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Hod Benessere n° 46 - Gennaio 2008 - Anno XI - Periodico ...

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<strong>Hod</strong> <strong>Benessere</strong> n° <strong>46</strong> - <strong>Gennaio</strong> <strong>2008</strong> - <strong>Anno</strong> <strong>XI</strong> - <strong>Periodico</strong> - Diffusione gratuita


SERVIZIO CLIENTIdal lunedì al venerdì - tel: 339 2732763e-mail: info.cagnola@tiscali.itDott. C. CAGNOLA s.r.l.Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milanotel: 02 36524486 • fax: 02 36525436


EPARBILil Disintossicantedopo le FesteSERVIZIO CLIENTIdal lunedì al venerdì - tel: 339 2732763e-mail: info.cagnola@tiscali.itDott. C. CAGNOLA s.r.l.Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milanotel: 02 36524486 • fax: 02 36525436


La Tisana del BuongustaioBellezza e salute, un ottimo binomioa cura della Dott.ssa Cagnola 6Per il cuore… una pillola di cacaodi Sara Termini 8Zoo di chewingum 10Donne e giardinia cura di Studio Mutabilis 11Le conseguenze psicologiche, socialie professionali del tumore al senoa cura di Europa Donna 12Appuntamento con i libri 15La vie en roses 16di Marina RobbianiViolenza contro le donne: dati e progettia cura di Cinzia Boschiero 18“Soccorso Rosa”a cura di Nadia Muscialini 21L'ambiente in rosaa cura di Associazione Idea 22Ogni mese ce n’è una,e può anche far molto maledi Elena Marinoni 26La relazione di coppianelle Costellazioni Famigliaridi Giuseppe Clemente 28Menù “Rosa”a cura di Noi Due 30Donne manager, allarme rosadi Eugenio Luigi Iorio 33Un Suggerimento Naturale per la Calviziedi Piera Fileccia 36<strong>46</strong>Direttore Responsabile: Marina RobbianiConsulente Scientifico: Dott.ssa CagnolaConsulente Editoriale: Raffaella FerrariGrafica: Marco NavaPubblicità:info@hod.it - 333.1932913Edizioni AliceViale Col di Lana, 4 - 20136 MilanoTel 02.83.61.347info@hod.it - www.hod.itStampa: LOGOS s.r.l.,via Liguria 2/4, PeschieraReg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998A questo numero hanno collaborato:Associazione Idea, Cinzia Boschiero,Isabella Buzio, Clementina Cagnola,Giuseppe Clemente, Piera Fileccia,Eugenio Luigi Iorio, Elena Marinoni,Nadia Muscialini, Noi Due, Angelo Scalvini,Sara Termini, Silvia Tricella.In copertina: © Lori Earley.Vuoi ricevere HODa casa?Abbonati!Abbonarsi costa 25 europer 5 numeri da versaresu un sempliceVaglia nazionaleintestato a:Marina RobbianiVia Col di Lana, 420136 Milanowww.hod.itinfo@hod.itHOD 321


Dott.ssa CagnolaA SCUOLA DALL’ERBORISTA6HOD <strong>46</strong>Tisana del MeseLa Tisana del BuongustaioVerbena Odorosa foglie g 30Citronella (Lemon grass) pianta g 30Rosa moscata boccioli g 40Fate un Infuso: per una tazza (meglio un tazzone) preparate un cucchiaioda tavola contenente la miscela delle vostre erbe, versatevisopra 200 ml di acqua bollente, mescolate e coprite lasciando ininfusione per un quarto d’ora, filtrate e bevete. È deliziosa!!Bellezza e salute, un ottimo binomioAd esempio, che fare quando le unghie sono fragili?Le unghie possono risentire sia di "maltrattamenti" (rosicchiamenti, lavoridomestici eseguiti senza guanti ecc.), sia dello stato di salute generale o di un'alimentazionenon equilibrata. In particolare, le unghie fragili e ondulate possono essere segno di anemia dacarenza di ferro. Possono anche essere colpite da infezioni batteriche o da funghi, come damalattie dermatologiche. Ecco allora qualcosa che ci può aiutare:Innanzitutto l’AlimentazionePer rimanere forti e sane, le unghie hanno bisogno della giustadose di carne, uova e latte. Indispensabile anche la vitamina A(fegato, olio di fegato di merluzzo) e il betacarotenepresente nella frutta di colore giallo oarancione e in ortaggi come gli spinaci, i broccoli,le carote, le zucche e i pomodori, masoprattutto il miglio perché contiene molto acidosilicico che è uno dei componenti principalidelle unghie.… quindi un Olio per massaggiarele unghie, composto da:Olio essenziale di Mirra ml 5Olio di Camelia ml 45… e un InfusoEquiseto pianta t.t. g 50Erba medica pianta t.t. g 50Berne una tazza al mattino e una alla sera.I disegnidella cameliae delle rosesono di Redouté’s.


Due infusi per combatterele Borse sotto gli occhi, le Occhiaieche oltre ad essere antiestetiche, sono segno di stanchezzae malessere generale.InfusoOrthosyphon foglie T.T. g 60Ribes nero foglie T.T. g 20Ononide radice T.T. g 20Berne una tazza al mattino e una alla sera.Se borse e occhiaie dipendono dal fattodi non riposare bene:Tisana del buon sonnoPassiflora incarnata pianta T.T. g 40Arancio Amaro fiori T.T. g 30Melissa foglie monde g 30Berne una tazza alla sera prima didormire.Via le smagliatureStrie dovute all'assottigliamento e alla perdita di elasticità dello strato piùinterno della pelle, le smagliature, frequenti in gravidanza sul seno, sullecosce e sul ventre, possono comparire durante la pubertà sulleanche e sulle cosce, o come conseguenza di forti dimagrimenti.All'inizio sono un po' rilevate e rossastre, poi diventanoviolacee, si appiattiscono e si schiariscono fino a diventarelinee lucenti. Praticamente impossibili da cancellare, sipuò cercare di prevenirle.Oleolito per massaggiEstratto liposolubile di Echinacea ml 4Estratto liposolubile di Equiseto ml 3Estratto liposolubile di Rusco ml 3Olio di Oenothera biennis ml 90Massaggiare mattino e sera.AlimentazioneSiMantenete la pelle idratata ed elastica bevendo moltaacqua. Dieta variata ed equilibrata, ricca diNofrutta, verdure e legumi.Evitate tutto ciò che può portare a rapidicambiamenti di peso.Per saperne di più:www.dottoressacagnola.itHOD <strong>46</strong>7


. . . . . . . . . . . . . . . . MANTENIAMO IL CUORE SANO8 per il Cuore…HOD <strong>46</strong>una Pillola di CacaoDR.SSA SARA TERMINIChe il cacao abbia effetti positivi sul sistema cardiovascolare è noto fin dalXVIII secolo, ma solo di recente sono stati intrapresi seri studi scientifici percontrollare questa osservazione empirica. Paolo Mantegazza, fisiologo etitolare della cattedra a Pavia e Firenze, alla fine del 1800 dice del cioccolato:“Il cacao merita sicuramente il nome pomposo di Teobroma(cibo degli dei), che ebbe dai botanici. È cibo e bevanda, è conforto alventricolo e sferza il cervello: eccita l’intelligenza e nutre riccamente.Conviene ai vecchi e ai giovani, ai deboli e alle persone prostrate dalunghe malattie e da abusi della vita. Per chi lavora il cacao offre uneccellente cibo mattutino.”Oggi, sempre più studi scientifici dimostrano le mille virtù terapeutiche del Cibo degli dei.Il cacao (quello puro, privo di alcun additivo) fornisce particolari classi di polifenoli, detti flavonoidi, chesono in grado di neutralizzare i radicali liberi in eccesso riducendo il rischio di malattie cardiache e rallentandoil processo d’invecchiamento. Tutto merito di questa complessa classe di sostanze antiossidanti chepromettono una vita più lunga e più sana. Le analisi chimiche del cacao hanno rilevato che i suoi semi contengonoquantità di flavonoidi maggiori rispetto alla frutta, alla verdura, al tè e al vino rosso. Questi flavonoidivengono indicati con il nome flavan-3-oli.In passato si pensava che i polifenoli presenti nel cacao avessero esclusivamente un ruolo positivo nellacreazione del suo sapore e aroma: secondo l’ADA (American Dietetic Association), gli elementi nutritivicontenuti nel cacao sono gli stessi di altri alimenti vegetali, fra cui sostanze minerali e antiossidanti chehanno facoltà di ridurre tutte quelle problematiche legate alle malattie cardiovascolari. Inoltre, nel cacao sitrova l’acido oleico, un grasso non saturo dell’olio d’oliva noto per le sue proprietà benefiche sul cuore.Il cioccolato fondente, con un'alta percentuale di cacao, è amico del cuore e dei vasi sanguigni: in piccole quantitàaiuta a mantenere in buona salute le arterie con un effetto benefico sulle loro pareti interne (endotelio).Consigli dietetici per un cuore sanoUna sana e bilanciata alimentazione, buone abitudini di vita e una costante attività fisica, sono le regoleprincipali per mantenere in buona salute il cuore. Con il passare degli anni il nostro cuore diventa piùrigido e meno efficiente, indipendentemente dalla presenza di malattie. Riduzione del peso (se ineccesso) e del sale restano le precauzioni fondamentali, ma non sono le sole. Le diete che mantengono sanoil cuore sono povere in grassi saturi e in colesterolo, povere o con modesto contenuto di grassi e ricche in fibre.I grassi saturi e i transidrogenati sono più spesso i responsabili di patologie cardiache. I grassi saturi sitrovano essenzialmente in prodotti di origine animale (uova, burro, formaggio, latte intero e suoi derivati),nella noce di cocco, nell'olio di palma e di cuore di palma. I grassi transidrogenati si trovano invece in cibicontenenti grassi idrogenati come margarina e cracker. Per ridurre il rischio di cardiopatie, si consiglia disostituire i grassi saturi con quelli insaturi, come l'olio di oliva e di semi di lino, noci, avocado, prodotti abase di soia e burro di noci. Scegliete margarina, biscotti, cracker e snack che non contengano grassi idro-


