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www.accademiaurbense.ita portare una lettera diretta a quel sig. vice intendente. Portandomi aPontremoli presso quel delegato toscano onde supplicarlo di rimettermi inlibertà mio figlio predetto, il medesimo, accogliendomi con volto truce eminaccioso senza lasciarmi esporre le mie ragioni, conchiuse dicendomi:«Fate che il popolo di Monti faccia la sua dedizione alla Toscana} e poivostro figlio sarà messo in libertà.Tanto per la pura verità, ed in fede.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Governo ProvvisorioVisto per la legalizzazione della sovraposta firma.Dalla residenza del Governo.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Pietro GiovannoniIl PresidenteDott. D. MarchioAllegato LDICHIARAZIONE SUL FATTO DI PIEVE DI MONTI DEL 30 MAGGIO 1848A chiunque.Dichiaro io sottoscritto e sono pronto a dichiararlo anche con giuramentoche nel giorno 30 maggio prossimo passato in occasione che perparte del governo toscano si occupava militarmente i paesi di Monti ePontebosio, nell'atto che venne abbassata la bandiera sarda, un carabinieretoscano, accennando. allo scudo di Savoja, che esisteva in detta bandiera,disse: «Levate quell'injame ».Intanto per la pura verità e non altrimenti.In fede di. cheLuigi Macconi abbatePieve di Monti, 14 giugno 1848.Governo ProvvisorioVisto per la legalizzazione della sovraposta firma.Il PresidenteDott. D. MarchioDalla residenza del Governo.Pieve di Monti, 14 giugno 1848.243

www.accademiaurbense.itAllegato MDICHIARAZIONE SUL FATTO DI MONTI DEL 4 GIUGNO 1848A chiunque.Dopo la tragica scena di Panicale del giorno quattro giugno corrente,giorno in cui i carabinieri toscani e bianchini, unitamente ad alcuni liccianesi,in occasione che si solennizzava la festa della B.V. di Loreto, feceromille spostatezze per compromettere diversi individui di Monti, onde cosisecondare i pravi disegni del delegato toscano, si portò in Monti unamandra di quella soldatesca composta di carabinieri e bianchini, circa leore sette pomeridiane, che di soppiatto erano nascosti dietro le muraparrocchiali. Comparendo dapprima nel piazzale della chiesa il figlio delsecondino di Licciana, certo Donati, in compagnia d'un liccianese, e corseil primo a batter col piede sull'atterrata ed infranta colonna, su cui sventolavail sacro vessillo sabaudo, dicendo: «quando risorgerai o albero,mai più! », dicendo «Al primo che mi si presenta, gli dò un pugno sulviso, e ce lo spacco ». Quand'ecco di corsa i carabinieri e bianchini gridandoevviva Leopoldo II, dicendo a noi qui sottoscritti: «E loro nondicono evviva? Noi si rispose evviva per timore. Seguitarono a declamare:Viva Pio IX, viva Leopoldo, viva Carlo Alberto, dicendo Carlo Albertoè l'ultimo. A poca distanza gridarono porconi mer.ni di Monti; si lasciail resto per verecondia.Tanto per la pura verità.Ed in fede.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Valente PellicciariniAndrea CattaniGoverno Provvisoriochierico.chierico.Vistoper la legalizzazione delle sovraposte firme e qualità.Dalla residenza del Governo.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Il PresidenteDott. D. Marchio244

www.accademiaurbense.ita portare una lettera <strong>di</strong>retta a quel sig. vice intendente. Portandomi aPontremoli presso quel delegato toscano onde supplicarlo <strong>di</strong> rimettermi inlibertà mio figlio predetto, <strong>il</strong> medesimo, accogliendomi con volto truce eminaccioso senza lasciarmi esporre le mie ragioni, conchiuse <strong>di</strong>cendomi:«Fate che <strong>il</strong> popolo <strong>di</strong> Monti faccia la sua de<strong>di</strong>zione alla Toscana} e poivostro figlio sarà messo in libertà.Tanto per la pura verità, ed in fede.Pieve <strong>di</strong> Monti, 16 giugno 1848.Governo ProvvisorioVisto per la legalizzazione della sovraposta firma.Dalla residenza del Governo.Pieve <strong>di</strong> Monti, 16 giugno 1848.Pietro GiovannoniIl PresidenteDott. D. MarchioAllegato LDICHIARAZIONE SUL FATTO DI PIEVE DI MONTI DEL 30 MAGGIO 1848A chiunque.Dichiaro io sottoscritto e sono pronto a <strong>di</strong>chiararlo anche con giuramentoche <strong>nel</strong> giorno 30 maggio prossimo passato in occasione che perparte del governo toscano si occupava m<strong>il</strong>itarmente i paesi <strong>di</strong> Monti ePontebosio, <strong>nel</strong>l'atto che venne abbassata la ban<strong>di</strong>era sarda, un carabinieretoscano, accennando. allo scudo <strong>di</strong> Savoja, che esisteva in detta ban<strong>di</strong>era,<strong>di</strong>sse: «Levate quell'injame ».Intanto per la pura verità e non altrimenti.In fede <strong>di</strong>. cheLuigi Macconi abbatePieve <strong>di</strong> Monti, 14 giugno 1848.Governo ProvvisorioVisto per la legalizzazione della sovraposta firma.Il PresidenteDott. D. MarchioDalla residenza del Governo.Pieve <strong>di</strong> Monti, 14 giugno 1848.243

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