il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net
il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net
www.accademiaurbense.it'Caro Domenico.13RAFFAELLO NOCCHI A BUFFASiena, 17 novembre 1847.Mi rallegro con te del rivolgimento del Piemonte. Proprio in questastoria dell'Italia d'oggi c'è la mano di Dio che interviene replicatamente afavor nostro. Quando penso che ho visto questi giorni, mi tengo veramentebeatissimo, scordo tutto e mi ritorna l'antica speranza di poter spender lavita non inutilmente. Mi dispiace che le tue Origini escano ora. Cattivo spacciarlea borse esauste da mille sottoscrizioni. Quanto al leggere, tranne igiornali, non si legge più, e io penso di non ristampar nulla prima di dueo tre anni, o più se durerà questo stato di cose. Neppure gli scritti politici,se passano il foglio volante, si leggono. Ma l'attività politica ridesterà poitutte le altre. Mi son ritirato dalla redazione dell'Alba, e sono soltanto nominalmentenella collaborazione, la quale inserisce gli articoli" firmati, e nonè solidale. È uno stolto giornale, ma non per colpa dei pochi che lo potevanofar buono e si son dovuti ritirare. Per il Bardi questo giornale nonè stato che una speculazione, pel Lafarina... non lo so, ed è meglio noncercarlo.Dimmi come va il tuo paese? Avete fatto feste? Mi figuro quelle diGenova. C'eri tu? Qua si sono fatte feste incredibili. Figurati il 12 settembrea Firenze. Si può dire che fu una festa più che nazionale. C'eranole bandiere di tutte le nazioni libere: fino gli americani vennero in unnumeroso squadrone. Adesso dovrà cedere il re di Napoli. E cederà, perchèè nell'interesse di Francia, di tutti, e dell'Austria stessa; poichè l'idea dellaguerra fa rizzare i capelli a tutti, e più ai più potenti. Proprio fra poco frale nazioni cristiane non ci potrà più esser guerra. Addio, rammentati del tuoA tergo:Al Signor Domenico Buffa. Genova per Ovada.Raffaello116
www.accademiaurbense.it14BUFFA AI GENITORICar.mi genitori.Genova, 17 e 18 novembre 1847_Continuo la mia cronaca, la quale comincia a diventare più magraperchè oggimai il fiume rientra nel suo letto ordinario.Le notiziaccie di Trieste e di Reggio di Modena finora non si confermano:ma vi ha questo di nuovo, che il Gran Duca di Toscana, sia per'rappresaglia contro il modenese, o per qualunque altro fine, mandò occupareCarrara. Altra notizia importantissima si è quella giunta jer sera, chel'esercito della dieta svizzera prese Friburgo, senza tirar colpo di cannone.Non vi fu trovato neppure un gesuita, il che significa che, nonostantela predicata santità della causa, i reverendi stimarono opportuno lasciaregli altri negli impicci e svignarsela.Venendo alle cose nostre, avrete veduto sulla Gazzetta di Genova duecose, l'una è la nomina de' censori per la stampa, i nomi de' quali sonounabuona arra dello spirito della nuova legge che s'aspetta. L'altra è quellaspiegazione intorno al proclama che destò tanto rumore in Genova, e parequasi una scusa. A sapersi che, a quanto si dice, quel. proclama fece pessimoeffetto anche in Torino. Del resto qui i soliti deputati andarono jermattina da Castagnetto, come vi scrissi nella lettera di jeri (16 correntemese): lo trovarono contento ed ofliciosissimo. Il bel contegno della cittànella sera innanzi aveva codpito e lui e il Re, e insomma tutti quanti. È unfatto che tutta la città era veramente contenta' che la cosa fosse andatacosi bene, e tanto dignitosamente. I deputati (li chiamo cosi, benché questaparola dica troppo; ma non saprei