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premio arco d'oro - Campo de'fiori

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MARISALAURITOSHOWBEATOGIOVANNIPAOLO IIV RASSEGNATEATRALE“PREMIOARCO D’ORO”GIROD’ITALIA ACIVITACASTELLANA


2 <strong>Campo</strong> de’ fioriSOMMARIOEditoriale:Un sogno nuovo.......................................3L’intervista:Marisa Laurito show!.................................5Curriculum vitae:Patrizia Casagrande..................................7Francesco De Gregori...........................8Suonare Suonare:Io sono immortale....................................9Per far bollire una rana......................11Roma che se n’è andata:Villa Glori...........................................12-13Ecologia e ambiente:L’etica di una nuova economia verde nellaTuscia....................................................14Un colpevole a tutti i costi..................15Il nostro Papa Giovanni Paolo II...16.17Giovanni Palo II il Papa di tutti.........18Plantare funzionale di ROOT..............21Un bel gesto di vita cittadina.............22V Rassegna nazionale “Arco d’oro”....23La Chiesa èinquieta............................24Come eravamo:Cerase, viscioli e cerasoli marini..............25Tuia Maria Adele campionessa italianadelle due ruote....................................26Ass. Artistica IVNA:Riccardo Grattarola, visionario dello “scatto”.........................................................28Oltre Google........................................29Il Fumetto:Dorohedoro............................................30La rubrica dei cognomi.......................31La società in conflitto.........................32Alessandro Petronio medico e filosofo.................................................33Il muro di Via del Forte......................34Vorrei incontrarti fra cent’anni:Filomena Basili........................................35Foto & foto .........................................36L’angolo del Bon Ton:L’abito da sposa......................................37Una “Fabrica” di ricordi:I campi di Maggio...................................38Nel cuore.............................................40La periartrite di spalla........................41La maestra Clara Mazzi fa l’appellodopo 30 anni.......................................42Mostra di arte sacra............................43Le storie di Max:I Camaleonti...........................................44Il giro d’Italia......................................45L’angolo del poeta...............................46I nostri amici.......................................47Agenda.................................................48Oroscopo .............................................49Messaggi....................................50-51-52Roma com’era.....................................53Album dei ricordi.........54-55-56-57-58-59Annunci gratuiti..............................60-61Numero unico......................................62Selezione offerte immobiliari .......63-64Foto di copertina:Arcobaleno alle Cascate delle Marmore (TR),di Cristina EvangelistiECCO LA NOSTRAPAGINA DIFACEBOOK!!!SIAMO GIA’OLTRE 1500,MA POSSIAMO ESSEREMOLTI, MOLTIDI PIU’!!!!TENETEVI AGGIORNATI SUTUTTE LE NOSTRE INIZIATIVEED INVITATECI AI VOSTRIEVENTI!!!POTETE RICHIEDERE LANOSTRA AMICIZIAANCHE CLICCANDO SUL-L’ICONA CHE TROVATENELL’HOMEPAGE DELNOSTRO SITOWWW.CAMPODEFIORI.BIZ!COSA ASPETTATE???TUTTI I NOSTRI RECAPITI UTILIPIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT)TEL/FAX 0761.513117 - INFO@CAMPODEFIORI.BIZSiate protagonisti della rivista che amate di più!!!


<strong>Campo</strong> de’ fiori 3Un sogno nuovodi Sandro AnselmiE’ difficile che le mie parole possano avere grandeeco, ma se esse prendono forza nel più profondodell’animo, posso sognare di aver trovatoal mio fianco chi, con me, condivide un principio,un’idea. E’ vero, però, che le mie convinzioni restanospesso utopie: ci vuol tempo per cambiare le cose… il problemache voglio affrontare questa volta è importante edelicato e la sua risoluzione sarebbe un grande risultatocivile e sociale. Si è tanto lavorato per aiutare le persone diversamente abilinell’integrazione, nell’autonomia, e per dare loro un’identità, ma, stranamentenon si è mai pensato che per garantire loro un’esistenza dignitosa, occorrerivedere necessariamente la loro minima pensione sociale!Questo significa innanzitutto dare loro rispetto per quello che sono, e cioèesseri umani!La condanna di chi deve cercare sempre sguardi diversi, sguardi in cui cogliere l’umanità, la comprensione, l’amore; la preghieracostante per essere rispettati per quello che si è; avereil terrore della solitudine, dell’ansia, della depressione… etener viva la fede e la speranza che tutto cambierà!Volersi convincere che la vita è solo immagina-- zione, aria. Cercare lo spirito e non il corpo,illudersi di essere tutti uguali…Ma bisogna pur vivere! Come si puòcon poco più di 300,00 € al mese?Il mio sogno nuovo è che tutte le personesensibili, le associazioni di categoriae, di conseguenza, le istituzioni,si facciano carico di ciò elavorino, quanto prima, perrisolvere questo problema achi non può parlare con leparole, ma solo con il cuore...


<strong>Campo</strong> de’ fiori5MARISA LAURITO SHOW !TUTTI INSIEME ABBONDANTEMENTEMA” con Antonio Ricci e“CASA LAURITO” sul satellite.In questo nuovo show laLaurito si trasforma in OneWoman Show accompagnatada un quartetto abbondante..di cantanti ballerine e dauna irriverente e insubordinataorchestra diretta da FabrizioRomano che esegue composizioni ecanzoni scritte appositamente per Leida Andrea Mingardi, Carlo Marraledei Matia Bazar, condite da famosemelodie napoletane e brani degli anniventi. Insomma un bel ritorno dell’artistanapoletana dedicato al pubblicoche la segue, ormai, da trentacinqueanni e che è accorso numeroso alTeatro Sistina di Roma per rivederemacchiette e personaggi interpretatidall’ attrice più abbondante d’Italia…in arte Marisa La Nuit.di Sandro AlessiTrentacinque anni di carriera e non sentirseli…Scoppiettante come nei primi tempidella gavetta ma con un enorme bagagliodi esperienza , Marisa Laurito sbarca alTeatro Sistina con il suo nuovo spettacolo“Show! Tutti insieme Abbondantemente”nato per festeggiare questomomento felice dell’ artista napoletana. Adotto anni, sopraffatta dal clima della cittàche ti fa respirare teatro nelle strade fin daquando sei in fasce, decise di fare l’attrice.Fare gavetta con un grande, comeEduardo De Filippo, non è da tutti, tant’èche rimase per sei anni nella sua compagniapassando dal teatro alla televisionesenza alcun problema, imparando dalMaestro il mestiere di attore. “EDEN TEA-TRO” è stata la prima commedia musicalecon Roberto De Simone e poi tanti spettacolicon De Filippo: “NIPOTI DELSINDACO”, “GLI ESAMI NONFINISCONO MAI”, “NATALE IN CASACUPIELLO”, “UOMO E GALAN-TUOMO”, e poi il primo da protagonistacon Tato Russo in “CAFE’ CHANTAN”, etanti altri come “LA PERLA REALE” conElvio Porta, “AMORI MIEI” con UgoGregoretti, “NON TI PAGO” e “NUTURCO NAPOLETANO” con De Filippo,“BARILLA BOOGIE BAND” con RenzoArbore, “AGGIUNGI UN POSTO ATAVOLA” di Garinei & Giovannini. Ad uncerto punto della carriera anche il cinemaapre le porte all’eclettica artista partenopea,e nel 1976 Marisa riceve una telefonatada Luigi De Laurentis che stava cercandola protagonista, accanto a Manfredie Tognazzi, del film “LA MAZZETTA” perla regia di Sergio Corbucci a cui seguirono“PARI E DISPARI”, “A TU PER TU”sempre con Corbucci, “L’ITALIA SEROTTA” e “MI FACCIA CAUSA” conSteno, “CAFFE’ EXPRESS” di Nanni Loy.Oltre trentacinque film che la portarono alavorare con Manfredi, Montesano, NanniLoi, Vittorio Sindoni, Pasquale FestaCampanile, Maurizio Ponzi, Luciano DeCrescenzo. Ricordiamo tra l’altro che nel1992 con “TIERRA NUEVA” film venezuelanocon Antonio Banderas ha vinto ilGlobo D’Oro come miglior attrice straniera.E poi tanto Bagaglino grazie a Pingitore el’incontro con Renzo Arbore e “QUELLIDELLA NOTTE”, Marisa LaNuit, primadonna diFantastico, prima conBaudo e poi con AdrianoCelentano, e poi conduttricedi “DOMENICA IN” per laregia di Gianni Boncompagni,“SERATA D’ONORE” conGino Landi, “PAPERISSI-


<strong>Campo</strong> de’ fiori 7Curriculum vitaePATRIZIA CASAGRANDEMora, con due occhioni che dalverde passano all’azzurro rapidamente,ed una bravura inconfondibile:Patrizia Casagrande, attrice venetadi Conegliano, laureata in ScienzePolitiche presso l’Università di Padova,ben presto si innamora della professionedi attrice. Amante del ballo e della musica,il suo primo esordio sulle scene avvieneproprio a Conegliano con il musicalHello Dolly (2001) a cui segue Cats(2003), Sette Spose per Sette Fratelli(2005), il Re Leone (2006), Romeo &Juliet (2007), Notre Dame De Paris(2008 nel ruolo diEsmeralda), RumoriFuori Scena (2010) eProfessione Separataal Teatro Testacciodi Roma per laregia di SalvatoreScirè , dove l’abbiamoincontrata qualchesettimana fa.Come cantante frequentacon successol’istituto musicale “A.Benvenuti” di Conegliano.Perfeziona ilballo seguendo moltistage e tra il 2009 edil 2010 frequenta illaboratorio di musicale teatro tenuto daMauro Mandolini pressola Fonderia delleArti di Roma, mentretra il 2007 ed il 2009segue il Laboratorio diTeatro e Dizione tenutoda M<strong>arco</strong> Falaguastapersso il TeatroTestaccio.Insomma un’ attrice atutto tondo che aspettiamoquanto prima nel firmamento dellestelle italiane.In bocca al lupo Patrizia!Sandro Alessi


<strong>Campo</strong> de’ fiori 11Per far bollire una rana, comeprima cosa bisogna prenderla.Se non ci prendiamo cura della nostra vista, potremo fare la sua brutta finePaolo Balzamoresponsabileformazione einformazioneCentri Ottici Lisie Bartolomeiwww.lisi-bartolomei.comPer prenderla, andateallo stagno più vicino(meglio all’alba quandola temperatura è piùbassa ed i riflessi delbatrace sono menosaettanti), avvicinatevilentamente alla sprovvedutarana che stascaldandosi al primosole vicino alla riva,facendo atten-zione adavvicinarvi esattametedi spalle, col sole difronte o di lato, senzache la vostra ombra ladisturbi. Una volta atiro, velocemente, la potrete prendere conle mani unite a coppa. Attenzione che se èappena uscita dall’acqua, sarà viscida e viscivolerà di mano. Come alternativapotrete prendere una comune canna dapesca, mettendo, alla fine della lenza,(senza amo!) un fiocchetto fatto con unpezzetto di calza di nylon. Basta poi farmuovere velocemente davanti agli occhidell’animale l’esca, come se fosse ininsetto, e la rana prontamente lo ingoierà ,ed allora la potrete, dopo qualchesecondo, prendere.Bene, adesso la rana è vostra. Dovete solobollirla. Se la buttate in una pentola diacqua bollente, quella scapperà via comeuna saetta, e avrete fallito! Allora bisognaagire conoscendo la psicologia deglismerraldini anuri.Presa la rana con dolcezza, bisognametterla in una pentola di acqua fredda, eporre questa sul fuoco bassissimo.Al primo tepore la rana, infreddolitadall’acqua gelida, si compiaceràdell’aumento di temperatura, e si godràbeata il teporino. L’aumento dellatemperatura dell’ambiente, se molto lento,consentirà poi però un adattamento dellapovera bestia al disagio crescente,debilitandola sempre più, fino a quando,troppo tardi, non saprà , né potràpiù reagire e finirà per morirelessa.Si, direte voi, ma chivorrebbe mai ammazzarecosì crudelmente unapovera bestia? E perché ,poi?Beh! È stato un esperimentoeffettuato nella facoltà dibiologia, nella John HopkinsUniversity nel lontano 1882.Con questo esperimento si èdimostrato, in assoluto, lastupidità di certi scienziati e loscarso rispetto di qualcuno perla vita. Qualche insegnamento,tuttavia, ne possiamo trarre. A noisuccede la stessa cosa in tutti i settori.Non siamo razzisti, ma tolleriamo un po’ diluoghi comuni contro i negri e gliimmigrati. Non siamo omofobi ma “certoveder due donne o due uomini che sibaciano in strada mi fa un po’ senso”.Siamo contro ogni dittatura, masopportiamo le piccole (ma sempre piùgrandi) mancanze di legalità quotidiane edi privilegi delle caste e degli “albi” assortiti.Della serie di Onofrio marchese del Grilloche dice “Me dispiace, ma io so’ io, e voinun sete un .......!”È solo questione di quantità e di tempo, efacciamo come la ranocchietta, citroveremo in piena Shoa’, governati da unmoderno KuKluxKlan e da baronato didespoti assoluti. Lessati, esattamentecome quella rana del Maryland.Direbbe il mio amico Tonino: “che ciazzecca questo con i centriLisi&Bartolomei?”E beh, qualcosa c’entra. Quello checerchiamo, nei nostri centri, è di esserenon già “spacciatori di lenti”, maconsulenti del benessere visivo dellanostra clientela. Quando un cinquantenneci dichiara con orgoglio “io leggo senzaocchiali”, quando una mamma dice di suofiglio adolescnte “sta le ore intere con laplay station in mano”, quando vedobambini in pieno agosto senza occhiali dasole, mi viene da pensare: “povereranocchiette, stanno per bollire, maancora non se ne rendono conto!”Il benessere visivo non è il “ce la faccioancora!” o il “vedo bene, certo non le cosepiccole piccole...”. Il benessere visivo, chenoi dei centri ottici Lisi&Bartolomei cisforziamo di tutelare nella nostra clientela,è sentirsi al meglio, essere efficaci almassimo. Il benessere visivo è andaremeglio a scuola, guidare con più sicurezza,lavorarare di più, con meno stanchezza ederrori. Il benessere visivo è stare al sole diagosto da giovani senza farsi venire unadegenerazione maculare in terza età .Aiutateci a tutelare il vostro benesserevisivo, non adattatevi inutilente ai disagifino a finire lessi.Pensateci, care ranocchiette!Hasta la vista!


14<strong>Campo</strong> de’ fioriEcologia e AmbienteL’etica di una nuova economia verde nella Tusciadi GiovanniFrancolasolo.Un’ economiae c o l o g i c a -mente sostenibilenella Tuscia èpossibile e piùsaranno fatti sforziin questa direzione,più saranno grandile opportunità intermini di occupazioneda parte ditanti giovani e nonOccorre coraggio e lungimiranza per intraprendereuna comune condivisione. E’indispensabile modificare i nostri stili divita, facendo partire una Green Economydal basso, supportata da altrettantiimprenditori che non vedono in tali traguardisolo costi aggiunti; a mio avviso èla strada giusta da intraprendere.Molte le possibilità che questa nostra terraci offre, ma non sono prese spesso in giustaconsiderazione.Parlare di turismo, di agricoltura, di rivalutazionestorica paesaggistica e culturale“Non rimandare alleprossimegenerazioni quelloche si può faresin da subito“dei nostri territori, sembra una vecchia filastroccarecitata solo in alcune specialioccasioni.Maggiore sarà la consapevolezza di questo,più sarà vicino il grande cambiamentoper tutto il nostro territorio.Sentirsi parti attive e interdipendenti di ununico ecosistema sarà fondamentale.L’uomo è capace di avere un suo equilibrio,creatività e bellezza, ma purtroppoattualmente si comporta come un distruttoreinconscio e arrogante.Acquisire una nuova coscienza è la baseda cui partire. E’ indispensabile, quindi,intervenire tempestivamente là dove lesituazioni lo richiedono, senza più rimandarealle prossime generazioni, quello chesi può fare fin da subito.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 15UN COLPEVOLE A TUTTI I COSTIL’accanimento mediatico sui fatti di cronaca degli ultimi anni,ha creato finti mostri, poi giudicati innocenti dai tribunalidell’Avv. IlariaBecchettiOrmai i media cihanno abituati:quando succede unfatto di cronacacomincia l’accanimentoed in tv e neitelegiornali non sivede altro.Le indagini, che perlegge dovrebberoessere segrete,diventano praticamentedi dominiopubblico, i protagonisti della vicendavengono assediati dalle telecamere e leloro vite messe al setaccio, con buonapace del diritto alla privacy.Ma la cosa ancor più grave è che già si èdeciso chi sia il colpevole.Atteso all’uscita di un interrogatorio dipolizia giudiziaria, magari in qualità di“persona informata, ilmalcapitato viene pedinatodalle telecamerepronte a rubare ilminimo dettaglio del visoo ad intercettare unlabiale dal quale poterevincere l’esito dell’interrogatorioappena reso.Che il soggetto sia statoascoltato come personainformata sui fatti e noncome indagato pocoLe indagini,che per leggedovrebberoesseresegrete,diventano didominiopubblicoimporta: perchétanta attenzione daparte degliinquirenti? Di sicuroc’entra qualcosa!Se poi vieneufficialmente indagatoo addiritturaraggiunto da unamisura cautelare incarcere, è certo: ilcolpevole è lui.Questo è il risultatodell’accanimentomediatico chesempre più spessosi crea intorno aicasi di cronaca chefanno più scalpore.La gente vuoleavere al più presto“un nome. Da schifare, da incolpare,da processare, senza che nemmenosiano finite le indagini.Errore. La cronaca giudiziariaè piena di colpevoli senza processo,poi smentiti dal proseguo delleindagini o dai processi veri celebratinelle aule di tribunale.Uno per tutti: il caso di SandroVecchiarelli, qualcuno lo ricorderà .Dato quale certo assassino di ChiaraBariffi, la ragazza ritrovata nel Lagodi Como, fu assolto, dopo averpassato la gogna mediatica e con 583giorni di carcere sulle spalle, per non averecommesso il fatto.E come lui molti altri.Piano, dunque, con le facili condannepopolari.Maggior delicatezza sarebbe opportunaanche da parte dei media.Il diritto di cronaca è un principiocostituzionale tanto quanto lo è lapresunzione di non colpevolezza sinoalla condanna definitiva.


