il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itUna lettera sulla mobilizzazione della guardia nazionale, altra sullemene di alcuni parroci di campagna e sulla necessità dell'espurgazione delporto, formano oggetto di brevi discorsi. L'ordine del giorno chiama ai mezzipiù efficaci per abbattere il ministero Pinelli. Si propone di ricusare il denaroche esso domanda. Un socio teme le scuse che ei ne desumerebbe, per direimpeditagli la guerra e propone invece che i rappresentanti del paese faccianoformali istanze per la dimessione del ministero.Il Lazotti è d'avviso che ad altra seduta si abbia a rinviare la discussionesul decreto degli imprestiti imposti e della carta monetata, e cosil'esame dei mezzi più acconci ad abbatterlo. Cernuschi e Bixio consentonoal preopinante. Il segretario nota però che salve tutte discussioni e resistenze,si potea intanto mandare a Carlo Alberto persona che gli significasse:i genovesi non volere che le sorti italiane siano più oltre compromesse daun governo disonesto e sleale.Bixio e Lazotti insistono sul semplice rinvio della discussione dei mezzi;Bodda e Ferrari concordano col segretario. David Morchio propugna ladeputazione. Messa a voti questa proposta è adottata all'uananimità. DavidMorchio, Didaco Pellegrini, e Bixio sono eletti a deputati. La commissionesi propone di eccitare il Circolo nazionale, i decurioni, il corpo universitario,la guardia nazionale, a convenire nella deliberazione presa, con aggiungerequei deputati che avvisassero per buono. La seduta fu importantissima perchéi sani principii del diritto pubblico, e la schiettissima esposizione dei fatticontemporanei animarono le discussioni del Circolo.L'adunanza fu sciolta e salutata col grido: Viva il Popolo.Un socio del CircoloAllegato DCIRCOLO ITALIANO. SEDUTA DEL 19 SETTEMBRE. PRESIDENTE F. DE BONI 1Genova, 21 settembre 1848.Letto il processo verbale, viene approvato. Il vicepresidente Lazottitocca dello spionaggio del Ricci ciò che riguarda parecchi individui, fra iquali il dottor Luigi Piacenza, che non poteva essere e non era quel desso,cui accenavano lettere scampate all'incendio. Il presidente ne trae argomentodi raccomandare alla giustizia, alla carità cittadina l'estimazione, l'onore dei3521 Foglio volante. Tip. Ferrando.

www.accademiaurbense.itfratelli nostri, sino a che non sieno con prove irrepugnabili convinti di colpa,non presumibile mai; e qui cade in acconcio l'elogio del dottor Terzaghi,che più testimoni del fatto, sovra cui si erano dal signor Cadei desideratespiegazioni, purgano persino della possibilità della colpa. Il Terzaghi sileva e ringrazia il Circolo, dell'amore con che avea salutato dopo la di luidifesa, il vendicato suo nome.Così provveduto all'onore dei privati, il presidente legge il votatoindirizzo a Garibaldi, e il grido si stampi prorompe unanime dai congregatitutti. Tien dietro la lettura della esposizione Carminati del buon desderiodi alcuni portoriani di destinare a Venezia il ricavo del ballo La Moresca} cuisi proferivano. Il Circolo riconoscente ricambia i saluti degli animosi ecortesi giovani, che avevano levati i cappelli in alto ai primi applausi.Il Pellegrini, ricordando come il Circolo Italiano avesse fin dalle sueprime adunanze proclamata la nullità di quanto avea decretato ed era perdecretare il ministero Pinelli, cui non potea fruttare il suicidio delle Camere,perché i poteri fossero intrasferibili in altri, e massime nel governo del Re}perché le fiducie sieno essenzialmente personali, e quindi non invocabili daun nuovo e screditatissimo ministero, perché le ragioni, le circostanze,le condizioni tutte del suicidio fossero cessate, mutate, mancate, esponevagli eccitamenti fatti all'illustre Demarchi, perché il Circolo Nazionale cooperassee sviare la sedicente deputazione della Camera di Commercio edella banca di sconto, che stava per recare a Torino l'omaggio di trattativecirca l'esecuzione dei noti decreti sugli imprevisti e sulla carta monetata;omaggio cui se non erano stranieri pochi speculatori, ripugnavanoquanti sentono la dignità del popolo e il suo diritto a mantenere il creditodella piazza di Genova. Onde il commercio, l'alimento dei cittadinie ciò fino a che col voto raccolto dalla bocca dei suoi deputati non fosseproclamato il sacrifizio, cui il popolo è pronto per la causa non pinelliana,ma italiana. Il Pellegrini non tacque il risultato di quegli eccitamenti; bastiricordare che il Circolo Nazionale sta discutendo e studiando sulla nullità,sulla velenosità dei decreti Pinelli!Il Lazotti concluse dicendo che l'evidenza dispensava da ulterioriparole, che il popolo non ne avrebbe permessa la esecuzione. E questo erapure il concetto del nostro Accame, che non tacque del subdolo scopo diincatenare gli speculatori al carro del ministero Pinelli. Eralo pure dell'argutoCernuschi il quale, ritenuta la protesta dei due circoli contra ilministero, e tutto quanto debba ricordarsi in proposito, proponeva cheil Circolo Italiano dichiarasse aver demeritato della patria i deputati recatisiin Torino per regolare la esecuzione dei noti decreti e seco loro quei23353

