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Val.S.A.T (.pdf) - Pianificazione Territoriale - Comune di Parma

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C I T T A’ D I P A R M AC I T T A’ D IP A R M AP I A N O S T R A T E G I C O S T R U T T U R A L E C O M U N A L ERMA 2020Environmental governanceAir QualityWaste and Land UseCO 2WaterEnergyTransportBuil<strong>di</strong>ngsPAP<strong>Val</strong>.S.A.T.Richard Burdett CAIRE - Urbanistica AMBITER Ufficio <strong>di</strong> Pianogiugno 2010


PARMA 2020UNA GREEN CITYEQUILIBRATA E COMPATTASindaco:Pietro VignaliAssessore politiche urbanistiche ed e<strong>di</strong>lizie:Francesco Manfre<strong>di</strong>Segretario Generale:Michele PinzutiDirettore Generale:Carlo FrateschiDirettore Centrale del Territorio:Cristiano CostanzoDirettore del Settore <strong>Pianificazione</strong> territoriale:Tiziano <strong>di</strong> BernardoSettore <strong>Pianificazione</strong> <strong>Territoriale</strong> del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>:Tiziano <strong>di</strong> Bernardo, Emanuela Montanini, Costanza Barbieri,Marta De Vecchi, Alessandra Gatti, Francesca Luppi,Silvia Ombellini, Patrizia Rota, Lucia SartoriCoor<strong>di</strong>namento Scientifico:Richard BurdettCoor<strong>di</strong>namento Generale:Ugo Bal<strong>di</strong>niProgetto Urbanistico:Richard Burdett, Ugo Bal<strong>di</strong>ni, Fabio Ceci, Giampiero Lupatelli,Stefano Recalcaticon:Marco Aicar<strong>di</strong>, Paolo Ferri, Vittorio Gimigliano, Luca Reverberi,Nicoletta Toffaletti, Omar Tondellie la collaborazione <strong>di</strong>:Elio Bal<strong>di</strong>, Federico Beffa, Francesco Boccia, Patrizia Chirico,Francesca Finotto, Tatiana Fontanesi, Davide Frigeri,Gabriela Galindez, Serena Girani, Alex Massari, Andrea Panzavolta<strong>Val</strong>SAT:Giorgio Nericon:Davide Gerevini, Clau<strong>di</strong>a Giar<strong>di</strong>nà, Lorenza Costa, Lisa NevanoGrafica ed E<strong>di</strong>ting:Antonella BorghiSi ringraziano per le gentili collaborazioni prestate:STT: Ivano SaviAgenzia per la Qualità Urbana: Dario NaddeoInfomobility: Arcangelo Merella<strong>Val</strong>SAT<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>:Guido Cavalli (Marketing), Emanuele Moruzzi (Benessere eSostenibilità), Nicola Ferioli (Mobilità Sostenibile), Ivano Ruscelli(Town Center Manager), Giovanni De Leo, Angela Chiari(Infrastrutture Pubbliche), Dario Parravicini (Servizi alla Persona ealla Famiglia), Loretta Aimi, Rossana Allegri, Elisabetta Andreoli,Mariastella Carpi, Nicola Ghillani (Servizi Educativi)Giugno 2010Il Documento Preliminare del PSC <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> è stato elaborato attraversoil Raggruppamento Temporaneo d’Imprese composto da:CAIRE Urbanistica s.c. (capogruppo) – Richard Burdett – AMBITER srl


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.PARMA 2020UNA GREEN CITY EQUILIBRATA E COMPATTAS O M M A R I O0. INTRODUZIONE ........................................................................ 40.1 LO SVILUPPO SOSTENIBILE .............................................................. 40.2 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) NELL’ORDINAMENTOCOMUNITARIO............................................................................... 80.3 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) NELL’ORDINAMENTOITALIANO................................................................................... 120.4 LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E TERRITORIALE(VAL.S.A.T.) ............................................................................. 140.5 ASPETTI METODOLOGICI GENERALI E ORGANIZZAZIONE DEL DOCUMENTO .181. FASE 1: ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI E DEGLIOBIETTIVI .............................................................................. 241.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ................................................................ 241.2 DEFINIZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI .................................. 26Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 1


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.3 INDIVIDUAZIONE E ANALISI DELLE NORME E DELLE DIRETTIVE DIRIFERIMENTO ............................................................................. 271.4 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ETERRITORIALE ............................................................................ 311.5 SINTESI DELLO STATO DI FATTO DEL TERRITORIO COMUNALE................. 351.6 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE POLITICHE/AZIONI DI PIANO..... 461.7 INDIVIDUAZIONE DELLE POLITICHE DEL PIANO TERRITORIALE DICOORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) CHE INTERESSANO IL TERRITORIOCOMUNALE DI PARMA ................................................................... 532. FASE 2: VALUTAZIONE DI COERENZA DELLE POLITICHE DIPIANO CON IL PTCP ................................................................ 582.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ................................................................ 582.2 RISULTATI ................................................................................. 613. FASE 3: VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DELLEPOLITICHE/AZIONI DI PIANO ................................................ 633.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ................................................................ 63FASE 4: MONITORAGGIO .................................................................. 784.1 ASPETTI INTRODUTTIVI ................................................................ 784.2 VERIFICA DI ADEGUATEZZA DEL PIANO DI MONITORAGGIO DELLAVAL.S.A.T. DEL P.S.C. VIGENTE..................................................... 80Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 20102


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 3


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0. INTRODUZIONE0.1 Lo sviluppo sostenibileA livello internazionale il <strong>di</strong>scorso sulla possibilità <strong>di</strong> sostenere lo sviluppoumano da parte del pianeta è nato dalla presa <strong>di</strong> coscienza che il nostro modo<strong>di</strong> vivere e <strong>di</strong> consumare è stato tale da produrre un preoccupante degradoambientale, dovuto soprattutto al fatto che, specialmente le società dei Paesipiù ricchi, da sempre hanno ragionato in funzione della loro crescitaeconomica, piuttosto che del loro reale sviluppo.Parlando <strong>di</strong> sviluppo sostenibile si vuole ricercare la crescita sostenibile <strong>di</strong> uninsieme <strong>di</strong> più variabili contemporaneamente, non <strong>di</strong>menticando che nellarealtà questo potrebbe comportare delle <strong>di</strong>fficoltà. Infatti, un aumento <strong>di</strong> unaproduzione industriale può portare sì ad aumento della ricchezza, ma puòanche provocare ripercussioni negative ad esempio sulla qualità dell’aria. Ilconcetto <strong>di</strong> sostenibilità comprende quin<strong>di</strong> le relazioni tra le attività umane, laloro <strong>di</strong>namica e le <strong>di</strong>namiche, generalmente più lente, della biosfera.Il concetto <strong>di</strong> sviluppo sostenibile nasce nel 1987 con il Rapporto Brundtland(World Commission on Environment and Development, 1987) in cui per laprima volta viene espresso come:- uno sviluppo in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i bisogni delle generazioni attualisenza compromettere la capacità delle generazioni future <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ipropri bisogni;- un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la <strong>di</strong>rezione degliinvestimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico ed il cambiamentoistituzionale sono tutti in armonia ed accrescono le potenzialità presenti efuture per il sod<strong>di</strong>sfacimento delle aspirazioni e dei bisogni umani.Sostenibilità e sviluppo devono quin<strong>di</strong> procedere insieme, in quanto la prima ècon<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabile per la realizzazione <strong>di</strong> uno sviluppo duraturo, datoche l’esaurimento delle risorse e del capitale naturale associate al presentemodello <strong>di</strong> sviluppo sono tali da impe<strong>di</strong>rne il mantenimento nel tempo.Da allora il concetto <strong>di</strong> sviluppo sostenibile è entrato a far parte comeelemento programmatico fondamentale <strong>di</strong> una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> documentiRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 4


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.internazionali, comunitari e nazionali, fino a giungere alla recente“Costituzione Europea” (Roma, 29 ottobre 2004), nella quale si specifica, tragli obiettivi, che l'Unione si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa,basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, suun'economia sociale <strong>di</strong> mercato fortemente competitiva, che mira alla pienaoccupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong>miglioramento della qualità dell'ambiente (art.I-3).0.1.1 Le componenti della sostenibilitàLo sviluppo sostenibile si caratterizza per una visione <strong>di</strong>namica secondo laquale ogni cambiamento deve tenere conto dei sui effetti sugli aspettieconomici, ambientali e sociali, che devono tra loro coesistere in una forma <strong>di</strong>equilibrio.La grande maggioranza degli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong>vide, infatti, la sostenibilità in trecategorie o meglio la sud<strong>di</strong>vide in tre componenti: sociale, economica eambientale (in realtà se ne può in<strong>di</strong>viduare una quarta che è la sostenibilitàistituzionale, intesa come la capacità <strong>di</strong> assicurare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità,democrazia, partecipazione, informazione, formazione, giustizia).Sostenibilità socialeLa sostenibilità sociale ha a che fare con l’equità <strong>di</strong>stributiva, con i <strong>di</strong>rittiumani e civili, con lo stato dei bambini, degli adolescenti, delle donne, deglianziani e dei <strong>di</strong>sabili, con l’immigrazione e con i rapporti tra le nazioni. Leazioni e gli impegni finalizzati al perseguimento <strong>di</strong> uno sviluppo sostenibilenon possono prescindere dalla necessità <strong>di</strong> attuare politiche teseall’eliminazione della povertà e dell’esclusione sociale. Il raggiungimento <strong>di</strong>tale obiettivo <strong>di</strong>penderà, oltre che da una equa <strong>di</strong>stribuzione delle risorse, dauna riduzione dei tassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione e, quin<strong>di</strong>, con misure <strong>di</strong> carattereeconomico, anche dalla realizzazione <strong>di</strong> investimenti nel sistemasociosanitario, nell’istruzione e, più in generale, in programmi sociali chegarantiscano l’accesso ai servizi oltre che la coesione sociale (Ministerodell’Ambiente, 2002).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 5


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In sostanza, la sostenibilità sociale è intesa come la capacità <strong>di</strong> garantirecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> benessere e accesso alle opportunità (sicurezza, salute,istruzione, ma anche <strong>di</strong>vertimento, serenità, socialità), in modo paritario trastrati sociali, età e generi ed in particolare tra le comunità attuali e quellefuture (Regione Emilia-Romagna, 2001).Sostenibilità economicaLa sostenibilità economica è una questione <strong>di</strong> sviluppo stabile e duraturo:comprende alti livelli occupazionali, bassi tassi <strong>di</strong> inflazione e stabilità nelcommercio. La sostenibilità economica consiste nella capacità <strong>di</strong> generare, inmodo duraturo, red<strong>di</strong>to e lavoro per il sostentamento della popolazione; ecoefficienzadell’economia intesa, in particolare, come uso razionale ed efficientedelle risorse, con la riduzione dell’impiego <strong>di</strong> quelle non rinnovabili (RegioneEmilia-Romagna, 2001).Sostenibilità ambientaleLa <strong>di</strong>mensione ecologica della sostenibilità implica che si lasci intatta lastabilità dei processi interni dell’ecosfera, struttura <strong>di</strong>namica e autoorganizzata,per un periodo indefinitamente lungo, cercando <strong>di</strong> evitare bilancicrescenti (Marchetti e Tiezzi, 1999).Tra le nuove forme <strong>di</strong> progettualità orientate alla sostenibilità vi è anchel’esigenza con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> progettare gli equilibri ecologici; l’azione ambientale,che ne è parte integrante, poggia sulla capacità <strong>di</strong> eliminare le pressioniall’interfaccia tra antroposfera ed esosfera, rinunciare allo sfruttamento dellerisorse naturali non rinnovabili, eliminare gli inquinanti, valorizzare i rifiutiattraverso il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero sia energetico che <strong>di</strong> materieprime secondarie, alterare gli equilibri <strong>di</strong> generazione ed assorbimento dei gasserra, arrestare l’erosione della bio<strong>di</strong>versità, fermare la desertificazione,salvaguardare paesaggi ed habitat (Ministero dell’Ambiente, 2002).La sostenibilità ambientale è quin<strong>di</strong> la capacità <strong>di</strong> mantenere nel tempo qualitàe riproducibilità delle risorse naturali; il mantenimento della integritàdell’ecosistema, per evitare che l’insieme degli elementi da cui <strong>di</strong>pende la vitasia mo<strong>di</strong>ficato oltre le capacità rigenerative o degradato fino a determinareRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 6


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.una riduzione permanente della sua capacità produttiva; la preservazionedella <strong>di</strong>versità biologica (Regione Emilia-Romagna, 2001).La definizione fondamentale <strong>di</strong> sostenibilità ambientale si può ricondurre alleregole <strong>di</strong> prelievo-emissione sviluppate da Goodland e Daly (1996):- norma per il prelievo delle risorse rinnovabili: i tassi <strong>di</strong> prelievo dellerisorse rinnovabili devono essere inferiori alla capacità rigenerativa delsistema naturale che è in grado <strong>di</strong> rinnovarle;- norme per il prelievo <strong>di</strong> risorse non rinnovabili: la velocità con la qualeconsumiamo le risorse non rinnovabili deve essere pari a quella con cuivengono sviluppati dei sostituti rinnovabili; parte dei ricavi conseguentiallo sfruttamento <strong>di</strong> risorse non rinnovabili deve essere investita nellaricerca <strong>di</strong> alternative sostenibili;- norme <strong>di</strong> emissione: l’emissione <strong>di</strong> rifiuti non deve superare la capacità<strong>di</strong> assimilazione del sistema locale, ovvero la quantità per cui tale sistemanon vede <strong>di</strong>minuita la sua futura capacità <strong>di</strong> assorbire rifiuti ocompromesse le altre sue fondamentali funzioni.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 7


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0.2 La <strong>Val</strong>utazione Ambientale Strategica (VAS)nell’or<strong>di</strong>namento comunitarioIl 27 giugno 2001 il Parlamento e il Consiglio Europei hanno approvato laDirettiva 42/2001/CE “Concernente la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinatipiani e programmi sull’ambiente”, che doveva essere recepita dagli Statimembri entro il 21 giugno 2004. Il trattato <strong>di</strong> Amsterdam poneva già tra gliobiettivi dell’Unione la promozione <strong>di</strong> uno sviluppo armonioso, equilibrato esostenibile delle attività economiche, l’elevato livello <strong>di</strong> protezionedell’ambiente e il miglioramenti <strong>di</strong> quest’ultimo. La tematica ambientaleassumeva così valore primario e carattere <strong>di</strong> assoluta trasversalità nei <strong>di</strong>versisettori <strong>di</strong> investimento oggetto dei piani <strong>di</strong> sviluppo.Tali concetti sono stati recentemente ulteriormente confermati dalla“Costituzione Europea” sia a livello <strong>di</strong> obiettivi generali dell’Unione (art.I-3),come descritto nei capitoli precedenti, che nella sezione de<strong>di</strong>cata alletematiche ambientali (art.III-233), in cui si specifica che la politica dell’Unionein materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:a) salvaguar<strong>di</strong>a, tutela e miglioramento della qualità ambientale;b) protezione della salute umana;c) utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;d) promozione, sul piano internazionale, <strong>di</strong> misure destinate a risolvere iproblemi dell’ambiente a livello regionale o mon<strong>di</strong>ale.[…] Essa è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sulprincipio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causatiall’ambiente e sul principio “chi inquina paga”.La Direttiva definisce la <strong>Val</strong>utazione Ambientale Strategica (VAS) come unprocesso sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientaledelle azioni proposte – politiche, piani o iniziative nell’ambito <strong>di</strong> programmi –ai fini <strong>di</strong> garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti eaffrontate in modo adeguato fin dalle prime fasi del processo decisionale, sullostesso piano delle considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico e sociale. Talevalutazione è funzionale agli obiettivi <strong>di</strong> garantire un elevato livello <strong>di</strong>Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 8


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.protezione dell’ambiente e <strong>di</strong> contribuire all’integrazione <strong>di</strong> considerazioniambientali all’atto dell’elaborazione <strong>di</strong> piani e programmi al fine <strong>di</strong>promuovere lo sviluppo sostenibile, specificando che tale valutazione deveessere effettuata durante la fase preparatoria del Piano o del programma eanteriormente alla sua adozione o all’avvio della relativa proceduraamministrativa (valutazione preventiva). Finalità ultima della VAS è quin<strong>di</strong> laverifica della rispondenza dei piani e programmi (<strong>di</strong> sviluppo e operativi) congli obiettivi dello sviluppo sostenibile, verificandone il complessivo impattoambientale, ovvero la <strong>di</strong>retta incidenza sulla qualità dell’ambiente.Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VAS comporta il superamento del concetto <strong>di</strong> compatibilità(qualunque trasformazione che non produca effetti negativi irreversibilisull’ambiente) per giungere al concetto <strong>di</strong> sostenibilità (ciò che contribuiscepositivamente all’equilibrio nell’uso <strong>di</strong> risorse, ovvero spendendo il capitalenaturale senza intaccare il capitale stesso e la sua capacità <strong>di</strong> riprodursi), cheviene assunta come con<strong>di</strong>zione imprescin<strong>di</strong>bile del processo decisionale, allapari del rapporto costi/benefici o dell’efficacia degli interventi. Inoltre,elementi <strong>di</strong> fondamentale importanza nel processo pianificatorio sonorappresentati dal coinvolgimento del pubblico al processo decisionale edall’introduzione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> monitoraggio, che permettono <strong>di</strong> ottenere uncontinuo aggiornamento degli effetti del piano o programma in atto e quin<strong>di</strong>garantiscono la sua eventuale tempestiva correzione.Secondo quanto stabilito dalla Direttiva comunitaria per la valutazioneambientale deve essere redatto un Rapporto Ambientale in cui sianoin<strong>di</strong>viduati, descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione del pianoo del programma potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevolialternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o delprogramma 1 . Tali contenuti devono poi essere riassunti in un documento(Sintesi Non Tecnica) per rendere facilmente comprensibili le questioni chiavee le conclusioni del rapporto ambientale sia al grande pubblico che airesponsabili delle decisioni.1 Per maggiori dettagli circa i contenuti del Rapporto Ambientale si veda l’Allegato I della Direttiva42/2001/CE.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 9


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Come anticipato, la Direttiva attribuisce un ruolo fondamentale alcoinvolgimento del pubblico (ossia dei soggetti che sono interessati all’iterdecisionale […] o che ne sono o probabilmente ne verranno toccati,includendo le pertinenti organizzazioni non governative) a cui deve essereofferta un’effettiva opportunità <strong>di</strong> esprimere in termini congrui il proprioparere sulla proposta <strong>di</strong> piano o programma e sul rapporto ambientale che loaccompagna.Infine la stessa Direttiva stabilisce che siano controllati gli effetti ambientalisignificativi dell’attuazione dei piani o programmi al fine, tra l’altro, <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduarne tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e essere in grado<strong>di</strong> adottare le misure correttive che si ritengono opportune.La VAS si può articolare in sei fasi (Tabella 0.2.1), anche se il modellometodologico derivante dalla norma comunitaria prevede che la valutazionefinale si formi attraversi tre valutazioni parziali, che vengono attuate in tre<strong>di</strong>fferenti momenti della formulazione del piano:- valutazione ex-ante: precede e accompagna la definizione del piano oprogramma <strong>di</strong> cui è parte integrante, comprendendo in pratica tutte lefasi <strong>di</strong> elaborazione descritte in Tabella 0.2.1;- valutazione interme<strong>di</strong>a: prende in considerazione i primi risultati degliinterventi (scelte) previsti dal piano/programma, valuta la coerenza con lavalutazione ex-ante, la pertinenza degli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità, il grado<strong>di</strong> conseguimento degli stessi e la correttezza della gestione e la qualitàdella sorveglianza e della realizzazione;- valutazione ex-post: è destinata ad illustrare l’utilizzo delle risorse el’efficacia e l’efficienza degli interventi (scelte) e del loro impatto e avalutare la coerenza con la valutazione ex-ante.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 10


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Tabella 0.2.1 – Fasi della procedura <strong>di</strong> VAS (tratto da Linee guida per la valutazioneambientale strategica VAS – Fon<strong>di</strong> strutturali 2000-2006, Ministero dell’Ambiente).Fasi dellaVAS1. Analisi dellasituazioneambientale2. Obiettivi,finalità epriorità3. Bozza <strong>di</strong>piano /programma ein<strong>di</strong>viduazionedellealternative4. <strong>Val</strong>utazioneambientaledella bozza5.Monitoraggiodegli effetti everifica degliobiettivi6.Integrazionedei risultatidellavalutazionenella decisionedefinitivapiano /programmaDescrizioneIn<strong>di</strong>viduare e presentare informazioni sullo stato dell’ambiente e dellerisorse naturali (dell’ambito territoriale e <strong>di</strong> riferimento del piano) esulle interazioni positive e negative tra queste e i principali settori <strong>di</strong>sviluppo. Previsione della probabile evoluzione dell’ambiente e delterritorio senza il piano. Sono utili in<strong>di</strong>catori e descrittori, prestazionali,<strong>di</strong> efficienza, <strong>di</strong> sostenibilità, idonei a descrivere sinteticamente lepressioni esercitate dalle attività antropiche (driving forces), gli effetti<strong>di</strong> queste sull’ambiente e gli impatti conseguenti.In<strong>di</strong>viduare obiettivi, finalità e priorità in materia <strong>di</strong> ambiente esviluppo sostenibile da conseguire grazie al piano/programma <strong>di</strong>sviluppo; obiettivi definiti dall’insieme degli in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong>rettive eprescrizioni derivanti dalla normativa comunitaria, statale e regionale,e dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione generali esettoriali.Garantire che gli obiettivi e le priorità ambientali siano integrate apieno titolo nel progetto <strong>di</strong> piano/programma che definisce gliobiettivi, le priorità <strong>di</strong> sviluppo e le politiche-azioni. Verifica delle<strong>di</strong>verse possibili alternative e ipotesi localizzative in funzione degliobiettivi <strong>di</strong> sviluppo del sistema ambientale, definendo le ragioni e icriteri che le hanno sostenute.<strong>Val</strong>utare le implicazioni dal punto <strong>di</strong> vista ambientale delle priorità <strong>di</strong>sviluppo previste dal piano/programma e il grado <strong>di</strong> integrazione delleproblematiche ambientali nei rispettivi obiettivi, priorità, finalità ein<strong>di</strong>catori. Analizzare in quale misura la strategia definita neldocumento agevoli o ostacoli lo sviluppo sostenibile del territorio inquestione. Esaminare la bozza <strong>di</strong> documento nei termini della suaconformità alle politiche e alla legislazione regionale, nazionale ecomunitaria in campo ambientale.Con riferimento agli obiettivi <strong>di</strong> piano, la valutazione specifica e valutai risultati prestazionali attesi. E’ utile a tal fine in<strong>di</strong>viduare in<strong>di</strong>catoriambientali (descrittori <strong>di</strong> performance, <strong>di</strong> efficienza, <strong>di</strong> sostenibilità)intesi a quantificare e semplificare le informazioni in modo daagevolare, sia da parte del responsabile delle decisioni che da partedel pubblico, la comprensione delle interazioni tra l’ambiente e iproblemi chiave del settore. Tali in<strong>di</strong>catori dovranno essere quantificatiper contribuire a in<strong>di</strong>viduare e a spiegare i mutamenti nel tempo.Contribuire allo sviluppo della versione definitiva del piano/programmatenendo conto dei risultati della valutazione. A seguito dell’attività <strong>di</strong>monitoraggio per il controllo e la valutazione degli effetti indottidall’attuazione del piano, l’elaborazione perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> un bilanciosull’attuazione stessa, può proporre azioni correttive attraversol’utilizzo <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> revisione del piano.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 11