16 <strong>Campo</strong> de’ fioriIl nostro Papa Giovanni Paolo II - OggiBeatoIl gran giorno è arrivato!Domenica 1 maggio 2011Giovanni Paolo II è statoproclamato Beato!Così , a distanza di sei anni dalla morte,Egli è salito agli onori degli altari accompagnatoda un coro unanime e universaledi gioia e di esultanza.“Santo subito”aveva gridato una gran folla riunita inPiazza San Pietro il giorno dei suoifunerali.Sabato 30 aprile, giorno precedente laproclamazione, l’avvocato AlessandroFortuna, Console del Touring ClubItaliano di Viterbo, mi invitava ad osservarela targa apposta a Piazza delDuomo a ricordo della visita Pastorale, lacentoquarantacinquesima del suoPontificato, compiuta da Giovanni PaoloII a Civita Castellana.Domenica 1 maggio 1988: visitaPastorale a Civita CastellanaDomenica 1 maggio 2011: Papa Voitylaviene solennemente proclamato Beato.Una coincidenza più unica che rara!Era domenica 1 maggio 1988, primo giornodel mese dedicato alla Madonna, quandoil Santo Padre, decideva di compiereuna visita Pastorale nella Diocesi di CivitaCastellana; il mattino dello stesso giorno,in Piazza San Pietro, al Regina Caeli, Egliinvitava i fedeli presenti a farsi con lui pellegrinipresso il Santuario di Santa Mariaad Rupes in Nepi, prima tappa della suavisita nel territorio della provincia diViterbo.A ben pensare non poteva essere diversamente.Tutti sappiamo, infatti, come PapaVoityla abbia consacrato la sua intera vitaalla Vergine Maria, basta ricordare le parolepronunciate dallo stesso Pontefice dopol’attentato del maggio 1981:“ … Potrei mai dimenticare che l’evento diPiazza San Pietro ha avuto luogo nel giornoe nell’ora nei quali si ricorda a Fatimala Prima Apparizione della Madre di Cristoai poveri contadinelli? … ”Il Santuario di Santa Maria ad Rupes hauna storia del tutto particolare che inizianel lontano 500. Infatti, nelle grotte scavatenelle rupi della valle Suppentonia,una grande voragine che si snoda tra Nepie Civita Castellana, vissero e pregarono iprimi Anacoreti dell’Occidente, monaci oeremiti, soliti a ritirarsi in luoghi deserti perraggiungere la perfezione cristiana nellamortificazione e nella preghiera.Nei primi anni del VI secolo, i discepoli diSan Benedetto edificarono, sui resti delImmagine del Beato Giovanni Paolo IItempio di Diana, un altro tempio dedicatoa Sant’Elia e, allo scopo di corroborare laloro fede e per onorare la Vergine, eranosoliti frequentare la “Grotta” che si raggiungevapercorrendo un viottolo chiamato“la strada dei Santi”; questi religiosiabbandonarono il Cenobio nel 1258 peressere sostituiti dai canonici di SantoSpirito in Sassia, custodi stabili delSantuario fino al 1777.Superato un lungo periodo di incuria, nelXVIII secolo, il Santuario tornò a nuovosplendore grazie, soprattutto, all’opera diun umile eremita, un pastore originario diLocorotondo (Bari), tale fra’ GiuseppeAndrea Rodio (1745 - 1819) che, avendoincontrato a Roma San GiuseppeBenedetto Labre, più volte pellegrino allaMadonna ad Rupes, si accompagnò aquesti e, dopo aver visitato il Santuario,decise di stabilirsi presso la “Grotta”,essendone stato nominato custode dallostesso Vescovo.Correva l’anno 1777 e fu allora che fra’Giuseppe concepì e attuò un’opera assolutamentegrandiosa per quei tempi, ossiala realizzazione di una scala che consentissedi salire fino al livello del sovrastanteterreno per far si che i visitatori potesseroaccedere al Santuario dall’alto.Un’opera impensabile e sovrumana chefra’ Giuseppe, da solo e con l’aiuto di unsemplice piccone, pose in essere scavandonella viva roccia una scala di ben 144 gradini,lavorando ininterrottamente percirca 14 anni, dal 1782 al 1796. Fra’Giuseppe Andrea Rodio morì in quelluogo a lui tanto caro nel 1819 ed ivi èsepolto presso la sua “Grotta”.Il Santuario della Madonna ad Rupes,grazie alla presenza, in passato, deipadri Francescani, che dal 1892 al 1981hanno custodito ed incrementato ladevozione alla Vergine Maria, e attualmentedei religiosi della congregazionedi San Michele Arcangelo fondata inPolonia nel 1922 dal Servo di Dio padreBronislao Bonaventura Markiewicz, viveuna intensa stagione come centro dipreghiera, di raccoglimento e spiritualitàper tutti coloro che, cercando Dio, loritrovano attraverso le preghiere allaVergine.A questo appuntamento non poteva dicerto mancare Giovanni Paolo II che,raggiunta la Cappella della Madonna adRupes e dopo aver sostato davantiall’immagine della Vergine, ha lasciandoai suoi piedi un rosario in madreperlaricamato in oro, segno di una presenzadivenuta già stori. Infatti, in quel rosariosono idealmente riunite le intenzioni ditutti coloro che hanno sostato o che sosterannoin questo luogo.Immediatamente dopo il Santo Padre raggiungeCivita Castellana dove, davanti allaBasilica Cattedrale saluta le autorità e lapopolazione con queste parole:“ … Falerii Veteres, Falerii Novi e CivitaCastellana, tre termini in cui sono racchiusele vicende attraverso le quali è passatala storia trimillenaria della vostra città sviluppatasiin uno splendido scenario naturale,nel quale, il Tevere, il monte Sorattee i monti Cimini, costituiscono splendidacorona … “;“ … in questo territorio gli influssi dellaciviltà greca ed orientale prima e etruscadopo, hanno dato origine alla nazione faliscacome attestano le numerose testimonianzepervenuteci … ”;“ … Civita Castellana è stata città cara anumerosi pontefici che vi eressero monumentiancora oggi ammirati e la elessero,confermandola nei secoli, centro dellelimitrofe Diocesi di Orte, Gallese e dellepiù antiche Nepi e Sutri … ”.Quindi nel campo sportivo comunale dove,con la partecipazione dei concelebrantiMons. Vescovo Marcello Rosina e i Vescovidi Viterbo, Rieti e Poggio Mirteto, ha luogola solenne celebrazione dell’Eucarestia.Giovanni Paolo II dice:“ … a voi tutti fratelli e sorelle di CivitaCastellana, che siete qui venuti per testimoniareil vostro attaccamento a Cristo ed


Giovanni Paolo II in adorazione davanti all’immaginedella Madonna Ad Rupes di Castel Sant’Elia<strong>Campo</strong> de’ fiorialla chiesa, come i tralci alla vite e permanifestare i frutti della vostra fede, delvostro amore e della vostra speranza alsuccessore di Pietro pellegrino in questavostra antica terra, porgo il mio saluto edun rinnovato incoraggiamento a ben continuaresulla scia luminosa della tradizionireligiose e civili, che hanno così nobilmentesegnato la storia dei vostri antenati… ”.Nella palestra comunale, infine, ilPontefice incontra il mondo operaio dellazona e, dopo avere ascoltato il saluto rivoltoglida un rappresentante del mondo dellavoro della ceramica, dice:“ … a tutti il mio saluto e i miei cordialiauguri in questa giornata del primo maggiofesta dei lavoratori, cioè vostra festa,come di tutti gli uomini e le donne che nelmondo si guadagnano il pane col sudoredei loro volti, vale a dire con il loro lavoro… ”.“ … in questo senso il primo maggio è unafesta veramente universale, poichè il lavoroè , o dovrebbe essere, una vocazione euna reale possibilità per tutti … ”.Quando quella sera del 16 ottobre 1978,giorno della Sua elezione, il nuovoPontefice si affacciò alla loggia dellaBasilica Vaticana, la folla restò sorpresa esmarrita, non solo per il nome del Papaappena eletto, poco noto, ma anche perchési trattava di un Cardinale non italiano.Da ben 455 anni, infatti, dall’elezionedell’olandese Adriano VI - AdriaanFlorensz, 1522 - 1523, nessun Papa stranieroera stato eletto; pare che in quellaoccasione il Cardinale GuatemaltecoCasariego, andasse chiedendo chi fossemai quel Cardinale che si chiamava “bottiglia”o qualcosa di simile.Giovanni Paolo II, esprimendosi in buonitaliano, si presentò alla folla come: “ … ilPapa venuto da lontano … ” avvertendoche: “ … se sbaglio mi corigerete … ”,naturalmente questo insolito modo di presentarsigenerò un applauso d’entusiasmo.Gli avvenimenti che hanno accompagnatoil pontificato di Giovanni PaoloII sono a tutti noti, a partire dainumerosi viaggi compiuti e ispirati,queste le sue parole:“ … Per annunciare il Vangelo“ … Per confermare i fratelli nellafede“ … Per consolidare la chiesa“ … Per incontrare l’uomoTra le visite Pastorali del Papa “venutoda lontano” in provincia di Viterboricordiamo quella del 17 settembre1989, presso il casello autostradale diOrte, presenti gli operatori dellaSocietà Autostrade, le forze di Poliziae gli automobilisti che percorrono lestrade, spesso a velocità eccessiva,per l’inaugurazione della Statua dedicataalla Vergine a ricordo dell’annomariano, opera dello scultore viterbeseRoberto Joppolo.Il casello autostradale di Orte, luogoscelto per la collocazione della Statua, sitrova esattamente a metà del tragitto checollega Roma ad Assisi, percorso nel 1210da San Francesco nel suo viaggio verso laSede Apostolica.Alla cerimonia partecipava Mons. VescovoDivo Zadi consacrato l’8 aprile 1989 dall’alloraSegretario di Stato CardinaleAgostino Casaroli e entrato nella Diocesi diCivita Castellana il 13 maggio dello stessoanno.“ … Te Episcupum Civitatis CastellanaeNominamus ... ”recita la Bolla Pontificia di nomina di PapaGiovanni Paolo II.Chi scrive ricorda bene quell’aprile 1989poichè , a tarda sera, quasi notte, il mioamico avvocato Carlo d’Emelis, mi telefonadalla sua abitazione di Palazzolo Milanese,in provincia di Milano, per informarmi delfatto che Mons. Divo Zadi, suo carissimoamico fin dai tempi in cui questi svolgevail suo Ministero a Petroio e Montichiello edel quale tante volte mi aveva parlato, erastato consacrato Vescovo ed era statoeletto alla Chiesa di Civita Castellana e,scusandosi per l’ora, mi disse che non erariuscito ad aspettare “stamani mattina”,come era solito intercalare da buon toscano.Questi benedetti toscani!Carlo d’Emelis aggiunse:“..Ricorda ciò che ti dico questa sera,avrete un grande Vescovo a CivitaCastellana: un amico, un fratello, unpadre...”oggi possiamo ben dire di avere avuto “ …un grande Vescovo, un amico, un fratello,un padre … “, a cui tutti siamo riconoscentie profondamente legati.Ma torniamo alla inaugurazione di cuisopra, nel corso della quale il futuro Beatoespresse un insegnamento profondo sulla“Prudenza”, intesa come dovere civicosulle strade e come virtù soprannaturaledell’animo umano:“ … la vita di Maria fu più volte segnata17dalle esigenze del cammino, Ella sa checosa vuol dire camminare per le stradedella terra, con tutti i pericoli e gli imprevistiche ciò comporta. Maria e Suo Figliosono i modelli per l’ Uomo contemporaneo,per aver percorso il cammino terrenocon lo sguardo vigile alle necessità dei fratelli…”“la prudenza nella guida, l’attenzionegenerosa ai compagni di viaggio portanoad impegnarsi nel camminoperché : sereno sia il viaggio, il percorsosia ricco di esperienze di umanità , felicesia il ritorno”Giovanni Paolo II, pronunciò queste paroledi fronte la Statua di Orte indicatacome: Vergine Prudentissima, Stella lucente,Guida sicura:“ … possa la Vergine illuminareil cammino e rendere sicura la stradadella vita di ogni uomo … “Rileggiamo adesso alcune delle parole disaluto che Mons Vescovo Divo Zadi indirizzòal Pontefice in quella occasione:“ … Beatissimo Padre, questo nostroappuntamento di oggi ha un grande significatosociale e religioso…..veniamo dasituazioni e da ambienti diversi, … ci uniscela fede in Dio e tanta fiducia nell’umanità… ““ … Questa assemblea ha i riflessi dellagrande Famiglia alla quale provvidenzialmenteil Signore Vi ha posto a Guida … ““ … Vi siamo riconoscenti per una presenzache ci incoraggia tanto … ““ … Santo Padre benedite il nostro personalecammino, i nostri progetti, il nostrolavoro … ”Un ultimo ricordo su Papa Voityla.Antonino Zichichi, fisico nucleare di famamondiale, ordinario di fisica superioreall’Università di Bologna, in una delle suenumerose pubblicazioni, racconta che, aun giornalista che gli chiedeva perché credessein Dio, rispose, per tre motivi:Galileo Galilei, la Scienza e GiovanniPaolo II.Per quanto attiene il terzo motivo lo scienziatochiariva che: “ … il terzo motivoriguarda i fatti della vita quotidiana e lacronaca che diventa Storia con una Chiesache sa dare al mondo, quale successore diPietro, l’unico grande filosofo morale deinostri tempi …”“ … Tempi in cui le previsioni erano che lapotenza militare ed ideologica dell’URSScontinuasse a dominare l’Europa per almenomille anni ancora. E invece nel cuoredell’impero sovietico, la cui religione è l’ateismodi Stato, è nata la Chiesa del silenzioche ha fatto crollare il muro di Berlinomille anni prima del previsto … ““ —- E’ difficile credere che anche questosia frutto del caso o del nulla … ”.Il professor Petr Kapitza, scienziato scopritoredella “Superfluidità ”, espulsodall’Università e ridotto a vivere senza stipendiofino alla morte di Stalin, per essersirifiutato di dirigere il progetto H dellabomba sovietica, così definiva GiovanniPaolo II, oggi Beato:“ … Luce del mondo accesasi per cacciarele tragiche tenebredel nazismo e dello stalinismo … ”.


