il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itFrancia soltanto per non lasciarla sola in quell'operazione diplomatica,e perché « da quell'isolamento potevan nascere grandi dissesti in tuttaEuropa ... L'interesse proprio come di tutta Europa fu quello adunqueche mosse l'Inghilterra, non l'interesse nostro particolare ... L'Inghilterraprese parte alla mediazione, onde impedire per avventura unaguerra europea; ma quel motivo appunto, che la spinse a pigliarviparte, potrebbe divenir cagione che se ne ritraesse, perché quando letrattative della mediazione si avviassero in modo che da essa potessenascer quella guerra, che si voul evitare, allora certamente l'Inghilterraritrarrebbesi dalla mediazione» 107. Analogamente il Buffa esprimevaun giudizio sfavorevole intorno alle intenzioni della Francia, la quale«non vorrà fare mai ciò che né essa, né nazione al mondo potràfare» 108. Premesso che l'interferenza mediatrice della Francia e dell'Inghilterraa favore del Piemonte era una mera illazione del ministero,non essendo in atto nessun esplicito negoziato, e non essendosiin due mesi dato inizio ad alcun incontro diplomatico, il deputatofaceva notare al Parlamento che nessun vantaggio sarebbe derivatoda una eventuale mediazione. « La mediazione - egli diceva ­pare che possa avere qualche significato quando è fra due potenze belligeranti;ma qui la guerra esiste? Esiste negli animi nostri si, ma perla diplomazia europea io credo che sia finita. Per essa vi fu un tentativodel Piemonte che andò fallito; l'Austria è al suo posto e noi siamoal nostro. Pertanto la mediazione, io credo che non possa far altroche porre il suggello a quello che le armi hanno fatto» 109. Anchel'intervento armato della Francia lasciava perplesso l'oratore; era necessarioche il Piemonte rompesse la guerra per indurre quella nazionead aiutarci. « I Francesi - precisava il Buffa - non saranno mai piùitaliani che gli Italiani; essi potranno venire dietro a noi, ma nonprecorrerei; quando noi avremo mostrato col fatto che vogliamo fardavvero, allora la Francia si mostrerà anch'essa» 110. Una conclusionescendeva, dunque, chiara dal discorso: riprendere le ostilità con fiducia,non essere possibile continuare ulteriormente in quello stato di angoscia,considerare che una. parte dello stato era occupata dal nemico,non dimenticare gli effetti che avrebbero potuto derivare dall'insurrezionedei Lombardi. Con esemplare schiettezza, il deputato si esprimevacol linguaggio della coerenza e della convinzione: «In questi momenti80107 Atti del Parlamento Subalpino. Sessione del 1848, p. 521.108 Idem, p. 522.109 Idem., p. 522.110 Idem, p. 522.