il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itfuori il successore; già ne circolano i nomi: Revel, Sclopis, Dabormida,Merlo, Giovannetti, e compagnia; i nomi degli altri non fanno, ché ilprincipio che li governerà è troppo noto. Il Re ha un bel dire che se lecondizioni della pace non saranno onorevoli al paese, si ricomincierà laguerra. I suoi ministri, i suoi generali non la vorranno: ogni condizione peressi sarà ottima. D'altronde il Re ora è come prigione del suo stato maggioree della uffizialità; niuno lo approssima, se costoro nol consentono. Gioberti,che vi andò, e che sulla piazza di Vigevano parlava degne parole,fu sonoramente fischiato. La deputazione del Circolo Italiano di Torino,che recava l'indirizzo al Re per la continuazione della guerra, fu minacciatacoll'armi alla mano da una cinquantina di uffiziali; rimessa, appena arrivata,nella sua carrozza e respinta dalla città. Le parole che questi uffiziali mandaronoin messaggio a quanti di qui o d'altrove desiderava tuttavia la guerra,sono infami.Temiamo una ristorazione: l'aristocrazia e il gesuitismo qui già rialzanola testa. Bisogna tener deste le provincie, se la capitale cieca di devozionepel Re, e lavorata sino alle fondamenta dalla aristocrazia e dalmunicipalismo, si lascia addormentare, com'è facile prevedere.Ricordiamo che alla ristorazione tenne dietro il '30, e quando nonsi possa far altro, studiamoci almeno di accelerare il corso del tempo.Sui casi di Milano, qui la opinione è troppo incerta e troppo falsatadall'animosità contro i lombardi, per destare una riprovazione ed una indignazionequalunque. I signori torinesi si sfogano in sarcasmi contro i variicorpi di truppa lombardi stanziati qui, i cui uniformi sono bell'e nuovi ecc.La mediazione francese e inglese è sicura: si tratta sotto l'ombra delloro patrocinio: Se le armi francesi ingrossano alle nostre frontiere, gli èper questo, non per altro. Il duca di Toscana ha accettato ancor prima dinoi codesta mediazione. Vedremo. Si buccina che dal Ticino alla Piave,compresi il Ducato di Modena, sarà un solo regno dato non so a chi, chel'Austria starà contenta della Dalmazia, dell'Istria, e dell'alto Venezianoal di là della Piave, e che al Piemonte sarà fatta elemosina di Piacenza,pagata però con contribuzioni di guerra. Voci! Frattanto staremo a vederese il ministero, che domani sarà forse al suo posto, continuerà ad armare ea fare tutti quei provvedimenti, che l'incertezza delle trattative e la certezzadelle condizioni poco onorevoli possono poi far tornare necessarii, nonche utili.Altre ed altre cose vorrei potere confidare alla carta. Ma per oggibasta: se domani e via di seguito avrò altro riscriverò. Non so solamentedove indirizzarti le lettere. Dalla tua veggo che vai a Tortona, Voghera313