18<strong>Campo</strong> de’ fioriGiovanni Paolo II° il Papa di tuttiRoma, sala Nervi, un mercoledì del 1981di Anna FrancolaQuando la sera del 16ottobre 1978 si udì inpiazza San Pietro ilnome del nuovo Papa,uscito da un conclavedi appena tre giorni,quel suono “VOITIVA”fece, per qualcheistante, immaginareche i cardinali elettori,avessero scelto unafricano, tanta era l’attesa di un Papa straniero.E invece era un polacco che concentinaia di viaggi in ogni parte delmondo, avrebbe annunciato Cristo aipopoli di ogni nazione.Lo abbiamo conosciuto atletico, asciuttoed eretto nella persona e poi dopo l’attentatodel 13 maggio 1981, ne abbiamoseguito di anno in anno la trasformazione;quasi che Dio abbia voluto imprimere inquesto uomo, da Lui prescelto, l’iconadella sofferenza che era stata del FiglioSuo. Ha concentrato simbolicamente nellasua persona il dolore del mondo; soprattuttoper le popolazioni innocenti flagellatedalla guerra; per la pace dei popoli si èbattuto senza riserve contro i potenti dellaterra. Nella storia Giovanni Paolo IIresterà il più alto difensore dei dirittiumani.Una delle invenzioni più fortunate e proficuedel suo pontificato, furono leGiornate Mondiali della Gioventù. Uncolpo di genio da parte di un uomo comeKarol Wojtyla che, per decenni è statovicino ai giovani della sua Cracovia, che lia spronati a trovare il senso della vita. Igiovani a questi incontri hanno risposto inmaniera sorprendente, i ragazzi scoprivanonel Papa un uomo che credeva in loro,che aveva fiducia in loro, li amava e scommettevasu di loro. La sua sintonia con igiovani non è diminuita con l’avanzaredell’età e lui manteneva intatta l’ ammirazioneper loro, dicendo: “ I giovani sempremi ringiovaniscono “. Non si era mai vistoun Papa che parlava così . Proprio loro, igiovani quel sabato 2 aprile 2005, eranoaccorsi in piazza San Pietro, in massa, concandele accese, recitando rosari, pregandoper il Papa che stava tornando nellaCasa del Padre.Come tutti, anch’io ho amato moltissimoquesto Papa, l’ho sentito subitomolto vicino, sarà perché nel 1978(l’anno della sua elezione) sono diventatamamma per la prima volta, sarà perchécome lui ho una particolare devozione perla Madonna. Mi reputo una persona fortunataper aver trascorso un mercoledì mattina,nel lontano 1981, nella Sala Nervi,con mio figlio Alessandro di tre anni. Peraver corso tantissimo con lui in braccio,per potermi accaparrare un posto in primafila vicino alle transenne, dove il Papaavrebbe fatto di li a poco il suo ingresso.Per averci parlato un po’, per avergli baciatol’ anello e soprattutto per quella fotoricordo che ritrae Giovanni Paolo II° con lemani sopra la testa di mio figlio.Nel 2007 per dimostragli la mia devozione,mi sono recata con un tour organizzato inPolonia precisamente nella sua amataCracovia. Magnifica città con dei luoghi alui molto cari, come l’Arcivescovado (ènominato Arcivescovo di Cracovia il 18gennaio 1964 ) dove in ogni minima cosasi avverte la sua presenza. Durante unavisita, mi hanno raccontato un aneddoto:Karol partendo per Roma, per partecipareal Conclave del 1978, aveva lasciato le ciabatte(anche un po’ logore) sotto il comodino.E sotto il letto, due scarpe nere coni lacci e due calzini: forse indossati pocheore, magari da riutilizzare prima di farlilavare. Mai e poi mai avrebbe pensato chein quella piccola camera non sarebbe piùtornato. A Cracovia nella chiesa di SanFrancesco mi sono inginocchiata sullapanca dove Karol Wojtyla era solito recarsiogni mattina per ascoltare la Messa epregare, tutto ciò è stato emozionantefino all’ inverosimile.Ora dal primo maggio, per il volere dellaChiesa e di tutte le persone che lo hannoamato ed hanno gridato a gran voce:“SANTO SUBITO” è salito agli onoridegli Altari. Benedetto XVI non ha avutoun attimo di esitazione e la causa venneaperta immediatamente. Da quel giorno èiniziato l’iter consistente in una serie diprocessi canonici, volti a raccogliere documentie testimonianze, necessari per analizzarei miracoli di Giovanni Paolo II.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 21Tecniche di rilevamento del negativo gessato erealizzazione del positivo in gesso per ilPlantare Funzionale di RootIn questa edizione il CENTRO ORTOPEDICO FLAMINIO vuole illustrare l’utilizzo di un’innovativa tecnica di realizzazione di unplantare funzionale, secondo la scuola americana di Root .Lo scopo di questa tecnica è quello di fornire la riproduzione del piede che può essere ottenuta con una suolettafunzionale. Una suoletta funzionale è un plantare che controlla il movimento e la posizione del piede durante la locomozione.La suoletta ristabilisce la normale funzione consentita dai limiti fisici del paziente.Un piede normale prona al contatto del calcagno al suolo, adattandosi perfettamente alle variazioni del terreno e alle posizioni delcorpo, dopodiché , durante la fase di spinta, il piede supina per diventare come una leva rigida che sia stabile e tale da sopportare ilpeso senza tremolii di alcun genere. Il plantare dovrebbe agire sul calcagno in modo da creare una normale pronazione dell'articolazioneSottoastragalica e la supinazone durante la deambulazione. Dovrebbe inoltre agire sull'avampiede in modo da dare luogo a unaposizione completamente prona (bloccata) dell'articolazione mediotarsale nella seconda parte dell’appoggio del piede durante ilpasso.Oltre a permettere un movimento "normale" del piede, il plantare dovrebbe prevenire:l. Il movimento eccessivo del piede.2. L'errata direzione del movimento del piede in ogni fase del passo.1POSIZIONE DEL PAZIENTEDurante il casting il paziente dovrebbe stare in una posizione comoda e rilassata e tenere il piede rilassato senza assumere posizioniparticolari. Dovrebbe stare seduto in posizione sufficientemente inclinata per ottenerne il massimo rilassamento. In caso diirrigidimento di qualche muscolo, reclinare il paziente completamente.2 3POSIZIONE DELLA GAMBAIl ginocchio viene esteso ed il piede portato in un pianosagittale ruotando la gamba.CONTROLLO DEI MOVIMENTI DIPRONO-SUPINAZIONEControllo del soggetto inposizione rilassata4 5POSIZIONARE IL PIEDEIN NEUTRA• Portare il piede in estensionefino ad incontrare resistenza• Portare in “neutra” l’articolazioneSottoastragalica• Bloccare la mediotarsica afine corsa pronatoria• “Sospendere” il piede allineandoil 5°dito al Metatarsale• Controllare che non sia néaddotto né abdottoposizione neutra né spinatané pronataGrazie all’utilizzo di questametodica è possibile portarel’Articolazione Sotto Aastragalicain stato di quiete, anchenei piedi con funzionalità anomala.6Controllo del soggetto inposizione correttaESECUZIONE DEL CALCO IN GESSOBenda gessatain 2 o 3 stratiAvvolgimento emodellaturaCompleta pronazionePosizionamentodel piede in“neutra”STILIZZAZIONE DEL POSITIVOPiantare un chiodino al centro della testa del 1°e del5°metatarsale, di cui sul 5°a quota 0 e sul 1°che sporga finoa far raggiungere la “posizione neutra”al retropiede.(fig.1).Costruire il “tacco” anteriore (fig.2) sul piano ottenuto e disegnarela “zona” di espansione. Applicare pasta di gesso coloratosulla zona di espansione e raccordare perfettamente conil “tacco” anteriore. Procedere alla termoformatura del plantarein carbonio. (fig.4)Fig. 1Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4Completa supinazioneDott. Daniele CervoniLaureato in TecnicheOrtopedichePer maggioriinformazionio appuntamenti:Centro OrtopedicoFlaminioTel. 0761.517744Cell. 339.1816523


22 <strong>Campo</strong> de’ fioriUN BEL GESTO DI VITA CITTADINARestaurata una delle tante edicole votive del centro storico di CivitaCastellana: la Madonna con Bambino in Via Garibaldidi Bruno Fontana, M.Grazia Gradassai e Vincenzo DobboloniL’edicola prima del restauroDa dx: il sindaco Angelelli, don Maurizio e Maria Grazia GradassaiCartolina ricordo con l’effigie restaurataLa dott.ssa Marina Moscetti, fra Giuliana Valeri eBruno FantanaFinalmente è stato portato a termineun bellissimo progetto direstauro nel cuore del centro storicodi Civita Castellana, al qualenumerose persone, volenterose,si sono dedicate con passione e sacrificio:una edicola votiva, raffigurante unaMadonna con Bambino fra le braccia.L’immagine, che fino a prima del restauroera poco visibile, poiché rovinata daltempo, dallo smog e dal fumo dei lumi votivi,che era il popolo era uso accendere allaMadonna, risale al XVII secolo e si trovaproprio sopra l’arcata di un portone d’ingressoal civico 4 di Via Garibaldi.L’iniziativa, nata dai commercianti, dagliartigiani e dagli abitanti del luogo, è partitanel novembre del 2010, quando è statochiesto un sopralluogo alla dottoressaMarina Moscetti di Roma, esperta del settore,visti i suoi restauri degli affreschi diGiulio Romano a Palazzo Cenci Maccarani edegli affreschi delle lunette al Chiostro dellaCamera dei Deputati, ecc. La dottoressa haconfermato la fattibilità del restauro, indicandola procedura da seguire. Non appenaavuta l’autorizzazione dalla Soprintendenzaper i Beni Storici Artistici del Lazio, nel febbraiodel 2011, sono partiti i lavori, tra lacuriosità , l’entusiasmo ed anche lo scetticismodi molti, che ritenevano l’affresco irrecuperabile.Nel frattempo sono state raccoltenumerose offerte necessarie per portarea termine il restauro.“ L’affresco è databile fine ‘600, non si puòrisalire precisamente all’artista che l’ha realizzato,ma si tratterebbe senz’altro di unamano abituata al mestiere di ‘madonnaro’;gli stessi lineamenti del Bambino si notanonei visi dei puttini dipinti dagli artistiTempesta e Cavalier D’Arpino, negli affreschiche ho restaurato precedentemente aPalazzo Peretti (attuale Palazzo Belei, ndr)qui a Civita Castellana. L’affresco presentavaun evidentestatodi degrado,s p e c i a l -m e n t enella parte inferiore, ma lasciava intravederecomunque il segno inciso sulla superficieche contornava tutta la corporatura, chiamato‘sinopia’. Le uniche parti visibili eranoil volto del Bambino e parte del volto dellaMadonna, i capelli, il velo, e tutto lo sfondo.Dopo varie puliture, impacchi ed operazionidi recupero e consolidamento dellasuperficie, operazioni con non poche difficoltàpoiché la sporcizia e l’ossidazioneerano assai penetrate all’interno danneggiandoil dipinto, sono passata alla stuccaturae alla ricostruzione pittorica , seguendoil segno della sinopia, con la tecnica atratteggio e a velature in più passaggi. Letinte cromatiche utilizzate per la superficiericostruita corrispondono esattamente aicolori originali riscoperti dopo la pulizia,come impone la legge in materia di restauropittorico. Il tutto è stato protetto daparaloid”. Queste le parole della dottoressaMarina Moschetti, che si è occupata personalmentedel restauro.L’inaugurazione ha avuto luogo sabato 7maggio alle 17.30, in concomitanza con laFesta della Mamma. Don Maurizio, parrocodella Cattedrale, ha benedetto la sacra effigealla presenza del Sindaco, GianlucaAngelelli, dalle Autorità e di un folta follaconvenuta, omaggiata di una cartolinaricordo dell’evento, con una preghiera delBeato Giovanni Paolo II.L’iniziativa ha voluto soprattutto valorizzareun’opera di pregio, contribuendo ad arricchireil patrimonio artistico della nostrocentro storico e volendo riinfondere quelreligioso rispetto verso una sacra immagine.Molti anziani, infatti, ricordano l’importanzadi tale Madonna durante la loro fanciullezza:a volte era meta di preghiere eaccensioni di candele in segno di devozione;in seguito è stata illuminata con una lucevotiva e arricchita di un ex voto Per GraziaRicevuta, che è stato rimosso durante ilrestauro e conservato in altro luogo.L’augurio è che possano essere riportatealla luce queste preziose testimonianze delpassato, anche grazie alla sensibilità edall’amor civico di importanti artisti locali.Un ringraziamento a quanti si sono adoperatiper realizzare questo progetto.Organizzazione logistica e interventi:Architetto Pietro Belei, Sig. Bruno Fontana,Studio d’Arte Bell’ornato di M. GraziaGradassai, Studio d’Arte Mastro Cencio diVincenzo Dobboloni, Edilizia GiorgioInnocenzi, Rotary Club Flaminia Romana,Tecnoelettra.Collaborazioni: il Comune ed i cittadini;Rotary Club Flaminia Romana; Banca diCredito Cooperativo di Roma Ag.108 -C.Castellana; Lions Club C.Castellana-FaleriVeteres; il Centro Sociale Anziani di P.zaMatteotti; C.C.N.- Centro CommercialeNaturale; i commercianti e gli artigiani di ViaG.Garibaldi, di Piazza Matteotti e di PiazzaDuomo, di Largo Cavour, di Via del Forte, diVia del Governo Vecchio; la Cattedrale e leParrocchie del centro storico, la Chiesa di S.Lorenzo, il Gruppo Scout “Il Branco”.<strong>Campo</strong> de’ fiori ha dimostrato sensibilità verso il restauro di queste opere popolari già dai primi numeri,quando ne sottolineava l’importanza in seno ad una rubrica curata da Sandro Anselmi e successivamentedal Prof. Enea Cisbani, titolata “le edicole votive”.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 23Sette compagnie provenienti da tutta Italia si sono spartite gli ambiti premiV° RASSEGNA NAZIONALE “ARCO D’ORO”Vince la Compagnia Stabile del Leonardo di Treviso. <strong>Campo</strong> de’ fiori assegna ilPremio speciale della Stampa al gruppo Nautilus di VicenzaSabato 16 Aprile si è conclusa a Fabrica diRoma (VT), con la serata dedicata alle premiazioni,la V° edizione del Premio“Arco d’Oro”: rassegna nazionale di teatroorganizzata dall’Assessorato alla culturae dalla Pro- Loco della cittadina viterbese.Al Teatro Palarte, dove si sono esibite perben sette domeniche le altrettante compagniegiunte da ogni parte d’Italia e selezionatetra le oltre settantacinque iscritte,si sono ritrovati, i registi, gli attori ed iresponsabili di ognuna di esse, pronti aritirare i meritatissimi premi assegnatidalla giuria.La serata condotta dal bravissimo ClaudioRicci coadiuvato dal Direttore ArtisticoCarlo Ciaffardini, coppia ormai collaudatada anni, è stato un vero e proprio spettacolo.Alle nomination, corredate di brevissimispot, con le quali di volta in volta siè giunti a decretare i rispettivi vincitori deipremi messi in palio, si sono alternate leperformance di alcuni bravissimi artistilocali: i cantanti Dario Guidi ed IleanaBaldassi, le ballerine della scuola didanza diretta da Giada Pancianeschi edil Coro Polifonico “AbbondioAntonelli”.Ma entriamo nel vivo delle premiazioni. Il<strong>premio</strong> per il miglior allestimento èandato alla Compagnia Teatro Club diTorre del Greco con “SabatoDomenica e Lunedì ” di Eduardo DeFilippo, che grazie alla regia di Gino Romaed alle interpretazioni di Renato Roma eSusy Piezzo, si è aggiudicata anche il<strong>premio</strong> al 2° classificato e soprattuttoil Premio Gradimento del Pubblicocon un fantastico punteggio di 9,52.La bravissima e bellissima Elisa Balzariniha vinto il <strong>premio</strong> per l’attrice non protagonistain “Cena di famiglia(cognate)” di Eric Assous, messo inscena dalla Compagnia Nautilus diVicenza. Questa giovane compagniaveneta ha vinto, tra l’atro, un altro ambitissimoriconoscimento, il PremioSpeciale della Stampa, offerto, anchequest’anno, dalla nostra rivista, che sidimostra così sempre più vicina alle manifestazioniculturali della zona. “Cena difamiglia” è stata, con tutta probabilità , lacommedia più divertente portata sul palcodel Palarte in questo quinto anno di rassegna.Grande vivacità e dinamicità , scaturitedalla complicità che gli attori hannosaputo creare tra loro, hanno caratterizzatolo spettacolo, tenendo, in tal modo,Carlo Ciaffardini (terzo da sx), direttore artistico del Palarte, Ermelinda Benedetti (quinta dasx), caporedattrice della rivista <strong>Campo</strong> de’ fiori e Claudio Ricci (ultimo da sx), presentatoreufficiale della rassegna, insieme ad alcuni degli attori della Compagnia Nautilus di Vicenza, cheha ricevuto il <strong>premio</strong> speciale della stampa, offerto da questa testata, per la commedia“Cena di famiglia (cognate)”.sempre alta l’attenzione del pubblico.Il <strong>premio</strong> per l’attore non protagonista(sarebbe meglio dire co-protagonista) èandato a Federico Finocchiaro che hamagnificamente interpretato la parte di“Oscar” ne’ “La strana coppia” di NeilSimon, allestita dalla Compagnia“Daniele Leone” di Imperia.Il Premio Speciale della Giuria se lo èaggiudicato la Compagnia Laltroteatrodi Gravina per un originale ed apprezzato“Io, l’erede” di Eduardo.La migliore Regia è andata al bravissimoClaudio Pesaresi, già vincitore a Fabricalo scorso hanno con il “Cyrano”. Questavolta ha vinto dirigendo una splendida“Mandragola”.Emozionatissima nel ritirare il <strong>premio</strong> diMigliore Attrice per l’interpretazione diMaggy in “La gatta sul tetto che scotta”una bravissima Caterina Boschidella compagnia “I giardini dell’arte”,compagnia fiorentina che con questo lavorosi aggiudica anche il 3° posto.Grande interpretazione per GiovanniHandjaras nell’”Enrico IV” di Pirandelloche gli vale il Premio Miglior Attore eche probabilmente insieme agli altri interpretiè stato determinante per l’assegnazionedell’ “Arco d’Oro” 2011 comeMiglior Spettacolo. Un emozionatoMaurizio Damian , Direttore della compagniaStabile del Leonardo di Treviso,ha ricevuto dalle mani del SindacoGiuseppe Palmegiani l’opera del pittoreFerdinando Sciarrini, raffigurante l’Arcodi Giove della città falisca di Faleri Novi.La serata è proseguita con una elegante evivacissima Cena di Gala presso l’HotelAldero, la quale ha coronato una riuscitarassegna che può vantare un pubblicoveramente numeroso. E’ proprio il tuttoesaurito, che quasi ogni domenica si registra,nel pur capiente teatro Palarte (430posti), a fare della Rassegna Arco d’Oro diFabrica di Roma una delle più belle rassegnedel panorama amatoriale italiano. Siprosegue, così , verso il prossimo anno.Ermelinda Benedetti


