il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.it57BUFFA AI GENITORICar.mi genitori.Gravellone, 22 marzo 1848.Sono al Gravellone. Non potete immaginarvi che spettacolo curiosoè questo di tanto rimescolio di persone vestite in mille modi diversi: viso dire che è cosa da riderne davvero. Poi non c'è ordine nessuno, comesempre avviene dove non sono capi. Chi vuol andare innanzi, chi vuolrestare: questi sono quelli che han più giudizio e dicono che senza artiglieriae cavalleria non si può andare innanzi. lo veggo, ascolto, noto e me lagodo. Il fatto è che i tedeschi si dileguano di per sé, altrimenti vi so direche tutti questi giovani, benché dispostissimi a battersi, finirebbero malaccio.Ma i tedeschi hanno il vulcano sotto ai piedi.Se i militari entreranno in Lombardia, faranno, credo, una corsa trionfale,almeno pei primi tempi; e noi terremo loro dietro. Ma non vi sgomentate;vi torno a dire che non c'è pericolo alcuno.Addio, state sani ed allegri, e se mi volete scrivere, indirizzate le letterea S. Martino Siccomario, dove sono. Un saluto a Fanny l. ler sera, aNovi, vidi Tomasino insieme a molti altri d'Ovada. Addio.A tergo: Sig. Stefano Buffa fu Ignazio. Ovada.DomenicoCarissimo fratello.58IGNAZIO BUFFA AL FRATELLO DOMENICOGenova, 23 marzo 1848.Ti scrivo colla febbre nell'anima. Qui si sta ansiosi per le nonzie diMilano e di costi. Ricevemmo il bollettino che mandasti e le due lettere. Timando la Lega; i due numeri antecedenti te li mandai a Voghera con unalettera; fanne ricerca. Qui si lavora, ma colla testa a caccia e collo spiritoagitato. Con te vi è forse Tomasino? Dimmelo. Pertanto lasciasti sul tavolino19 scudi, dimmi che n'ho a fare, e perché li lasciasti. Oggi è partitolSorella minore del Buffa.189