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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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mozioni in situazioni di vita reale. Darwin nel suo libro 44 fu il primo a proporsi di verificare,in via sperimentale la sua teoria sull’evoluzione at<strong>tra</strong>verso le emozioni. Attualmentemolte ricerche tentano di identificare le espressioni particolari del volto associatealle emozioni. Darwin sosteneva che l’origine delle espressioni del volto è in strettaconnessione con le risposte che l’organismo dà in situazioni particolari. Ekman e Friesensono concordi con Darwin nell’ammettere l’esistenza di movimenti di muscoli faccialitipici per ciascuno stato emozionale primario. Si <strong>tra</strong>tterebbe di movimenti innati,cioè non appresi, <strong>tra</strong>smissibili per via ereditaria. Anche se, secondo questi due Autori,gli stimoli scatenanti le emozioni, le regole di ostentazione e le conseguenze comportamentalipossono variare notevolmente. Nonostante le differenze metodologiche, teoriche,ambientali, socio - culturali in cui le ricerche sono state condotte, si possono individuaresette emozioni primarie: felicità, sorpresa, paura, tristezza, collera, disgusto, interesse.Un altro problema che riguarda l’espressione delle emozioni è quello inerente alfatto se le emozioni sono espresse in tutte le culture con gli stessi movimenti del volto,in poche parole l’espressione delle emozioni è universale oppure differente da cultura acultura? Accanto a questo problema ne esiste un altro: eventuali differenze in<strong>tra</strong>culturalinell’interpretazione delle emozioni e delle caratteristiche generali interculturali <strong>della</strong>percezione delle emozioni. Esperimenti condotti da Ekman e collaboratori hanno sottopostouna serie di foto a un gruppo di studenti di un college americano e ad un altrogruppo di studenti dell’Università Nazionale di Brasilia; compito di questi giudici eraquello di associare ogni foto ad un elenco di otto stati d’animo che veniva fornito con leconsegne. Nel maggior numero dei casi gli stessi stati d’animo furono associati allestesse espressioni del volto indicato dalle foto. In questo modo si pervenne ad ammettere,con una certa cautela, l’esistenza di somiglianze interculturali nei movimenti dei muscolifacciali, che esprimono le emozioni primarie. Si contestò infatti che gli studentiavevano sì diversi retroterra culturali, ma appartenevano sostanzialmente alla stessa civiltàfondata sui mass - media per la <strong>tra</strong>smissione dei valori culturali. Per questo motivofurono scelti nuovi campioni di popolazione: un gruppo di individui <strong>della</strong> Nuova Guinea,alcuni alfabetizzati, altri no; i soggetti riconoscevano le espressioni del volto associandolenella maggior parte dei casi alle stesse emozioni.44 Darwin C., The Expression of Emotions in Man and animals, London, Murray, 1872.31

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