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www.accademiaurbense.itAllegato DIL CIRCOLO ITALIANO ALLA GUARNIGIONE DI GENOVA 1Cittadini soldati!Mentre i nemici d'Italia s'adoprano senza posa per innalzare unabarriera fra noi, mentre si tenta ogni sforzo per rendervi avversi alla libertà,per separarvi dalla causa del popolo che è pure la vostra, dobbiamo rivolgercia voi per mettervi in luce la verità, e raffermare quel patto di fratellanzache in tempi più lieti solennemente stringemmo.Cittadini soldati! Allorché un ministero, non sappiamo se più inettood antitaliano, vi ritrasse dalle rive del Ticino e nel periodo del fatalearmistizio vi assegnò le stanze di Genova, voi certo muoveste alla voltadella città nostra, sperando in essa riavervi dalle durate fatiche, e ritornarein breve più vigorosi al cimento. Invece veniste non al riposo, ma anuovi disagi, non all'affettuoso abbandono di chi è in braccio al fratello,ma al sospetto e alla diffidenza di chi vive in terra nemica; e dovesteatteggiarvi alla minaccia, e star di e notte sull'armi non altrimenti chein città assediata, o alla vigilia d'una battaglia. E perché ciò? Perché altriniega concedervi tregua per accagionar noi d'ogni vostro disagio; perchéaltri vuole stancarvi, molestarvi, torturarvi, per rovesciare su di noi lacolpa delle pensate torture, ed aizzare i fratelli contro i fratelli! Ma, su,mandate a vuoto il disegno, respingete le.perfide insinuazioni, e ad ogniaccusa che udrete muoverei incontro, rispondete arditamente: menzogna!Cittadini soldati! Vi si dice che noi vi teniamo il broncio, perché lavostra presenza frastorna i nostri disegni, tronca le nostre speranze. Ma viuscirono forse della memoria le fraterne accoglienze che vi attesero alvostro ritorno? O vi può entrare in pensiero che i promotori dellaguerra italiana osteggino i prodi che l'han combattuta? Ci si susurraall'orecchio che in ogni cosa cerchiamo occasion di tumulto, perché siamod'indole turbolenta, irrequita, sovvertitrice. Ma forse ci agitammo non pernecessità ma per vezzo di tumultuare, quando si offendeva l'onore d'Italiao si calpestavano i nostri diritti? Forse potevano adoperarsi i mezzi legali,quando i casi non consentivano indugio, e le vie della legge erano lungheo difficili? Forse non dobbiamo custodire gelosamente il tesoro della nostralibertà, e propugnare indefessamente l'onor nazionale? Forse noI difenderestevoi pure se si tentasse macchiarlo? E non è forse macchiato? Non èper cagion nostra, se vi si toglie di vagare liberamente, se vi si tiene a1 Manifesto. Tipografia Delle Piane.377

www.accademiaurbense.itbivacco nell'atrio del palazzo ducale, se siete condannati ad un continuoapparato di guerra, tanto ridicolo quanto ingiurioso.Sapete voi chi dovete incolparne? Quelli stessi che vi strapparono lavittoria di pugno, che vi sfrondarono sulla fronte gli allori, che vi domaronocolla fame, perché non poterono farvi cadere sotto i colpi del ferro nemico.Eglino sanno che il vostro valore rifulse persino nella sconfitta, che la vergogna,onde han voluto coprirvi, ricadde tutta sopra di loro ... e si arrovellanoper rendervene partecipi, per rapirvi anche l'onore! Ma no, non viriusciranno, perché voi pure usciste dalle file del popolo, perché i soldatipiemontesi non sono i satelliti del Borbone, perché giuraste osservanza aquelle franchigie che noi vogliam rispettate, perché i valorosi non si tinseromai le mani di sangue civile; e voi siete tra i valorosi, valorosissimi!Viva la Fratellanza del Popolo coll'Esercito!Filippo De Boni, presidente.Didaco Pellegrini, segretario.Allegato ECIRCOLO ITALIANO. SEDUTA DEL 6 OTTOBRE. PRESIDENTE F. DE BONI:Genova, 11 ottobre 1848.Lettosi il processo verbale che viene approvato, il presidente preludiacolla storia del governo provvisorio di Milano, alla protesta inviata allapresidenza contro la consulta lombarda, ed approvatala, e profferta la suafirma, invita i profughi lombardi a soscriverla.Il Boldrini, ufficiale della legion mantovana, con parole sentite ringraziadella fraterna ospitalità il popolo genovese; il Lazotti nomina e lodaparecchi genovesi, e non tace un pensiero del nostro Albertini sull'alimentoche viene al nostro commercio dai prodotti lombardi.Quindi, con eloquente discorso cerca le basi della giobertiana confederazionee non trova che si possa sperar di buono dalla proposta lega diprincipi, fra i quali il bombardatore. Il segretario la teme già stretta, edaccenna alcune opinioni del Gioberti che gli paiono errate. Il Cernuschiprotesta contro una lode tributatagli. Il rev. Montemanni promette al Circolola sorte del biblico grano di senapa, raccomandando un catechismopolitico che provi' ai calunniatori come la libertà, la fratellanza, la religionequi si maritano; locché è pur confermato dal nostro Lazotti.3781 Foglio volante. Tip, Dellepiane.

