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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itun applauso, niente insomma <strong>di</strong>ede pretesto alla polizia <strong>di</strong> intervenire etutto passò <strong>nel</strong>la massima quiete.Ieri mattina <strong>nel</strong>la chiesa dei P.P. Benedettini in S. Giovanni alle 11ore, alla messa cantata, intervennero più <strong>di</strong> trem<strong>il</strong>a persone, signori e personed'ogni con<strong>di</strong>zione, ma principalmente, eletta gioventù. Finita la messafu intonato un solenne Te Deum, al quale rispondevano m<strong>il</strong>le e m<strong>il</strong>le voci,e quelle del popolo raccolto <strong>nel</strong> piazzale della chiesa stessa, <strong>di</strong> cui si spalancaronole porte all'intonazione del Te Deum. Al: Domine saluum facpopulum tuum, fu sostituito: Domine liberum [ac populum tuum, e tuttisi inginocchiarono e ripeterono col labbro e più col cuore quella solennepreghiera. Finito <strong>il</strong> Te Deum, tutta quella immensa folla si avviò sullastrada maestra <strong>di</strong> S. Michele, convegno solito della pubblica passeggiata.I giovani avevano cravatta azzurro cupo, colore della coccarda <strong>di</strong> Savoja,dei guanti gialli. Non potendo a viva voce manifestare la pubblica letizia,si manifestò in quel modo. Alla sera vi fu corso non più <strong>nel</strong>la contradaS. Michele, ma a Porta S. Barnaba, e ciò per fare palese al duca l'unionee la tranqu<strong>il</strong>lità <strong>di</strong> una popolazione desiderosa <strong>di</strong> pacifiche e regolari riforme.Or bene? Come credete accogliesse <strong>il</strong> duca quelle manifestazioni?Collo spe<strong>di</strong>re una stafetta a Cremona a chiamare un reggimento austriacoche ora è per istrada, e che prima <strong>di</strong> sera ci arriverà. Ecco la risposta <strong>di</strong>Carlo II alla moderazione del suo popolo. Questo che vi scrivo è cosivero, come è vero che voi liguri e tutti altri popoli formanti <strong>il</strong> <strong>regno</strong>sabaudo, siete felici e contenti. I nostri voti si rivolgono a Dio e a voi,se verrà giorno in cui noi pure siamo redenti; oh! allora vedrete che nonsiamo degeneri degli avi nostri che sconfissero a vittoria <strong>il</strong> Barbarossa.Speriamo in Dio e <strong>nel</strong> destino d'Italia.[Eugenio Leonar<strong>di</strong>]A tergo:Pe1 Sig. Avv.to Domenico Buffa.Stimatissimo Signor Avvocato.47EUGENIO LEONARDI A BUFFAParma, 18 febbraio 1848.Scrissi già in data del 14 corrente che <strong>il</strong> duca <strong>di</strong> Parma aveva chiamatoin fretta i tedeschi per mantenere la tranqu<strong>il</strong>lità in un paese dove<strong>il</strong> buon senso della popolazione è prova <strong>di</strong> qualsiasi provocazione. Oraposso <strong>di</strong>rvi sinceramente come egli si decidesse a questo passo sconsigliato.173

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