24<strong>Campo</strong> de’ fioriLa Chiesa è inquietataIl dramma di Orvieto ci riguarda tuttidi Secondiano ZeroliPapa Ratzinger –vorremmo crederlo– a malincuore, hadovuto chiedere ledimissioni delVesscovo diOrvieto-Todi, Mons.Scanavino. Motivodell’imposizione: ladiocesi, da troppotempo (almeno treanni, dicono i beneinformati) era fuoricontrollo, avendo ilvescovo l’abitudine di portare nel proprio“ovile”, quei diaconi che in altre diocesierano stati – per vari motivi – allontanati.Mons. Scanavino, come ha ricordatorecentemente in una appassionata omelia,tenuta nella Basilica di Santa Cristina, aBolsena, è stato molto franco con il SantoPadre. Gli ha detto che il vescovo oltre adessere un pastore di anime, è anche unmedico. Ora i medici sono di due tipi: quellidella mutua, che corrono nelle loro case,quando vengono chiamati dai malati, ed ichirurghi, quelli cioè che “strappano” ilmale dal corpo dei pazienti, per restituirglila salute. Mons. Scanavino, ha detto alPapa di appartenere al primo tipo di medicie di non essere perciò in grado ditogliere il male che alligna nelle varie parrocchiedella Diocesi. E’ per questo motivoche le sue dimissioni, pur se forzate, sonostate rassegnate in maniera serena e privedi ogni ombra di polemica. E’ in dubbio,comunque, che la vicenda del diaconoLUCA SEIDITA, già allontanato da dueDiocesi, ed accolto a braccia aperte daMons. Scanavino, è risultata essere laclassica goccia che ha fatto tracimare ilpentolone dei sussurri e delle dicerie, chealimentano, da tanto tempo, la vita all’internodella Diocesi. Il diacono Seidita, cheavrebbe dovuto essere ordinato sacerdoteil 7 Dicembre 2010, dopo il terzo rifiuto,Il diacono Luca Seidita, suicidatosi ad Orvieto il 7 Dicembre 2010, dopo il terzo rifiuto da partedella Chiesa di Roma per la sua ordinazione sacerdotalecomminatogli dalla Chiesa di Roma, èvolato giù dalla rupe di Orvieto, la sera del30 Novembre; un suicidio terribile edinammissibile per ciò in cui credeva.Certo che, se vogliamo allargare il raggiodella nostra riflessione, l’episodio non puòconsiderarsi un fatto isolato. In soli tremesi, infatti, ben quattro sacerdoti si sonotolti la vita: don Sergio Recanati si è gettatosotto un treno in provincia diBergamo; don Franco Galizia si è lasciatocadere dal decimo piano a Plasmo, quandoera in casa di amici; don Franco Rossisi è impiccato a Viareggio l’ultimo giornodi Carnevale, don Matteo Diletti, trovato il7 Marzo in fondo ad un dirupo, dove,molto probabilmente, si era volontariamentegettato.Ora non sta certamente a noi giudicare,ma questi suicidi di uomini della Chiesanon sono un buon segno per il nostroPaese. Anche le dimissioni forzate di Mons.Scanavino, pur se dal valore molto diverso,non lo sono affatto. Più che le bellenotizie di una Italia, che si ritrova compatta,a 150 anni dalla sua nascita, sono questii segnali negativi che non ci lascianotranquilli, ma che anzi ci inquietano e ciinformano d’un profondo stato di disagioin chi dovrebbe indicarci una Meta superiore.Il diacono Seidita, prima di togliersi la vita,ha lasciato scritto nel suo computer: “Sonofragile, ma ditemi che cosa ho fatto?Ditemi perché ?”. Sono domande senzarisposta, ma tutti noi dovremmo tentare dicapirci qualcosa. Non rimaniamo per sempreancorati alla “fazione pro-Berlusconi” oa quella “contro-Berlusconi”.Decidiamoci una volta per tutte ad alzarelo sguardo ed a riflettere su queste e sutante altre cose, certamente più nobili e


26<strong>Campo</strong> de’ fioriMaria AdeleTuia , campionessa italiana delle due ruoteLa ventottenne civitonica appartiene alla categoria Master Woman Sport 1, con lasquadra Drake Bike Newsport di Cisterna di Latina ed ha già conquistato numerosi titoli“Drin drin, drin drin, mountain mountainmountain bike…” è il ritornello di una canzonedello “Zecchino d’oro”, di qualcheanno fa, caro alla mia infanzia. Ma, infondo, la bicicletta è uno dei giochi chepiù ci ha fatto crescere. Scorrazzare con i“ruotini” era una passeggiata, difficilediventava, invece, toglierli e mantenersi inequilibrio su quelle due ruote sottili.Mamma o papà ci tenevano stretto il sellinoda dietro, per il tratto iniziale, poi cilasciavano proseguire dopo aver preso unpo’ di slancio, ma le inevitabili cadute nonmancavano. Ed ecco, era sicura una sbucciaturaal ginocchio o ai gomiti, solitamentescoperti,perchè è d’estate che si faceva“scuoal guida”. Così , più o meno, abbiamoimparato tutti.C’è poi, però , chi dell’andare semplicementein bici, per gioco, ne ha fatto unavera passione, uno sport. E’ il caso di unagiovane di Civita Castellana, Maria AdeleTuia, che da quattro anni si è specializzatanel ciclo cross corsa in Mountain Bike. E’stato il fidanzato, Fabio Scorcella, da sempreappassionato di questo disciplina sportiva,a spingerla a seguirlo e correre inbicicletta; dopo la morte prematura dellamamma, è diventato, per lei, una vera valvoladi sfogo. Attualmente appartiene allacategoria Master Woman Sport 1, con lasquadra Drake Bike Newsport di Cisternadi Latina ed ha già conquistato numerosititoli.Tra i più recenti ed importanti, la vittoria aiCampionati italiani di cross country nelluglio 2010, a Torre Canavese, in provinciadi Torino, e il primo posto ai campionatiitaliani per il ciclo cross il 6 gennaio 2011,con la squadra Scott Newsport di Roma,interamente dedicato alla mamma.Ma Maria Adele è impegnata quasi tutte ledomeniche in gare più o meno difficoltose,nelle quali, però , riesce a posizionarsiquasi sempre sul podio. Tra le ultime, ilcampionato italiano maraton, che si ètenuto il primo maggio 2011, dove èriuscita a strappare un ottimo terzo posto,considerando gli oltre millecinquecentopartecipanti!Pur non essendosi avvicinata a questosport fin da piccola, l’atleta ventottenne hadimostrato ottime qualità fisiche per poterraggiungere tali risultati. Seguendo letabelle settimanali che il suo preparatorele assegna di volta in volta, si allena dallequindici alle diciotto ore settimanali, correndoanche su strada, dove è facileincontrarla e riconoscerla, essendo unadelle poche ragazze delle nostre zone apraticare questo sport.Un ringraziamento particolare da parte diMaria Adele, che tra l’altro si sta laureandoin scienze infermieristiche,va al capitanodella sua squadra, Massimo Folcarelli,con il quale sta condividendo molti dei suoisuccessi.Forza Maria Adele, tanti percorsi ed ostacolida affrontare ancora ti aspettano!Ermelinda Benedetti


28<strong>Campo</strong> de’ fioriAssociazione Artistica IvnaRiccardo Grattarola, visionario dello “SCATTO”Impegnato su più fronti il nostro Riccardo.Fotografo per passione, il quale intende lafotografia come uno spaccato di realtà edun modo inestimabile di fissare le emozioninell’animo del visionario di turno.Immagini quindi sospese nel tempo e daltempo allontanate, quasi come a crearenuovi mondi, piccoli anfratti celesti neiquali far esplodere la propria creatività . Lesue foto colgono la realtà oggettiva,lasciando l’interpretazione a chi vede e achi sente quel trasporto necessario perpoter beneficiare e quindi fruire dell’arte.Istanti rubati, momenti fuori dal tempo,che ricalcano in vero il suo modo di esprimersianche e soprattutto con l’ausilio delsuo modo di porsi e di comunicare attraversola sua passione. Intenso il suo lavoro,fatto di scatti isolati, forse nemmenopensati, lontani anni luce dall’usuale econcentrati nel ricalcare la realtà oggetto,sotto forme comuni e sotto la spinta di unaemotività coinvolgente.La fotografia abbinata al cinema ricopre uninteresse consistente per le sue aspirazioni.Ha alle spalle anche esperienze cinematografichecome fotografo di scena.Laureato presso lo I.E.D, Istituto Europeodi Design. Sin da piccolo è stato attrattodall’immagine; dice di vivere le immaginistesse, come un’ intensaemozione. E’ un piacereper lui ricordare emozionipensando per immagini.Durante i suoi viaggiha potuto sviluppare ilsuo stile, quello dellafotografia territoriale,che non si concentrasulle persone che abitanoi luoghi, ma piuttostosugli oggetti del territoriostesso. Ecco che tuttoquindi diviene oggetto.Esponenti eccelsi di questaforma fotograficasono i coniugi Becker.La caratteristica principale di tale fotografiaè porre la macchina parallela al terreno,scattare la foto senza filtri ne fronzoli,dando modo alla pellicola di fissare la realtàoggetto. In Italia abbiamo un altro fotografoesponente di questa tecnica, LuigiGhirri.Adora Riccardo anche la fotografia dettaconcettuale che ha l’intento di esprimereun concetto dal nulla e la foto diviene undocumento di qualcosa che si crea almomento. Un suo lavoro si intitola “ SLOWREVOLUTION “ e rappresenta una rivoluzionenaturale. Egli con una serie di scatti,vuole evidenziare come la natura sovvertela cultura. Si parte da una scuola, teatrodella cultura, che viene riempita di terra, inseguito cresce l’erba e alla fine la naturaprevale sulla cultura e sull’uomo.Le espressioni usate testimoniano l’impegnoche questo artista mette nelle sueopere. Anch’ egli è da annoverare fra ivisionari, fra coloro che fanno delle emozioni“lo scatto ancora da provare”.Alfredo Mercutello


<strong>Campo</strong> de’ fiori 29Oltre Google …Seconda parte. Le biblioteche digitali e l’accesso libero ai testi onlineContinuiamo lanostra indaginesugli strumenti utiliper ricercare inmodo quanto piùmirato possibile l’informazionepertinenteper noi.Parliamo di bibliotechedigitali.di Patrizia CaprioliQuesti siti si occupanodi libri, ma nonsolo, infatti possono dare accesso anche adocumenti, video ed immagini. Si comportanocome vere e proprie biblioteche,infatti quelle che vi indicherò vi lascerannonavigare tra i loro testi gratuitamente esemplicemente seguendo un paio di click!Incominciamo con un prodotto tutto italiano,fatto da esperti della rete italiani e conmateriali in maggior parte tratti da autoriitaliani, stiamo parlano della Biblioteca -Progetto Manunzio (http://www.liberliber.it/biblioteca/), qui potete accedere acentinaia di testi dei maggiori scrittori italianie stranieri, scaricare l’opera sul vostrocomputer oppure sul vostro Ipad oIphone. L’Audioteca presente in questosito da accesso ad Opere Musicali ed aLibri Audio.Un altro sito molto simile al ProgettoManunzio è quello del ProgettoGutenberg(http://www.gutenberg.org/browse/languages/it), solo che quest’ultimo è riccodi autori stranieri e le opere sono in varielingue. Ma anche qui troverete testi dascaricare su i vostri dispositivi celluari.Nel sito Scrittori d’Italia Laterza(http://www.bibliotecaitaliana.it/exist/ScrittoriItalia//index.xml?l=it ) troverete 179opere, per un totale di 125.171 immagini.Questo sito vi può aiutare nelle ricercheche vengono fatte su autori classici italia-ni, troverete opere da Dante Alghieri adAlessandro Manzoni, e tutto scaricabilegratuitamente.Passiamo ora a parlare di una BibliotecaDigitale che si sta formando con tutti itesti, le immagini e le risorse provenientida tutti i paesi dell’Europa: Europeana(http://www.europeana.eu/portal/ ), progettofinanziato dall’Unione Europea, inrealtà può essere visto come un enormecontenitore di immagini, testi, suoni e datiprovenienti da archivi, biblioteche e istituticulturali dei paesi che fanno partedell’Unione. Tradotto in tutte le lingueeuropee, per accedere al sito in lingua italianabasta scegliere la nostra lingua dalmenu a tendina Choose a language.Se invece vi và di fare una capatina tra laletteratura francese, in lingua strettamentefrancese consiglio vivamente laBiblioteca Digitale Gallica (http://gallica.bnf.fr/), la particolarità di questo sitosta tutta nel fatto che è possibile accedereanche a manoscritti antichi risalenti avarie epoche post ed ante Medioevo.E per terminare questa breve panoramicasull’accesso ai tesi in rete non ci resta checitare Google Books(http://books.google.it/); e sebbeneabbiamo ribadito che non tutto è suGoogle, possiamo però sottolineare ilfatto che esso ha iniziato e continua amandare avanti un grande progetto didigitalizzazione di testi provenienti da tuttoil mondo. Molte opere però sono visualizzabilisolo in piccole percentuali dato chegli Editori si sono presto ribellati a questoaccesso sfrenato e senza pagamento didiritti d’autore intrapreso dal grande colossodell’Informazione, ma se cercate untesto un po’ vecchiotto sicuramenteGoogle Books l’avrà tra i suoi volumi.La prossima volta tratteremo dell’accessoalle informazioni, di qualsiasi tipologia opertinenza.Informazioni per il cittadino, gli studenti,gli anziani, i professionisti. Segnaleremodei veri e propri percorsi che ci aiuterannoa districarci nella Giungladell’Informazione Online.L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia CaprioliMini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire comesupporto didattico per gli insegnanti interessati a dare sempre nuovi input ai loropiccoli studenti.Grammatica Italiana.eu: http://www.grammaticaitaliana.eu/ Sito dedicato allagrammatica italiana, con regole, ortografia, morfologia, figure retoriche, sintassi etecniche narrative messe in primo piano da due autori Roberta Volpi ed Andrea Mucciolo,che da anni si occupano in Rete di Editoria emergente e non solo. Inoltre vi è la possibilitàdi scrivere alla redazione per chiedere informazioni grammaticali, in caso abbiate dubbi diqualsiasi genere.


