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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.it122GIULIO REZASCO A BUFFAAmico e fratello <strong>nel</strong>la sventura.Borghetto, lO agosto 1848.Pensai a rispondervi dappoiché fossi riavuto alquanto dallo stuporee dal dolore che m'opprime l'anima e <strong>il</strong> corpo. Ma <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio poteva darluogo a interpretazione che non s'ad<strong>di</strong>ce a me, né a voi: però vi rispondo,come posso.Vi sono, grato della confidenza che avete in me, che pur <strong>di</strong>vido convoi, a <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> tante tenebre, quel raggio <strong>di</strong> luce che <strong>il</strong>lumina ancoral'Italia. Ma, caro mio, dove l'instruzione è pochissima o nulla, dove spiritopubblico non è, dove abbondano gli avversari d'ogni bene, dove i buoni(mettete me fra questi) sono calunniati, insultati, perseguitati, dove giàsi levano le gallorie per lo ritorno delle cose antiche, dove gli ultimi fattidella guerra hanno portato uno scoramento mortale anche ne' buoni coraggiosi,dove è tutto questo, non cre<strong>di</strong>ate che nulla sia operab<strong>il</strong>e <strong>di</strong> generoso.I generosi servirebbero ad accrescere i sacrifizi, sacrificando sé medesimi,senza potere accendere né pure una fav<strong>il</strong>la del gran fuoco.Credete a me, che conosco e so quello che <strong>di</strong>co per questo riguardo.Molti bisognerà che lascino quel paese; io vi stava <strong>il</strong> più dell'anno, e lodovetti lasciare da più mesi, perché i più non m'intesero o non vollerointendermi. E, se potessi parlarvi, in luogo <strong>di</strong> scrivervi, vedreste che anch'ioho portato una gran soma d'angoscie, ed altra ne veggo preparata,tutta coperta <strong>di</strong> spine, quantunque l'esito delle cose abbia ven<strong>di</strong>cato, purtroppo, le mie ragioni e i miei sospetti. Vedete, dunque, che da questostato ezian<strong>di</strong>o io non potrei nulla che facesse prova. Non<strong>di</strong>meno state certodella lealtà de' miei sensi, che mai contrasteranno a' miei fatti.Non vi <strong>di</strong>menticate <strong>di</strong> me, ve ne prego; e scrivetemi qualche volta, e,se potete, datemi qualche buona novella. lo mi ricorderò sempre <strong>di</strong> voi;e quin<strong>di</strong> voglio replicarmi dall'anima vostro aff.mo amicoG. RezascoA tergo:Al Chiarissimo Sig.r Avv. Domenico Buffa Commissario in Alessandria.308

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