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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itmandati dal medesimo, non che da Rezasco, e dal Zacchia. Questo siadetto per non replicare.Venuti meno in Lunigiana i governi parmense ed estense, i lunigianesi,abborrendo dal freno <strong>di</strong> chi aveva venduta la Lunigiana col famosotrattato <strong>di</strong> Firenze, erano tutti volti al Piemonte, quando passò per quelpaese, alla testa <strong>di</strong> molta m<strong>il</strong>izia toscana, <strong>il</strong> professore Matteucci, <strong>il</strong> qualecon sua lettera circolare, data da Pontremoli <strong>il</strong> 30 marzo 1848, invitava igoverni provvisorii a darsi alla Toscana, promettendo l'attuazione deibisogni dt loy:alità e dei desiderii speciali d'ogni popolo. Molti governiprovvisorii <strong>di</strong> Lunigiana, vedendo allora la quantità dei priv<strong>il</strong>egi chepotevano aspettare dalla Toscana, e non avendo da Piemonte promessaniuna, presentarono al governo toscano una nota <strong>di</strong> domande <strong>di</strong> priv<strong>il</strong>egigran<strong>di</strong>ssimi, promettendo l'aggregazione, purché dette domande s'accettassero.Il governo toscano, a chi non rispose, a chi rispose ambiguo, ad alcunifurono assicurati i domandati priv<strong>il</strong>egi, come da documento n" 1. In questovenne in Lunigiana <strong>il</strong> delegato Sabatini. Egli prese subito quelle de<strong>di</strong>zionicon<strong>di</strong>zionate, o, per meglio <strong>di</strong>re, proposte <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zioni, quali de<strong>di</strong>zioni realied assolute; e per forza e per inganno si dette ad impossessarsi <strong>di</strong> que'comuni. Perciò comandava <strong>il</strong> 15 apr<strong>il</strong>e <strong>di</strong> sciogliersi i governi provvisoriie <strong>nel</strong>le sue mani cedere i poteri <strong>di</strong> loro. A questo succedeva <strong>il</strong> decreto granducaledel 12 maggio, che <strong>di</strong>ceva tutta Lunigiana aggregata al Granducatospontaneamente: e perché i governi provvisorii sedevano <strong>nel</strong> capo-luogo, <strong>il</strong>30 maggio insegnava <strong>il</strong> Sabatini che <strong>il</strong> capo-luogo debba trarsi <strong>di</strong>etro tutto<strong>il</strong> <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong>pendente.I governi provvisori, composti <strong>di</strong> toscaneggianti, o per sentimentotravolto, o per guadagneria, si deposero: onde, i comuni retti da loro (esono una gran parte della Lunigiana toscana) vennero a mani <strong>di</strong> Leopoldo,senza che <strong>il</strong> povero popolo fosse giammai consultato.Ma i governi provvisori non composti <strong>di</strong> fautori toscani, vedutisiingannati, non vollero <strong>di</strong>sautorarsi. Vanamente instò e minacciò <strong>il</strong> Sabatini:alcuni <strong>di</strong> loro ritornarono al primo amore, e, consultando <strong>il</strong> voto popolare,domandarono la protezione sarda ed alcuni l'aggregazione. Allora fu cheaccaddero le scene scandalose <strong>di</strong> Monti, ove si trasferirono i toscani adabbattere la ban<strong>di</strong>era nostra, ed ove la guar<strong>di</strong>a civica <strong>di</strong> Terrarossa, spalleggiataal confine dai soldati toscani, ferì quasi mortalmente tre in<strong>di</strong>vidui<strong>di</strong> quel paese.Né quei comuni, come quelli <strong>di</strong> Avenza, Calice, Rocchetta, e le parrocchie<strong>di</strong> Podenzana, V<strong>il</strong>la, Panicale, Pallerone, Bibola, Giovaga11o, Parana,che erano sotto la protezione sarda, furono lasciati tranqu<strong>il</strong>li. Paranavenne occupata m<strong>il</strong>itarmente dai Toscani, <strong>il</strong> suo parroco colpito del mandato275

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