qual'altra adoperare) parteciparono alCastagnetto la risoluzione presa dai cittadini di aprire una soscrizione perla Guardia Civica. Disse che già lo sapeva e cominciò addurne le solite ragioniper dimostrare che il governo per ora doveva crederla intempestiva ecc. eRosellini, che in tutte queste faccende mostrò grandissimo ingegno e a cuinon solo i genovesi, ma tutto lo Stato dovrebbe qualche gratitudine, battèe ribattè il chiodo dicendo assolutamente che la città viveva in grandissimadiffidenza non già del re, ma di coloro che rimarrebbero qui dopo la suapartenza, e che però cercava una guarentigia nella guardia cittadina. Castagnettorispose che il Re, essendo assai contento del come erano andate lecose, era disposto fare ogni cosa buona pe' suoi sudditi, e voleva abbattereassolutamente il partito avverso, ma che se si fosse pensato forzarglila mano, a attendere menomamente alle prerogative della corona, egli era117
- Page 69 and 70: www.accademiaurbense.itDagli appunt
- Page 71 and 72: www.accademiaurbense.itrnuustro del
- Page 73 and 74: www.accademiaurbense.itpaesi erano
- Page 75 and 76: www.accademiaurbense.ittrio del gov
- Page 77 and 78: www.accademiaurbense.itculazione in
- Page 79 and 80: www.accademiaurbense.itLeopoldo II
- Page 81 and 82: www.accademiaurbense.itdichiarando
- Page 83 and 84: www.accademiaurbense.itprese la par
- Page 85 and 86: www.accademiaurbense.itEspresse per
- Page 87 and 88: www.accademiaurbense.itcosi solenni
- Page 89 and 90: www.accademiaurbense.itfisionomia a
- Page 91 and 92: www.accademiaurbense.itdesima torna
- Page 93 and 94: www.accademiaurbense.itCaro Ignazio
- Page 95 and 96: www.accademiaurbense.itCarissimo Fr
- Page 97 and 98: www.accademiaurbense.itfossi l'auto
- Page 99 and 100: www.accademiaurbense.itManchester c
- Page 101 and 102: www.accademiaurbense.itcorrisponden
- Page 103 and 104: www.accademiaurbense.it6GIAMBATTIST
- Page 105 and 106: www.accademiaurbense.it8BUFFA AI GE
- Page 107 and 108: www.accademiaurbense.itlettera fu s
- Page 109 and 110: www.accademiaurbense.itma finora no
- Page 111 and 112: www.accademiaurbense.it4°. Ma una
- Page 113 and 114: www.accademiaurbense.itluzione in c
- Page 115 and 116: www.accademiaurbense.itpopolazione
- Page 117 and 118: www.accademiaurbense.itP.S. Delle c
- Page 119: www.accademiaurbense.itstra ferocem
- Page 123 and 124: www.accademiaurbense.itDi notìzìe
- Page 125 and 126: www.accademiaurbense.itvi converreb
- Page 127 and 128: www.accademiaurbense.itl'altro quot
- Page 129 and 130: www.accademiaurbense.itAllegato APE
- Page 131 and 132: www.accademiaurbense.italimentata d
- Page 133 and 134: www.accademiaurbense.itLazzari, tol
- Page 135 and 136: www.accademiaurbense.itDopo il Te D
- Page 137 and 138: www.accademiaurbense.it20PROGRAMMA
- Page 139 and 140: www.accademiaurbense.it21sCOPo E RE
- Page 141 and 142: www.accademiaurbense.itcolo VIII n"
- Page 143 and 144: www.accademiaurbense.itSecondo. Qua
- Page 145 and 146: www.accademiaurbense.itzione del se
- Page 147 and 148: www.accademiaurbense.itcuore una ge
- Page 149 and 150: www.accademiaurbense.itpromessi. Or
- Page 151 and 152: www.accademiaurbense.itteggio, e le
- Page 153 and 154: www.accademiaurbense.itstenere un g
- Page 155 and 156: www.accademiaurbense.it31IL CONSOLE
- Page 157 and 158: www.accademiaurbense.itimpazienza i
- Page 159 and 160: www.accademiaurbense.itFurono appla
- Page 161 and 162: www.accademiaurbense.it35LUIGI CARL
- Page 163 and 164: www.accademiaurbense.it37VINCENZO B