genati. La nostra alimentazione deve essere povera di calorie. Questo non significadimezzare i pasti o addirittura saltarli, ma preferire ai cibi elaborati quellipiù naturali come verdure, cereali, legumi, frutta, pesce, olio di oliva: tutti alimentiche entrano a pieno titolo nelle regole alla base della dieta mediterranea.C’è poi il colesterolo, definito il nemico numero uno del cuore. Il colesterolo èpresente nei cibi di origine animale, perciò uova e prodotti caseari ne contengono.Cereali, legumi, noci, frutta, verdura e olii di origine vegetale invece nesono privi, o ne contengono in quantità insignificanti.Non è necessario introdurre il colesterolo con la dieta, poiché il nostro organismoè in grado di sintetizzarne le quantità necessarie. Alti livelli ematici di colesterolosono associati con diete ricche di grassi saturi e colesterolo.Prevenire fa bene al cuoreAnche se il vostro colesterolo è nella norma enon danneggia le arterie, è sempre bene seguirealcune semplici regole per un’alimentazione cheprotegga il cuore allontanando per il futuro livellitroppo alti di colesterolo nel sangue.Ecco alcuni consigli per una sana prevenzione:1 Condire pasta e riso con verdure, pomodori freschie poco olio, evitando sughi elaborati e burro.2 Cuocere i cibi al vapore o con la pentolaa pressione o in pentole antiaderenti cosìda ridurre i grassi al momento della cottura.3 Sostituire i condimenti grassi (per esempioburro e strutto) con l’olio extravergine di oliva,utilizzando a piacere spezie, limone e aceto.4 Limitare il consumo di carne (soprattutto rossa)preferendo il pesce, possibilmente quello azzurro.5 Limitare il consumo di formaggi, preferendoquelli magri.6 Prima del pasto mangiare un frutto o un piattoa base di verdure (anche un’insalata fresca);in questo modo si assimilano fibre che ostacolanol’assorbimento di colesterolo e donanoun senso di sazietà.Cuore e cacao:un binomio dolce e sanoAlsicor è il primo integratore naturale conestratto standardizzato ricavato da componentifenolici del cacao. L’unico prodottonaturale in capsule ad alto contenutodi bioflavonoidi con acido folico, vitaminaB6 e B12.Alsicor garantisce un’efficace azione neiconfronti dell’apparato cardiovascolare coneffetti positivi sulla salute del cuore, arteriee vasi sanguigni.Alsicor limita il rischio di stress ossidativo perché in grado di contribuire, con il suo apportodietetico, a ridurre la quota di radicali liberi, principale causa di condizioni patologiche e degenerativesia a livello cardiovascolare che in altri distretti dell'organismo.Alsicor è un antiossidante: una fonte concentrata di bioflavonoidi estratti dalseme del cacao con aggiunta di acido folico, vitamine del gruppo B6 e B12per contrastare l’invecchiamento.Alsicor è un elisir di lunga vita.Consigli d’uso: 2 capsule al giorno.Alsicor è un prodotto Alsitandistribuito dalla ditta Dott. C.Cagnola srl Milano 9HOD <strong>46</strong>


MAURIZIO SAVINI, . . . . . . . . . . . .UN ARTISTA IN ROSA10HOD <strong>46</strong>Zoodi chewing-gumScolpite da Maurizio Savini nel chewing-gum rosa, materiale usae getta per eccellenza, alcune specie di animali fatalmente in via diestinzione sono diventate protagoniste della mostraDestined for nothingGalleria l’Immagine - Angel Art Gallery, via Fiori Chiari 12, Milanowww.gallerialimmagine.com- www.angelartgallery.itMaurizio Savini sa che la gomma da masticare ricorda il fanciullopresente in ognuno di noi, il colore cattura la nostra attenzione eavvicinarci a queste sculture rosa per sentirnel’odore diventa quasi un riflessoincondizionato... Grazie a queste sue sculturein chewing-gum rosa, Savini riesce a creare l’opera pop perantonomasia: pop per il materiale che appartiene al nostro quotidiano,pop per il rosa acceso e brillante, esagerato fino a sfiorare il kitsch, popperché chiunque riuscirebbe a identificareil soggetto della scultura, popperché dietro quest’aura di normalitàsi cela una riflessione sociale sulmondo contemporaneo.QUANDO NASCELA MITICACICCA DA MASTICAREPresso gli Aztechi si chiamava “chictli”, ma quella resinagommosa ricavata dalla sapotiglia, una pianta messicana,cominciò a far furore in New Jersey (USA) nel 1871 quando,sottoforma di pallina, si pagava 1 solo penny!


Donne e GiardiniDonne protagonisteed artefici di giardino,anche se pocoo pochissimo conosciute,ce ne sono state e ce nesono tutt'oggi. Ne citiamodue come esempio perchésono state non solo l'espressionedella cultura del giardino, madella cultura in generale nella vita quotidiana,nel pensiero e nell'azione.Siamo a cavallo tra la fine del <strong>XI</strong>X secolo el'inizio del XX, nell'Inghilterra di epocaVittoriana, in un periodo di totale trasformazionedella società e dei costumi.STUDIO MUTABILISprogettazione del paesaggioIsabella Buzio e Silvia Tricella architetti si occupano diprogettazione del verde e di divulgazione della materia.tel-fax 02.9232242 - tricella@libero.itvia C. Balconi, 13 – 20063 Cernusco sul Naviglio (Mi)JERTRUD JEKYLL è stata la più importante creatrice di giardininel periodo di diffusione dei 'cottage gardens', piccoli giardini,spesso situati ai margini tra l'edificazione urbana ed il paesaggio, legatialla memoria del giardino medioevale come luogo chiuso e di produzione per fiori, frutti ed erbe.Jertrude Jekyll è figura fondamentale per la cultura del giardino contemporaneo:ha introdotto e teorizzato sia il legame necessario tra paesaggioe giardino attraverso l'uso dialberi indigeni sia le aiuole di pianteerbacee disposte in ampie e continuemacchie di colore monocromeo impostate sulla teoria dei colori complementari di Chevreul.VITA SACKVILLE-WEST conosciuta dai più comescrittrice - anche se sempre all'ombra della più famosaVirginia Woolf – ha dimostrato grande passione sia per la letteraturache per il giardino, aspetti che convivono spesso nellasua opera integrandosi ed arricchendosi reciprocamente.A Sissinghurst, nel castello di famiglia di cui viene in possesso,crea con l'aiuto di Jertrude Jekyll un giardino strutturato instanze, dalla vegetazione ricca e ricercata, passaggio obbligatoper muoversi da un ambiente all'altro della casa e con la forzadi divenire il fulcro della vita della famiglia e dei suoi ospiti. 11HOD <strong>46</strong>


12HOD <strong>46</strong>PER LA LOTTA AL . . . . . . . . . . . . .TUMORE AL SENOLe Conseguenze Psicologiche,Sociali e Professionalidel Tumore al SenoAlcuni dati raccolti da un’indagine di Astra Ricerche per il Forumitaliano di Europa Donna, ci mostrano una vasta e ineditapanoramica su quanto succede “durante e oltre” l’operazionechirurgica del tumore al seno. Tra il 1980 e il 2006, in 9 centrioncologici sono state intervistate con un ampio questionario piùdi 500 donne operate al seno.A.Bueno, Ragazza con cappello.Il primo dato importante è che nella maggioranza dei casi il grandeproblema non è l’intervento chirurgico bensì l’intera esperienza in sé,a partire dalla diagnosi di tumore, all’attesa dell’operazione, allachemioterapia fino alla mutilazione e al timore di morire. In realtà laferita, simbolica prima ancora che materiale, incide profondamentesulla propria femminilità e sessualità e la mastectomia introduce nellavita della donna una forte discontinuità psicologica ed emotiva.“È un’esperienza che mi ha cambiata in meglio”Per 5 donne operate al seno su 6 l’esperienza del tumore e dell’intervento chirurgico, delrapporto con l’idea della morte e con la perdita dell’integrità del seno è stata un’esperienzanetta, a volte drammatica, comunque di svolta, con importanti conseguenze sulla vita esul suo approccio. Tra i dati positivi, le donne anziane che hanno superato da tempo l’operazionesostengono che l’esperienza, anche se dura, si può superare. Alcune addirittura (speciechi ha più di 64 anni, le residenti al nord) si accorgono di essersene quasi dimenticate. “È un’esperienzache mi ha cambiata in meglio”, sostengono donne tra 45 e 54 anni e il 3% addiritturasi sente “liberata da un peso”. Ci sono anche grossi sentimenti di gratitudine (ai medici, allavita, a Dio, a chi ha fornito aiuto ed è stato vicino), di serenità, di sollievo e perfino di felicità.Per molte l’impatto è stato positivo soprattutto a livello interiore: il <strong>46</strong>% dice di dare importanzaa valori diversi da prima, il 44% ora ama di più la vita, il 41% dà più importanza alle piccolecose, il 36% non riesce più a sopportare i discorsi e i comportamenti superficiali, il 31% èdivenuta più tollerante, il 26% dà meno importanza alle cose materiali, il 18% avverte di più icolori e i profumi e i suoni, il 16% si sente più allegra e ottimista.Di contro, un terzo del campione racconta di “un’esperienza che non si supera mai completamente”e “cerca di non ricordare senza riuscirci”. Tra i sentimenti negativi dominano, nell’ordine,la preoccupazione e la paura (anche di ricadute o metastasi), l’ansia, la tristezza, la rabbia, ilsenso d’inadeguatezza, lo smarrimento, la vergogna, il senso di colpa. Più di 1 donna su 4,soprattutto tra salariate e casalinghe, poco scolarizzate e single, sostiene di essere diventata piùnervosa e ansiosa (28%), di svolgere le attività quotidiane con grande fatica (15%), di aver


cambiato caratterediventando piùchiusa e riservata(9%). In ogni casol’esperienza risultadecisamentemigliore al nord enei comuni con piùdi 30mila abitanti,quando il titolo distudio è superiorealla media, tra lemeno giovani esoprattutto se l’interventochirurgicoThe Susan G. Komen Breast Cancer Foundation “Race for the Cure”.è avvenuto prima del 1996 (con conseguente minimo rischio di ricaduta). Al contrario, il drammaè più acuto nel centro-sud e tra le donne giovani e in età fertile.Cosa cambia nei rapporti personaliSe spesso i dati si spaccano in due, pertutte le donne che hanno subito la mastectomiale problematiche maggioricoinvolgono le relazioni con gli altri e le lorostesse trasformazioni a seguito dell’intervento.In genere prevale la stabilità, ma nonAntonio Bueno, Ragazza con cappello e fiocco a farfalla, 1983.poche donne segnalano peggioramenti perquel che riguarda i rapporti col partner(11%), con i familiari sia conviventi (28%)che non (19%), con amici e colleghi (17%)o semplici conoscenti (12%). Ovviamenteogni esistenza è unica e diversa dalle altre,ma le abitudini di vita cambiano pertutte. Molte donne tendono a disinvestiredalle faccende di casa (pulire, far laspesa, far da mangiare) così come dallostesso rapporto col partner.Dopo l’intervento chirurgico al seno cisi occupa di ciò che coinvolge di più: ifigli, i nipoti, la lettura, scrivere o dipingeree poi, spesso, pregare. Si esceanche più spesso, non tanto per chiudersinei musei, al cinema o a teatro,quanto per svolgere attività “open air”(passeggiare o girar per negozi, faresport o viaggiare) dove ci si dedicaessenzialmente a se stesse. Se da unlato risultano in crescita lo shopping(inteso soprattutto come “farsi” regali),andare dal parrucchiere e dall’estetista,dall’altro si estendono i rapporti conpersone al di fuori della cerchia familiare(figli e nipoti esclusi). Diventa cosìsempre più importante frequentarevecchi e nuovi amici, ma anche dedi-HOD <strong>46</strong>13