www.accademiaurbense.itfratelli nostri, sino a che non sieno con prove irrepugnab<strong>il</strong>i convinti <strong>di</strong> colpa,non presumib<strong>il</strong>e mai; e qui cade in acconcio l'elogio del dottor Terzaghi,che più testimoni del fatto, sovra cui si erano dal signor Cadei desideratespiegazioni, purgano persino della possib<strong>il</strong>ità della colpa. Il Terzaghi s<strong>il</strong>eva e ringrazia <strong>il</strong> Circolo, dell'amore con che avea salutato dopo la <strong>di</strong> lui<strong>di</strong>fesa, <strong>il</strong> ven<strong>di</strong>cato suo nome.Così provveduto all'onore dei privati, <strong>il</strong> presidente legge <strong>il</strong> votatoin<strong>di</strong>rizzo a Garibal<strong>di</strong>, e <strong>il</strong> grido si stampi prorompe unanime dai congregatitutti. Tien <strong>di</strong>etro la lettura della esposizione Carminati del buon desderio<strong>di</strong> alcuni portoriani <strong>di</strong> destinare a Venezia <strong>il</strong> ricavo del ballo La Moresca} cuisi proferivano. Il Circolo riconoscente ricambia i saluti degli animosi ecortesi giovani, che avevano levati i cappelli in alto ai primi applausi.Il Pellegrini, ricordando come <strong>il</strong> Circolo Italiano avesse fin dalle sueprime adunanze proclamata la nullità <strong>di</strong> quanto avea decretato ed era perdecretare <strong>il</strong> ministero Pi<strong>nel</strong>li, cui non potea fruttare <strong>il</strong> suici<strong>di</strong>o delle Camere,perché i poteri fossero intrasferib<strong>il</strong>i in altri, e massime <strong>nel</strong> governo del Re}perché le fiducie sieno essenzialmente personali, e quin<strong>di</strong> non invocab<strong>il</strong>i daun nuovo e scre<strong>di</strong>tatissimo ministero, perché le ragioni, le circostanze,le con<strong>di</strong>zioni tutte del suici<strong>di</strong>o fossero cessate, mutate, mancate, esponevagli eccitamenti fatti all'<strong>il</strong>lustre Demarchi, perché <strong>il</strong> Circolo Nazionale cooperassee sviare la se<strong>di</strong>cente deputazione della Camera <strong>di</strong> Commercio edella banca <strong>di</strong> sconto, che stava per recare a Torino l'omaggio <strong>di</strong> trattativecirca l'esecuzione dei noti decreti sugli imprevisti e sulla carta mo<strong>net</strong>ata;omaggio cui se non erano stranieri pochi speculatori, ripugnavanoquanti sentono la <strong>di</strong>gnità del popolo e <strong>il</strong> suo <strong>di</strong>ritto a mantenere <strong>il</strong> cre<strong>di</strong>todella piazza <strong>di</strong> Genova. Onde <strong>il</strong> commercio, l'alimento dei citta<strong>di</strong>nie ciò fino a che col voto raccolto dalla bocca dei suoi deputati non fosseproclamato <strong>il</strong> sacrifizio, cui <strong>il</strong> popolo è pronto per la causa non pi<strong>nel</strong>liana,ma italiana. Il Pellegrini non tacque <strong>il</strong> risultato <strong>di</strong> quegli eccitamenti; bastiricordare che <strong>il</strong> Circolo Nazionale sta <strong>di</strong>scutendo e stu<strong>di</strong>ando sulla nullità,sulla velenosità dei decreti Pi<strong>nel</strong>li!Il Lazotti concluse <strong>di</strong>cendo che l'evidenza <strong>di</strong>spensava da ulterioriparole, che <strong>il</strong> popolo non ne avrebbe permessa la esecuzione. E questo erapure <strong>il</strong> concetto del nostro Accame, che non tacque del subdolo scopo <strong>di</strong>incatenare gli speculatori al carro del ministero Pi<strong>nel</strong>li. Eralo pure dell'argutoCernuschi <strong>il</strong> quale, ritenuta la protesta dei due circoli contra <strong>il</strong>ministero, e tutto quanto debba ricordarsi in proposito, proponeva che<strong>il</strong> Circolo Italiano <strong>di</strong>chiarasse aver demeritato della patria i deputati recatisiin Torino per regolare la esecuzione dei noti decreti e seco loro quei23353

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