il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itRiguardo poi all'altro articolo, se non erro, credo di averlo consegnatoal proto insieme con altro mio articolo colla sola riserva di tralasciarlientrambi per riferirli un altro giorno, quando lo spazio non vi fosse.Del resto le dirò, e forse Ella lo sa di già, che troppo gravi lamentisi sono sollevati contro la tendenza che da qualche tempo a questa parteha preso l'Opinione, e col dissesto economico e sociale che vi è, mi sonole mille volte pentito di averne accettata la direzione, e vi rinuncierei, dibuon grado, se si volesse accettare la mia rinuncia. Abbia dunque un po'di pazienza anche lei come la ho io, almeno finché siano rassettate un po'le cose. Nel caso poi ch'Ella non volesse assolutamente più continuare,favorisca prevenirmi non più tardi di domattina.Sempre suo aff.mo amico.A. Bianchi GioviniA tergo:Pregiat.mo Signore. Signor Avv. D.co Buffa Deputato S.P.M.Illustrissimo Signore.98FEDERICO GROSSI A BUFFASarzana, 7 luglio 1848.A malgrado le replicate istanze dei molti, mi astenni dallo immischiarmida principio nelle questioni di Lunigiana, perché aborrente, per natura eper convinzione, da quanto sa di individualismo, e cosi pertanto da ogni cheabbia l'ombra di questione di municipio.Ma il modo di procedere degli agenti della Toscana, mi mostrò comenon potevo rimanere spettatore indifferente, ed accettai di essere il direttoredi una specie di comitato per gli affari di Lunigiana. Fu allora che, dopoaver riletto le discussioni della camera, pregai la S.V. a volere assumere ilpatrocinio della Lunigiana. Al che, Ella rispose alla nostra aspettativa insiffatto modo, che mi spiace altro non poterle offrire, oltre i nostri cordialissimiringraziamenti e le espressioni della più sincera riconoscenza.D'allora in poi, addentrandomi nelle cose, i dubbi, che già nutriva sullabuona fede del governo toscano, si cambiarono in gravissimi sospetti a dilui carico. Perloché, stimai conveniente di porne in avvertenza il ministrodegli Affari Esteri, che conosceva da gran tempo, ed in una piuttosto lungainformazione gli esposi i motivi per cui credevo che il governo toscano nonfosse né liberale, né italiano, ma quale si conveniva ad un arciduca d'Austria,258