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ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano<strong>ISSN</strong> <strong>1974</strong>-<strong>0301</strong>


SommarioN.382NovembreDicembre2010Sci di fondoA 38 anni la Marcialongadiventa “young” Giustino Del Vecchio 6Gran Fondo Val Casiestorna Bjoerndalen Stefano Girardi 10Skiman di te stesso per la Marcialonga Stefano Girardi 14In giro per l’Europa Myriam Cusini 20Editrice Jet Sport S.a.s.Redazione e amministrazioneViale Zara, 3 - 20159 MilanoTel. (02) 87395525 - 3335333824Fax (02) 45473796E-mail: rivistavai@tin.itDirettore responsabileGiustino Del VecchioCollaboratoriGiada Bigardi, Giuliana Cassani,Silvia Ciaccio, Angelo Corradini,Myriam Cusini, Renata D’Antoni,Cesare De Monte, Stefano Girardi,Pietro Illarietti, Giordano Maderna,Antonio Mazzeo, Camillo Onesti,Delfino Sartori, Stefano Scevaroli,Nicoletta Zardini, Wanda ZucchiImpaginazioneGiada BigardiAbbonamento annuoa partire da qualsiasi meseItalia € 20; estero € 31.L’importo può essere versatosul c/c postale n° 12218202intestato a Jet Sport s.a.s.Viale Zara, 3 20159 Milanooppure con vaglia postaleo assegno. Per il cambio diindirizzo inviare € 1 in francobollioltre alla fascetta di spedizioneAutorizzazione delTribunale di Milanon.376 del 5/11/1976.Pubblicità inferiore al 50%.Proprietà riservata. E’ vietatala riproduzione di articoli ofotografie anche citando la fonte.Manoscritti e fotografie se nonpubblicati non si restituisconoFotolito e stampaGraphicscalve S.p.A.Vilminore di Scalve (BG)MaterialiTre paia di sci in uno con Clip Clap Giorgio Brusadelli 12Sport e saluteUna mano tesa per uscire dal doping Giada Bigardi 22UltramaratonaLupatotissima: l’importante è esserci Renata D’Antoni 24CronacheSci di fondo 27Podismo competitivo 27Appuntamenti 27Aziende 28Agenda del fondista 29Percorsi circolari 30Manifestazioni podistiche 31VAI é anche on lineleggilo con un clicwww.rivistavai.comVAI 382 5


Sci di fondoA 38 anni la Marcialongadiventa “young”La famiglia della storica granfondo trentinasi prepara già a festeggiare i suoi 40 anni e si allargae abbraccia una nuova edizione pensata per i piccoli fondistidi Giustino Del VecchioTrentotto anni e non sentirli. Già, perché la Marcialongamigliora con il passare degli anni. Un po’ comesuccede con il vino buono, tanto che il presidentedel comitato Alfredo Weiss ha reso noto che per la prossimaedizione, quella in programma per il 30 gennaio, sonogià stati prenotati la bellezza di 7.200 pettorali. Numerodi tutto rispetto che, se non fosse che il limite di iscrizioniè già stato raggiunto, crescerebbe ancora, ma che rispecchiapienamente quello che è il blasone della storicacompetizione trentina. Una manifestazione ormai entratastabilmente nella leggenda e che si ripete ogni anno –eccetto i “buchi” delle edizioni 1975, 1989 e 1990 – a partiredal 1971 l’ultima domenica del mese di gennaio. La famae l’unanimità dei consensi raccolti nei decenni dallaMarcialonga è tale da aver addirittura scavalcato i confiniinvernali con la nascita di due “sorelle minori”: la MarcialongaRunning, gara podistica nata nel 2003 e in programmaper la prima domenica di settembre, e la MarcialongaCycling, granfondo dedicata agli appassionati di ciclismo,nata nel 2007 e solitamente in programma per la primadomenica di giugno (nel 2009 si è svolta l’ultima di maggio).Sulla scia di queste due fortunate appendici – la granfondociclistica ha registrato 1.400 presenze già nell’annoinaugurale – Weiss e il comitato che presiede hanno giàpensato a nuovi innesti da aggiungere in parallelo allaMarcialonga “classica” – nelle versioni da 70 km (da Moenaa Cavalese) e light (45 km da Moena a Predazzo) – allaMarcialonga Stars, la gara di solidarietà a favore della lottaai tumori, e alla Mini Marcialonga per i più piccoli. Grandenovità dell’edizione 2011 sarà la Marcialonga Young,che vedrà protagoniste le giovani promesse del futuro inazione su un percorso ridotto. E non è ancora finita, perchéper il 2013, anno in cui la Val di Fiemme ospiterà anchei Campionati del Mondo di Sci Nordico, è previsto un altroingresso nella grande famiglia della Marcialonga: in occasionedel quarantesimo anniversario si correrà infattiun’inedita Marcialonga Story, con gli atleti che indosserannosci e abbigliamento d’epoca per rendere un sentitoomaggio ai primi, grandi, pionieri delle gran fondo. Anchese, a differenza di allora, i protagonisti di questa allegrasfilata scieranno sulla distanza di soli 15 chilometri conpartenza fissata dallo Stadio del Fondo di Lago di Teseroe arrivo in viale Mendini a Cavalese con giro di boa a Molina.Un’ingegnosa invenzione del team organizzatore,pensata proprio per far rivivere emozioni e colori di untempo con un pittoresco tuffo nella memoria. Pittorescosì, ma senza scherzare, perché quanti vorranno prendereparte alla prova già inserita a calendario per il 26 gennaio2013 dovranno sottoporre la propria attrezzatura e relativoabbigliamento d’epoca al vaglio di un’apposita commissioneesaminatrice, alla quale toccherà convalidarel’autenticità vintage dei materiali in questione. La data limitedi produzione della dotazione di gara è il 1982: perfortuna c’è tempo fino al 2013 per rovistare in soffitta ochiedere ad amici e parenti qualche bel esemplare deitempi andati, da sfoggiare con orgoglio ai nastri di partenzadella gara di fondo più originale che si possa pensare.Anche perché l’evento revival avrà una vetrina d’eccezione,dato che Marcialonga Story anticiperà di un mesela terza edizione in terra trentina dei Campionati delMondo di Sci Nordico, che tornano in Val di Fiemme a undecennio esatto dall’ultima volta, quella targata 2003.Sarà quindi una Marcialonga “Eroica”, sullo stile della miticacicloturistica toscana che dal 2007 ha risvegliato in Italiaun certo gusto per le gare endurance approcciate constile antico. A tal proposito, proprio come già fatto dallamanifestazione della due ruote, ancora non paghi di6 VAI 382 VAI 382 7


Sci di fondoquanto fatto per riportare a galla i tempi eroici del fondoche fu, Alfredo Weiss e i suoi collaboratori si sono spinti finoa istituire un vero e proprio “Registro degli Sci d’Epoca”che raccoglierà notizie, dati e immagini di sci costruitiin epoche diverse e ancora funzionanti. Per ricevere la targhetta“Story”, occorre spostare ancora più indietro lelancette rispetto a quanto previsto per la partecipazioneagonistica: otterranno la patente di Sci d’Epoca solo gli attrezzicon data di fabbricazione antecedente al 1976, annospartiacque per il passaggio dagli attacchi da 75mm aquelli più moderni da 35mm. Dagli sci stretti che furono aquelli che saranno. Perché, come già anticipato in apertura,la novità della Marcialonga 2011 sarà l’attenzione dataai più piccoli con la prima edizione “Young”. Uno sforzoorganizzativo cui gli organizzatori sono stati con piacerecostretti dalla grande affluenza di richieste pervenute. Cosìche, giocoforza, il comitato presieduto da Alfredo Weissè stato più che lieto di trovare uno spazio da dedicare allecategorie di mini-fondisti non ammesse alla Marcialongadegli adulti; un modo per far vivere anche ai più giovaniquelle emozioni che la granfondo ai piedi delle Dolomitiregala a migliaia di appassionati da quasi 40 anni e percoccolare un pubblico di appassionati e praticanti in costanteascesa. Tutto questo è stato reso possibile grazie anchealla preziosa collaborazione dell’Unione Sportiva Cornaccidi Tesero guidata dal presidente Giuliano <strong>Vai</strong>a.La Marcialonga 2011 muoverà però i primi passi all’insegnadella beneficenza con Marcialonga Stars, passerella divip e personalità note provenienti da vari ambiti (sport,spettacolo e esponenti politici locali) in favore della LegaItaliana per la Lotta contro i Tumori (LILT). I partecipanti,selezionati su base di inviti da parte del comitato organizzatore,saranno protagonisti di una gara di fondo noncompetitiva su un anello di circa 3 km da effettuarsi alloStadio del fondo di Lago di Tesero. Data la natura pura-8 VAI 382mente di contorno e a sfondo benefico della manifestazionegli ospiti che non hanno mai praticato sci di fondopotranno comunque percorrere i 3.000 metri del tracciato,calzando però le ciaspole al posto degli sci stretti. Trale personalità che non sono volute mancare alle scorse edizionidella Marcialonga Stars citiamo i nomi del campionedel mondo di motociclismo Roberto Locatelli, dell’olimpionicodi canottaggio Antonio Rossi e, ancora, quelli diAntonella Bellutti, Claudio Chiappucci, Maurizio Fondrieste Gianni Bugno, solo per citarne alcuni. Chiusa la parentesidelle celebrità, i primi partecipanti a calcare i binariche il giorno successivo vedranno all’opera i campioni giàaffermati saranno i cuccioli del fondo: i piccolissimi atletitra i 6 e i 12 anni, non compresi in nessuna categoria, potrannomuovere i primi passi alternati con la “Mini Marcialonga”lungo tre chilometri di un percorso ad anello resosemplicissimo proprio per consentire loro di disputarela loro prima gara – non competitiva – in tutta tranquillitàe senza difficoltà tecniche. Terminata la sfilata dei cuccioli(il via è fissato per le 14.30) dalle 15.30 toccherà ai giovanidella categoria “Ragazzi” (nati negli anni 1997 e1998) affrontarsiin una gara al ritmo del passo alternato lungo untracciato di quattro chilometri disegnato all’interno dellostadio. Il centro del fondo di Lago di Tesero aprirà invecele sue porte domenica mattina dalle 9 a MarcialongaYoung, destinata alle categorie Allievi (nati negli anni1995 e 1996), Aspiranti femminile (1993-1994) e Juniorfemminile (1991-1992), che sulle tracce della Marcialonga“dei grandi” ricopriranno i 9 km di un percorso che da Lagoporta in località Cascata e infine a Cavalese. Con dieciminuti di ritardo rispetto a queste categorie partiranno imaschi Aspiranti e Junior, che a differenza delle loro coetaneescivoleranno a passo di tecnica classica per cinquechilometri in più (totalizzandone14) effettuando un passaggioanche per Molina di Fiemme prima di giungere aCavalese, dopo aver fronteggiato la celebre salita dellaCascata che nel corso dei decenni è stata decisiva per il podioMarcialonga. Ovviamente, però, tutta l’attenzione saràpuntata sull’appuntamento agonistico dei campioni.Chissà se quest’anno sarà la volta buona per rivedere ilpubblico in piazza a Cavalese applaudire un atleta italianomentre taglia il traguardo per primo. L’ultimo azzurro adessersi aggiudicato la gara sulla distanza più lunga è statoFulvio Valbusa nel 2000, con un podio maschile interamentetricolore e completato da Leonardo Follis e FabioGiacomel. Mentre tra le donne – che partecipano dall’edizione1978 – l’ultimo successo di un’atleta di casa nostra èdatato 2006, quando Cristina Pauselli bissò la vittoriadell’anno precedente realizzando una storica triplettagrazie all’oro di Gabriella Paruzzi targato 2004. L’ultimaedizione è stata completo appannaggio della Svezia, aggiudicatasitutte le posizioni sui podi delle gare maschili efemminili tranne quello riservato al terzo posto, andato alnorvegese Jorgen Aukland. Una gara risolta dalla bagarresulla salita della Cascata con Oscar Svärd bravissimo nell’averela meglio sul connazionale Ahrlin e sullo stesso Aukland.Meno emozionante la versione al femminile, conun dominio incontrastato della Hansson. Detto della lungaastinenza degli italiani dal primo gradino del podio sulladistanza dei 70 km rimane comunque da sottolinearel’ottima prestazione generale degli atleti azzurri nell’ultimaMarcialonga Light, la versione da 45 km che l’annoscorso è stata appannaggio completo degli atleti di casacon Fulvio Scola primo davanti a Luca Orlandi e Alex Vanzettie Antonella Confortola a fregiarsi dell’oro sul gradinopiù alto di un podio condiviso con Barbara Antonelli eSara Pellegrini. Comunque vada sarà, come sempre, unagrande festa del fondo da vivere tutti assieme, grandi epiccini.VAI 382 9


