il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itAllegato BTERZA RADUNANZA DEL CIRCOLO ITALIANO 1Genova, 7 settembre 1848.Ieri 6 corrente aveva luogo la terza radunanza col concorso reso maggioredalla sparsa voce che il De Boni intervenisse a presiederla.La seduta si apriva dal vicepresidente che, ordinata la lettura del processoverbale dell'antecedente radunanza, dava la parola all'avv. DidacoPellegrini per una spiegazione a proposito dell'articolo del Corriere Mercantile(n. 208) nel quale viene dipinto il Circolo con colori meno che veri;e si consiglia alla presidenza di non suscitare passioni irose e discordie collaquistione dello spionaggio. Disse che il Circolo nelle due prime radunanzetenute finora, aveva dato le più solenni prove di volere quella unione chetutti i buoni desiderano; e che anche circa le spie (le quali certamente nonponno mantenersi senza impedire l'unione) la discussione si era sempreconservata all'altezza d'un esame teorico in armonia col rispetto dovutoalla religione ed alla magistratura, lasciata in disparte ogni persecuzione eviolenza personale, tranne la manifestazione pubblica necessaria a metterein guardia i buoni dalle insidie dei tristi.E presa occasione dalle parole di suddetto articolo colle quali s'imputavaad altri degli oratori di fare indietreggiare il secolo di cinquant'anni,per preferire alle massime di Lamartine sulla pena di morte, i furori d'unepoca sanguinosa; rispondeva che con tale accusa il Corriere Mercantileoffendeva quella unione che predicava, perciocché era questo suo procederenon sincero; posto che in diritto, se il Circolo avesse decretato l'abolizionedella pena di morte, il Corriere stesso forse l'avrebbe accusato di ribellioneper usurpata autorità legislativa. Ed in fatto eransi già date prove solennidai medesimi oratori accusati dal Corriere di volere l'abolizione della penadi morte, quando si erano esposti col pericolo della vita e molto più dellaloro estimazione ad impedire l'effusione del sangue.A tali parole faceva succedere il vicepresidente alcune spiegazioni circale calunnie che da altri andavansi susurrando contro il Circolo, non senzal'audacia di obbliare la presenza di un numero immenso di testimoni ognorapresenti alle discussioni, quando il sopravvenire del presidente troncò ildire cogli applausi i più fragorosi.Calmato l'entusiasmo dell'assemblea, riceveva il presidente le felicitazionidel Circolo, mediante un discorso del Lazotti analogo alla circostanza.1 Foglio volante. Tip. Ferrando.347