30 <strong>Campo</strong> de’ fiori“Il Fumetto”LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONADOROHEDORO di Q Hayashidaedito da Panini Comics – 14 volumi, in corsoCayman nonricorda nulladel suo passato!Ma tra momenti dipathos ecomicità la suastoria giungeràalla fineIntrigante eaffascinante.Hole è unacittà usata daglistregoni perallenarsi nellearti magicheusando comecavie gli umani.Tra questi c’èCayman, prota-digonista dellaDaniele Vessella storia. Questo anomalo personaggio ha una forteamnesia, non ricorda nulla del proprio passato.Sa solo di essere immune alla magia e che dentro di sé vive un’altrapersona che sta cercando un particolare stregone. Cayman, convintoche questo sia la chiave per risolvere i suoi problemi, dà la caccia agliesseri dotati di magia, uccidendo chi non fa al caso suo.Lo stile sporco e visionario ben si adatta alla trama che vuol far emergerela decadenza di Hole e lo strano mondo degli stregoni, caratterizzatimagnificamente dalle loro maschere.La narrazione alterna momenti di pathos, dovuti soprattutto alle visionidi Cayman, a momenti di comicità per bilanciare la storia. Manmano che si prosegue con la lettura si scopre il passato dei personaggie le loro motivazioni, mai banali.In sostanza, è un fumetto che con dignità risulta interessante e si differenziadalla massa.Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/Martedì eMercoledì:antipasto, pizzae birra, 11 €


<strong>Campo</strong> de’ fiori 31La rubrica dei cognomidi Arnaldo Ricciarnaldo_ric@yahoo.itCome apparenella lista, ilcognome piùdiffuso a Fabrica diRoma è Anselmi.Adesso vediamo ladiffusione e la dislocazionea livellonazionale.Anselmi: (presente in 838 comunid’Italia) come si nota nella lista di cuisopra, questo cognome è il primo diFabrica in termini di presenze; esso,molto probabilmente, ha le sue origini inLombardia dove è maggiormente diffusonella zona di Milano. Nell’ Italia centrale èabbastanza diffuso ma in quella del nord visono più presenze. Al sud e nelle isole èscarsamente presente. In Basilicata èaddirittura inesistente.Alessi:(presente in 825 comunid’ Italia) Questo cognome, molto probabilmenteha origini dalla zona di Milanocome Anselmi. Esso è mediamente diffusosu tutta l’Italia centro - settentrionale,mentre dal Lazio in giù è poco diffuso,tranne che In Sicilia, dove invece è abbastanzapresente, più o meno come nelcentro Italia. In Sardegna è scarsamenteI cinque Cognomipiù diffusi aFabrica di RomaTali cognomi in ordine didiffusione sono i seguenti:1° Anselmi2° Alessi3° Cencelli4° Francola5° Testapresente; in Molise e Basilicata è praticamenteinesistente.Cencelli: (presente in soli 12comuni d’Italia!) esso ha la rara caratteristicadi essere praticamente inesistentein quasi tutta l’Italia. Oltre che a Fabrica,vi sono pochissime presenze ( si contanosulle dita di una mano ) a Roma eLombardia. E’ ovvio che questo cognometrae le sue origini senza tema di esseresmentiti, solo ed esclusivamente nelcomune di Fabrica di Roma. Le pochissimepresenze a Roma ed in Lombardia, provengonocon molta probabilità sempre daFabrica.Francola: (presente in soli 5comuni d’Italia !) anche questo cognomepresenta caratteristiche simili a quelloprecedente. Esso è con estrema sicurezzaoriginario di Fabrica di Roma dove è fortementepresente. Nel resto d’Italia è totalmenteassente, escluso Milano, dove vi èuna presenza come in Sicilia ma ambedueprovengono da Fabrica.Testa: (presente in ben 1768comuni d’Italia) questo cognome (quintodi Fabrica) è massicciamente presentein tutte le regioni d’Italia con maggioreconcentrazione In Lombardia, Piemonte,Lazio e Campania. La zona di originedovrebbe essere con molta probabilità frala Lombardia ed il Piemonte.Seguirà sul prossimo numero lo stessostudio per il comune di CorchianoPer la tua pubblicitàscegli<strong>Campo</strong> de’ fioriIL NUMERO UNO0761.513117info@campodefiori.biz


32<strong>Campo</strong> de’ fioriLa società in conflitoQuandoesploderà?E,sopratuto,chisopravviverà?del Prof. MassimoMarsicolaMentre gli organismibiologici sussistonoper l’aggregazionedelle cellule tessutalied organimiche, gliorgani sociali, persussistere, debbonoorganizzarsi sullabase di adesioni individualirispetto ad unprogetto comune…Nella società , dunque,si costituiscono diversi organismi,destinati a confrontarsi tra loro,configgere e dissolversi. Il mezzoattraverso il quale avviene tutto questoè la cultura, l’informazione, maanche l’ignoranza. Qualcuno si preoccuperàdi meglio comprendere ciò . Prestodetto. In base al livello di formazione chedipende dal livello di informazione veritativaraggiunto, si costituisce un organismocon persone di pari peso, specificità edignità (fra colti); di pari passo si costituisconogruppi che hanno in comune informazionitra loro analoghe o sufficientementeomogenee (microintelligenze sociali)date, ad esempio, da una formazionetecnica o liceale e, in definitiva, trasversalmente,l’ignoranza, fondo comune a tutti;luogo metafisico dominio della barbarie. Ilcibo degli organismi sociali, è l’informazioneinerente il proprio campo di interesse edi esperienza comune: il circolo deibocciofili, dei danzatori, dei politici,degli scienziati, dei filosofi…Ciascuno fa riferimento ad ungruppo di persone con le qualicondivide il medesimo interessee la medesima esperienza.E poiché la società nella qualeviviamo accoglie in sé ed esibisce,campi d’esperienzadiversi, ciascuno con un propriocodice e linguaggio, lanostra società è una societànecessariamente in conflitto.Ora, si tratta di capire se questoconflitto è destinato ad acuirsi o adissolversi. A rendere fecondi irapporti interpersonali o a interromperli.In un certo qual modo, sipotrebbe dire che, essendo giàpresenti tutti i segni della crisi, nonvi è necessità che se ne aggiunganoaltri per prevedere che esploderà. Semmai, si tratta di capire quandoesploderà . Ma ancor di più interesseràcapire se sono già stati disegnatii tratti di coloro che alla crisiriusciranno a sopravvivere. In altreparole. E’ stato elaborato un codice nuovo,che, se osservato, eviterà , alle generazionifuture, di ripetere gli errori che sin quisono stati commessi?Serve un codice, un codice universale,perché a quanto pare, la storia, insegnatroppo poco; e soltanto a troppo pochepersone.Il codice nuovoesiste.Si tratta dimetterlo adisposizione deipiù.Il codicenuovo esiste.Si tratta dimetterlo a disposizionedeipiù. Cosa chesembra la piùdifficile da realizzare.Non sicapisce bene setale difficoltà è dovuta ad un controllosistematico di ciò che viene divulgato conqualunque mezzo, o se l’ignoranza, dasola, può bastare a mettere il bavaglio ola sordina specialmente alle cose importanti,quelle che ti cambiano la vita. Per ilmomento ci impegniamo sul frontedell’educazione che ci sollecita nonpoco dal momento che trattasi ormaidi emergenza. L’educazione dei giovani,certo. Ma anche degli adulti. Enon basta la cosiddetta ‘educazionepermanente’.Noi pensiamo che l’educazione costituiscala nuova frontiera dello sviluppo. Sviluppoeconomico, certo. Ma anche sviluppomorale, etico, politico, civile, sociale, culturale;in una espressione: sviluppo spirituale.Nell’era della scienza e della tecnica,alle costruzioni di tipo materiale non hafatto riscontro una costruzione parallela ditipo spirituale. E’ arrivato il momento diporre rimedio


<strong>Campo</strong> de’ fiori 33Alessandro Petronio, medico e filosofoNato nei primi anni del XVI secolo, a Civita Castella, lasciò numerosi scritti ai posteridi FrancescaPelingaAlessandro Petronionacque a CivitaCastellana, nello StatoPontificio nei primidel 1500. Discendevaforse da AlfonsoPetroni, illustre cittadinosenese che nelsettembre del 1492 fuchiamato da papaAlessandro VI alcomando del Forte.Nel 1590 troviamo,sempre a Civita Castellana, un nipote diquesti, il capitano Simeone Petroni, quidistaccato per ordine del Sacro Colleggio,che era, ed è ancora, l’insieme dei cardinalidella Chiesa cattolica ad assolvere adue compiti principali: provvedere all’elezionedel papa, realizzare riunioni collegialiquando è convocato dal papa per valutareaspetti generali o specifici del governodella Chiesa. Esso nel 1500 era formatoda 65 cardinali. Nel 1534, Petronio professògiovanissimo la medicina a Padova,anche se non c’è nessun documento sicurosulla sua attività come docente, e pubblicòil trattato “De Putridine”. Fu archiatradi Paolo IV, fu conclavista medico delConclave consuntivo alla morte di Paolo IV.In caso di morte del Pontefice, il suo primocompito consisteva nel verificare che ilPapa era realmente morto, chiamandolotre volte con il nome di battesimo. Nelcaso in cui non ricevava risposta, nèdichiarava la morte con la formula VerePapa mortuus est. Nel 1552 dedicò al regnantePapa Giulio III un libretto in latinodal titolo “L’acqua Tiberina”, opera deltutto nuova ed insieme utile a coloro cheusano tale “acqua”, in cui esaltava le proprietàbenefiche dell‘Acqua Tiberina. Talededica a Papa Giulio III, era dovuta alfatto che il Papa nella costruzione dellaimmensa villa Julia, lungo la via Flamina,tra il ponte Milvio e Porta del Popolo, nonaveva esitato ad appropriarsi di buonaparte della già scarsa acqua per Roma,acqua Vergine, il cui sotterraneo acquedottopassava e passa ancora oggi, sotto ilsuo ninfeo, sottraendola ai Romani. Contale libro assolveva il Papa che seppureaveva tolto tanta acqua ai romani, infondo non aveva fatto un gran danno.Petronio asseriva che l’acqua del Tevere,debitamente depurata, era raccomandabilead ogni età , utile al fegato, allamilza, ai polmoni, ai nervi. Soave e limpida,di gusto ottimo, era una specie diacqua miracolosa, tanto da vedere lamano nella provvidenza nel fatto cheVitige, un generale dell’esercito ostrogotoche nel 537 assediò Roma facendo tagliaretutti gli acquedotti che portavano l’acquaalla città , risparmiasse, miracolosamente,la conduttura dell’acqua vergine.Nel 1573 scrisse “De vietu Romanorum”diviso in cinque libri nel quale dava consigliigienici ed in particolare sull’alimentazioneagli abitanti di Roma in un epoca in cuil’igiene era molto scarsa. I primi capitolitrattano dell’aria e dei venti di Roma; eglifece un’ accurata indagine del suolo, conla conclusione che d’inverno la città erapiena di fango, e d’estate polverosa; cheera piu freddo il mattino. Venivano poidescritte le strade piu calde in rapportoall’ora e alla stagione. Veniva infatti sconsigliatodi transitare in estate per la via cheda Castel Sant’Angelo porta a San Pietrodalle 15 alle 20 per evitare, come diremmooggi, un colpo di sole. Il secondo libro èquello delle acque, sosteneva che l’acquamigliore era quella piovana specie se raccoltain estate. Fra le acque medicinaligodeva della sua stima l’acqua di Anticoli(Fiuggi), la definì incolore, insapore, limpidae che faceva bene a coloro che soffrivanodi calcoli. Sempre nel libro secondodelle acque affermava che il vino andavadato per determinate malattie, adesempio per sorreggere le forze del malato,e che andava bevuto durante i pastidiluito con acqua e se si eccedeva si avevanodisturbi renali ed intestinali. L’azionedell’aria e del vento influiva sullo statofisico degli uomini. Infatti, secondoPetronio, coloro che vivevano nella zonaelevata del Campidoglio erano piu sani. Ilterzo libro è dedicato alle cose che si mangiano.Per la frutta diceva che se se nemangiava molta, faceva venire la febbre.Studiò i vari tipi di pesci consigliandone ilmodo piu adatto per la cottura . Nel quartolibro parla dei mali di Roma in rapportoal modo di vivere e al nutrimento nonadatto. Interessanti sono i consigli per ledonne incinte alle quali prescriveva di faremoto, specie nell’ultimo periodo di gestazione,di avere un’ alimentazione sana,fasciature non strette che sostenessero ilbasso ventre e, soprattutto, molta pulizia.Nel quinto libro parla di igiene fisica e lenorme per una vita sana e forte, i regimidi vita per le varie età , consigli sul riposo,sul moto, sui rapporti sessuali, sui bagni,dicendo che una grande gioia puòcausare disturbi, così come una follepaura può causare la morte. Morì nel1585 e fu medico e filosofo di grandissimafama, molto stimato, e pochi loeguagliarono.


34<strong>Campo</strong> de’ fioriIl muro di Via del ForteLo spostamente della sede del Seminario dalla locanda della Croce Biancaal palazzo Andosilla, sconvolse gli abitanti dei vicoli del borgo civitonicodel Prof. Architetto Enea Cisbani...continua dal numero 80……I rapporti tra ilSeminario e i gestoridella locanda della“Croce Bianca”, con ilpassar del tempo si incrinaronosempre più, senzaperò giungere ad una effettivarisoluzione del problema.Nel 1848, il VescovoAmedeo Zangari, (1848-1851), risolse positivamentel’annosa questioneprendendo in enfiteusi illocale dell’osteria, medianteil pagamento di un gravosocanone annuo di 110scudi.I rivolgimenti politici dovutiai moti rivoluzionari del ’48,che interessarono ancheCivita Castellana con frequentidisordini, portarono ilVescovo Zangari, nel 1849,a licenziare gli alunni e iconvittori e a chiuderetemporaneamente ilSeminario, per poiriaprirlo nel mese dinovembre del 1850.Nel 1851, succedette il Vescovo MattiaAgostino Mengacci, (1851-1872), che nelsuo lungo apostolato riordinò la Diocesi diCivita Castellana, dotandola di numeroseed importanti organizzazioni ecclesiastiche.Il 2 dicembre 1853, nel palazzoVescovile di Civita Castellana, si riunisce laSacra Congregazione del Seminario, presiedutadal Vescovo Mattia AgostinoMengacci, e dai Canonici GiuseppePasquetti, Giulio de Carolis, GiovanniBernardino Scotini, con l’economoGiovanni Cancilla, assenti l’ArcipreteDomenico Caprinozzi, il CanonicoGiuseppe Cantoni e, seppur invitati all’importanteriunione, i deputati della municipalità. Discusse e pervenne alla decisionedi prendere a canone per scudi 100annui dall’Amministrazionedell’Ospedale, il Palazzo Andosilla inpiazza di Massa, posto in un luogo sicuroed appartato, vicino all’Episcopio e allaCattedrale e parimenti di dare in affitto alComune i locali del Seminario, nell’attualepiazza Matteotti, per destinarli a sede dellescuole cittadine.L’architetto Romano Frazzolini,inviato dalla Reverenda CameraApostolica, nel gennaio del 1854venne incaricato dalla Congregazionedi predisporre il progetto di trasformazionedel palazzo Andosilla daresidenza nobiliare in Seminario: iservizi generali, come il refettorio e le cucine,al piano terra, i dormitori, le cappellainterna e la biblioteca ai piani superiori.Venne chiusa, inoltre, con un altomuro la piazza di Massa antistantel’edificio, sul lato verso via del Forte ein corrispondenza dell’ingresso sud/est divia del Governo Vecchio, per utilizzarlacome cortile con annesso giardino a serviziodel Seminario. Questo, fu senza dubbiol’aspetto tecnico e progettuale più controversodell’intera vicenda.Nell’organizzazione degli spazi seminariali,vigevano precise disposizioni tecniche edirettive emanate nel 1563 dal Concilio diTrento e tra esse, la presenza di un cortileove i seminaristi potessero distrarsi nelleore libere dallo studio. Le precedenti sedinon avevano questo problema: sia palazzoSoderini che l’ex convento di piazzaMatteotti, dispongono di vaste aree esterne,soleggiate e ben adatte allo scopo.Ladecisione fu presa: la piazza fu chiusa esul versante nord rivolto su via del Forte,era collocato l’ingresso principale alSeminario, sull’asse prospetticodel portale bugnatodel palazzo Andosilla.Nell’ottobre del 1854,tutto era pronto e ilSeminario venne trasferitonella nuovasede.Ecco che iniziano i primiproblemi. La popolazione,infatti, di via delGoverno Vecchiovedendo che la viastessa era diventatapraticamente un vicolochiuso, cominciò aprotestare, dapprimaanimosamente e poi conprecise e puntuali petizioniinviate alla Municipalità esuccessivamente allaCamera Apostolica perchiedere di abbattere ilmuro e ripristinare la viabilitàoriginaria, adducendoanche plausibili motivi diordine igienico e sanitario.Nel febbraio del 1857,il contestato murodivenne oggetto di unacausa giudiziaria pressoil Tribunale Ecclesiastico di Roma,tra il Comune di Civita Castellana e laSacra Congregazione del Seminario.Tra le varie udienze che si succedono finoall’aprile del 1870, si concretizzano varieproposte per dirimere il contenzioso legalein corso, senza però giungere al risultatoauspicato dagli abitanti della via: abbattereil muro. La prima soluzione venne trovataripristinando un antico vicolo postotra il palazzo Andosilla e una schiera dicostruzioni medioevali, al fine di poter collegaredirettamente via del Forte con laStrada Romana, considerando che non eraancora stata realizzata l’attuale via VirgilioMazzocchi posta lateralmente al forteSangallo.Si tratta del famoso vicolo “baciadonne”, particolarmente legato alla tradizionepopolare locale.Il problema, comunque, era ancora lontanodalla risoluzione, fin quando sia ilComune che la Congregazione delSeminario, posero la loro attenzione suuna piccola e modesta abitazione compostada un piano terra e piano primo, abitatada una anziana donna, vedova e senzafigli……………continua sul prossimo numero...