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0.3 La <strong>Val</strong>utazione Ambientale Strategica (VAS)nell’or<strong>di</strong>namento italianoIn ottemperanza a quanto sancito dalla “legge delega” (L. n.308/2004), lostato italiano recepisce la Direttiva comunitaria 42/2001/CE nel Testo unico inmateria ambientale (D.Lgs. n.152/2006) e al Titolo II specifica l’ambito <strong>di</strong>applicazione della VAS, i contenuti del Rapporto Ambientale, le modalità <strong>di</strong>consultazione, il proce<strong>di</strong>mento del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale e icontenuti del monitoraggio, oltre a fornire <strong>di</strong>sposizioni specifiche per la VAS insede statale e in sede regionale e provinciale.La Parte II del D.Lgs. n.152/2006 è stata successivamente completamenteriscritta dal D.Lgs. n.4/2008. In linea con quanto previsto dalla <strong>di</strong>rettivacomunitaria, la normativa nazionale prevede che la fase <strong>di</strong> valutazione èeffettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma edanteriormente alla sua approvazione o all’avvio della relativa proceduralegislativa, costituendo parte integrante del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adozione eapprovazione.Ai fini della valutazione ambientale, deve essere redatto un rapportoambientale, che costituisce parte integrante della documentazione del piano odel programma e ne accompagna l’intero processo <strong>di</strong> elaborazione edapprovazione. Nel rapporto ambientale debbono essere in<strong>di</strong>viduati, descritti evalutati gli impatti significativi che l’attuazione del piano o del programmaproposto potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio culturale, nonché leragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivie dell’ambito territoriale del piano o del programma stesso. Nell’Allegato VI ildecreto specifica le informazioni che devono essere considerate nel rapportoambientale, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>valutazione correnti, dei contenuti e del livello <strong>di</strong> dettaglio del piano o delprogramma.Comunque la VAS viene effettuata ai vari livelli istituzionali, tenendo contodell’esigenza <strong>di</strong> razionalizzare i proce<strong>di</strong>menti ed evitare la duplicazione nellevalutazioni (art.11).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 12


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Per quanto riguarda il monitoraggio, il decreto stabilisce che assicura ilcontrollo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dalle attuazioni deipiani e dei programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi<strong>di</strong> sostenibilità prefissati, così da in<strong>di</strong>viduare tempestivamente gli impattinegativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive. Ilmonitoraggio è effettuato avvalendosi del sistema delle Agenzie ambientali. Ilpiano o programma in<strong>di</strong>vidua le responsabilità e la sussistenza delle risorsenecessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio (art. 18).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 13


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0.4 La <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> Sostenibilità Ambientale e <strong>Territoriale</strong>(<strong>Val</strong>.S.A.T.)Nonostante solo recentemente la legislazione nazionale abbia recepito lein<strong>di</strong>cazioni della Direttiva sulla VAS, tuttavia alcune regioni avevano giàlegiferato in materia <strong>di</strong> valutazione ambientale <strong>di</strong> piani o programmi chepossono avere impatti significativi sull’ambiente, ad<strong>di</strong>rittura in anticiporispetto alla normativa europea. È questo il caso della Regione Emilia-Romagna la cui Legge Regionale urbanistica n.20 del 24 marzo 2000 e s.m.i.(“Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”) introduce per piani eprogrammi (art.5) la valutazione preventiva della sostenibilità ambientale eterritoriale degli effetti derivanti dalla loro attuazione (<strong>Val</strong>.S.A.T.).Infatti, la Regione, le Province e i Comuni, al fine <strong>di</strong> promuovere lo svilupposostenibile, nell’elaborazione ed approvazione dei propri piani prendono inconsiderazione gli effetti significativi sull’ambiente e sul territorio che possonoderivare dall’attuazione dei medesimi piani, provvedendo alla <strong>Val</strong>utazionepreventiva della Sostenibilità Ambientale e <strong>Territoriale</strong> (<strong>Val</strong>sat) degli stessi, inconformità alla Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio[…] e alla normativa nazionale e regionale <strong>di</strong> recepimento della stessa.La <strong>Val</strong>.S.A.T., elaborata dall’organo amministrativo proponente, è parteintegrante <strong>di</strong> tutti i processi <strong>di</strong> pianificazione territoriale ed urbanistica e inesso sono descritti e valutati i potenziali impatti delle scelte operate e lemisure idonee per impe<strong>di</strong>rli, mitigarli o compensarli, alla luce delle possibilialternative e tenendo conto delle caratteristiche del territorio e degli scenari <strong>di</strong>riferimento.A tale proposito è importante rilevare che, come sottolineato dal gruppo <strong>di</strong>lavoro regionale costituito dai tecnici rappresentanti le amministrazioni localicon lo scopo <strong>di</strong> meglio definire i contenuti essenziali della <strong>Val</strong>.S.A.T., lafunzione <strong>di</strong> questo strumento <strong>di</strong> valutazione non può e non deve essere quella<strong>di</strong> validare le scelte operate dall’ente proponente rispetto alle prescrizionicontenute nella legislazione vigente, ovvero negli strumenti <strong>di</strong> pianificazionesettoriale e sovraor<strong>di</strong>nata, prescrizioni che in quanto tali rappresentano ilquadro delle invarianti non trattabili e sono il principale riferimento a tutti iRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 14


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.livelli per la costruzione dei piani. Questo significa che la <strong>Val</strong>.S.A.T. deveintrodurre degli elementi <strong>di</strong> valutazione aggiuntivi rispetto alle invarianti <strong>di</strong> cuisopra.Successivamente, ripercorrendo in sostanza quanto previsto in materia <strong>di</strong> VASdalla Direttiva 42/2001/CE, il Consiglio Regionale ha meglio specificato icontenuti della <strong>Val</strong>.S.A.T. attraverso la Deliberazione n.173 del 4 aprile 2001(“Approvazione dell’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento tecnico sui contenuticonoscitivi e valutativi dei piani e sulla conferenza <strong>di</strong> pianificazione”),configurando la <strong>Val</strong>.S.A.T. come un momento del processo <strong>di</strong> pianificazioneche concorre alla definizione delle scelte <strong>di</strong> Piano. Essa è volta ad in<strong>di</strong>viduarepreventivamente gli effetti che deriveranno dall’attuazione delle singole scelte<strong>di</strong> Piano e consente, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> selezionare tra le possibili soluzionialternative quelle maggiormente rispondenti ai predetti obiettivi generali delPiano. Nel contempo, la <strong>Val</strong>.S.A.T. in<strong>di</strong>vidua le misure <strong>di</strong> pianificazione voltead impe<strong>di</strong>re, mitigare o compensare l’incremento delle eventuali criticitàambientali e territoriali già presenti e i potenziali impatti negativi delle scelteoperate.A tale scopo la <strong>Val</strong>.S.A.T. nel corso delle <strong>di</strong>verse fasi del processo <strong>di</strong>formazione dei piani:- acquisice, attraverso il quadro conoscitivo, lo stato e le tendenzeevolutive dei sistemi naturali e antropici e le loro interazioni (analisi dellostato <strong>di</strong> fatto);- assume gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, <strong>di</strong>salubrità e sicurezza, <strong>di</strong> qualificazione paesaggistica e <strong>di</strong> protezioneambientale stabiliti dalla normativa e dalla pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata,nonché gli obiettivi e le scelte strategiche fondamentali chel’Amministrazione procedente intende perseguire con il piano (definizionedegli obiettivi);- valuta, anche attraverso modelli <strong>di</strong> simulazione, gli effetti sia dellepolitiche <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a sia degli interventi significativi <strong>di</strong> trasformazionedel territorio previsti dal piano, tenendo conto delle possibili alternative(in<strong>di</strong>viduazione degli effetti del Piano);Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 15


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.- in<strong>di</strong>vidua le misure atte ad impe<strong>di</strong>re gli eventuali effetti negativi ovveroquelle idonee a mitigare, ridurre o compensare gli impatti delle scelte <strong>di</strong>Piano ritenute comunque preferibili sulla base <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong> primavalutazione dei costi e dei benefici per un confronto tra le <strong>di</strong>versepossibilità (localizzazione alternative e mitigazioni);- illustra in una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> sintesi le valutazioni in or<strong>di</strong>ne allasostenibilità ambientale e territoriale dei contenuti dello strumento <strong>di</strong>pianificazione, con l’eventuale in<strong>di</strong>cazione delle con<strong>di</strong>zioni, anche <strong>di</strong>inserimento paesaggistico, cui è subor<strong>di</strong>nata l’attuazione <strong>di</strong> singoleprevisioni; delle misure e delle azioni funzionali al raggiungimento dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sostenibilità in<strong>di</strong>cate, tra cui la contestuale realizzazione <strong>di</strong>interventi <strong>di</strong> mitigazione e compensazione (valutazione <strong>di</strong> sostenibilità);- definisce gli in<strong>di</strong>catori, necessari al fine <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un sistema <strong>di</strong>monitoraggio degli effetti del Piano, con riferimento agli obiettivi ividefiniti ed ai risultati prestazionali attesi (monitoraggio degli effetti).Infine, con le recenti mo<strong>di</strong>fiche alla L.R. n.20/2000 e s.m.i. la Regione Emilia-Romagna specifica che per evitare duplicazioni della valutazione, la <strong>Val</strong>sat haad oggetto le prescrizioni <strong>di</strong> piano e le <strong>di</strong>rettive per l'attuazione dello stesso,recependo gli esiti della valutazione dei piani sovraor<strong>di</strong>nati e dei piani cui siporti variante, per le previsioni e gli aspetti che sono stati oggetto <strong>di</strong> taliprecedenti valutazioni. Ai fini della <strong>Val</strong>sat sono utilizzati, se pertinenti, gliapprofon<strong>di</strong>menti e le analisi già effettuati e le informazioni raccolte nell'ambitodegli altri livelli <strong>di</strong> pianificazione o altrimenti acquisite. L'amministrazioneprocedente, nel pre<strong>di</strong>sporre il documento <strong>di</strong> <strong>Val</strong>sat dei propri piani può tenerconto che talune previsioni e aspetti possono essere più adeguatamente decisie valutati in altri successivi atti <strong>di</strong> pianificazione <strong>di</strong> propria competenza, <strong>di</strong>maggior dettaglio, rinviando agli stessi per i necessari approfon<strong>di</strong>menti.In seguito alle mo<strong>di</strong>fiche apportate alla LR n.20/2000 con la L.R. n.6/2009, laProvincia <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> con DGP n.772/2009 ha univocamente chiarito il rapportotra VAS e <strong>Val</strong>.S.A.T., specificando che per tutti i piani o programmi rientrantinella LR n.20/2000 adottati dopo la LR n.6/2009 si applica invece la nuovanormativa prevista dall’art.5 della stessa legge. In particolare, la VALSAT èRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 16


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.richiesta per tutti gli strumenti urbanistici comunali – PSC, POC e PUA adottatidopo l’entrata in vigore della LR n.6/2009 – ed è parte integrante del Piano.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 17


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0.5 Aspetti metodologici generali e organizzazione deldocumentoLa presente <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> Sostenibilità Ambientale e <strong>Territoriale</strong> (<strong>Val</strong>.S.A.T.)è stata redatta coerentemente con quanto previsto dalla LR 20/2000 e s.m.i.e dalla DCR 173/2001, oltre che con quanto previsto dal D.Lgs. n.152/2006 es.m.i. e dalla Direttiva comunitaria 42/2001/CE sulla VAS.Il presente documento si configura come Rapporto Ambientale del DocumentoPreliminare del PSC, in cui sono valutati i contenuti fondamentali delDocumento Preliminare medesimo e definite le valutazioni che sarannocondotte durante la definizione dei contenuti puntuali del vero e proprio PSC. Icontenuti proposti, ovviamente, potranno essere mo<strong>di</strong>ficati e integrati infunzione <strong>di</strong> eventuali nuove elaborazioni conoscitive condotte nel frattempo ein relazione alle in<strong>di</strong>cazioni che emergeranno in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong><strong>Pianificazione</strong>.Dal punto <strong>di</strong> vista metodologico il presente processo <strong>di</strong> <strong>Val</strong>.S.A.T. trae originedalla <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, ovviamente opportunamente adeguato eintegrato in relazione alle specificità dei contenuti della presente Variante. Inparticolare, considerando che allo stato attuale la presente Variante noncontempla particolari interventi <strong>di</strong> trasformazione, limitandosi ad in<strong>di</strong>carel’opportunità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> recupero e densificazione dell’e<strong>di</strong>ficato esistente(cfr. quanto riportato nel paragrafo §1.5), non si ritiene necessariopre<strong>di</strong>sporre specifiche valutazioni delle alternative per gli interventimaggiormente impattanti analoghe a quelle condotte nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSCvigente. Ovviamente, qualora le successive fasi elaborative del Pianoevidenziassero la necessità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> trasformazione del territorio chepotrebbero determinare rilevanti impatti ambientali sullo stesso (quali, adesempio, nuovi poli residenziali, produttivi o commerciali o nuovi assiinfrastrutturali <strong>di</strong> rilevanza sovra locale), il presente documento sarà integratocon una specifica valutazione delle alternative volta all’in<strong>di</strong>viduazione delleporzioni del territorio maggiormente compatibili con la realizzazione <strong>di</strong>Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 18


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.interventi <strong>di</strong> tale tipologia, definendo specifiche modalità <strong>di</strong> valutazione infunzione delle tipologie <strong>di</strong> interventi in previsione.La metodologia definita per la redazione della presente Variante al PSC del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e della parallela <strong>Val</strong>utazione Ambientale ha permesso <strong>di</strong>prestare particolare attenzione alle tematiche ambientali e territoriali fin dallesue prime fasi <strong>di</strong> elaborazione, in quanto gli obiettivi assunti dal Pianoderivano a tutti gli effetti dalle considerazioni che sono scaturite dal QuadroConoscitivo ed in particolare dalla sua sintesi condotta attraversol’in<strong>di</strong>viduazione dei Punti <strong>di</strong> forza e dei Punti <strong>di</strong> debolezza del territoriocomunale per ciascuna componente ambientale, che caratterizza il territoriocomunale.In questo senso si può affermare che l’in<strong>di</strong>viduazione dei Punti <strong>di</strong> forza e deiPunti <strong>di</strong> debolezza per il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, formalmente ultimafase del Quadro Conoscitivo, si configura come primo elemento dellaconsiderazione dei temi ambientali all’interno del Piano, come auspicato dallanormativa in materia <strong>di</strong> VAS/<strong>Val</strong>.S.A.T. A tal proposito si specifica chel’in<strong>di</strong>viduazione dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza contenuta nella <strong>Val</strong>.S.A.T. delPSC vigente è stata opportunamente mo<strong>di</strong>ficata e integrata (relativamentealle sole componenti propriamente ambientali) sulla base dei più recentiapprofon<strong>di</strong>menti conoscitivi condotti.Sulla base degli elementi conoscitivi <strong>di</strong>sponibili e delle necessità espressedall’Amministrazione comunale, il primo passaggio valutativo ha riguardato laverifica della coerenza degli obiettivi e delle politiche espresse dalla presenteVariante al PSC con le politiche espresse dal Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong>Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (PTCP), al fine <strong>di</strong> verificarne la rispondenza con lein<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> vasta scala espresse dalla programmazione provinciale.Successivamente per ciascuna azione prevista dalla Variante <strong>di</strong> Piano,attraverso le quali si concretizzeranno le in<strong>di</strong>cazioni contenuti negli obiettivi enelle politiche espresse dal Documento Preliminare, sarà condotta unaspecifica valutazione degli impatti ambientali potenzialmente indotti e sarannodefinite, ove necessarie, azioni <strong>di</strong> mitigazione e/o compensazione finalizzateRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 19


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.ad eliminarne o ridurne gli effetti negativi, verificandone puntualmentel’efficienza ed il grado <strong>di</strong> adeguatezza.Infine, il processo <strong>di</strong> <strong>Val</strong>.S.A.T. sarà de<strong>di</strong>cato al Piano <strong>di</strong> monitoraggio deglieffetti indotti dalle previsioni <strong>di</strong> Piano (valutazione in-itinere e valutazione expost).Nel presente documento è condotta una prima verifica del Piano <strong>di</strong>monitoraggio definito dalla <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, finalizzata alla verificadell’adeguatezza degli in<strong>di</strong>catori proposti, ed è stata elaborata una proposta <strong>di</strong>aggiornamento del Piano <strong>di</strong> monitoraggio stesso.La <strong>Val</strong>.S.A.T. per la presente Variante al PSC del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> sicompone quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> quattro fasi concatenate e logicamente conseguenti, checoncorrono alla definizione dei contenuti del Piano stesso, in un primomomento, e delle Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione successivamente, attraversouna valutazione della sostenibilità ambientale e territoriale dello strumentourbanistico:- Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettivi;- Fase 2: <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> coerenza delle politiche/azioni <strong>di</strong> Piano con il PTCP;- Fase 3: <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> sostenibilità delle politiche/azioni <strong>di</strong> Piano;- Fase 4: Monitoraggio degli effetti <strong>di</strong> Piano.Ciascuna Fase è quin<strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visa in una serie <strong>di</strong> attività che sono descritte neldettaglio nei rispettivi capitoli, attraverso un <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> flusso esplicativo,mentre <strong>di</strong> seguito è riportata una breve descrizione <strong>di</strong> inquadramento perciascuna fase.Si specifica, infine, che ciascuna fase non deve essere interpretata come unmeccanismo statico, ma <strong>di</strong>namico in cui lo staff <strong>di</strong> progettazione formula delleproposte, che vengono imme<strong>di</strong>atamente processate secondo la metodologiaspecificata, eventualmente mo<strong>di</strong>ficate (feedback) e quin<strong>di</strong> formalizzate solonel caso <strong>di</strong> risultanze complessivamente positive ed impatti accettabili. Èproprio questo processo <strong>di</strong> feedback, come auspicato dalla legislazione sullaVAS/<strong>Val</strong>.S.A.T., che garantisce il puntuale controllo su tutte le azioni propostee il perseguimento dei migliori risultati sia in termini <strong>di</strong> sviluppo economicoche <strong>di</strong> tutela ambientale.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 20


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.0.5.1 Fase 1: Analisi delle componenti ambientali e degli obiettiviLa Fase 1 contiene le analisi propedeutiche all’elaborazione della valutazione<strong>di</strong> coerenza e della valutazione <strong>di</strong> sostenibilità ambientale e territoriale,comprendendo:a) la definizione delle componenti ambientali da considerare;b) l’in<strong>di</strong>viduazione e l’analisi delle norme e delle <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> riferimento;c) la sintesi dello stato <strong>di</strong> fatto del territorio comunale;d) la definizione degli obiettivi generici e specifici <strong>di</strong> sostenibilità ambientalee territoriale;e) la definizione degli obiettivi generali, delle politiche e delle azioni <strong>di</strong>Piano;f) l’in<strong>di</strong>viduazione delle politiche del Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namentoProvinciale (PTCP) che interessano il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>.0.5.2 Fase 2: <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> coerenza delle politiche <strong>di</strong> Piano con ilPTCPLa Fase 2 rappresenta una valutazione preliminare delle politiche previstedalla presente Variante <strong>di</strong> PSC in relazione alle in<strong>di</strong>cazioni per il territorio inesame fornite dal Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (PTCP),quale elemento programmatico <strong>di</strong> riferimento per il piano comunale. L’analisiha, quin<strong>di</strong>, lo scopo <strong>di</strong> verificare il grado <strong>di</strong> perseguimento e <strong>di</strong> considerazioneall’interno del Piano comunale delle in<strong>di</strong>cazioni sovraor<strong>di</strong>nate, evitandopolitiche evidentemente contrastanti con le in<strong>di</strong>cazioni provinciali.0.5.3 Fase 3: <strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni <strong>di</strong> PianoLa Fase 3 rappresenta la vera e propria valutazione quantitativa preventiva <strong>di</strong>sostenibilità ambientale e territoriale delle singole azioni previste dallapresente Variante <strong>di</strong> PSC (valutazione ex-ante) che sono confrontateattraverso una tecnica <strong>di</strong> tipizzazione degli impatti con gli obiettivi <strong>di</strong>Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 21


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.sostenibilità definiti, permettendo <strong>di</strong> quantificare la sostenibilità <strong>di</strong> ciascunaazione e <strong>di</strong> ciascuna componente ambientale, oltre che dell’intero Piano, e <strong>di</strong>definire e verificare le opportune azioni <strong>di</strong> mitigazione e compensazione pergarantire la complessiva sostenibilità degli interventi.Sono quin<strong>di</strong> ulteriormente in<strong>di</strong>viduate tre sottofasi:a) <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni della presenteVariante al PSC con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità, finalizzata a verificare lecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sostenibilità delle singole azioni <strong>di</strong> Piano ecomplessivamente <strong>di</strong> ciascuna componente ambientale;b) Schede Tematiche <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento con Azioni <strong>di</strong> mitigazione ecompensazione nelle quali si approfon<strong>di</strong>scono ulteriormente le valutazionieffettuate e si in<strong>di</strong>viduano gli interventi <strong>di</strong> mitigazione e/o <strong>di</strong>compensazione finalizzati a garantire o a incrementare ulteriormente lasostenibilità degli interventi, definendone i limiti e le con<strong>di</strong>zioni allosviluppo derivanti dalle caratteristiche ambientali e territoriali comunali;c) <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni della presenteVariante al PSC con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità considerando l’attuazionedelle azioni <strong>di</strong> mitigazione e compensazione, finalizzata a valutarel’efficacia <strong>di</strong> tali interventi.0.5.4 Fase 4: Monitoraggio degli effetti <strong>di</strong> PianoL’ultima fase del proce<strong>di</strong>mento valutativo deve essere necessariamente voltaalla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> monitoraggio nel tempo degli effetti dellapresente Variante del Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed airisultati prestazionali attesi (valutazione in-itinere e valutazione ex-post). Inmodo particolare è necessario introdurre alcuni parametri <strong>di</strong> sorveglianza voltia verificare la bontà delle scelte strategiche adottate dalla Variante al PSC el’evoluzione temporale del sistema ambientale comunale. A ciò si aggiunga lanecessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare strumenti <strong>di</strong> valutazione adatti ad evidenziarel’eventuale insorgenza <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> contrasto non previsti e che nonpermettono il perseguimento degli obiettivi prefissati.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 22


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Il monitoraggio è effettuato tramite l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> parametri(in<strong>di</strong>catori), a partire da quelli in<strong>di</strong>viduati dalla <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, chepermettono <strong>di</strong> cogliere le alterazioni che può subire lo stato dell’ambiente edel territorio in conseguenza dell’attuazione delle azioni della presenteVariante <strong>di</strong> PSC, evidenziando eventuali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità non previste epermettendo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> intervenire tempestivamente con Azioni correttive.In occasione della Variante al PSC in esame si è ritenuto utile analizzare il Piano <strong>di</strong>monitoraggio del PSC vigente, al fine <strong>di</strong> valutarne l’adeguatezza e il grado <strong>di</strong>attuabilità, anche attraverso la verifica dei dati e delle informazioni concretamente<strong>di</strong>sponibili o comunque recuperabili.Infine, sarà redatta una Sintesi Non Tecnica dei contenuti del RapportoAmbientale <strong>di</strong> <strong>Val</strong>.S.A.T., con la finalità <strong>di</strong> rendere accessibili e facilmentecomprensibili le questioni chiave e le conclusioni del documento sia al grandepubblico, sia ai responsabili delle decisioni.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 23


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1. FASE 1: ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI EDEGLI OBIETTIVI1.1 Aspetti introduttiviLa Fase 1 contiene le analisi propedeutiche all’elaborazione della valutazione<strong>di</strong> coerenza e della valutazione <strong>di</strong> sostenibilità ambientale e territoriale,in<strong>di</strong>viduando, in sostanza, tutte le informazioni che sono alla base dellesuccessive considerazioni, in relazione alle componenti ambientali daapprofon<strong>di</strong>re e al loro stato <strong>di</strong> fatto, all’in<strong>di</strong>viduazione del quadro <strong>di</strong>riferimento legislativo e programmatico per la definizione degli obiettivi <strong>di</strong>sostenibilità e al sistema degli obiettivi, delle politiche e delle azioni dellapresente Variante al PSC.In particolare la presente fase si compone <strong>di</strong> sei sottofasi (Figura 1.1.1).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 24


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>viduazione delle componenti ambientali(§1.2)fonti: PTCP <strong>Parma</strong> con integrazioni, PSC vigenteIn<strong>di</strong>viduazione eanalisi delle norme e<strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> riferimento(§1.3)fonti: legislazione vigente alivello comunitario, nazionale eregionaleSintesi dello stato <strong>di</strong>fatto del territoriocomunale (§1.5)fonti: Punti <strong>di</strong> forza e Punti <strong>di</strong>debolezza (Analisi SWOT) QuadroConoscitivoDefinizione degliobiettivi <strong>di</strong> sostenibilità(§1.4)fonti: norme e <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong>riferimento, pianificazionesovraor<strong>di</strong>nata, <strong>di</strong>scipline socioambientaliDefinizione degliobiettivi e dellepolitiche <strong>di</strong> Piano(§1.6)fonti: DPIn<strong>di</strong>viduazione dellepolitiche del PTCP(§1.7)fonti: PTCPFASISUCCESSIVEFigura 1.1.1 – Schema metodologico della Fase 1 (Analisi delle componenti ambientalie degli obiettivi).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 25