14HOD 4 6carsi ad attività di volontariato (a scapito diquelle sociali e politiche di tipo tradizionale).Cosa cambia sul lavoroPerquanto riguarda l’impatto sul lavoro, il21% delle già lavoratrici ha visto peggioraresignificativamente la sua condizione eil 32% sostiene di avere sofferto una penalizzazioneprofessionale. A pagare sono le donnepiù “deboli”, più povere e meno colte, tra i 45 ei 54 anni, in gran parte del centro-sud, salariate,con licenza elementare o senza titolo di studio,che fanno meno prevenzione.Inultima analisi, la ricerca stimola una riflessionesul significato più profondo di guarigione,che va oltre il superamento con successodi un intervento al seno e abbraccia lerelazioni affettive, il riconoscersi in una nuovaimmagine del corpo e del sé più intimo. Si vedeanche come la ripresa della propria vita nonpossa essere disgiunta dall’essere riconosciutiA.Bueno,Ragazza colcappellogiallo, 1984.dalla società come individuo con tutti i diritti previsti dalla carta costituzionale del nostro Paesee dalla nostra legislazione. Anche nel diritto al lavoro.Per maggiori informazioni e per leggere l’intero documento:www.europadonna-italia.eu e www.astraricerche.it!Centri oncologici che hanno partecipato alla ricerca:Azienda Ospedaliera di PadovaAzienda Ospedaliera Sant’Andrea di RomaAzienda Ospedaliera Sant’Elia di CaltanissettaCentro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di FirenzeIstituto Europeo di Oncologia di MilanoIstituto Nazionale Tumori Regina Elena - IRCCS di RomaIstituto Tumori “Giovanni Paolo II” - IRCCS Istituto Oncologico di BariOspedale Morgagni Pierantoni di ForlìPresidio Ospedaliero Universitario di Sassari!Europa Donna è un Movimento di opinione europeo per la lotta al tumore delseno nato da un’idea dell’oncologo Umberto Veronesi al fine di richiamare l’attenzionesulla necessità di affrontare questa patologia con mezzi adeguati e inmaniera incisiva, sia a livello legislativo e istituzionale, sia con la sensibilizzazionedella popolazione, dei media e dei clinici sull’argomento. Europa Donna raccogliele esperienze e le conoscenze di 40 paesi pan europei impegnati nellalotta al tumore del seno, ridistribuendo le informazioni e proponendosi comepunto di interscambio culturale e scientifico. Nel nostro Paese il Forum italiano è attivo dal 1996e raccoglie oltre 150 associazioni impegnate su tutto il territorio nella lotta al tumore del seno.Per ulteriori informazioni:Europa Donna - Forum italiano Onlustel. 02.72095416 - info@europadonna-italia.eu - www.europadonna-italia.eu


CAPIRE IL CANCRO & CANCER VIXENAppuntamentocon i libriPer la maggior parte di noi la parola tumore, per non parlare dicancro o carcinoma, è sentita come metafora del Male in assoluto.Eppure, come sostiene il prof. Umberto Veronesi, il tumoreè sempre più un male curabile (oggi guariscono il 55/60% deimalati), che per progredire ha bisogno del nostro coraggio adaffrontarlo. Occorre capire che i grandi protagonisti del cancro, più deimedici, sono le persone malate e, che insiemealla velocità della diagnosi è fondamentale saperaccettare e guardare in faccia la malattia scacciandoi fantasmi negativi che ci paralizzano.Capire il Cancro è una guida “serena” che accompagna il malato o chilo segue durante tutte le fasi diagnostiche e terapeutiche normalmentepreviste in caso di malattia per cancro:fornisce risposte alle domandepiù frequentemente rivolte inambulatorio e in ospedale, e chiarimentisulle informazioni ricevute dal medico, facilitandogli ulteriori contatti con lui e con il personale curante.Capire il Cancro di C. Norman Coleman,Hoepli Editore, 176 pagg., 16 euro.Cancer Vixen è, raccontata come fumetto, la storia vera di Marisa, splendida 43enne che scopredi avere un cancro al seno nel pieno della sua brillante carriera di illustratrice a New York,alla vigilia delle sospirate nozze. Da qui parte l’avventura di una nuova vita, in lotta contro lamalattia. Una sua vignetta ci dice così:“Compatirmi era inutile e non avevo nessuna intenzione nemmenodi farmi compatire. E, a ogni seduta di chemioterapia, hoindossato un paio di scarpe nuove. Non per gli altri, solo per mestessa. Non sembra, ma aiuta.”Cancer Vixen di Marisa Acocella Marchetto,Salani Editore, 212 pagg., 20 euro.Marisa Acocella MarchettoVive a New York, dove è una famosa illustratrice per The New Yorker, Glamour eThe New York Times. Il St. Vincent’s Manhattan Hospital ha realizzato un’edizionedi Cancer Vixen a tutte le pazienti cui è stato diagnosticato un cancro al seno.C. Norman ColemanDirettore Associato del Programma diRicerche sulle Radiazioni al NationalCancer Institute di Bethesda (USA), coordinae dirige numerosi programmi di ricerca,nell'ambito dello sviluppo di nuove tecnichee di nuovi agenti citostatici.HOD <strong>46</strong>15


16HOD <strong>46</strong>LASCIAMOCI ANDARE AL ROMANTICISMOLa Vieen RosesDicono che sia tempo diromanticismo. Io non ne sarei così certa, ma aldilà di mode e“ismi” vari,la rosa è un elemento decorativo che nei secoli ha ingentilito deliziose toilettes,mensoline e tavoli, ceramiche e acconciature, vestiti e arredi che,in fondo, avevano solo la pretesa di aggiungere una firma alfemminile. Non per nulla,due momenti doc che hannointrodotto donne e rose alcentro dell’immaginariocollettivo sono il ‘700 eCaffettiera in porcellana diDoccia, manifattura Ginori;Servizio di caffè, manifatturadi Nove.; Coppia di versatoiin maiolica da farmacia,Venezia. Tutte operedel XVIII sec.l’inizio ‘900. Siamo traRococò e Luigi XVI (dominatoda cortigiane e regine,da Madame du Berry aMaria Antonietta), e al culminedel tanto amato Liberty.


J.B. Charpentier, Ritratto della Principessa de Lamballe, XVIII sec.Oggi non tira granché aria dirivoluzione delle rose, ma è purvero che la rosa, associata alla“coppa della vita”, all’anima e alcuore continua ad affascinarci. Nonfosse altro che come i tempi antichicontinuiamo ad associarla allarugiada, simbolo perfetto di “rigenerazionee di iniziazione ai misteri”.Ma la donna, come la rosa, non èanche questo? (M.R.)Cassettoncino in legno laccato, piano marmorizzato,Genova XVIII sec.HOD <strong>46</strong>Vetrata Liberty inizio '900.17


18HOD <strong>46</strong>ALLARME DONNAÈ triste dover rilevare che ancora oggi la violenza verso le donne è unproblema mondiale non sufficientemente riconosciuto e denunziato.Numerose ricerche e studi condotti a diversi livelli e contesti, confermanoche si tratta di un fenomeno che si sviluppa soprattutto nell'ambitodei rapporti familiari e coinvolge donne di ogni estrazione socialee livello culturale, provocando danni fisici e gravi conseguenze sullasalute mentale, e comportando alti costi socioeconomici non solo alledonne, ma anche alle comunità ed agli stati in cui vivono.La violenza sulle donne, così come definita nella Dichiarazione perl'Eliminazione della Violenza sulle Donne emanata dalle Nazioni Unite(1993), è "qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrredanni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa laminaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà,sia nella vita pubblica che nella vita privata".La tipologia della violenza di genere si potrebbe suddividere in quattro ambiti: fisica(maltrattamenti); sessuale (molestie, stupri, sfruttamento); economica(negazione dell'accesso alle risorse economiche della famiglia, anche se prodottedalla donna); psicologica (violazione del sé). In Europa la violenza rappresenta laprima causa di morte delle donne tra i 16 e i 50 anni e in Italia, stando ai dati delMinistero Pari Opportunità (www.antiviolenzadonna.it) risulta che per ognitre morti violente, una riguarda donne uccise da un marito, un conviventeo un fidanzato. Non vi sono statistiche quantitative sulConfessions of Love, 1950,Artful Publications.Violenzacontro le Donne:Dati e ProgettiA CURA DI CINZIA BOSCHIEROClaire Bretecher, Bompiani Ed.Il destino di Moniquemaltrattamento ma si stima, sempre a partire da indagini comunitarie,che una donna su cinque abbia subito nella sua vita una qualcheforma di violenza. Per contrastare quest’ondata di violenza, nel novembrescorso, in concomitanza con la manifestazione nazionale delle donne svoltasi a Roma, ilgoverno ha varato il Decreto Ministeriale per un piano d'azione che consenta di punire i reatipiù gravi, rendere più certe le pene, investire sulla prevenzione e sulla formazione di una culturadi rispetto delle donne. Fondamentale anche tenere aperto il dialogo con i cittadini e glioperatori: da qui l’intenzione della Ministra Pollastrini di dare vita ad un Forum permanente sullaviolenza alle donne per il confronto tra istituzioni e società civile.Qualche dato sconcertanteGli ultimi dati Istat sottolineano come solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata compiuta da unosconosciuto. Come ha ricordato il direttore generale dell'Istat, Linda Laura Sabbadini, la violenzasulle donne è davvero un fatto quasi del tutto privato. Anche se si va per eccesso, solo un 10%


degli stupri ai danni di donne italiane sarebbe stato compiuto da stranieri, mentre oltre il 69% èopera di partner o ex partner. Inoltre solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita infamiglia un “reato”, mentre il 44% lo giudica semplicemente “qualcosa di sbagliato” e il 36%“qualcosa che è accaduto”. Infine, solo un quarto degli autori dei fatti, quando vengono denunciati,viene imputato e solo l'8% di essi è condannato.La violenza domestica è un fenomeno che viene prevalentemente tenuto nascosto dalle stessevittime. Spesso il maltrattatore è perdonato e la violenza addirittura negata agli estranei, anchedavanti all’evidenza. Guardando i dati europei, stupisce che il fenomeno dello stupro e degli abusiabbia pressoché la stessa portata in Paesi del Nord Europa, quali la Scandinavia, che nel bacinodel Mediterraneo ed Oltremanica, e che questi tristi fenomeni siano accomunati anche dallamedesima difficoltà di denuncia. È la dimostrazione che a scatenare l’episodio di violenza (omeglio “la sindrome che porta all’episodio di violenza”) - così come a non perseguire l’aggressoreda parte della vittima - sia una sorta di patologia della relazione comune a vari paesi, in una formatrasversale, indipendente dalle tradizioni culturali e dai modelli formativi.Che fareIl problema della violenza sulle donne poggiasulle difficoltà di rapporto all’interno della coppia,difficoltà cui l’uomo in molti casi reagisce ocon la fuga (e da qui il crescere esponenzialedei fenomeni di crisi dellacoppia con soluzionigiudiziarie, più o meno civili)o con le botte (quando siferma a questo). Pertantol’approccio dissuasivo e terapeuticonon potrà prescinderedalla cura del miglioramentodella capacitàrelazionale, e dal trovare unequilibrio nell’evidente fratturacreatasi tra il mondomaschile e il mondo femminile,più libero economicamente,più autocosciente emeno succube che in passato,ma pur sempre ancoramolto condizionato da tabùculturali, obblighi morali, condizionamenti versola famiglia che alla donna maltrattata (anchequando è acculturata) fanno “sopportare”ancora oggi violenze in virtù di un bene che sicrede maggiore, come l‘unità familiare. In realtàè proprio questa “unità familiare” che, vissuta inmaniera errata, può creare soprattutto nei figlidei risvolti molto negativi per la crescita sia psicologicache emotiva.Geof Kern, Untitled, Palm Press Inc.A tutto questo, il dialogo tra donne, la solidarietà,la legislazione, gli interventi di educazione alrispetto dei diritti della persona, le campagne diinformazione italiane, europee e dell’ONU,l’impegno concreto di associazioni territorialipossono dare rispostevalide. Occorre assumereuna posizione di condannae attivarsi nella promozionedi una cultura di“tolleranza zero” alla violenzaper affrontare ilproblema in maniera sistematica.Le situazioni diviolenza si ripercuotonosulla vita e nell'esperienzadi quanti sono vicini alladonna. A livello europeo cisono programmi e finanziamentiper progetti asupporto delle donnemaltrattate come con ilprogramma Daphne II,che ha come specifico obiettivo prevenire ecombattere tutte le forme di violenza che siverificano nella sfera pubblica o privata contro ibambini, i giovani e le donne. Molti sono gliopuscoli informativi, nazionali, regionali,europei, per non fare sentire le donne sole efar loro capire meglio la situazione di disagio eviolenza che stanno vivendo, per renderle consapevoliche dalla violenza si può uscire.http://ec.europa.eu/justice_home/funding/2004_2007/daphne/doc/daphne_call_2006_it.pdfHOD <strong>46</strong>19