Sci di fondoGran Fondo Val Casiestorna BjoerndalenIl campionissimo norvegese iscritto alla 28 a edizione della gara altoatesina,al via anche il fuoriclasse della corsa in montagna Jonathan Wyattdi Stefano Girardidi prepararsi: il terzo week end di febbraiotorna l’appuntamento con uno degli eventi più attesidella stagione, quello con la “Gran Fondo ValE’tempoCasies”. La kermesse altoatesina, seconda per importanzain Italia e inserita in una serie di qualificati circuiti che neaumentano il prestigio – Euroloppet, Gran Fondo MasterTour – è uno degli eventi cardine dell’inverno a sci strettiche si ripete ininterrottamente dal 1984. Da allora più di42.000 fondisti – 2.430 partecipanti, da 24 differenti nazioni,solo lo scorso anno – hanno visto i nastri di partenza dellaGran Fondo Val Casies, manifestazione articolata tradizionalmentein una due giorni di gare che dà l’opportunitàdi competere ad atleti di ogni livello di preparazione e gusti:la ventottesima edizione aprirà i battenti la mattina disabato19 febbraio con le due gare in tecnica classica chel’anno scorso incoronarono i fratelli Bruno e Ivan Debertolise le fondiste italiane Eugenia Bitchougova e Barbara Antonelli.Gli atleti più preparati scivoleranno tra i 42 chilometridi binari allestiti dalla collaudatissima macchina organizzativa,affrontando la selettiva, ma affascinante salitadi Santa Maddalena. I partecipanti con meno allenamentoalle spalle potranno comunque dare sfogo alla lorovoglia di fondo con la versione del percorso ridotta a 30km. Nel pomeriggio la parola – o, meglio, la pista – passeràinvece ai giovani fondisti in erba, che potranno mettersi inmostra nella Mini Val Casies, anche qui su una duplice distanza:3 e 5 km. Tornando ai grandi, per il duplice appuntamentodella domenica (sempre 42 e 30 km) sarà la tecnicalibera a vivere la sua giornata di gloria: nella scorsa edizioneimposero la propria legge il francese AlexandreRousselet e la trentina Clara Bettega nella “lunga”, mentrela “corta” fu appannaggio dello svizzero Candide Pralonge dell’altra transalpina Anouk Faivre Picon. Per quanti, invece,volessero semplicemente gustarsi la magica atmosferadi una delle granfondo più apprezzate e ammirare ilpaesaggio circostante c’è un modo per coprire tutto il percorsotenendosi lontani dall’ansioso rincorrere del cronometroe dallo sgomitare della mischia di agonisti infervorati.Si tratta di Just for Fun, modalità di iscrizione che consentedi partire in gruppo, separati dalla folla, percorrendoi 30 km del tragitto senza alcuno stress e con il divertimentocome unico traguardo da inseguire, in compagnia diamici e familiari e del navigato team organizzatore direttoda Walter Felderer. Come di consueto, all’arrivo, per tuttigli atleti scatterà l’attesissimo pasta party, a opera di alcunirinomati cuochi della zona. Per recuperare le forze e raccontarsile impressioni di gara con gli altri fondisti davantial più meritato dei piatti fumanti! Come ogni anno il comitatoorganizzatore, rodato da 27 anni di ininterrotti successi,sta lavorando alacremente per mettere a punto ognidettaglio della manifestazione e fare in modo che nulla vadatrascurato. È già stato approntato un piano di innevamentoprogrammato per allestire il fondo della pista nonappena le temperature lo consentiranno, un fondo solidoche precederà le solite abbondanti nevicate che hannoconsentito alla Gran Fondo Val Casies di non saltare mai unappuntamento nei suoi 27 anni di storia. L’attenzione degliappassionati è già alta, a giudicare dalla quantità di richiestedi iscrizioni che stanno letteralmente sommergendo gliorganizzatori. Tra questi, a riprova della validità tecnica eagonistica dell’appuntamento con la granfondo alto atesinaè da segnalare l’attesissimo ritorno da queste partidella superstella Ole Einar Bjoerndalen. Anche se, forse,parlare di ritorno non è propriamente esatto dato chequello del quasi 37enne blasonatissimo atleta norvegese –6 ori olimpici, 4 argenti e un bronzo nel fondo – con l’AltoAdige non è certo un rapporto di primo pelo né in qualchemodo discontinuo. Il norvegese, sposato con un’italiana eresidente a Dobbiaco, è infatti solito preparare le sue sbalorditiveprestazioni proprio in Val Casies, la cui pista difondo normalmente è agibile fin dai primi giorni di dicembree comunque sempre per le feste natalizie. Idolo indiscussodel biathlon – 14 medaglie iridate, con 10 argenti, 9bronzi e 6 vittorie in Coppa del Mondo in bacheca – Bjoerndalenha anche già partecipato in passato alla Gran FondoVal Casies, apponendo la propria firma sull’albo d’orodei vincitori esattamente dieci anni fa. Per la precisionecorreva l’anno 2001 e in quella edizione anche Saskia Santer,l’atleta che sarebbe poi divenuta la cognata dell’indiscussofuoriclasse, salì sul gradino più alto del podio nellagara femminile, pure se sulla distanza dei 28 km. L’iscrizionedel mitico Bjoerndalen alla tradizionale gara della ValCasies si inserisce anche in un quadro di “diplomazia sportiva”:il mito vivente degli sci stretti è stato infatti nominato“ambasciatore” dell’appuntamento altoatesino nellanatia Norvegia.Tralasciando la parentesi dei rapporti Italia-Norvegia e tornandoa discutere di agonismo, l’edizione 2011 della granfondo della Val Casies servirà a Bjoerndalen per fare il puntosul suo stato di forma in vista dell’appuntamento con ilIl programma19 febbraio 201128 a Gran Fondo Val CasiesVal Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica classica - Partenza ore 10.00 - Tempomassimo 4,30 ore - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 ValCasies (BZ) - Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 e-mail: granfondo@valcasies.com- Iscrizioni: € 39,50 entro 31.01.11, € 44,50 entro il 19.02.11; iscrizioneper ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00 entro 19.02.10B.B. IBAN IT78R081485907000<strong>0301</strong>206834 - on line: www.valcasies.com -Euroloppet Gran Fondo Master Tour.20 febbraio 201128 a Gran Fondo Val CasiesVal Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica libera - Partenza ore 10.00 - Tempo massimoore 4,30 - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 Val Casies(BZ) Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 - e-mail: granfondo@valcasies.com- Iscrizioni: € 40,00 entro 31.01.11, € 45,00 entro 19.02.11, € 50,00 entro20.02.11; iscrizione per ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00entro 19.02.11 - B.B. IBAN IT78R081485907000<strong>0301</strong>206834 on-line:www.valcasies.com - Euroloppet - Gran Fondo Master Tour.Mondiale di Biathlon 2011 di Khanty-Mansiysk, che tornain Russia a otto anni di distanza da quello del 2003 (escludendole edizioni 2005 e dello scorso anno, valide solo comecampionati a staffetta mista). La località della SiberiaOccidentale sarà l’epicentro del biathlon internazionaledal 2 al 13 marzo, a sole due settimane di distanza dallaventottesima Gran Fondo Val Casies: una ragione in più perseguire con estremo interesse l’esito della gara e la prestazionedi Bjoerndalen, che appare tutto tranne che intenzionatoad abdicare dalla sua posizione di re indiscusso delbiathlon mondiale e a rinunciare all’opportunità di mettersial collo quella che sarebbe la quindicesima medagliad’oro iridata, oltre che la trentaquattresima in assoluto.Numeri di tutto prestigio, ai quali anche la Val Casies si candida,a modo suo, a dare supporto come “banco di prova”ideale per testare la condizione di uno dei più decoraticampioni dello sport moderno in assoluto, senza distinzionedi specialità. Pur se blasonatissimo, il nome di Bjoerndalennon è però l’unico componente del massimo firmamentodello sport internazionale tra quanti saranno presentinella starting list della gara altoatesina. Ha infatticonfermato la sua iscrizione anche Jonathan Wyatt. Dopoaver fatto faville sulla neve italiana aggiudicandosi la Ciaspoladadello scorso gennaio, il sei volte campione delmondo di corsa in montagna ha deciso di prenotare unpettorale per la Gran Fondo Val Casies 2011 e cimentarsianche sugli sci stretti. Un grande obiettivo per un grandeatleta che, indifferente all’approssimarsi dei 40 anni (è natonel dicembre del 1972) volge lo sguardo a sfide semprenuove e stimolanti. Per questo Wyatt ha posto gli occhisull’evento altoatesino, considerandola un’opportunitàtra le più allettanti a livello internazionale per prendereconfidenza ad altissimo livello con lo sci da fondo. Averloai nastri di partenza è senz’altro un grande onore per laGran Fondo Val Casies, appuntamento che d’altro canto sipuò dire in qualche modo appartenere al Dna familiare,dato che il campione neozelandese è sposato alla nazionaleazzurra di sci di fondo Antonella Confortola, atleta chequi è già salita sul gradino più alto del podio. E non una solavolta, ma in due differenti occasioni: la prima nel 1997,quando si aggiudicò la gara sulla distanza chilometrica piùcorta, e nel 2001, quando fu invece la prima tra le donne afinire la 42 km. Precedenti che, chiaramente, non farannoche aumentare la voglia di Wyatt di sbalordire anche congli sci stretti ai piedi. Staremo a vedere, di sicuro non ci saràdi che annoiarsi!10 VAI 382 VAI 382 11


MaterialiTre paia di sci in unocon Clip ClapIl nuovo sistema progettato, realizzato e brevettato dalla Slegardella Slegar, invece, il problema è risolto senza tantecomplicazioni: infatti è sufficiente un semplice Clip-Clape il gioco è fatto: in pochi secondi si possono applicare insertia squame, mohair, oppure sciolinabili in manieradifferente. Questi ultimi possono addirittura essere preparatia casa in tutta tranquillità in modo di scegliere einserire quelli più adatti al momento dell'utilizzo. Piùche per la competizione, dove comunque possono trovareapplicazione, sono ideali per l’escursionismo: glispeciali inserti in mohair dalla tenuta molto forte esicura permettono infatti di affrontare salite, ancheimpegnative, senza problema alcuno, perpoi applicare gli inserti lisci e affrontare unapiacevole discesa per il ritorno a valle. Quelloa squame va bene in ogni condizione: èsempre il miglior ripiego. Ne sa qualcosachi, un tempo, usava i Trak. Per fare unesempio in fatto di tenuta, squame omohair sarebbero ideali nel finaledella Marcialonga, sulla salitadella Cascata, quando i “nonagonisti” quelli che voglionosemplicemente levarsi lo sfiziodi portare a termine unadelle più prestigiose granfondo,arrivano con le riserve di forzaal lumicino. Detto della soletta, che èla novità assoluta, il discorso deve a questopunto coinvolgere gli sci sui quale il sistemaclip clap viene inserito, che sono i modelliPremium Classic e Platinum Classic. Il primo è unosci da turismo e allenamento con la scocca a sezionerettangolare rinforzata con fibre di vetro e anima con legnoleggero con canali d’aria e soletta sinterizzata ingrafite, disponibile nelle misure 170, 180, 190, 200 cm (ilmodello junior 14, 150, 160 cm) con larghezza di 42 mmin punta, 44 al centro e 43 in coda. Il secondo è invece unosci da competizione, sempre con scocca a sezione rettangolarecon fibre di carbonio e vetro. Ha la durezza delponte personalizzata, il che significa che può essere costruitosecondo precisi parametri relativi alle caratteristichefisiche, ad altezza, peso e tecnica di sciata di chi lo deveusare, con soletta per nevi fredde o calde.Sci che non riportano più la scritta soft, medium, hard,ma la durezza effettiva del ponte espressa in Kg e questaè da anni una delle tante innovazioni della Slegar. Puntae coda estremamente flessibili per assicurare il miglioreadattamento alla pista, anima leggera in materiale compositoa densità differenziata. Per la precisione il Rohacell,che è un espanso polimetacrilimmide, rigido, a cellechiuse, utilizzato nell’industria aerospaziale, automobilistica,navale e sportiva per la sua straordinaria leggerezza,ma nel contempo eccellente resistenza a deformazioneda compressione. Materiale ideale per resistere adelevate sollecitazioni come nel caso dello sci del quale costituisceil nucleo (o anima che dir si voglia), che viene avvoltoin una calza di fibra di vetro. La soletta è sinterizzatain grafite warm o cold trattata a pietra. Disponibilenelle misure 174, 184, 194, 204 cm (junior144, 154, 164 cm), con larghezza di 41 mmin punta, 44 al centro e 43 in coda. Di entrambii modelli Premium e Platinum c’è anchela versione skating. Se il Premium è identicoquanto a scocca (rettangolare) edisponibile nelle misure 170 , 180,190, 200 cm (junior: 140, 150, 160cm) e con larghezze di 42 - 44 –43mm, il Platinum presenta unascocca a sezione trapezoidale, che carattediGiorgio Brusadelli12 VAI 382In ogni settore nella crisi di mercato bisogna puntaresull’innovazione: presentare cioè qualcosa di diversoe funzionale di quanto già esistente, e concorrenzialein tema di prezzo. E’ essenziale ed è ciò che, da anni, stafacendo Giandomenico Tessari, titolare della Slegar, cheè poi il nome cimbro di Asiago. Con una caratterizzazioneed un’impronta personale, derivante dal fatto che lui,maestro di sci alpino, si è messo a produrre però sci dafondo. Non poteva essere diversamente considerando laconformazione del territorio che ha improntato la storiadi Asiago e dell’altopiano dei 7 Comuni legandola strettamenteallo sci nordico tanto da diventare uno dei“santuari” del fondo, del salto e della combinata che abbinale prime due specialità. In più nel suo lavoro aggiungeuna filosofia di vita di antico sapore, tutta particolare,partendo dagli anni ’60 quando papà Salvatore e zioGianbattista, fino allora falegnami, insieme ai mobili cominciaronoa produrre anche sci nel loro laboratorio incentro paese, a due passi dalla chiesa parrocchiale.Prima da discesa per il negozio di articolisportivi che teneva anche il noleggio,e poi da fondo quando il passo alternato, dapratica per gli amanti della fatica, divenneanche fenomeno di moda. A dare la primaspinta per trasformare in fondisti un popolodi santi, poeti, navigatori e …. sedentari fu lamedaglia d’oro di Nones alle Olimpiadi diGrenoble 1968, primo centroeuropeo a batterenordici e sovietici, mentre al decollo provvidela Marcialonga nel 1971. Tanto di moda chenel giro di 3-4 anni salirono a 17 le aziende italianeproduttrici di sci, che si misero in concorrenzacon quelle scandinave (Jarvinen quella cheandava per la maggiore), svizzere, francesi, tedeschee austriache. Oltre 80 mila sci il mercato nazionaleridotto oggi a poche migliaia. Di aziendeitaliane ne sono rimaste solo due: Ski Trab a Bormio,Slegar ad Asiago con Giandomenico Tessariche già dall’inizio ha dato una nuova impronta all’aziendaquando si costituì la nuova società nel1979 e ancor più quando si trasferì nella nuova sedenella zona industriale di Asiago nel 1995. L’ha infattimantenuta regolarmente aggiornata ad ogni evoluzionedella tecnologia, riuscendo anche, in qualcheoccasione, a giocare d’anticipo sulla concorrenza. Materialidi alta qualità e prezzi più contenuti. L’ultimo scine è la puntuale dimostrazione. Ed è proprio così cheGiandomenico Tessari spiega la sua filosofia imprenditorialesul suo sito www.slegar.com: “Noi della Slegarabbiamo scelto di fare un’unica cosa e di farla nel miglioredei modi. Per questo ci dedichiamo soltanto aglisci da fondo che costruiamo da sempre con tenacia e passionefacendo dello studio dei particolari uno dei nostripunti di forza. La nostra è una filosofia semplice: studio,innovazione e ricerca continua al fine di offrire a tutti ifondisti gli sci ideali per ottenere i risultati migliori. L’impiegodi materiali eccellenti e sempre all’avanguardia egli innumerevoli test eseguiti in laboratorio e sulla neveci hanno consentito di sviluppare e realizzare questanuova collezione di sci che presentiamo con orgoglio perl’ altissimo livello tecnico raggiunto”.Si cominciò con illegno con i canali d’aria scavati nella struttura per alleggerirneil peso e si è man mano passati alla fibra di vetroe a quella di carbonio; la novità di stagione è il rivoluzionarioCLIP-CLAP SYSTEM dedicato a chi vuole “viaggiareleggero”: 3 paia di sci in uno grazie agli esclusivi insertiremovibili firmati SLEGAR. L’arte della versatilità in questonuovo sistema ideato e brevettato da Slegar per renderepolivalenti gli sci da tecnica classica: finalmente, perla prima volta, è possibile in un unico paio di sci avere siala soletta liscia che quelle antiarretramentonelle varianti squamata e mohair.E questo avviene mediante inserti che inpochi secondi si inseriscono a pressione(di qui la denominazione clip-clap), conuno schiocco, sulla parte centrale dello sci,il cosiddetto “ponte” dove si effettua lapressione della spinta che porta lo sci adavanzare senza rinculare al momento dellaspinta stessa. Il che è dovuto alla sciolinadi tenuta, oppure, in questo caso, agli insertisquamato o di mohair che sostituisconola funzione della sciolina stessa per chinon ha pratica sufficiente in materia. Lo scipreparato a dovere con la sciolina è ovviamentepiù veloce in presenza di neve freddae pista ben battuta quando si impieganoscioline dure (stick) oppure ghiacciata o bagnataquando si ricorre invece alle sciolinemolli (klister) in tubetto. E’ in condizioni dineve balorda (umida, cadente attorno a 0°C,quella che si rassoda se la si stringe nel pugnoe forma lo zoccolo sulla soletta) che sorgonoi problemi che mettono in difficoltàanche gli skimen più provetti. Tanto è veroche ricorrono al pelo che ricavano sulla solettapassandovi sopra della carta vetrata che risolvecontemporaneamente il problema dellascorrevolezza e della tenuta. Si crea, in dimensionipiù ridotte, lo stesso effetto che si riscontracon le pelli di foca nello sci alpinismo.Una specie di compromesso che in condizionidel genere può fare la differenza ma è sconsigliabilea chi non è pratico. Con il nuovo scirizza anche il modello Zephir, il più economico, che è unosci sportivo e da allenamento con anima in legno leggerocon canali d’aria e soletta sinterizzata in grafite e lunghezzadi 170, 180, 190 cm e larghezza di 42 mm in punta,44 al centro e 43 in coda. Diamond Skating, invece, èuno sci da competizione per tecnica skating dal pesoestremamente ridotto, scocca a sezione trapezoidale fortementedinamica, rinforzata con fibre di carbonio e vetro.Durezza del ponte personalizzata, soletta sinterizzatain grafite warm o cold trattata a pietra.Misure 170, 180, 190 cm, larghezza di 42. 44,43 mm. Costituì la novità della stagione2004/2005 (ed è tuttora attuale), comelogica evoluzione della monoscoccatrapezoidale sperimentata neglianni precedenti, che rispondevaa 5 precise caratteristiche: maggiorvelocità, maggior leggerezza,maggior resistenza torsionale, maggiortenuta in fase di spinta, maggiorlunghezza del passo. La leggerezza è laconseguenza implicita del profilo trapezoidale:una forma di struttura che ha consentitodi alleggerire lo sci senza comprometternela resistenza. Ne è risultato lo sci più leggero inassoluto e questo, in gara, si traduce anche nelvantaggio di risparmiarsi della fatica. Di per se stessala scocca trapezoidale assicura una maggior resistenzatorsionale abbinata ad una buona elasticità, proprietàdovute alla particolare geometria della scocca e alla disposizionedelle fibre che lavorano in modo diversificato.All'interno dello sci interagiscono fibre incrociate a 45°che avvolgono tutta la scocca (sistema triassiale) e altrefibre di vetro e carbonio unidirezionali sovrapposte ascalare. Si viene a formare un'anima in materiale compositocon diverse gradazioni di durezza che consentonomaggiore elasticità in punta e coda, e graduale resistenzaallo schiacciamento nella zona del ponte, dove si operala pressione in fase di spinta, assicurando nello stessotempo un'ottima reattività. Negli sci da skating, che sonopiù rigidi, vengono inseriti più fibra di carbonio e piùstrati; in quelli da tecnica classica meno fibra di carbonioe più fibra di vetro per dare maggior elasticità in puntae coda. La personalizzazione studiata dalla Slegar vienedunque assicurata modificando gli strati delle fibre cheformano l'anima. A seconda del loro numero si rende losci più elastico o più rigido, adattandolo in tal modo alpeso di chi lo deve usare. Al centro dello sci, inoltre, è statoapplicato un ulteriore rinforzo per fissare le viti dell'attacco.Gli sci vengono forniti con una piastra premontata,sulla quale si colloca l'attacco, che rispetto al pianosuperiore dello sci è più alto di 3,5 mm. Il che offre il doppiovantaggio di tenere la scarpa più lontanadalla neve riducendo possibili sfregamenti,e alza lo sciatore dellastessa misura aumentandoneleggermente il passo. Lapiastra, che era di nylon, è statamodificata. E’ fatta di Delrin, unmateriale della Dupont, più rigido, ecostituisce un pezzo unico con lo sci. Lamaggior tenuta in fase di spinta è la conseguenzadiretta della stabilità assicuratadalla forma trapezoidale della scocca con lospigolo di scorrimento più incisivo e la geometriacarving dello sci. Su tutti i tipi di neve, anchei più difficili, viene assicurato un perfetto connubiofra spinta e scorrimento, consentendo prestazioniineguagliabili.VAI 382 13