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.2 Definizione delle componenti ambientaliLe componenti ambientali rappresentano gli aspetti ambientali, economici esociali che cotituiscono la realtà del territorio comunale. In accordo e incontinuità con quanto presentato nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong>Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (PTCP) <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigentedel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> le componenti ambientali considerate per la valutazione<strong>di</strong> sostenibilità ambientale e territoriale sono:- Componente ambientale 1:aria;- Componente ambientale 2: rumore;- Componente ambientale 3:risorse idriche;- Componente ambientale 4: suolo e sottosuolo;- Componente ambientale 5: paesaggi, ecosistemi, qualità sociale e deglispazi;- Componente ambientale 6: consumi e rifiuti;- Componente ambientale 7: energia ed effetto serra;- Componente ambientale 8: mobilità;- Componente ambientale 9: modelli inse<strong>di</strong>ativi, struttura urbana,economica e sociale verso città e territori sostenibili;- Componente ambientale 10: turismo;- Componente ambientale 11: industria;- Componente ambientale 12: agricoltura;- Componente ambientale 13: ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e non ionizzanti;- Componente ambientale 14: monitoraggio e prevenzione.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 26


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.3 In<strong>di</strong>viduazione e analisi delle norme e delle <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong>riferimentoPer ognuna delle componenti ambientali è stata effettuata una ricerca voltaall’identificazione delle norme e <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> riferimento, ovvero dellein<strong>di</strong>cazioni e delle prescrizioni <strong>di</strong> legge contenute nella legislazione europea,nazionale e regionale in merito alla componente ambientale considerata, oltreche alle buone pratiche e ai documenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo (comunitari, nazionali eregionali). Questa fase permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i principi imprescin<strong>di</strong>bili per lavalutazione <strong>di</strong> sostenibilità ambientale e territoriale, al fine <strong>di</strong> garantire lasostenibilità delle politiche/azioni <strong>di</strong> Piano e <strong>di</strong> definire gli obiettivi <strong>di</strong>sostenibilità ambientale e territoriale, oltre a rappresentare un elemento <strong>di</strong>riferimento per la definizione delle azioni <strong>di</strong> mitigazione e compensazione.A tal proposito dalle norme vigenti in riferimento alle componenti ambientaliconsiderate sono stati estrapolati i principi che ne hanno guidato l’emanazionee gli obiettivi prefissati, oltre ad essere state identificate le prescrizioni per iComuni e in generale per gli interventi <strong>di</strong> trasformazione e <strong>di</strong> uso del suolo.In particolare, relativamente alle singole componenti ambientali sono staticonsiderati gli aspetti sinteticamente elencati in Tabella 1.3.1.Tabella 1.3.1 – Aspetti della legislazione vigente considerati per le singole componentiambientali.Componenteambientale1. aria2. rumoreAspetti legislativi consideratiSono stati considerati i contenuti delle norme finalizzate allariduzione dell’inquinamento atmosferico e alla definizione <strong>di</strong> obiettivi<strong>di</strong> qualità, valori guida e valori limite per gli inquinanti atmosferici,oltre alle norme per il contenimento delle emissioni inquinanti, anchein relazione ai gas serra e ad alcune sostanze particolarmentedannose per la fascia dell’ozono. Sono inoltre stati affrontati icontenuti delle norme finalizzate alla valutazione della qualitàdell’aria nei centri abitati e alla definizione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>miglioramento e risanamento della qualità dell’aria. Sono infine stateconsiderate le norme relative alla regolamentazione delle emissionidelle varie tipologie <strong>di</strong> veicoli a motore.Sono state considerate le norme per la tutela della salute e lasalvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente esterno e abitativo dalle sorgenti sonore,Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 27


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componenteambientale3. risorseidriche4. suolo esottosuolo5. bio<strong>di</strong>versitàe paesaggio6. consumi erifiutiAspetti legislativi consideraticon particolare riferimento alla classificazione acustica del territorio,all’eventuale definizione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> risanamento acustico e alladefinizione dei valori limite e <strong>di</strong> attenzione <strong>di</strong> emissione e immissionee <strong>di</strong> qualità dei livelli sonori. Sono inoltre state considerate le normeper la prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento acusticoavente origine dall’esercizio delle infrastrutture ferroviarie e stradali.Sono state considerate le norme sia per la gestione, la tutela e ilrisparmio della risorsa idrica, in termini <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> acqueimpiegate per il consumo umano e <strong>di</strong> mantenimento dei deflussiminimi nei corsi d’acqua, sia per quanto riguarda la tutela delleacque in relazione alla <strong>di</strong>sciplina e al trattamento degli scarichi cheafferiscono ai corpi idrici e fognari e al miglioramento e alrisanamento della qualità biologica dei corpi d’acqua. A tal propositosono stati considerati gli obiettivi <strong>di</strong> qualità delle acque destinate alconsumo umano, gli obiettivi minimi <strong>di</strong> qualità ambientale delleacque superficiali e sotterranee e gli obiettivi <strong>di</strong> contenimento <strong>di</strong>alcune destinazioni d’uso in aree particolarmente sensibili, inrelazione alla vulnerabilità dei corpi idrici superficiali o degliacquiferi. Sono stati inoltre considerati gli obiettivi <strong>di</strong> riutilizzo <strong>di</strong>acqua reflue depurate e in generale delle acque meteoriche per usicompatibili. Sono state infine considerate le norme relative allaprotezione della popolazione dal rischio idraulico e alla limitazionedegli eventi calamitosi.Sono state considerate le norme relative alla <strong>di</strong>fesa del suolo, al<strong>di</strong>ssesto e al rischio idraulico, geologico e geomorfologico, oltre chealla protezione della popolazione dal rischio sismico. Sono staticonsiderati gli obiettivi <strong>di</strong> conservazione e recupero <strong>di</strong> suolo, conparticolare riferimento agli obiettivi <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del suolo agricoloe <strong>di</strong> bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati. Sono infine staticonsiderati gli obiettivi che deve perseguire l’attività estrattiva.In generale, sono stati considerati gli obiettivi <strong>di</strong> rilevanzapaesaggistica e naturalistica per gli ambiti rurali e urbani. Sono statiquin<strong>di</strong> considerati gli obiettivi delle norme volte alla tutela e allasalvaguar<strong>di</strong>a della bio<strong>di</strong>versità, con particolare riferimento a quelleper la gestione delle aree naturali protette e degli elementi dellaRete Natura 2000, per la tutela <strong>di</strong> habitat e specie rare o minacciate,per il potenziamento della <strong>di</strong>versità biologica negli ambientifortemente antropizzati e per la ricostruzione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>connessione ecologica. Sono stati inoltre considerati gli obiettivi dellenorme volte alla tutela, alla salvaguar<strong>di</strong>a e alla valorizzazione delpaesaggio rurale ed urbano, con riferimento sia alle bellezzepanoramiche, sia agli elementi <strong>di</strong> particolare pregio naturale,ambientale e storico-architettonico.Sono state considerate le norme relative al contenimento dell’uso <strong>di</strong>materie prime e della produzione <strong>di</strong> rifiuti e scarti, all’incrementodella raccolta <strong>di</strong>fferenziata, del riutilizzo, del riciclaggio e delrecupero, al contenimento e alla regolamentazione delle attività <strong>di</strong>smaltimento. Sono state inoltre considerate le norme cheregolamentano la gestione delle <strong>di</strong>scariche e il conferimento deirifiuti in <strong>di</strong>scarica. Sono state infine considerate le norme cheRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 28


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componenteambientale7. energia edeffetto serra8. mobilità9. modelliinse<strong>di</strong>ativi10. turismo11. industria12. agricoltura13. ra<strong>di</strong>azioni14.monitoraggioAspetti legislativi consideratiregolamentano l’impiego <strong>di</strong> sostanze particolarmente inquinanti.Sono state considerate le norme che regolamentano il contenimentodei consumi energetici, l’impiego <strong>di</strong> fonti rinnovabili <strong>di</strong> produzionedell’energia e del calore, la progettazione con tecniche <strong>di</strong> risparmioenergetico. È stata inoltre considerata la normativa che regolamentala pianificazione comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili <strong>di</strong>energia.Sono state considerate le norme relative sia agli aspetti <strong>di</strong> efficienzadel sistema <strong>di</strong> spostamento <strong>di</strong> merci e persone e ai livelli <strong>di</strong> serviziodelle infrastrutture per la mobilità, sia al contenimento della mobilitàurbana e all’impiego <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> trasporto sostenibile, in relazionealla qualità della vita in termini <strong>di</strong> sicurezza del sistema dellamobilità e <strong>di</strong> contenimento degli impatti ambientali indotti.Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione deglispazi del territorio urbanizzato, in relazione agli obiettivi daperseguire, all’ammissibilità degli interventi nelle sue varie porzioni,agli standard minimi, all’accessibilità ai servizi, alle dotazioniterritoriali e ambientali, in relazione alla possibilità <strong>di</strong> garantire lemigliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita alla popolazione.Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione delleattività turistiche, con particolare riferimento alle forme <strong>di</strong> turismocompatibile e a basso impatto.Sono state considerate le norme che regolamentano l’organizzazionee la gestione delle aree produttive, con particolare riferimento aglielemento che possono concorrere al contenimento del loro impattosulla salute umana e sull’ambiente, sia in con<strong>di</strong>zioni or<strong>di</strong>narie, sia incaso <strong>di</strong> incidente. A tale proposito sono state considerate le normerelative alla presenza <strong>di</strong> industrie particolarmente inquinanti,insalubri o con presenza <strong>di</strong> sostanze pericolose, oltre alle norme cheregolamentano la gestione delle attività produttive, quali l’istituzione<strong>di</strong> aree ecologicamente attrezzate e l’attivazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong>gestione ambientale (ISO 14001, EMAS, LCA). Sono infine stateconsiderate le norme relative alla sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro.Sono state considerate le norme relative alla regolamentazione degliambiti rurali e delle attività agricole in essi presenti, con particolareriferimento alle forme <strong>di</strong> coltivazione e alle specie compatibili e abasso impatto e alle politiche agro-ambientali <strong>di</strong> miglioramento eriqualificazione dell’ambiente e del paesaggio agricolo.Sono state considerate le norme per la protezione dell’esposizione acampi elettromagnetici ad alte e basse frequenze, con particolareriferimento alla definizione <strong>di</strong> eventuali piani <strong>di</strong> risanamento <strong>di</strong>situazioni incompatibili con la salute umana e alla definizione deivalori limite, <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> esposizione dellapopolazione. Sono state considerate anche le norme relative allera<strong>di</strong>azioni ionizzanti, con particolare riferimento alla presenza <strong>di</strong>ra<strong>di</strong>onucli<strong>di</strong> fissili.Sono stati considerati i contenuti specifici delle norme finalizzate allacostruzione <strong>di</strong> basi <strong>di</strong> dati conoscitive territoriali e ambientali, oltre aRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 29


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componenteambientalee prevenzioneAspetti legislativi consideratiobiettivi <strong>di</strong> controllo e monitoraggio relativi alle singole componentiambientali, desunti dalle legislazioni <strong>di</strong> settore e accorpati in questacomponente ambientale per semplicità.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 30


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.4 Definizione degli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità ambientale eterritorialePer ogni componente ambientale sono stati in<strong>di</strong>viduati gli obiettivi <strong>di</strong>sostenibilità ambientale e territoriale (la <strong>Val</strong>.S.A.T. assume gli obiettivi <strong>di</strong>sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, <strong>di</strong> salubrità e sicurezza, <strong>di</strong>qualificazione paesaggistica e <strong>di</strong> protezione ambientale stabiliti dallanormativa e dalla pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata – DCR 173/2001). Gli obiettivi<strong>di</strong> sostenibilità rappresentano un compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> obiettivi adottabili nellavalutazione del PSC, estrapolati da accor<strong>di</strong> e documenti internazionali (Agenda21, Protocollo <strong>di</strong> Kyoto, ecc.), europei (VI Programma Europeo d'azione perl'ambiente, Strategie dell'UE per lo sviluppo sostenibile, Costituzione Europea,ecc.), nazionali (Strategia ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia -Agenda 21 Italia) e regionali (Piano <strong>di</strong> azione ambientale per un futurosostenibile 2008-2010), oltre che dagli obiettivi della vigente legislazioneambientale.La LR.20/2000 e s.m.i. in<strong>di</strong>vidua i sei obiettivi generali a cui si deve informarela pianificazione e che quin<strong>di</strong> possono essere assunti come i principalior<strong>di</strong>natori dei temi della sostenibilità ambientale e territoriale (art.2):- or<strong>di</strong>nato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistemainse<strong>di</strong>ativo;- compatibilità dei processi <strong>di</strong> trasformazione con la sicurezza e la tuteladell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;- miglioramento della qualità della vita e salubrità degli inse<strong>di</strong>amentiumani;- salvaguardare le zone ad alto valore ambientale, biologico, paesaggisticoe storico;- riduzione della pressione degli inse<strong>di</strong>amenti sui sistemi naturali eambientali anche attraverso opportuni interventi <strong>di</strong> riduzione emitigazione degli impatti;Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 31


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.- miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale delterritorio urbano, attraverso interventi <strong>di</strong> riqualificazione del tessutoesistente;- consumo <strong>di</strong> nuovo territorio solo quando non sussistano alternativederivanti dalla sostituzione dei tessuti inse<strong>di</strong>ativi esistenti ovvero dallaloro riorganizzazione e riqualificazione.- efficienza energetica e utilizzazione <strong>di</strong> fonti energetiche rinnovabili, alloscopo <strong>di</strong> contribuire alla protezione dell’ambiente e allo svilupposostenibile.Avendo come quadro <strong>di</strong> riferimento quanto in<strong>di</strong>cato dalla legislazioneregionale e in coerenza con quanto presentato nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del PTCP dellaProvincia <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, per la valutazione <strong>di</strong>sosteniblità si è ritenuto opportuno in<strong>di</strong>viduare una serie <strong>di</strong> obiettivi,organizzati in componenti ambientali, secondo lo schema riportato in Tabella1.4.1.Tabella 1.4.1 – Obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità.ComponenteObiettivo <strong>di</strong> sostenibilitàambientale1. Ariariduzione delle concentrazioni degli inquinanti atmosfericirispettando i valori limite della qualità dell’aria , limitando gliepiso<strong>di</strong> <strong>di</strong> inquinamento acuto;riduzione delle emissioni inquinanti, dei gas serra e dellesostanze lesive per la fascia <strong>di</strong> ozonoCo<strong>di</strong>cerientrare nei limiti <strong>di</strong> emissione fissati dal protocollo <strong>di</strong> Kyoto 1.c1.a1.b2. Rumoreridurre o eliminare l’esposizione delle persone al rumoreambientalerispetto dei valori limite <strong>di</strong> emissione 2.b2.aridurre il consumo o eliminare il sovrasfruttamento idrico o gliusi impropri3.ariduzione dell’esposizione della popolazione al rischio idraulico 3.b3. Risorse idricheaumento della capacità <strong>di</strong> depurazione del territorio e dei corsid’acquagarantire acqua potabile <strong>di</strong> buona qualità a tutta la popolazione 3.dgarantire la raccolta degli scarichi e della loro depurazione 3.e3.crispetto dei limiti e raggiungimento dei valori guida e degliobiettivi <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> acque superficiali e sotterranee3.fRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 32


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componenteambientale4. Suolo esottosuoloObiettivo <strong>di</strong> sostenibilitàCo<strong>di</strong>cetutelare gli elementi morfologici <strong>di</strong> pregio 4.ariduzione dei fenomeni <strong>di</strong> rischio provocati da attività umane(aree degradate, siti contaminati...)proteggere il suolo quale risorsa limitata e non rinnovabilepromuovendone un uso sostenibileRiduzione del consumo <strong>di</strong> inerti pregiati e non 4.d4.b4.c5. Paesaggio,ecosistemi,...conservazione della tipicità e unicità del paesaggio rurale estorico con particolare attenzione agli elementi della strutturacenturiatatutelare la <strong>di</strong>versità biologica promuovendo interventi <strong>di</strong>recupero e conservazione degli ecosistemipromuovere e sviluppare la <strong>di</strong>ffusione dei corridoi ecologici confunzione anche <strong>di</strong> fascia tamponeriduzione delle attività improprie in aree <strong>di</strong> interessenaturalistico e paesistico5.a5.b5.c5.driduzione della produzione e la pericolosità dei rifiuti 6.a6. Consumi erifiutilimitazione dell’utilizzo <strong>di</strong> sostanze ad alto impatto ambientale 6.baumentare e assicurare i processi <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata,riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti prodotti6.cmiglioramento dell’efficienza energetica ambientale degliimpianti <strong>di</strong> trattamento finale6.d7. Energia edeffetto serra8. Mobilitàaumento dell’utilizzo <strong>di</strong> fonti rinnovabili in sostituzione delle fontifossiliriduzione dei consumi energetici e promozione del risparmio 7.bridurre la necessità <strong>di</strong> spostamenti principalmente in ambitourbanoaumento del trasporto ambientalmente sostenibile 8.b7.a8.a9. Modelliinse<strong>di</strong>ativi,struttura urbanagarantire la sicurezza e la funzionalità del sistemainfrastrutturalerafforzamento del sistema policentrico (separazione zonaresidenziale e industriale)contenimento della <strong>di</strong>spersione inse<strong>di</strong>ativa e della pressionee<strong>di</strong>lizia e incentivazione del riutilizzo <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>messeconferimento alla periferia urbana <strong>di</strong> un carattere coerente edunitarioriqualificazione in senso ambientale del tessuto e<strong>di</strong>lizio e deglispazi <strong>di</strong> interesse collettivomiglioramento dell’equità nella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> risorse e serviziper rafforzare la coesione e l’integrazione sociale8.c9.a9.b9.c9.d9.e10. Turismoriduzione della pressione del turismo 10.aaumento dell’offerta del turismo sostenibile 10.bRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 33


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.ComponenteambientaleObiettivo <strong>di</strong> sostenibilitàpromozione dello sviluppo socio-economico sostenibile edell’occupazioneCo<strong>di</strong>ce11.a11. Industria12. Agricoltura13. Ra<strong>di</strong>azioniionizzanti e nonionizzanti14. Monitoraggioe prevenzionepromuovere attività finalizzate allo sviluppo sostenibile nellepolitiche <strong>di</strong> gestione territoriale e <strong>di</strong> produzione e<strong>di</strong>liziapromuovere l’adozione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> gestione ambientale <strong>di</strong>impresa11.b11.caumento delle aziende in regola con la legge 626/94 11.driduzione dell’impatto ambientale associato alle attività agricole 12.aaumento delle superfici agricole convertite a biologico,forestazione e reti ecologicheriduzione dell’esposizione delle persone all’inquinamentoelettromagneticomigliorare i sistemi <strong>di</strong> monitoraggio e incentivare interventi inmateria <strong>di</strong> prevenzione12.b13.a14.aRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 34


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.5 Sintesi dello stato <strong>di</strong> fatto del territorio comunalePer ciascuna componente ambientale è stata riportata la sintesi dello stato <strong>di</strong>fatto esistente (la <strong>Val</strong>.S.A.T. acquisisce, attraverso il Quadro Conoscitivo, lostato e le tendenze evolutive dei sistemi naturali e antropici e le lorointerazioni – DCR 173/2001). Con la finalità <strong>di</strong> sintetizzare i contenuti delQuadro Conoscitivo, a cui si rimanda per la trattazione completa degliargomenti presentati, si è ritenuto opportuno in<strong>di</strong>viduare i Punti <strong>di</strong> forza e iPunti <strong>di</strong> debolezza del territorio comunale (Analisi SWOT) 2 , in grado <strong>di</strong>evidenziare, anche ad un pubblico non tecnico, gli elementi positivi e quellinegativi che insistono sul territorio per ciascuna componente ambientaleconsiderata. Tale analisi, oltre a rappresentare la base conoscitiva sinteticaper la redazione dei contenuti del Piano, assume anche la valenza <strong>di</strong> elemento<strong>di</strong> connessione tra la mole <strong>di</strong> analisi e approfon<strong>di</strong>menti del Quadro Conoscitivoe la valutazione <strong>di</strong> sostenibilità ambientale e territoriale delle azioni <strong>di</strong> Piano.Al proposito, si specifica che la presente analisi SWOT è derivata dall’analisiSWOT contenuta nella <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, opportunamente aggiornatae integrata sulla base dei più recenti approfon<strong>di</strong>menti conoscitivi condottirelativamente alle componenti <strong>di</strong> più stretta pertinenza ambientale, mentreper quanto riguarda le componenti <strong>di</strong> maggiore rilevanza urbanistica l’analisiSWOT sarà integrata durante la Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> acquisendo leinformazioni degli approfon<strong>di</strong>menti conoscitivi in corso.2 L’in<strong>di</strong>viduazione dei Punti <strong>di</strong> forza e dei Punti <strong>di</strong> debolezza del territorio comunale è statacondotta con lo scopo <strong>di</strong> riassumere i contenuti del Quadro Conoscitivo rendendoli <strong>di</strong>sponibili inuna forma sintetica e <strong>di</strong> facile lettura anche per i non tecnici, ispirandosi alla metodologiadell’Analisi SWOT (Strenghts, Weakness, Opportunities, Threats) adattata al contesto proprio <strong>di</strong>un Piano urbanistico. Lo scopo <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> analisi è quello <strong>di</strong> fornire le opportunità <strong>di</strong>sviluppo <strong>di</strong> un’area territoriale o <strong>di</strong> un ambito <strong>di</strong> intervento, che derivano da una valorizzazionedei punti <strong>di</strong> forza e da un contenimento dei punti <strong>di</strong> debolezza alla luce del quadro <strong>di</strong> opportunitàe rischi che deriva, <strong>di</strong> norma, da aspetti esterni al piano e solo parzialmente controllabili.Raccolte tutte le informazioni che si ritiene siano necessarie per la definizione <strong>di</strong> un quadroquanto più completo possibile del tema specifico e del contesto all’interno del quale questo sicolloca, si evidenziano i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza al fine <strong>di</strong> far emergere gli elementi chevengono ritenuti in grado <strong>di</strong> favorire, ostacolare o ritardare il perseguimento degli obiettivi. Insostanza permette <strong>di</strong> evidenziare i principali fattori interni ed esterni al contesto <strong>di</strong> analisi, ingrado <strong>di</strong> influenzare il successo <strong>di</strong> un Piano.I punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza presentati nel presente documento sono il risultato degliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo derivanti dalle controdeduzioni alle osservazioni e alleriserve provinciali.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 35


