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Appunti in teoria dei gruppi

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1 Brevi <strong>Appunti</strong> sulla Teoria <strong>dei</strong> Gruppi di LieConsideriamo un gruppo G = {g} visto come <strong>in</strong>sieme di elementi g che soddisfano alle seguentiproprietà:1) esiste una legge di composizione: presi g 1 , g 2 ∈ G allora g 1 g 2 = g 3 ∈ G,2) esite l’elemento identità: ∃e ∈ G tale che ge = eg = g,3) esiste l’elemento <strong>in</strong>verso: se g ∈ G allora ∃g −1 ∈ G tale che gg −1 = gg −1 = e,4) associatività: (g 1 g 2 )g 3 = g 1 (g 2 g 3 ).1.1 EsempiFacciamo alcuni esempi di <strong>gruppi</strong> di Lie, cioè di <strong>gruppi</strong> i cui elementi dipendono <strong>in</strong> modo cont<strong>in</strong>uoda alcuni parametri:U(1) = {z | z ∈ C, |z| = 1} = {e iα |α ∈ R}, gruppo delle fasiO(n) gruppo delle matrici reali ortogonali n × nSO(n) gruppo delle matrici reali ortogonali n × n con det g = 1U(n) gruppo delle matrici unitarie n × nSU(n) gruppo delle matrici unitarie n × n con det g = 1SO(n, m), SL(n, R), SL(n, C), etc.1.2 RapresentazioniIntroduciamo ora il concetto di rappresentazioni del gruppo. Una rappresentazione di un gruppoastratto G è una “realizzazione” delle relazioni moltiplicative del gruppo G <strong>in</strong> un corripondentegruppo di matrici quadrate. Queste matrici agiscono su uno spazio vettoriale la cui dimensione èdetta dimensione della rappresentazione. Esplicitamente <strong>in</strong> formuler : G ↦−→ Matricig ↦−→ r(g) (1)tali che1) r(g 2 )r(g 2 ) = r(g 1 g 2 )2) r(e) = I con I matrice identità.Da questo segue anche che r(g −1 )r(g) = r(e) = I. Inoltre l’associatività è automatica perchè ilprodotto tra matrici è associativo. Qu<strong>in</strong>di tutte le proprietà del gruppo sono realizzate esplicitamentedalle matrici della rappresentazione. In effetti, negli esempi descritti sopra abbiamo usatodirettamente una rappresentazione ben def<strong>in</strong>ita (detta rappresentazione fondamentale) per def<strong>in</strong>irei vari <strong>gruppi</strong>.Un esempio tipico, probabilmente già familiare al lettore, è costituito dalle reppresentazioni delgruppo delle rotazioni <strong>in</strong> uno spazio tridimensionale, gruppo <strong>in</strong>dicato con SO(3). Una rappresentazionedel gruppo delle rotazioni è costituita dalle matrici che mescolano le armoniche sferiche Y lm .Le Y lm , pensate come vettori di uno spazio l<strong>in</strong>eare, costituiscono ad l fissato uno spazio vettorialedi dimensione 2l + 1 (tante dimensioni quanti sono i possibili valori di m) e ciascuna rotazione èrappresentata <strong>in</strong> tale spazio da una matrice (2l + 1) × (2l + 1). Queste sono appunto le rappresentazioniirriducibili di SO(3): sono identificate dal valore (<strong>in</strong>tero) di l e sono 2l + 1 dimensionali.Irriducibile significa che non c’è modo di ridurre le dimensioni della rappresentazione <strong>in</strong> questione(non c’è modo di ridurre con trasformazioni di similitud<strong>in</strong>e r(g) ↦−→ r(g) ′ = A r(g) A −1 tutte lematrici della rappresentazione <strong>in</strong> forma diagonale a blocchi).1