20HOD <strong>46</strong>Alcuni Centri antiviolenzawww.women.it/centriantiviolenza/centricheaderiscono.htmGli unici dati quantitativi che raccontano della violenza verso le donne sono quelli raccolti edelaborati dai centri antiviolenza, attivi dal 1980 in molte città italiane, e di alcune indagini e studieffettuati da ricercatori e ricercatrici sensibili al tema o messi in atto nell'ambito dei gender studies.Questi dati e relative pubblicazioni sono reperibili attraverso i centri antiviolenza. Inoltre vasegnalato il lavoro di ricerche - azione sulla percezione della violenza verso le donne, finanziatodal progetto “Rete antiviolenza tra le città Urban Italia”, con il coordinamento del DipartimentoPari Opportunità. Indagine ed attività che hanno coinvolto 25 città italiane. In questi interventisi sono coniugati diversi livelli di indagine sulla percezione della violenza (donne e uomini, operatori,testimoni privilegiati, donne che hanno subito violenza), con un'azione locale di stimoloalla creazione di reti interistituzionali contro la violenza, e con un'attività di sensibilizzazione aglioperatori che più spesso sono a contatto con donne o minoriBergamo Associazione Aiuto donna - uscire dalla violenza - Onlus Tel. 035 212933Bologna Casa delle Donne per non subire violenza Tel. 051.265700 • www.casadonne.itGruppo Giustizia UDI Tel. 051.232313 • SOS Donna Tel. 051.434345 - 434972Brescia Associazione Casa delle donne Tel. 030 2400636Firenze Centro Donne contro la violenza "Catia Franci" Associazione ArtemisiaTel. 055.602311 - 601375 (Abuso minori) - www.artemisiacentroantiviolenza.itGenova Centro accoglienza per non subire violenza Tel. 010.2<strong>46</strong>1716Mantova Telefono Rosa Tel./Fax: 0376.225656 www.telefonorosa.itMestre Centro Antiviolenza Tel. 041.5349215 • Ass. Donne con le Donne Tel. 041.950181Associazione le Moire Tel. 041.962545Milano Ass. Casa di accoglienza donne maltrattate Onlus (fondata nel1986) Via Piacenza, 14Tel. 02.55015519/55015638 Fax: 02-55019609 cadm@galactica.it • www.cadmi.orgCoop. Soc. Cerchi d’acqua Tel. 02.54107608SVS- Soccorso Violenza Sessuale presso la Mangiagalli Tel. 02.57992489 www.svsdad.itMonzaAssociazione CADOM - Centro Aiuto Donne Maltrattate Monza e Brianza - OnlusTel. 039.2840006 Fax 039.2841351 www.cadom.itNapoli Sportello Rosa FILCAMS CIGL Tel. 081.2449811Onda Rosa Tel. 081.5750717 • Centro Antiviolenza Tel. 081.5755015Padova Centro Antiviolenza Tel. 049.8766270Centro Veneto Progetti Donna Tel. 049 8753627 www.centrodonnapadova.itPavia Ass. Donne contro la violenza Tel. 0382.32136RomaTorinoTrentoTelefono Rosa Tel. 06.37518261-62 www.telefonorosa.itDifferenza Donna Centro Prov. Antiviolenza Tel. 06.5810926/23269049 www.differenzadonna.itCentro Accoglienza per donne in difficoltà “Le Maree” Tel. 06.65793064Telefono Rosa Tel. 011.530666 - 5628314 www.mandragola.com/tel_rosaCasa delle Donne Tel. 011.8122519 • Ass. Donne contro la violenza Tel. 011.882436Ass. laica famiglie in difficoltà Tel. 0<strong>46</strong>1.235008 - 233528 • Linea telefonicaper donne che subiscono violenza Tel. 0<strong>46</strong>1 428021 • www.centroantiviolenzatn.itTreviso Telefono Rosa Tel. 0422.583022Trieste Associazione Centro Antiviolenza GOAP Tel. 040.310981 www.goap.itUdine IOTUNOIVOI Tel. 0432.235163Altri indirizzi utiliTel. Rosa Centro di Orientamento per i Diritti delle Donne. www.mandragola.com/tel_rosaCasa delle Donne per non Subire Violenza. linux.women.it/info/casadonneItalia Donna www.italiadonna.itThe National Coalition Against Domestic Violence Dedicata alle donne maltrattate. www.ncadv.orgWAVE (Women Against Violence Europe) È la maggiore rete europea delle organizzazioni non governativeche lavorano per combattere la violenza contro le donne e i bambini. www.wave-network.org


La violenza in ambito domestico è un fenomeno particolarmentepreoccupante perché nonostante sia largamentediffuso in tutto il mondo e in tutti i ceti socio-culturali,permane un avvenimento ancora poco visibile e scarsamenterilevato, sia per la complessità dell'evento sia per l'isolamentoche subisce la vittima; tutto ciò finisce per impedirealla donna di reagire e rende molto difficile tenere viva la speranzadi trovare una soluzione adeguata a questo problema.Le donne che subiscono maltrattamenti e violenze utilizzano frequentemente i servizi sanitari,in particolar modo il Pronto Soccorso degli ospedali. Questo luogo diviene quindispontaneamente un osservatorio privilegiato per l'identificazione degli abusi. La nostraAzienda Ospedaliera da tempo è attiva nella rilevazione di questo fenomeno, in virtù di un elevatonumero di accessi in pronto soccorso di donne che hanno traumi conseguenti a percosseo altri tipi di abusi. In cinque mesi, i dati relativi agli accessi presso il nostro Pronto soccorso permaltrattamento sono stati 164, dove le donne da noi assistite avevano tra i 15 e gli 83 anni(un'età media di 38,5) e nazionalità molto diverse, a dimostrazione che il fenomeno del maltrattamentonon ha confini geografici. I traumi riportati dalle donne ferite sono di varia entità eprognosi: i più frequenti sono a carico del cranio e dei tronco seguiti da quelli agli arti.Per far fronte a tale emergenza la nostra Azienda Ospedaliera ha attivato il Centro“Soccorso Rosa” che si prefigge l'obiettivo di una presa in carico sanitaria (medico-psicologica),sociale e legale.Il centro “Soccorso Rosa” è aperto:Lunedì dalle 13.30 alle 15.45Martedì dalle 8.30 alle 13.30Mercoledì dalle 8.30 alle 13.30Giovedì dalle 13.30 alle 15.45Venerdì dalle 8.30 alle 13.30Hideki Fuji, Nudo N. 30A CURA DELLA DR.SSA NADIA MUSCIALINI“Soccorso Rosa”Centro in difesa delle donne e dei bambinivittime di violenzaAzienda Ospedaliera San Carlo BorromeoMilanoHOD <strong>46</strong>Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo - MilanoVia Pio II, 3 - PIANO RIALZATOREFERENTE: Dr.ssa Nadia MuscialiniPer informazioni e appuntamenti21Telefonare Sig. Veronesi: 02 405317


A CURA DI ASSOCIAZIONE IDEA22L'ambienteHOD <strong>46</strong>in RosaPerché i fenicotteri sono rosa?Fenicotteri rosa e Ibis scarlatti devono il loro colore brillantea un pigmento carotenoide chiamato ASTAXAN-TINA che si trova nei crostacei (in particolare gamberetti)di cui si nutrono, e che si accumula nella pelle e neitessuti adiposi. In natura i fenicotteri si possono vederenelle zone umide di molte Oasi italiane del WWF(www.wwf.it), mentre per osservare degli ibis scarlatti… siparte per i Caraibi!Intervista-flash in parallelo a due donneche hanno fatto dell’ambiente la loro vita e il loro lavoro:Descrivi il tuo lavoro…A: Ho fatto due lavori amati spudoratamente:prima insegnante e poi almuseo tra i fogli d’erbario e le miepiante vive per gli studi di botanica.MA: rappresento le politiche delWWF nel campo educativo inambito nazionale e internazionale;progetto, promuovo e coordinoattività di educazione ambientaleper scuole e comunità,il materiale didattico e laformazione per educatori.Cosa ti piace del tuo lavoro…A: La creatività e la ricerca.Alma ArbustiniMaria Antonietta QuadrelliResponsabile NazionaleProgramma EducazioneWWF Italia.Nata a Belluno,24 anni di lavoroal WWF,non ha figli.Ex insegnante ed ex Tecnicopresso la sezione di Botanica delMuseo di Storia Naturaledi MilanoNata a Ostiglia (MN) nel 1941,4 figli e 40 anni di lavorotra scuola e il MSNM.Oggi si occupa di“giardini interessanti, aiuole utilie terrazzi gastronomici”.MA: È vario e ti devi sempre innovare…L’educazione ambientale si evolvecontinuamente....e cosa no?A: La grande fatica fisica.MA: Sento la mancanza della manualità, del “fare”.Quale risultato vuoi ottenere o hai ottenuto con il tuo lavoro?A: Suscitare curiosità e nuovi interessi.MA: Un maggior peso dell’educazione nelle politiche della mia Associazione.