www.accademiaurbense.itbivacco <strong>nel</strong>l'atrio del palazzo ducale, se siete condannati ad un continuoapparato <strong>di</strong> guerra, tanto ri<strong>di</strong>colo quanto ingiurioso.Sapete voi chi dovete incolparne? Quelli stessi che vi strapparono lavittoria <strong>di</strong> pugno, che vi sfrondarono sulla fronte gli allori, che vi domaronocolla fame, perché non poterono farvi cadere sotto i colpi del ferro nemico.Eglino sanno che <strong>il</strong> vostro valore rifulse persino <strong>nel</strong>la sconfitta, che la vergogna,onde han voluto coprirvi, ricadde tutta sopra <strong>di</strong> loro ... e si arrovellanoper rendervene partecipi, per rapirvi anche l'onore! Ma no, non viriusciranno, perché voi pure usciste dalle f<strong>il</strong>e del popolo, perché i soldatipiemontesi non sono i satelliti del Borbone, perché giuraste osservanza aquelle franchigie che noi vogliam rispettate, perché i valorosi non si tinseromai le mani <strong>di</strong> sangue civ<strong>il</strong>e; e voi siete tra i valorosi, valorosissimi!Viva la Fratellanza del Popolo coll'Esercito!F<strong>il</strong>ippo De Boni, presidente.Didaco Pellegrini, segretario.Allegato ECIRCOLO ITALIANO. SEDUTA DEL 6 OTTOBRE. PRESIDENTE F. DE BONI:Genova, 11 ottobre 1848.Lettosi <strong>il</strong> processo verbale che viene approvato, <strong>il</strong> presidente prelu<strong>di</strong>acolla storia del governo provvisorio <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, alla protesta inviata allapresidenza contro la consulta lombarda, ed approvatala, e profferta la suafirma, invita i profughi lombar<strong>di</strong> a soscriverla.Il Boldrini, ufficiale della legion mantovana, con parole sentite ringraziadella fraterna ospitalità <strong>il</strong> popolo genovese; <strong>il</strong> Lazotti nomina e lodaparecchi genovesi, e non tace un pensiero del nostro Albertini sull'alimentoche viene al nostro commercio dai prodotti lombar<strong>di</strong>.Quin<strong>di</strong>, con eloquente <strong>di</strong>scorso cerca le basi della giobertiana confederazionee non trova che si possa sperar <strong>di</strong> buono dalla proposta lega <strong>di</strong>principi, fra i quali <strong>il</strong> bombardatore. Il segretario la teme già stretta, edaccenna alcune opinioni del Gioberti che gli paiono errate. Il Cernuschiprotesta contro una lode tributatagli. Il rev. Montemanni promette al Circolola sorte del biblico grano <strong>di</strong> senapa, raccomandando un catechismopolitico che provi' ai calunniatori come la libertà, la fratellanza, la religionequi si maritano; locché è pur confermato dal nostro Lazotti.3781 Foglio volante. Tip, Dellepiane.

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