il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.itMi spiace della rettoricata; ma l'aveva prevista. Quì tu assieme a Ranco,farete meglio d'ognuno.Ti scriverò una volta la settimana, il venerdì, dopo aver accattato espiato il giovedì sera dal Protettore.Verso la metà del mese ti manderò un quadro politico della Toscana.Parimenti un altro lavoro di cui m'incaricherei, è il municipio consideratocome elemento politico. Dove altri non se ne occupi, lo farò io.Il corrispondente a Modena (ch'è un marchese) che disegnavo in mente,non ci può, o non vuole servirei. Collegno ne cerca un altro, faccio io lostesso, e fate voi pure altrettanto. La ventura a chi riesce prima.Addio. Scrivimi presto, facendomi conoscere il programma, che mi puoiinviare, nelle bozze di stampa. Ho bisogno di prendere l'intuonazione.Saluta Ranco e voglirni bene. Il tuoMeoA tergo: Signor Domenico Buffa. Genova.30GIACOMO DURANDO A BUFFAPreg.mo Sig.re.Torino, 5 gennaio 1848.Dovendosi cominciare nel prossimo febbraio la pubblicazione del giornalepolitico quotidiano l'Opinione di cui sarò direttore, ho l'onore di offrirleil cambio colla Lega Italiana. Ignorando però il giorno preciso in cuii due giornali comincieranno, e desiderando avere tutti i numeri della Lega,la prego di volermeli rimettere, finché di comune accordo tra le due Direzionisi formalizzi il cambio regolare, colle rispettive indennità, se vi sarà luogoa esse. In ogni modo rimango io personalmente risponsabile del pagamento,fino a tutto febbraio dal corr.te mese.Dev.mo obb1.mo servitore.Giacomo DurandoAlbergo di LondraIn calce e sulla busta: Signor Dire~toredella Lega Italiana. Genova.150

www.accademiaurbense.it31IL CONSOLE STATUNITENSE IN GENOVAAL DIRETTORE DEL GIORNALE LA LEGA ITALIANAGenova, 7 gennaio 1848.lo vi prego, o signore, di voler mettere il mio nome fra quelli degliabbonati al vostro giornale. E frattanto non posso a meno di esternarvi ilpiacere col quale io vedo ogni giorno sorgere nuovi elementi di prosperitàper quel paese che, fu culla di scienza e d'eroi, piacere che meco dividonoi miei compatrioti.Egli è poco che nel mio paese ebbe luogo una grande adunanza avefiguravano le persone più illustri, e fu votato un indirizzo a Pio IX, il primoautore del riscatto d'Italia, per manifestargli i sentimenti nutriti in quellaterra, che più di qualunque altra ha il diritto di chiamarsi sorella dellavostra bellissima penisola, perché scoperta da un ligure e perché essa ancoraebbe a sopportare il giogo dello straniero.Fra i tanti mezzi ai quali si ricorse per restituire all'Italia la sua nazionalità,nessuno tanto mi rassicura quanto il saggio trattato della lega doganale.Questo si fu veramente il primo passo per cui l'Italia riacquisteràtutta la sua influenza nel commercio, e già mi pare di vedere la federazioneamericana unita a questa lega. Libertà e commercio: ecco la vita delle nazioni.Al mio ritorno in patria, farò per me quanto sarà possibile a taleoggetto, e mi gioverà, spero, la residenza di sei anni in quei luoghi aveColombo respirò le prime aure, la cognizione e la pratica del commerciodella penisola. La vostra Lega Italiana mi sarà di grande aiuto per le eccellentie premurose notizie che mi somministrerà delle cose italiane.SonoLesterSulla fascetta del piego: La Direzione della Lega Italiana. Genova.In epigrafe si legge: traduzione.151

www.accademiaurbense.it31IL CONSOLE STATUNITENSE IN GENOVAAL DIRETTORE DEL GIORNALE LA LEGA ITALIANAGenova, 7 gennaio 1848.lo vi prego, o signore, <strong>di</strong> voler mettere <strong>il</strong> mio nome fra quelli degliabbonati al vostro giornale. E frattanto non posso a meno <strong>di</strong> esternarvi <strong>il</strong>piacere col quale io vedo ogni giorno sorgere nuovi elementi <strong>di</strong> prosperitàper quel paese che, fu culla <strong>di</strong> scienza e d'eroi, piacere che meco <strong>di</strong>vidonoi miei compatrioti.Egli è poco che <strong>nel</strong> mio paese ebbe luogo una grande adunanza avefiguravano le persone più <strong>il</strong>lustri, e fu votato un in<strong>di</strong>rizzo a Pio IX, <strong>il</strong> primoautore del riscatto d'Italia, per manifestargli i sentimenti nutriti in quellaterra, che più <strong>di</strong> qualunque altra ha <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiamarsi sorella dellavostra bellissima penisola, perché scoperta da un ligure e perché essa ancoraebbe a sopportare <strong>il</strong> giogo dello straniero.Fra i tanti mezzi ai quali si ricorse per restituire all'Italia la sua nazionalità,nessuno tanto mi rassicura quanto <strong>il</strong> saggio trattato della lega doganale.Questo si fu veramente <strong>il</strong> primo passo per cui l'Italia riacquisteràtutta la sua influenza <strong>nel</strong> commercio, e già mi pare <strong>di</strong> vedere la federazioneamericana unita a questa lega. Libertà e commercio: ecco la vita delle nazioni.Al mio ritorno in patria, farò per me quanto sarà possib<strong>il</strong>e a taleoggetto, e mi gioverà, spero, la residenza <strong>di</strong> sei anni in quei luoghi aveColombo respirò le prime aure, la cognizione e la pratica del commerciodella penisola. La vostra Lega Italiana mi sarà <strong>di</strong> grande aiuto per le eccellentie premurose notizie che mi somministrerà delle cose italiane.SonoLesterSulla fascetta del piego: La Direzione della Lega Italiana. Genova.In epigrafe si legge: traduzione.151

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