il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itgone valorosamente, ed accanita diviene la lotta. Già egli arriva perfinoa forargli il colletto della tunica, ma il Tiragallo, destramente schermitosianco da quel colpo, gli vola a tergo e lo ferisce lievemente nel fianco.Inasprito, il dragone balza a terra e viene a duello.Dopo brevissimo tempo il dragone, da nuovo trafitto, cadeva boccheggianteal suolo. Ed il capitano Tiragallo, carico delle armi prese agli uccisidue dragoni, tutto intriso di sangue, e dopo d'aver fatto sciogliere trecavalli della provianda, che attaccati ad un carro erano nel trambusto precipitatiin un fosso, preceduto dai suddetti cavalli, e da alcuni altri appartenential nemico, non che da tre militari, modestamente, ultimo, se nerientra in Peschiera, salutato dalle lodi di chi ebbe a mirarlo nel terribilescontro, e, fra le congratulazioni di tutti coloro che sentono quantomeriti della pubblica riconoscenza, chi sì altamente sa educare il suo cuorea tanto valore, e gode rinnovarci la virtù degli avi 1.GiampietroBroglioCar.mo padre.114BUFFA AL PADRETorino, 1 0 agosto 1848.Il nuovo ministero ha pensato di mandare de' commissari straordinariinelle provincie per eccitare la nazione e disporla a sacrifizii. lo sarò mandatoa Savona e forse fra pochi giorni dovrò partire; prima di partire viscriverò. In questi momenti che la nostra causa ha bisogno d'ajuti e disacrifizii, io non poteva esimermi dall'accettare, e quindi non potrò venirecosti com'era mia intenzione.1 Il Buffa fece menzione del capitano Tiragallo in un breve scritto pubblicatonella rubrica «Notizie diverse» della Concordia, (n. 228), del 25 settembre 1848, nelquale, parlando di certe ingiustizie avvenute nell'assegnazione delle decorazioni alvalor militare, cita l'episodio di Peschiera. Riportiamo un brano di tale scritto: «Senzadubbio ricordano i nostri lettori l'eroico fatto del capitano Agostino Tiragallo, che sottoPeschiera uccise di sua mano sei dragoni nemici, mentre i suoi compagni, volti in fuga,lo lasciavano quasi solo; ricordano come egli tornando dopo l'infausto armistizio daPeschiera, sostenne audacemente a Pavia l'onore delle armi italiane contro le menzogneaustriache ... ebbe la medaglia d'argento, come quel tale a cui fu ucciso il cavallo e nonuccise nessuno, come quel tale... Ma egli ha una medaglia più bella assai (e altra voltal'abbiamo notato) cioè uno strappo fattogli al colletto della tunica dalla spada nemica:questa almeno non l'accomuna con quel tale che alzò i tacchi ».293