il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

www.accademiaurbense.itrone, del Vieusseux e del Ricasoli e soprattutto del Mamiani, col qualediscusse a fondo l'idea-madre del periodico. La lega doganale tra ilPiemonte, la Toscana e lo Stato Pontificio, che era tema di discussione,motivo di speranza e indice di progresso in quei giorni, fu peril Buffa e per il Mamiani documento di orientamento per la formulazionestrumentale del titolo del periodico, il quale, nella sua funzioneemblematica, doveva risalire alle componenti più remote della tradizionepolitica italiana. Una lega economica proposta doveva essere lapremessa per una lega spirituale fra gli italiani, per una confederazionedegli stati italiani, le cui risultanti avrebbero potuto raccogliersiin una eventuale costituente federativa, secondo la radice giobertiana.Cattolicesimo-liberale e neoguelfismo era la sintesi del dialogo che ilBuffa e il Mamiani volevano iniziare col loro giornale nel gennaio del1848. Prima ancora dell'incontro col Mamiani, il Buffa aveva chiaranella mente la necessità politica di una lega fra gli stati italiani. Glistudi e le ricerche che andava coltivando intorno alla storia della legalombarda, lo avevano portato alla considerazione che la salute d'Italiasarebbe stata soltanto possibile attraverso quella specifica prassi. Il 30ottobre 1847 aveva scritto alcuni pensieri intorno ad una possibilelega degli stati italiani i cui fondamenti erano: 1) alleanza offensivae difensiva; 2) lega doganale interna; 3) unità di moneta, pesi e misure;4) organizzazione militare promossa da tutti gli stati; 5) cacciatadegli austriaci; 6) prosperità economica. Nel progetto, presentato agliazionisti ai primi di dicembre, il giornale avrebbe dovuto recare iltitolo di Lega italica e riportare sulla testata Il motto di CarIo Alberto« L'Italia farà da sè » e quello di Pio IX «Dio è con noi ». Avrebbedovuto avere il formato come quello dei giornali toscani l'Italia ela Patria e un sottotitolo specifico « giornale politico, economico, scientifico,letterario ». Due erano gli scopi fondamentali del periodico,che inizialmente sarebbe uscito bisettimanalmente, e dopo qualchetempo, quotidiano. «L'uno comune a tutti i fogli politici, che è ditrattare la politica quotidiana, raccogliere le notizie d'Italia, d'Europaecc., esercitare quella polemica che tende a sviluppare ne' lettori iltatto politico e quasi educarli a investigare e giudicare gli avvenimenti,che si propone insomma dare indirizzo e consistenza all'opinione nazionale.A questo fine il nostro foglio non lascerebbe mezzo alcuno intentatoper produrre e afforzare nel pubblico quello spirito profondo dilegalità che a molti italiani manca tuttavia, e che è pure condizioneindispensabile a fare un popolo veramente forte e grande ... L'altroscopo che si propone il nostro foglio è tutto speciale e già si può217