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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itdella guerra, perché vede non esserci altra via; ma nessuno gli crede,e stimo ch'esso non creda a se medesimo. In tre mesi non ha saputopreparare l'esercito ... ora che sarebbe <strong>il</strong> vero tempo <strong>di</strong> rientrare incampagna, non è preparato, non osa e vuole dare ad intendere allanazione che aspetta l'occasione più propizia ».Il Buffa era stato nominato membro della commissione istituitaper ricevere le comunicazioni del ministero in or<strong>di</strong>ne alla sua politica,e <strong>nel</strong>la tornata del 6 novembre lesse in Parlamento una relazione sullecomunicazioni ricevute. Tale documento era un esplicito atto <strong>di</strong> accusaal ministero. « E pigliando le mosse dalla me<strong>di</strong>azione - leggeva <strong>il</strong> relatore- <strong>di</strong>rò che se <strong>di</strong> quella non ci furono esposte le con<strong>di</strong>zioni positive,dalle negative, che ci vennero notificate, fummo sforzati a conchiudernech'esse non rispondono all'onore della nazione come noi lointen<strong>di</strong>amo; non ci danno sufficiente malleveria della sua vera in<strong>di</strong>pendenza.Più ancora: quali che siano quelle con<strong>di</strong>zioni, se non furonoaccettate dall'Austria pericolante, molto meno lo saranno dall'Austriavincitrice <strong>di</strong> Vienna ... E quando pure volesse riputarsi onorevole unapace che sacrifichi alcuno dei <strong>di</strong>ritti acquistati per <strong>il</strong> voto dell'unione,potrebbe <strong>il</strong> presente Ministero conchiuderla senza gravi pericoli interni?noi lo neghiamo ». L'esame della situazione portava <strong>il</strong> relatore adaffermare «che qualora <strong>il</strong> Governo non venga profondamente mo<strong>di</strong>ficatone' suoi componenti, non può con isperanza <strong>di</strong> soccorso intraprenderela guerra ...; <strong>il</strong> presente Governo, tal quale si trova ad essere, nonci può dare né una pace onorevole, ne una guerra felice », Concludeva,dunque, asserendo che la commissione della Camera «u<strong>di</strong>te le comunicazioniconfidenziali fattele dal Ministero presente, <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> nonpoter approvare gli andamenti e la politica del medesimo ». Nelle sedutedel 12, del 14 e del 20 novembre, <strong>il</strong> Buffa prese la parola relativamentea questioni minori, ma che in<strong>di</strong>cano, comunque, la sua puntualeattenzione ai <strong>di</strong>versi problemi, che erano portati all'or<strong>di</strong>ne delgiorno 113. Intanto tra gli oppositori del ministero andavano acquistando113 Il 12 novembre, al momento <strong>di</strong> passare ai voti una proposta del deputato Stara,la maggior parte dei deputati aveva lasciato l'aula. Il Buffa, prese la parola per ammonireche «è mestieri che i deputati abbiano la pazienza <strong>di</strong> ascoltare fino alla fine anchequelle cose che riescono loro men d<strong>il</strong>ettevoli. Se noi procederemo <strong>di</strong> questo modo, credoche mai verremo a capo <strong>di</strong> nulla; se i deputati pretendono <strong>di</strong> scegliere fra le varie materie,quelle che loro piacciano meglio, poche volte noi saremo in numero per passare aivoti» (Atti del Parlamento Subalpino. Sessione del 1848, p. 676). Il 14 novembre, <strong>il</strong>Buffa fu relatore <strong>di</strong> alcune petizioni <strong>di</strong> vario argomento. Il 20 novembre <strong>il</strong> ministeroportava all'or<strong>di</strong>ne del giorno alcuni provve<strong>di</strong>menti d'urgenza, relativi alla tutela dell'or<strong>di</strong>nepubblico e <strong>nel</strong> contempo sottoponeva all'esame del parlamento un decreto relativoai sussi<strong>di</strong> da erogare ai profughi del Lombardo-Ve<strong>net</strong>o. Il Buffa chiese la parola, lamentandola scarsa sensib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>mostrata fino allora dai deputati verso gli esuli lombar<strong>di</strong>,82

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