Sci di fondoSkiman di te stessoper la MarcialongaL’evoluzione della tecnica del passo alternato rende necessarioaggiornare la preparazione degli sci anche per gli amatoridi Stefano GirardiIn questi ultimi anni la tecnica del passo alternato negliatleti d’elite delle granfondo ha subito una notevoletrasformazione privilegiando molto la spinta di bracciain modo da incrementare la velocità di avanzamento. Perottimizzare questo aspetto è cambiata anche la preparazionedel materiale riducendo o addirittura eliminando lostrato di sciolina di tenuta. Questa trasformazione ha influenzatoanche chi atleta di professione non è, con risultatinon sempre incoraggianti. Ecco perché è importanteconoscere i propri limiti e preparare il materiale di conseguenza.Prima di entrare nel dettaglio è necessario evidenziare alcuniaspetti che sono fondamentali e che possono influenzarein modo importante la scelta e la preparazione deimateriali.Innanzitutto bisogna valutare l’altimetria del percorso che14 VAI 382presenta una prima sezione caratterizzata da un trattoprevalentemente in salita, un tratto centrale molto lungodi leggera ma costante discesa e l’ultimo tratto, il più impegnativo,con la salita finale che porta a Cavalese. La posizionee l’esposizione al sole della pista; le differenze ancheconsiderevoli, di temperatura e di tipologia di neve; ladurata della gara; il grado di preparazione fisica e tecnicae di conseguenza il tipo di gara che si intende fare. Perquanto riguarda il materiale i parametri da considerare sono:Scelta dello sci (stick – Klister); Impronta; Sciolinatura;Prodotti di scorrimento; Scelta dell’attrezzatura (scarpe –bastoni).AltimetriaAnalizzando il percorso si nota come già subito dopo lapartenza da Moena si presentano le prime salite, non particolarmenteimpegnative ma molto lunghe. In questa fase,caratterizzata anche da un “traffico in pista” particolarmenteintenso, è senz’altro opportuno disporre di unabuona tenuta per riuscire a svincolarsi dal gruppone e/oper tenere il passo degli altri.Arrivati al giro di boa di Canazei dopo circa 18 Km di gara,il percorso cambia completamente. Per un lungo tratto (aparte la salita di Soraga), praticamente fino a Molina, ci sonopiù di 40 km di leggera ma costante discesa. La tenutanon è più necessaria e anzi, fattore predominante diventala scorrevolezza.Ecco che ha questo punto il discorso di prima sulla tecnicadi sciata diventa molto importante in quanto bisogna deciderese privilegiare la tenuta o la scorrevolezza. L’atletaevoluto che dispone di ottima tecnica e potenza e che nutreambizioni di un buon piazzamento, darà senz’altro lapreferenza alla scorrevolezza. In caso contrario dopo Canazeisi troverebbe certamente in condizione d'inferioritàe la gara sarebbe già irrimediabilmente compromessa. Diversamentechi non ha una tecnica particolarmente raffinata,non ha specifici obbiettivi e prende parte alla garacon tutt’altro spirito, preferirà senz’altro avere una buonatenuta che farà risparmiare senz’altro molta fatica. Nel primocaso si cercherà il modo per avere una discreta tenutasolo nel tratto iniziale dopodichè soltanto scorrevolezza eper far questo possono esserci diverse opzioni. Se la neveconsente l’utilizzo di scioline stick una di queste può esserequella di applicare uno strato sottile di sola sciolina di tenuta,senza base, in modo che l’usura dei primi chilometrila consumi completamente e non provochi più attrito neltratto in discesa.Ovviamente è necessaria un’ottima conoscenza dei prodottiutilizzati, della neve e anche dei propri sci (in particolarela durezza) altrimenti si corre il rischio di “sbagliare itempi”, di consumare la sciolina troppo in fretta e di doverpoi spendere molte energie per ovviare al problema. Sipuò anche decidere di accorciare il tratto sciolinato delponte e di allungare la superficie di scorrimento, in questocaso bisogna però essere consapevoli che è necessario caricaremaggiormente l’attrezzo per avere tenuta. Ci sonoatleti di altissimo livello che addirittura hanno preparato ipropri sci da classico come uno sci da skating, ma è meglionon imitarli…Nel caso di utilizzo di scioline klister l’alternativa può esserequella di ridurre lo “spessore” e magari di utilizzare unosci un po’ più duro, con un carico di appiattimento più elevato.In questo modo quando si utilizza la tecnica delladoppia spinta e quindi il peso del corpo è distribuito in modoomogeneo su tutte e due le aste, lo sci è leggermentepiù “sollevato” e la sciolina provoca meno attrito con la neveaumentando di conseguenza la velocità. Anche in questocaso la “potenza” necessaria per caricare lo sci e averetenuta deve giocoforza essere maggiore.Anche uno sci più lungo può determinare maggiore velocitàanche se a scapito della maneggevolezza.Sono scelte che se osservate esattamente possono fare ladifferenza ma che se non applicate o utilizzate correttamentee con una preparazione fisica adeguata (la tecnicadel doppio stimolo non s’improvvisa, sono necessari mesid’allenamento) possono avere un effetto boomerang.Rimane infine l’ultimo settore di gara, probabilmentequello più difficile e temuto, la salita della cascata. I migliori,quelli che puntano al podio la “saltano” a stimolo dibraccia, per tutti gli altri sciolinare è d’obbligo visto che èuna salita veramente impegnativa e per di più arriva dopoquasi 70 km. In genere, anche in condizioni di neve fine, siusa una klister rossa che consente un ottimo “grip” e permettedi salire agevolmente anche al passo.PistaIl percorso della Marcialonga si snoda lungo le valli di Fassaprima e Fiemme poi, in un ambiente tipicamente alpino.La valle, poco dopo la partenza da Moena, diventa piuttostostretta e la pista scorre praticamente a fianco del torrenteAvisio, sia in andata che al ritorno. La vicinanza dellapista all’acqua comporta, oltre che un aumento dell’umiditàanche una diminuzione della temperatura, oltre cheuna trasformazione più marcata della neve dovuta allacondensazione dell’umidità sulla superficie (avete mai notatoquei grossi cristalli che si formano sui bordi dei torrenti?Si formano per effetto dell'umidità). La ristrettezza el’esposizione a est della valle non consente al sole di riscaldarela neve (anche la partenza della gara di buon mattinonon aiuta) e pertanto tutta la pista è completamente all’ombrafino al traguardo “Light” di Predazzo, dopodichèqualche raggio di sole comincia a farsi vedere e di conseguenzaanche le temperature dell’aria e della neve si alzano…Iltratto da Masi a Molina è ancora all’ombra, perlomenoper i primi concorrenti. Da notare anche che il dislivellotra il punto più in alto di Canazei e quello più bassodi Molina è di ben 600 metri…Questi elementi ci fanno capire come sia praticamente impossibiletrovare la stessa tipologia di neve su tutto il percorsoanche se la Marcialonga è probabilmente l’unicagranfondo la cui organizzazione è in grado di garantirel’innevamento programmato su tutta la pista. E’ successoabbastanza frequentemente (vista anche la quota) che inval di Fassa si scii sulla neve naturale e in val di Fiemme suquella artificiale. Nell arco della gara anche la temperaturadell’aria e della neve possono avere degli sbalzi notevoli,VAI 382 15


