il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.it23 cadente maggio, abbiamo il dispiacere di dover significare loro che inostri impegni presso il ministero sardo sono si inoltrati ad un segno tale,che il retrocedere né più sta riposto nel nostro volere, né tampoco incontrerebbenel genio delle popolazioni a questo nostro governo soggette.Sappiamo che da alcune persone turbolente si vanno disseminando notiziea noi sommamente ingiuriose, e specialmente, che la nostra ufficialecorrispondenza col prelodato ministero, coll'organo dell'ill.mo sig. vice intendentedi Sarzana, sia un ritrovato nostro all'unico scopo di accreditare lenostre determinazioni sul particolare; ma in qual conto dobbiamo noi riteneresimili dicerie? Le prelodate SS. LL. IlI.me lo potranno di leggierinella loro saviezza comprendere.Comunque poi il governo toscano fosse ad usare con noi mezzi cattivi,noi li riterremo sempre illegali, e come tali al ministero sardo li rappresenteremo,dal quale, dietro quanto si degna notificarci, non diffidiamopunto di efficace protezione. Intanto in riscontro del prelodato foglio delleSS. LL. IlI.me nel mentre abbiamo l'onore, ecc.Allegato GA chiunque.DICHIARAZIONE SU FATTI AVVENUTI IN MASSANEI GIORNI 19·22·25 APRILE 1848Attesto io sottoscritto, segretario del Governo Provvisorio del Cantonedi Calice, anche con mio giuramento, che nell'occasione mi dovettiportare in Massa ducale con incarico del prefato mio governo, e segnatamentenei giorni 19, 22, 25 aprile p.p. per far acquisto di sale da quelgoverno, fui più e più volte incaricato da persona appartenente a questo,e anche da altro impiegato, o emissario granducale toscano a persuadere ilmio governo, e le popolazioni di questo cantone ad unirsi alla Toscana,non tanto perché S. M. il Re Carlo Alberto, avea promesso al ministroCorsini, che erasi recato al campo, che sud.te popolazioni, abbenché sottola protezione della prefata M. S., doveano al fin della guerra esser riunitealla Toscana, quanto perché, ove io fossi riuscito ad una pronta dedizionedelle popolazioni predette a favore della Toscana, sarebbemi statoconferito un impiego definitivo di cancelliere commitativo del censo, assailucroso.In fede.Firmato: Aless.dro VinciguerraCalice, 17 giugno 1848.24116

www.accademiaurbense.itAllegato HDICHIARAZIONE SU UN FATTO AVVENUTO IN FIVIZZANONEL MAGGIO 1848A chiunque.Certifico io sottoscritto e sono pronto ad attestare, anche con giuramento,che trovandomi un giorno del mese di maggio, che non valgo aricordarmi che giorno si fosse, in Fivizzano, precisamente nel ritorno chefaceva da quel paese verso casa, incontrai certo dotto Pietro Bongi, cancellierepresso il tribunale di Fivizzano, e mi disse, che mi dessi tutta lapremura e mi impegnassi presso questi popoli, per far dedizione alla Toscana,e che formandosi in Toscana delle buone condotte, io sarei statoprescelto a questo impiego. Dicendomi di più che sebbene fosse già statafatta dedizione al governo sardo, il commissario di Pontremoli, si sarebbeinteressato presso quel governo di trattare questi affari} senza che puntorimanessero compromessi menomamente in faccia al medesimo i membridel governo provvisorio, quando i medesimi avessero aderito a fare talededizione.Tanto per pura verità ed in fede.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Governo Provvisorio:Dott. Domenico GicareliVisto per la legalizzazione della sovraposta firma e qualità.Dalla residenza del Governo.Pieve di Monti, 16 giugno 1848.Il PresidenteDott. D. MarchioAllegato IDICHIARAZIONE SU UN FATTO AVVENUTO IN PONTREMOLINEL MAGGIO 1848A chiunque.Dichiaro io sottoscritto, e sono pronto ad attestare anche con miogiuramento, che in occasione, che giorni sono, trovavasi carcerato un miofiglio per nome Sante, non per altro delitto che di essere andato a Sarzana242

www.accademiaurbense.itAllegato HDICHIARAZIONE SU UN FATTO AVVENUTO IN FIVIZZANONEL MAGGIO 1848A chiunque.Certifico io sottoscritto e sono pronto ad attestare, anche con giuramento,che trovandomi un giorno del mese <strong>di</strong> maggio, che non valgo aricordarmi che giorno si fosse, in Fivizzano, precisamente <strong>nel</strong> ritorno chefaceva da quel paese verso casa, incontrai certo dotto Pietro Bongi, cancellierepresso <strong>il</strong> tribunale <strong>di</strong> Fivizzano, e mi <strong>di</strong>sse, che mi dessi tutta lapremura e mi impegnassi presso questi popoli, per far de<strong>di</strong>zione alla Toscana,e che formandosi in Toscana delle buone condotte, io sarei statoprescelto a questo impiego. Dicendomi <strong>di</strong> più che sebbene fosse già statafatta de<strong>di</strong>zione al governo sardo, <strong>il</strong> commissario <strong>di</strong> Pontremoli, si sarebbeinteressato presso quel governo <strong>di</strong> trattare questi affari} senza che puntorimanessero compromessi menomamente in faccia al medesimo i membridel governo provvisorio, quando i medesimi avessero aderito a fare talede<strong>di</strong>zione.Tanto per pura verità ed in fede.Pieve <strong>di</strong> Monti, 16 giugno 1848.Governo Provvisorio:Dott. Domenico GicareliVisto per la legalizzazione della sovraposta firma e qualità.Dalla residenza del Governo.Pieve <strong>di</strong> Monti, 16 giugno 1848.Il PresidenteDott. D. MarchioAllegato IDICHIARAZIONE SU UN FATTO AVVENUTO IN PONTREMOLINEL MAGGIO 1848A chiunque.Dichiaro io sottoscritto, e sono pronto ad attestare anche con miogiuramento, che in occasione, che giorni sono, trovavasi carcerato un miofiglio per nome Sante, non per altro delitto che <strong>di</strong> essere andato a Sarzana242

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