il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net
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www.accademiaurbense.ittese, che si diffondeva dalla Lombardia, e anche una dimostrazionecontro l'azione del ministero stesso, in verità ambigua e senza l'appoggiodell'opinione popolare. Il ministero versava in un particolare momentodi incertezza; gli scritti del Gioberti avevano posto su di essoun'ondata di discredito. Era poco stimato anche dai torinesi, i quali,sapendolo totalmente disposto per la pace, non temevano di perdere lacapitale, e pur criticandolo, lo preferivano a qualunque altro, dispostoalla guerra. Le difficoltà e le amarezze non risparmiavano il Buffa, chein quei giorni non si dava riposo per dimostrare la validità della suaopera. Il 12 settembre, Severino Battaglione, primo ufficiale del ministerodell'Interno, scrivendogli confidenzialmente intorno alle protesteriguardanti l'Arcelli, concludeva: «In questo mio rivolgermi direttamentea Lei, io non dubito ch'Ella vorrà scorgere l'intima fiducia ch'iopongo nella di Lei prudenza e nel generoso suo sentire, sicché restisuperiore ad ogni suscettività d'amor proprio nello accingersi a sistemarequesta contesa, e null'altro abbia di mira, che il buon accordo trai cittadini e tutte le autorità, che in questi giorni sovratutto è tantonecessario per il bene della patria ». Il 19 settembre, scrivendo da Vogheraai genitori, il Buffa esprimeva la propria insoddisfazione pertante traversie: «Vi assicuro - scriveva - che le mie occupazioni miriescono di noja grandissima, perché mi è necessario combattere continuamentecogli intrighi, col maltalento, coll'apatia, ma infine fo quelpoco che posso e qualcosa spero che resterà ». Il 15 settembre si erarecato a Torino per conferire col ministro, e in tale occasione erariuscito ad ottenere l'assegnazione, per la provincia di Voghera, di duemilafucili, che avrebbero dovuto con sollecitudine essere spediti daGenova 74. Il 22 settembre il maggiore della guardia nazionale diTortona, comunicava al commissario che le operazioni della mobilìzzazioneprocedevano con certa alacrità, ma che occorreva un segretariodel consiglio di disciplina e un aiutante maggiore. Nella seconda metàdi settembre, sedati gli attriti, il Buffa poteva portare avanti il suolavoro con profitto, fino all'8 ottobre, dopo due mesi esatti. L'intendentegenerale di Alessandria, trasmettendogli 1'8 ottobre la lettera del74 In merito all'assegnazione dei duemila fucili, il Buffa aveva dato notizia ai genitoriin una lettera de119 settembre. Il ministro Pinelli, il 22 settembre, scriveva al Buffa:«Si sono date le opportune disposizioni perché siano trasmessi da Genova direttamentea questo sig. Intendente generale 2 mila fucili, alcuni dei quali dovranno essere distribuitialla provincia di Bobbio ». Tuttavia, precisava il ministro, tali fucili sarebbero giunti inritardo, perché prima si doveva effettuare il cambio dei fucili esistenti in Genova conquelli di nuova fabbricazione. Il 6 ottobre il ministro dichiarava che « ostacoli imprevedibili»ne avevano fino allora ritardato la spedizione da Genova.64
www.accademiaurbense.itDagli appunti per una storia delle istituzioni degli Stati Uniti d'America.(Autografo di Domenico Buffa).