Sci di fondoper quanto riguarda l’aria persino di una decina di gradi.Nella preparazione dei materiali è dunque necessario tenerein considerazione tutti questi parametri, non focalizzarel’attenzione solamente su un problema ma cercare dimediare tra una condizione e l’altra in modo da avere unrendimento il più omogeneo possibile dall’inizio alla fine.SciDopo aver analizzato e valutato le possibili condizioni digara la prima operazione che andremo a fare (e probabilmenteanche la più importante) è la scelta dello sci. In baseal tipo di neve si opterà tra uno sci da “stick ” (più teneroe adatto alle nevi fredde/farinose) o un “klister” (più duroe adatto alle nevi più compatte/trasformate o ghiacciate/bagnate). La differenza tra i due modelli di sci sta principalmentenella durezza, nella costruzione e nel tipo delpolietilene della suola. Senza approfondire il discorso (sarebbenecessario un articolo a parte) si può semplicementedire che la differenza tra le solette sta nelle diverse percentualidi grafite (più alta nel klister, anche se alcune marcheutilizzano una soletta unica per ambedue i modelli), la differenzadi costruzione sta nell’elasticità dell’asta, principalmentein punta e coda mentre il fattore più importanteè senz’altro la durezza. Uno sci più duro infatti è più “alto”nella zona del ponte (che generalmente è anche più lungo)e questo permette di applicare uno strato di sciolina dimaggiore spessore (la “klister” appunto) senza provocareattriti importanti della stessa. Un errore da non fare è disciolinare uno sci molto tenero con la klister in quantoavremo si un’ottima tenuta (se non sbagliamo la sciolina!)ma allo stesso tempo avremo anche un notevole attrito inquanto il peso dell’atleta andrà a “schiacciare” completamentelo sci. Di conseguenza la zona sciolinata a continuocontatto con la neve comprometterebbe la scorrevolezza.Inoltre si accentua anche l’usura della sciolina che è “mangiata”dal continuo sfregamento. All’opposto uno sci troppoduro sciolinato con la stick avrà molta difficoltà a “tenere”perché lo strato più sottile di sciolina farà fatica adentrare in contatto con la neve per la difficoltà dell’atletaa comprimere l’attrezzo.E’ dunque evidente che la scelta dello sci può essereun’operazione particolarmente delicata e deve andare dipari passo anche con la tattica di gara di cui abbiamo accennatosopra… Le durezze ovviamente devono essereproporzionate al peso dell’atleta (in linea di massima perun atleta di 70k uno sci morbido sarà intorno ai 0,5/0,8 didurezza mentre uno sci duro attorno ai 1.7/2.0 anche sequesti valori differiscono da casa a casa).Queste sono misure rilevate al dinamometro (che ormai sitrova in tutti i migliori negozi), in alternativa sugli sci nuovile case segnalano questi valori con discreta precisione suun’etichetta adesiva oppure li contraddistinguono con lesigle S, M, H, - (Soft, Medium, Hard). Anche le solette e lecostruzioni si possono distinguere generalmente con le siglePlus-Cold, wet-dry ecc. oppure con un inserto coloratodella soletta in punta (p.e. giallo=caldo, blu=freddo). Pergli atleti di buon livello che di regola dispongono di più paiadi sci la scelta dello sci migliore andrà fatta direttamentesul campo, in settori di pista diversi e nello stesso periododi tempo della gara in quanto, come abbiamo visto, la tipologiadi neve può essere anche molto diversa. Per chi disponedi un solo paio di sci invece, il problema non si pone…ImprontaUna volta individuato e scelto lo sci adatto dovremmo ancheessere sicuri che la soletta dello stesso sia stata lavoratacon un impronta adeguata alle condizioni di neve. Cos’è16 VAI 382l’impronta e a cosa serve? In parole molto semplici possiamodire che l’impronta altro non è che una lavorazione dellasoletta effettuata per mezzo di apposite macchine microrigatrici(le più evolute sono a controllo numerico, gestitecioè tramite elettronica, microprocessori e softwarespecifico). Con questa operazione viene ripristinata la planarità,eliminate le parti ossidate del polietilene e soprattuttocreate delle microincisioni (con una precisione al millesimodi millimetro) che favoriscono l’accumulo/scaricod’acqua e di conseguenza la giusta “lubrificazione” dellasoletta. Infatti lo sfregamento che lo sci ha con la neve provocauna fusione della stessa con la formazione di piccoli“cilindri” d’acqua sui quali lo sci scorre, ma se la quantitàd’acqua è troppa o troppo poca ci sarà un decremento delleprestazioni. Lo scopo primario dell’impronta è quindi diottimizzare il flusso d’acqua per favorire lo scorrimento,ma ripristinando la planarità, anche di aumentare stabilitàe manovrabilità.Come abbiamo visto le condizioni di pista e di neve che èpossibile trovare nel corso di una Marcialonga sarannoprobabilmente diverse e così come nel caso dello sci, anchela scelta dell’impronta diventa determinante. Una buonaimpronta infatti, può anche fare la differenza…In una gara così lunga è quasi certamente da sconsigliarel’uso di un incisione troppo fine (a meno che non ci sianotemperature estremamente rigide) in quanto questo tipodi impronta dà sì un’ottima sensazione di scorrimento all’inizio,ma poi più si và avanti più tende ad “ingolfarsi” soprattuttose, com’è probabile, andremo “incontro” a nevepiù calda e/o più sporca. E’ preferibile usare una “media”che forse non darà una performance assoluta nei primi chilometri(dove in genere la neve è piuttosto fredda) ma chepuò garantire un rendimento più costante durante tuttol’arco di gara. Se invece le condizioni meteo sono sfavorevoli(pioggia o ghiaccio) la scelta di un’ incisione profondaè obbligata. Chi ha la fortuna di avere più paia di sci probabilmenteavrà già fatto questi abbinamenti (lo sci da nevefredda con un’impronta fine, lo sci da bagnato con unapiù grossa), mentre per chi dispone di un solo paio il consiglioè di prepararlo con una incisione media ed eventualmente,se dovesse esserci pioggia, di usare il rigatore manualenella zona della coda, partendo da sotto l’attacco.Disegni, profondità e sigle delle impronte variano da laboratorioa laboratorio per cui è impossibile dare delle indicazionipiù precise. In ogni caso è bene affidare i propri scia personale esperto e competente perché una lavorazionegrossolana della soletta può, invece che migliorare, addiritturapeggiorare il rendimento dello sci.Prodotti di scorrimentoLa prima operazione da fare dopo che lo sci è stato improntatoè di preparare la zona di tenuta (precedentementedefinita applicando con il dinamometro un carico pari ametà del proprio peso sull’asta dello sci) con una normalecarta vetrata grana 200-220 che strofinata sulla soletta(meglio se avvolta attorno ad una spatola in plexiglas o untappo in sughero in modo da non rovinare la planarità)crea una peluria che favorisce il grip della sciolina. Anchese la misura del ponte posteriore (dietro la mezzaria dellosci) risulta essere più lungo dell’attacco è prassi comunenon andare con la zona di tenuta oltre la lunghezza dellascarpa. Una volta finita questa operazione lo sci risulteràdiviso in tre settori: due zone di scorrimento (punta-coda)e una zona di tenuta. La preparazione delle zone di scorrimentosegue lo stesso criterio di preparazione del materialeper la tecnica libera e cioè paraffina prima e cera poi. Primadi procedere con l’applicazione della paraffina la solettadeve essere stata anticipatamente pulita con il solvente,questo per rimuovere eventuali tracce di una precedenteparaffinatura o tracce di sporco. Prima dell’applicazionedella paraffina scelta quale migliore il solvente deve essereevaporato completamente (per accelerare il processo sipuò anche usare il phon). Normalmente in commercio esistono3 diversi tipi di paraffina: agli idrocarburi, poco fluorata,molto fluorata. La scelta di una di queste, indipendentementedalla marca, deve essere fatta in base all' umiditàdell' aria e alla temperatura neve/aria. Si userà una paraffinaagli idrocarburi in condizione di neve molto freddaed asciutta e con più o meno fluoro via via che la temperaturae l' umidità si alzano. La paraffina viene colata sullo scie poi stesa con il ferro. E' importante fare attenzione alletemperature di utilizzo (a tal fine si usano ferri con termometrodigitale). La paraffina deve essere sciolta ad unatemperatura adeguata per non comprometterne le caratteristichee per non danneggiare lo sci. Una buona normaè quella di non far fumare eccessivamente il prodotto. Laparaffina deve raggiungere uno stato totalmente liquidoin modo che in trasparenza la soletta appaia di colore completamentenero e poi a sci ancora tiepido, si può rimuovereil prodotto dalla canalina e dagli spigoli con l’appositoraschietto. Questa operazione risulta più facile che non afreddo ed inoltre si evita di rigare la suola se inavvertitamenteil raschietto dovesse sfuggirci di mano. Dopo circa15'-20' si toglie l’eccesso di paraffina dalla soletta. Si iniziadalla canalina e dai bordi e si procederà poi alla pulizia dellaparte in piano con una spatola in plexiglas facendo attenzionea non usare una pressione troppo elevata che potrebbedanneggiare una eventuale impronta molto fine. Sideve porre particolare attenzione nel rimuovere (o cercaredi rimuovere visto che uno strato sottilissimo pari ad alcunimicron rimarrà sempre a contatto della soletta) tutto ilprodotto in eccesso. A questo punto si passa alla spazzolatura.La spazzolatura è un’operazione molto importante inquanto in questa fase si rimuove tutta la paraffina in eccessodalla soletta, eccesso che altrimenti causerà attrito equindi scarsa velocità. Si usano spazzole in nylon più durecome prima passata e spazzole in crine più morbide per lafinitura. Nel caso di paraffine molto morbide si può usaresolo la spazzola in crine. Anche qui bisogna fare particolareattenzione a non esercitare una pressione molto forte inquanto le setole si piegherebbero e invece che rimuoverefarebbero solo un' azione di lucidatura. Procedere dapprimaa piccoli settori e in ambedue i sensi mentre per la finiturasi procederà solo nella direzione punta-coda. Questaoperazione è molto importante soprattutto per rimuoverel' eccesso di paraffina dalle impronte a macchina presentisulla soletta, specialmente quelle molto fini. Per questomotivo sono molto usate le spazzole rotanti, spazzole cioèche sono montate su di un trapano. L' elevata rotazione infattipermette una più accurata pulizia. Anche qui fare attenzionealla pressione esercitata per lo stesso motivo diprima e alla direzione della spazzola stessa che deve sempregirare verso la coda dello sci. Quando si ha finito, passarecon un panno di carta per rimuovere l’eventuale pulviscolo.A questo punto siamo pronti per l' eventuale applicazionedella cera. In commercio esistono tipi di cera conogni gradazione di temperatura, dai -25 ai 0 °C e nelle garedi alto livello si usa praticamente sempre in quanto permettedi guadagnare in media uno 0,3-0,6% che può sembrarepoco ma che nell' economia di una gara ad alto livellopuò risultare determinante. Inoltre, e non è cosa da poco,ha un’alta resistenza all’abrasione e quindi permette diavere una costanza nelle prestazioni. Anche qui però il metododi applicazione può risultare determinante. La cera èuna polvere e pertanto và sparsa uniformemente sulla superficiedella soletta. Poi con il ferro si passa lentamentedalla punta alla coda fino a quando la soletta non appariràcompletamente nera. Se rimangono zone dove non c’e statafusione ripassare con il ferro. Le temperature sono moltoimportanti: si userà una temperatura di 160° in condizionidi neve molto bagnata, (si noteranno delle stelline luminoseed intenso fumo bianco) mentre per una neve normalesono sufficienti 150-155°. Mentre si effettua questaoperazione è buona norma indossare una maschera inquanto anche se la cera allo stato normale non è pericolosaoltre i 150° le molecole si rompono generando un gas cherisulta tossico. E' anche molto importante che il luogo di lavorosia ben ventilato e che non siano assolutamente presentifiamme libere (o qualcuno che stà fumando). Dopoche abbiamo passato il ferro e dopo aver aspettato il minortempo possibile si può passare alla “rullatura”, si usa cioèun rullo di sughero montato sul trapano che permette conla velocità di rotazione e con il calore generato dall' attritodi "fissare" la cera sullo strato sottostante della base. E'un’operazione piuttosto delicata che richiede un po' dipratica per non avere un risultato negativo. Finita l’operazionedi rullatura si passerà alla spazzolatura. Con un raschiettoin plexiglas si rimuove la patina che si è formatacon il rullo e poi con una spazzola dedicata solo a questaoperazione e con lo stesso metodo descritto prima per laVAI 382 17


Sci di fondoparaffinatura, si rimuove l'eventuale pulviscolo dalla soletta.Si può usare anche una spazzola montata sul trapano(molto morbida ed anch' essa dedicata solo a questa operazione).SciolinaConsiderando che la Marcialonga è una granfondo di ben70 km è certamente prioritario trovare una sciolinaturache ci permetta di percorrere il maggior numero di chilometrisenza avere la necessità di doversi fermare per applicareulteriori strati o peggio ancora, essere costretti a cambiare.Per aumentare la durata della sciolina è necessarioapplicare la “base” e sciolinare a più strati. La base (può esserestick se la neve non è particolarmente abrasiva o klisterse la neve è gelata) va stesa uniformemente con il ferrocaldo e lasciata poi raffreddare a lungo. Se le condizionimeteo sono stabili e sicure è consigliabile eseguire questaoperazione nella serata che precede la gara. A questo puntosi passa alla sciolinatura vera e propria, prima però è opportunodelimitare la zona di sciolinatura con nastro adesivodi carta in modo che eccedenze di sciolina non vadanoa finire nella zona di scorrimento.Nel caso venga usata la stick saranno applicati dai 7 ai 10strati molto leggeri di prodotto che vanno singolarmentetirati con il tappo. E’ bene porre attenzione nell’ alternaregli sci (uno strato sulla prima asta, poi si passa alla secondae così via). Questa procedura serve per evitare la formazionedi grumi che possono ostacolare la scorrevolezza edinoltre per evitare che la sciolina geli riducendo la tenuta.Se vengono utilizzati tipi diversi di sciolina si applicano primai prodotti più duri e poi quelli più morbidi. Se inveceviene utilizzata la klister l’applicazione è leggermente piùcomplicata.Lo strato di sciolina è uno solo e se c’è la necessità di miscelarei prodotti si usa un movimento circolare del pollice.Successivamente si usa il palmo della mano (direzionepunta-coda) per uniformare il tutto.E’ preferibile eseguire questa operazione in un luogo caldoin quanto la sciolina rimane più liquida e l’operazionedi miscelatura/tiratura risulta più agevole.Con il freddo la klister tende a consolidarsi molto e se siesegue questa operazione all’aperto è utile munirsi dilampada a gas o di un phon industriale per riscaldare ilprodotto, in caso contrario la sua applicazione risulteràmolto più difficoltosa (attenzione però a non riscaldaretroppo la soletta che potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente).Un altro sistema, da usare in condizioni di neve cadentedove sia le klister che le stick non offrono garanzie di tenutae scorrevolezza, è il cosiddetto “pelo”. Questo trattamentoaltro non è che una lavorazione della suola conla carta vetrata; la zona centrale di tenuta viene carteggiatacon carta vetro grana 100 o 120 e con moto rotatorio siincrespa il polietilene della soletta. L’operazione và fattapreferibilmente in una sola passata altrimenti con il lavoromultiplo c’è il rischio di “rompere” i semi-cerchi che abbiamocreato in precedenza e il rendimento finale può nonessere quello voluto. Una volta finito, si applica del siliconeapposito che impedisce alla neve di gelare. Questo sistemase usato nelle condizioni di neve appropriate portadei vantaggi incredibili, ma anche dei rischi notevoli. Bastauna variazione di un paio di gradi nella temperatura chelo sci non tenga più nemmeno un passo! Infine, come abbiamovisto, trovare le stesse condizioni di neve dalla partenzaall’arrivo è praticamente impossibile. Per questoquindi sarebbe opportuno portarsi un marsupio con qualcheaccorgimento per limitare i problemi che eventualmentesi possono incontrare lungo il percorso: qualche tubettodi multigrade klister o stick (scioline ad ampio rangedi utilizzo), un tubetto di klister rossa per affrontare l’ultimasalita, un tappo per tirare le stick, una spatola in plasticaed uno straccetto imbevuto di solvente che possonoservire nel caso si dovesse rimuovere della sciolina che nonoffre buone doti di scorrevolezza o tenuta. Un ultimo consiglioè quello di fermarsi e sciolinare piuttosto che continuarela gara con degli sci che non tengono o che fannozoccolo. Con del materiale a posto il tempo perso verrà recuperatoampiamente.VAI é anche on lineleggilo con un clicwww.rivistavai.com18 VAI 382


Sci di fondoIn giro per l’EuropaEuroloppet: il circuito che unisce 11 fra le più belle gran fondodel vecchio continentedi Myriam CusiniPer la prima volta quest’anno, una seconda garaitaliana fa parte dell’ Euroloppet: alla Val Casies,che vi è compresa da anni, si aggiunge La Sgambedadi Livigno del 17/19 dicembre che da il via così allegare del circuito.Euroloppet è nata nel <strong>1974</strong>, come ampliamento di Alpentris,l’unione delle tre più importanti gare popolaridelle Alpi, Dolomitenlauf, Marcialonga e König LudwigLauf, che un anno prima avevano deciso di unire i lorosforzi soprattutto di comunicazione a favore delle granfondo.Le gare del circuito sono ora undici. Dopo La Sgambedadi Livigno, la seconda tappa è in Francia nella bella Savoiacon la Marathon del Bessans del 9 e 10 gennaio. Ilviaggio per l’Europa prosegue poi nella Slovacchia conla Biela Stopa del 29/30 gennaio, nei Paesi Baltici conuna nuova entry la lettone Apkart Alaukstam del 5 febbraio,la notissima Koasalauf di St. Johann in Tirol del12/13 febbraio, per approdare poi alla francese Tranjurassienne.Si ritorna poi in Italia, nella notissima Val Casiesche apre le sue piste come il solito nel terzo fine settimanadi febbraio.La vicina Svizzera ospita poi il circuito con la Gommerlauf.Si prosegue ancora verso est, destinazione RepubblicaCeca per la Sumansky Skimarathon. Bodenmais èla sede dell’Euroloppet e vi si svolge la Skadiloppet, ilcui animatore Andreas Adam è anche presidente dellaEuropean Union Country Skiing Marathon che coordinail circuito.Chi ha ancora desiderio di neve deve spostarsi verso ilnord. Il mese di aprile è ideale per visitare la Lapponiae godere dei paesaggi incantati del grande nord.L’occasione è offerta dalla tappa finale dell’Euroloppet,la Lapponia hiihto: una settimana intera di gare di distanzee per tecniche diverse.Per ottenere il riconoscimento Euroloppet, medaglia,diploma, trofeo, è necessario portare a termine almeno8 gare in 10 anni.Chi si iscrive a Euroloppet tuttavia ha anche altri vantaggi.Come quello non indifferente di partire in tuttele gare del circuito almeno nel secondo gruppo di merito.Offerte speciali di materiali e altri servizi, come assistenzaper i viaggi verso le diverse sedi delle gare completanol’offerta agli iscritti.Alle gare Euroloppet partecipano appassionati amatoricome atleti del massimo livello. Per i migliori nel circuitoè stato istituito dallo scorso anno un “Campionato europeo”.Ogni anno vengono scelte due gare della distanza maggiore,una a tecnica classica, una a tecnica libera: i risultatinelle due gare vengono sommati e chi ha ottenutoil tempo migliore viene insignito del titolo di Campioneeuropeo di Ski Marathon. Per la prima volta quest’annoverranno assegnati anche i titoli singolarmente perogni tecnica.Lo scorso anno le gare che hanno assegnato il titolo sonostate l’austriaca Koasalauf e la tedesca Skadiloppet.Hanno vinto Martina Stursova rappresentante della RepubblicaCeca e il finlandese Kari Varis.Nella prossima stagione i titoli saranno assegnati dai risultatinella Biela Stopa del 20 gennaio in RepubblicaCeca, 45 km a tecnica libera e nella francese Tranjurassiennedel 12 febbraio, 50 km a tecnica classica.Non saranno premiati solo i due vincitori assoluti, maanche numerose categorie di età.E’ prevista anche una speciale classifica per team. Non ènecessario appartenere alla stessa società, nemmeno allastessa nazione, basta formare una squadra di quattro,amici, colleghi, conoscenti.Vengono valutati i tre migliori tempi di ogni gara e premiatoil team che li ha ottenuti. E’ un modo simpaticodi aggregazione che in fondo è uno dei vantaggi dellosport praticato con passione.Iscriversi al circuito Euroloppet è facile ed è possibilefarlo anche in occasione delle gare che vi partecipano.20 VAI 382 VAI 382 21