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.5.1 Componente ambientale 1: AriaF.01F.02F.03F.04F.05F.06Punti <strong>di</strong> forzaqualità aria: rete <strong>di</strong> monitoraggioadeguata ai criteri normativi;qualità aria: <strong>di</strong>minuzione delleconcentrazioni <strong>di</strong> monossido <strong>di</strong>carbonio e nessun superamento deilimiti <strong>di</strong> legge per questoinquinante;qualità aria: concentrazioni <strong>di</strong>biossido <strong>di</strong> zolfo in costante<strong>di</strong>minuzione, con valori 4-5 volteinferiori ai limiti <strong>di</strong> legge;qualità aria: concentrazioni <strong>di</strong>benzene costantemente al <strong>di</strong> sottodei limiti <strong>di</strong> legge;qualità aria: concentrazioni <strong>di</strong>piombo molto basse, fino a 10 volteinferiori al limite <strong>di</strong> legge;climatologia: l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ari<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> DeMartonne evidenzia con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>clima umido nell’arco annuale;OpportunitàD.01D.02D.03D.04D.05D.06D.07D.08D.09Punti <strong>di</strong> debolezzaqualità aria: immissioni costanti <strong>di</strong>biossido <strong>di</strong> azoto e concentrazionielevate per lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo,anche se in miglioramento;qualità aria: concentrazioni elevate<strong>di</strong> ozono troposferico nei perio<strong>di</strong>estivi;qualità aria: concentrazioni elevate enumerosi superamenti dei limiti <strong>di</strong>legge per il particolato fine (PM10);qualità aria: mancanza <strong>di</strong> recenticampagne <strong>di</strong> monitoraggio concampionatori passivi;emissioni: incidenza particolarmenterilevante del settore trasporti pergran parte degli inquinantianalizzati;climatologia: elevati livelli <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tàdel clima padano;climatologia: precipitazioni con duemassimi in primavera e in autunno;climatologia: il 38% dell’anno me<strong>di</strong>oè caratterizzato da calme <strong>di</strong> vento;climatologia: elevati livelli estivi <strong>di</strong>insolazione;Rischi1.5.2 Componente ambientale 2: RumorePunti <strong>di</strong> forzaF.01 il 72% circa del territorio comunale èinteressato da aree sensibili cherientrano nelle classi acustiche I, II eIII;D.01D.02D.03D.04Punti <strong>di</strong> debolezzaIl 18,7% circa del territoriourbanizzato è interessato da classeacustica IV o superiore, sebbene inriduzione rispetto a quanto riportatodal QC del PSC vigente (dove erain<strong>di</strong>cato il 22%);la metà circa degli abitanti risiedonoin classe IV o superiore (sebbene indebole riduzione rispetto a quantoriportato dal QC del PSC vigente),risultando quin<strong>di</strong> soggetti ad altilivelli <strong>di</strong> rumore;spesso le zone <strong>di</strong> classe I dannoluogo a “salti <strong>di</strong> classe” a causadell’urbanizzazione troppo fitta;il 14% circa della popolazione èRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 36


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaOpportunitàD.05Punti <strong>di</strong> debolezzainteressate dalle fasce <strong>di</strong> pertinenzaferroviaria (classe IV);circa 1.300 abitanti (in sensibileincremento rispetto a quantoriportato dal QC del PSC vigente)risiedono in un intorno <strong>di</strong> 500 mdell’aeroporto (classe V);Rischi1.5.3 Componente ambientale 3: Risorse idricheF.01F.02F.03F.04F.05F.06F.07F.08F.09F.10F.11F.12Punti <strong>di</strong> forzaqualità acque sotterranee:concentrazioni parametri ad<strong>di</strong>zionalial <strong>di</strong> sotto dei limiti <strong>di</strong> legge;qualità acque sotterranee: qualitàsufficiente o buona per gli acquiferia nord della città;presenza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>adelle acque sotterranee;assenza <strong>di</strong> zone vulnerabili daprodotti fitosanitari;acqua potabile: elevata <strong>di</strong>sponibilitàper l’utenza;acqua potabile: in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>proposte per l’estensione della reteacquedottistica;depuratori: alcuni presentano unasignificativa capacità <strong>di</strong> trattamentoresidua, con particolare riferimentoal <strong>Parma</strong> Ovest e al <strong>Parma</strong> Est;depuratori: i depuratori citta<strong>di</strong>ni<strong>Parma</strong> Est ed Ovest presentanosistemi <strong>di</strong> trattamento spinto esistemi <strong>di</strong> accumulo del biogas;depuratori: le porzioni <strong>di</strong> territoriopiù consistenti sono servite daidepuratori citta<strong>di</strong>ni e le frazioni piùgran<strong>di</strong> da depuratori autonomi;depuratori: efficienza <strong>di</strong>abbattimento e concentrazioni <strong>di</strong>inquinanti in uscita generalmenteentro i limiti fissati dalla normativa;idrogeologia: stabilitàdell’andamento e della profon<strong>di</strong>tàdella falda;idrogeologia: la porzionesettentrionale del territoriocomunale è caratterizzata daprotezione degli acquiferi, almenoD.01D.02D.03D.04D.05D.06D.07D.08D.09D.10D.11D.12D.13Punti <strong>di</strong> debolezzaidrogeologia: depressione del livellopiezometrico in località Martorano;idraulica: riduzione delle areegolenali e conseguente incrementodella velocità <strong>di</strong> piena;qualità acque sotterranee: qualitàscadente per gli acquiferi a sud dellacittà;qualità acque superficiali: statoambientale del T. <strong>Parma</strong> scadente avalle della città e sufficiente oscadente in città;qualità acque superficiali: statoambientale del T. Baganza in cittàalternativamente sufficiente escadente;qualità acque superficiali: corpi idricisecondari con qualità scadente opessima;acqua potabile: per<strong>di</strong>te pariall’incirca al 31%;acqua potabile: opere <strong>di</strong> captazionee <strong>di</strong>stribuzione vecchie, con lapercentuale più elevata dellecondotte realizzata in cementoamianto;sistema fognario: mancanza <strong>di</strong> uncatasto completo della rete fognaria;sistema fognario: fognaturesotto<strong>di</strong>mensionate e adozionitecnologiche sbagliate;sistema fognario: presenza <strong>di</strong>scarichi urbani non allacciati apubblica fognatura;sistema fognario: presenza <strong>di</strong> fossicon scarichi <strong>di</strong> acque nere;depuratori: il 10% circa degliscarichi della popolazione residenteRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 37


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.F.13F.14F.15F.16F.17F.18F.19F.20F.21Punti <strong>di</strong> forzaprofon<strong>di</strong>, all’inquinamento;idrogeologia: presenza all’intornodelle opere <strong>di</strong> captazione delle aree<strong>di</strong> tutela e rispetto;idrogeologia: presenza all’internodel territorio comunale <strong>di</strong> zone <strong>di</strong>riserva idrica;idraulica: realizzazione della cassa<strong>di</strong> espansione del T. Enza, del T.<strong>Parma</strong> e proposta della cassa <strong>di</strong>espansione del T. Baganza;idraulica: in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versecasse <strong>di</strong> laminazione lungo glielementi del reticolo idrograficosecondario;qualità acque superficiali: statoambientale del T. <strong>Parma</strong> sufficientealla stazione <strong>di</strong> Pannocchia;qualità acque superficiali: statoambientale del F. Taro e del T. Enzaprobabilmente buono e sufficiente;assenza <strong>di</strong> aree minacciate dafenomeni <strong>di</strong> siccità edesertificazione;acqua potabile: presenza <strong>di</strong> acqueprofonde nel sottosuolo citta<strong>di</strong>no;DMV: definizione dei parametri peril calcolo del deflusso minimo vitale;D.14D.15D.16D.17D.18D.19D.20D.21D.22D.23D.24D.25D.26D.27D.28D.29D.30Punti <strong>di</strong> debolezzanon è adeguatamente depurato;scarichi: circa la metà degli scarichida inse<strong>di</strong>amenti produttivi è sversatonel bacino del T. <strong>Parma</strong>;scarichi: più della metà degli apportiinquinanti da scarichi produttivi èrecapitato nel T. <strong>Parma</strong>;idrografia: scarico delle acquedrenate molto a valle al <strong>di</strong> fuori delterritorio comunale;idrografia: raccolta delle acquedrenate solo dal T. <strong>Parma</strong> e dal T.Enza;idrogeologia: presenza <strong>di</strong> una faldasuperficiale alimentata dalle acquemeteoriche e dai corsi d’acqua;idrogeologia: presenza <strong>di</strong> una faldaprofonda con acque più vecchie perl’evoluzione idrochimica;idrogeologia: la porzione meri<strong>di</strong>onaledel territorio comunale ècaratterizzata da alimentazione<strong>di</strong>retta degli acquiferi utilizzati ascopo idropotabile;idraulica: presenza <strong>di</strong> corsi d’acquacon andamento prevalentementetorrentizio;idraulica: rischio derivante dal T.Baganza;idraulica: il 7% circa del territoriocomunale presenta un significativorischio idraulico;idraulica: rischio correlato al reticoloidrografico secondario;idraulica: la sola cassa <strong>di</strong> espansionedel T. <strong>Parma</strong> non pare sufficiente agarantire la sicurezza idraulica dellacittà;qualità acque sotterranee: elevateconcentrazioni <strong>di</strong> nitratiprincipalmente nella porzionemeri<strong>di</strong>onale del territorio comunale;qualità acque sotterranee: elevateconcentrazioni <strong>di</strong> ferro e manganesenella porzione settentrionale delterritorio comunale;qualità acque sotterranee: 2 pozzisono attribuibili allo statoparticolare;presenza <strong>di</strong> zone vulnerabili danitrati <strong>di</strong> origine agricola;acque potabili: l’unica fonte èrappresentata dal patrimonio idricoRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 38


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaOpportunitàD.31D.32D.33Punti <strong>di</strong> debolezzasotterraneo;acqua potabile: elevateconcentrazioni <strong>di</strong> nitrati;acqua potabile: generaleabbassamento <strong>di</strong> 1-2 m della quotadella falda dal 1993 al 1999;sistema fognario: solo recentementeè stato introdotto il sistema <strong>di</strong>fognatura separata;Rischi1.5.4 Componente ambientale 4: Suolo e sottosuoloF.01F.02F.03F.04F.05F.06F.07F.08Punti <strong>di</strong> forzaattività estrattiva: pianificazione <strong>di</strong>settore comunale aggiornata;geomorfologia: presenza <strong>di</strong> terrazzifluviali nella porzione meri<strong>di</strong>onaledel territorio comunale;geomorfologia: presenza <strong>di</strong> dossifluviali nella bassa pianura;geomorfologia: ampia reteidrografica superficiale;geomorfologia: presenza <strong>di</strong> antichitracciati dei corsi d’acqua;geomorfologia: presenza <strong>di</strong>fontanili;geomorfologia: rischio morfologicolimitato;pedologia: il 74% circa del territoriocomunale presenta suoli privi <strong>di</strong>limitazioni all’utilizzazioneagronomica, mentre solo il 6%presenta situazioni con limitazioneforti o molto forti;OpportunitàD.01D.02D.03D.04D.05D.06Punti <strong>di</strong> debolezzaabbandono rifiuti: presenza nelterritorio comunale <strong>di</strong> due ex<strong>di</strong>scariche autorizzate;abbandono rifiuti: presenza <strong>di</strong> sitiinquinati da bonificare;geomorfologia: formazione <strong>di</strong> alveipensili dei corsi d’acqua nella bassapianura;geomorfologia: abbassamentogeneralizzato <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e dellapianura (subsidenza);sismica: attività sismica me<strong>di</strong>obassa;sismica: il territorio comunale <strong>di</strong><strong>Parma</strong> rientra nella classe 3 secondola classificazione sismica;Rischi1.5.5 Componente ambientale 5: Paesaggi – ecosistemi – qualitàsociale e degli spaziPunti <strong>di</strong> forzaF.01 bio<strong>di</strong>versità: vegetazione deifontanili caratterizzata da specieormai rare nel contestoagrosistemico <strong>di</strong> pianura, chetrovano qui piccoli ambiti <strong>di</strong>D.01D.02Punti <strong>di</strong> debolezzauso del suolo: notevole omogeneitànell’uso del suolo, in cui prevalgonole aree coltivate e l’e<strong>di</strong>ficato;bio<strong>di</strong>versità: al <strong>di</strong> fuori dei confinidel Parco Fluviale del Taro laRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 39


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaF.02F.03F.04F.05F.06F.07F.08F.09F.10F.11F.12F.13F.14F.15sopravvivenza;bio<strong>di</strong>versità: le aree <strong>di</strong> pertinenzadei corsi d’acqua principalirappresentano le ultime aree conelementi <strong>di</strong> naturalità nel territorioagricolo;bio<strong>di</strong>versità: l’area interna al ParcoFluviale del Taro presenta <strong>di</strong>versiambienti, ognuno caratterizzato dauna notevole <strong>di</strong>versitàvegetazionale;bio<strong>di</strong>versità: ripristino naturalistico<strong>di</strong> alcune cave <strong>di</strong>smesse nelle areegolenali del F. Taro e processi <strong>di</strong>rinaturalizzazione spontanea lungo ilT. Enza;bio<strong>di</strong>versità: presenza all’interno delterritorio comunale <strong>di</strong> due sistemi <strong>di</strong>risorgive, i fontanili <strong>di</strong> Viarolo equelli <strong>di</strong> S. Donato;paesaggio: presenza nel territorio <strong>di</strong>filari <strong>di</strong> gelsi relitti;bio<strong>di</strong>versità: presenza all’interno delterritorio comunale <strong>di</strong> tre Siti <strong>di</strong>Importanza Comunitaria e Zone <strong>di</strong>Protezione Speciale;paesaggio: il territorio posto a suddella Via Emilia ha risentito inmaniera minore della banalizzazioneambientale;rete ecologica: presenza <strong>di</strong> no<strong>di</strong>della rete ecologica <strong>di</strong> rilevanzaprovinciale e locale;rete ecologica: ampia presenza <strong>di</strong>corridoi ecologici, anche <strong>di</strong> rilievoprovinciale, in <strong>di</strong>rezione nord-sud;paesaggio: le Unità <strong>di</strong> PaesaggioLocali fluviali presentano una me<strong>di</strong>ao elevata qualità paesaggistica;rete ecologica: presenza <strong>di</strong> flussimigratori, con orientamento nord –sud, lungo i principali affluenti del F.Po (F. Taro, T. Enza, T. <strong>Parma</strong>) e lerelative vallate;rete ecologica: vicinanza con no<strong>di</strong>ecologici <strong>di</strong> rilevanza provinciale;bio<strong>di</strong>versità e rete ecologica:realizzazione della cassa <strong>di</strong>espansione del T. <strong>Parma</strong> con laformazione <strong>di</strong> una zona umida convalenza <strong>di</strong> nodo ecologico <strong>di</strong>rilevanza provinciale;caratteri storici: presenza dell’asseD.03D.04D.05D.06D.07D.08D.09D.10D.11D.12D.13D.14D.15vegetazione <strong>di</strong> pertinenza dellefasce fluviali è omogenea e spesso<strong>di</strong>scontinua;bio<strong>di</strong>versità: il corso del T. <strong>Parma</strong> anord dell’autostrada A1 presenta uncarattere fortemente antropizzato;bio<strong>di</strong>versità: le formazioni arboreeed arbustive autoctone versano incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado ed abbandonoe risultano fortemente minacciateda specie esotiche infestanti;bio<strong>di</strong>versità: le formazioni boschiveriparali lungo il T. Enza hanno unbasso profilo ecologico e sonospesso frazionate a causa delleattività estrattive;bio<strong>di</strong>versità: spesso i filari sonocaratterizzati dalla presenza <strong>di</strong>Robinia pseudoacacia;rete ecologica: mancanza <strong>di</strong>elementi <strong>di</strong> connessione in <strong>di</strong>rezioneest-ovest;paesaggio: il territorio comunalepresenta un valore me<strong>di</strong>o-basso <strong>di</strong>Biopotenzialità territoriale;paesaggio: le Unità <strong>di</strong> PaesaggioLocali agrosistemiche presentanoqualità paesaggistica generalmenteme<strong>di</strong>o-bassa;paesaggio: il 70% della viabilitàprincipale all’interno del territoriocomunale necessita <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>mitigazione o recupero;paesaggio: presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazionied infrastrutture incongrue nelterritorio ruralepaesaggio: impoverimentovegetazionale e paesaggistico dellacampagna causato dal crescenteutilizzo <strong>di</strong> mezzi meccanizzati;bio<strong>di</strong>versità: la forte pressioneantropica esercitata nelle zonegolenali ha notevolmentecon<strong>di</strong>zionato l’uso del suoloriducendo progressivamente le areenaturali;rete ecologica: realizzazione <strong>di</strong>un’ulteriore barriera fisica aglispostamenti in <strong>di</strong>rezione nord-sudrappresentata dalla linea della TAV;caratteri storici: l’espansioneurbana lungo la via Emilia comportaproblemi nella definizione delRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 40


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaF.16F.17F.18F.19F.20F.21F.22F.23F.24F.25F.26viario della via Emilia, importantetracciato <strong>di</strong> epoca romana chestruttura il territorio;caratteri storici: infrastrutture cheservono il territorio e lo connettonoin modo efficace ai centri vicini;caratteri storici: presenza <strong>di</strong>numerosi elementi dellacenturiazione all’interno del territoriocomunale;caratteri storici: presenza <strong>di</strong> treampie e riconoscibili aree <strong>di</strong> tuteladella struttura centuriata;caratteri storici: presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>origine me<strong>di</strong>oevale importanti dalpunto <strong>di</strong> vista storico earchitettonico, che permangonolungo il tracciato dell’antica viaFrancigena;caratteri storici: presenza <strong>di</strong>numerose ville Sette-Ottocenteschein varie parti del territorio;caratteri storici: presenza <strong>di</strong> alcunetestimonianze <strong>di</strong> corti rurali, eventieccezionali all’interno del territorioextraurbano;caratteri storici: permanenza <strong>di</strong>antichi mulini lungo il corso deicanali e corsi d’acqua principali;caratteri storici: presenza <strong>di</strong>numerosi e<strong>di</strong>fici sparsi <strong>di</strong> valorestorico e architettonico in<strong>di</strong>viduatidal PSC vigente in ambito urbano,sottoposti a tutela;caratteri storici: territorio ricco <strong>di</strong>canali e corsi d’acqua;rete ecologica urbana: un quartocirca delle aree ver<strong>di</strong> urbanepresenta una buona coperturaarborea o arbustiva;rete ecologica urbana: il 31% circadelle aree ver<strong>di</strong> urbane presenta unpotenziale ecologico “buono” e il20% circa “ottimo”D.16D.17D.18D.19D.20D.21D.22D.23D.24D.25D.26perimetro del centro urbano, conuna conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identitàdei centri minori che vengonoinglobati;caratteri storici: territoriocaratterizzato da nuovi elementiinfrastrutturali che presentano unforte impatto sul paesaggio rurale;caratteri storici: alcuni elementidella centuriazione non sonovalorizzati e tutelati perché noncompresi all’interno delle aree <strong>di</strong>tutela;caratteri storici: l’impianto dellacenturiazione è sottoposto a fortirischi a causa delle nuoveinfrastrutture e delle nuovee<strong>di</strong>ficazioni, che non semprepresentano forme compatibili con glielementi storici;caratteri storici: alcuni e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>origine me<strong>di</strong>oevale si trovanocollocati all’interno <strong>di</strong> un nuovocontesto urbano <strong>di</strong>verso da quellooriginario, che spesso impe<strong>di</strong>sce unrapporto <strong>di</strong>retto con il paesaggioagrario circostante;caratteri storici: mo<strong>di</strong>fica delcontesto in cui sono sorte le villestoriche suburbane; forte impattonegativo dei nuovi inse<strong>di</strong>amenti;caratteri storici: scarsavalorizzazione delle corti rurali inseguito alla per<strong>di</strong>ta della lorofunzionalità produttiva, scarsacapacità <strong>di</strong> rigenerazione;caratteri storici: <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>identificazione dei mulini storiciall’interno del territorio a causadella loro riconversione o dellamancanza <strong>di</strong> valorizzazione;caratteri storici: mancanza <strong>di</strong> unapolitica unitaria <strong>di</strong> valorizzazionedegli e<strong>di</strong>fici e dei relativi spazi aperti<strong>di</strong> connessione fra loro;caratteri storici: molti canali sonostati interrati a seguito delleespansioni urbane;rete ecologica urbana: un quartodelle aree ver<strong>di</strong> urbane hacopertura vegetazionaleesclusivamente erbacea;rete ecologica urbana: un quartoRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 41


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaOpportunitàPunti <strong>di</strong> debolezzacirca delle aree ver<strong>di</strong> urbane hapotenziale ecologica “scarso” e unulteriore 6% circa “non rilevante”Rischi1.5.6 Componente ambientale 6: Consumi e rifiutiF.01F.02F.03F.04F.05F.06F.07F.08F.09F.10F.11F.12Punti <strong>di</strong> forzasmaltimento: andamentodecrescente del quantitativo <strong>di</strong> rifiutiavviato a smaltimento;smaltimento: presenza <strong>di</strong> unimpianto <strong>di</strong> preselezione, che separala frazione biodegradabile dai rifiutida avviare a smaltimento;raccolta <strong>di</strong>fferenziata: incrementonegli ultimi anni, anche seimputabile solo ad alcune frazionimerceologiche;compostaggio: nel 2003 il 33% deirifiuti raccolti in modo <strong>di</strong>fferenziato èstato destinato al compostaggio;compostaggio: nel 2003 il materialevegetale proveniente da oltre350.000 m2 <strong>di</strong> area verde è statocompostato dai citta<strong>di</strong>ni;produzione procapite annuale:inferiore alla me<strong>di</strong>a provinciale dal2000 al 2002;compostaggio: incremento del 2,3%dell’adesione all’iniziativa delcompostaggio domestico nell’anno2004 rispetto all’anno 2003;esistenza <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong>programmazione provinciale inmateria <strong>di</strong> riutilizzo, recupero esmaltimento dei rifiuti;raccolta <strong>di</strong>fferenziata: incrementodei quantitativi <strong>di</strong> rifiuti raccolti inmodo <strong>di</strong>fferenziato previsto dalPPGR;nuovi impianti <strong>di</strong> trattamento:definizione <strong>di</strong> criteri per lalocalizzazione contenuti nel PPGR;nuovi impianti <strong>di</strong> trattamento:in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una localizzazioneottimale <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong>trattamento termico <strong>di</strong> rifiuti in<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>;smaltimento: presenza <strong>di</strong> unD.01D.02D.03D.04D.05D.06D.07D.08Punti <strong>di</strong> debolezzaproduzione: aumento graduale dal1997 al 2003;smaltimento: nel territorio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>non sono attualmente presenti<strong>di</strong>scariche o impianti <strong>di</strong>termovalorizzazione attivi;smaltimento: il materiale secco eumido è inviato ad impianti <strong>di</strong>smaltimento fuori Provincia;produzione: previsto incremento nel2004 del 3,2% rispetto al 2003;amianto: ampio utilizzo negli annipassati in e<strong>di</strong>lizia;amianto: il 26% della superficiee<strong>di</strong>ficata è interessata da coperturein cemento-amianto;amianto: nelle aree industriali il42% degli e<strong>di</strong>fici e il 66% dellasuperficie e<strong>di</strong>ficata presentacoperture in amianto;amianto: i quartieri della zona nordestpresentano la situazione piùdelicata;Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 42


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaimpianto <strong>di</strong> stabilizzazione delmateriale umido nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>Mezzani;OpportunitàPunti <strong>di</strong> debolezzaRischi1.5.7 Componente ambientale 7: Energia e effetto serraPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannocompletamente ridefiniti in seguito all’acquisizione delle informazioni conoscitive eprogrammatiche contenute nel nuovo Piano Energetico Comunale in fase <strong>di</strong> redazione.OpportunitàRischi1.5.8 Componente ambientale 8: MobilitàPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannopuntualmente definiti in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> in seguito agliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo in corso <strong>di</strong> elaborazione.OpportunitàRischi1.5.9 Componente ambientale 9: Modelli inse<strong>di</strong>ativi, struttura urbana,economica e sociale verso città e territori sostenibiliPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannopuntualmente definiti in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> in seguito agliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo in corso <strong>di</strong> elaborazione.OpportunitàRischi1.5.10 Componente ambientale 10: TurismoPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannopuntualmente definiti in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> in seguito agliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo in corso <strong>di</strong> elaborazione.OpportunitàRischiRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 43