<strong>Campo</strong> de’ fiori 35Vorrei incontrarti fra cent’anniFilomena Basilidi Ermelinda BenedettiE’ sempre con grande piacere ed anchecon un pizzico di meraviglia che apprendiamoche qualcuno, ogni tanto, riesce araggiungere il mitico traguardo dei centoanni! Questo è l’anno della classe 1911,alla quale appartiene proprio la signoraFilomena Basili, venuta al mondo precisamenteil 21 marzo di un secolo fa. Nata ecresciuta a Civita Castellana, Filomena è laseconda di cinque figli, tre fratelli ed unasorella, tutti ormai, purtroppo, scomparsi.Si sposa giovane con Osvaldo Santini, operaioper tanti anni in una delle numeroseceramiche della cittadina. Dalla loro unionenascono tre figli: Antonio, Alfonsa edArnaldo, che da bambini scorrazzano perle vie del centro storico, abitando in unodei vecchi palazzi di via Don Minzoni, dovela loro mamma tuttora vive. Una vita semplicela sua, interamente dedicata allafamiglia, anche perché Filomena perde ilmarito quand’è ancora piuttosto giovane,nel 1974. Con i figli ormai grandi, per raggirarela solitudine, si circonda di amicizie,diventa una delle fondatrici del “Circolodegli anziani” di Piazza Matteotti, con iquali organizza numerose gite e viaggi allascoperta di nuove città . Oggi Filomenatrascorre gran partedella sua giornataguardando la tv edè una grandissimafan del presentatoreGerry Scotti. La sualucidità di mente el’animo vivace lepermettono ancoradi raccontare ai suoicinque nipoti e novepronipoti, i ricordiche riaffiorano chiaridal suo lungo passato,ogni volta chevanno a farle visita.Filomena ha ancoraun ottimo appetito eFilomena Basili e tutta la sua grande famiglia10.02.1947 - Filomena, la seconda da dx, con i genitori e i fratelli.predilige il salato al dolce. Forse è anchequesto uno dei segreti della sua longevità ,con il quale riesce a mantenersi ancoracosì in spirito. E’ proprio il caso di dire“cum grano salis”.Filomena con il marito OsvaldoFilomena Basili in una foto di qualche anno fàGli auguri del Sindaco di Civita Castellana,Avv. Gianluca Angelelli


36 <strong>Campo</strong> de’ fioriUOMO AVVISATO, MEZZO SALVATOFabrica di Roma.Foto & fOTOPARCHEGGIO O NON PARCHEGGIO???CivitaCastellanaIn Via Ugo LaMalfa, sotto adun segnale didivieto di sostacon rimozioneforzata, sonostati disegnatidei parcheggi aspina di pesce.Ma si puòparcheggiareo no???FINCHE’ DURA FA VERDURACivita CastellanaQuanto durerà il cornicionedell’ex ospedale, che rischiadi colpire i passanti diVia V. Ferretti, minacciatoda un rigoglioso alberello edalle condutture otturate???Basterebbe tanto poco, vistala montagna di soldipubblici spesi per ilrestauro del palazzo,mai usato!!!In localitàGriccianoabbiamofotografatoquesto simpaticoe garbatomessaggiolasciato dalproprietario aduno sconosciutomalfattore!!!Un nobile briganteIl nuovo successo editoriale dell’Accademia Internazionale d’ItaliaL’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa.L’incontro con un giovane che racconta di essere quello che non è, stravolgerà,almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, chesi offre di accoglierlo ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da partedel protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato, spezzeràil cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenuafanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso.La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia,rende la narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti,e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettoripossono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenicoben allestito.Una storia ambientata in un tempo neanche troppo lontano, che ciricorda i racconti dei nostri nonni di campagna.Ermelinda BenedettiNOTA DELL’EDITOREIn questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso emortale di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi.La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amoreossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione enel dramma il protagonista.Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma soprattutto amor fatale!Sandro AnselmiPRESTO IN EDICOLA E NELLE LIBRERIE!!!


<strong>Campo</strong> de’ fioriL’angolo del Bon TonL’ Abito da Sposadi Letizia Chilelli29 Aprile 2011, unadata che passerà allastoria, una data che haconsegnato allaMonarchia Britannicala futura Regina, mache ha consegnato anoi donne comuni,“della porta accanto”un nuovo sogno….Proprio così , davanti agli occhi di tutto ilmondo, la “borghese” Kate è entratanell’Abbazia di Westminster come MissMiddleton e ne è uscita come laPrincipessa Catherine Elizabeth, Duchessadi Cambridge. Alzi la mano chi dal momentoin cui è stata data la notizia della datadel Matrimonio Reale, non ha pensatoalmeno per un secondo: come sarà l’abitodi Kate? In pochi minuti, infatti, da unaparte all’altra del pianeta si è scatenato unvero e proprio “toto-abito”… l’attesa èstata lunga, ma a mio modesto parere benripagata:la Principessa Catherine indossavaun abito da sogno…degno del suoPrincipe e del suo matrimonio. Ma comesappiamo, ogni donna, nel giorno delmatrimonio è una principessa e di conseguenzail suo abito diventa il co-protagonistadella favola.Vediamo, quindi, quali sono gli abiti dasposa e gli accessori da scegliere a secondadel gusto e della personalità di chi liindosserà .Abito sobrio: in questo abito avremoun corpetto aderente con una gonna atubo che sfiora il ginocchio, le linee sarannoessenziali con pochi ricami, il drappeggioformerà delle linee geometriche.Abito originale: qui gli intarsisaranno in pizzo, meglio se ricamati conperline e strass, non potranno mancarepiccoli fiocchi, la scelta potrà ricadere sutailleur gonna o pantalone, la gonna inogni caso, coprirà il ginocchio e potràessere a balze, plissettata o con volants, iltutto verrà completato da un bolero cheseguirà la linea del vestito.Abito sensuale: le linee di questoabito saranno morbide e sinuose, le lavorazionisaranno in seta o in pizzo, potrannoessere presenti delle sobrie trasparenze,il tubino sarà aderente e il tessutometterà in evidenza le forme del corpo, iltutto dovrà essere all’insegna della semplicitàe dell’eleganza.Abito romantico: l’abito sarà unvero e proprio trionfo di merletti, decorazionifloreali, pizzo e ricami con perline.Il bustino sarà attillato mettendo in evidenzail decolté e le spalle (che andrannoperò rigorosamente coperte se la cerimoniaverrà celebrata in Chiesa); la gonnasarà voluminosa.Abito maestoso: questo abito èadatto a donne alte, alle piccoline, infatti,“rimpicciolirebbe” ancora di più la figura;la gonna sarà ampia e vaporosa, ci sarannoricami preziosi, volant, grandi fiocchi, lemaniche potranno essere a palloncino, inalcuni casi la gonna potrà essere anche alginocchio, anch’essa a palloncino in mododa creare l’effetto baloon.Non possiamo, poi, non parlare degliaccessori.Il velo: la tradizione del velo, risale aitempi antichi, quando veniva fatto indossarealla sposa per proteggere la sua innocenzadagli influssi degli spiriti maligni proprionel momento in cui, avviandosi all’altare,era maggiormente esposta.Con il Cristianesimo il velo diventò il simbolodella sottomissione della sposa a Dioe al futuro marito. Se si ha la fortuna diavere un velo che si trasmette di generazionein generazione è meglio, nella sceltadell’abito, partire proprio da questoaccessorio e cercare un abito “fatto sumisura” in modo da rispettare lo stile delvelo.Il velo, non deve mai intralciare la sposa,deve essere di tulle o di pizzo finissimo eimpalpabile, sarà sostenuto da una coroncinadi fiori, un pettine decorato con pietrepreziose o un diadema.Se si sceglie il velo a strascico, l’ideale ènon superare i tre metri.La borsetta: questo accessorio saràpresente solo per la cerimonia civile, maiin Chiesa, tutto ciò che in questo casoservirà alla sposa sarà consegnato allamamma o ad una amica.Le calze: si alle calze leggere, anchein estate, e se fattibile devono avvicinarsiil più possibile al colore dell’abito e dellescarpe (è vivamente consigliato avernealmeno un paio di riserva!).Le scarpe: merita qualche parola inpiù l’argomento scarpe che, se possibile,andranno comprate nello stesso atelierdove si è preso l’abito; se questo non èpossibile, al momento dell’acquisto èopportuno portare un campione della stoffadell’abito in modo da poter operare lascelta giusta. Se l’abito è semplice, la sceltaricadrà su una scarpa decorata, se ilvestito è già di per sé “importante” lascarpa sarà essenziale.Le più consigliatesono comunque: le decolté a tacco alto, lecharleston con il cinturino alla caviglia, abebè con punta rotonda o quadrata o acuneo.E’ buona regola farsi consegnare le scarpealmeno dieci giorni prima della cerimoniain modo da poter cominciare ad indossarleper circa due ore al giorno.La lingerie: l’abbigliamento intimosarà elegante e raffinato, con elastici piattiin modo da non “segnare” la figura.I guanti: questo accessorio non puòassolutamente mancare in un matrimoniodal tono formale, i guanti dopo l’entrata inChiesa devono essere tolti e messi sull’inginocchiatoioaccanto al bouquet; potrannoessere corti fino al polso, o lunghi finoai gomiti, saranno realizzati con la stessastoffa dell’abito o con inserti che lo richiamino.I gioielli: alle mani è permessa solo lafede, gli orecchini saranno piccoli (spessopunti luce) e il girocollo sarà sottilissimo,in oro bianco o platino, ammesse anche leperle.(Fonte www.miomatrimonio.it e altri siti internetPrima di salutarci ecco una piccola nota di colore che ci racconta la nascita e l’evoluzione dell’abito da sposa.Il tradizionale abito bianco risale agli antichi Greci: le spose, infatti solevano portare tuniche bianche, il biancostava a simboleggiare la gioia del giorno. Nell’antica Roma, la scelta dei colori degli abiti ricadeva su veli rossi(propiziavano le nascite) e arancioni. Le spose longobarde vestivano con una tunica nera, mentre le fanciullebizantine, le più abbienti in verità , indossavano abiti di seta rossa con ricami in oro e pietre preziose.Rosso era anche il colore scelto dalle spose cinesi e tutt’oggi anche dalle spose indiane.Nel Medioevo e nel Rinascimento l’abito da sposa poteva essere indossato anche durante le feste e perquesto era di colori vivaci, mentre è dall’ Ottocento che arriva la tradizione dell’abito bianco che simboleggiapurezza, tramandata fino ai nostri giorni.


38<strong>Campo</strong> de’ fioriUna “Fabrica” di ricordiPersonaggi, storie ed immagini di Fabrica di RomaI campi di MaggioA Maggio si popolava il borgo.La gente che era restata tappata in casa tutto l’inverno,come in letargo, ricominciava ad uscire per godersi ilprimo sole.Erano appena trascorsi i mesi con la “r” (Febbraio,Marzo ed Aprile), durante i quali il sole nonandava preso perché si diceva facesse male,ed ora era piacevole farsi, finalmente, riscaldaredai suoi tiepidi raggi. Le pioggedi Sandro Anselmileggere regalavano soffi di <strong>arco</strong>balenievanescenti e bagnavano il vecchio prato assetato.Un fervido pittore aveva dipinto l’incanto dei campi diMaggio e mille colori ammantavo i prati e le colline.Margherite, papaveri e fiordalisi... sui campi di Maggiosbocciavano amori.I profumi inebrianti riempivano l’aria e le case, e cantinuovi c’erano all’alba ed al tramonto. Il verde delle foglie diventavaogni giorno più vivo ed il rosso delle rose ornava leMadonne e gli “altarini”.Alla sera tutte le donne si riunivano per recitare il rosario, e mentresul fuoco bolliva già la pentola dei fagioli, aspettavano l’arrivodei loro uomini per la cena. Rondini e rondini garrivano egiravano in torno a portare allegria, e con il volo leggero tracciavanoin cielo mille figure.Bambini chiassosi correvano per le strade e inventavano millegiochi innocenti…Questa era la festa della primavera, una volta semplice, pulita,incantata…ora, tanto lontana!


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40 <strong>Campo</strong> de’ fioriNel cuoreIn memoria di Enzo Rossi da CivitaHo appreso dalla stampa della dipartita del grande artista edamico, il maestro Enzo Rossi da Civita.Da un po’ non ci sentivamo perchè sapevo, purtroppo, che eracaduto malato, così il 3 Maggio scorso, si è spento.Conservo nei miei ricordi la sua innata eleganza e signorilità e,soprattutto, quel modo educato e raffinato di porsi che ti facevatrovare, immediatamente, a tuo agio.Il maestro amava molto <strong>Campo</strong> de’ fiori, che l’aveva ospitato piùvolte nelle sue pagine (vedi l’articolo di Alessandro Soli, sul numerotredici e di Cristina Evangelisti, sul numero ventisette), e ricordo,ora, con commozione, l’incontro che avemmo in redazione peressermi venuto gentilmente a trovare. I nostri discorsi che avrebberodovuto, nelle intenzioni, essere brevi, perché sarebbe dovutoripartire subito per Cameri, iniziati intorno alle quindici, si protrasserooltre le venti. Uomo affabile, garbato, parlava con semplicitàdell’arte e della vita, dimostrando affetto e nostalgia per lasua terra natia: Civita Castellana.Erano vivi i suoi ricordi di ragazzo, quando apprendeva con avidità i segreti dell’arte dai maestri localiche, oltremodo, ammirava, e si commuoveva ancora nel parlarne. Dalle sue telefonate accettavovolentieri i suoi preziosi consigli che mi dava per la rivista, e più volte mi aveva invitato, quale ospite,nella sua villa di Cameri per farmi visitare il suo laboratorio.Avevo visto nelle foto che nel p<strong>arco</strong> adiacente il suo giardino, aveva esposte tante sue belle opere,da sembrare un museo all’aperto. Una sera mi telefonò , colmo di gioia, per aver ricevuto un invitodal comune di Salisburgo a partecipare con le sue sculture alla mostra che ivi si teneva per il cinquecentesimodella nascita di Mozart. In quell’occasione mi confidò , per la prima volta, di volerdonare una sua importante opera a Civita, e mi incaricava di individuare un sito adeguato nel qualecollocarla, con la doverosa citazione dell’intermediazione di <strong>Campo</strong> de’ fiori.Ora mi resta il rammarico per non aver fatto in tempo ad esaudire questo suo profondo desiderio! Midispiace caro amico, mi dispiace veramente.Per quanto attiene la sua ricca carriera artistica, rimando agli articoli sopra citati.Sandro AnselmiCon profondo dispiacere comunichiamo ainostri cari lettori la scomparsa del nostroamico Antonino Palladino.Affezionato estimatore di <strong>Campo</strong> de’ fiori,ha contribuito fattivamente alla sua distribuzionenelle Terre Sabine, facendoloconoscere ad una vasta fascia di popolazione,che, oramai, ci segue fedele.Artista poliedrico, è stato valente pittoree poeta e di lui e delle sue opere abbiamoparlato sulle nostre pagine. Il diretore ela redazione lo ricordano con affetto


<strong>Campo</strong> de’ fiori 41La Periartrite di spallaQuali sono i sintomi, le cause ed infine la terapia più adatta...del DottorPatrizio LazzarinifisioterapistaL’estrema ampiezza dimovimenti che il bracciopuò compieredipende dalle caratteristiche“costruttive”dell’articolazione. Unruolo fondamentale èsvolto in particolare da4 muscoli e dai rispettivitendini che avvolgonola testa dell’omero.La testa dell’omeroinfatti è quasi solo appoggiata alla cavitàarticolare della spalla (la cavità glenoidea),mentre la capsula che contiene l’articolazioneè lassa: ciò significa che ilcompito di mantenere l’omero nella posizionecorretta e di dare stabilità all’articolazioneè svolto soprattutto dalla cuffia deirotatori.Si tratta però di una struttura che puòdanneggiarsi con relativa facilità : in seguitoa traumi acuti, per esempio cadute, epiù spesso a causa di sollecitazioni cronicheripetute (lavori ripetitivi).SINTOMI: Il principale sintomo di una tendinopatiadella cuffia dei rotatori è senzadubbio il dolore che in genere comparenell’esecuzione di alcuni movimenti comesollevare il braccio o portarlo dietro laschiena. Ciò comporta una diminuzionedell’ampiezza dei movimenti che possonoessere effettuati dalla spalla; vi è la tendenzaa usarla il meno possibile, col risultatodi trovarsi una spalla sempre più bloccatafino ad arrivarealla cosiddetta“spalla congelata”,condizionein cui il movimentodiventa quasii m p o s s i b i l e .Alcuni movimentisono tipicamentecausa di dolore:chi soffre diperiartrite scapolo-omerale provauna fitta quandodeve pettinarsipiuttosto che infilare la manica di unagiacca o sollevare un peso.Anche di notte il dolore si fa spesso sentiree può per esempio impedire di dormireappoggiati sulla spalla malata. Nei casipiù gravi il dolore può essere presenteanche di giorno. Spesso tende a irradiarsiverso la parte esterna del braccio in unpunto all’incirca a metà strada fra la spallae il gomito.CAUSE: a provocare una lesione o una sofferenzadei tendini possono contribuirediversi fattori. Accanto ai più rari traumiacuti in cui, cercando per esempio di ripararsiin una caduta, la testa dell’omeropuò “tirare” i tendini lesionandoli, vi sonoi più comuni traumi da sovraccarico.Può trattarsi di movimenti ripetuti di sollevamentodelle braccia o dagli sforzi provocatiper esempio dal sollevamento dipesi eccessivi. I tendini si possono infiammare,come può accadere in atleti chesottopongono la spalla a sollecitazioni continua(tennisti, lanciatori di giavellotto,giocatori di pallanuoto, pallavolo, baseball),ma anche in alcune attività lavorative(carpentieri, imbianchini).TERAPIA:I principali obiettivi della terapiasono la diminuzione del dolore, l’attenuazionedelle contratture muscolari e il recuperodella funzione.Per alleviare il dolore il medico potrà prescriverefarmaci antinfiammatori/antidolorifici,suggerire l’applicazione di ghiaccioper circa un quarto d’ora ogni due ore edeventualmente inviare dall’ortopedico pereffettuare delle infiltrazioni di cortisone;tuttavia nel trattamento di questo disturbosono sicuramente importanti i trattamentifisioterapici.Questi comprendono la fisioterapia che hal’obiettivo di rinforzare la muscolatura, diaumentare la flessibilità della cuffia deirotatori e di “bilanciare” meglio la forzache i muscoli esercitano a livello della spalla,oltre che a diminuire il dolore con terapiefisiche strumentali come ionoforesi eultrasuoni, è comunque opportuno che gliesercizi vengano proseguiti nel tempoanche dopo aver terminato la fisioterapia.Ovviamente, in funzione della severitàdella lesione e in caso di mancata rispostaalle terapie, può essere proposto unapproccio chirurgico.