Sport e SaluteUna mano tesaper uscire dal dopingUn interessante progetto pilota per combatterela piaga dello sport contemporaneodi Giada BigardiDopo tanti, troppi, anni in cui il mondo dello sportnon ha saputo reagire al flagello del doping contemporaneorecentemente si è assistito a un cambiodi prospettiva riguardo un tema così scottante, conistituzioni sportive e governi internazionali che finalmentehanno deciso di combattere in modo sistematicol’utilizzo di sostanze e pratiche illecite. Lo dimostrano lanuova versione del codice mondiale antidoping che, invigore dal 1° gennaio 2009, è improntata all’intransigenzanei confronti dei disonesti punibili con sanzioni qualila sospensione per quattro anni in caso di prima infrazione.In particolare un nuovo interessante progetto, denominatoProgramma Windpop, sembra ora deciso ad affrontarecon estrema attenzione e rinnovata sensibilitàil delicato tema.Lanciato in Svizzera dall’Università di Losanna, e sostenutofinanziariamente dall’Agenzia mondiale contro ildoping, il programma Windpop prevede la partecipazionedi dieci atleti – rimasti anonimi – di altrettante discipline,che hanno accettato di prendere parte a un esperimentodella durata di un anno, periodo nel quale sarannoseguiti costantemente da uno staff appositamentededicato. L'intervento di questo programma innovativoè focalizzato sull'aspetto mentale, ribaltando un’im-22 VAI 382postazione che finora è sempre stata vista come reazionelogica alla notizia di una positività all’antidoping. Cosìcome quando il responsabile di un reato penale viene arrestatoci si preoccupa di recuperarlo dando lui la possibilitàdi reinserirsi con nuove credenziali all’interno dellasocietà e del mondo lavorativo – presupposti minimi indispensabiliper evitare che cada in un circolo vizioso ditipo criminale – lo stesso tipo di lavoro va effettuato anchenei confronti di atleti dopati. Secondo il parere di alcuniautorevoli psicologi dello sport, facenti parte dellostaff del progetto sviluppato dallo psicologo sportivoMattia Piffaretti, per ridurre il rischio di ricadute è necessariofornire agli atleti coinvolti i mezzi per ricostruirsi unfuturo, non solo come sportivi ma soprattutto come personee cittadini del mondo. La sanzione, per quanto siachiaramente un atto amministrativo dovuto a quantioperano nel rispetto delle regole e della propria salvaguardiafisica, rappresenta infatti un evento traumaticoche, anche a seconda dell’esposizione mediatica del caso,rischia di avere gravi conseguenze dal punto di vista psicologicoe comportamentale. Tanto per fare un esempio– forse il più tragico – basti pensare al triste epilogo delcaso Pantani. Risulta quindi chiaro dove risieda la grandenovità che il programma Windpop porta all’argomento:per lasciarsi definitivamente alle spalle il problema dopingoccorre svolgere un lavoro di responsabilizzazione,di sviluppo delle risorse interiori e della fiducia in se stessi.A tal proposito occorre ricordare come per la maggiorparte degli atleti delle discipline con meno appeal economicoil venire esclusi dalla pratica professionale possarappresentare il mettere in discussione non solo i risultati,ma anche le prospettive economiche di una vita intera.Certamente il lato psicologico non è l’unico che vienepreso in considerazione da questo programma sperimentale.Parallelamente al lavoro in questo senso, i dieci atleti chehanno scelto di prendere parte al progetto saranno oggettodi interventi di sostegno che riguardano il grado dipreparazione fisica. Nello specifico verranno aiutati a impararea comprendere meglio il funzionamento del lorometabolismo e a scoprire come l’ottimizzazione dellepossibilità di successo passi dall'alimentazione, dallaqualità dell'allenamento e dalla biomeccanica, che insegnaa migliorare il gesto atletico, quasi in misura equivalente.È chiaro a questo proposito come la condizione necessariaper prendere piena coscienza di tutto questo sia chel’atleta venga a patti con l’accettazione dei propri limitifisici e biologici. Sembra quasi superfluo ribadirlo, ma cisi accorge di quanto questo non sia un aspetto unanimementecondiviso ponendo l’accento su come il livello diprestazioni richieste agli atleti d’elite sia diventato negliultimi anni quasi disumano. Pochi allenamenti, calendariaffollati che impediscono di rispettare i tempi biologicidi recupero da traumi e affaticamenti muscolari, pressionealle stelle: le condizioni di stress psico-fisico cui sonocostretti gli atleti professionisti, sommati ai ritmi e al livellodi competizione che devono fronteggiare, sono taliche – risulta quasi paradossale – è diventato quasi impossibilecompetere ai massimi livelli in modo onesto e rispettosodella propria salute. O, quantomeno, è da escluderedi poter essere al massimo della forma lungo tuttol’arco di una stagione agonistica, ma solo in qualche appuntamentoconcentrato come infatti avviene per gliatleti dilettanti, con l’ovvia conseguenza di dover rinunciare– per atleti di sport individuali – a rendite economichedi una certa consistenza.Finora si è parlato di recupero di atleti caduti in errore edi consapevolezza dei limiti.Ma il programma Windpop si propone anche di approcciareil problema doping da un lato puramente preventivo,cercando di anticipare ogni possibile tentazioneformando i giovani atleti già prima che possano metterepiede nell’ambiente sportivo di altissimo livello. Non unfatto da trascurare, dato che le cronache di questi ultimianni portano con drammatica urgenza alla nostra attenzionecasi di sportivi che vengono avviati alla sistematicaassunzione di sostanze illecite già nelle categorie giovanili,con danni che rischiano di diventare permanenti. Inquesto senso uno degli impegni di Windpop è proprioquello di permettere agli atleti in erba di condividere latestimonianza dei dieci partecipanti al progetto pilota.Questi, tutti provenienti dalla Svizzera o dai Paesi limitrofi,avranno il compito di testimoniare e condividerecon i giovani colleghi che cosa significhi subire una sanzionee mettere loro davanti alla prova vivente di qualisiano le reali e tangibili conseguenze di una sanzione ingrado di distruggere una carriera (e non solo). Nelle intenzionidegli psicologi dello sport che hanno collaboratoalla stesura del programma, questo aspetto del progetto,al di là delle ripercussioni educative e formative,risulta importante nella misura in cui è auspicabile venganopreviste riduzioni di pena per gli atleti che vi prendonoparte: si implementerebbe così un meccanismo dicontrollo più severo determinando criteri precisi per affermareche il rischio di recidiva è diminuito.Al momento diverse federazioni sportive internazionali– tra le quali non poteva mancare l’Unione Ciclistica Internazionale– stanno già collaborando allo studio pilotae altre ancora si stanno interessando al progetto e contanodi venirne in qualche modo coinvolte prossimamente.Il vero problema per dare il via alla fase sperimentaleè stato quello di trovare atleti disposti a mettersi in discussioneaccettando il loro errore: questo a riprova dicome il clima riguardo doping e dintorni sia ancora popolatoda grande omertà e silenzio. Soprattutto per questorisulta di vitale importanza riuscire a far comprenderecome attraverso un pieno sostegno psicologico e fisico,e un aiuto nella pianificazione della carriera e degliallenamenti, lo sportivo possa conoscere meglio il propriometabolismo e il funzionamento della propria mente,per governare al meglio il proprio corpo e aumentarele prestazioni in modo naturale.Nel caso di un successo, la versione definitiva di Windpoppotrebbe costituire una più che valida alternativa allasanzione, riducendo la pena o convertendola in una partecipazioneal programma, che come abbiamo visto puòavere anche interessanti ripercussioni educative per legiovani leve dello sport mondiale.Nella speranza di sconfiggere una volta per tutte il dopinge tornare a gareggiare con la sola forza congiuntadi cuore, cervello, polmoni e muscoli.VAI 382 23


UltramaratoneLupatotissima:importante è esserciIl fine settimana di S. Giovanni Lupatoto:un evento che ti resta nel cuoredi Renata D’Antoni24 VAI 382Ad un certo momentodella giornata i presentia S. Giovanni Lupatotohanno sperato che lamagia di questa pista concedesseancora un doppio record:quello maschile e femminiledella 6 ore.Del resto la pista di record alsuo attivo ne ha, diversi e prestigiosi,come quello femminiledella 24 ore di Edit Bergesper nominarne uno per tutti.Purtroppo il colpaccio è riuscitosolo a Monica Carlin. PerchéBoffo è stato rallentatodai crampi. Comunque entrambisono stati bravissimi.Tanto bravi e tanto simpaticida meritare il premio specialeLupetto d’oro e Lupetto rosa,assegnato dai giornalisti chequest’anno non hanno avutodifficoltà a trovare personaggiche lo meritassero.Ma andiamo con ordine. Laprima gara a partire è statal’Ultramaratona, quest’annocon due opportunità di partecipazione:una 100 km e ancheuna 6 ore.Come già detto, la gara è vissutasulle performance di altissimolivello internazionaledi Monica Carlin e Marco Boffo,entrambi tesserati per lasocietà Brema Running Team,ed entrambi alla ricerca di riscontricronometrici sulle seiore, rispetto al lavoro finorafatto in funzione del campionatodel Mondo della 100 kmdi Gibilterra.Per le prime quattro ore è statosoprattutto Marco a richiamarel’attenzione degli addettiai lavori e del pubbliconumeroso, con una proiezionecostante superiore ai 92,5km anzi in lieve crescita intornoalla terza ora di gara: un risultatoche gli avrebbe consentitodi battere di gran lunga la miglior prestazioneitaliana attualmente detenuta dal grande Mario Ardemagni(90,400 km su pista e 90,000 km su strada). Sfortunavuole che intorno alle 4h15’ siano arrivati dei problemimuscolari, forse causati dal caldo umido pomeridiano,forse da una minima predisposizione naturale di Marcoper i crampi in queste condizioni, forse dal fondo elasticodella pista, forse (ma non infine) da qualche accelerazionein curva. Ciò non ha impedito a Marco di proseguire ilprevisto test allenante, dopo qualche sosta per massaggi,totalizzando alla fine la distanza di 86,575 km che gli haconsentito di aggiudicarsi la vittoria assoluta ed il titolodi Campione Italiano Iuta della sei ore su pista 2010.Se per le prime quattro ore Boffo e Carlin si sono contesiun pochino l’attenzione del pubblico, nelle ultime dueore gli occhi erano tutti puntati su Monica Carlin. La trentina,dopo l’infortunio primaverile, è in ripresa fisica e direndimento. I primi test agonistici non avevano appagatodel tutto le attese sue personali e del suo tecnico (lostesso Marco Boffo) e le aspettative per questa gara eranoalte. Fin dall’inizio Monica Carlin ha impostato un ritmovicino al suo primato italiano della sei ore su strada(80,705 km conseguito nel 2008 a Ciserano) per scendereleggermente con il passare delle ore, fino a stabilizzarsia poco sotto gli 80 km. E’ piaciuta molto la regolarità e latenuta delle 3 ore più difficili (dalla terza alla quinta) alpasso dei 12,7 kmh con l’ultima ora finale confortantesempre sopra i 13 kmh. La distanza finale ottenuta daMonica, pari a 79,804 km, equivale alla nuova MigliorPrestazione Italiana delle sei ore su pista (precedentePaola Sanna 78,426 del 2004 ad Alzano Lombardo) e allamaglia di campionessa italiana Iuta 2010.Sul podio maschile sono saliti il ligure Diego Di Toma, azzurrodella Sanremo Runners (secondo con 77,088 km) edil debuttante padovano Marco Turri dell’Atletica Città diPadova (terzo con 75,339 km) e su quello femminile,l’umbra Katia Alcherigi della Marathon Club Città di Castello,seconda classificata che ha conseguito il personalecon 70,874 km e l’azzurra Maria Grazia Villella della societàAsadetur Napoli, terza con 68,382 km.La gara di Ultramaratona è poi proseguita con il traguardodella 100 km vinta da Antonio Mammoli (Asd Croced’oro Prato) con 8h01’14” (ormai di casa qui a San GiovanniLupatoto, dove vinse la medaglia di bronzo nelCampionato Europeo di 24 ore del 2006), che ha precedutoil torinese (ma veneziano di nascita) Stefano Montagnerdei Runners Bergamo (società presente con seiatleti alla Lupatotissima), secondo con 8h19’38” e FabioCosti della Pod. Biasiola che ha impiegato 8h47’26”. Trale donne l’unica atleta che ha concluso la gara è stata latriestina Giuliana Montagnin della Marathon Uoei Triesteche ha impiegato 15h11’39”. L’altro appuntamentoagonistico della 16 a Lupatotissima è invece partito alle12.00 di sabato,la Staffetta 24x1ora. Buono anchequest’anno il numero delle squadre iscritte, con 28 staffetteal via. La Staffetta è stata una lunga kermesse diatleti. Per quanto riguarda l’elite, i buoni risultati sonostati garantiti dalla partecipazione della squadra padovanadel Pier Sport di Tencarola. Basti pensare che nei primi16 uomini classificati, si sono inseriti ben 15 atletischierati dalla staffetta di Paolo Calore, guidata dal DirettoreTecnico Giuseppe Monetti. Il risultato finale ha visto,infatti, prevalere con km 416,651 la staffetta del PierSport, che ha preceduto i Turristi Avis Aido di Montegrotto(366,193 km) con la squadra delle cosiddette Tartarughe(mica tanto lente) capitanata da Alberto Greggio.Terza con la distanza percorsa di 360,988 km, si è piazzatal’Avis Malavicina Belvedere, trascinata dal PresidenteDavide Piccoli, che ha presentato al via ben tre squadre,ClassificheClassifica 6 ore1. Boffo Marco m 86.575,16; 2. Carlin Monica m 79.804,24;3. Di Torna Diego m 77.088,65; 4. Turri Marco m 75.339,17;5. Intini Vito m 72.627,95; 6. Alcherigi Katia m 70.874,47; 7.Ruzzier Sergio m 70.382,73; 8. Accorsi Andrea m70.357,73; 9. Villella Maria Grazia m 68.382,25; 10. CattaneoMarco m 66.281,40; 11. Fedele Giorgio m 65.566,66;12. Cornolti Eugenio m 65.552,66; 13. Petruzzelli Massimom 64.762,92; 14. Rigo Andrea m 62.831,44; 15. PanzettaAntonella m 62.303,70; 16. Borella Santo m 61.779,33; 17.Valenti Paolo m 60.079,85; 18. Zomer Franco m 58.395,37;19. Sannino Guido m 58.390,37; 20. Angelici Giuseppe m57.251,26; 21. Bruzzolo Giancarlo m 56.143,52; 22. GallettoStefano m 55.417,78; 23. Marchi Federico m 53.263,93;24. Colombo Michele m 52.754,56; 25. Sterni Gabriella m51.094,08; 26. Topolini Silvana m 49.621,60; 27. MichelettiLuciano m 49.206,23; 28. Lupo Stanghellini Davide m47.838,12; 29. Rastello Alessandro m 44.247,16; 30. SterpinClaudio m 43.814,42; 31. Sconfietti Claudio m43.714,42; 32. Barchetti Monica m 42.557,68; 33. AloisiGiampaolo m 41.629,57; 34. Orsi Sergio m 30.308,95.Classifica 100 km1. Mammoli Antonio 08.01:14; 2. Montagner Stefano08.19:38; 3. Costi Fabio 08.47:26; 4. Tallarita Antonio09.31:54; 5. Cesconetto Daniele 09.34:58; 6. MarchesiTiziano 09.39:55; 7. De Giampaulis Antonio 11.38:19; 8.Cavazzoli Franco 11.51:47; 9. Samsa Alessandro 11.54:37;10. Salvatore Antonio 12.09:26; 11. Bianconi Paolo12.39:02; 12. Mazzeo Antonio 12.46:09; 13. Niego Antonio13.25:34; 14. Stoppa Luca 13. 26:43; 15. Mason Vincenzo13.39:12; 16. Morandin Luciano 13.53:59; 17. PaglialongaDaniele Giorgio 14.27:23; 18. Montagnin Giuliana 15.11:39;19. Salem Mohamed 15.34:18.VAI 382 25


