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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itaustriache? Rifugge la mente al solo pensarvi. Ma Id<strong>di</strong>o, che visib<strong>il</strong>menteprotegge l'Italia, non lo vorrà.A tergo:Per l'Illustre Sig. Avv.to Buffa.[Eugenio Leonar<strong>di</strong>] 245FRANCESCO CASSINI A BUFFATorino, 14 febbraio [1848].La causa nazionale guadagna terreno ed invade anche l'armata. Malgradole severissime istruzioni del governatore e del ministero della guerra,la brava ed ottima nostra ufficialità ha sempre <strong>di</strong>viso con noi gioie e speranzepella felicità dei nostri destini. Ma l'allontanava da noi <strong>il</strong> rigore delle<strong>di</strong>scipline e quel falso spirito <strong>di</strong> politica in<strong>di</strong>fferenza che volevasi a tuttaforza imporre al soldato, quasi che l'uomo che cinge una spada pella <strong>di</strong>fesadel paese debba rinnegarne gli affetti generosi. Ora però che dobbiamessere tanti soldati, quanti siarn uomini capaci <strong>di</strong> portare un fuc<strong>il</strong>e, caddela stolta barriera che volevasi frapporre tra citta<strong>di</strong>ni e citta<strong>di</strong>ni, e riclamasidai nostri fratelli d'arme <strong>il</strong> santo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> gettarsi tra le nostre bracciafraterne a giojre delle gioie comuni, ad avviarsi asieme pel sentiero cheDio ci ha segnato, come figli dell'istessa famiglia. Sabato tutti gli uffizialidella brigata Pinerolo si adunarono a fratellevole convito, al quale non mancaronogli evviva ed i brin<strong>di</strong>si patriottici, che animano i civici banchettidel popolo. Si fecero brin<strong>di</strong>si a Pio IX, sacerdote e principe <strong>nel</strong> riscattocristiano della risorta Italia, a Leopoldo II, padre de' suoi popoli, a CarloAlberto magno, instauratore sapientissimo e fortissimo e primo della libertàdel pensiero e del principio dell'in<strong>di</strong>pendenza nazionale, a Gioberti, d'Azeglio,Balbo e Durando, campioni coraggiosi del nostro risorgimento politicoguerresco,ai martiri lombar<strong>di</strong> e sic<strong>il</strong>iani, alla costituzione <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando,alla Lega Italiana, ed infine ai fratelli citta<strong>di</strong>ni, ed alla tanto desiderata e<strong>di</strong>nvocata guar<strong>di</strong>a civica. Poscia uno <strong>di</strong> que' generosi prese la parola e <strong>di</strong>mostròche <strong>nel</strong>le attuali circostanze, <strong>nei</strong> nuovi mutamenti del movimento italiano,ogni buon uffiziale piemontese aveva altissimi doveri a compiereverso la patria. Disse, che malgrado <strong>il</strong> rigore della <strong>di</strong>sciplina e la severità2 La lettera non è firmata ma, come altre due che seguono, sono da attribuirsi sicuramentead Eugenio Leonar<strong>di</strong>. Dal raffronto con una lettera dell'8 gennaio 1849, firmata:Eugenio Leonar<strong>di</strong>, risulta che la grafia è identica.171

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