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www.accademiaurbense.ittese, che si <strong>di</strong>ffondeva dalla Lombar<strong>di</strong>a, e anche una <strong>di</strong>mostrazionecontro l'azione del ministero stesso, in verità ambigua e senza l'appoggiodell'opinione popolare. Il ministero versava in un particolare momento<strong>di</strong> incertezza; gli scritti del Gioberti avevano posto su <strong>di</strong> essoun'ondata <strong>di</strong> <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to. Era poco stimato anche dai torinesi, i quali,sapendolo totalmente <strong>di</strong>sposto per la pace, non temevano <strong>di</strong> perdere lacapitale, e pur criticandolo, lo preferivano a qualunque altro, <strong>di</strong>spostoalla guerra. Le <strong>di</strong>fficoltà e le amarezze non risparmiavano <strong>il</strong> Buffa, chein quei giorni non si dava riposo per <strong>di</strong>mostrare la vali<strong>di</strong>tà della suaopera. Il 12 settembre, Severino Battaglione, primo ufficiale del ministerodell'Interno, scrivendogli confidenzialmente intorno alle protesteriguardanti l'Arcelli, concludeva: «In questo mio rivolgermi <strong>di</strong>rettamentea Lei, io non dubito ch'Ella vorrà scorgere l'intima fiducia ch'iopongo <strong>nel</strong>la <strong>di</strong> Lei prudenza e <strong>nel</strong> generoso suo sentire, sicché restisuperiore ad ogni suscettività d'amor proprio <strong>nel</strong>lo accingersi a sistemarequesta contesa, e null'altro abbia <strong>di</strong> mira, che <strong>il</strong> buon accordo trai citta<strong>di</strong>ni e tutte le autorità, che in questi giorni sovratutto è tantonecessario per <strong>il</strong> bene della patria ». Il 19 settembre, scrivendo da Vogheraai genitori, <strong>il</strong> Buffa esprimeva la propria insod<strong>di</strong>sfazione pertante traversie: «Vi assicuro - scriveva - che le mie occupazioni miriescono <strong>di</strong> noja gran<strong>di</strong>ssima, perché mi è necessario combattere continuamentecogli intrighi, col maltalento, coll'apatia, ma infine fo quelpoco che posso e qualcosa spero che resterà ». Il 15 settembre si erarecato a Torino per conferire col ministro, e in tale occasione erariuscito ad ottenere l'assegnazione, per la provincia <strong>di</strong> Voghera, <strong>di</strong> duem<strong>il</strong>afuc<strong>il</strong>i, che avrebbero dovuto con sollecitu<strong>di</strong>ne essere spe<strong>di</strong>ti daGenova 74. Il 22 settembre <strong>il</strong> maggiore della guar<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong>Tortona, comunicava al commissario che le operazioni della mob<strong>il</strong>ìzzazioneprocedevano con certa alacrità, ma che occorreva un segretariodel consiglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina e un aiutante maggiore. Nella seconda metà<strong>di</strong> settembre, sedati gli attriti, <strong>il</strong> Buffa poteva portare avanti <strong>il</strong> suolavoro con profitto, fino all'8 ottobre, dopo due mesi esatti. L'intendentegenerale <strong>di</strong> Alessandria, trasmettendogli 1'8 ottobre la lettera del74 In merito all'assegnazione dei duem<strong>il</strong>a fuc<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> Buffa aveva dato notizia ai genitoriin una lettera de119 settembre. Il ministro Pi<strong>nel</strong>li, <strong>il</strong> 22 settembre, scriveva al Buffa:«Si sono date le opportune <strong>di</strong>sposizioni perché siano trasmessi da Genova <strong>di</strong>rettamentea questo sig. Intendente generale 2 m<strong>il</strong>a fuc<strong>il</strong>i, alcuni dei quali dovranno essere <strong>di</strong>stribuitialla provincia <strong>di</strong> Bobbio ». Tuttavia, precisava <strong>il</strong> ministro, tali fuc<strong>il</strong>i sarebbero giunti inritardo, perché prima si doveva effettuare <strong>il</strong> cambio dei fuc<strong>il</strong>i esistenti in Genova conquelli <strong>di</strong> nuova fabbricazione. Il 6 ottobre <strong>il</strong> ministro <strong>di</strong>chiarava che « ostacoli impreve<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i»ne avevano fino allora ritardato la spe<strong>di</strong>zione da Genova.64