UltramaratoneClassifiche frazionistiMaschile1. Solomon Rotich km 19.20; 2. Duca Francesco km 18.80;3. Mortillaro Corrado km 18.80; 4. Mokraji Lahcen km18.80; 5. Tosi Renato km 18.40; 6. Abbatescianni Diego km18.40; 7. Bernardi Fabio km 18.40; 8. Barizza Filippo km18.00; 9. Bedin Michele km 18.00; 10. Zahidi Mohamed km17.60.Femminile1. Roberti Maria Grazia km 15.37; 2. Pacchiega Chiara km14.40; 3. Buzzi Marianna km 14.40; 4. Zamboni Isabella km14.00; 5. Legnaro Daria km 14.00; 6. Pojani Linda km14.00; 7. Pedroni Maura km 13.60; 8. Simonazzi Gonny km13.60; 9. Marcato Chiara km 13.60; 10. Piazzola Claudiakm 13.20.Classifica squadre1. GP Pier Sport Tencarola km 416,651; 2. GP Turristi “LeTartarughe” km 366,193; 3. GP Avis Malavicina Belvedere –A km 360,988; 4. ASD La Rustica Pescantina km 358,076;5. ASD GP Monselicensi “Colorificio Tomelleri” km356,306; 6. GSD Valdalpone De Megni – A km 354,883; 7.Polizia Penitenziaria km 352,689; 8. GS Biasin Giancarlokm 345,529; 9. Flying Colours Marathon km 341,788; 10.85° Rav Verona “Esercito” km 340,400; 11. Atletica Bancolekm 337,687; 12. GP Panificio Cavattoni Palu’ km333,849; 13. ASD Atl. Lupatotina Marani Akropolis km325,838; 14. GSD Mombocar “Riso San Marco” km321,278; 15. Latin Marathon Lovers – A km 318,035; 16. GPAvis Malavicina Belvedere – B km 313,431; 17. La CometaFidas – Radon km 310,996; 18. ASD Marciatori SportingClub Mondatori km 310,897; 19. Sezione Arbitri Verona km305,447; 20. GP Turristi “Anniversario” km 303,806; 21.GSD Valdalpone De Megni – B km 299,033; 22. Atl. CSIVerona – Verona Runner femminile km 298,565; 23. TeamSky Explorer Sportler km 288,747; 24. GP Avis MalavicinaBelvedere – femminile km 286,255; 25. Latin MarathonLovers – femminile km 271,634.26 VAI 382oltre ad una rappresentativa Comunale, quella di Roverbella.In totale ben 20 squadre hanno superato i 300 km.Molto avvincente anche la competizione delle squadrefemminili, con tre formazioni partecipanti come lo scorsoanno. Ha vinto ancora una volta, quest’anno con298,565 km il CSI Verona Runner, squadra veronese capitanatada Stella Pizzini, sfiorando ancora una volta questolimite d’eccellenza dei 300 km; seconda quella mantovanadell’Avis Malavicina Belvedere e terza l’altrasquadra veronese femminile del Latin Marathon Lovers.La classifica delle rappresentative comunali è stata onoratadal premio dedicato alla memoria di un altro grandepersonaggio dello sport e del podismo veronese, il giornalistaOlimpio Rossin, che per tanti anni ha scritto sullepagine del quotidiano locale L’Arena, fino agli ultimigiorni prima della sua scomparsa avvenuta alla fine del2007. Il premio è stato appannaggio quest’anno del Comunedi Chiampo, capitanato da Gigi Berti e da RenzoCavestro, che ha preceduto il Comune di Rioverbella, capitanatoda Davide Piccoli e Linda Pojani ed il Comune diSan Giovanni Lupatoto guidato dai fratelli Giovanni e TizianoBussinello. La classifica individuale femminile ha vistoprimeggiare l’azzurra inossidabile della corsa in montagnaMaria Grazia Roberti con 15,628 kmh, che ha precedutola veronese Chiara Pacchiega (in versione sprintrispetto alle sue gare preferite di Ultramaratona) secondacon 14,617 kmh. Sul podio al terzo posto è salita un'altraveronese Marianna Buzzi, recente vincitrice della VeronaBosco. Nella classifica individuale maschile ha primeggiatol’atleta Solomon Rotich, che ha gareggiato peril Pier Sport Tencarola, unico atleta a superare i 19 kmh(19,019). Sul podio sono saliti due compagni di squadra:Francesco Duca (18,728) e Corrado Mortillaro (18,696).Il primo degli atleti non schierati dal Pier Sport Tencarola,nono classificato, è stato Michele Bedin (17,765 kmh) insquadra con i Turristi di Montegrotto (squadra delle Tartarughe).Ai due vincitori individuali della Staffetta 12-24 x 1 ora sono stati assegnati i trofei del memorial GuidoPimazzoni, socio e consigliere Mombocar scomparso nell’ultimoanno. Alla cerimonia di premiazione ha presoparte Rosanna Pellizzari, moglie di Guido, che ha consegnatoi due trofei assieme al Presidente del GSD Mombocar.Un unico neo in questa lungo fine settimana e noncerto imputabile alla organizzazione: ancora una voltaalle premiazioni ricchissime e curate con particolare attenzionebrillavano per assenza proprio i premiati. Chi siimpegna con tanta attenzione meriterebbe un maggioreriguardo da parte degli atleti e dai responsabili dellesquadre. Ha completato il programma della Lupatotissimala non competitiva della StraLupatoto, sempre moltopartecipata, con circa 2.000 presenze, grazie anche allabellissima giornata e agli stupendi percorsi, realizzati daiquattro gruppi organizzatori (Atl. Club del Lupo, La Cometadi Raldon, l’Atletica Lupatotina e il Gsd Mombocar),iniziativa che avrà il suo epilogo fra qualche settimana,come ricodra l’Assessore allo Sport Aloisi, nellaconsegna del ricavato netto ad Associazioni di volontariato.A S. Giovanni Lupatoto è d’obbligo esserci, non importaa quale titolo: come atleta impegnato o semplicementeamatore, dalla parte dell’organizzazione o semplicemtnedel pubblico. Le giornate del GS Mombocarvalgono tutta l’attenzione e rimagono comunque nelcuore.La Lupatotissima non finisce qui. Nella settimana successivaè in programma la Staffetta della Speranza, riservataagli studenti di Scuole Elementari, Medie inferiori e superiori,sempre sulla Pista Nino Mozzo di San GiovanniLupatoto.CronacheUltramaratona Sci di fondo Podismo Competitivo Appuntamenti AziendeScidi fondoI fedelissimidella MarcialongaL’elenco completo dei più fedelialla gran fondo della Val diFiemme e Fassa37 edizioniAndrich Ivo; Avanzinelli Aulo;Bertocchi Luciano; Bianchi Angelo;Bucciantini Atto; CostantinCostantino; Davarda Giuseppe;Del Vecchio Santo; DelvaiLuigi; Gianola Antonio; LunelliFabio; Mariani Giovanni;Nones Marco Aurelio; PiccininiSevero, Pigozzo Giancarlo;Piotti Odillo; Vanzo Mario;Zambaldo Armando.36 edizioniAlberio Giacomo; Bernard Mario;Bortolini Romano; BrunelloFranco; Dal Molin Giorgio;Gaetani Maurizio; Lualdi Piergiorgio;Perdetti Enrico; RizFaustino; Ronzani Pietro; SartoriSergio; Tonon Ugo; ZampattiLino.35 edizioniBonelli Nicola; Buzzi Ferruccio;Cazzaniga Silvano; De RivoSergio; Felicetti Luigi; FranciniFranco; Piazzi Giuseppe; SordoFirmino; Zorzi Diego.34 edizioniBruno Pierangelo; D’AndreaTeodoro; Dicembrini GianFranco; Gaddi Giuseppe; LodigianiPietro; Piaser Roberto; SignoriRiccardo; Tamarri Virgilio;Tosato Giuliano.33 edizioniBarzio Franco; Bramanti Mario;Cavallotti Andrea; Fontana Luciano;Marchiol Luciano; PerettiGiorgio; Valente Pietro; WeissNicolò; Ventura Alessandro.32 edizioniAbeni Gianpietro; Caola Ugo;Capelli Marcello; CarravieriGianni; Del Longo Orfeo; ManzoniGiacomo; Postal Ugo; PurelliAntonio; Radovan Piero;Simio Giorgio; Zanetti Virgilio.31 edizioniBonazzi Renato; Brida Corrado;Bruno Ferdinando; BrunoMario; Calliari Cornelio; CaracoiMario; Gagliardo Leonardo;Grazioli Lauro; Paravisi Silvano;Picchiarini Giancarlo;Zurloni Felice.30 edizioniArchetti Giuseppe; BrasolinGaetano; Brazzelli Angelo;Collavo Luigi; Gennai Umberto;Ghidi Pietro; Lazzaretti Moreno;Magrograssi Giacomo;Marinoni Marcello; MolteniRodolfo Adriano; Moresco Aldo;Pasini Angelo; Patuelli Carlo;Pettorelli Marco; Rizzoli Michele;Serri Eliseo; TeobaldelliAttilio; Valdinoci Giancarlo;Zambaldo Bruno.Podismocompetitivomento a Velden, dall’altra partedel lago.Davanti al castello-albergo dotatodi casinò (è in vendita, nelcaso qualcuno fosse intenzionatoad acquistarlo) sono oltre5.000 i podisti che magari nonpunteranno al podio, ma chein quanto a voglia di divertirsinon sono secondi a nessuno.Ore 9.30, pronti, via. L’idea difare una mezza su un tracciatointeramente chiuso al trafficoche lambisce uno dei laghi alpinipiù belli, è farsi un regaloferragostano. Si corre nel silenziointerrotto solo dal rumoredelle suole sull’asfalto.Un gruppo di ragazzini dellasquadra locale di hockey picchiai propri bastoni sul bordodel marciapiede: chi passa vicinoa loro allunga la mano perun cinque alto contro i loroguantoni. Una manciata dichilometri e un gruppo rock suun tetto di una casa detta il ritmoai cinquemila.Quelli davanti però non si curanoné dei ragazzini né dei futuriRolling Stones, sono inquattro a menar le gambe daglialtipiani keniani: Issac Kosgei,Philip Yiego, Carlo Mainae Philemon Kisang. Quest’ultimoha un personale in1:00,55 (mica paglia, come diconoa Nairobi) ma qui a Klagenfurtnon andrà oltre un1:02,44, che corso a quasi 30gradi è di tutto rilievo. Tra ledonne si recita lo stesso copioneda sei anni con l'unghereseAniko Kalovics che non ha lasciatoscampo alle avversarie,la croata Lisa Stublic e la kenianaEdnah Kwambai. Molti gliitaliani che hanno scopertoquesta gara nel bel cuoreUna mezza in riva al lagoC’è una gara estiva che è qualcosadi più di una semplicecompetizione podistica. È l’occasioneper unire vacanza epettorale, riposo con la famigliae sfida con amici o nemici,in tutti casi avversari. È la mezzamaratona di Klagenfurt,una ventun chilometri da incorniciare,che lo scorso 22agosto ha festeggiato la 9°edizione. Ma non si pensi chesi tratti della solita “mezza”,perché a parte la consueta distanza,la gara avviene al terminedi un lungo weekend dieventi, unici e coinvolgentidall’organizzazione tipicamentecarinziana. Ce n’è pertutti i gusti: dalla gara riservataal mondo femminile a quellakinder per i piccoli campioni didomani, fino alla doggy run,ovvero il padrone con il propriocane. E tutto questo neisoli primi due giorni, perchéper il gran finale si aspetta ladomenica, con l’appuntadell’agostoe chissà quanti altrinavigando su www.kaerntenlaeuft.atnon si lascerannoscappare l’occasione di unacorsa in riva al lago.Carlo BrenaAppuntamentiLa Montefortiana si faràCome avrete sentito una disastrosaalluvione si è abbattutasulla nostra zona di Monteforted'Alpone e Soave. Il Direttivodel nostro Gruppo nella suaultima riunione, ha deciso dipromuovere una iniziative disolidarietà per quelle famiglieduramente colpite da questoevento.Dopo il primo momento diemozione e disponibilità, nondeve sopraggiungere il periododel dimenticare e del fatalismo.La Montefortiana èsempre stata in 35 anni di storial'espressione della generositàe dell'ospitalità della nostragente. Vogliamo non dimenticarequesti valori e ricambiareinsieme, con un segnotangibile della nostra solidarietà,la vicinanza alle famiglieche più di tutte hannosofferto i disagi di questa terribileesperienza. Quindi:... quest'anno la Tua corsa valeun aiuto... grazie al Tuo contributo...aggiungiun Euro all'iscrizionealla Montefortiana2011 per gli alluvionati diMonteforte e SoaveSaranno piccole gocce chemesse insieme potranno dimostrarela sensibilità di tutti e darefiducia a questa gente. Oltreal bonus di iscrizione, tutte leofferte straordinarie e non,che saranno inviate alle nostrecoordinate più sotto riportate einserite nel sito www.montefortiana.orgcon la causale "alluvioneMonteforte-Soave"VAI 382 27


