10.07.2015 Views

il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

www.accademiaurbense.itdue <strong>di</strong> essi, per mandato <strong>di</strong> tutti, si presentarono al <strong>di</strong>rettore spirituale pregandoloa permettere che si cantasse <strong>il</strong> De profun<strong>di</strong>s, secondo la loro intenzione.Il <strong>di</strong>rettore volle conoscere <strong>il</strong> fine, e, come seppe che si trattava <strong>di</strong>suffragare le anime degli studenti assassinati a Pavia, rispose che non poteaconsentirsi senza permesso del governo. Ecco la religione assoggettata alpotere, e tolta anche la libertà della preghiera; ma non stupite, che quel<strong>di</strong>rettore troppo giovine ha da qualche anno la croce in petto e spasima perun canonicato! Tornò inut<strong>il</strong>e <strong>il</strong> <strong>di</strong>vieto e fu cantato a suo malgrado.Nel seguente giorno 31 li stessi studenti domandarono dall'arcivescovo<strong>il</strong> consenso alla celebrazione <strong>di</strong> una messa solenne <strong>di</strong> requiem, Uscironoperò dalle <strong>di</strong> lui stanze con questa sola risposta: <strong>di</strong> aspettare l'arrivodel piroscafo che partirebbe da Genova <strong>nel</strong> 1 0febbraio.Di tal risposta arcivescov<strong>il</strong>e confortavasi lo stomaco dei pochi, chemolto confidano <strong>nei</strong> miracoli, perocché si persuasero tosto che <strong>il</strong> buon prelatoaspettasse, col prossimo corriere, la notizia della risurrezione dei morti;ma tutti gli altri la u<strong>di</strong>rono con sommo sdegno e li studenti non sapevanodarsi pace. Non mancò chi persuadesse questi giova<strong>net</strong>ti a riconoscere <strong>nel</strong>lacondotta dell'arcivescovo l'abbondante frutto delle assidue insinuazioni deifrati rugiadosi, coi quali egli si è talmente immedesimato, che possono<strong>di</strong>rsi una caro. Quin<strong>di</strong>, alcuni dei più ar<strong>di</strong>ti si recarono alla contrada delconvitto presieduto da quei cappelloni, e gridarono forte a basso i gesuiti,viva Carlo Alberto, Vedete come in pienissima buona fede possa commettersiun delitto, anzi un crimine lese, e se mai ne dubitate, u<strong>di</strong>tene leprove. Ventiquattr'ore dopo (2 febbraio) si pubblicava un proclama viceregio,che portando con esagerazione <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> quelli studenti da cinquantaa sessanta, li <strong>di</strong>chiarava autori <strong>di</strong> grida le più se<strong>di</strong>ziose e degni <strong>di</strong>tutto <strong>il</strong> rigore. Ne fu risoluzione precipitata, perocché deliberavasi in congresso,composto dall'arcivescovo e dal suo confessore gesuita P. Cabras,rettore del convitto. Si è provveduto anche al rispetto del proclama e <strong>il</strong>caporale della guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> porta V<strong>il</strong>lanuova, vedendo attrupparsi <strong>il</strong> popoloper leggerlo, or<strong>di</strong>nò alla senti<strong>nel</strong>la <strong>di</strong> passare pei fianchi la baio<strong>net</strong>ta achiunque osasse toccarlo. Non basta. Per tre giorni continui pattuglie <strong>di</strong>giorno e <strong>di</strong> notte intorbi<strong>di</strong>rono la pace e provocarono i citta<strong>di</strong>ni tranqu<strong>il</strong>li.Intanto i capelloni uscirono per le contrade con frequenza maggiore che perl'ad<strong>di</strong>etro, e in un dopo pranzo sette uniti passeggiavano per la darsena.Ieri, a notte, fu gettata una bomba dentro la loro cantina, che, sembròanche agli abitanti del lontano castello, lo scoppio <strong>di</strong> un cannone. Or sapete,per finirla, <strong>il</strong> perché si facciano queste scempiaggini? Vel <strong>di</strong>rò io. Perchéla perfetta parità <strong>di</strong> trattamento promessa ai sar<strong>di</strong> sta sinora <strong>nel</strong>la sola163

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!