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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.ite se ne spargerà <strong>di</strong> pru, se non ci si pone rime<strong>di</strong>o. Talvolta una provvidenzapresa a tempo scansa gravissimi mali, e questo sig. intendente,non volendo mai far nulla senza prima scriverne al governatore <strong>di</strong> Genova,come <strong>nel</strong> fatto <strong>di</strong> Podenzana, provvede quando non è più a tempo.È inut<strong>il</strong>e che le raccoman<strong>di</strong> confidare alla S.V. Ill.ma la lettera dell'amicoprof[essore], che, solo spinto da molti, e scosso dalla v<strong>il</strong>tà dellaritrattazione del sig. intendente, aveva preso la penna, e fu lieto che la<strong>di</strong>missione del ministero gli desse un pretesto a non inviarla, alieno dalrecar danno ad alcuno.Colgo <strong>di</strong> bel nuovo dell'occasione per <strong>di</strong>chiararmi con tutta stimadella S.V. 111.ma dev.mo servitore.D. Giuseppe CosiniAllegatoIL PROFESSORE GIUSEPPE DE FERRARI AL MINISTRO DELL'INTERNOEccellenza.Sarzana, 8 luglio 1848.Sebbene io scriva all'Eccellenza Vostra sotto l'impressione del momento,pure le scrivo con animo pacato, né mi muove spirito <strong>di</strong> parte, ma zelocitta<strong>di</strong>no pel migliore andamento delle pubbliche cose in questa provincia.lo stesso, o Eccellenza, fui presente quando la lettera dell'<strong>il</strong>lustrissimosig. intendente Magenta, lettera <strong>di</strong> solenne scusa per quanto egli si eraattentato <strong>di</strong> scrivere dell'uffizialità citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Sarzana, pubblicavasi a suon<strong>di</strong> tamburo all'albo pretorio, ove ora trovasi <strong>il</strong> corpo <strong>di</strong>v guar<strong>di</strong>a della civicasarzanese.Ritrattarsi <strong>di</strong> ciò che uno rettamente si <strong>di</strong>sse è <strong>di</strong> probo citta<strong>di</strong>no; maad un magistrato non dovrebbe mai questo accadere, scapitandone <strong>di</strong> soverchio<strong>nel</strong>la pubblica opinione, senza <strong>di</strong> cui non puossi conservare quellamorale potenza, necessaria tanto in questi procellosi tempi a reggere i concitatianimi de' popoli.Vi<strong>di</strong> i tumulti <strong>di</strong> Spezia, le percosse a sacerdoti <strong>nel</strong>le pubbliche vie,gl'insulti alla forza pubblica, non mai puniti, poco o nulla repressi, e mitacqui. Ma ora, mia bisogna è favellarne, veggendo ora accusata l'uffizialitàtutta della civica <strong>di</strong> Sarzana, che sempre <strong>di</strong>ede prova indubbia <strong>di</strong> zelo e <strong>di</strong>tanta prudenza civ<strong>il</strong>e; <strong>di</strong>fatti ebbe a ritrattarsi lo stesso magistrato che larimproverava. Non potei frenarmi <strong>di</strong> scrivere a V. Eccellenza, dubitando(e m'ingannerò forse) che a Torino le cose nostre si pingano con fittizi colori.Non deggio però intrattenere Vostra Eccellenza dell'affare Cattaneo, laritrattazione del sig. intendente lo spiega da sé; né <strong>di</strong>rò de' casi <strong>di</strong> Luni-263

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