saranno poi inviate in unica soluzioneal "Fondo Concordia"gestito dal Comune e dallaParrocchia di Monteforte d'Alpone.c/cpostale 19084375iban IT75 G051 8859 58000000 0032 707 intestato:Gruppo Sportivo DilettantisticoValdalpone De MegniV.Dante Alighieri, 41 C.P. 53- 37032 Monteforte D’Alpone- VR Tel. 045 9586408Fax 045 6103277 tel. 3382663474 info@montefortiana.orgwww.montefortiana.orgMyriam CusiniAziendeProwinter 2011È partita la nuova stagione2010/2011 con una soffice nevefresca caduta sull’arco alpinonelle ultime settimane. È iniziatala Stagione di Coppa delMondo e anche il Pool Italia e,mentre il mondo della neve siprepara a scendere in pista, aFiera Bolzano è partito il grandegigante per l’organizzazionedi Prowinter, la fiera internazionaledei professionisti, delnoleggio e dei servizi per glisport invernali, in programmaa Bolzano dal 13 al 15 aprile2011. Prowinter ha siglato ancheper il 2011 la partnershipcon la 43a edizione della FISAlpine Ski World Cup Gardena(Saslong Classic). La famosamanifestazione, che prevedeun supergigante e una discesalibera di Coppa del Mondo (17e 18 dicembre 2010), si svolgein un contesto animato da numerosialtri eventi che coinvolgonofestosamente la comunitàlocale, gli stessi atleti e unfolto pubblico. Saslong Classiccontribuisce così da anni ad alimentarela fama dell’Alto Adigequale centro nevralgico deglisport invernali, così comeProwinter ne promuove lo svilupposettoriale e gli aspetti dibusiness.Grazie al costante impegnoprofuso nell’organizzazione dieventi di rilievo e alla sua strategicaposizione geografica,l’Alto Adige si conferma inoltreefficace piattaforma di contattotra la realtà italiana equella d’oltralpe. Di questaopinione è anche Gian FrancoKasper, Presidente FederazioneInternazionale Ski FIS: “Lafiera specializzata Prowinter èuna piattaforma ideale chepermette lo scambio e la condivisioned’idee, di informazionied esperienze tra operatoridel settore, di allacciare nuovicontatti e di avviare affari nelsettore commerciale e sportivo.Le tante premiazioni degliatleti trasmettono emozioni epermettono di dare onore alleprestazioni ottenute durantel’inverno. In Alto Adige si svolgonovarie manifestazionisportive a livello internazionale,soprattutto per quanto riguardale discipline invernali.Per questo Bolzano è il luogoideale per lo svolgimento diuna fiera specializzata comeProwinter. La FIS augura a tuttii partecipanti un buon lavoro euna fiera di successo!”. La FederazioneInternazionale SciF.I.S. rinnoverà e rafforzerà ilproprio sostegno anche a Prowinter2011, con la premiazioneFIS OC AWARD, sottolineandoin tal modo il valore assuntodalle due rassegne nelpanorama fieristico delle specializzatenei settori della tecnologiae degli sport invernali.L’undicesima edizione di Prowintersi svolge a Fiera Bolzanoa conclusione della stagioneinvernale per confermare lasua posizione di rete leader a livellonazionale e internazionaleper lo sport business. Dal 13al 15 aprile 2011 Fiera Bolzanoprevede la partecipazione dioltre 250 espositori da unaquindicina di Paesi che presenterannole loro ultime tendenzead un pubblico di operatoriinternazionali. All’edizione del2009, anno nel quale Prowintersi è svolta senza Apitec, lamanifestazione internazionalelegata alla tecnologia alpina edinvernale, che si svolge ognidue anni e solo negli anni pari,erano giunti a Bolzano circa5.500 operatori qualificati. Datadi svolgimento: 13 - 15 aprile2011; Luogo di svolgimento:quartiere fieristico di Bolzano;Orari di apertura: mercoledìe giovedì dalle ore 9.00 alleore 17.00; venerdì dalle ore9.00 alle ore 16.00; Ingresso:riservato agli operatori; Prezzodel biglietto: 10 euro; scontodel 50% con registrazione online.Informazioni: www.prowinter.it17 dicembre 2010La SgambedaLivigno (SO) - km 21 - Tecnica Classica- Partenza ore 11.00 - Tempo massimoore 4 - Organizzazione APT LivignoVia Saroch 1098/A 23030 Livigno(SO) - Tel. 0342 052230 - Fax 0342052259 - e-mail: info@lasgambeda.itIscrizioni: € 20,00 entro 29.10.10, €25,00 entro 14.12.10 - c/c postale37722618 c/c Bancario 1816 intestatoCO La Sgambeda - Iscrizioni on-line:www.lasgambeda.it18 dicembre 2010MinisgambedaLivigno (SO) - km 1 - 3 - 4 - 5 - Tecnicalibera - Partenza ore 13.30 - OrganizzazioneAPT Livigno - via Saroch,1098/a - 23030 Livigno (SO) - Tel.0342 052230 - Fax 0342 052259 - e-mail: info@lasgambeda.it - Età da 8 a17 anni - Iscrizioni: € 10,00 - c/c postale37722618 intestato CO La Sgambeda- on-line: www.lasgambeda.it.19 dicembre 2010La SgambedaMarathonLivigno (SO) - km 42 – km 22,5 - Tecnicalibera - Partenza ore 11.00 - Tempomassimo ore 5 - OrganizzazioneAPT Livigno - via Saroch, 1098/a -23030 Livigno (SO) - Tel. 0342052230 - Fax 0342 052259 - e-mail:info@lasgambeda.it - Iscrizioni: €40,00 entro 29.10.10 € 55,00 entro14.12.10 - c/c postale 37722618 c/cBancario 1816 intestato CO La Sgambeda- Iscrizioni on-line: www.lasgambeda.it- Gran Fondo Mastertour.26 dicembre 2010TurmasiVermiglio (TN) Centro del fondo - km25 - Tecnica libera - Org. PolisportivaVermiglio - Via della Prada, 31 - 38029Vermiglio - Tel./Fax 0463 758525 - e-mail: info@polisportivavermiglio.it -Gran Fondo Mastertour6 gennaio 2011Comelgo LoppetPadola di Comelico Superiore (BL) -km 30 - Tecnica classica - Partenza ore10.30 - Tempo massimo 3,30 ore -Org. Comelico Nordicski Via MilanoL’agenda delfondistaVedi anche su www.vademecundelfondista.it52, 32040 Comelico Superiore (BL) -Tel. 0435 470007 Fax 0435 67040 - e-mail: comelgoloppet@alice.it - Iscrizioni:€ 20,00 fino 31.12.10 € 25,00fino ore 9.00 del 06.01.11 - B.B. -www.comeliconordicski.com - GranFondo Mastertour.8 gennaio 201130 a MarathonInternationalde BessansBessans (Francia) - km 15 - 30 Tecnicaclassica – Partenza ore 13.00 - Org.Marathon de Bessans - Rue de la MaisonMorte - 73480 Bessans (Francia)Tel. 0033 479054284 - Fax 0033479058311 - e-mail: info@marathondebessans.com- Iscrizioni: € 29 km30, € 26 km 15 entro 26.12.10 - € 35km 30, € 32 km 15, entro 6.01.11, €40 km 30, € 37 km 15 fino al 08.01.11- Iscrizione on line: www.marathondebessans.com- Euroloppet.9 gennaio 201130 a MarathonInternationalde BessansBessans (Francia) - km 42 - 21 Tecnicalibera – km 10 – 5 – 2,5 (per bambini)Tecnica libera – Partenza km 42 – 21ore 10.00, km 10 – 5 – 2,5 ore 10.25- Org. Marathon de Bessans - Rue dela Maison Morte - 73480 Bessans(Francia) Tel. 0033 479054284 - Fax0033 479058311 - e-mail: info@marathondebessans.com- Iscrizioni: € 29km 42, € 26 km 21, € 10 km 10, € 4km 5 – 2,5 entro 26.12.10 - € 35 km42, € 32 km 21, € 16 km 10, € 5 km 5– 2,5 entro 06.01.11, € 40 km 42, €37 km 21, € 21 km 10, € 5 km 5 – 2,5fino al 09.01.11 - Iscrizione on line:www.marathondebessans.com - Euroloppet.9 gennaio 2011Attraverso CampraCentro Sci Nordico Campra - Olivone(Svizzera) - km 21 - Tecnica libera - Partenzaore 10.30 - Org. Sci Club Simano,CH 6718 Olivone Tel.0041 918722278 Fax 0041 91 8722146 e-mail: info@campra.ch - www.campra.ch- Swissloppet.15 gennaio 201135 a PustertalerSki-MarathonDobbiaco (BZ) - km 28 - Tecnica libera- Partenza ore 10.00 - Tempo massimo4 ore - Org. C.O. Pustertaler Ski-Marathon - Via Dolomiti, 3 - 39034Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax0474 972730 - e-mail: info@ski-marathon.com- Iscrizioni: € 32,00,combinata € 55,00 entro il24.12.109; € 37,00, combinata €60,00 dopo il 25.12.10; € 45,00,combinata € 65,00 il 15.01.11 C/cpostale n. 13545397 c/c bancarioCassa Raiffeisen Dobbiaco intestatoa Comitato Organizzatore PustertalerSki-Marathon oppure B.B.IT59H0808058360000300219444 –SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizioneon-line: www.ski-marathon.com -Gran Fondo Mastertour.16 gennaio 201135 a PustertalerSki-MarathonDobbiaco (BZ) - km 42 - Tecnica classica- Partenza ore 10.00 - Tempo massimo6 ore - Org. C.O. Pustertaler Ski-Marathon - Via Dolomiti, 3 - 39034Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax0474 972730 - e-mail: info@ski-marathon.comIscrizioni: € 32,00, combinata€ 55,00 entro il 24.12.10; €37,00, combinata € 60,00 dopo il25.12.10; € 37,00, combinata €65,00 il 15.01.11, € 45,00 il 16.01.11- C/c postale n. 13545397 c/c bancarioCassa Raiffeisen Dobbiaco intestatoa Comitato Organizzatore PustertalerSki-Marathon oppure B.B.IT59H0808058360000300219444 –SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizioneon-line: www.ski-marathon.com -Gran Fondo Mastertour.16 gennaio 2011PlanoirasLenzerheide (Svizzera) - km 25 - 12 -Tecnica libera - Partenza ore 10.30Tempo massimo 2,30 ore - Org. LenzerheideTourismus - Via Principala, 68 CH7078 Lenzerheide (Svizzera) - Tel. 0041813851122 - Fax 0041 813851123 - e-mail: corinne.iten@lenzerheide.com -A cura diMyriamCusiniIscrizioni: km 25 CHF 45, km 12 CHF25-IBAN CH2400774110372524300Grandbuendner Kantonalbank, 7002Chur on-line: www.lenzerheide.com -Swissloppet19 gennaio 2011Alto Adige MoonlightClassicAlpe di Siusi (BZ) - Km 36 - 20 - Tecnicaclassica - Partenza ore 20.00 – Alto AdigeMoonlight Classic Alpe di Siusi - viaCompatsch - 39040 Alpe di Siusi (BZ) -Tel. 0471 727904 - Fax 0471 727828 e-mail: info@moonlightclassic.info - Iscrizioni:km 36 € 45,00 fino 17.01.11, km20 € 40,00 fino 17.01.11 - B.B. IBANIT44C0805623100000300005339Cassa Rurale di Castelrotto on-line:www.moonlightclassic.info22 gennaio 2011Dolomiten ClassicraceObertilliach - Lienz (Austria) - km 42 -20 - Tecnica classica - Org. Langlaufund Radsportclub Lienzer Dolomiten -Südbahnstrasse 22 - 9900 Lienz (Austria)- Tel. 0043 485265999 - Fax0043 4852659999 - e.mail: info@dolomitensport-lienz.com- Iscrizioni: km42 € 52,00 fino 31.12.10, € 57,00 fino21.01.11 - km 20 € 37,00 fino31.12.10, € 40,00 fino 21.01.11 - B.B.IBAN AT851200000473511806 - online: www.dolomitensport-lienz.com- Worldloppet.22-23 gennaio 201130 a MillegrobbeLavaroneLavarone - Centro Fondo Millegrobbe(TN) - km 30 al giorno - Tecnica classicail giorno 22, tecnica libera il giorno23 - Partenza ore 10.00 - Tempomassimo 3,30 ore - Org. S.C. MillegrobbeLavarone - Via Gionghi,107 -38046 Lavarone - Tel. 0464 724144 -Fax 0464 783118 - e-mail: info@millegrobbe.com- Iscrizioni: combinata €45,00 entro 19.01.11, € 50,00 dopo;tecnica classica e tecnica libera € 30,00ciascuna entro 19.01.11, € 35,00 dopo- c/c postale 15898380 intestato a SciClub Millegrobbe Lavarone – B.B. IBANIT01O0809134920000002015765 -Gran Fondo Mastertour.VAI 382 29


