il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itnato. La presente condizione della publica istruzione è tanto V1ZlOsa, chese non la struggete tutta in un subito, non vi lascierà mutare con buonoeffetto parte nessuna; oltreché, se date tempo a chi ha interesse d'impedireo di guastare, si giungerà anche ad assopire in voi stessi ogni buona disposizione.Gli avversari di ogni bene, sono così accorti in apprestare soporiferee velenose bevande, che si prendono come liquore soavissimo e vitale.Non ci lasciamo illudere da belle parole, né spaventare da ostacoli che laperfidia può cumulare; rompiamo questa vergogna e torniamo italiani. Pensiamoalle Americhe, alla Grecia, alla Svizzera, che, scosso il giogo indegno,si mantengono onorate, ammirate. Vivere, come abbiamo vissuto, sentiamoche non possiamo; su, dunque, spogliamoci dell'uomo vecchio e vestiamodi nuovo! Intanto, coi mezzi del miglior vivere e del miglior governare,prepariamo salda difesa, non distruttibile, alle istituzioni che ci devonoritornare alla gloria d'uomini, nati alle cose grandi del vero viverecivile.Firenze, 24 febbraio 1848. Non è vero quello che diede la Lega,copiato dall'Alba, che il popolo di Parma, in una zuffa coi soldati, fosseriuscito vittorioso. Non ci fu zuffa alcuna. I parmigiani, domenica 13,cantato il Te Deum per le fortune di due terzi d'Italia, lasciarono, a serafatta, sfuggire qualche voce di riforma e costituzione, che subito il ducafavori, mandando a prendere un reggimento intero di linea austriaco aPiacenza, il quale giunse a Parma il martedl, e occupò tutti i posti militari,e quelli delle sentinelle. L'ufficialità, appena giunta, sentendo che ilSalis, colonello (che fece far fuoco sul popolo la sera del 16 giugno) partivaper assumere il comando di un reggimento in Lombardia, si affrettòdi dargli un banchetto per letizia. Gli uffiziali parmigiani si mescolaronoagli austriaci, poiché il principe ereditario era con loro. Si bevve allegramente;il principino più di tutti, e ne senti gli effetti. Ma, buon soldatonon teme il nemico, se anche lo mette a terra: solito a queste sconfitte,torna vieppiù intrepido all'assalto.Le cose amministrative e le civili vanno, come andavano, lentamente,malamente, per debolezza e per tristizia. Ora poi che lo stato è definitivamentea disposizione dell'Austria, imaginate come la può andare; e ilbello è che l'Austria, per sicurare se stessa, simulerà protezione al duca,e noi, in sostanza, pagheremo le colpe non nostre, anzi le pene della colpaaltrui. Avete visto il trattato di Modena con Vienna? La gazzetta vienneseassicura che quello con Parma non è diverso. Quell'Austria, chepretendeva di entrare in casa a tutti, vantando diritti, ha mostrato conquei due trattati che diritti non aveva nemmeno col duca di Modena, ilquale pure riconosce l'imperatore come suo capo e signore; se ne avesse179