1.3 Indici <strong>in</strong> “alto”, <strong>in</strong> “basso” ed <strong>in</strong>dici puntatiDato un gruppo G ed una sua rappresentazione n dimensionale R = {r(g), matrici n × n}, allorapossiamo pensare a queste matrici come agenti su uno spazio vettoriale di dimensioni n. I vettoridi questo spazio vettoriale V a (dove a = 1, 2, . . . , n è l’<strong>in</strong>dice che descrive le varie componenti delvettore) sono trasformati dalle matrici [r(g)] a b e diremo che il vettore V a si trasforma <strong>in</strong> modocovariante sotto l’azione del gruppo GV ag∈G↦−→ V a′ = [r(g)] a b V b (2)(notare che si usa la convenzione per cui <strong>in</strong>dici ripetuti sono sommati automaticamente sui loropossibili valori). Diremo che vettori che si trasformano <strong>in</strong> modo identico a quello descritto qui soprahanno gli <strong>in</strong>dici <strong>in</strong> “alto”. Data una rappresentazione r(g) (che come abbiamo detto corrisponde atrasformare vettori con <strong>in</strong>dici <strong>in</strong> “alto”) ne possiamo immediatamente costruire altre: rappresentazione“complesso coniugata” r(g) ∗ , “<strong>in</strong>verso trasposta” r(g) −1 T ed “<strong>in</strong>verso hermitiana” r(g) −1 † .Per convenzione le faremo corrispondere a trasformazioni di vettori con “<strong>in</strong>dici puntati <strong>in</strong> alto”,“<strong>in</strong>dici <strong>in</strong> basso” ed “<strong>in</strong>dici puntati <strong>in</strong> basso”, rispettivamente. In formuleV ȧV aVȧg∈G↦−→V ȧ′ = [r(g) ∗ ]ȧḃ V ḃg∈G↦−→ V a ′ = [r(g) −1 T ] a b V b (4)g∈G↦−→ Vȧ′ = [r(g) −1 † ]ȧḃ Vḃ (5)(3)È immediato verificare che queste sono rappresentazionie del gruppo se r(g) lo è. Si possonoottenere grandezze <strong>in</strong>varianti sotto l’azione del gruppo G prendendo il prodotto scalare tra vettoricon <strong>in</strong>dici <strong>in</strong> alto (a volte detti controvarianti) e quelli con <strong>in</strong>dici <strong>in</strong> basso (a volte detti covarianti)entrambi puntati o meno:V a W aXȧY ȧg∈G↦−→ V a ′ W a′ = V T′ W ′ = V T r(g) −1 r(g)W = V T W = V a W a (6)g∈G↦−→Xȧ′ Y ȧ′ = X T ′ Y ′ = X T r(g) −1 ∗ r(g) ∗ Y = X T Y = XȧY ȧ(7)In questi calcoli il tipo di notazione usata dovrebbe essere ovvia dal contesto. In generale non hasenso da un punto di vista gruppale contrarre <strong>in</strong> altro modo gli <strong>in</strong>dici <strong>dei</strong> vettori sopra descritti. S<strong>in</strong>oti che i tensori delta di Kroneker δ a b e δȧḃ, numericamente identici alla matrice identità, rimangono<strong>in</strong>variati per trasformazioni del gruppo se si trasformano i loro <strong>in</strong>dici nel modo corrispondentealla natura degli <strong>in</strong>dici descritto sopra.È possibile che alcune di queste diverse rappresentazioni siano equivalenti tra loro, cioè collegateda una trasformazione di similitud<strong>in</strong>e. Infatti per rappresentazioni reali vale r(g) ∗ = r(g): dunqueV ȧ ∼ V a e Vȧ ∼ V a . dove il simbolo ∼ significa “si trasforma come”. Non c’è dunque bisogno <strong>in</strong>questo caso di <strong>in</strong>trodurre <strong>in</strong>dici puntati. Per rappresentazioni unitarie vale r(g) −1 = r(g) † , e qu<strong>in</strong>dir(g) −1† = r(g), dunque Vȧ ∼ V a e V ȧ ∼ V a , Di nuovo non c’è bisogno di usare <strong>in</strong>dici puntati. Inf<strong>in</strong>eper rappresentazioni unitarie e reali (cioè ortogonali) tutte e quattro le rappresentazioni descrittesopra sono equivalenti. Osservazione: le rappresentazioni f<strong>in</strong>ito dimensionali del gruppo di Lorentznon sono unitarie né reali. In questo caso tutti e quattro i diversi tipi di <strong>in</strong>dici devono essere usatiperchè <strong>in</strong>dicano rappresentazioni diverse.1.4 RappresentazioniDescriviamo SO(2) ed SO(3) <strong>in</strong> qualche dettaglio, e vediamo il concetto di generatori <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itesimi....2

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