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.5.11 Componente ambientale 11: IndustriaPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannopuntualmente definiti in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> in seguito agliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo in corso <strong>di</strong> elaborazione.OpportunitàRischi1.5.12 Componente ambientale 12: AgricolturaPunti <strong>di</strong> forzaPunti <strong>di</strong> debolezzaI punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza relativamente alla componente ambientale sarannopuntualmente definiti in sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> <strong>Pianificazione</strong> in seguito agliaggiornamenti del Quadro Conoscitivo in corso <strong>di</strong> elaborazione.OpportunitàRischi1.5.13 Componente ambientale 13: Ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e nonionizzantiF.01F.02F.03F.04F.05F.06Punti <strong>di</strong> forzabasse frequenze: tre quarti circadella rete totale AT determinaimpatti poco significativi sullapopolazione;basse frequenze: densità deglielettrodotti ad alta e altissimatensione inferiore alla me<strong>di</strong>aregionale e nazionale;basse frequenze: all’incirca la metàdelle linee MT sono interrate;ra<strong>di</strong>azioni naturali: situazione abasso rischio <strong>di</strong> radon-222 in terminigeologici;alte frequenze: delocalizzazionedegli impianti <strong>di</strong> emittenzara<strong>di</strong>otelevisiva prevista dal PPLERT;basse frequenze: comunicazione daparte <strong>di</strong> Terna delle <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong>prima approssimazione deglielettrodotti <strong>di</strong> sua proprietàD.01D.02D.03D.04D.05D.06D.07D.08Punti <strong>di</strong> debolezzabasse frequenze: un terzo circadella rete totale AT determina gliimpatti più significativi sullapopolazione;basse frequenze: poco più del 10%delle campate <strong>di</strong> elettrodotti ATpresenta fasce <strong>di</strong> rispetto cheinteressano aree sensibili;basse frequenze: presenza <strong>di</strong> cabine<strong>di</strong> trasformazione elettrica AAT/AT eAT/MT in prossimità <strong>di</strong> zoneresidenziali;basse frequenze: 2.000 abitanticirca risiedono all’interno delle<strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> prima approssimazionedegli elettrodotti AT;basse frequenze: presenza <strong>di</strong> cabineelettriche MT/BT all’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficicivili;alte frequenze: presenza <strong>di</strong> impiantira<strong>di</strong>otelevisivi in centro città;ra<strong>di</strong>azioni naturali: rischio radon-222 <strong>di</strong>sciolto nelle acqueleggermente superiore al livello <strong>di</strong>attenzione;basse frequenze: mancatacomunicazione da parte <strong>di</strong> RFI delleRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 44


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Punti <strong>di</strong> forzaOpportunitàPunti <strong>di</strong> debolezza<strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> prima approssimazionedegli elettrodotti <strong>di</strong> sua proprietàRischi1.5.14 Componente ambientale 14: Monitoraggio e prevenzioneF.01F.02F.03Punti <strong>di</strong> forzaqualità aria: rete <strong>di</strong> monitoraggioadeguata ai criteri normativi;qualità acque superficiali:significativa rete <strong>di</strong> monitoraggio nelterritorio comunale sia sui corpi idriciprincipali, sia sui corpi idricisecondariqualità acque sotterranee:significativa <strong>di</strong>stribuzione della rete<strong>di</strong> monitoraggio nel territoriocomunale;OpportunitàPunti <strong>di</strong> debolezzaRischiRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 45


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.6 Definizione degli obiettivi e delle politiche/azioni <strong>di</strong> PianoPer ogni componente ambientale e sociale sono stati desunti gli obiettiviprefissati dal Documento Preliminare (la <strong>Val</strong>.S.A.T. assume gli obiettivi e lescelte strategiche che l’Amministrazione procedente intende perseguire con ilPiano – DCR 173/2001). Gli obiettivi <strong>di</strong> Piano, organizzati in obiettivi relativialla “VAS sociale” e obiettivi relativi al “Green City Index”, descrivono lefinalità ed i traguar<strong>di</strong> che il PSC si propone <strong>di</strong> raggiungere e sono sud<strong>di</strong>visi inobiettivi generali, in politiche e in azioni. Gli obiettivi generali rappresentano iprincipi basilari a cui il Piano si ispira, le politiche rappresentano i traguar<strong>di</strong>che si vogliono raggiungere attraverso il Piano, mentre le azionirappresentano le modalità concrete con cui il Piano si propone <strong>di</strong> realizzarequanto prefissato (Tabella 1.6.1).Le singole azioni <strong>di</strong> Piano saranno puntualmente definite durante la redazionedel vero e proprio PSC e saranno, ovviamente, integrate nel presentedocumento, anche cogliendo eventuali in<strong>di</strong>cazioni della Conferenza <strong>di</strong><strong>Pianificazione</strong>.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 46


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Tabella 1.6.1 – Obiettivi <strong>di</strong> Piano (generali e specifici) e Politiche/Azioni <strong>di</strong> Piano.VAS SOCIALEComponente ambientale esocialeObiettivi generali <strong>di</strong> PianoCompetitività e identità 1 Migliorare il posizionamento della cittànella rete urbana regionale (padana) einternazionale agendo sul rapporto tra lerisorse della tra<strong>di</strong>zione e la necessitàdell’innovazione (conservare un VApro/capite >= 130% (?) EU15Inclusione sociale, quartiere evicinato2 Conservare, nella città che cresce, unapresenza equilibrata dei ceti sociali,delle classi <strong>di</strong> età e dei gruppi culturalinella loro <strong>di</strong>stribuzione spaziale e nellaqualità del tessuto <strong>di</strong> relazioniPolitiche del Piano1.A Promuovere una rinnovata capacità <strong>di</strong> azione dellarete urbana padana infra-metropolitana delle cittàme<strong>di</strong>e poste sull’asse da Verona a La Spezia comesoggetto <strong>di</strong> politiche territoriali e <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> rilevonazionale ed europeo1.B Potenziare la integrazione della Città nella rete locale,valorizzando le risorse della corona urbana1.C Conservare una base produttiva equilibrata ecompetitiva1.D Promuovere un ambiente urbano <strong>di</strong>namico e attrattivocapace <strong>di</strong> sostenere l’innovazione e attrarrecompetenze ed imprese1.E Migliorare l’efficienza e l’intensità d’uso dei servizi2.A Rafforzare il sistema <strong>di</strong> welfare locale valorizzandonetutte le risorse e i profili <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, delle famigliee dei corpi sociali interme<strong>di</strong>2.B Potenziare la presenza <strong>di</strong> social housing perrispondere alle nuove e <strong>di</strong>versificate domandeabitative sociali con un’offerta articolata per target,<strong>di</strong>stribuzione spaziale e tipologie abitative2.C Migliorare l’auto-contenimento dei quartierinell’organizzazione della vita quoti<strong>di</strong>ana e per lafruizione dei servizi <strong>di</strong> uso frequenteRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 47


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.VAS SOCIALEComponente ambientale esocialeInclusione sociale, quartiere evicinatoObiettivi generali <strong>di</strong> Piano2 Conservare, nella città che cresce, unapresenza equilibrata dei ceti sociali,delle classi <strong>di</strong> età e dei gruppi culturalinella loro <strong>di</strong>stribuzione spaziale e nellaqualità del tessuto <strong>di</strong> relazioniUso del suolo/paesaggio 3 Riconoscere e conservare del confine tracittà e campagna come sistemapaesistico e ambientale rilevante, luogo<strong>di</strong> integrazione della rete ecologicaurbana e territorialeSicurezza 4 Ridurre l’esposizione della popolazione alrischioPolitiche del Piano2.D Aumentare l’intensità fruitiva dello spazio pubblico emigliorare il ren<strong>di</strong>mento sociale dei servizi2.E Promuovere percorsi <strong>di</strong> ascolto sociale e <strong>di</strong>partecipazione alla costruzione delle decisionipubbliche3.A <strong>Val</strong>orizzare il paesaggio agrario come fattore <strong>di</strong>riconoscimento e caratterizzazione dell’immagineparmigiana3.B <strong>Val</strong>orizzare l’economia agricola come necessariosubstrato culturale (valori identitari e <strong>di</strong> immagine)dei processi <strong>di</strong> evoluzione dell’economia urbana comecittà verde capitale della Food <strong>Val</strong>ley3.C Ridurre il consumo <strong>di</strong> suolo determinato dallainefficienza della città che trasferisce sulla campagnale proprie contrad<strong>di</strong>zioni3.D Promuovere la città compatta come modello <strong>di</strong>sostenibilità e <strong>di</strong> vivibilità della città consolidata,perseguendo l’obiettivo <strong>di</strong> una città senza periferie3.E Migliorare le con<strong>di</strong>zioni per il mantenimento dellabio<strong>di</strong>versità, promovendo la realizzazione <strong>di</strong> retiecologiche articolate e <strong>di</strong>ffuse e integrate conl’ecosistema urbano4.A Ridurre la pericolosità ambientale e l’esposizione degliinse<strong>di</strong>amenti umani ai rischi <strong>di</strong> carattere antropico4.B Aumentare la sicurezza urbana nei luoghi della vitaquoti<strong>di</strong>anaRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 48


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente ambientale esocialeEducazione, salute e stili <strong>di</strong>vitaObiettivi generali <strong>di</strong> Piano5 Migliorare l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Sviluppo UmanoPolitiche del Piano5.A Rafforzare e qualificare l’offerta universitaria e il ruolo<strong>di</strong> <strong>Parma</strong> come città giovane fortemente orientataall’economia della conoscenza5.B Rafforzare il rilievo dei profili formativi in tutte lestagioni della vita5.C Incentivare e favorire stili <strong>di</strong> vita della popolazioneurbana maggiormente orientati alla promozione dellasalute5.D Promuovere una migliore qualità della vita per lequote crescenti <strong>di</strong> popolazione anziana5.E Migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salubrità del clima urbanoGREEN CITY INDEX6.CCO 2 - Energia 6 Ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 26.D6.A Realizzare nuovi e<strong>di</strong>fici ad alte prestazioni energeticheed ambientali e riqualificare energeticamente ilpatrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente pubblico e privato6.B Promuovere l’impiego <strong>di</strong> strumenti finanziari innovativie <strong>di</strong> società <strong>di</strong> servizi energetici a supporto <strong>di</strong> politicheed investimenti che contribuiscano alla riduzione delleemissioni clima-alteranti generati dal patrimonioe<strong>di</strong>lizio pubblico e privatoAumentare la quota <strong>di</strong> mobilità che usa sistemi nonconvenzionali e migliorare l’efficienza energetica dellamobilità motorizzataAumentare la quota <strong>di</strong> energia prodotta attraverso lefonti rinnovabili e assimilateRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 49


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente ambientale esocialeObiettivi generali <strong>di</strong> PianoPolitiche del PianoGREEN CITY INDEXCO 2 - Energia 6 Ridurre le emissioni <strong>di</strong> CO 26.ITrasporti 7 Aumentare gli spostamenti nonmotorizzati, su trasporto pubblico o cheusano sistemi a basso impatto6.E6.F6.G6.HMigliorare l’efficienza energetica del sistema <strong>di</strong>illuminazione pubblicaProgrammare l’ampliamento della rete <strong>di</strong>teleriscaldamento, integrata da impianti <strong>di</strong>microcogenerazione o cogenerazione <strong>di</strong> quartierealimentata a biomasseMigliorare l’efficienza energetica dei processiproduttivi in campo industrialeMigliorare la capacità <strong>di</strong> assorbimento dellavegetazione estendendo le superfici forestate neiparchi urbani e territorialiCertificare le procedure e le politiche <strong>di</strong> contenimentodelle emissioni <strong>di</strong> Co 2 per l’accesso ai meccanismi <strong>di</strong>emission tra<strong>di</strong>ng7.A Favorire la mobilità ciclopedonale, qualificando lamessa in sicurezza dei percorsi7.B Aumentare la quota <strong>di</strong> mobilità urbana servita daltrasporto pubblico locale ...7.C Integrare il servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico con la reteferroviaria regionale in ambito urbano7.D Rendere più efficace la regolamentazione dellamobilità automobilistica privata (circolazione e sosta)7.E Promuovere l’estensione del parco veicolare privatocon alimentazione a basso impattoRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 50


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente ambientale esocialeObiettivi generali <strong>di</strong> PianoPolitiche del PianoTrasporti 7 Aumentare gli spostamenti non7.F Migliorare l’uso del parco veicolare privato conmotorizzati, su trasporto pubblico o cheusano sistemi a basso impatto 7.Gpolitiche <strong>di</strong> mobility managementMigliorare la logistica urbanaGREEN CITY INDEXAcqua 8 Ridurre (o non aumentare) il prelievo <strong>di</strong>acqua dai corpi idrici naturaliRifiuti 9 Ridurre la produzione <strong>di</strong> rifiuti finali dasmaltire8.A Ridurre le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete8.B Educare al minor consumo e combattere gli sprechi8.C Migliorare la gestione del verde urbano (irrigazione eriutilizzo)8.D Migliorare l’efficienza idrica del sistema costruitoincrementando la permeabilità dei suoli urbanizzati eil riuso delle acque piovane8.E Migliorare l’efficienza delle reti drenanti9.A Aumentare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata, agendoattraverso azioni mirate a garantire un servizio piùadeguato9.B Ridurre la produzione <strong>di</strong> rifiuti (imballaggi)9.C Migliorare l’efficienza energetica del sistema logistico<strong>di</strong> raccolta9.D Sviluppare politiche <strong>di</strong> green procurementRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 51


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.GREEN CITY INDEXComponente ambientale esocialeObiettivi generali <strong>di</strong> PianoQualità dell’aria 10 Ridurre il numero <strong>di</strong> giorni in cui siregistra una concentrazione <strong>di</strong> inquinantinocivi per la salute umana sopra lesoglie ammessePolitiche del Piano10.A Realizzare una governance <strong>di</strong> scala padana10.B In<strong>di</strong>rizzare la gestione traffico urbano al contenimentodell’uso della mobilità veicolare privata10.C Migliorare l’efficienza energetica del sistema urbano10.D Migliorare il controllo delle emissioni industriali10.E Il potenziamento delle azioni <strong>di</strong> mitigazione volte allariduzione della esposizione della popolazione agliagenti patogeniRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 52


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.7 In<strong>di</strong>viduazione delle politiche del Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong>Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (PTCP) che interessano ilterritorio comunale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>Sono stati in<strong>di</strong>viduati gli obiettivi strategici generali del PTCP e questi sono poistati approfon<strong>di</strong>ti ad un livello <strong>di</strong> maggiore dettaglio tramite politiche piùspecifiche. Le scelte considerate sono quelle che coinvolgono più da vicino il<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e sono state organizzate nei tre sistemi omogenei:“Ambientale”, “Inse<strong>di</strong>ativo e Infrastrutturale” e dei “Trasporti”. Lasud<strong>di</strong>visione avviene assegnando a ciascun sistema tutte le politichespecifiche del PTCP che ne risultano volte al miglioramento.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 53


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.7.1 Sistema AmbientaleObiettivo generaledel PTCPPolitica specifica finalizzata al corrispondente Obiettivogenerale1.AP2.AP3.APPotenziamentodel sistema deiparchiSalvaguar<strong>di</strong>adell’integritàfisica, culturalee paesistica delterritorio1.AP.a1.AP.b2.AP.a2.AP.b2.AP.c2.AP.d2.AP.e2.AP.fRealizzare la rete ecologica, sfruttando, in particolare, i corsi d’acquaappenniniciEstendere le aree protette, con particolare riferimento al Parco FluvialeRegionale del TaroRidurre lo sfruttamento delle risorseMigliorare la qualità delle acqueRaggiungere l’autosufficienza nel recupero e smaltimento dei rifiuti<strong>Val</strong>orizzare e salvaguardare il paesaggio ruraleRecuperare i fabbricati ruraliTutelare i siti archeologiciTutelare leProposta <strong>di</strong> Nuova area <strong>di</strong> riequilibrio ecologico per i fontanili <strong>di</strong> Beneceto3.AP.ae ViaroloprincipaliemergenzeProgetto <strong>di</strong> tutela e valorizzazione degli ambiti fluviali dei torrenti <strong>Parma</strong> e3.AP.bnaturalistiche eBaganzapaesaggistiche 3.AP.c Tutelare i siti Bioitaly, con particolare riferimento all’ambito planiziale4.AP.aComponenti naturalistiche e ambientali: conseguire un assetto fisicocompatibile con la massima sicurezza idraulica4.APTutela fluviale4.AP.b4.AP.cComponenti naturalistiche e ambientali: salvaguardare e ricostruire gliecosistemi fluvialiComponenti naturalistiche e ambientali: interventi <strong>di</strong> recuperonaturalistico4.AP.dConservare i valori paesaggistici, storici e culturali: riorganizzazione degliambiti marginali per pubblica fruizione, <strong>di</strong>dattica e sperimentazioneinnovativa5.AP.aPrevenire e ridurre l’inquinamento nelle aree <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi,soprattutto in relazione agli apporti azotati5.AP.bMantenere la capacità naturale <strong>di</strong> autodepurazione dei corsi d’acqua neitratti <strong>di</strong> più <strong>di</strong>retto apporto e nelle aree <strong>di</strong> ricarica degli acquiferi5.APTutela degliacquiferisotterranei5.AP.c5.AP.d5.AP.eIn<strong>di</strong>rizzare e razionalizzare i controlli allo scopo <strong>di</strong> verificare il rispetto <strong>di</strong>limiti e prescrizioniAumentare il grado <strong>di</strong> sicurezza delle reti e/o impianti <strong>di</strong> trattamento deireflui in rapporto al grado <strong>di</strong> vulnerabilità degli acquiferiDefinire i parametri qualitativi <strong>di</strong> rispetto per gli scarichi più restrittivi5.AP.fIn<strong>di</strong>viduare aree dove incentivare il riuso delle acque per contenere losfruttamento delle risorse idriche superficiali e sotterranee5.AP.gFornire in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong>rettive ed eventuali prescrizioni in materia <strong>di</strong>collettamento, trattamento, smaltimento, allontanamento degli scarichi,allo scopo <strong>di</strong> regolamentare lo sviluppo urbanistico nei territori piùvulnerabili6.APSalvaguar<strong>di</strong>adel settore agro– alimentare6.AP.a6.AP.b6.AP.c6.AP.dPrevenire le criticità riguardanti qualità e quantità delle risorse idrichesotterranee e superficiali, qualità dell’aria, caratteristiche dei suoli,smaltimento e trattamento rifiutiRecuperare la funzione ecologica dell’agricolturaPromuovere le attività agricole nelle aree marginaliPreservare suoli ad alta vocazione agricola6.AP.e<strong>Val</strong>orizzare le tipicità produttiveRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 54


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.7.2 Sistema Inse<strong>di</strong>ativoObiettivo generaledel PTCP1.IsP2.IsP3.IsP4.IsPSuperamentodella strutturamonocentricaRiqualificazionedegli ambitiurbaniRealizzazione<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong>interessesovracomunalee polifunzionali.Politica specifica finalizzata al corrispondente Obiettivogenerale1.IsP.a1.IsP.b2.IsP.a2.IsP.b2.IsP.c2.IsP.d2.IsP.e2.IsP.f2.IsP.g3.IsP.a3.IsP.b<strong>Val</strong>orizzare le peculiarità localiSviluppare le aree marginali: integrare e valorizzare lespecificità locali, le risorse umane naturali, materiali eimmaterialiRafforzare le dotazioni sportive, ricreative e per lo spettacoloPotenziare la ricettività e dell’attrazione commercialeMigliorare la qualità morfologica urbanaRecuperare le forme inse<strong>di</strong>ative storicheRiqualificare le espansioni lineari del capoluogo (Via Emilia, <strong>Val</strong><strong>Parma</strong>, <strong>Val</strong> d’Enza, Asolana, Cisa nord e sud)Recuperare gli ambiti urbani <strong>di</strong>messi e degradatiIncentivare la formazione <strong>di</strong> parchi periurbani a cintura dellacittà <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>Consolidare la struttura fieristicaPrevedere ambiti per inse<strong>di</strong>amenti produttivi e commerciali3.IsP.c Consolidare la zona Campus3.IsP.dSpecializzare e consolidare gli ospedali esistenti (“Maggiore”<strong>Parma</strong>)3.IsP.e Realizzare il Polo scientifico tecnologico4.IsP.a<strong>Val</strong>orizzare e mettere in rete le emergenze culturali edambientali<strong>Val</strong>orizzazionedellepotenzialità 4.IsP.b Creare forme integrate <strong>di</strong> servizio al turistaturistiche 4.IsP.c Rafforzare le dotazioni turistiche5.IsP.aTutelare l’economia dei prodotti tipici in tutte le fasi dellafiliera produttiva, con particolare riferimento agli aspettiqualitativi e allo sviluppo delle produzioni sul mercato5.IsPProgrammaspeciale d’areaper il settoreagroalimentare5.IsP.b5.IsP.cPromuovere le con<strong>di</strong>zioni per uno sviluppo competitivo delleimprese del territorio nei campi della ricerca, della qualitàambientale, della formazione delle risorse umane, dei servizialle imprese dell’ospitalitàFavorire la realizzazione <strong>di</strong> piani e programmi per ilmiglioramento delle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto, dellainformazione, dei servizi ambientali, urbanistici e sociali sulterritorioRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 55


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.1.7.3 Sistema Infrastrutturale e dei TrasportiObiettivo generaledel PTCP1.IfP2.IfP3.IfP4.IfP5.IfP6.IfPMigliorare lecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>accessibilità alterritorioprovincialeRaggiungereintegrazione trapianificazionedella mobilità epianificazioneterritorialeurbanisticaPerseguire unarazionaleutilizzazionedelle struttureesistentiAumentodell’efficaciadell’offertaRiequilibrio tra le<strong>di</strong>verse modalitàdel trasportomerci,migliorando iltrasporto surotaia, per ilcontenimento <strong>di</strong>impatti eincidenza deltrasporto suicosti <strong>di</strong>produzionePolitica specifica finalizzata al corrispondente Obiettivogenerale1.IfP.a1.IfP.b1.IfP.c1.IfP.dNuova strada <strong>di</strong> connessione <strong>di</strong>retta tra la zona Fiera e larete autostradale (viabilità <strong>di</strong> rango sovracomunale)Nuovo tracciato parallelo alla Via Emilia a nord della ferroviaper creare un collegamento con il ponte sull’EnzaNuovo asse <strong>di</strong> collegamento tra ex SS62 (Cisa) in localitàBogolese e SP72 <strong>Parma</strong>-MezzaniNuovo asse <strong>di</strong> collegamento tra SP10 Cremona, SP Golese ecasello autostradale A1 <strong>Parma</strong> nord1.IfP.e Nuovo asse <strong>di</strong> collegamento regionale pedemontano1.IfP.fPotenziare la mobilità alternativa tramite la realizzazione <strong>di</strong>piste ciclabili2.IfP.a2.IfP.b2.IfP.c3.IfP.a3.IfP.b4.IfP.a4.IfP.b4.IfP.c4.IfP.d4.IfP.e5.IfP.aMigliorarel’utilizzazione del 6.IfP.aPolitica territoriale e urbanistica più attenta ai problemi deitrasporti e della mobilità alla salvaguar<strong>di</strong>a infrastrutturaleOttimizzare le prestazioni: integrazione <strong>di</strong> ogni infrastrutturao servizio con il sistema inse<strong>di</strong>ativo e produttivoProblematiche inerenti i <strong>di</strong>versi ambiti territoriali locali, inrelazione agli interventi sul sistema dei trasportiOttimizzare l’uso delle strutture esistenti tramite opere <strong>di</strong>innovazione, completamento, miglioramento, finalizzate allacostruzione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> comunicazioni unitarioAumentare e migliorare la capacità operativa dell’aeroporto<strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, sviluppando sia il trasporto passeggeri sia iltrasporto merciPrevedere interventi <strong>di</strong> riorganizzazione funzionalePrevedere il completamento dell’Alta VelocitàAmmodernare la stazione ferroviaria passeggeriRealizzare il servizio ferroviario <strong>di</strong> bacinoRaddoppiare la ferrovia pontremoleseMassimizzare la capacità del trasporto su rotaia per spostaremerci dal mezzo stradale alla rotaiaMassimizzare l’efficienza del trasporto locale e suaintegrazione con trasporto ferroviario, per crearecompetitività con trasporto privato in<strong>di</strong>vidualeRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 56


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Obiettivo generaledel PTCPtrasportopubblico 6.IfP.bPolitica specifica finalizzata al corrispondente ObiettivogeneraleMassimizzare la capacità <strong>di</strong> trasporto su rotaia per spostarepasseggeri dal mezzo stradale alla rotaia7.IfP8.IfPRisoluzione deiproblemi <strong>di</strong> areeurbane me<strong>di</strong>o –piccole, <strong>di</strong>accesso,penetrazione,attraversamento,sicurezzaEquilibrio trapotenziamento esviluppo delsistema dellecomunicazioni eproblemi <strong>di</strong>tutela evalorizzazionedelle risorseambientali--Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 57


