Andar per vie, strade, piazze…(2004) - la Notizia

IntroduzioneIII-3La vita di un paese, le vicende di una comunità si leggono anche dai nomi delle vie, dellestrade, delle piazze. Conoscerne le origini vuol dire sfogliare le pagine della sua storia.L’attribuzione del nome ad un’area di circolazione poteva diventare l’occasione per ricordareil personaggio locale, o nazionale, o la denominazione popolare di un’area, di un campo, di unazona.Può capitare così di abitare in una via intitolata a qualcuno, senza sapere chi questi sia,specialmente per i personaggi locali.Con questo glossarietto, pertanto, cerchiamo di fornire quelle notizie che possono permettercidi conoscere qualcosa di più del nostro paese, in particolare sull’origine o sull’etimologia deinomi delle vie, strade o piazze di Guidizzolo.L’attribuzione di un nome alle vie è avvenuto nell’arco di più di un secolo, pertanto non siriscontra un unico filo conduttore, pur se è stato messo in atto qualche tentativo di mantenere unacerta omogeneità tematica nelle denominazioni delle vie di alcuni quartieri. Si è verificato così che nelquartiere “Pedrotti” si sono ricordati quasi esclusivamente personaggi guidizzolesi e mantovani(Bonomi, Levantio, Tazzoli, Mazzolari, Nuvolari, Marco Sevilio, Monteverdi, Sordello, Isabella d’Este,Gonzaga, San Luigi G.), ma altri si trovano sparsi in altri quartieri (zona Enel - “San Martino”: GiulioRomano, don Maraglio, Michele Grassi, Amadori e zona quartiere “Gitti”: Virgilio, Vittorino da Feltre,Vincenzo Gitti) o in zona industriale (Bazzani). Altri tentativi sono stati accennati in zona “Bonola” conle vie dedicate ai fiumi (per ora solo via Po e via Mincio), mentre recentemente in zona San Lorenzo siè iniziata la zona dedicata alle regioni (Lombardia, Emilia, Piemonte, oltre a viale Italia). Peccato cheviale Europa è, da tempo, da tutt’altra parte.A parte Claudio Monteverdi, ricordato perché mantovano adottivo, non è ricordato alcunmusicista, nonostante Guidizzolo vanti una tradizione ed una cultura musicale non certo di secondopiano.E’ invece ampiamente rappresentata la categoria degli artisti ed uomini d’ingegno, presentiprevalentemente in zona industriale (Leonardo, Galileo, Michelangelo, Bazzani, Alberti, Tiziano,Palladio, Raffaello). In tutt’altra zona, invece, sono stati genericamente (ed inutilmente) ricordati tutticon una “via degli artisti”.Ma la categoria più rappresentata è quella degli “eroi”, di tutti i tipi, da quelli risorgimentalinazionali (da Garibaldi a Mazzini, fino a Battisti, Filzi, Sauro, Chiassi e Chiesa) a quelli locali(Amadori, Muti, Tazzoli) o i più recenti (Fratelli Cervi, D’Acquisto e Rodella, ma anche Gramsci eMatteotti) fino alle vittime del terrorismo anni ’70-’80 (Moro, Alessandrini, Casalegno, Varisco eRossa).A conferma di questa “vocazione toponomastica eroica” troviamo anche: via delCombattente, viale Martiri della Libertà.Un discorso a parte meritano le frazioni. Fino al 1980 circa, l’ordinamento ecografico dellefrazioni consisteva in una numerazione civica unica e progressiva. Quindi non era di alcuna utilità cheAndar per vie, strade, piazze…