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il regno di sardegna nel 1848·1849 nei carteggi ... - archiviostorico.net

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www.accademiaurbense.it8BUFFA AI GENITORICar.mi genitori.Genova, 13 novembre 1847.Giungemmo jer sera dopo un viaggio felicissimo, e subito <strong>nel</strong>la stessasera andai da Doria. Trovai le cose molto più innanzi <strong>di</strong> quello che visappiate immaginare: la polizia si è eclissata completamente, all'aperto nonopera più. La città è regolata da una commissione <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci citta<strong>di</strong>ni riconosciutidal re, i quali un<strong>di</strong>ci furono eletti da una commissione generale <strong>di</strong>circa sessanta. Avendo alcuni tentato <strong>di</strong> muovere <strong>il</strong> re contro queste faccende,egli rispose riconoscere che la sua polizia non era più sufficienteall'uopo, e che d'altra parte la commissione era composta <strong>di</strong> persone alui cognite, e delle quali si fidava. In questa commissione sono <strong>il</strong> Doria,<strong>il</strong> Balbi Piovera, Ricci, Rosellini ed altri; essi sono un vero magistrato;la città ubbi<strong>di</strong>sce a loro. Ricevono le relazioni, invig<strong>il</strong>ano, fanno fare leronde per la città dalla gioventù; cosicché la guar<strong>di</strong>a civica non è concessalegalmente, ma per ora si esercita in fatto. Queste ronde nonhanno uniforme né armi, ma sono rispettate ed ubbi<strong>di</strong>te: sciolgono consemplici parole ogni attruppamento, e all'uopo fanno arresti. Ier l'altrol'or<strong>di</strong>nanza del colon<strong>nel</strong>lo del reggimento Acqui, uomo conosciutissimo peropinioni tedesche, si pose in piazza (non si sa se <strong>di</strong> moto proprio, o persuggestione del padrone) con un coltello in mano gridando: viva i tedeschi!morte agli italiani! Le ronde citta<strong>di</strong>ne lo arrestarono subito, e avendo incontratoi carabinieri lo rimisero <strong>nel</strong>le loro mani, serbando in tutto ciò <strong>il</strong> massimobuon or<strong>di</strong>ne. Il re condannò <strong>il</strong> reo a nove anni <strong>di</strong> ferri. Parimenti una <strong>di</strong>queste sere una delle ronde incontrò <strong>nel</strong> quartiere <strong>di</strong> S. Vincenzo settegiovinastri che gridavano: morte agli italiani, viva i tedeschi! La ronda licircondò imme<strong>di</strong>atamente, e li sorprese colla domanda: chi vi ha pagato?Quelli, pigliati all'improvvista, confessarono essere stati pagati, ma nonconoscere le persone che lo avevano fatto; però in<strong>di</strong>carono <strong>il</strong> luogo dellaloro abitazione. Il capo ronda fece <strong>il</strong> suo rapporto alla commissione degliun<strong>di</strong>ci, i quali lo trasmisero imme<strong>di</strong>atamente al Re. La commissione haveramente come un ufficio: riceve relazioni e risponde e provvede, e in capoal giorno i rapporti scritti sono un bel fascio, come ho veduto io co'miei occhi. lo poi essendo stato circa un pajo d'ore in casa Doria, dove eranoparecchi degli un<strong>di</strong>ci, vi<strong>di</strong> come ogni momento capitavano persone a dareragguagli e ricevere or<strong>di</strong>ni, e fui assicurato che quella storia durava tutto101

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