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.2. FASE 2: VALUTAZIONE DI COERENZA DELLEPOLITICHE DI PIANO CON IL PTCP2.1 Aspetti introduttiviLa Fase 2 rappresenta la valutazione preliminare delle politiche <strong>di</strong> Pianopreviste dalla presente Variante <strong>di</strong> PSC nei confronti delle in<strong>di</strong>cazioni per ilterritorio comunale fornite dal Piano <strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale(PTCP), quale elemento programmatico <strong>di</strong> riferimento per il piano comunale.L’analisi ha quin<strong>di</strong> lo scopo da un lato <strong>di</strong> evitare politiche in netto contrastocon il quadro programmatico vigente e dall’altro <strong>di</strong> valutare il grado <strong>di</strong>perseguimento e <strong>di</strong> considerazione delle politiche sovraor<strong>di</strong>nate.In termini pratici si confrontano le politiche dei due livelli <strong>di</strong> pianificazione pervalutare la coerenza delle politiche del PSC con quello dello strumentosovraor<strong>di</strong>nato (Figura 2.1.1). Il confronto si attua attraverso una serie <strong>di</strong>matrici (matrici <strong>di</strong> coerenza) nelle quali si riportano:- in riga le politiche del PTCP;- in colonna le politiche della Variante al PSC;- nelle intersezioni riga-colonna (celle):- SI: ogniqualvolta si riscontra coerenza tra le politiche dei due Pianiposti a confronto;- NO: se le politiche dei due Piani sono, anche solo parzialmente, incontrasto;- cella vuota: quando le politiche non sembrano porsi tra loro inrelazione e non è quin<strong>di</strong> possibile rilevare coerenza, né contrasto.Ogni matrice contiene un confronto. I confronti, condotti due a due, vengonostrutturati secondo la sud<strong>di</strong>visione nei tre sistemi omogenei degli obiettivi edelle scelte del PTCP (Sistema Ambientale, Sistema Inse<strong>di</strong>ativo e SistemaInfrastrutturale Trasporti) e secondo i due sistemi omogenei delle politichedella Variante al PSC (VAS sociale e Green City Index). Sono quin<strong>di</strong> statecostruite le seguenti matrici:Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 58


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Politiche Sistema Ambientale PTCP – Politiche PSC della VAS sociale;Politiche Sistema Ambientale PTCP – Politiche PSC del Green City Index;Politiche Sistema Inse<strong>di</strong>ativo PTCP – Politiche PSC della VAS sociale;Politiche Sistema Inse<strong>di</strong>ativo PTCP – Politiche PSC del Green City Index;Politiche Sistema Infrastrutturale Trasporti PTCP – Politiche PSC della VASsociale;Politiche Sistema Infrastrutturale Trasporti PTCP – Politiche PSC del GreenCity Index.Per interpretare i risultati ottenuti dai confronti in modo più agevole vi siassocia un in<strong>di</strong>ce, ossia un valore numerico il cui calcolo si basa sugli incroci incui si riscontra un’in<strong>di</strong>cazione effettiva <strong>di</strong> coerenza o <strong>di</strong> contrasto, trascurandole celle vuote. In questi casi non viene rilevata, infatti, alcuna relazione traPTCP e PSC e tali incroci rappresentano i casi in cui le scelte dellapianificazione comunale sono <strong>di</strong>sgiunte da quelle provinciali. L’in<strong>di</strong>ce,definibile come “In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Coerenza” (I C ), è dato dal rapporto tra il numero <strong>di</strong>casi (incroci) che in<strong>di</strong>viduano una risposta positiva (Numero SI ) tra i due livelli<strong>di</strong> pianificazione e il numero <strong>di</strong> incroci totali significativi.I C = Numero SI / Numero incroci significativiQuesto in<strong>di</strong>ce è calcolabile sia per ogni singola matrice sia per tutte le matricicontemporaneamente, considerando <strong>di</strong> avere un’unica grande matricecostituita da tutte le politiche dei due Piani considerati. E’ possibile cosìottenere un in<strong>di</strong>ce associato ad ogni confronto eseguito, ma anche un in<strong>di</strong>ceche rappresenta la coerenza complessiva del PSC nei confronti dellapianificazione sovraor<strong>di</strong>nata.Eventuali punti <strong>di</strong> incoerenza sono successivamente <strong>di</strong>scussi, per assegnaread ognuno <strong>di</strong> essi il giusto peso ed analizzare criticamente quanto questiincidano negativamente sulla sostenibilità complessiva del PSC.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 59


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.FASE 1In<strong>di</strong>viduazione politichedel PSC sud<strong>di</strong>vise neisistemi della VAS socialee del Green City IndexIn<strong>di</strong>viduazione politichedel PTCP sud<strong>di</strong>vise inSistema Ambientale,Inse<strong>di</strong>ativo,InfrastrutturaleMatrice <strong>di</strong> Coerenzarighe: politiche PTCPcolonne: politiche PSCIn<strong>di</strong>ce CoerenzaI C = [SI] / [SI+NO]Approfon<strong>di</strong>mento delleincoerenze (incrocicaratterizzati da NO)SINon coerenza graveNOFASE 3Figura 2.1.1 – Schema metodologico della Fase 2 (<strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> coerenza dellepolitiche <strong>di</strong> Piano con il PTCP).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 60


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.2.2 RisultatiDi seguito sono presentati i risultati <strong>di</strong> sintesi della valutazione <strong>di</strong> coerenzadelle Politiche della Variante al PSC con le Politiche del PTCP, mentre tutti irisultati <strong>di</strong> dettaglio sono riportati nell’Allegato 2.A al presente documento.Complessivamente le Politiche della Variante al PSC presentano una coerenzacon le Politiche del PTCP molto elevata, presentando un In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> coerenza (I C )pari a 0,987 (ovvero una coerenza espressa in termini percentuali del 99%)(Tabella 2.2.1 e Figura 2.2.1). Sostanzialmente questo significa che tutti gliincroci significativi tra Politiche del PTCP e Politiche del PSC sono positivi (equin<strong>di</strong> le politiche dei due strumenti <strong>di</strong> pianificazione perseguono le stessefinalità e sono “orientate nella stessa <strong>di</strong>rezione”).In particolare, il dettaglio delle componenti ambientali del PTCP evidenziacome la coerenza tra i due strumenti pianificatori sia realmente completa perquanto riguarda il Sistema Inse<strong>di</strong>ativo ed il Sistema Infrastrutturale e deiTrasporti (coerenza del 100%, ovvero tutti gli incroci significativi tra lePolitiche del PTCP e le Politiche del PSC evidenziano il perseguimento <strong>di</strong>obiettivi comuni) e quasi completa per quanto riguarda il Sistema Ambientale(coerenza del 97%) (Tabella 2.2.1).La coerenza sostanzialmente completa del PSC nei confronti del PTCP èdovuta al fatto che le politiche del PSC, sud<strong>di</strong>vise nei due gruppi della VASsociale e del Green City Index, non riguardano interventi <strong>di</strong> trasformazione e<strong>di</strong> infrastrutturazione del territorio (che potrebbero determinare effettinegative sulle politiche del PTCP volte alla salvaguar<strong>di</strong>a territoriale eambientale), ma piuttosto <strong>di</strong> valorizzazione, <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> riqualificazione dellostesso. Di conseguenza, il PSC risulta pienamente coerente con gli obiettividel PTCP, principalmente orientati alla salvaguar<strong>di</strong>a e alla valorizzazione delterritorio.Per quanto riguarda il Sistema Ambientale le uniche potenziali incoerenzeriscontrate sono riconducibili alla presenza all’interno del PSC <strong>di</strong> una politica,la 3.D, orientata alla compattazione della città, da realizzare anche me<strong>di</strong>antela densificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio. Tale politica potrebbe comportare,infatti, un incremento nello sfruttamento <strong>di</strong> alcune risorse ambientali e unRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 61


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.potenziale peggioramento delle criticità riguardanti la qualità dell’aria e delleacque superficiali e sotterranee.Tabella 2.2.1 – Sintesi dei risultati ottenuta dal confronto tra le politiche della Varianteal PSC e le politiche del PTCP organizzate in sistemi.Componente ambientale Numero SI Numero NO IncrocisignificativiIn<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>coerenza (I C )Sistema Inse<strong>di</strong>ativo 40 0 40 1,000Sistema Ambientale 75 2 77 0,974Sistema Infrastrutturale e deiTrasporti47 0 47 1,000Totale 162 2 164 0,987Coerenza parziale e complessiva - politiche del PSC e politiche del PTCPSistema Inse<strong>di</strong>ativoSistema AmbientaleSistema Infrastrutturalee dei TrasportiTOTALE0 25 50 75 100I C (%)Figura 2.2.1 – Coerenza parziale tra le politiche del PSC e le politiche del PTCPorganizzate in sistemi.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 62


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.3. FASE 3: VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DELLEPOLITICHE/AZIONI DI PIANO3.1 Aspetti introduttiviLa Fase 3 rappresenta la vera e propria valutazione preventiva <strong>di</strong> sostenibilitàambientale e territoriale delle singole azioni previste dalla Variante <strong>di</strong> PSC(valutazione ex-ante), che saranno confrontate attraverso una tecnica <strong>di</strong>tipizzazione degli impatti con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità definiti, permettendo<strong>di</strong> quantificare la sostenibilità <strong>di</strong> ciascuna politica/azione e <strong>di</strong> ciascunacomponente ambientale e <strong>di</strong> definire e verificare le opportune azioni <strong>di</strong>mitigazione e/o compensazione per garantire la complessiva sostenibilità degliinterventi. La metodologia proposta, coerentemente con la <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSCvigente, prende avvio da un proce<strong>di</strong>mento puramente qualitativo (latipizzazione degli impatti), per giungere ad una quantificazione dellasostenibilità ambientale e territoriale degli interventi.La <strong>Val</strong>.S.A.T., infatti, valuta, anche attraverso modelli <strong>di</strong> simulazione, glieffetti sia delle politiche <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a sia degli interventi significativi <strong>di</strong>trasformazione del territorio previsti dal Piano, tenendo conto delle possibilialternative e, inoltre, in<strong>di</strong>vidua le misure atte ad impe<strong>di</strong>re gli eventuali effettinegativi ovvero quelle idonee a mitigare, ridurre o compensare gli impattidelle scelte <strong>di</strong> Piano ritenute comunque preferibili, sulla base <strong>di</strong> unametodologia <strong>di</strong> prima valutazione dei costi e dei benefici per un confronto trale <strong>di</strong>verse possibilità (DCR 173/2001).Per ottenere i migliori risultati dalla valutazione sono ulteriormente in<strong>di</strong>viduatetre sottofasi (Figura 3.1.1):- <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni della Variante <strong>di</strong> PSCcon gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità, finalizzata a verificare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sostenibilità delle singole politiche/azioni <strong>di</strong> Piano e complessivamente <strong>di</strong>ciascuna componente ambientale;- Schede Tematiche <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento con Azioni <strong>di</strong> mitigazione ecompensazione nelle quali si approfon<strong>di</strong>scono ulteriormente le valutazioniRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 63


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.effettuate e si in<strong>di</strong>viduano gli interventi <strong>di</strong> mitigazione e/o <strong>di</strong>compensazione finalizzati a garantire o ad incrementare ulteriormente lasostenibilità degli interventi, definendone i limiti e le con<strong>di</strong>zioni allosviluppo derivanti dalle caratteristiche ambientali e territoriali comunali;- <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni della Variante <strong>di</strong> PSCcon gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità considerando l’attuazione delle azioni <strong>di</strong>mitigazione e compensazione, finalizzata a valutarne l’efficacia el’efficienza (verifica).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 64


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>viduazione degliaspetti rilevanti perdescrivere gli impattidelle azioni dellaVariante <strong>di</strong> PianoIn<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>attributi binarialternativi per ciascunaspettoObiettivi <strong>di</strong>sostenibilitàFASE 1Azioni <strong>di</strong> PianoAssegnazione deipunteggi <strong>di</strong> importanzaagli attributiMatrice <strong>di</strong> valutazionerighe: ob. sostenibilitàcolonne: azioniComponente amb.sostenibile (propensionesost. [0-1])NONOPolitica/azionesostenibile (propensionesost. [0-1])SIAzioni <strong>di</strong>compensazioneAzioni <strong>di</strong>mitigazioneSIMatrice <strong>di</strong> val. con azionimitigaz. e comp.righe: ob. sostenibilitàcolonne: azioniNOAzioni mitigazionee compensazioneefficaciSINOAzioni <strong>di</strong> Piano conazioni <strong>di</strong> mitigazione ecompensazioneFASE 4 -PSCFigura 3.1.1 – Schema metodologico della Fase 3 (<strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> sostenibilitàdelle azioni <strong>di</strong> Piano).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 65


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.3.1.1 <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni dellaVariante <strong>di</strong> PSC con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità3.1.1.1 La tipizzazione degli impatti e delle azioni <strong>di</strong> Piano e lematrici <strong>di</strong> controlloIn coerenza con quanto previsto dalla <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, la meto<strong>di</strong>cautilizzata per la valutazione degli eventuali impatti <strong>di</strong> ogni azione <strong>di</strong> Pianosugli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità sarà basata sulla caratterizzazione degli attributidegli impatti e delle azioni stesse, che ne specificano la natura (tipizzazione 3 ).La tipizzazione applicata (sia alle azioni <strong>di</strong> Piano che agli impatti) è <strong>di</strong> tipobinario: ogni attributo che compare nelle combinazioni descrive un aspettodell’azione o dell’impatto e ogni aspetto considerato è rappresentabile con duepossibili attributi, fra i quali si sceglie naturalmente quello più appropriato perl’azione o l’impatto previsto.Per quanto riguarda la tipizzazione delle azioni <strong>di</strong> Piano gli aspetti consideratisono:- generico / concreto (g / C): permette <strong>di</strong> tener conto del livello <strong>di</strong>concretezza con cui le azioni vengono espresse, in modo da attribuire lagiusta probabilità <strong>di</strong> attuazione a ciascuna <strong>di</strong> esse (in generale essepossono essere “tipizzate” come generiche se rappresentano in<strong>di</strong>cazioni astrumenti <strong>di</strong> settore o in<strong>di</strong>cazioni per l’attività dell’Amministrazione,oppure come concrete se riferite ad azioni specifiche in<strong>di</strong>viduatepuntualmente nel PSC);- rilevanza (r / R / RR): descrive la priorità e l’entità, anche <strong>di</strong>mensionale,dell’azione per sottolineare quanto i suoi effetti possano gravare sulterritorio comunale ed extracomunale.Per quanto riguarda la tipizzazione degli impatti, invece, gli aspetti considerati(anche in relazione a quanto espresso nel D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i. e nella3 quanto proposto è ispirato alle metodologie comunemente utilizzate nelle procedure <strong>di</strong><strong>Val</strong>utazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale per la valutazione della significatività degli impatti quandoquesti non sono preve<strong>di</strong>bili in modo preciso ed univoco; garantendo al contempo una facile e<strong>di</strong>mme<strong>di</strong>ata interpretazione dei risultati.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 66


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Direttiva 42/2001/CE, nei quali sono in<strong>di</strong>cate alcune caratteristiche deglieffetti da considerare per la valutazione <strong>di</strong> sostenibilità) sono:- positivo / negativo (+ / -): in<strong>di</strong>ca gli effetti dell’azione considerata neiconfronti <strong>di</strong> un dato obiettivo <strong>di</strong> sostenibilità;- incerto / certo (i / C): in<strong>di</strong>ca la probabilità che caratterizza il verificarsi <strong>di</strong>un impatto;- relativo / assoluto (r / A): in<strong>di</strong>ca se l’impatto ha risonanza sull’interoambito, oppure è limitato ad un’area più ristretta, circostante al punto incui l’impatto ha origine;- confinato / non confinato (c / N): in<strong>di</strong>ca l’entità e l’estensione nello spaziodegli effetti e si riferisce alla possibilità che un impatto rimanga confinatoentro i confini comunali, oppure si manifesti a scala superiore(provinciale, territoriale);- temporaneo / permanente (t / P): in<strong>di</strong>ca la durata e la reversibilitàdell’impatto in termini <strong>di</strong> tempo.È necessario chiarire alcuni concetti che potrebbero altrimenti rendere lavalutazione in alcuni casi non chiara. Innanzi tutto per l’attribuzione delcarattere temporaneo/permanente è necessario definire un limite temporale <strong>di</strong>riferimento che rappresenti il massimo periodo entro cui valutare la duratadell’impatto e la capacità <strong>di</strong> assorbimento del sistema recuperando lecon<strong>di</strong>zioni preesistenti all’impatto medesimo. Alcuni impatti, infatti, possonoessere definiti permanenti, se considerati entro il periodo d’azione del Piano, otemporanei, oltrepassandone il limite temporale <strong>di</strong> riferimento. È quin<strong>di</strong>preferibile riferirsi al periodo d’azione del Piano in modo da limitarsi allaconsiderazione delle informazioni che si hanno realmente a <strong>di</strong>sposizione.Altro problema <strong>di</strong> questo tipo riguarda quelle azioni che implicano anche unlavoro <strong>di</strong> manutenzione successivo alla loro realizzazione, come per le nuovereti ecologiche e i nuovi corridoi ver<strong>di</strong>. Al momento della valutazione si sceglie<strong>di</strong> dare per scontata la manutenzione <strong>di</strong> tali aree. In realtà è durante la fase <strong>di</strong>monitoraggio che effettivamente si può verificare che l’obiettivo sia perseguitonel tempo. Quin<strong>di</strong> un altro principio che si assume durante la tipizzazione èRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 67


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.quello <strong>di</strong> dare per scontato il buon funzionamento e il mantenimento in buonostato <strong>di</strong> ciò che si costruisce e crea.Dal punto <strong>di</strong> vista pratico la valutazione è condotta utilizzando delle matrici(matrici <strong>di</strong> valutazione) organizzate per componente ambientale, nelle qualisono riportate le azioni previste dal Piano per ciascuna componenteambientale (colonne) e tutti gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità (righe). All’intersezionetra righe e colonne (celle della matrice) sono riportati gli attributi dellatipizzazione degli impatti.3.1.1.2 La conversione quantitativaLa tipizzazione deve condurre alla possibilità <strong>di</strong> dare una valutazione <strong>di</strong> quantoil Piano propenda verso la sostenibilità. E’ per questo motivo che si vuolepassare dalla valutazione esclusivamente qualitativa descritta al puntoprecedente ad un proce<strong>di</strong>mento numerico.L’idea che si sviluppa per la conversione quantitativa della tipizzazione siispira ancora alla metodologia VIA, ma con una <strong>di</strong>fferenza sostanziale.Siccome gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità non costituiscono realtà fisiche <strong>di</strong> cui èpossibile stimare quantitativamente gli attributi, si deve operare interamentesulla tipologia delle azioni e degli impatti, ipotizzando una situazione ottimale,quella cioè in cui l’azione <strong>di</strong> Piano e tutti gli impatti realizzati si caratterizzanoper la migliore combinazione tipizzante (azione concreta e strategica eimpatto certo, assoluto, non-confinato, permanente) e la situazione piùsfavorevole, tipizzata secondo gli attributi complementari a quelli sopraccitati.Il termine migliore o favorevole associato alla tipizzazione non riguarda,tuttavia, gli effetti <strong>di</strong> un’azione o <strong>di</strong> un impatto (<strong>di</strong> beneficio o meno), ma lasua portata, e, dunque, la sua importanza. Quin<strong>di</strong>, un impatto certo è piùimportante <strong>di</strong> uno incerto, dato che non è detto che questo si verifichi unavolta esercitata l’azione; un impatto assoluto è più importante <strong>di</strong> uno relativo,data l’estensione alla quale si manifesta nell’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento;un impatto non confinato è più importante <strong>di</strong> uno confinato, dato che estendele sue conseguenze oltre i limiti amministrativi <strong>di</strong> chi ha redatto il piano, ecc.Stesso <strong>di</strong>scorso vale per le azioni <strong>di</strong> Piano: un’azione concreta è piùRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 68


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.importante <strong>di</strong> una generica in quanto, specificando in modo chiaro un’attività,ha una probabilità <strong>di</strong> realizzazione più elevata e quin<strong>di</strong> una più elevataprobabilità <strong>di</strong> mostrare i propri effetti, rispetto ad un’azione generica chefornisce unicamente in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi. Infine un’azione molto rilevante(RR) è più importante <strong>di</strong> una rilevante (R) o poco rilevante (r) in quanto aseconda della sua portata può interessare una porzione <strong>di</strong> territorio maggioree gli impatti possono avere una consistenza maggiore.Per quanto riguarda la tipizzazione delle azioni <strong>di</strong> Piano, agli attributi <strong>di</strong>importanza elevata viene assegnato valore 1, agli attributi <strong>di</strong> importanzainterme<strong>di</strong>a valore 0,7, mentre agli attributi <strong>di</strong> importanza limitata valore 0,5:nella valutazione è infatti più importante un’azione <strong>di</strong> Piano concreta(punteggio 1) e molto rilevante (punteggio 1), rispetto ad una generica chefornisce unicamente delle in<strong>di</strong>cazioni (punteggio 0,5) e risulta essere pocorilevante (punteggio 0,5) (Tabella 3.1.1).Lo stesso principio è utilizzato anche per la tipizzazione degli impatti (Tabella3.1.1): in effetti un impatto negativo e incerto (punteggio -0,5) è preferibilerispetto ad un impatto negativo e certo (punteggio -1), mentre un impattopositivo e certo (punteggio +1) è preferibile rispetto ad un impatto positivo eincerto (punteggio +0,5). Inoltre, per garantire una maggiore sensibilità delmetodo, i <strong>di</strong>fferenti aspetti degli impatti sono ulteriormente specificati inrelazione alla loro <strong>di</strong>fferente importanza relativa: è considerato più importanteil fatto che un impatto sia certo o incerto, cioè che si possa verificare conmaggiore o minore probabilità (punteggio rispettivamente <strong>di</strong> 1 e 0,1), rispettoad uno assoluto o relativo, cioè che qualora si verificasse interesserebbel’intero ambito in cui si colloca o solo una sua porzione (punteggiorispettivamente <strong>di</strong> 0,7 e 0,4).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 69


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Tabella 3.1.1 – Tipizzazione qualitativa e quantitativa delle categorie dellepolitiche/azioni e degli impatti.AzioneImpattoTipizzazione qualitativaGenerica (g)Concreta (C)Poco rilevante (r)Rilevante (R)Molto rilevante (RR)Positivo (+)Negativo (-)Incerto (i)Certo (C)Confinato (c)Non confinato (N)Temporaneo (t)Permanente (P)Relativo (r)Assoluto (A)Tipizzazione quantitativa0,510,50,71+-0,110,20,90,30,80,40,73.1.1.3 <strong>Val</strong>utazione della sostenibilità della singolapolitica/azione <strong>di</strong> PianoIl punteggio complessivo <strong>di</strong> impatto rappresenta il segno e l’entità dell’impatto<strong>di</strong> ciascuna azione <strong>di</strong> piano sugli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità e si calcola attraversotre passaggi successivi.a) Definizione del punteggio <strong>di</strong> tipizzazione dell’azione <strong>di</strong> Piano considerata(PT pa ) secondo la meto<strong>di</strong>ca descritta nel capitolo precedente: si sommanoi punteggi ottenuti dalle singole categorie <strong>di</strong> tipizzazione delle azioni.Secondo la metodologia proposta un’azione che risulta essere concreta(1) e molto rilevante (1) presenta un punteggio complessivo pari a 2,viceversa un’azione generica (0,5) e poco rilevante (0,5) presenta unpunteggio complessivo pari a 1.b) Definizione del punteggio <strong>di</strong> tipizzazione dell’impatto (PT i ): si sommano ipunteggi ottenuti dalle singole categorie <strong>di</strong> tipizzazione degli impatti, conRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 70


