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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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Capitolo primoLA COMUNICAZIONE NON VERBALE1.1 IntroduzioneL’aspetto più peculiare <strong>della</strong> vita umana è il suo carattere sociale. Per cui «lo studiodell’uomo è prevalentemente studio del suo comportamento sociale, cioè dei rapportireciproci fra esseri umani». 1 Diversi sono stati gli approcci metodologici per lo studiodel comportamento sociale umano: il comportamento visto come disposizione individuale,il comportamento come funzione dell’ambiente e il comportamento secondo unapproccio interattivo. Per quanto riguarda il primo approccio il comportamento umano èvisto come l’epifenomeno di una dinamica interna alla persona, dinamica che d’altrocanto segue leggi proprie: l’individuo, in questa prospettiva, è visto come fonte delleproprie azioni; è un sistema di avvenimenti e di tendenze che hanno origine in lui stesso,per cui sia i successi che gli insuccessi derivano direttamente dalla struttura delle suedisposizioni interne. È un pò la concezione rinascimentale dell’uomo visto come «faber»del suo destino e delle sue azioni. Uno studioso del comportamento individuale,Heider 2 , sostiene che «gli individui vengono visti come le origini delle loro azioni; è piùsemplice infatti concepire un comportamento ostile come espressione di malevolenzanaturale che interpretarlo alla luce di fattori situazionali e contingenti». 3 La tesi secondola quale il comportamento è visto come funzione dell’ambiente, vede il comportamentocome interamente determinato dall’ambiente in cui l’individuo opera e determinato dainumerosi ruoli che un individuo si trova ad interpretare. Per cui eventuali disadattamentio devianze, comportamenti cioè non accettati anzi stigmatizzati dal gruppo sociale, sonovisti come difetto dell’ambiente familiare e sociale, come deprivazione di esperienzepositive che l’individuo non ha avuto l’opportunità di fare. Il terzo approccio metodolo-1 Ricci Bitti P. E. Cortesi S., Comportamento non verbale e <strong>comunicazione</strong>, il Mulino, 1977,pag. 10.2 Heider F., The Psychology of Interpersonal Relations, New York, Wiley, 1958, <strong>tra</strong>d. it., Lapsicologia delle relazioni interpersonali, Bologna, Il Mulino, 1972.3 Ricci Bitti P. E. e Cortesi S., Comportamento non verbale e <strong>comunicazione</strong>, il Mulino, 1977,pag. 12.11

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