il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itdelle tradizioni militari, ogni soldato come cittadino, non solo deve consecrarela vita alla salute dello Stato, ma con tutti gli sforzi, e con tuttol'impegno cooperare per quanto è delle proprie facoltà ed attribuzioni altrionfo di quei princìpì che popoli e re hanno solennemente proclamato infaccia al mondo. Poscia, in cosneguenza di questi princìpi, proponeva a'suoi commilitoni di associarsi all'opera civile della patria redenzione perquanto è concesso ed è conciliabile colla vita e l'istituto militare, eleggendouna deputazione che si recasse presso S.M. ad offrire le loro persone e laloro capacità per l'istruzione della guardia civica in quelle ore, che avrebberolibere dal militare servizio.Il progetto fu accolto con un fragore di applausi. Tutti i compagnidel generoso oratore gli si precipitarono adosso quasi a soffocarlo di abbracciamentie di baci. Fu istantaneamente nominata la commissione per redigereil memoriale opportuno, che sarà recato a S.M. dalla deputazioneeletta, ottenendone però la permissione per mezzo della solita gerarchiamilitare. Quest'oggi a mezzo di attendonsi da S.M. il permesso d'una specialeudienza.Dopo, tutti assieme escirono per le vie della città a due ore di notte,cantando l'inno di Mameli e facendo evviva, ad ogni cessare di strofa,all'Italia ed alla guardia civica. Casualmente con varii miei amici incontrammoper via questa frotta. Immaginatevi quando sentimmo gridare vivala civica! Saltammo in mezzo ad essi pazzi dalla gioia e dalla sorpresa,abbracciando e baciando tutti quei bravi in mezzo a grida furiose di vival'esercito, viva l'armata, viva la linea, viva la brigata Pinerolo! E speriamoche avremo doppiamente ragione di gridare viva l'armata, quando S.M.ne abbia gradito le offerte generose.[F. Cassini]A tergo:Al Signore. S.r Avv.to Buffa, Direttore del giornale La lega. Genova.46EUGENIO LEONARDIA BUFFAParma, 14 febbraio 1848.Vi annunciai che sabbato scorso, 12 corrente, era stato deciso diandare al teatro per festeggiare lo statuto fondamentale piemontese. Difattiil teatro fu affollatissimo: non mancarono che circa venti famiglie,conosciute per essere avverse ad ogni ragionevole libertà. Non un grido, non172