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.l’aggiunta del segno (+ o -) che definisce la positività e la negativitàdell’impatto. Secondo la metodologia proposta un impatto che risultaessere positivo (+), certo (1), non confinato (0,9), permanente (0,8),assoluto (0,7) presenta un punteggio complessivo pari a +3,4 (miglioresituazione possibile), allo stesso modo un impatto che risulta esserenegativo (-), certo (1), non confinato (0,9), permanente (0,8), assoluto(0,7) presenta un punteggio complessivo pari a -3,4 (peggiore situazionepossibile).c) Definizione del punteggio parziale <strong>di</strong> impatto dell’azione <strong>di</strong> Piano neiconfronti dell’obiettivo <strong>di</strong> sostenibilità considerato (PP i ), ossia il punteggioche rappresenta l’impatto <strong>di</strong> ciascuna azione <strong>di</strong> piano su un particolareobiettivo <strong>di</strong> sostenibilità: è dato dal prodotto del punteggio <strong>di</strong> tipizzazionedell’azione <strong>di</strong> piano considerata (PT pa ) con il punteggio <strong>di</strong> tipizzazionedell’impatto (PT i ):PP i = PT pa * PT iPer ciascuna azione <strong>di</strong> Piano è quin<strong>di</strong> possibile ottenere il punteggiocomplessivo <strong>di</strong> impatto (PC i ), e quin<strong>di</strong> la relativa valutazione <strong>di</strong> sostenibilità,sommando algebricamente i punteggi <strong>di</strong> impatto relativi a tutti gli obiettivi <strong>di</strong>sostenibilità interessati dall’azione considerata:PC i = Σ ι (PP i ) = Σ i (PT pa * PT i )In questo modo si ottiene un punteggio complessivo per ciascuna azione <strong>di</strong>Piano, che però non permette un confronto con le altre, in quanto ogni azioneè rappresentata su una <strong>di</strong>fferente scala <strong>di</strong> riferimento, determinata dalnumero <strong>di</strong> incroci significativi tra azione e obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità. È quin<strong>di</strong>necessario normalizzare i punteggi calcolati nell’intervallo [-1;0], per ipunteggi <strong>di</strong> impatto negativi, e [0;1], per i punteggi <strong>di</strong> impatto positivi,definendo un punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità (PPS PA ) per ciascunaRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 71


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.azione, che si ottiene rapportando linearmente il punteggio complessivo <strong>di</strong>impatto (PC i ) e rispettivamente la peggiore combinazione (massimo valorenegativo) e la migliore combinazione (massimo valore positivo) <strong>di</strong> ciascunaazione a -1 e a +1.La peggiore e la migliore combinazione sono a loro volta calcolate, perciascuna azione, come sommatoria dei punteggi <strong>di</strong> impatto <strong>di</strong> tutti gli incrocicon gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità, ipotizzando che tutti i confronti presentinorispettivamente il più basso (-6,8) e il più elevato (+6,8) punteggio possibile.I risultati possono quin<strong>di</strong> essere sinteticamente interpretati in relazione al loropunteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità, tramite attributi qualitativi(propensione alla sostenibilità), che permettono <strong>di</strong> attribuire un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>sostenibilità ambientale e territoriale preventivo alle azioni previste dal Piano(Tabella 3.1.2).Ad esempio qualora una determinata azione presenti 10 incroci significativi, ilpunteggio complessivo <strong>di</strong> impatto più basso possibile sarà -68 e il più elevato+68; supponendo che l’azione <strong>di</strong> Piano presenti un punteggio complessivo <strong>di</strong>impatto pari a +25, il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità (normalizzatosu scala [-1;+1]) sarà +0,367, con una <strong>di</strong>screta propensione alla sostenibilità.In relazione a ciascuna azione <strong>di</strong> Piano si possono quin<strong>di</strong> complessivamenteritrovare tre situazioni (Figura 3.1.2):- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è positivo (PPS PA > 0)l’azione è complessivamente sostenibile: si dovranno comunqueprevedere specifiche azioni <strong>di</strong> mitigazione per superare eventualisituazioni <strong>di</strong> parziale criticità (obiettivo <strong>di</strong> sostenibilità che presenta unpunteggio parziale <strong>di</strong> impatto negativo - PP i < 0) e si potranno prevedereazioni <strong>di</strong> mitigazione per situazioni non critiche, ma <strong>di</strong> cui si intravedonomargini <strong>di</strong> miglioramento;- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è nullo (PPS PA = 0)l’azione è complessivamente in<strong>di</strong>fferente al perseguimento dellasostenibilità: dovranno essere previste specifiche azioni <strong>di</strong> mitigazione perle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità riscontrate (obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità cheRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 72


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.presentano punteggi parziali <strong>di</strong> impatto negativi - PP i < 0) e possibilmentetali da rendere complessivamente l’azione considerata sostenibile;- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è negativo (PPS PA < 0)l’azione è complessivamente non sostenibile: dovranno essere previstespecifiche azioni <strong>di</strong> mitigazione per le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità riscontrate(obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità che presentano punteggi parziali <strong>di</strong> impattonegativi - PP i < 0) e possibilmente tali da rendere complessivamentel’azione considerata sostenibile; nel caso l’azione <strong>di</strong> Piano risulti negativanonostante le misure <strong>di</strong> mitigazione in<strong>di</strong>viduate dovrà essereattentamente valutata la sua reale necessità dal punto <strong>di</strong> vista sociale edeconomico.Tabella 3.1.2 – Scala <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità: intervalli e corrispondentiattributi <strong>di</strong> sostenibilità.Punteggio <strong>di</strong> propensione allasostenibilità (PPS)Propensione alla sostenibilità-1,000 ; -0,001 negativa (azione non sostenibile)0 nulla0,001 ; 0,250 sufficiente0,251 ; 0,500 <strong>di</strong>screta0,501 ; 0,750 buona0,751 ; 1,000 ottimaColoreRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 73


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Figura 3.1.2 – Matrice <strong>di</strong> valutazione delle Azioni <strong>di</strong> Piano con l’in<strong>di</strong>viduazione dellecon<strong>di</strong>zioni in cui prevedere azioni <strong>di</strong> mitigazione.3.1.1.4 <strong>Val</strong>utazione degli impatti per ciascuna componenteambientaleUlteriore elaborazione dei punteggi <strong>di</strong> impatto riguarda la valutazione <strong>di</strong>sostenibilità degli effetti generati dalle azioni <strong>di</strong> Piano su ciascuna componenteambientale.Le elaborazioni e le scale <strong>di</strong> valutazione sono esattamente le stesse descritteal paragrafo precedente, solo che sono contemporaneamente considerati glieffetti (e quin<strong>di</strong> dal lato pratico saranno contemporaneamente sommati ipunteggi parziali <strong>di</strong> impatto PP i e rapportati alla scala [-1;+1] come descrittonel paragrafo precedente) <strong>di</strong> tutte le azioni <strong>di</strong> Piano relativamente a ciascunacomponente ambientale (punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità <strong>di</strong>ciascuna componente ambientale - PPS c ). In questo modo è possibileottenere un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità dell’intero Piano inriferimento a ciascuna componente (Tabella 3.1.2).In relazione a ciascuna componente ambientale si possono quin<strong>di</strong>complessivamente ritrovare tre situazioni (Figura 3.1.3):Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 74


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è positivo (PPS c > 0) glieffetti del Piano sulla componente ambientale sono complessivamentesostenibili: si potranno comunque prevedere azioni <strong>di</strong> compensazione permigliorare ulteriormente gli effetti positivi sulla componente ambientale;- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è nullo (PPS c = 0) glieffetti del Piano sulla componente ambientale sono complessivamentein<strong>di</strong>fferenti al perseguimento della sostenibilità: se possibile dovrannoessere previste specifiche azioni <strong>di</strong> compensazione finalizzate a miglioraregli effetti sulla componente ambientale considerata e a garantirne quin<strong>di</strong>la sostenibilità;- se il punteggio <strong>di</strong> propensione alla sostenibilità è negativo (PPS c < 0) glieffetti del Piano sulla componente ambientale sono complessivamentenon sostenibili: dovranno essere previste specifiche azioni <strong>di</strong>compensazione tali da rendere gli effetti complessivi sulla componenteambientale considerata sostenibili, in caso contrario le azionimaggiormente impattanti dovranno essere stralciate dalle previsioni <strong>di</strong>Piano.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 75


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Figura 4.1.3 – Matrice <strong>di</strong> valutazione delle Azioni <strong>di</strong> Piano con l’in<strong>di</strong>viduazione dellecon<strong>di</strong>zioni in cui prevedere azioni <strong>di</strong> compensazione.3.1.2 Schede Tematiche <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mentoAl fine <strong>di</strong> rendere maggiormente esplicite le motivazioni che conducono allaredazione delle matrici descritte, saranno elaborate specifiche schede <strong>di</strong>valutazione nelle quali saranno commentati e approfon<strong>di</strong>ti i possibili effettinegativi o incerti delle scelte <strong>di</strong> Piano sulle componenti ambientali considerate,specificando i rischi per la salute umana e per l’ambiente, il valore e lavulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata e gli effetti su aree epaesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario oRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 76


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.internazionale 4 , oltre all’esplicitazione dei limiti e delle con<strong>di</strong>zioni imposte allosviluppo derivanti dalle caratteristiche ambientali e territoriali comunali.In ogni scheda, inoltre, saranno descritti gli interventi tecnici che potranno odovranno essere attuati per garantire e incrementare la sostenibilitàambientale e territoriale delle scelte <strong>di</strong> Piano che potranno generare impattinegativi o dubbi (in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> specifiche misure <strong>di</strong> mitigazione ecompensazione secondo un approccio <strong>di</strong> tipo operativo).3.1.3 <strong>Val</strong>utazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità: verificaLa verifica della valutazione quantitativa <strong>di</strong> sostenibilità delle azioni del PSCcon gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità sarà effettuata secondo la metodologia <strong>di</strong>tipizzazione già ampiamente descritta, considerando come attuate le azioni <strong>di</strong>mitigazione e compensazione proposte, con la finalità <strong>di</strong> verificarne l’efficaciacome interventi per garantire l’incremento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sostenibilità, inrelazione a tutte le componenti ambientali.Tale verifica richiederà, quin<strong>di</strong>, una nuova completa valutazione siarelativamente a ciascuna azione <strong>di</strong> Piano, che in relazione a ciascunacomponente ambientale.È tuttavia necessario specificare che, sebbene per ovvi motivi nel presentedocumento le valutazioni saranno presentate in modo statico, nella realtà taliconsiderazioni saranno effettuate in modo <strong>di</strong>namico contemporaneamente alprocesso <strong>di</strong> pianificazione: lo staff <strong>di</strong> progettazione formulerà le potenzialiazioni <strong>di</strong> Piano, che saranno imme<strong>di</strong>atamente processate con la metodologiavalutativa descritta e <strong>di</strong> cui saranno eventualmente definite opportune azioni<strong>di</strong> mitigazione e compensazione (la cui efficacia sarà puntualmente verificata),che saranno restituite allo staff <strong>di</strong> progettazione, che a sua volta ne valuteràla fattibilità e ne definirà le modalità <strong>di</strong> attuazione.4 Con tali approfon<strong>di</strong>menti si completa, ad integrazione <strong>di</strong> quanto già espresso per la tipizzazionedegli impatti, la descrizione delle caratteristiche degli effetti e delle aree per la valutazione <strong>di</strong>sostenibilità (in relazione a quanto riportato nel D. Lgs. n.152/2006 e s.m.i. e nella Direttiva42/2001/CE).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 77


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.FASE 4: MONITORAGGIO4.1 Aspetti introduttiviCome previsto dalla <strong>Val</strong>.S.A.T. del PSC vigente, l’ultima fase del proce<strong>di</strong>mentovalutativo (Figura 4.1.1) deve essere necessariamente volta alla definizione <strong>di</strong>in<strong>di</strong>catori, necessari al fine <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un sistema <strong>di</strong> monitoraggio neltempo degli effetti del Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed airisultati prestazionali attesi (DCR 173/2001).In modo particolare è necessario introdurre alcuni parametri <strong>di</strong> sorveglianzavolti a verificare la bontà delle scelte strategiche adottate dal PSC el’evoluzione del sistema ambientale comunale. A ciò si aggiunga la necessità<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare strumenti <strong>di</strong> valutazione adatti ad evidenziare l’eventualeinsorgenza <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> contrasto non previsti e che non permettono ilperseguimento degli elementi prefissati, identificando la necessità <strong>di</strong>opportune azioni correttive.Il monitoraggio è effettuato tramite la definizione <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> monitoraggio,che prevede la misurazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> parametri (in<strong>di</strong>catori)opportunamente definiti che permettono <strong>di</strong> cogliere le alterazioni che puòsubire lo stato dell’ambiente in conseguenza dell’attuazione delle azioni <strong>di</strong>Piano, evidenziando eventuali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità non previste erappresentando a tutti gli effetti la valutazione in-itinere e la valutazione expost.I risultati del monitoraggio degli effetti del Piano saranno <strong>di</strong>vulgati presso lacitta<strong>di</strong>nanza, le associazioni e gli Enti pubblici attraverso la redazione <strong>di</strong> unReport Ambientale.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 78


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.FASE 3Azioni <strong>di</strong> Piano con azioni <strong>di</strong>mitigazione ecompensazione<strong>Val</strong>.S.A.T.Definizione in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>monitoraggio, frequenza,responsabile, obiettivi(Piano <strong>di</strong> Monitoraggio)PSCFase <strong>di</strong> Attuazione del Piano<strong>Val</strong>utazione del grado <strong>di</strong>attuazione del Piano, dellivello <strong>di</strong> perseguimentodegli Obiettivi <strong>di</strong>Sostenibilità e del grado<strong>di</strong> perseguimento degliobiettivi prefissati per gliin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggioPerseguimento degliobiettivi sod<strong>di</strong>sfacente inlinea con quanto previstoSINODefinizione <strong>di</strong>Azioni CorrettiveReportAmbientaleFigura 5.1.1 – Schema metodologico della Fase 4 (Monitoraggio).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 79


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.4.2 Verifica <strong>di</strong> adeguatezza del Piano <strong>di</strong> Monitoraggio della<strong>Val</strong>.S.A.T. del P.S.C. vigente4.2.1 Il Piano <strong>di</strong> monitoraggio del PSC vigenteIl Piano <strong>di</strong> Monitoraggio del PSC vigente definisce una serie <strong>di</strong> parametri (in<strong>di</strong>catori),che perio<strong>di</strong>camente devono essere misurati con l’obiettivo <strong>di</strong> verificare lo stato <strong>di</strong>attuazione del Piano e le prestazioni ambientali e territoriali che derivanodall’attuazione delle previsioni <strong>di</strong> Piano, permettendo <strong>di</strong> evidenziare l’insorgenza <strong>di</strong>eventuali impatti o fenomeni non previsti e, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> apportare le più idoneee tempestive misure <strong>di</strong> correzione.Per ciascuna delle componenti ambientali in<strong>di</strong>viduate sono definiti una serie <strong>di</strong>in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> valutazione, dei quali il Piano <strong>di</strong> monitoraggio definisce lo scopo, lemodalità <strong>di</strong> calcolo e gli eventuali riferimenti legislativi, oltre alla frequenza <strong>di</strong>misurazione e all’in<strong>di</strong>viduazione del responsabile dell’attività <strong>di</strong> monitoraggio.Il Piano <strong>di</strong> monitoraggio definisce infine, ove ciò sia possibile e preve<strong>di</strong>bile, l’obiettivo<strong>di</strong> qualità ambientale e territoriale da perseguire, riferimento in<strong>di</strong>spensabile per lasuccessiva valutazione in-itinere ed ex-post della sostenibilità delle previsioni <strong>di</strong> Piano.La responsabilità dell’implementazione del Piano <strong>di</strong> Monitoraggio spettaall’Amministrazione Comunale, che quin<strong>di</strong> deve effettuare <strong>di</strong>rettamente le misurazionidegli in<strong>di</strong>catori che le vengono attribuiti dal Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e si dovràpreoccupare <strong>di</strong> recuperare le informazioni relative agli altri in<strong>di</strong>catori, la cuimisurazione spetta ad altri Enti.Complessivamente il Piano <strong>di</strong> Monitoraggio del PSC vigente prevede il controllo <strong>di</strong> 92in<strong>di</strong>catori, sud<strong>di</strong>visi per componente ambientale come specificato in Tabella 4.2.1.Tabella 4.2.1 – Sintesi degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> valutazione per componente ambientale.Componente ambientaleIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>valutazione1 Aria 92 Rumore 53 Risorse idriche 114 Suolo e sottosuolo 55 Bio<strong>di</strong>versità e paesaggio 86 Consumi e rifiuti 97 Energia ed effetto serra 7Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 80


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente ambientaleIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>valutazione8 Mobilità 79 Struttura urbana 710 Turismo 311 Industria 612 Agricoltura 1013 Ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e non ionizzanti 54.2.2 Verifica <strong>di</strong> adeguatezzaIn occasione della Variante al PSC in esame si è ritenuto utile analizzare il Piano <strong>di</strong>monitoraggio del PSC vigente, al fine <strong>di</strong> valutarne l’adeguatezza e il grado <strong>di</strong>attuabilità, anche attraverso la verifica dei dati e delle informazioni concretamente<strong>di</strong>sponibili o comunque recuperabili.A tal fine sono state in<strong>di</strong>viduate 3 categorie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori:- in<strong>di</strong>catori misurabili: in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> cui è confermata la significatività rispetto allecaratteristiche del territorio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>;- in<strong>di</strong>catori non significativi: in<strong>di</strong>catori poco rappresentativi delle caratteristicheambientali del territorio o del grado <strong>di</strong> perseguimento delle politiche e azionipreviste dal PSC vigente;- in<strong>di</strong>catori non misurabili o <strong>di</strong>fficilmente misurabili: in<strong>di</strong>catori per il cuipopolamento non sono <strong>di</strong>sponibili informazioni o comunque il cui calcolo risultaparticolarmente complesso o poco atten<strong>di</strong>bile.L’obiettivo <strong>di</strong> questa verifica <strong>di</strong> adeguatezza è quello <strong>di</strong> ottenere un Piano <strong>di</strong>monitoraggio del PSC più snello e più facilmente attuabile, caratterizzato quin<strong>di</strong> dain<strong>di</strong>catori mirati e facilmente misurabili; per ottenere tale obiettivo si è resa necessarial’eliminazione delle ridondanze e del superfluo, concentrando l’attenzione sugliin<strong>di</strong>catori più utili al fine del monitoraggio del Piano e, più in generale, dello statoambientale del territorio e comunque dei quali siano reperibili informazioni aggiornateed atten<strong>di</strong>bili.Nella Tabella 4.2.2 si riportano i 90 in<strong>di</strong>catori del Piano <strong>di</strong> monitoraggio del PSCvigente, ripartiti sulla base delle tre categorie sopra riportate (verde: in<strong>di</strong>catorimisurabili; giallo: in<strong>di</strong>catori non significativi; arancione: in<strong>di</strong>catori non misurabili o<strong>di</strong>fficilmente misurabili).Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 81


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Tabella 4.2.2 – Verifica <strong>di</strong> adeguatezza degli in<strong>di</strong>catori del Piano <strong>di</strong> monitoraggio delPSC vigente (verde: in<strong>di</strong>catori misurabili; giallo: in<strong>di</strong>catori non significativi; arancione:in<strong>di</strong>catori non misurabili o <strong>di</strong>fficilmente misurabili).In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualiKyoto forest m 2 <strong>Val</strong>uta lo stato <strong>di</strong> realizzazionedelle Kyoto ForestARIARUMOREconcentrazione Ozono (O 3 ) µg/m 3concentrazione Benzene(C 6 H 6 )concentrazione Piombo (Pb)emissione annuacomplessiva <strong>di</strong> CO 2equivalenteconcentrazione Polveri sottili(PM 10 )emissioni totali <strong>di</strong> inquinanti(SO 2 , NO X , CO, COV,particolato, CO 2 ) pertipologianumero <strong>di</strong> caldaie a metanosul totale degli impianti <strong>di</strong>riscaldamentoµg/m 3 e n.superamentiµg/m 3 e n.superamentiton/anno,percentualeriferita al valoredel 1998µg/m 3 e n.superamentiKg/tep, ton/annon.Dati monitorati regolarmentetramite le stazioni fisse <strong>di</strong>monitoraggio della qualitàdell’aria <strong>di</strong> Cittadella e <strong>di</strong> ViaSpalato ed elaborati da ARPANon calcolabile annualmente,in quanto derivante da unastima effettuata dal PECDati monitorati regolarmentetramite la stazione fissa <strong>di</strong>monitoraggio della qualitàdell’aria <strong>di</strong> Via Spalato edelaborati da ARPANon calcolabile annualmente,in quanto derivante da unastima effettuata dal PECDato <strong>di</strong>fficile da recuperare epoco significativo ai fini delmonitoraggio del PSCConcentrazione polliniche n° granuli /m 3 Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel temposuperficie del territoriocomunale interessate daciascuna classe acusticanumero <strong>di</strong> abitanti cherisiedono nelle sei classiacustichepopolazione residenteall’interno delle fasce <strong>di</strong>pertinenza che circondano leinfrastrutture ferroviariepopolazione residente vicinoall’aeroportoha, %n. - %n. - %n. - %Dati calcolabili tramite il GIS,partendo dalla ZAC in formatoshapefileRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 82


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualiRUMOREin<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> criticità acusticadei territori urbanizzati ICA65%Non calcolabile, in quanto nonesiste una mappatura dellareale esposizione al rumorevolumi esondabili da sistemi<strong>di</strong> laminazione delle pienem 3Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoLivello Inquinamento daMacrodescrittori (LIM),Stato Ecologico (SECA),Stato Ambientale (SACA)dei Corsi d’AcquaSuperficialiclassiDati monitorati ed elaboratiregolarmente da ARPAquantitativi delle acquesotterranee emunti a scopiidropotabili complessivi eper pozzom 3 /annoStato Chimico (SCAS), StatoQuantitativo (SquAS) eStato Ambientale (SAAS)delle Acque SotterraneeclassiDati monitorati regolarmenteda ARPARISORSE IDRICHEpercentuale <strong>di</strong> acquaimmagazzinata riutilizzataper fini compatibiliapplicazione del deflussominimo vitale (DMV) allerichieste <strong>di</strong> derivazione delleacque superficiali%%Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempocapacità residua perdepuratoreAEDato (da richiedere al gestore)utile al fine <strong>di</strong> verificare lapossibilità <strong>di</strong> trattamento deireflui generati da nuoveprevisioni urbanistichepopolazione servita dasistemi <strong>di</strong> trattamento deireflui (dato totale e/o perdepuratore)AE, %Dato (da richiedere al gestore)utile al fine <strong>di</strong> valutare lapercentuale degli abitantiserviti da depurazioneper<strong>di</strong>te della reteacquedottisticam 3 /anno, %Dato (da richiedere al gestore)utile al fine <strong>di</strong> fornireun’in<strong>di</strong>cazione dell’efficienzadel sistema acquedottisticovariazione delle aree e deivolumi esondabili dei corpiidrici principalim 2 e m 3Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 83


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualivolume complessivo <strong>di</strong>riserva idrica stoccata nellevasche <strong>di</strong> accumulom 3Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoSUOLO E SOTTOSUOLOBIODIVERSITA E PAESAGGIOInterventi <strong>di</strong> bonifica emessa in sicurezzapermanentesiti contaminati dabonificare<strong>di</strong>scariche attive e <strong>di</strong>smesse n.percentuale <strong>di</strong> superficieimpermeabilizzatavolumi da estrarre previstinegli strumenti <strong>di</strong>pianificazione settorialecomplessivi e per bacinoidrograficouso del suolo sud<strong>di</strong>viso percategorie <strong>di</strong> coperturasuperficie delle areeprotettenumero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici incongruidelocalizzati sul totaleestensione delle siepiperimetrali <strong>di</strong>mascheramento in funzionedei perimetri da mascherareestensione dei corridoiecologici per ciascunatipologia <strong>di</strong> rete ecologica(<strong>di</strong> bacino, del reticolominore, ad elementi <strong>di</strong>ffusi,urbana, locale)dotazione <strong>di</strong> verde perabitante, in relazione aciascun settorebiopotenzialità territoriale(Btc)n.n.%m 3ha, %ha, %%m/m% rispetto altotalem 2 /abitanteMcal/m 2 /annoconnettività -Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato poco significativo ai finidel monitoraggio del PSCDati calcolabili tramite il GISDati calcolabili tramite GISDati e integrati calcolabili dalla tramite lettura il delle GISe lettura ortofotocarte ortofotocarteDati calcolabili tramite GISDati e integrati calcolabili dalla tramite lettura il delle GISe lettura ortofotocarte ortofotocarteDati da calcolaretramite Dati da GIS calcolare e in<strong>di</strong>ci tramite funzionali GISalla biomassaCONSUMIE RIFIUTIproduzione <strong>di</strong> RU annua,procapite e per frazionemerceologicat/anno - % sul tot.rifiuti prodottiDati elaborati regolarmentedallOsservatorio Provincialedei rifiutiRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 84