- Page 165 and 166: www.accademiaurbense.it38GIUSEPPE A
- Page 167 and 168: www.accademiaurbense.itdue di essi,
- Page 169 and 170: www.accademiaurbense.ite non tricol
www.accademiaurbense.it14BUFFA AI GENITORICar.mi genitori.Genova, 17 e 18 novembre 1847_Continuo la mia cronaca, la quale comincia a <strong>di</strong>ventare più magraperchè oggimai <strong>il</strong> fiume rientra <strong>nel</strong> suo letto or<strong>di</strong>nario.Le notiziaccie <strong>di</strong> Trieste e <strong>di</strong> Reggio <strong>di</strong> Modena finora non si confermano:ma vi ha questo <strong>di</strong> nuovo, che <strong>il</strong> Gran Duca <strong>di</strong> Toscana, sia per'rappresaglia contro <strong>il</strong> modenese, o per qualunque altro fine, mandò occupareCarrara. Altra notizia importantissima si è quella giunta jer sera, chel'esercito della <strong>di</strong>eta svizzera prese Friburgo, senza tirar colpo <strong>di</strong> cannone.Non vi fu trovato neppure un gesuita, <strong>il</strong> che significa che, nonostantela pre<strong>di</strong>cata santità della causa, i reveren<strong>di</strong> stimarono opportuno lasciaregli altri negli impicci e svignarsela.Venendo alle cose nostre, avrete veduto sulla Gazzetta <strong>di</strong> Genova duecose, l'una è la nomina de' censori per la stampa, i nomi de' quali sonounabuona arra dello spirito della nuova legge che s'aspetta. L'altra è quellaspiegazione intorno al proclama che destò tanto rumore in Genova, e parequasi una scusa. A sapersi che, a quanto si <strong>di</strong>ce, quel. proclama fece pessimoeffetto anche in Torino. Del resto qui i soliti deputati andarono jermattina da Castag<strong>net</strong>to, come vi scrissi <strong>nel</strong>la lettera <strong>di</strong> jeri (16 correntemese): lo trovarono contento ed ofliciosissimo. Il bel contegno della città<strong>nel</strong>la sera innanzi aveva codpito e lui e <strong>il</strong> Re, e insomma tutti quanti. È unfatto che tutta la città era veramente contenta' che la cosa fosse andatacosi bene, e tanto <strong>di</strong>gnitosamente. I deputati (li chiamo cosi, benché questaparola <strong>di</strong>ca troppo; ma non saprei qual'altra adoperare) parteciparono alCastag<strong>net</strong>to la risoluzione presa dai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> aprire una soscrizione perla Guar<strong>di</strong>a Civica. Disse che già lo sapeva e cominciò addurne le solite ragioniper <strong>di</strong>mostrare che <strong>il</strong> governo per ora doveva crederla intempestiva ecc. eRosellini, che in tutte queste faccende mostrò gran<strong>di</strong>ssimo ingegno e a cuinon solo i genovesi, ma tutto lo Stato dovrebbe qualche gratitu<strong>di</strong>ne, battèe ribattè <strong>il</strong> chiodo <strong>di</strong>cendo assolutamente che la città viveva in gran<strong>di</strong>ssima<strong>di</strong>ffidenza non già del re, ma <strong>di</strong> coloro che rimarrebbero qui dopo la suapartenza, e che però cercava una guarentigia <strong>nel</strong>la guar<strong>di</strong>a citta<strong>di</strong>na. Castag<strong>net</strong>torispose che <strong>il</strong> Re, essendo assai contento del come erano andate lecose, era <strong>di</strong>sposto fare ogni cosa buona pe' suoi sud<strong>di</strong>ti, e voleva abbattereassolutamente <strong>il</strong> partito avverso, ma che se si fosse pensato forzargl<strong>il</strong>a mano, a attendere menomamente alle prerogative della corona, egli era117