Quale lavoro non vorresti mai fare?A: Sono un’ “analfabeta tecnologica” …MA: Con il mio carattere non potrei mai essere una “venditrice”.Quale è il prossimo progetto che vorresti intraprendere?A: Realizzare giardini “speciali” per le scuole e “utili” per adulti.MA: A livello personale vivere in un contestopiù naturale, vedere un angolo di naturaaprendo la finestra.Quanta parte della tua vita ha occupato il tuo lavoro?A: Tantissima: gli amori tradiscono,i figli crescono, il lavoro se è “passione” non tradisce mai!MA: Una parte importante; necessita di un continuoautoaggiornamento, collaborando con i volontari gli orarisi allungano al tempo libero e inoltre viaggio molto.Sei stata appoggiata nel corso della tua carriera?A: Appoggiata, da chi capiva le mie ideefuori dalla norma. Ostacolata da chi reputa il lavororoutine, gabbia e noia.MA: Ho trovato tanti “maestri” da cui imparare.ASSOCIAZIONE IDEADidattica eDivulgazione ScientificaTel. 393 0837918idea@ideainrete.netwww.ideainrete.net• Gastronomia Biologica• Catering• Consulenze Alimentarari• Corsi di Cucina NaturaleN• VenditVendita a Prodotti Alimentarari• Centrifugati Bio di Fruttutta a e Verdura Vdi StagioneDal Lunedì al Venerdìdalle 10.00 alle 15.00dalle 16.30 alle 19.30Sabato e Domenica Chiusovia Tortona, 20 • 20144 Milanotel 02.83.95.380 • cell 339.56.41.360e-mail: tathagata@email.itHOD <strong>46</strong>23


24HOD 4 6DISMENORREAOGNI MESE CE N’È UNA,E PUÒ ANCHE FAR MOLTO MALEDR.SSA ELENA MARINONIIl termine dismenorrea designa una difficoltà mestruale (dal greco dus = difficoltà), masi usa più comunemente per parlare dei dolori al basso ventre che precedono e/o accompagnanola mestruazione; il termine algomenorrea (da algos = dolore) sembrerebbe, inquesto caso, più esatto.La dismenorrea affligge circa il 50% della popolazione femminile. Le mestruazioni dolorosesono frequenti sul finire dell’adolescenza e nella premenopausa, con periodi di evidenti fluttuazioniormonali che in genere non nascondono nessun tipo di problema ginecologico. Nelleadolescenti diminuiscono nel corso degli anni e spesso spariscono dopo la prima gravidanza.Nonostante ciò, per il 10% delle donne il dolore mestruale può essere debilitante, costringendolea modificare le loro attività quotidiane (riposo forzato ed assenza da scuola e dal lavoro).Si parla di dismenorrea primaria, se i dolori che accompagnano le mestruazioni insorgono conil menarca o durante l’adolescenza. Questi dolori appaiono tra i sei mesi e i tre anni dalla comparsadel primo ciclo e non costituiscono il sintomo di un disturbo ginecologico, ma rappresentanoil normale processo mestruale. Al contrario, parliamo di dismenorrea secondaria osintomatica quando siamo in presenza di cause organiche quali endometriosi (cellule dellaparete uterina migrano verso altre aree della cavità pelvica causando dolore e sanguinamento),fibromi (tumori benigni dell’utero), malattie a trasmissione sessuale, salpingiti (infiammazionedelle tube di Fallopio, ma anche dell’utero e delle ovaie), cisti ovariche e malformazioni genitali.La dismenorrea secondaria può comparire a qualsiasi età, ma è più comunemente osservatanelle donne tra i 20 e i 45 anni. Anche l’utilizzo di dispositivi contraccettivi intrauterini (IUDo spirale) può essere causa potenziale di dismenorrea secondaria e molte donne riferisconoche l’uso di tamponi igienici può esacerbare il dolore ed i crampi mestruali.I sintomiIl principale sintomo di dismenorrea è un dolore al basso ventre che può estendersi alle anche,alla zona lombare e all’interno delle cosce. Può manifestarsi come sordo e persistente (dismenorreacongestiva) o crampiforme (dismenorrea spasmodica) ed è spesso accompagnatoda altri sintomi quali nausea, vomito, diarrea o stipsi, mal di testa, debolezza, vertigini emalessere generale. Quando questi sintomi si manifestano in maniera severa, la dismenorreapuò portare ansietà, disagio psicologico e depressione; ogni donna, infatti, vive l’esperienza deldolore in maniera differente. In caso di dismenorrea secondaria, i dolori durano spesso più alungo e possono comparire altri sintomi quali sanguinamento fra due cicli successivi, mestruazioniparticolarmente abbondanti e cicli spesso irregolari.


Predisposizioni e rischi – Che fareLe donne predisposte a soffrire di dismenorreaIl trattamento farmacologico convenzionaleprimaria hanno raggiunto la pubertà pre-della dismenorrea primaria si avvale di sem-cocemente (prima degli 11 anni) e hanno il plici analgesici (paracetamolo), FANS (antinfiammatoricollo dell’utero particolarmente stretto onon steroidei) e inibitori della COX-l’utero retroverso (troppo inclinato in avanti o 2 che, se somministrati in tempo utile, sono inindietro); anche i fattori ereditari giocano un grado di inibire la sintesi di prostaglandine eruolo rilevante. Fattori di rischio sono invece ridurre, così, la contrattilità dolorosa dell’utero.l’obesità, il fumo, l’alcol, lo stress, la tensione I potenziali effetti collaterali degli antinfiammatoripsicologica e la mancanza di esercizio fisico.sono disturbi gastrointestinali di varia entitàTutte le donne che soffrono di dismenorrea che possono portare anche alla sospensionegrave, accompagnata da dolori forti ed invalidanti,del trattamento. Anche i contraccettivi oralidovrebbero sottoporsi ad una visita vengono impiegati nella terapia della di-ginecologica per accertare che il dolore smenorrea primaria per ridurne i sintomi, mamestruale non sia dovuto a cause organiche come sappiamo agiscono sopprimendo l’ovulazione(dismenorrea secondaria). Non esistono,e la proliferazione dell’endometrio,infatti, test specifici per diagnosticare una dismenorreariducendo il flusso mestruale e diminuendo,primaria. In caso di dismenorrea indirettamente, la sintesi di prostaglandine.secondaria, il medico richiederà, a seconda Per quanto riguarda la dismenorrea secondaria,dei casi, un’ecografia pelvica transvaginale,il trattamento (anche chirurgico) varieràun PAP-test (per escludere infezioni a ragionevolmente in base alle cause organichetrasmissione sessuale) ed esami del sangue che la determinano. Il fallimento di una terapiaper ve-rificare i livelli di emoglobina, al fine dia base di antinfiammatori tradizionaliescludere l’anemia che può essere associata può suggerire una dismenorrea secondaria,a sanguinamenti abbondanti.che richiederà indagini più approfondite.Al di là della terapia farmacologica,alcune semplici misure possono contribuire ad alleviare i dolori mestruali:* riposarsi ed evitare il più possibile situazioni stressanti(gli ormoni dello stress, adrenalina e cortisolo, aumentanola produzione di prostaglandine pro-infiammatorie)* sdraiarsi e posizionare una borsa dell’acqua caldasull’addome flettendo le ginocchia verso il petto osulla zona lombare* fare bagni o docce ben caldi* massaggiare delicatamente l’addome* evitare l’esposizione al freddo intenso* fare dell’esercizio fisico moderato* praticare tecniche di rilassamento (es. yoga)* eliminare il fumo e l’eccesso di alcolici.Anche un regime alimentare equilibrato deve diventare una buona norma.* Un’alimentazione ricca in acidi grassi Omega-3 aiuta * Diminuite l’assunzione di margarina e grassi vegetali,fonti dei grassi che partecipano alla sintesi dellea ridurre i dolori mestruali in ragione della loro attivitàantinfiammatoria. Consumate, quindi, pesce grasso prostaglandine.(sgombro, salmone, aringhe e sardine), olio e semi di * Eliminate le carni rosse che hanno un alto contenutodi acido arachidonico (coinvolto nella for-lino e di canapa che sono fonti importanti di Omega-3.* Riducete il consumo di zuccheri raffinati che portanoad una sovrapproduzione di insulina, il cui * Evitate di bere caffè; invece di allontanare la fatica,mazione delle prostaglandine).eccesso favorisce la sintesi di prostaglandine pro-infiammatorietisul corpo sono simili a quelli delloil caffè aumenta i dolori mestruali perché i suoi effet-stress.HOD <strong>46</strong>25


26HOD <strong>46</strong>Esistono anche integratori alimentari chepossono alleviare i disturbi causati dalla dismenorrea.Oltre a quelli a base dei già citatiacidi grassi Omega-3, possono essere utilizzatii complessi di Vit.B di cui sono ricchi illievito di birra ed i legumi verdi. Le VitamineB1, B6 e B12 riducono l’intensità e la duratadel dolore. La Vit.C ed i bioflavonoidi di mirtillo,mora, ribes, lampone e uva favorisconoil rilassamento della muscolatura liscia eriducono l’infiammazione. Anche ilMagnesio, di cui sono ricchi noci e cerealiintegrali, promuove il rilassamentomuscolare e può avere un effettobenefico sul dolore mestruale. La Vit.Epuò, invece, ridurre il dolore favorendo l’apportosanguigno alla muscolatura uterina.Infine, la Bromelina, enzima proteolitico dell’ananas,è un ottimo antinfiammatorio cheagisce rilassando i muscoli e riducendo lecontrazioni crampiformi uterine.In fitoterapia si utilizza l’Actaea racemosa(Cimicifuga), che rilassa la muscolatura uterina,il Finocchio che sembra avere un’azione ditipo estrogenico e il Salice bianco, la cuicorteccia è ricca di salicina, sostanzache nell’organismo si trasforma inacido salicilico, dalle proprietà analgesicheben conosciute.Tisane e compresse caldeAltri rimedi naturali contro i dolorimestruali sono la Camomilla e laCalendula, con le quali si possonopreparare tisane mettendo in infusione 2-3 gdi fiori secchi in 150 ml d’acqua bollente per5/10 minuti.Si possono anche applicare compresse caldedi Camomilla al basso ventre: immergete untessuto di cotone in un’infusione preparata con100 g di Camomilla in 1 litro di acqua bollente;dopo averlo strizzato e ripiegato più volte su sestesso, appoggiatelo sull’addome assicurandoviche la temperatura non sia troppo elevata.L’omeopatia prescrive granuli di Chamomillae di Colocynthis 5CH alternati, due volte algiorno, fino alla scomparsa del dolore.Tra i trattamenti terapeutici alternativi varicordata la neurostimolazione elettrica transcutanea(TENS) che consiste nell’applicazione diimpulsi elettrici tramite elettrodi appoggiati sulcorpo. Questi elettrodi possono essere localizzatilungo il tragitto del nervo della zonadolorante o attorno alla zona stessa, o sui puntidell’agopuntura tradizionalmente utilizzati inMedicina Cinese. Sembra che la TENS riduca ildolore favorendo la circolazione sanguigna einibendo i messaggi nervosi dolorifici. Anchel’agopuntura ha dimostrato buona efficacia neldar sollievo ai dolorimestruali, riducendo isintomi a breve elungo termine e dimostrandosivalida alternativa all’uso, e spesso “all’abuso”, difarmaci analgesici.Secondo la Medicina Tradizionale Cinesesono molte le cause che possono essere all’originedel dolore mestruale. Le emozioni, in particolarela collera, la frustrazione, il risentimentopossono indurre un ristagno di Qi (Qi è l’energia,la forza vitale in costante movimento) del Fegato;questo può avere ripercussioni sulla libera circolazionedel Sangue (il Sangue è frutto dellatrasformazione degli alimenti, è governato dalCuore che attraverso il suo Qi gli imprime la forzapropulsiva, è immagazzinato nel Fegato e trattenutonei vasi dalla Milza) che ristagnerà nell’uterocausando dolore. Soprattutto nel corsodella pubertà, l’esposizione al freddo e all’umiditàprima e durante il ciclo può portare a quello chela Medicina Cinese chiama “invasione di freddo”a livello dell’utero e provocare dolore. Le gravidanzetroppo ravvicinate o troppo numerose perdeterminate costituzioni fisiche possono portaread un “vuoto” di Fegato e Reni che, diventandoincapaci di far circolare l’energia ed il Sangue,provocheranno stasi e dolore. Infine, l’eccessivoaffaticamento e le malattie croniche portano ad