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualiraccolta <strong>di</strong>fferenziatacomplessiva, procapite e perfrazione merceologica% - t/anno –kg/abitanteCONSUMI E RIFIUTIENERGIA ED EFFETTO SERRARU avviati a smaltimentototali e pro capitequantità <strong>di</strong> materiali avviatia compostaggioadesione al compostaggiodomesticoMwatt elettrici e <strong>di</strong> caloreprodotti dall’impianto <strong>di</strong>trattamento termico ecapacità <strong>di</strong> recuperoenergeticoproduzione <strong>di</strong> rifiuti specialie frazione recuperatanumero <strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>lizirealizzati con l’uso <strong>di</strong> inertiriciclatit/anno –kg/abitantet/annon.Mwatt elettrici e <strong>di</strong>caloreton/anno, %n.Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoimpronta ecologica ha/abitante Dato <strong>di</strong>fficile da calcolarecopertura territoriale delteleriscaldamentoestensione pannelli solaritermici e fotovoltaiciinstallatinumero e<strong>di</strong>fici realizzati concriteri <strong>di</strong> bioarchitettura, sultotale dei nuovi interventienergia prodotta da fontirinnovabiliconsumo <strong>di</strong> tonnellateequivalenti <strong>di</strong> petroliocomplessivo e nei varisettorispese energetiche annualidegli e<strong>di</strong>fici pubblicikm <strong>di</strong> strade illuminate conlampade a basso consumon. utentim 2%Wh/anno, %tep€/annokm e % sul totaleDato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato poco significativo ai finidel monitoraggio del PSCDato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoMOBILITA’numero <strong>di</strong> utenti che siservono del trasportopubblicon.Dati da richiedere al gestoredel trasporto pubblico (TEP)Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 85


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualinumero <strong>di</strong> veicoli deltrasporto pubblico a bassoimpattoestensione delle pisteciclabili% sul parcoautomezzikmINDUSTRIA TURISMOSTRUTTURA URBANAMOBILITA’saturazione della reteinfrastrutturale viabilisticaprincipaleaziende dotate <strong>di</strong> mobilitymanagertraffico ferroviario <strong>di</strong> bacinoDisponibilità <strong>di</strong> parcheggiper abitanteDotazioni <strong>di</strong> serviziestensione della superficieurbanizzataestensione della superficieinfrastrutturalepopolazione comunaleresidenteaccessibilità delle aree <strong>di</strong>verde pubblico e dei servizilocaliframmentazione delterritorio urbanizzatoflusso/capacitàdella stradanell’ora <strong>di</strong> puntan. azienden. utentin.parcheggi/abitantem 2 /abitantehahan. ab.n. abitanti, %pop. totalekm/km 2popolazione per classi <strong>di</strong> età -numero attività nel settoreturistico certificate EMAS oISO14001numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> presenzenegli alberghi <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>numero <strong>di</strong> presenze annualiagli eventi organizzati alleFiere <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>attività produttive servitedalla rete fognariaattività produttive inprossimità del settoreresidenzialen., %n.n.ha, %ha, %Dato <strong>di</strong>fficile da recuperare eda aggiornare nel tempoDato <strong>di</strong>fficile da calcolareDato <strong>di</strong>fficile da calcolareDato <strong>di</strong>fficile da calcolareInformazioni <strong>di</strong>fficili darecuperare e da aggiornare neltempoInformazioni <strong>di</strong>fficili darecuperare e da aggiornare neltempoDato <strong>di</strong>fficile da calcolareRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 86


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.In<strong>di</strong>catore unità <strong>di</strong> misura Note eventualiaddetti nei settoriproduttivo, commerciale,terziarion.INDUSTRIAAGRICOLTURARADIAZIONInumero <strong>di</strong> certificazioniambientali (ISO 14001,EMAS, LCA)aziende che produconoprodotti con marchioECOLABELattività industriali a rischio<strong>di</strong> incidente rilevanteSuperficie Agricola Utilesuperfici a<strong>di</strong>bite adagricoltura biologicaconcentrazione <strong>di</strong> prodottifitosanitari nelle acquesuperficialiconcentrazione <strong>di</strong> nitratinelle acque sotterranee aduso idropotabile per pozzoaree oggetto <strong>di</strong>finanziamenti comunitariimpiego <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>utilizzo <strong>di</strong> fertilizzantiripartito per tipologia(fanghi <strong>di</strong> depurazione,reflui zootecnici, fertilizzantichimici)aziende agricole collettatealla rete fognaria o serviteda un sistema <strong>di</strong>depurazione privaton.n.n.haha, km 2 , %µg/lmg/lhakg/ha per annoha, kg/ha perannon.capi allevati n.addetti in agricoltura n.abitanti impattati dalle lineeATemittenti ra<strong>di</strong>otelevisivepresenti in centro urbanostazioni ra<strong>di</strong>o-baseautorizzaten., %n.n.Informazioni <strong>di</strong>fficili darecuperare e da aggiornare neltempoInformazione <strong>di</strong>fficili darecuperare e da aggiornare neltempoInformazioni <strong>di</strong>fficili darecuperare e da aggiornare neltempoRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 87


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: ARIAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaKyoto forest m 2 -Verificare il rispettodegli obiettivi del PSCtelerilevamento,attuazione POCogni 5 anniAmministrazionen.d.concentrazioneOzono (O 3 )µg/m 3 en.superamentiDLGS183/2004Verificare il rispettodella normativa el’evoluzione nel tempoTramitecampionamento(me<strong>di</strong>a oraria)annualeARPA120 µg/m 3(valore maxgiornaliero –max 25superamentiannui)concentrazioneBenzene (C 6 H 6 )µg/m 3 en.superamentiDM 60/2002Verificare il rispettodella normativa el’evoluzione nel tempoTramitecampionamento(me<strong>di</strong>a annuale)annualeARPA5 µg/m 3 (me<strong>di</strong>aannuale)concentrazionePiombo (Pb)µg/m 3 en.superamentiDM 60/2002Verificare il rispettodella normativa el’evoluzione nel tempoTramitecampionamento(me<strong>di</strong>a annuale)annualeARPA0,5 µg/m 3(me<strong>di</strong>a annuale)concentrazionePolveri sottili(PM 10 )µg/m 3 en.superamentiDM 60/2002Verificare il rispettodella normativa el’evoluzione nel tempoTramitecampionamento(me<strong>di</strong>a 24 ore - n.superamenti annui- ne<strong>di</strong>a annua)annualeARPA50 µg/m 3 (me<strong>di</strong>a24 ore) - max 7superamentiannui; 20 µg/m 3(me<strong>di</strong>a annuale)n.d.: non determinabileRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 89


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RUMOREIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliasuperficie delterritoriocomunaleassociata aciascuna classeacusticaha - %L.R. 15/2001- L. 447/95Evidenzia l’impattodelle sorgentiacustiche sul territoriocomunalePartendo dallamappa dellazonizzazioneacustica del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>si calcola l’areaassociata alle zoneappartenenti aciascuna classeacusticaogni 5 anniAmministrazionen.d.numero <strong>di</strong>abitanti cherisiedono nellesei classiacustichen. - %LQ n. 447/95- LR 15/01Evidenzia l’impattodelle sorgentiacustiche sugli abitantiche risiedono nellevarie zone del <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Parma</strong>Partendo dallamappa dellazonizzazioneacustica del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>si calcola ilnumero <strong>di</strong> abitantiche risiedonoall’interno <strong>di</strong>ciascuna classeacusticaogni 5 anniAmministrazionen.d.popolazioneresidenteall’interno dellefasce <strong>di</strong>pertinenza chen. - %LQ n. 447/95DPCM01/03/91DPCM14/11/97Determina l’impattodella rete ferroviarianei confronti dellapopolazione residenteall’interno delle fascePartendo dallamappa dellazonizzazioneacustica del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,ogni 5 anniAmministrazionen.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 90


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RUMOREIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliacircondano leinfrastruttureferroviarieDlgs 459/98 <strong>di</strong> pertinenza si intersecano lefasce <strong>di</strong> pertinenzache circondano leinfrastruttureferroviarie con lapopolazioneresidentepopolazioneresidente vicinoall’aeroporton. - %LQ n. 447/95DPCM01/03/91Determina l’impattodell’aeroporto neiconfronti dellapopolazionePartendo dallamappa dellazonizzazioneacustica del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,si intersecaun'area <strong>di</strong> 500 mcircostantel’aeroporto (buffer<strong>di</strong> 500 m) con lapopolazioneresidenteogni 5 anniAmministrazionen.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 91


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RISORSE IDRICHEIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaT. <strong>Parma</strong> e T.Baganza: statoamb. buono al2016LivelloInquinamento daMacrodescrittori(LIM), StatoEcologico(SECA), StatoAmbientale(SACA) dei Corsid’AcquaSuperficialiclassiD.lgs152/2006 es.m.i. – PianoTutela Acque(PTA)<strong>Val</strong>utare lo stato qualiquantitativodelleacque suerficialiSi rimanda alparagrafo delQuadroConoscitivo SA5.3.4.1annualeARPAT. Enza:mantenimentodello stato amb.buono al 2016;F. Taro:mantenimentostato amb.buono al 2016;T. Cinghio eCanale NaviglioNavigabile: statoamb. sufficienteal 2016; CanaleGalasso: statoamb. sufficienteal 2016quantitativi delleacquesotterraneeemunti a scopim 3 /anno -Misurare l’impattoquantitativo derivantedalla captazione delleacqueTramite i datiraccolti dai gestoridei pozziidropotabiliannualeAmministrazionen.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 92


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RISORSE IDRICHEIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaidropotabilicomplessivi e perpozzo(ASCAA ed ENIA)Stato Chimico(SCAS), StatoQuantitativo(SquAS) e StatoAmbientale(SAAS) delleAcqueSotterraneeclassiD.lgs152/2006 es.m.i. – PianoTutela Acque(PTA)<strong>Val</strong>uta lo stato qualiquantitativodelleacque sotterraneeSi rimanda alparagrafo delQuadroConoscitivo SA5.3.3.1annualeARPAstato ambientalebuono al 2016capacità residuaper depuratoreAED.lgs152/2006 es.m.i – PianoTutela Acque(PTA)Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionedel grado <strong>di</strong>saturazione <strong>di</strong> undepuratoreSi calcolasottraendo allacapacitàpotenzialedell’impianto (AE)la capacitàutilizzata (AE)annualeAmministrazione,ENIA> 0popolazioneservita dasistemi <strong>di</strong>trattamento deireflui (dato totalee/o perdepuratore)AE - %D.lgs152/2006 es.m.i – PianoTutela Acque(PTA)Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionedel grado <strong>di</strong> coperturaterritoriale del sistemadepurativoSi valuta in modoterritorialeverificando la<strong>di</strong>stribuzione dellarete fognariaannualeAmministrazione,ENIAn.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 93


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RISORSE IDRICHEIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaper<strong>di</strong>te della reteacquedottisticam 3 /anno- %-Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionedell’efficienza e dellostato della reteacquedottisticaSi calcolasottraendo aiquantitativi <strong>di</strong>acqua sotterraneaemunta iquantitativirecapitati agliutentiogni 5 anniAmministrazione,ENIAn.d.Percentuale <strong>di</strong>abitanti servitidalla reteacquedottistica% -Fornire un’in<strong>di</strong>cazionedel grado <strong>di</strong> coperturaterritoriale del sistemaacquedottisticoDai dati delgestore delservizioannualeAmministrazione,ENIAn.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 94


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: SUOLO E SOTTOSUOLOIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliainterventi <strong>di</strong>bonifica e messain sicurezzapermanenten.D.lgs152/2006 es.m.i.Verifica della presenza<strong>di</strong> interventi bonifica omessa in sicurezzapermanente <strong>di</strong> sitiinquinatiSomma delle areein cui sono statieffettuatiinterventi <strong>di</strong>bonifica o messain sicurezzapermanenteogni 5 anniAmministrazionen.d.siti contaminatida bonificaren.D.lgs152/2006 es.m.i.Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionedella presenza <strong>di</strong> siticontaminati dabonificare nel territorioin esameSomma delle areeclassificate comesiti contaminatiogni 5 anniAmministrazionen.d.<strong>di</strong>scariche attivee <strong>di</strong>smessen.D.lgs152/2006 es.m.i.Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionedella presenza <strong>di</strong><strong>di</strong>scariche attive e<strong>di</strong>smesse nel territorioin esameSomma delle areeinteressate da<strong>di</strong>scariche attive e<strong>di</strong>smesseogni 5 anniAmministrazionen.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 95


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: BIODIVERSITA E PAESAGGIOIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliauso del suolosud<strong>di</strong>viso percategorie <strong>di</strong>coperturaha , % -Fornisce unin<strong>di</strong>cazionedelle tipologie <strong>di</strong>utilizzo dei suoli edevidenzia lacaratterizzazionepaesistica del territorioin esamerelativamente aipaesaggi rurali enaturaliMe<strong>di</strong>anteMe<strong>di</strong>anteriferimento alleriferimento allecategorie dell’usocategorie CORINEdel suolo dellaLand Cover sullaRegione Emiliabase <strong>di</strong> foto aereeRomagna eortofotocarteogni 5 anni Amministrazione n.d.superficie dellearee protetteha , % -<strong>Val</strong>utare la percentuale<strong>di</strong> superficie coperta daaree protetteSulla base deidocumenti istitutiviogni 5 anni Amministrazione n.d.numero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiincongruidelocalizzati sultotale% -permette <strong>di</strong> valutare lostato <strong>di</strong> avanzamentodella delocalizzazionedegli e<strong>di</strong>fici incongruiconteggio ogni 5 anni Amministrazione 100%dotazione <strong>di</strong>verde perabitantem 2 /abitante-<strong>Val</strong>utare la <strong>di</strong>sponibilità<strong>di</strong> aree <strong>di</strong> verdepubblico in rapportoall'incremento dellapopolazione comunaleSomma delle areea<strong>di</strong>bita a verdepubblico inrapporto al numero<strong>di</strong> abitantiogni 5 anniAmministrazioneverificastandardRichard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 96


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: CONSUMI E RIFIUTIIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaproduzione <strong>di</strong> RUannua, procapitee per frazionemerceologicat/anno -% sultot. rifiutiprodottiD.lgs152/2006 es.m.i.In<strong>di</strong>catore chepermette <strong>di</strong> valutare laripartizione dellaproduzione dei RUsulla base dellatipologia dei rifiuti,evidenziando letipologie <strong>di</strong> rifiutomaggiormenteimpattanti in termini <strong>di</strong>quantitàSi sommano icontributi relativi aciascuna frazionemerceologica ed,eventualmente, sicalcola lapercentualerispetto allaproduzionecomplessivaAnnuale amministrazione n.d.raccolta<strong>di</strong>fferenziatacomplessiva,procapite e perfrazionemerceologica% -t/anno –kg/abitanteD.lgs152/2006 es.m.i.Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionesull’efficacia dellepolitiche <strong>di</strong> gestionedei rifiuti urbaniSi sommano icontributi dellaraccolta<strong>di</strong>fferenziatarelativi a ciascunafrazionemerceologicaAnnualeamministrazione≥35% (per laR.D.complessiva)RU avviati asmaltimentototali e procapitet/anno –kg/abitanteD.lgs152/2006 es.m.i.,Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionesulle tendenze nellosmaltimento dei rifiutiSi sommano iquantitativi <strong>di</strong>rifiuti avviatiannualmente asmaltimentoannuale Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 97


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: CONSUMI E RIFIUTIIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaquantità <strong>di</strong>materiali avviatia compostaggiot/annoD.lgs152/2006 es.m.i.Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionesull’efficacia dellepolitiche <strong>di</strong> gestionedei rifiuti urbaniSi sommano iquantitativi <strong>di</strong>rifiuti avviatiannualmente acompostaggioannuale Amministrazione n.d.adesione alcompostaggiodomesticon.D.lgs152/2006 es.m.i.Fornisce un’in<strong>di</strong>cazionesull’efficacia dellepolitiche <strong>di</strong> gestionedei rifiuti urbaniSi conta il numero<strong>di</strong> adesioni alcompostaggiodomesticoannuale Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 98


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: ENERGIA E EFFETTO SERRAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliacoperturaterritoriale delteleriscaldamenton. utenti -<strong>Val</strong>uta il progressodella realizzazionedella rete delteleriscaldamentoConteggio delnumero <strong>di</strong> utentiallacciati alla reteogni 5 anniAmministrazione,ENIAn.d.energia prodottada fontirinnovabiliWh/anno, %L. n.10/91Definisce la quantità <strong>di</strong>energia prodotta dafonti alternative erinnovabili in un annoVerifica progetti ogni 5 anni Amministrazione n.d.Impiantiproduttori <strong>di</strong>energia da fontirinnovabili cherichiedonoautorizzazioneunican.D.lgs.387/2003<strong>Val</strong>uta il numero <strong>di</strong>impianti che utilizzanofonti <strong>di</strong> energiarinnovabili, qualein<strong>di</strong>catore in<strong>di</strong>retto delgrado <strong>di</strong>sensibilizzazioneConteggio ogni 5 anni Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 99


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: MOBILITA'In<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore soglianumero <strong>di</strong> utentiche si servonodel trasportopubblicon. -<strong>Val</strong>utare l'efficienza delservizio del trasportopubblicoStima degli utentiche utilizzano ilservizioannualeAmministrazione,TEPn.d.numero <strong>di</strong> veicolidel trasportopubblico a bassoimpatto% sulparcoautomezziL.R. n. 30 del02/10/1998 es.m.i.<strong>Val</strong>utare l'impegno deltrasporto pubbliconella riduzionedell'inquinamentoConteggio delparco veicoli a<strong>di</strong>sposizioneannualeAmministrazione,TEPn.d.estensione dellepiste ciclabilikm -<strong>Val</strong>utarel'avanzamento dellarealizzazione <strong>di</strong>infrastrutture per iltrasporto sostenibileCalcolo dellalunghezza dellepiste ciclabilirealizzateannuale Amministrazione n.d.saturazione dellareteinfrastrutturaleviabilisticaprincipaleflusso/capacitàdellastradanell’ora<strong>di</strong> punta-<strong>Val</strong>utare l'efficaciadegli interventi e dellepolitiche volti amigliorare l'efficienzadelle intrastrutturestradali principaliRapporto tra ilflusso <strong>di</strong> veicoli ela capacità dellastrada nell'ora <strong>di</strong>punta (calcolata inbase alle suecaratteristiche),calcolato perciascun asseviabilistico sullain occasione<strong>di</strong> ognivariante alPSCAmministrazione < 80%Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 100


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: MOBILITA'In<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliabase <strong>di</strong> misurazionie simulazioniaziende dotate <strong>di</strong>mobility managern.aziende-<strong>Val</strong>utare l'adozione <strong>di</strong>politiche <strong>di</strong> gestioneambientale <strong>di</strong> impresaConteggio delleaziende presentisul territorio dotatedel mobilitymanagerannuale Amministrazione n.d.Disponibilità <strong>di</strong>parcheggi perabitanten.parcheggi/abitante-<strong>Val</strong>utare la <strong>di</strong>sponibilitàdel servizioRapporto trasuperficiedestinata aparcheggio enumero <strong>di</strong> abitantiresidenti egravitantiannualeAmministrazione,TEPn.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 101


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: STRUTTURA URBANAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliadotazione <strong>di</strong>servizim 2 /abitante-<strong>Val</strong>utare la dotazione<strong>di</strong> serviziTramite i dati delPiano dei Serviziogni 5 anni Amministrazione 30 m 2 /abitanteestensione dellasuperficieurbanizzataha -<strong>Val</strong>utare l'occupazionedel territorio da partedel territoriourbanizzatoSomma delle areeclassificate comeurbanizzateogni 5 anni Amministrazione n.d.popolazionecomunaleresidenten. ab. -<strong>Val</strong>utare l'attrattivitàdel territorio comunaleConteggio ogni 5 anni Amministrazione n.d.popolazione perclassi <strong>di</strong> età- -<strong>Val</strong>utare l'evoluzionedella popolazionecomunaleNumero abitantiper classe <strong>di</strong> etàogni 10 anni Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 102


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: TURISMOIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore soglianumero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>presenze neglialberghi <strong>di</strong><strong>Parma</strong>n. -<strong>Val</strong>utare l'effetto dellepolitiche turisticheConteggio delleprenotazioni neglialberghi delterritoriocomunaleannuale Amministrazione n.d.Offerta recettivan.strutturee/o n.postiletto-<strong>Val</strong>utare la ricettivitàturistica del territoricomunaleConteggio dellestrutture e/o deiposti letto<strong>di</strong>sponibili instrutturealberghiere edextra-alberghiereannuale Amministrazione -Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 103


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: INDUSTRIAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaattivitàproduttive inprossimità delsettoreresidenzialeha, % -Evidenziare l’impattodei siti industriali sulleresidenzeCostruzione <strong>di</strong> unbuffer <strong>di</strong> 100 mintorno alla areeresidenziali ein<strong>di</strong>viduazione deisiti produttivi chevi ricadonoogni 5 anni Amministrazione n.d.addetti neisettoriproduttivo,commerciale,terziarion. -<strong>Val</strong>utare i livellioccupazionali neisettori produttivo,commerciale, terziarioConteggio ogni 5 anni Amministrazione n.d.attività industrialia rischio <strong>di</strong>incidenterilevanten. -<strong>Val</strong>utare la presenza <strong>di</strong>attività a rischioConteggio annuale Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 104


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: AGRICOLTURAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaSuperficieAgricola Utileha -Misurare l'incrementoo la <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong>territorio agricolo utileo terreno arabile, inquanto territorioproduttivo perl'autonomia alimentaredel territorioDai dati deicensimentidell'agricolturanazionali e/oregionaliogni 10 anniAssociazioni <strong>di</strong>categoria,Amministrazionen.d.concentrazione <strong>di</strong>nitrati nelleacquesotterranee aduso idropotabileper pozzomg/lD.lgs152/2006 es.m.i. – PianoTutela Acque(PTA)<strong>Val</strong>utare la pressionedelle aziende agricoleesercitata sulle risorseidricheTramitecampionamentoannuale gestore ≤ 25 mg/lcapi allevati n. -<strong>Val</strong>utare la rilevanzadell'attività zootecnicanell'economia localeDai dati deicensimentidell'agricolturanazionali e/oregionaliogni 10 anni Amministrazione n.d.addetti inagricolturan. -<strong>Val</strong>utare i livellioccupazionali nelsettore dell'agricolturaConteggio ogni 10 anni Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 105


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: AGRICOLTURAIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaNumero <strong>di</strong>aziende agricolen. -Misurare le variazioninel tempo del numerodelle aziende agricolepresenti nel territorioDai dati deicensimentidell’agricolturaNazionali e/oregionaliogni 5 anni Amministrazione -Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 106


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Componente: RADIAZIONIIn<strong>di</strong>catoreunità <strong>di</strong>misurariferimentonormativoscopo calcolo frequenzaresponsabilemonitoraggiovalore sogliaabitanti impattatidalle linee ATn., %DPCM23/04/92DPCM28/10/95 LQ36/2001Dir 197/2001E’ utilizzato perdeterminare il numero<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e <strong>di</strong> abitantisoggetti all’impattogenerato da ciascunacampata <strong>di</strong> ogni lineaSi intersecano lefasce <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong>ciascuna lineaelettrica con ilnumero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiogni 5 anni Amministrazione n.d.emittentira<strong>di</strong>otelevisivepresenti incentro urbanon.DM 381/98LR 30/2000Quantificare le fonti <strong>di</strong>pressione sul territorioper i campi ara<strong>di</strong>ofrequenzeConteggio delleemittentiogni 5 anni Amministrazione n.d.stazioni ra<strong>di</strong>obaseautorizzaten.L.R. 30/2000,DM 381/98<strong>Val</strong>utare la <strong>di</strong>ffusione<strong>di</strong> antenne ra<strong>di</strong>o-basequali sorgenti <strong>di</strong>ra<strong>di</strong>azioni elettromagneticheConteggio annuale Amministrazione n.d.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambiter maggio 2010 107


Città <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> Piano Strutturale Comunale. <strong>Val</strong>.S.A.T.Richard Burdett - CAIRE Urbanistica - Ambitermaggio 2010108


PPA<strong>Val</strong>.S.A.TRMA2020

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