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Lezioni di Meccanica Quantistica Relativistica A. Bottino e C ... - INFN

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¤£¢¡Figura 6.2: Creazione <strong>di</strong> una coppia virtuale e + –e − .Queste relazioni sono incompatibili, come si vede sostituendo le ultime tre nella prima.Per mantenere la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> conservazione <strong>di</strong> energia–impulso nel vertice <strong>di</strong> interazioneoccorre rimuovere la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> shell <strong>di</strong> massa per almeno una delle tre particelleconfluenti nel vertice. Questo è quanto avviene in <strong>di</strong>agrammi con più vertici <strong>di</strong> interazione,dove le particelle che collegano detti vertici sono particelle virtuali (fuori dallo shell <strong>di</strong>massa).La creazione <strong>di</strong> coppie (6.5) può avvenire per esempio nel campo coulombiano <strong>di</strong> unnucleo; in questo caso uno dei due leptoni viene creato come particella virtuale e <strong>di</strong>vieneelettrone fisico a seguito dell’interazione con il campo coulombiano.È possibile anche avere il processo inverso del processo (6.5), ossia il processo <strong>di</strong>annichilazionee − + e + → γ → . . . , (6.9)o anchee − + e + → 2 γ . (6.10)Queste reazioni vengono per esempio prodotte ai collisionatori elettrone-positrone.◮ Polarizzazione del vuotoSecondo quanto visto precedentemente un fotone è soggetto a processi del tipo descrittoin Fig.6.2, nei quali una coppia e + –e − , creata in modo virtuale dal fotone, si annichilarigenerando il fotone stesso. Ciò implica che l’interazione protone-elettrone (me<strong>di</strong>ata dafotoni) nell’atomo <strong>di</strong> idrogeno risenta della presenza delle coppie virtuali e + –e − dovuteai processi <strong>di</strong> Fig.6.2. È come se l’interazione p–e − anzichè avvenire nel vuoto, avesseluogo in un mezzo polarizzabile: la carica positiva del protone respinge i positroni virtualied attira gli elettroni virtuali (ve<strong>di</strong> Fig.6.3). Si genera quin<strong>di</strong> un effetto <strong>di</strong> parzialeschermatura della carica vera (nuda) del protone da parte degli elettroni virtuali. L’elettronedell’atomo <strong>di</strong> idrogeno risente <strong>di</strong> questo effetto <strong>di</strong> schermatura della carica nudadel protone in maggiore o in minore misura a seconda dell’orbita quantistica su cui sitrova: la carica elettrica del nucleo “vista” dall’elettrone è più grande a piccole <strong>di</strong>stanze(orbite interne), che non a gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze (orbite esterne), e gli stati S si abbassano perquesto effetto. La polarizzazione del vuoto induce per esempio una separazione E(2P 1/2 )–E(2S 1/2 ) = 27 MHz tra i livelli 2S 1/2 e 2P 1/2 . Quest’effetto, calcolato da Uehling nel 1935,elimina quin<strong>di</strong> la degenerazione tipica dello spettro dell’atomo <strong>di</strong> idrogeno in teoria <strong>di</strong>Dirac. Tuttavia, come si ricava in elettro<strong>di</strong>namica quantistica, altri effetti oltre a quellodella polarizzazione del vuoto contribuiscono (in maniera più rilevante e con segnoopposto) al Lamb shift.62

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