42<strong>Campo</strong> de’ fioriLa maestra Clara Mazzi fa l’appello dopo 30 anniIn alto da sx Katia Proietti, Roberta Moscioni, Cristina Evangelisti, SimonaAmicucci, Daniele Angelini, la maestra Clara Mazzi.al centro da sx Loredana Berto, Patrizia Casaluce, Antonello Corazza,Massimiliano Tombolini, Mauro Profili, Alberto Brunelli, Roberto Paglini (che nonè più con noi), Daniele Tuci, Paolo Nucci, Tiziana Felici, Angela Di Gennaro.seduti da sx: Claudio Capozzucchi, Giampaolo Carlaccini, Daniele Nobili,Alessandro De Maria, Daniele Catalani, Maurizio Martini.In alto da sx: Katia Proietti, Angela Di Gennaro, Daniele Angelini, la maestra Clara Mazzi,Cristina Evangelisti, Alberto Brunelli, Daniele Tuci. In basso da sx: Alessando De Maria,Massimiliano Tombolini, Giampaolo Carlaccini25 Aprile 2011, una data che resterà persempre nei nostri cuori perché unica edirripetibile.Dopo 30 anni la nostra cara maestra ClaraMazzi, che oggi vive nel suo paese a TorreAlfina, vicino Orvieto, è tornata a CivitaCastellana perché voleva rivedere i “suoiragazzi”.I ragazzi classe 1971, che hanno festeggiatocon lei i 40 anni, per tutto questotempo non hanno mai dimenticato questa“seconda mamma” che, oltre ad essereuna brava insegnante, è stata una maestradi vita e di altruismo.Questa donna, sempre presente, amorosae vigile, ha saputo aiutare i suoi alunni nelloro percorso scolastico ma anche nelledifficoltà della vita. Non c’era malattia odifficoltà dove Lei non portasse il suoapporto, non c’era mamma che con Leinon potesse esprimere i propri dubbi, leproprie ansie e confidare in un suo consiglio.E’ per questo che anche le mammehanno voluto essere presenti in questogiorno.Nonostante fosse pasquetta e molti di noi,per impegni già presi, non siano potutiDa sx ArmandinaTombolini, Giulia DeMaria, Marisa eVitaliano Carlaccini,Ivana e AlbertoAngelini con la nipotina,la maestra ClaraMazzi, Maria Brunelli,Antonietta Evangelisti.essere presenti, abbiamo voluto stringerciaccanto a lei con le nostre famiglieed i figli, per ringraziarla di tutto l’affettoche ci ha dimostrato in questi anni, edell’attenzione che ancora oggi è prontaa prestarci quando qualcuno di noi letelefona o va a trovarLa. Per noi “alunni”è stato bellissimo ritrovarsi e parlaredelle nostre vite e ricordare quei beigiorni spensierati con tanta nostalgia.Un ringraziamento particolare va aAlessandro De Maria, Daniele Angelini eMassimiliano Tombolini che hanno resopossibile questo giorno.La maestra Clara Mazzi


<strong>Campo</strong> de’ fiori 43Civita Castellana, 16 Aprile - 1° MaggioMostra di Arte Sacra. Che successo!Si è tenuta, dal 16 Aprile al 1° Maggio, la mostra di “Arte Sacra”, a Civita castellana, in Piazza Matteotti, nei locali adiacenti il Comune.La mostra è stata organizzata da Rita Romagnoli, per la Pro-loco, ed ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico. Alcuni degli espositorioltre a portare in mostra le loro opere più belle, si sono anche impegnati per la realizzazione di quattordici splendide tele, raffiguranti lealtrettante stazioni della Via Crucis. In particolare: Giuliana Valeri, M<strong>arco</strong> Manocchio, Stefano Guerriero, Deborah Evangelisti, Massimo Rossi,Ailen Holzmeister, Sashia Trevisan, Antonio Aballe, Marzia Vitali, Franco Soli, Moreno Lanzi, Giovanni Giunta, Giovanni Molinari, MimmoDominicis, Maurizio Nelli. Gli altri espositori sono stati: Novello Pastorelli, Pasqualino Spaziano, gli alunni della scuola media annessa dell’Istitutod’Arte, Rita Romagnoli, le suore Clarisse, con i loro oggetti sacri, Mirabilia di Franco Cirioni, Bell’ornato di Maria Grazia Gradassi, SimoneMascarucci e Pill Scharmann. Questa riuscita iniziativa non può non avere un felice prosiequo. L’augurio è , dunque, che questi artisti possanoportare alto il nome di Civita Castellana.


44 <strong>Campo</strong> de’ fioriLe storie diMaxI CAMALEONTIIL MEGLIO DEL BEAT ANNI ‘60 E DEL PAZZO PAZZO SHAKEUno dei gruppi beatpiù popolari deimitici anni ’60 èsenz’altro quello deI Camaleonti.Gerri Manzolini,Tonino Cripezzi,Livio Macchia, Paolodi Sandro Anselmi Di Ceglie e RikiMaiocchi, questi i cinque componenti chesi esibiscono ufficialmente per la primavolta nel popolare locale milanese Il SantaTecla, il quale, già negli anni precedenti,aveva visto nascere importanti artisti delpanorama musicale italiano, durante lenumerose serate all’insegna del jazz e delrock and roll. In realtà Riki Maiocchi, vocedel gruppo, non è nuovo a questo mondo.Ha già inciso diversi quarantacinque giriper l’etichetta Columbia: La tua vera personalità, La casa del sole, versione italianadi The house of rising sun degliAnimals, Non dite a mia madre e Quellache cerchi. Anche Di Ceglie e Macchia,però , avevano già fatto parte de Leombre.Il primo quarantacinque giri del gruppo,così costituito, risale al 1965, inciso peruna giovanissima etichetta milanese, laKansas, che contiene da un lato Ti saluto,dall’altro Ti dai troppe arie, dall’originaleReally Mystified dei Merseybeats, e sullacui copertina anziché stampare, come erain uso in quel periodo, la foto del gruppo,erano stati disegnati cinque variopinticamaleonti. Non è certo questo però cheriesce a portare al successo la formazione,ma sarà il singolo presentato qualchemese dopo: Sha… la la la la, ripresa daClarence Paul, sul cui retro si trova Tucredi in me, versione italiana di And mybaby’s gone dei Moody Blues, già ripropo-sta dal gruppo rivaleEquipe 84, con il titoloMi fa bene. Questo è ilmomento in cui, piùche il beat, è lo shake afarla da padrone, unnuovo modo di ballarecon il quale i ragazzifacevano roteare lebraccia e agitavanoscattosamente la testa,e di Sha…la la la la,nonostante molti altri,tra cui Peppino DiCapri, ne avessero lanciatouna propria versione,quella de ICamaleonti diventa ilsimbolo dello shake pereccellenza. La Kansascoglie la palla al balzo e, solo nel ’66, faincidere al gruppo altri quattro quarantacinquegiri sulla scia di questo successo: Icapelloni, versione italiana di Over andover di Dave Clarck Five; Chiedi chiedi,con la quale partecipano con successo alCantagiro di quell’anno; Se tornerai, unarivisitazione di Norwegian wood deiBeatles; e La libertà , anch’essa una versioneitaliana di The last train toClarcksville dei Monkees. Ad essi siaggiunge un long-playing, intitolato Thebest records in the world, una raccolta deibrani già pubblicati. Nel ’67, decidono,invece di seguire la moda di riarrangiarebrani classici del passato come Portamitante rose, del 1935, scritto da Galdieri eBixio e lanciato da Leda Gloria nel filmL’aria del continente, e riproposto in unsoft-rhythm’n’blues.Intanto Maiocchi lascia il gruppo per intraprenderela carriera da solista con l’etichettaCBS ed il suo posto viene occupatoda Mario Lavezzi, già cantante e chitarristane I Trappers, che indirizza la nuovaformazione verso un repertorio meno beate più melodico, un cambiamento, però ,non troppo felice, tanto che i nuovi braniincisi con la Kansas, Alla nostra età , Oraho capito, Credo e Punto in bianco, hannouno scarso successo commerciale. ICamaleonti decidono allora di cambiareetichetta, passando, come l’ex compagnoMaiocchi, alla CBS, nel ’67. La nuova casadiscografica li fa partecipare al Cantagirodi quell’anno con Non c’è niente di nuovo,grazie alla quale si posizionano al terzoposto, dietro ai Motowns ed a I Giganti,superando addirittura I Nomadi, I Dik diked I Ribelli. Ma il boom lo raggiungono conL’ora dell’amore, versione italiana diHomburg dei Procol Harum, brano che glipermise di continuare una brillante carrierae soprattutto di lasciare un segno nella


<strong>Campo</strong> de’ fiori 45il GIRO D’ITALIAa Civita Castellana12 Maggio 2011E ci voleva il giro d’Italia... per sistemare finalmente alcuni tratti delle nostre strade che eranoda tempo in condizioni disastrose!!! EVVIVA IL GIRO!!!


46<strong>Campo</strong> de’ fioriL’angolo del poetaNel 150° anniversariodell’Unità d’ItaliainLa mia infanzia…Ricordo la mia infanzia con molta nostalgia,fatta di giochi nei prati sempre in compagnia.Nella periferia di una grande città,ho giocato,riso, pianto, in piena libertà.Eravamo una ventina, forse più,non ricordo,quando ce le davamo, poteva sentirci un sordo.Si cominciava sempre per giocare,per quando era sera, si finiva con il litigare.Ma la mamma da vero generale in pensione,ci richiamava e poi arrivava la punizione.Spesso consisteva in un rinvio d’uscita,ed il giorno dopo ero come una belva incatenata.Tale punizione nel tempo valse a ben poco,Quando nella rete trovammo un gran bel buco.Nella nostra ingenuità, certi d’averla fatta franca,la mamma ci spiava con l’occhio di destra e di manca.Giocavamo tutti insieme con gioia e allegria,senza tanti giocattoli ma con molta fantasia.Quando le serate estive il babbo lo consentiva,dopo cena, si riuniva l’intera comitiva.Da molto tempo mi sono trasferita,e come loro affronto la mia vita.A volte con il pensiero torno a quei giorni passati,spero tanto, che non ci abbiano dimenticati.I bimbi d’oggi hanno ogni sorta di giochi,ma in realtà, quelli che giocan sono in pochi.Purtroppo il progresso con le sue ingegnosità,Ha tolto all’infanzia la fantasia e la libertà..Civita Castellana,17 Marzo 2011Maria Del PrioreLaura…


<strong>Campo</strong> de’ fiori 47Ecco Jinger e Roger i due bassottinani nero focato a pelo corto,Kaninken, della signora Fiorella DiBlasi di Fabrica di Roma, in posa per<strong>Campo</strong> de’ fiori.ATTENZIONE!!!Sono bella come il sole e sono stata abbandonata in unterreno vicino ad una strada pericolosa......non sonouna meraviglia!!!!!! sono un piccolo incrocio ediventero’ una taglia medio contenuta sono tantococcolona e buonissima....non ve l’ho detto????Uninsetto mi ha punto sul naso e me la sono vistaproprio brutta,ma mi hanno salvata!!!!!!!Orachiedo una casa tutta per me!!!!!Chiedo troppo?????Viaspetto ma non fatemi aspettaretroppo!!!!!Ho fatto il mio primo vaccino e vado d’accordocon cani e gatti.SI AFFIDA CON REGOLARE FIRMAMODULO DI PRE E POST AFFIDO. NUNZIA 3408353646IO SONO Bruna, UNA VOLTA HO AVUTO UNPADRONE, MA NON MI VOLEVA BENE, DICE CHEHO TENDENZA A SCAPPARE, FORSE... MA A MEMANCA TUTTO...LA LIBERTA’, L’AFFETTO...AVRE-STI TU PAZIENZA PER EDUCARMI? SAPRAIVOLERMI BENE? IO TE NE VORRÒ PER TUTTO ILRESTO DELLA MIA VITA!Si trova a Civita Castellana... 339 1123663Mi hanno chiamata MAGGIE ma nonso bene da dove vengo. Sono unacagnotta di taglia media abituata agliumani e cerco disperatamente casa. Lapensione per bella che sia non è laMIA casa. Sono troppo sola e sonocerta che con me non ti annoieresti!Vieni a trovarmi. Chiama Rita che tiaccompagna...3391123663FILIPPO trovato a Nepi.vicino al cimitero, erapieno di zecche, zecche dell’anno passato e nonmangiava per problemi di deglutizione. Ora stabene, è bellissimo ,mangia e comincia a scodinzolarepovero piccolo. peserà 2 kg avrà 8/10 anni, èabituato a non sporcare in casa, ed è addiritturasterilizzato, ma non ha microcip, è molto ubbidientee si vede che ha avuto rapporto con l’uomo. qualcunol’ha visto a Nepi? qualcuno lo ha perso?Aiutatemi a capire come ha fatto a sopravvivere atutto questo!!! Grazie. Maria Grazia 328.0188472


48<strong>Campo</strong> de’ fioriAGENDATutti gli appuntamenti più importantiGallese (VT) 19 Giugno, 1-2-3- Luglio“Antici mestieri”: Festa dellamietitura e della trebbiaturaPer gli amanti delle antiche tradizioni rurali, appassionati,curiosi e buongustai, torna a Gallese, organizzata dalComitato di San Famiano, rappresentato dalle classi 1960-1985, la seconda Festa della Mietitura e Trebbiatura.Dopo un positivo risultato della prima edizione, che ha vistola partecipazione di numerosi cittadini, si vuole riproporre laseconda edizione, il 19 Giugno 2011, con la mietitura inlocalità Macchia Madonna ed a seguire un pranzo campestre,all’ombra di una splendida quercia con tante specialitàgallesine.Nei giorni successivi tutti i covoni verranno portati in Piazzadon Lorenzo Dilani, sotto le mura del paese, dove nei giornidell’1, 2 e 3 Luglio, con l’utilizzo di una mietitrebbiadel 1940, si svolgerà la lavorazione del grano e siproseguirà con l’imballaggio della paglia. Nelle treserate si organizzeranno stand gastronomici con degustazionedi prodotti tipici, allietate da canti e balli.La manifestazione vuole far rivivere un mondo contadino edagricolo ormai scomparso.Patrizia VaiolatesiComitato 2010-2011Civita Castellana (VT) 9-10-11-12 Giugno12° Festa di “Catamello”Giovedì – ore 20.00 – AperturagastronomiaIntrattenimento musicaleVenerdì – ore 20.00 – Apertura gastronomiaMusica a volontà con“Il gatto e la volpe”Sabato – Inaugurazione festa con la banda musicale“Città di Civita Castellana”ore 16.00 – Torneo di Burracoore 19.00 – Santa messaore 20.00 – Apertura gastronomiaore 21.00 – Spettacolo musicale di FabiolaCappelletti e la sua BandDomenica – ore 20.00 – Apertura gastronomiaore 21.00 – Intrattenimento musicale conil gruppo “Il gatto e la volpe”Chiusura festa con finale a sorpresa!!!!