un esaurimento dell’energia provocando unvuoto di Sangue che non può più circolare sufficientemente.Per la Medicina Tradizionale Cinese,le mestruazioni sono collegate al Fegato, ed idolori antecedenti o conseguenti al ciclo sonodovuti all’ostruzione della libera circolazione di Qie di Sangue. Il ristagno di sangue nell’utero è,dunque, lo stato patologico chiave di questofenomeno.In Medicina Cinese si possono differenziare duetipi principali di dismenorrea: quella“stagnante”, più ricorrente, in cui ildolore è particolarmente acuto, equella “vuota”. Nel caso di dismenorrea“stagnante”, le causepossono essere la stasi di Energia edi Sangue, il ristagno di freddo nell’uteroed il calore. Nel primo caso,i sintomi sono dolore e gonfioreall’addome ed al seno, sensibilitàdei fianchi e, a volte, gola secca estipsi; il polso è irregolare. La stasi diEnergia nel Fegato è spesso dovutaa stress e tensioni emotive, e il trattamento(agopuntura, massaggi,fitoterapia) servirà a far circolare il Qied il Sangue, a dissolvere la stasi e ad alleviareil dolore. Nel secondo caso, il dolore è di tipocrampiforme, si osserva avversione al contattofreddo sul ventre, miglioramento con l’applicazionedi borse d’acqua calda e peggioramentoalla palpazione ed alla pressione; il polso èprofondo e spesso irregolare. Bisognerà quindi“riscaldare” l’utero, cacciare il freddo e far circolareil sangue. Nel terzo caso, infine, il dolore siaccompagna ad una sensazione di bruciore chesi irradia all’osso sacro, le urine sono scarse escure, il polso sfuggente. Si eliminerà l’umiditàper dissolvere il ristagno.Quando si parla di dismenorrea “vuota”, ilvuoto può interessare il Qi e il Sangue o ilFegato e i Reni. Nel caso di un vuoto di Qi, ildolore addominale è sordo e persistente e siavverte una sensazione di pesantezza albasso ventre. Tale dolore migliora con lapressione ed il massaggio. C’è stanchezza,affaticamento ed il polso è debole e sottile.Bisognerà rinvigorire l’energia, nutrire ilSangue ed eliminare la stasi. Se c’è un vuotodi Fegato e Reni, i sintomi evidenzierannodolore persistente nella regione ipogastricaverso la fine e dopo il ciclo, lombalgia edancora debolezza. Il trattamento servirà,dunque, a nutrire Fegato e Reni.Anche per la Medicina Tradizionale Cinese lastrategia alimentare è molto importante, soprattuttonel caso di un ristagno di freddo. Bisogneràprivilegiare gli alimenti cotti, i sapori leggermentepiccanti che favoriscono la circolazione,i condimenti e le verdurearomatiche (cipolle, prezzemolo).Evitare, invece, i cibi freddi, soprattuttoprima del ciclo (verdure e fruttacrude, gelati, bevande ghiacciate),gli alimenti grassi che impedisconola circolazione di Qi e di Sangue, lecarni rosse, il caffè, i formaggi fermentatie il tabacco.Nella Farmacopea cinese è il SI WUTANG (Angelica 4) la ricetta classicaper curare le dismenorree ricorrenti.Nutre e tonifica il Sangue e ne regolala circolazione, soprattutto a livellodegli organi del bacino. Può essereassunto come concentrato solubile (3-6 g algiorno in 2 somministrazioni, con acqua tiepida,a digiuno) o sotto forma di compresse (1-2 capsuleper 2-3 volte al giorno, a digiuno) ed essereimpiegato per terapie anche di lunga durata.Come ogni volta, mi preme ricordare chetutte le erbe medicinali ed i trattamenti definiti“alternativi” (es. agopuntura) sonoestremamente efficaci, ma devono esseresempre utilizzati con prudenza. Benché “naturali”,non sono necessariamente innocui epossono, in alcuni casi, avere effetti collateralie controindicazioni; possono anche interagirecon altri tipi di farmaci che il pazientesta assumendo. È dunque sempre moltoimportante consultare il medico o il farmacistaprima di iniziare qualsiasi tipo di cura.HOD <strong>46</strong>Farmacia MarinoniCorso Buenos Aires, 55 - MilanoTel. 02.29400513 • Fax 02.2951373227


PER MIGLIORARE . . . . . . . . .LE RELAZIONI FAMIGLIARI28HOD <strong>46</strong>La relazione di coppia nelleCostellazioni FamigliariDI GIUSEPPE CLEMENTEEsistono due tipi fondamentali di relazioni nei sistemi famigliari:quelle fra superiori e inferiori, come nel caso di genitori e figli equella tra pari, come nel rapporto tra donne e uomini che decidonodi vivere insieme per formare una famiglia. Se osserviamo il rapportotra genitori e figli notiamo che è caratterizzato da uno squilibrio:il bambino dipende dall’adulto, il genitore dà e il figlio prende. Nel rapportodi coppia invece notiamo equilibrio, reciprocità nel dare e ricevereed entrambi ricevono in quantità pressoché uguali.Secondo Bert Hellinger (padre delle Costellazioni Famigliari) larelazione di coppia è la cosa più grande e più importante che ci sia. Inessa viene trasmessa la vita. È la premessa per la trasmissione dellavita! Tramite la relazione di coppia veniamo educati, ci formiamo, inGiuseppe Clemente essa abbandoniamo passo passo le nostre illusioni e siamo proprio perquesto connessi a qualcosa di più grande. Questa connessione si raggiungeentrando in accordo con il mondo così com’è, entrando in accordo con le differenze cosìcome sono. Prendendo congedo dall’idea che una cosa sia giusta e un’altra sbagliata.Nella relazione di coppia la donna ha qualcosa che manca all’uomo e l’uomo haqualcosa che manca alla donna. Sono alla pari sia nella loro capacità di dare che nelloro bisogno di ricevere. L’uomo riceve dalla donna quello che gli manca e dà alladonna quello che le manca e la donna riceve dall’uomo quello che le manca e gli dà quelloche gli manca. Entrambi devono essere pronti a uno scambio equilibrato, non nascondendo ilproprio bisogno dell’altro. Questo scambio si deve verificare a tutti i livelli: materiale, sessuale,emozionale, mentale e spiritualeed è la forza che preservae sostiene una relazione.Infatti più è attivo questoscambio più è profonda larelazione. Non appena nellarelazione uno dà più dell’altroo uno prende più dell’altro, lecose non funzionano.Entrambi i partner portanonella relazione l’eredità dellapropria famiglia di provenienza.L’eredità del rapporto ge-


nitore-figlio ha importanti conseguenze sul rapporto tra una donna e un uomo. Esistono casi incui una donna può comportarsi nei confronti del proprio compagno come una bambina neiriguardi dei genitori. La sua percezione di sé, pur essendo adulta, è uno stato di continuo bisognomanipolando le cose in modo tale da garantirsi che ci si prenda cura di lei. Per esempio,durante una costellazione di una donna che si era presa cura degli altri per tutta la vita e si comportavaverso il marito come una bambina bisognosa, lei si era posta di fianco ai figli, comefosse un’altra figlia e non la madre. Infatti, se talvolta nella reazione adulta ci sentiamo piccoli otrattiamo il nostro partner come un bambino, la relazione è sbilanciata a causa di qualcosa diirrisolto nella nostra famiglia di origine o in una relazione precedente.Per conservare veramente l’equilibrio, è indispensabile comportarsi da figli verso chi ci ha datola vita e da adulti verso chi abbiamo scelto come partner e da genitori verso i nostri figli. Ilmodello delle costellazioni famigliari può essere riassunto in poche basilari affermazioni:in relazione con i nostri genitori, noi siamo i piccoli e loro sono i grandi; in relazione ai nostri figlinoi siamo i grandi e loro sono i piccoli.; e infine in relazione al nostro partner siamo eguali.GIUSEPPE CLEMENTElaureato in Scienze Politiche, Counselor a indirizzo relazionalebasato su tecniche psico-corporee (iscritto all’albo FAIP),ha un Master in Programmazione Neuro Linguistica, una formazione in Ipnosi Eriksoniana,in Coaching, in Costellazioni Familiari e Organizzative.Attualmente si occupa di Costellazioni Familiari e Organizzative,di Life e Business Coaching, in gruppo e individuale.


L’ALIMENTAZIONE SANA . . . . . . . . . . . . .E NON SOLO30HOD <strong>46</strong>MENÙ"ROSA"A CURA DI NOI DUEAperitivo “rosa del deserto”Ingredienti:& 12 fragole & 300 g di pomodori& 2 foglie di menta & il succo di 1 limone& 1 gambo di sedanoPreparazionePassate tutti gli ingredienti al mixere servite.Risotto ai petali di RosaIngredienti:& 170 g di petali di rosa profumata& 5 dl di acqua & 1 cipolla piccola& 5 dl di brodo vegetale, & 1 noce di burro& Olio extra vergine di oliva & salePreparazioneScaldate mezzo litro d’acqua, mettetevi in infusione100 g di petali di rosa per 5/6 ore e filtrate.Nel frattempo tritate finemente la cipollae fatela rosolare in poco olio per qualche minuto.Aggiungete il riso, fatelo tostare e bagnatecon il brodo, versato poco alla volta, mescolandocontinuamente. A metà cottura proseguitebagnando il riso con l'infuso della rosa.Quando il riso è quasi pronto, aggiungete 50 g dipetali, mantecate con il burro e regolate di sale.Servite guarnendo con i petali rimasti.Mousse di ricotta “rosa”Ingredienti:& una tavoletta di cioccolato bianco& 250 g di ricotta & 4/5 fragolePreparazioneMettete a bagno maria il cioccolato e quandosi sarà sciolto aggiungete la ricotta e amalgamatebene, successivamente unite le fragoletagliate a pezzetti mescolando energicamenteper rendere uniforme il colore “rosa”.Torta Rosa di MeleIngredienti:& 3 mele & 300 g di farina & 120 g di burro& 150 g di zucchero & 2 uova& una scorza di limone grattugiato& lamponi nel loro succo (un vaso)& salePreparazioneSetacciate la farina e disponetela afontana: mettete nel centro il burroammorbidito, le uova, lo zucchero, unpizzico di sale e la scorza di limone grattugiata.Impastate velocemente e avvolgete inuna pellicola. Fate riposare per mezz'ora al frescoe sbucciate le mele, eliminate il torsolo etagliatele orizzontalmente a fettine. Imburratee infarinate un tortiera. Tirate la pasta sistemandolanello stampo con i bordi un poco alti.Scolate i lamponi e ricoprite il fondo dellatorta, sistemate a raggera le fettine di melacoprendo il tutto e mettete in forno a circa200° per più di 1/2 ora. Sfarinate e spruzzatecol succo dei lamponi decorando conun ciuffo di menta al centro.TRATTORIA LATTERIANOI DUEViale Col di Lana, 1Tel. 02/58.10.15.93CUCINA VEGETARIANANATURALE E BIOLOGICAAperto anche la domenica seraNon si servono alcolici


