositiva, senza però dimenticarel’arguzia emiliana: “Devo riconoscere che la Fiera di Milanoè impressionante, e che in questi padiglioni ho potuto trovaree visitare un mercato come da anni non riuscivo a fare.Anche se ho dovuto fare la coda, anche se ho sbagliato strada, anche se è nuovo, devo però ammettere cheil salone è quello che ci si aspetta da un posto come Milano”.EKOUn’espressione …editorialePad. 14 | Stand A09 A21 C08 C20Gianni Rugginenti è uno degli editori“storici” nel mondo della culturamusicale, ed anche quest’annoè presente al Salone di riferimentocon un’offerta ampia di prodotti chespaziano dalla musica stampata, allamanualistica, alla didattica. “Siamoin attesa di vedere i risultati, mami pronuncerò lunedì sera”.Come molti altri operatori, Gianni Rugginenti si è espresso in modo sibillinosugli esiti della manifestazione, lodando la “qualità” dei visitatori, e glissandosul tema della mole di affluenza…Come va la Fiera?Intervistatrici simpatiche e tecnologichestanno procedendo a rilevareumori e commenti degli espositori.Ecco un’istantanea dell’intervistaeffettuata presso lo standMaster Music (pad. 14). L’intervistatoè Claudio Formisano, vicepresidente<strong>Dismamusica</strong> e titolaredella Master Music.Ieri pomeriggio abbiamo incontrato, presso lo stand EKO, Marco “Garrincha”Castellani delle Vibrazioni. Fra uno foto e l’altra, accompagnati dalresponsabile della comunicazione del Gruppo Eko, Giovanni Matarazzo,abbiamo parlato delle condizioni in cui versa la cultura musicale nel nostroPaese. “Il problema”, ha dichiarato Marco, “è che il mercato discograficova sempre peggio, i locali dove si fa musica dal vivo si chiudono, i concorsidedicati alle band emergenti sono diminuiti tantissimo... In tutto questo,i nuovi giovani, che grazie a Internet, a YouTube e alle tecnologie digitalihanno mezzi potentissimi nelle mani, non sanno più che la musica è unlinguaggio universale, capace di stravolgere le etichette sociali e di insegnareuno stile di vita positivo.” E ai giovanissimi visitatori della Fiera halanciato questo messaggio: “Volate alto! Pensate sempre in grande!”.“Il servizio”, ci ha spiegato il generalmanager Cristiano Seregni, “è gratuitoe ad esso si può accedere sia dal nostrosito internet sia compilando le cartolinecartacee in distribuzione pressoil nostro stand”. Alla domanda sul perchéla sede sia a Londra, Seregni ciha confidato con un sorriso: “Le grosseproduzioni musicali e televisive –daglialbum ai serial ai documentari– fannobase a Londra; ma la cosa curiosaè che i musicisti più bravi sono qui, inItalia. Noi, che facciamo da raccordofra i due mondi, abbiamo di fatto duesedi: una fisica, che è a Londra, l’altrafatta di risorse umane... in Italia.” Fra le diverse attività dicui si occupa, Arsenalestudio conta anche la gestione amministrativae la tutela dei diritti dei musicisti che si avvalgonodell’intermediazione: un servizio in più che permetteagli autori di pensare davvero soltanto alla musica.E voi, avete firmato?www.eko.itLa raccolta firme lanciata da DISMAMUSICA proprio durante questoMeet Milano per accedere a un BONUS FISCALE da inserire nella prossimaLegge Finanziaria sta dando risultati confortanti. Sono migliaia lepersone che si sono infatti avvicinati ai desk predisposti a questo scopo.Vogliamo incrementare il numero di firme? Basta proprio poco persostenere una buona causa!Prego,la Sua copia…Francesca, sempre cordiale,porge una copia di <strong>Dismamusica</strong>Show Daily a un visitatore. Èun’immagine simbolica di quantosta facendo la squadra di distribuzioneformata da Caterina, Francesca,Eleonora, Giulio e Lorenzo(con una mano, nei momenti diressa, da parte di Carlotta, Chiarae Valentina). Un grazie da partedello staff di <strong>Dismamusica</strong> per ilmodo cortese di interpretare questoimpegno, faticoso ma essenzialealla diffusione di un prodotto editoriale che, nel panorama fieristicointernazionale, è già stato definito “unico per contenuti, forma e qualità” (echi ci ha detto questa frase è un editore tedesco…).Behringercrede in MEETIeri mattina è venuta a trovarci in redazioneElisabetta Güttler, Corporate CommunicationsManager di Behringer International.E ci ha ricordato che per Behringer l’esperienzadi MEET Milano è la prima partecipazionead una fiera italina di settore.Behringer ha portato in Fiera l’intera linea di prodottiper chitarra, che comprende innovative interfaccejiack-to-USB, bundle che uniscono hardwarededicato e plugin per il processing del suono euna linea di amplificatori ibridi in dimostrazione inquesti giorni e capaci di riprodurre le sonorità degliultimi quarant’anni di storia della musica.ARSENALEMUSICA & ASSOCIATI Pad. 18 | Stand E67Consulenze musicali e collocamento autoriwww.arsenalemusica.euBEHRINGER INTERNATIONAL GMBHiAXE USB - UCG102 - EUROPOWERPad. 14 | Stand E1www.behringer.com38


www.studioconti.biz 2006Sistema attivo 2 vie bi-amplificatoAmplificatori da 500W Classe D (LF) + 150W Classe G (HF)Alimentatore switchingTromba a direttività costante (90° O x 60° V)SPL Max 127 dB2 canali di ingresso (XLR/Jack, L/R Cinch RCA)Equalizzatore a tre bande (High/Mid/Low)Eccellente rapporto potenza/peso (17,9 Kg per il modello HiMaxX 40a)Disponibile nella versione passiva (HiMaxX 40)Nuovo altoparlante da 320mm (bobina da 76mm Ø) costruito dalla B&C su progetto e disegno FBTWoofer con magnete al neodimioBox in polipropilene con stampaggio ad iniezione con gasPROGETTATEE COSTRUITE IN ITALIALa storica e famigerata banda FBTMaxXscorazza tranquilla per le strade dellamusica. Il capo banda HiMaxX lancia lasfida... chi saprà far meglio di lui e del suotemibile gruppo?FBT elettronica SpA Recanati - Italy - Tel. +39-071750591www.fbt.it info@fbt.it

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