il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.ittri trovati, che, abbindolando, potessero alienare gli animi de' Lunigianesidall'aggregazione piemontese ». Una gran parte dei governi provvisori,considerando la pluralità dei vantaggi derivanti dall'aggregazionealla Toscana 81, promise l'atto di dedizione a Leopoldo II, purché ilgoverno granducale mantenesse tali promesse. I governi provvisoriche avevano optato per il Piemonte intesero invece che il Ministerodi Carlo Alberto rifiutava l'aggregazione propriamente dettaed accettava soltanto un'aggregazione temporanea 82, ovvero promettevauna protezione, riservandosi, a guerra finita, di consultarel'espressione del libero voto di quei comuni protetti. Il governogranducale non indugiava, e, conosciute le dichiarazioni piemontesi relativeall'aggregazione temporanea nella Lunigiana, cercò di risolvereil problema dell'aggregazione definitiva di quella regione, adottando lemisure più convenienti: dalle espressioni di più calorosa confidenza eaperta demagogia all'uso della violenza, dell'estorsione, della vessazione,del municipalismo, alla provocazione di collisioni tra comune e comune.Il 15 aprile, Enrico Sabatini, avvocato generale della corte supremadi cassazione e regio delegato toscano al governo provvisoriodella Lunigiana, pubblicava in Pontremoli un indirizzo ai lunigianesi,nel quale scriveva che per la necessità di corrispondere tempestivamentealle esigenze immediate di quei comuni, che avevano espresso di desiderarela tutela granducale, assumeva provvisoriamente l'amministrazionedi quella provincia, e perciò comandava lo scioglimento di queigoverni provvisori. Infatti, la ritardata dichiarazione del ministero piemontese,e le brighe degli emissari toscani ebbero per conseguenzache Massa, Carrara, e alcuni altri comuni rassegnarono il loro attodi dedizione alla Toscana. È da notare, però, che soltanto in pochicomuni era stato legalmente consultato il voto della popolazione, mentrenella maggior parte (di comuni più grossi), come a Fivizzano, Pontremoli,Bagnone, l'aggregazione era avvenuta per mezzo del solo arbi-81 È interessante, al riguardo, una circolare del governo provvisorio di Barbarascoai parroci della comunità di Tresana, in data 2 maggio 1848, nella quale si illustrano imotivi per cui quel comune aveva chiesto l'aggregazione alla Toscana.82 L'intendente della Spezia notificava al governo provvisorio di Avenza il 7 aprile1848, un dispaccio ministeriale, nel quale si legge: «Mentre il Re non può che desideraredal canto suo di desiderare fra i suoi figli le popolazioni dei comuni finitimi, ilpartito che mira a screditare i suoi sforzi nella generosa impresa del riscatto d'Italia dalgiogo straniero, si varrebbe dell'accoglimento definitivo di queste dedizioni. Sebbenespontanee, per buccinarle essere conquisti velati sotto il manto di dedizioni, se ne varorebbe per attribuire a mire ambiziose di sovranità ciò che è impulso di amore alla terraitaliana. Il perché deggio significarle che il regio Governo di S.M. si presterà in ognimodo per tutelare i pubblici interessi, la sicurezza, le proprietà dei comuni, che feceroatto di dedizione; può riguardarli come aggregati temporaneamente e provvisoriamente »,68