“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza, alimentazione e benessereincontri di gusto a milano e dintorni“Le donne, la salute, l’alimentazione.Medicina Naturale a difesa dell'uomo?”Ideato da Rossella de FocatiisVenerdì 18 <strong>Gennaio</strong>, ore 14.30 - 18.30Palazzo Castiglioni - Unione CTSP - Corso Venezia 49, MilanoFlavio Gazzola: Il sistema di cura olistico con l’analisi delle proteine all’interno del metodo.Luciano A. Mion: Salute, benessere, risparmio e guadagno con i biomagneti al silicio.Elio Sermoneta: Medicina per la malattia o medicina per la persona?Sergio Maria Francardo: Medicina antroposofica:una via per l’umanizzazione della medicina.Luciano Pecchiai: Come salvaguardare, secondo l’Eubiotica,la salute globale (corpo, mente e spirito), individuale e sociale.Si ringrazia per la realizzazione di questo evento Terziario Donna“Si può prevenire e curare la malattia e rallentareil processo di invecchiamento cellulare?”Ideato da Rossella de FocatiisVenerdì 22 Febbraio, ore 14.30 - 18.30Palazzo Castiglioni - Unione CTSP - Corso Venezia 49, MilanoLuca Speciani: L’attivazione naturale del metabolismo come strumento dirallentamento dell’invecchiamento: non anni, ma qualità degli anni.Sergio Chiesa: L’importanza dell’equilibrio degli oli polinsaturi per l’integrità cellulare.Giorgio Mambretti: Una chiave per capire, un cervello per guarire.Gigliola Braga: L’alimentazione anti-invecchiamento.Marco Baldoni: Diagnosi e terapie del difetto osseo orale:nuova frontiera mediante l’utilizzo di cellule staminali.Si ringrazia per la realizzazione di questo evento Fenacom MilanoLa partecipazione è gratuita. La prenotazione è obbligatoriaCon il Patrocinio di:Con il Contributo di:Erredieffe - Comunicazione e Eventi - Tel : 02. 66114397 - Fax : 02.64749456info@saporedelsapere.it - www.saporedelsapere.it


I MARTEDÌ DELLA CULTURA . . . . . . SONO APERTI A TUTTI32 50 & PiùUniversità <strong>2008</strong>Palazzo CastiglioniCorso Venezia, 49 - Sala TurismoOre 18,30 – 20,30L’ARTE DEL VENTESIMO SECOLOHOD <strong>46</strong>Martedì 15 gennaio <strong>2008</strong> Le Avanguardie francesi [1900 – 1940]Il Fauvismo di MatisseIl Cubismo di PicassoIl Dadaismo di DuchampIl Surrealismo di MagritteMartedì 19 Febbraio <strong>2008</strong> Le Avanguardie tedesche [1900 – 1940]Il Secessionismo di KlimtL’Espressionismo di MunchL’Astrattismo di KandinskyIl movimento della BauhausMartedì 11 Marzo <strong>2008</strong> L’Arte italiana [1900 – 1940]La Pittura Metafisica di De ChiricoIl Futurismo di BoccioniIl Razionalismo di MorandiMartedì 15 Aprile <strong>2008</strong> Le Neoavanguardie americane [1940– 2000]L’Arte informale di PollockLa Pop Art di Warhol e LichtensteinIl Realismo di Diego de RiveiraL’Iperrealismo di HopperL’Arte Post modernaMartedì 13 maggio <strong>2008</strong> Le Neoavanguardie europee [1940 – 2000]Lo Spazialismo di FontanaL’Arte povera di PistolettoLa Transavanguardia di PaladinoGli incontri, aperti a tutti, sono tenuti dalla Prof.ssa Alda Caruso.In vista di visite ad eventuali mostre di arte contemporanea che si terranno a Milanoverranno organizzati altri incontri di preparazione.Per iscrizioni rivolgersi a:Quota di partecipazione al corso: 50 euroTel. 02.26884432 - Dr. Guido Marconcini (Segretario Generale)Cell 339.1688949 - Sig.ra Giancarla Conti (Vice Presidente)fenacom.mi@enasco.it


Donne Manager,Allarme RosaDR EUGENIO LUIGI IORIOLo specifico assetto neuro-ormonale femminile, che per millenni ha protetto le donne(almeno nell’età fertile) dalla minaccia di tante e temibili malattie, come quelle cardiovascolari,sembra non più sufficiente a fronteggiare l’attacco di nuovi e più insidiosinemici della salute: i cosiddetti radicali liberi. A pagarne le conseguenze, in termini di qualità edurata della vita, sarebbero soprattutto le donne che occupano nella società ruoli di responsabilitàparticolarmente gravosi. Imprenditrici e manager, in prima istanza, dunque. Ma questasarebbe solo la punta di un iceberg che vede nascosta alla sua base, a profondità variabili, lelibere professioniste, le impiegate, le operaie e, infine, lecasalinghe, solo per il fatto di appartenere al gentil sesso.L’allarme “rosa” è stata lanciato in diverse occasionidall’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo, cheda tempo è impegnato in ricerche volte a comprendere imeccanismi alla base dei rapporti fra radicali liberi e antiossidantida una parte, e malattie cardiovascolari e neurodegenerativedall’altra, in un complesso puzzle che vede coinvoltele funzioni del sistema nervoso, delle ghiandole endocrine edell’apparato immunitario.Nel numero precedente abbiamo dato ampio risalto allostress psichico, stato di tensione psicofisica dell’organismovolto all’adattamento a una situazione imprevista, che puòassumere una valenza sia positiva (eu-stress) che negativa(di-stress). Infatti, almeno nella sua forma acuta benigna (eustress)lo stress è una condizione reattiva, di chiaro significatoadattativo (lotta per la sopravvivenza) che mette l’organismo,sottoposto a vari stressori (agenti fisici, chimici, biologici,psicologici) nelle condizioni ottimali per fronteggiare unasituazione minacciosa, imprevista o imprevedibile, col fineultimo di superare l’emergenza, lottando o fuggendo (flight orfight, per dirla all’inglese). Purtroppo, il persistere dei suddettistressori e/o la loro inadeguata rimozione comporta lacronicizzazione dello stress, evento molto frequente neisoggetti che rivestono importanti ruoli nella società. Tale distressinnesca meccanismi potenzialmente dannosi, ai qualiprendono parte eventi sia neuro-ormonali – prolungamentodella “scarica adrenalinica” – che “chimici”, tra i quali giocanoun ruolo determinante proprio i radicali liberi.© Mary Lynn BlasuttaHOD <strong>46</strong>33


34HOD <strong>46</strong>Ma cosa sono i radicali liberi?In termini squisitamente chimicisono atomi o raggruppamenti di atomiparticolarmente instabili che tendonoa reagire con qualsiasi molecola entrano incontatto. Utilissimi per la lotta contro leinfezioni batteriche e per la comunicazionetra le cellule, diventano pericolosi killer cellulariquando prodotti in eccesso e, quando,soprattutto, le nostre “difese antiossidanti”diventano incapaci di smaltirne la quantità inesubero. Gli scienziati hanno coniato il termine“stress ossidativo”, proprio per indicareuna condizione morbosa indotta da unosquilibrio fra la produzione (aumentata) e l’eliminazione(ridotta) dei radicali liberi. Allostress ossidativo è riconosciuto un ruolo chiavenell’accelerazione dell’invecchiamento enello sviluppo di malattie croniche e degenerative,quali l’arteriosclerosi (con le sue piùtemibili conseguenze: l’ictus cerebrale e l’infartocardiaco), la malattia di Alzheimer, ilmorbo di Parkinson, il diabete mellito e persinoalcune forme di cancro. La novità è cheesisterebbe una stretta correlazione fra i duetipi stress, psichico e ossidativo. E di entrambisarebbero vittime - non sempre inconsapevoli- proprio le donne, soprattuttoquelle “in carriera”. Infatti, in conseguenzadelle mutate condizioni socio-culturali degliultimi cinquant’anni, queste donne, spessocon situazioni familiari conflittuali alle spalle,animate dal desideriodi “farsi valere” in uncontesto professionaledeclinato “al maschile”,o semplicemente vittimedella loro stessafrenetica attività, hannopresto acquisito stili divita decisamente pocosalutari. In molte diloro, lo stress psichicoquotidiano alimentaspesso reazioni a sfondoansioso o depressivo,che non di radosfociano in abitudiniviziose, quali gli eccessialimentari, il tabagismo,l’alcolismo e l’abusodi farmaci psicotropi. A loro volta, tuttequeste condizioni contribuiscono, in variamisura, a far aumentare la produzione di radicaliliberi e ad abbassare le capacità di difesaantiossidanti, creando i presupposti peruno stress non più solo psichico ma anche“chimico”, lo stress ossidativo, appunto. Neconsegue un generale peggioramento dellaqualità della vita che rende le donne managerpiù suscettibili allo stress psichico, secondoun circolo vizioso difficile da spezzare,soprattutto se si aggiungono altri cofattori dimorbilità, quali una ridotta attività fisica.E le donne che non pensano alla carriera?Neanche le donne “meno in carriera” possono sfuggire a questoperverso meccanismo. Infatti, per motivi non ancora ben chiari, lagravidanza si accompagna ad un aumento dei livelli di marcatoribiochimici di stress ossidativo, specie in caso di gestosi. Inoltre, l'assunzionedi associazioni estro-progestiniche (indipendentemente dall'indicazione,ossia prevenzione del concepimento o squilibri ormonali) è costantementeaccompagnata ad una grave condizione di stress ossidativo. Forti dubbi, poi,si hanno anche riguardo alla cosiddetta terapia ormonale sostitutiva. Infine,è allo stress ossidativo che è oggi possibile ricondurre patologie quali il photoageing,le rughe precoci e la cellulite, incubo di tante donne, in passatoconsiderate come semplici inestetismi cutanei, ma che oggi sappiamoessere correlate all'aumentato carico di radicali liberi.Che fare? Il primo passo - suggeriscono le linee guida dell’OsservatorioInternazionale dello Stress Ossidativo - è sottoporsi ad una valutazione dellostress ossidativo presso un laboratorio di analisi o l’ambulatorio del proprio


medico (se opportunamente “attrezzato”). Tra ivari test effettuabili su prelievo di sangue - mane esistono anche su urina - si stannodimostrando utili nella routine clinica il d-ROMstest (range normale 250-300 U CARR) ed ilBAP test (risultato ottimale se al disopra di2200 micromoli/L di ferro ridotto), messi apunto dal chimico pientino Mauro Carratelli. Unaumento dei valori del primo e/o unariduzione di quelli del secondo indicano unacondizione manifesta di stress ossidativo eimpongono i necessari correttivi, che il medicostesso avrà cura di indicare alla donna stressata.In tale contesto, accanto alle modifiche dellostile di vita (attività fisica regolare ed alimentazioneequilibrata e varia), alle tecniche dirilassamento ed all’eventuale psico-terapia, puòessere utile il ricorso intelligente e mirato adintegratori di origine naturale, come quelli propostidalla linea CELLFOOD ® (distribuiti in Italiada Eurodream, La Spezia), potenzialmente ingrado di intervenire non solo sui sintomi maanche sui meccanismi che sono alla base dellostress. Così, per ridurre il disagio dell’aumentataconflittualità, ecco Cellfood ® SAMe goccesublinguali, a base di S-adenosilmetionina, unpotente neuromodulatore naturale attivoanche sul metabolismo dei fosfolipidi e degliamminoacidi. Se, invece, preoccupano le ripercussioniche lo stress può avere sulle funzionicardiovascolari, CELLFOOD ® DNA RNA sprayorale è la soluzione ideale, insieme ai presidimedici convenzionali, per proteggere il cuoree learterie. Se,infine, è marcata la componente“ossidante”, per stili di vita incongrui, l’integrazionecon CELLFOOD ® VITAMINA C e CELL-FOOD ® MULTIVITAMINE, ambedue proposti incomoda formulazione orale, è la risposta piùefficace ed innovativa. Per tutte, non solo ledonne manager, CELLFOOD ® formula base diEverett L. Storey, integratore naturale a base 17amminoacidi, 34 enzimi, 78 minerali e solfatodi deuterio in tracce, l’unico vero PASS PER ILBENESSERE.Comunicazione importante per le donneA partire dal prossimo gennaio <strong>2008</strong> l’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativoavvierà in Lombardia uno studio sullo stress ossidativo, nel cui contesto offrirà gratuitamentead un campione di donne la possibilità di sottoporsi ad una valutazione del bilancioossidativo mediante d-ROMs test e BAP test. L’iniziativa avrà come partner privilegiatol’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da) che si interesserà, in particolare,di presentare e divulgare i risultati ottenuti ai media ed alla popolazione.EUGENIO LUIGI IORIOMedico Chirurgo, Presidente Osservatorio Internazionale Stress Ossidativo (Salerno)www.osservatoriostressossidativo.org • eugenioluigi.iorio@alice.itHOD <strong>46</strong>35