LegendaPercorso circolareParco del CamandallinoLoc. Terno d’Isola – Prov.Bergamo- Km10-20 Org. G.P. Teremocc Via De Bravi16 Terno d’Isola Inf Sorzi AlessandroTel 329.6888594 P. Bar Railway StationStazione Ferroviaria dalle ore 8/19tutti i giorni escluso la domenicadall’1/1 al 31/12 - GA-FIASP/IVVPercorso permanente IVVa Selva Val GardenaLoc. Selva Val Gardena – Prov, Bolzano– Km 10-20 – Org. Gruppo MarciatoriVal Gardena Inf. AssociazioneTuristica Selva Tel (0471) 795122 / Fax(0471)794245- Reinhold Bernardi Tel335.8097589 Fax (0471) 773121 P.Associazione Turistica Str. Meisules213 Selva Val Gardena 39048 Wolkestein–Orario apertura da Lu-a Sa 8-12/15-18,30 Dom (da giugno a settembe)ore 9-12-17/18,30 € 2 pertimbro aperto dal 15/05 al 15/10GA/FIASP-IVVPercorso Circolare IVVa TermenoLoc Termeno – Prov Bolzano - Km 10-20 S,C, Roen Tramin-Termeno InfAssociazione Turistica Termeno Tel(0471)860131 /860820 Fax percorribiledal 1/3 al 15/11 Apertura Lu-Ve8,30/12,30-14/18,30 Sa 8,30/12 fineluglio dalle 15/18 Chiuso la domenica€ 2,50 per timbro GA/IVVPercorso circolareSentiero dei PianetiLoc. Collepietra – Prov. Bolzano –Km 10 –20 Org. Associazione TuristicaCollepietra Dorf 68/A Steinegg-Collepietra Tel (0471)376574/376760 Fax P. Osservatorioastronomico Max Valier e OsservatorioSolare Peter Anich a 7 chilometrida Collepietra percorribiledall’1/4 al 15/11/2008 GA/IVV PercorsoMontagna con bastone eboraccia € 2,50 c/o Albergo Untereggerchiuso il mercoledìPercorso circolareMiradolese S. Maria in MonteAuretoLoc. Miradolo Terme - Prov. Pavia - km7 - 12 - 21 - Org. G.P. Miradolese - ViaNerone (palestra comunale) - 27010Miradolo Terme (PV) - CamarlinghiMario - Tel. (0382) 77300 - P. ore7.30/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolareaperto dall’1/1 al 31/12 - Chiu-30 VAI 382Percorsi circolaridi Wanda ZucchiLoc. ......località Km ......chilometri P. ......partenza S.R. iscrizione senza riconoscimento Ric. ......riconoscimento GA ......omologata Gamba d’ArgentoProv. ......provincia Org. ....organizzazione I. ......iscrizione con riconoscimento C.M. ......chiusura della manifestazione IVV ......omologata F.I.A.S.P./IVVso il lunedì e il mese di agosto - BarRail di Palladini Luca Tel (0382)754092 Via Marconi 206 MiradoloTeme c/o Stazione F.S € 4 Bottigliavino € 1,50 IVVPercorso circolare“ Tra cascine e Fontanili”Loc. Lograto – Prov Brescia – Km 7-14-21- Org. Ambiente Duatlon via AMoro, 25030 Lograto- Inf Bar CentroSportivo Tel (030) 978334 P. Bar CentroSportivo chiuso il martedì-Percorribiledal 1-4 al 31.12 Oraio 8-12/14,30-18 GA/FIASP-IVVPercorso permanenteStraviareggio InternationalLoc. Viareggio - Prov. Lucca - km 5 -10 - 20 - 30 - 90 - Org. StraviareggioClub - Via Leopardi, 54/A - 55049Viareggio (LU) - Arrighi Giovanni - Tel.(0584) 44529 - P. ore 9.30/19 - GA- -Percorso circolare aperto dall’1/1/ al31/12Percorso circolare dell’AddettaLoc. Dresano - Prov. Milano - km 11 -19 - Org. G.M. San Giorgio Dresano -Via Varese, 6 - 20070 Dresano (MI) -Zanaboni Aldo - Tel. (02) 98270221 -P. ore 8/18 – Inv 8/15 GA-FIASP/IVV -Percorso circolare aperto dall’1/1 al31/12 - Chiuso la domenica Bar DesirèèVia dei Giardini 13 Tel (02)98180000 Villaggio Ambrosianozona negozi)Percorso circolareRenate e i suoi dintorniLoc. Renate Brianza - Prov. Milano -km 12 -15 - 21 – Ass.ne Soci FiaspVia Fermi 2 22070 Lurate Caccivio –Nobili Salvatore - Tel. (031) 390334ore serali - P. ore 8.30/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 Bar Locatelli ViaCavour 3 IVV € 1,50 – QP €4 MagliettaChiuso il martedìPercorso circolare Zinasco…il Terdoppio… e la RissolinaLoc. Zinasco Nuovo - Prov. Pavia -km 12 - 18 - 23 - Org. G.P. Pedemontana- Via Pollini, 115 c/o barRoxi - 27030 Zinasco Nuovo (PV) -Cordone Claudio - Tel. (0382)915118/ 333. 8270674 - P. ore7/19 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolareaperto dall’1/1 al 31/12 chiusolunedì pomeriggio Ogni 5 partecipazionibottiglia vinoPercorso circolare ArquateseLoc. Vigostano di Vigolo Marchese -Prov. Piacenza - km 10 - 14 - 20 - 25- Org. G.M. Avis Vigolo Marchese -Via Cavour, 41 - 29014 Vigolo Marchese(PC) - Rancati Angela - Tel.(0523) 852055 - P. ore 8/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 Chiuso il lunedìAntica Trattoria Vigostana Tel (0523)896100Percorso circolare Aglio di ColiLoc. Aglio di Coli – Prov Piacenza –Km 5-10-15 Org. Gruppo MarciatoriVal Nure Loc Casaldonato 1 RattiAngelo Tel 329.1821613 P. 8-18 –Iscrizioni Bar Old River via Nazionale26 Perino – Partenza e arrivo SedeANSPI Borgo Castello 44 Aglio di Coli(con punzonatura) GA-FIASP/IVVaperto dal 1/3 al 31/12Percorso circolareSantuario Madonna del MonteLoc. Costa di Aviano Prov. Pordenone– Km 5-8-12-15 – Org G.M AvianoAB Road Ranners Base Aerea USAFAviano – Via Interna 17 Pordenone-Inf Redolfi Brocon Matteo – Tel(0434)652212 P. Madonna del Montedalle 8-19 – percorribile dal 1/1 al31/12 GA-FIASP/IVV Percorso montagnabastone ed acqua www.atleticaaviano.itPercorso circolareSgarmeta par cuelineLoc Cimano di San Daniele del Friuli –Prov Udine - Km 14 – Org. CircoloRicreativo le Gravate Inf Battigelli SivanoTel 346.3084857 P. Bar MorettiIsabella Cimano Tel (0432) 957004dalle ore 8-18 chiuso mercoledì – percorribilidall’1/1 al 31/12 GA-FIASP/IVV Possibilità di effettuare una maratonacon timbratura immediata.Percorso circolaresul colle di MiravalleLoc Lizzanella di Rovereto –Prov. Trento– Km 11- Org Associazione PolisportivaLizzanella –G.S Castori ViaXXIV Maggio 5 38068 Rovereto-Martini Franco Tel 0464.42136- P. dalu-ve dalle 8,30-12,30/15-19 Sa 8,30-12,30 – Partenza e arrivo SupermercatoSISA- P.zza Sant’Antonio Lizzanelladi Rovereto GA-FIASP/IVV – Percorribileda 2/5 al 30/9 chiuso domenicae festiviPercorso circolareTorrente ArtugnaLoc Dardago di Budoia Prov di Pordenone– Km 12 – Org Ass. Pro LocoBudoia P.zza Umberto 1°, 5 BudoiaInf Baracchini Alessandro Tel (0434)671961-654872 P. Bar Pizzeria Artugnachuso il lunedì dalle ore 8/18 –percorribile dal 1/1 al 31/12 GA-FIASP/IVV percorso di montagnabastone e boracciaTa Lipa Pot Bel SentieroLoc. Stolvizza di Resia - Prov. Udine -km 5 -12 - Org. Vivistolvizza - Via Udine,12 - 33010 Stolvizza di Resia (UD)- Fiorini Giuliano Cell. 360. 960179 -P. 8,30/16,30 - GA-FIASP/I VV - Percorsocircolare aperto dall’1/04 al31/10-Chiuso il mercoledì-Bar dell’ArrivoP.zza all’Arrotino Dopo 3 partecipazioniT-Shirt originale Percorso dimontagnaPercorso circolare“Castello di Gronumburgo”Loc Purgessimo di Cividale – Prov. Udine– Km 11(dislivello m. 299-Km 14tmbrati) Org. Associazione PolisportivaPurgessimo – Via Purgessimo 12933043 Cividale del Friuli – DomenisFabrizio Tel 335.5420807 – P. 9-14Inv. –8-18 Estivo GA/FIASP-IVV- IscrizioniBar Cozzi – Via Ugo Foscolo Purgessimodi Cividale del Friuli percorsocircolare aperto dal 20/2 al 20/11 percorsomontagnaPercorso circolare di CastronnoLoc. Castronno - Prov. Varese - km12-15 - 23 - Org. G.P. Castronno – ViaLombardia, 43 - 21040 Castronno(VA) - Zambolin Angelo - Tel. (0332)/892922 - P. ore 7/18 - GA-FIASP/IVV- Percorso circolare aperto dall’1/1 al31/12 Circolo Famigliare di CascineMaggio via Lombardia 34 Castronnochiuso lunedìPercorso circolaredei 10 CapitelliLoc. Monteforte d’Alpone - Prov.Verona - km 10 - Org. G.P. ValdalponeDe Megni - Via D. Alighieri, 41/c -37032 Monteforte d’Alpone - PasettoGianluigi - Tel. (045) 6103277 -Cell. 338.2663474 - P. ore 7/19 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 - Chiuso la domenica- Bar Milano - P.zza S.Venturi - BarAlpone - Via V.VenetoLegenda12 DICEMBRE6 a Marcia TelethonLoc. Paladina - Prov. Bergamo - Km 5-8-15-21 - NC - Org. Atl.Valbreno AmiciTelethon Via Libertà 78 Paladina InfRota Diego Tel(035)542932 - P. 7,30/9- GA-FIASP/IVVHappy Run CastenedoloLoc. Castenedolo - Prov. Brescia - Km4-13 - NC - Org. Circolo Amatori Podisti-Inf Zanola Tel 335.74661888 - P. 9Centro Sportivo V. Colombo - GA-FIASP/IVV23 a Aspettando il NataleLoc. Cabiate - Prov. Como - Km 6-11-16 - N.C. - Org. G.P.Avis Aido Cabiate -Via Baracca, 1 - 22060 Cabiate - GalimbertiAndrea - Tel(031)766323 - P. Ore8/9 Centro Giovanile - I. € 4 Km 6/ 11/16 - S.R. € 1,50 Km 6/11/16 - C.M. Ore12,15 - Ric. Vaniglia con lenti - GA-FIASP/IVV - Riconoscimento ai primi800 iscrittiSui colli del GardaLoc. Monzambano - Prov. Mantova -Km 6-12-18 - N.C. - Org. G.S.AndesVia degli Orti 16 Frassino Inf MartiniRemo Tel 339.6312226 - P. Ore 8,30/9- GA-FIASP/IVV19 DICEMBRE4 a CamminataBergamo ha un cuore grandeLoc. Bergamo - Km 4-8-15-20 - NC -Org. Assoc. Cure Pagliative Inf Teani/Lupini G Tel(035)531326/333.7585158- P. 7,30 - 9 Via Borgo Palazzo - GA-FIASP/IVVCorrida del progressoLoc. Castelmaggiore - Prov. Bologna -Km 3-7-13 N.C-21,097 C. - Org. G.P.Progresso Castelmaggiore - Via Lirone,46 - 40013 Castelmaggiore - BalleriniVilliam - Tel (051) 712046 - 711631 -Fax (051) 713474 / 339.4903520 - P.Ore 9/9.30 C - 9,40 mini Centro SportivoVia Lirone - GA-FIASP/IVVCalendarioNazionaleed EsteroLoc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . localitàProv. . . . . . . . . . . . . . . . . . . provinciaKm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . chilometriC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . competitivaSK .................................... skyraceUM ................. ultramaratonaCM........ corsa in montagnaNW ................ nordic walkingO............................................................ orienteeringI. ................... iscrizione con riconoscimentoN.C.............................................. non competitivaOrg. ............................................... organizzazioneP. ............................................ partenzaA. ................................................................ arrivoS.R. .... iscrizione senza riconoscimentoC.M... chiusura della manifestazioneCorsa di Babbo NataleLoc. Brescia -Km 6-12 - NC - Org. DopolavoroDipendenti Comunali Brescia . InfBigioli Carlo Tel 347.1360063 - P. 9Castello - GA5° Trofeo Magic Lake ComoLoc. Como - Stadio - Km 6-12-21 - NC- Org. Consorzio Como Turistica InfAulicino Giuseppe Tel 345.6110764 -P. 8-9 stadio - GA-FIASP/IVVDue passi nella terradei GonzagaLoc. Sabbioneta - Prov. Mantova - Km6-10-15 - N.C. - Org. Gruppi FIASP C.P.Mantova - Via Oglio, 65 - 46010S.Michele in Bosco di Marcaria (MN) -Regattieri/Corsini - Tel. (0376) 950201/(0524) 524349 - P. Ore 8.30/9 - GA-FIASP/IVV38a StracadaLoc. Seveso - Prov. Milano - Km 6-13-21 - N.C. - Org. Marathon Club - ViaMonterosa - Centro Sportivo Comunale- 20030 Seveso - Somaschini CarloTel (0362) 508526 - P. Ore 8/9 CentroSportivo - I. € 5 - S.R. € 1,50 - C.M.Ore 13,30 - TI Gruppi 0re 22 del 18/12- Ric. PANETTONE - GA-FIASP/IVV -Riconoscimento ai primi 500 partecipanti.Camminata di Natale persolidarietàLoc. Trezzo sull’Adda - Prov. Milano -Km 8-15-21 - N.C. - Org. G.P. AvisAido - Via Biffi 2 bis - 20056 Trezzo sull’AddaGiuseppe La Ferla - Tel(02)9091756 Giuseppe.laferla@alice.it - P.Ore 8/9 - GA-FIASP/IVV38a Na caminada par tutiLoc. Roncaglia Di Ponte San Nicolò -Prov. Padova - Km 6-12-18 - N.C. -Org. G.P. Avis Aido Coca Cola - ViaAlfieri, 9 - 35010 Ponte S. Nicolò (PD)- Fusaro Luciano - Tel(049)717593 - P.Ore 9-10 - GA-FIASP/IVV18a Marcia dell’ErbognoneLoc. Ferrera Erbognone - Prov. Pavia- Km 7-14-18-25 - N.C. - Org. G.P. AvisAido Sannazzaro - Via Cairoli, 37 c/oBar Haiti Claudio Cosio - Tel (0382)996119 - P. Ore 8/9 - GA-FIASP/IVVMaratonina di NataleLoc. Serravalle - Repubblica S.MARINO- - Km 3.7.15 - NC - Org. G.P. Sammarinese- Inf (0549)901523 Tasini - P.9.30-10 - GA-FIASP/IVV33ª Maratonina di S.SilvestroLoc. Cusignana Bassa Giavera - Prov.Treviso - Km 6-12-21-30 - N.C. - Org.G.P. Club del Torcio - Via Canova, 58 -31040 Giavera del Montello - BrunoAmadei - Tel(0422)774342 - P. Ore8.30/9.30 Giavera del Montello - GA-FIASP/IVV33 a Maratonina di San SilvestroLoc. Cusignano Bassa - Prov. Treviso -Km 6-12-21-30 - NC - Org. ASD Clubdel Torcio- Inf Amadei Bruno- Tel(0422)774342 - P. 8,30Giavera delMontello - GA-FIASP/IVV28ª StravareseLoc. Varese - Km 7-14 - N.C. - Org.G.S. Marciatori Varese - G.T AlarmVicolo Mera 8 21100 Varese - ZucchiAldo - Tel (0332) 242228-Gruppo 340.3928458 - P. Ore 8,30/9,30 - GA-FIASP/IVV -1 a Marcia camminiamoricordandogli amici del gabbiano JonathanLoc. Pradipozzo - Prov. Venezia - Km6-11 Ripetibili - N.C. - Org. G.M. Portogruaroe C.F. Portovecchio - Via Stadio,10 c/o bar Dreher - 30026 Portogruaro- Sergio Zadro - Tel. (0421)71301 - Cell 340.6018960 - P. Ore 9/11 - GA - FIASP/IVV23a Marcia del Mandorlatodi Cologna VenetaLoc. Cologna Veneta - Prov. Verona -Km 6-10-18 - NC-Org. Interauto Podistica-Inf Mondardo Valter/Maito BrunoTel (0442) 410729 - 410120 - P. 8-8,30-GA-FIASP/IVV26 DICEMBRE16 a Maratonina di ZanicaLoc. Zanica - Prov. Bergamo - Km 7-11-15-18-23 - N.C. - Org. G.P. Insiemecon amicizia - Via Serassi, 44 - 24050Zanica Maoloni / Rampinelli Tel.(035)672506 /670013 - P. Ore 7,30/9,30Impianti sportivi Comunali - I. € 3,50 -S.R. € 1,00 - C.M. 14,00 - TI GruppiOre 22 del 24/12 - Ric. Conf Alimentare- GA-FIASP/IVV - Premi per i primi2500 iscritti20a Marcia di fine annoLoc. Novedrate - Prov. Como - Km 6-14-20 - N.C. - Org. G.P. Avis Novedrate- Via Dante, 6 - 22060 Novedrate -Pietroni Paolo - Tel(031)790927 - P.Ore 8/9 - GA-FIASP /IVV39° Giro della FabronaLoc. Fratta Terme di Bertinoro - Prov.FC - Km 12 - NC - Org. Edera MarathonForlì Inf Mandolesi Daniele - Tel340.8747617- P. 8.30-9,15 - GA-FIASP /IVV13ª StramoncuccoLoc. Moncucco di Vernate - Prov. Milano- Km 6-12 - N.C. - Org. G.P. AtleticaCertosa - Via A.Moro, 1 - 27012 Certosadi Pavia - Zatti Silvio - Tel.(02)9056927 - P. Ore 8/9 - I. € 3,50 - S.R.€ 1,50 - C.M. Ore 12 - GA-FIASP/IVV30a Marcia dea broxemaLoc. Casalserugo - Prov. Padova - Km5-10-15 - N.C. - Org. G.P. Casalserugo- Severino Zatta - Tel(049)711544/347.8304107 - P. Ore 8.30/9,30 P.leAldo Moro antistante Comune - GA-FIASP/IVV22a Troviamoci in amiciziaLoc. Canove di Legnago - Prov. Verona- Km 6-11-20 - N.C. - Org. ComitatoFesteggiamenti S. Agostino - Via Ocara,71/B - 37045 Legnago - Ferrari Claudio-Tel.(0442) 629360 / 349. 6959098- P. Ore 8.30/9.30 P.zza Galvani - S.R. €1,50 - C.M. 13,30 - TI Gruppi Ore 2024/12 - GA-FIASP/IVV31 DICEMBREdiMyriamCusiniRic. ................................................ riconoscimentoTI............................................... termine iscrizioneGA ............... omologata Gamba d’ArgentoIVV............................. omologata F.I.A.S.P./IVVCorsa di fine annoLoc. S.Pancrazio - Prov. Ravenna - Km10 - N.C. - Org. Podistica S.Patrizio -Via L. Ariosto, 1 - 48020 S. Pancrazio(RA) - Zaccaria Giovanni - Tel(0544)594139 - P. Ore 9.30/10 - GA-FIASP/IVVVAI 382 31

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