<strong>Campo</strong> de’ fiori49Oroscopo di Giugnoby CosmoAriete 21 Marzo-20 AprileFinalmente arrivano novitàanche in campo sentimentale,non lasciatevi sfuggirei nuovi incontri che la bellastagione vi propone. Nonesitate, poi, se vi propongono lavori lontani,per gli spiriti avventurosi si intravvedononuovi orizzonti e nuove terre da esplorare.Il buonumore rispecchia la buonaforma fisica.Toro 21 Aprile-20 MaggioDopo la leggera brezzaprimaverile, Giugno si presentaun po’ faticoso perl’arrivo improvviso delcaldo. Cercate di controllare eventualiscatti d’ira e il malumore improvviso, o ilvostro rapporto ne risentirà . Ci vuole unpo’ di relax dopo il lavoro instancabile deimesi scorsi.Gemelli 21 maggio-21Giugno Fuochi d’artificio ebottiglie di champagne inquesto mese. Non mancanoserate frizzanti in pub ediscoteche alla moda. Per isingle inizia un periodo da favola, ricco dipiacevoli incontri che possono riservarelieti fine. Anche nel lavoro dimostrereteancora quanto valete e le soddisfazioninon mancheranno. Ma occhio allo stress.Cancro 22 Giugno-22Luglio Il mese inizia conla magia di un nuovoamore. Approfittate diserate danzanti o gite,anche per chi ha un rapporto stabile eduraturo, è bene mantenerlo vivo.Finalmente fate il pieno di energia, gioia evitalità . Non esagerate però con torte egelati, il fisico potrebbe appesantirsi.Leone 23 Luglio-22Agosto Vi sentirete ingabbia all’inizio del mese,deve attendere per novitàentusiasmanti e nuoviincontri. Sfoggiate tutto il vostro savoirfaire,non ve ne pentirete! Per volare inalto e per prendere decisioni importanti esagge, raccogliete tutte le vostre energie econoscenze. Non perdetevi d’animo.Vergine 23 Agosto-22Settembre Riflettete beneprima di prendere decisioniimportanti sia inamore, sia nel lavoro enegli investimenti finanziari. Il sole di giugnonon è ancora molto forte, ma potrebbeessere fatale, portate con voi sempreun cappello per evitare il caldo eccessivodel primo pomeriggio. Dove disintossicarvidall’eccessivo stress di lavoro accumulato.Bilancia 23 Settembre -22 Ottobre Finalmentearriva il tanto desideratoincontro dopo mesi diattesa, tutto sembra girarein un vortice di emozionie baci! Lasciatevi andare a questimomenti. Attenti ai colpi d’aria improvvisio agli acquazzoni, per evitare un raffreddore.Sul lavoro non siate troppo esigenti.Scorpione 23 Ottobre -21 Novembre Cercate dicontrollare la vostraimpazienza e l’ira sopratuttosul lavoro, pianopiano si risolveranno lesituazioni imbarazzanti, attendete fiduciosisenza smarrire la via o tentare vie traverseper aggiungere i vostri scopi. Il vostroatteggiamento nervoso potrebbe incrinareanche i rapporti con la persona amata.Sagittario 22 Novembre-20 Dicembre Questo è ilmese della svolta. Saretechiamati a prendere decisioniimportanti soprattuttoin campo lavorativo. In amore attentialla gelosia e alle parole che potrebberoferire il vostro partner. Per essere feliciserve anche molta comprensione e rispetto.Attenti alla forma fisica.Capricorno 21 Dicembre-19 Gennaio Allontanate ipensieri bui e cupi e buttatevifinalmente nel mareinfinito della vita! Per i singlesono in arrivo nuovi incontri e occasionimagiche. Per chi ha già una relazionestabile, sono in vista importanti cambiamenti.Impegnatevi un po’ di più sul lavoro,ultimamente tentennate un po’.Acquario 20 Gennaio-18Febbario Questo mesesiete super favoriti.Concedetevi massaggirilassanti e cenette romantichea lume di candela ecercate di riconquistare un vecchio amore!Non crogiolatevi però sugli allori se avetevinto in passato, senza il giusti impegnotutto può scomparire. Non perdete d’occhioi vostri obbiettivi principali.Pesci 19 Febbario-20Marzo Il mese è un’altalenadi emozioni e sorprese.Se dovete fare affari concentrateviperché qualcunopotrebbe mettervi i bastonitra le ruote e portare caos. Il vostro segnoè mutevole e guizza con movimenti frenetici,quindi cercate la tranquillità e la pacein luoghi isolati se dovete prendere delledecisioni importanti per il futuro.Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterloè un libro unico nel suo genere.Un manuale guida per cercare di arginare questomale dilagante!E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle libreriedella zona o presso la nostra redazione.Potete anche ordinarlo versando l’importo di € 10.00,sul c/c postale n. 42315580,intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia.E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gliinsegnanti, che possono inserirlo nel proprio programmadi studio annuale,ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali.


50 <strong>Campo</strong> de’ fioriTanti auguri a Manuel Santoniche il 15 Maggio ha ricevuto laPrima Comunione, nellaParrocchia di San Lorenzo. Gliauguri più cari dal tuo padrinoCarmine e dalla famiglia.La Redazione di <strong>Campo</strong> de’ fiori si associa agli auguriNonbastanomillegrazieper tuttociò chefai pernoi!Tantiauguri aCinziache hacompiuto50 anni il 26 Aprile, da tuanipote Maria Adele e da tuofratello UldericoAd Alessioed AriannaPetronitanti auguriper il lorocompleannodaEleonora, inonni,mamma epapà.Un mondo diauguri a Carlo Patriarcache il 1° Maggio ha festeggiatoil suo compleanno.Auguri dai figli Damiano eAurora, dalla mogliePatrizia e da tutta la suafamiglia.BUON COMPLEANNOPRESIDENTE, ti vogliamotanto bene papi!L’8 Maggio Greta Brunelli haricevuto la prima Comunione, nellaCattedrale Santa Maria Maggioredi Civita Castellana. Auguri dalla tuatata Paola, che ti vuole tanto bene!P.S. Mi mancherai tanto...BaciAlla nostra cucciola, che il 14 Maggioriceve il dono della Cresima, le auguriamoun mondodi bene. Amore, sei la figliasolare che tutti i genitori vorrebberoavere, ti vogliamo un mondo di bene,Tata, Mamma, Papà e Stefano. AuguriiiiTanti auguri speciali aMaria Rossi, che il 4Maggio ha compiuto glianni, dalla sua tataPaola. Mi mancheraitanto... Baci!!!Tatina nostra è arrivato per te un giornoimportante ed io sono molto felice diaverti accompgnata e di seguirti nellatua crescita. Ti voglio troppo bene cucciola, da Federica.Lo stesso vale per me perchè ti voglio bene piccola mia. AndreaAnche noi dolce Elenia ci uniamo agli auguri! Rimani semprecosì, Patrizia, Michel, Matteo e, ovviamente, Sara!Allanostranonnasprint,Ebe DiStazio,che compieglianni l’8Giugno, gli auguri di Buon Compleannoda tutte le persone che le voglionobene. Dal più grande (Taliano) al più piccolo(che è in arrivo).Dopo tanto studio esacrificio, il 15 Aprile tisei finalmente laureato inIngegneria Gestionalecon 106! Siamo orgogliosidi te, ti vogliamo bene eti facciamo un in bocca allupo per la tua carriera.Congratulazioni damamma, papà, MariaPaola, Mirco e dai tuoinipotini Cristiano eFrancesco!


<strong>Campo</strong> de’ fiori 51Auguri specialiper duenonni speciali,RobertoDobboloni(Bacchino) e Elisa Lancianesi, che il 30Aprile hanno festeggiato i loro 55 annidi matrimonio, dal nipote Luca e datutti i parenti.Il 30 Aprile di 55 anni fa vi siete sposatie da allora sempre insieme siete stati.Ci avete cresciuto con gioia e serenità ,insegnandoci valori e lealtà .Grazie per il vostro esempio e i saggi consigliche custodiremo con orgoglio nei nostri scrigni.TANTI AUGURI dai vostri figli, a cui si aggiungonocon tanto amore, colore e simpatiaquelli di tutta la compagnia,ma l’augurio più profondo grande quanto ilmondo,che la serenità per mano vi conduca,è l’auspicio che arriva da Luca.Il 9 Maggio è nato il piccolo Riccardo Soli,per la gioia dei genitori e dei nonni.Un augurio speciale da tutta la redazione!!!!Tantissimi auguri a LucaLisi che il16 giugno compie18 anni...Dalla mamma, dal papà,dal fratello Matteo edagli amici di Faleri.Congratulazioni a Mara Rossiche il 18 Marzo ha conseguitola laurea in Giurisprudenzapresso l’università di Bologna,dai genitori e tutti gli amici!!!M. Antonietta e VincenzoSara ormai per noi sei come unapiccola cuginetta e vogliamofarti gli auguri cosi!! Ti vogliamotroppoooooooooo bene...Federica, Andrea e StefanoTanti auguri a FrancescoFegatello che il 2 Aprile ha compiuto3 anni ed alla sorellinaChiara che il 24 Aprile ha ricevutoil sacramento del attesimo.Auguri dai genitori Alessandra eLuca, dai nonni e gli zii!Piccola Sara la nostra conoscenza è nata per caso, ma èstata un’infinita gioia per me che tu mi abbia scelto comecomare, sei una bambina dolcissima, ti voglio bene CristinaCiaoTata, eccoci di nuovo qua tutti quanti, mamma, papàMatteo, le nonne, gli zii, le zie, cugini e cuginette, i tuoiamici e le amiche, a farti gli auguri per il Sacramento dellaSanta Cresima, che hai ricevuto. Che Dio ti accompagnitutta la vita! So che lo sai, ma non smetterò mai di dirtelo.Ti voglio tanto bene piccola mia!!! Auguri da mamma


52Il 28 marzo 2011 siè laureata MartaAnnesi. Siamo orgogliosidi te per averdimostrato chebasta crederciaffinché i sogni siavverino!Complimenti per ladiscussione dellatesi (non per la lunghezza) e per il tuo meritato104! Auguri dottoressa da chi ti vuole beneed ha creduto in te, mamma Paola, papàCarmine e tua sorella Noemi.<strong>Campo</strong> de’ fiori5 giugno 2011 –La gioia di questogiorno speciale èdestinata a durare,l’amore e la passioneche si rinnovanogiorno dopo giorno,la complicità ed ilbisogno dell’altro, ilfare insieme piccole e grandi cose, il desideriodi ritrovarsi vicini ogni sera, così quello cheverrà sarà la realizzazione di un sogno duratodieci anni… Questa è la gioia più grande che vivogliamo augurare, oggi e per sempre!!!Papà, mamma, Valentina e Valerio.Tanti auguri ai piccoli Luca e Matteo Pepe diVignanello, che il 14 giugno compiono un anno,dalla zia Norella, zio Fabrizio, zia Valentina eCristina.Hai raggiunto iltraguardo deiprimi 50 anni!Tanti auguri aFabrizio Pezzadi Collevecchiodalla moglie, lafiglia, il generoe tutti gli amici.Tanti auguri a Valentina di Collevecchio che il15 giugno compie gli anni, da mamm, papà,Fabrizio. Ti vogliamo un mondo di bene.Tanti auguri allapiccola Giulia Mariniche il 27 Maggio compie5 anni, da parte dinonna Gisa e zioSandro.Tantissimi auguri aLucia Gagliardi che il 17maggio compie gli anni.Buon compleanno dainipoti Damiano, Aurora,Alessio, Federico e datutta la sua famiglia..... ti vogliamo bene.Tantissimi auguri aVerena di CivitaCastellana, per i suoimagnifici 60 anni.Sei forte Verena!!!Da Caterina, Cristinae tutti gli amicidell’Agriturismo.Tantissimi auguri dibuon compleanno aTamara,tabaccaia simpatica ecarina che resta sempreuna ragazzina!!!Da tutta la redazione edalla sua famiglia!Marta e Noemi, con la loro famiglia fanno gliauguri speciali ad una persona speciale, ZioGianni, per i suoi 50 anni, compiuti il 4 Aprile.La festa è solo rimandata! Si uniscono agliauguri gli amici del sabato sera del casalettodi Mancini! Beh, ti fa gli auguri anche zio!!!In bocca al lupo


<strong>Campo</strong> de’ fiori 53Roma com’eraRoma. Primi del ‘900.Ai piedi della Colonna di Traiano, due pastorelle portano al pascolo le loro caprette.Un modo ecologico e risparmioso per pulire i monumenti della città!


54<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ fiori<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellana - 1961. Scuola di Via Terrano. Al centro la bidella, da dxArpini Teresa, Rita Panico, Edelvais Casadidio<strong>Campo</strong> de’Civita Castellana - 1958. Graziella Conti e Lucia Massaccesiinsieme a due amiche<strong>Campo</strong> de’Civita Castellana - Anna Ferri con i suoi figli, nel 1917, come è statoriportato sulla fotoCivita Castellana, anni ‘20. Mario Domizi e Aantonio Tuiacon due cresimandi


<strong>Campo</strong> de’ fiori55ei ricordi<strong>Campo</strong> de’Civita Castellana anni '50 - Le “pantalonaie” di don Checchino.In piedi da sx: Sonia Angeletti, Mina Vaselli, Maria Rita Lerin, Anna Santori, Rina Creta, Teresa Caselli, Lucia Francola, Elena Proietti,Pasquetta.... Sedute da sx: Olga Marini, Marietta..., Gabriella Caprari, Maria Pia Maurizio, ..., ... .<strong>Campo</strong> de’Civita Castellana.Via del Forte.Fine anni ‘50.Donne intente alavare i panni nellavatoio pubblico.Foto del Sig.Alberto Sacchi


56<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ <strong>Campo</strong> de’ fioriFabrica di Roma. Anni ‘80. Infiorata e processione del Corpus Domini, guidata da don Mario Mastrocola (in alto nella foto di dx).Foto della Sig.ra Assunta Cola (ritratta nell’imagine di sx, davanti all’altare da lei stessa allestito ).<strong>Campo</strong> de’ fiori2 347156Fabrica di Roma. Anni ‘60. Apprendiste sarte. 1. Maria Pieri, 2. Carla Marigliano, 3. Elsa..., 4. Nana..., 5. Maria Pieri, 6. Ivana...,7. Rossana Malatesta.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 57ei ricordi<strong>Campo</strong> de’Fabrica di Roma - anni ‘70. Comitato organizzatore del torneo di calcio “Luigi Torre”.In piedi da sx: Doriano Pedica,Gianni Sanapo, Sandro Francola, Enzo Sacchi, Francesco Lanna, Roberto Ciappici, Patrizio Salvi, Raniero Pedica.In basso da sx: Giampiero Anetrini, Maurizio Ponti, Andrea Spadoni, Sandro Di Pietro, Roberto Vincenzi, Marcello Narduzzi, Massimo Bedini.


58<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’Corchiano1964Recita all’asiloin occasione dellafesta della mamma.Al centro, sul palco,Morena Mechelli.<strong>Campo</strong> de’<strong>Campo</strong> de’Corchiano - 1976. Processione dell'Infiorata.Corchiano - anni ‘50. Tommaso Nardono, il barbiere.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 59ei ricordiCarbognano1932Foto ricordo diun gruppoteatrale,ancora incostume dopolo spettacolo<strong>Campo</strong> de’<strong>Campo</strong> de’Lago di Vico. 22 Luglio 1973. Da sx: Santino Rendina, Ivana Vittorini, Pierina Camilli, coniugi Amorugi, gli sposi Simonetta Vittorini eAngelo Mecaroni, ...,..., Roberto Belli


60<strong>Campo</strong> de’ fioriAnnunciLAVOROCERCO- CAPO MAGAZINIERE, 27 anni, esperienzaquasi decennale, settore alimenti e accessoriper piccoli animali, automunito, cerca lavoroduratura e a tempo pieno. Parla inglese, rumeno,ungherese. A disposizione per colloqui dipresentazione. Tel. 320.0268769- BADANTE, BABYSITTER, cameriera inristoranti, assistente in casa di cura, orariolungo, anche di notte. Già esperienza, nonautomunita. Tel. 329.7755636- SIGNORA 50ENNE ITALIANA di CivitaCastellana, cerca lavoro come baby sitter.Esperienza con bambini. Tel. 347.4016708- UOMO 58ENNE cerca lavoro come giardiniere,pittore, agricoltore. Zona Civita Castellana ed’intorni. Urgente!Tel. 331.8753786- RAGAZZO 18ENNE cerca lavoro come commesso,cameriere o altro. Serio e onesto, zonaRoma Nord. 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