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www.accademiaurbense.itpossa opporre nulla, perché a sì lungo silenzio, anche il governo è scoraggiato.A prova di questo, vi acchiudo una lettera del conte Zanelli,· presidentedel governo di Calice.Voi fatemi la grazia di vedere presso il ministero se fosse possibilech'egli desse subitamente qualche parola di conforto a quel governo, e sefosse possibile che que' paesi fossero incorporati senz'altre invenie, poichéla dedizione loro fu legalissima, libera, unanime. Altrimenti temo che i toscaneggiantila vinceranno. Il presidente Zanelli pregò l'intendente ascriverneal ministero; questo vi serva di norma. Ma voi, scusate il tedio, adopratevi,o scriva l'intendente o no.Ieri fu preso un gesuita al Borghetto, ed altro alla Spezia con moltecarte, che non conosco, e con lettere di cambio ricchissime. Se non era laguardia civica, era fatta di loro. Ma, per Dio, che non possa entrare inquelle teste un po' di cervello?State sano, curate la causa comune da quel valent'uomo che siete,ed amate il vostro obb.mo ed aff.mo amico.G. RezascoA tergo: Al Chiarissimo S.r Avv. Domenico Buffa Deputato alla Camera. Torino.Ill.mo Sig.r Sig.r P.ron Col.mo.116GIACOMO PLEZZA A BUFFA 1Torino, 2 agosto 1848.La condizione attuale delle cose ha inspirato al governo il pensierodi creare commissarj straordinari, i quali, recandosi in tutte le parti delloStato animino le popolazioni, le rinfranchino ove d'uopo, e specialmentesorveglino e dirigano le operazioni della mobilizzazione della milizia comunale.È lasciato al loro prudente arbitrio di supplire all'insufficienza o negligenzadelle amministrazioni comunali, con quei provvedimenti che riputerannomigliori, ed appunto non è imposta loro alcuna direzione speciale,perché possano così, con piena libertà, sormontare le difficoltà che loro siparassero innanzi.Il governo si riserva di affidare ai signori commissari quelle altre mis-2961 Carta intestata: Regia Segreteria di Stato per gli Affari dell'Interno. Divisione 2 a •

www.accademiaurbense.itsioni che la salvezza della patria dimostrassero necessarie; perciò nelle perlustrazioniche faranno per la guardia nazionale, essi dovranno coglierel'opportunità per informarsi di tutto e prepararsi cosi a compiere confrutto ogni qualsiasi incarico.Siccome poi, primo fondamento della forza è l'ordine, e che una dupplicazioned'ordini non identici per parte loro e degli intendenti generali,non potrebbe a meno di riescir funesta, perciò io spero che essi si concerterannocon gli stessi intendenti generali, i quali altronde si trovano ingrado di dar loro utili direzioni, e che per tal modo, diriggendo tutte leazioni con un solo impulso, la cosa pubblica avrà quel giovamento che ilgoverno spera da questo straordinario provvedimento.Nel comunicare questi cenni a V.S. Ill.ma, mi è grato di farle conoscereche l'ho prescelta a compiere le funzioni di commissario nelle Divisionidi Savona insieme al signor marchese Sauli.Le trasmetto due copie dell'istruzione data da questo ministero perla mobilizzazione della milizia, ed ho l'onore di professarmi con predistintaconsiderazione della S.V. Ill.ma dev.mo, obb.mo servitore.In margine: Al Sig. Avv.to Buffa Deputato. Torino.PlezzaCar.mo padre.117BUFFA AL PADRETorino, 3 agosto 1848.Avrete ricevuta da Soldi la mia lettera, nella quale scriveva che fuieletto altro de' commissarii per le provincie, e che io aveva eletto Savona.La ragione di quella elezione fu che mi pareva: l°. dover scegliere una provinciadi cui mi fosse famigliare il dialetto, per poter all'occorrenza farmiintendere da tutti. 2°. dover scegliere altra provincia che la propria, per nontrovarmi ogni momento impacciato nel mio ufficio da parentela, relazioni,amicizie, interessi ecc. Ieri il ministero mi mandò la nomina, ma poi fuirichiamato e mi si vuoI mandare invece in Romagna per sollecitare soccorsi.Adunque, se non mutano di parere anche una volta, domani o posdomaniio partirò con Rosmini per Roma, per concertarmi col governo romano,indi mi recherò nelle Romagne. Voglia Iddio che queste cose giungano intempo per sostenere la guerra e rincalzarla, e che Radetzky ci dia tempo e297

www.accademiaurbense.itpossa opporre nulla, perché a sì lungo s<strong>il</strong>enzio, anche <strong>il</strong> governo è scoraggiato.A prova <strong>di</strong> questo, vi acchiudo una lettera del conte Za<strong>nel</strong>li,· presidentedel governo <strong>di</strong> Calice.Voi fatemi la grazia <strong>di</strong> vedere presso <strong>il</strong> ministero se fosse possib<strong>il</strong>ech'egli desse subitamente qualche parola <strong>di</strong> conforto a quel governo, e sefosse possib<strong>il</strong>e che que' paesi fossero incorporati senz'altre invenie, poichéla de<strong>di</strong>zione loro fu legalissima, libera, unanime. Altrimenti temo che i toscaneggiant<strong>il</strong>a vinceranno. Il presidente Za<strong>nel</strong>li pregò l'intendente ascriverneal ministero; questo vi serva <strong>di</strong> norma. Ma voi, scusate <strong>il</strong> te<strong>di</strong>o, adopratevi,o scriva l'intendente o no.Ieri fu preso un gesuita al Borghetto, ed altro alla Spezia con moltecarte, che non conosco, e con lettere <strong>di</strong> cambio ricchissime. Se non era laguar<strong>di</strong>a civica, era fatta <strong>di</strong> loro. Ma, per Dio, che non possa entrare inquelle teste un po' <strong>di</strong> cervello?State sano, curate la causa comune da quel valent'uomo che siete,ed amate <strong>il</strong> vostro obb.mo ed aff.mo amico.G. RezascoA tergo: Al Chiarissimo S.r Avv. Domenico Buffa Deputato alla Camera. Torino.Ill.mo Sig.r Sig.r P.ron Col.mo.116GIACOMO PLEZZA A BUFFA 1Torino, 2 agosto 1848.La con<strong>di</strong>zione attuale delle cose ha inspirato al governo <strong>il</strong> pensiero<strong>di</strong> creare commissarj straor<strong>di</strong>nari, i quali, recandosi in tutte le parti delloStato animino le popolazioni, le rinfranchino ove d'uopo, e specialmentesorveglino e <strong>di</strong>rigano le operazioni della mob<strong>il</strong>izzazione della m<strong>il</strong>izia comunale.È lasciato al loro prudente arbitrio <strong>di</strong> supplire all'insufficienza o negligenzadelle amministrazioni comunali, con quei provve<strong>di</strong>menti che riputerannomigliori, ed appunto non è imposta loro alcuna <strong>di</strong>rezione speciale,perché possano così, con piena libertà, sormontare le <strong>di</strong>fficoltà che loro siparassero innanzi.Il governo si riserva <strong>di</strong> affidare ai signori commissari quelle altre mis-2961 Carta intestata: Regia Segreteria <strong>di</strong> Stato per gli Affari dell'Interno. Divisione 2 a •

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