il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.it92RAFFAELLO NOCCHI A IGNAZIO BUFFACaro amico.Valeggio, 20 giugno 1848.Ho avuto pochi giorni fa la tua lettera. C'è un gran pasticcio infatto di lettere costà. Ebbi il fagotto e te ne ringrazio. Di salute sto meglio.Ho avuto occasione di occuparmi assai per l'unione della Lombardia colPiemonte, che c'è voluta tutta a far intendere ai Milanesi.Come ciò, e che vita abbia fatto ci vorrebbe troppo a dirtelo, e telo dirò a voce. Sotto le palle di cannone ci sono stato a Peschiera, macombattuto non ho, perché non mi sono mai trovato vicino al luogo dicombattimento. Ho preso le mie misure però per far parte anch'io, quandone accada uno di solenne e importante. Ero andato per raggiungere l'esercito,l'ultimo movimento che fece, ma sai che non si combatté e tornòindietro. Il soldato non potrei farlo. Le cose della guerra puoi rilevarle daigiornali, levata l'esagerazione e le paure, e presi i fatti soltanto. La ritiratadei napoletani ha fatto andare in lungo la guerra. I piemontesi nonsono in assai numero per attaccar Verona, ma venuta la riserva lo saranno.A Durando danno del traditore a torto; pure si crede che se fosse statoagli ordini dei piemontesi non sarebbe rimasto a Vicenza. Del resto laguerra anderà bene per noi, e non bisogna dar retta alle ciarle, o spaventarsiper rovesci.Salutami tutti di casa tua, e Bensa, e compatiscimi se non scrivo comevorrei, ma non ne ho tempo. Addio. Quando ci vedremo discorreremopoi di tutto.Raffaello NocchiA tergo:Al Sig. Ignazio Buffa. Ovada (Piemonte).Car.mi genitori.93BUFFA AI GENITORITorino, 23 giugno 1848.Non vi ho scritto da molto tempo perché sono occupatissimo: dipiù fa parte della Commissione per la legge d'unione colla Lombardia:cosa che in più giorni non è ancora potuta venire a capo. Qui in Torino245

si sono dimostrati spiriti così gretti, ch'io casco veramente dalle nuvole.C'è da farsi trappista. Oltre di ciò, da due giorni, ho l'occhio sinistroinfiammato e non posso leggere né scrivere: vi scriverò più a lungo fra due otre giorni, quando starò meglio. Per ora vado attorno cogli occhiali verdi.Aspetto la lettera di Checco. Addio.DomenicoP.S. Bisognerebbe assolutamente che in Ovada si facesse un po' dichiasso in favore dell'unione colla Lombardia e si facesse una petizione allaCamera, ricordandole che questo era il suo primo dovere verso la nazione,e questa petizione fosse sottoscritta in piazza a popolo. Procurate di farlosubito, e mandar subito la petizione alla Camera direttamente: ed eccitate,se potete, i paesi vicini a far lo stesso. C'è quì una camarilla che tentamuovere il popolo in contrario. Nella petizione si esprima appunto chehanno udito come vi siano persone, che vogliono avversare l'unione; cheessi sono di fermo parere che l'interesse nazionale debba andare innanzia tutto, che, si debba avere l'unione ad ogni costo; e che a confortodella Camera, se di conforto ha bisogno, le esprimono i loro sentimenti,dichiarandosi pronti a sostenerla nella santa causa dell'unione, ad ognimodo. Fatelo subito per carità: fate chiasso!A tergo:www.accademiaurbense.itAl Sig.r Stefano Buffa fu Ignazio. Ovada.Allegato AAVVISO DI ALESSANDRO RADICE 1Carissimi fratelli.La patria ha vinto, così dicono coloro che, non compresi dall'immensitàdel bisogno, si accontentano delle apparenze, e non della realtà delle cose.La patria ha vinto, e si vorrebbe che il militare si trattenesse nelleproprie case, oh! fosse ciò vero, e noi lo desideriamo di vivo cuore comeItaliani, ma ciò non è! Abbiamo solamente cimentato l'inimico, e l'abbiamoajzzato e terribilmente l'abbiamo irritato contro di noi, ed ogni suo sforzoadoprerà per potersi vendicare.Abbisogna di tutta la nostra forza, e di tutta la nostra unione, ondecompire la sua distruzione, unica nostra salute.Via Pio IX, Viva Carlo Alberto, Viva l'Italia.2461 Foglio volante. In calce si legge: Voghera, Tip. Giani, 1848.Radice Alessandro

www.accademiaurbense.it92RAFFAELLO NOCCHI A IGNAZIO BUFFACaro amico.Valeggio, 20 giugno 1848.Ho avuto pochi giorni fa la tua lettera. C'è un gran pasticcio infatto <strong>di</strong> lettere costà. Ebbi <strong>il</strong> fagotto e te ne ringrazio. Di salute sto meglio.Ho avuto occasione <strong>di</strong> occuparmi assai per l'unione della Lombar<strong>di</strong>a colPiemonte, che c'è voluta tutta a far intendere ai M<strong>il</strong>anesi.Come ciò, e che vita abbia fatto ci vorrebbe troppo a <strong>di</strong>rtelo, e telo <strong>di</strong>rò a voce. Sotto le palle <strong>di</strong> cannone ci sono stato a Peschiera, macombattuto non ho, perché non mi sono mai trovato vicino al luogo <strong>di</strong>combattimento. Ho preso le mie misure però per far parte anch'io, quandone accada uno <strong>di</strong> solenne e importante. Ero andato per raggiungere l'esercito,l'ultimo movimento che fece, ma sai che non si combatté e tornòin<strong>di</strong>etro. Il soldato non potrei farlo. Le cose della guerra puoi r<strong>il</strong>evarle daigiornali, levata l'esagerazione e le paure, e presi i fatti soltanto. La ritiratadei napoletani ha fatto andare in lungo la guerra. I piemontesi nonsono in assai numero per attaccar Verona, ma venuta la riserva lo saranno.A Durando danno del tra<strong>di</strong>tore a torto; pure si crede che se fosse statoagli or<strong>di</strong>ni dei piemontesi non sarebbe rimasto a Vicenza. Del resto laguerra anderà bene per noi, e non bisogna dar retta alle ciarle, o spaventarsiper rovesci.Salutami tutti <strong>di</strong> casa tua, e Bensa, e compatiscimi se non scrivo comevorrei, ma non ne ho tempo. Ad<strong>di</strong>o. Quando ci vedremo <strong>di</strong>scorreremopoi <strong>di</strong> tutto.Raffaello NocchiA tergo:Al Sig. Ignazio Buffa. Ovada (Piemonte).Car.mi genitori.93BUFFA AI GENITORITorino, 23 giugno 1848.Non vi ho scritto da molto tempo perché sono occupatissimo: <strong>di</strong>più fa parte della Commissione per la legge d'unione colla Lombar<strong>di</strong>a:cosa che in più giorni non è ancora potuta venire a capo. Qui in Torino245

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