36HOD <strong>46</strong>UN SUGGERIMENTODOTT.SSA PIERA FILECCIANATURALELa stagione autunnale è difficile per i capelli: è esperienzacomune che nel periodo delle castagne aumenti la normalecaduta. È un fenomeno reversibile, collegato allanostra natura di mammiferi con pelo che, una volta all’anno,vanno in muta.A volte questa caduta si accompagna a capello grasso e nonregredisce con l’inizio dell’inverno. Si tratta della calvizie oalopecia androgenica, che fa disperare tanti signori e licostringe dal medico più di qualsiasi altra malattia della pelle.Visto la giovane età di parecchi pazienti e la lunga durata dellamalattia, si consigliano prodotti più ‘facili’ , ben tollerati, specialmentenell’uso prolungato.Uno degli ultimi ritrovati è l’adenosina, molecola presente in tutte le cellule, responsabile dellarisposta terapeutica di molti farmaciL’adenosina dà una risposta simile al minoxidil, farmaco noto nella terapia della calvizie, mameglio tollerata. L’essere inserita nei cosmetici, oltre a dimostrare la sua innocuità, le permettedi interagire con altre sostanze , come alcuni aminoacidi, che stimolano la produzione di cheratinasul fusto del capello, migliorandone anche l’aspetto estetico.Si applica la sera, sia nell’uomo che nella donna, sul cuoio capelluto, per sei mesi di attacco e tremesi di mantenimento nelle stagioni di passaggio (autunno, primavera).E i capelli, in queste situazioni, come vanno lavati?1. Utilizzare sempre shampoo delicati, molto fluidi,in cui i tensioattivi siano molto diluiti.2. Se i capelli vengono lavati più di 2 volte a settimanaè sufficiente una sola passata.3. I capelli, specialmente nella donna, vengono asciugatitamponando con asciugamano di spugna,riservando l’ultima passata al phon non troppo caldo,per non traumatizzare ed elettrizzare il fusto.PER LA CALVIZIEDisegno di Ilaria ComoloAncora una volta dalla natura una risposta efficace e bentollerata per una problematica delicata del capello.Dott. Piera FilecciaSpecialista in Dermatologia • Esperta in cosmesi naturalefileccia@mclink.net


Per combattere e migliorare le forme di cellulite è indispensabileuna cura mirata, specifica e di successo con una crema anticellulite.AKESMA PERFECT-FUn trattamento innovativo e specifico contro la cellulite èAKESMA PERFECT-F. La sua esclusiva formulazioneconsente al particolare mix di principi attivi di agire inmaniera straordinariamente efficace e veloce nellaprevenzione e nel trattamento della cellulite.Punto di forza di questa innovativa formula è la fostatidilcolina,sostanza efficacesia nell’azione liporiducentesia nel trasporto dei principi attivicon un’elevata capacità legantenei confronti dell’acqua, che determinaun aumento del grado di umidità dello stratocorneo e dell’epidermide. Agendo in sinergia con la caffeina,l’escina,lacentellaasiatica,l’ananas sativus,l’olio essenziale di limone e l’olio di finocchio,la fostadilcolina assicura un’azione anticellulitepotenziata, eccezionalmente efficace come untrattamento professionale da “istituto”.La caffeina stimola il drenaggioe la rimozione deiliquidi stagnanti, stimolala mobilizzazione degliacidi grassi nel tessutoadiposo con un effettolipolitico e termogenico, èdotata di spiccata attività antinfiammatorie e capacedi apportare tono, morbidezza ed elasticità alla cuterendendola progressivamente più compatta e levigatacon una notevole attenuazione dell’effetto a “bucciadi arancia”. L’escina contiene olio essenziale, steroidi,flavonoidi, saponine triterpeniche e asiticoside.La sua caratteristicaprincipaleè lacapacità dimigliorare iltrofismovasculo connettivale,ripristinandol’equilibrio emodinamico a livello del sistemamicro-vasculo-tissutale. Il risultato è un tessutomorbido, non ipertrofico, e correttamente irrorato. Lacentella asiatica, il cui costituente essenziale è labromelina,agisce conun meccanismodi tipoproteoliticosulla fibrina,facilita ildrenaggiodel focolaioinfiammatorio e riassorbe l’edema.Per la presenza di acidi organici, l'ananas é utileanche come diuretico; il gambo d'ananas presentaanche una blanda azione antiaggregante piastrinica.Gli oli contenuti nella speciale formulazionesono utili per la stimolazione sulla circolazione locale,per l’azione lenitiva, astringente, rinfrescante eanti-arrossamento.AKESMA PERFECT-F con Fosfatidilcolina va applicata due volte al giorno come strategia d’attaccosulle zone interessate massaggiando fino a completo assorbimento dal basso verso l’alto.Nel mantenimento applicare una volta al giorno.Via Durini 14 - 20122 MilanoAKESIS S.R.L. • www.akesis.it - info@akesis.it


ÈFFLORA “il confetto buono”Integratore alimentarecon alta concentrazione di fermenti vivi,calcio e vitamine C – D – EI buoni confetti di Èfflora, racchiusi in buon cioccolato, sono graditisia ai bambini che agli adulti.Contengono:LA VITAMINA D3,LA VITAMINA Cindispensabile per la mineralizzazionedelle ossa e perl’assorbimento del Calcionel tratto intestinale.Il Calcio è elementofondamentale perlo sviluppo scheletricodurante la crescita infantile,il mantenimento in allattamento ed in menopausa.AMINA C, è attiva nella produzione di anticorpi e rafforzala funzione immunitaria, aumentando la resistenza dell’organismo.LA VITAMINA E, E fondamentale nella lotta ai radicali liberiresponsabili dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando l’integritàdell’epidermide e delle mucose.Con due miliardi di FERMENTI LATTICITTICI, può prevenire erisolvere le disbiosi dovute ad un’alimentazione non corretta oall’impiego di sostanze che danneggiano la microflora intestinale.ÈFFLORA può essere d’aiuto in caso di disturbi conseguentiall’alterazione della flora intestinale quali stipsi, diarrea del viaggiatore,diarrea acuta. Inoltre, essendo priva di lattosio, è indicataanche per chi è intollerante al latte e suoi derivati.ÈFFLORA, l’originale, lo trovi nelle migliori farmaciewww.efflora.com • efflora@efflora.comREDIENTS • Via Mantova, 11 • 20135 MilanoCell 328.2864964


NEL CUORE . . . DEL VECCHIO QUARTIERE DI MILANO BOVISA44HOD <strong>46</strong>Cibo…enòche cos’è Cibo…enòÈ qualcosa di più sia di un ristorante sia di un’enoteca, dove si mangiae si beve a qualsiasi ora, dalle 9.30 fino a mezzanotte (la cucina chiudealle 22,30). Sarete ospitati in un ambiente caldo e molto ospitale dovela cucina casalinga, rigorosamente curata e di qualità, sforna torte fattea mano a partire dalla mattina, paste fresche offerte insieme a formaggie affettati introvabili durantel’happy wine del pomeriggio, e diversi menù per pranzoe cena, ognuno dei quali vede abbinata la sua specialelista di vini. E se il pranzo prevede anche un menù strettamentevegetariano, la cena permette di apprezzarecon più tranquillità i piatti della casa, amati per il loroincomparabile mix di modernità e tradizione, di cucina“alta” e casalinga, che riscopre i gusti regionali e chiudecon dessert (ovviamente) fatti in casa.Materie prime da intenditoreQui i condimenti sono pochi e naturali, solo olioextravergine proveniente da piccolie piccolissimi produttori umbrie toscani, pasta sempre fatta incasa e con sfoglia fatta a mano, carni provenienti da macelli selezionati egarantiti con arrivo giornaliero.ATTENZIONE CHE GIORNO ESATTO C’È LASERATA A TEMAA Il lunedì sera, oltre al menù del giorno troverete“abbuffata di primi” (3 primi a volontà).A Il mercoledì sera cena a base di gnocco fritto con taglieri di salumi e formaggi.A Serate a tema: a febbraio ce n’è una dedicata alla cacciagione.E se il cliente desiderasse portare a casa alcune leccornie che ha gustato– vini, salumi, olii, marmellate, cioccolate ecc. – può farlo.Via Schiaffino 21, Milano Bovisa (adiacente al nuovo Politecnico)tel. e fax 02 39312792 • www.ciboeno.it • info@ciboeno.it


ROSE BARNIDal 1882Rose d’AutoreVivaisti da cinque generazioni, da più di settant’anni cidedichiamo esclusivamente alla coltivazione della Rosa.Le nostre piante vengono prodotte in terra toscana, utilizzandotecniche manuali su portainnesti testati e selezionatiper la resistenza a tutti i climi italiani. La vasta area su cui siestendono i nostri vivai, permette di coltivare le rose in terrenisempre ricchi di nutrimento e di tutti gli elementi mineralifondamentali per la buona riuscita delle piante.Via del Casello, 5 - 51100 PistoiaTel. 0573 380<strong>46</strong>4 – Fax 0573 382072www.rosebarni.it – info@rosebarni.itLa forte tradizione che ci contraddistingueassicura la riuscita di un prodottodi qualità, controllato e seguito intutte le sue fasi da occhi esperti e ormaiabituati a riconoscere anche i sintomi piùocculti che può manifestare la pianta.Possiamo fornire rosai a radice nuda, inriposo vegetativo, da ottobre a marzo.Nella stagione primaverile-estiva, offriamoai nostri Clienti la possibilità di acquistare etrapiantare senza rischi anche rose in vaso, in piena vegetazione e fioritura.Le nostre piante possono essere spedite e consegnate a mezzo corriere in tutta Italia e all’estero,oppure ritirate direttamente presso il nostro vivaio di Pistoia.L’altro aspetto fondamentale della nostra attività è la ricerca di nuove varietà attraverso la tecnicadell’ibridazione. Da più di trent’anni portiamo avanti un programmaaccurato di incroci, creando ogni anno splendide rose, chevengono poi osservate e selezionate durante un lungo periodo ditempo, dai sette ai nove anni, allo scopo di individuare le varietà piùvigorose e resistenti, adatte al clima italiano. Prima di essere messe incommercio, le nuove creazioni vengono inviate ai Concorsi Nazionalie Internazionali per Nuove Rose, nei quali sono stati ottenuti i premipiù importanti e prestigiosi.Sublime Rosail libro che ogni appassionato di rose dovrebbe avere in casa.Formato cm 23,5 x 27 • 160 pagine, 160 illustrazioni.Si può richiedere direttamente a Rose Barni:Tel. 0573 380<strong>46</strong>4 - Fax 0573 382072 - info@rosebarni.itHOD47

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