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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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comunicativi, e così via. Gli studi che si occupano di questi temi si suddividono in studidi misurazione, che utilizzano metodi atti a fornire una descrizione o una misurazionedelle reali modificazioni del volto, e studi di giudizio, che si basano sulle risposte di osservatorial comportamento facciale, e che si concen<strong>tra</strong>no quindi sulla quantità e la qualitàdelle informazioni veicolate dal viso. All’interno degli studi di misurazione (ad e-sempio l’elettromiografia) troviamo sistemi, detti di codifica, che si basanosull’identificazione e la misurazione di unità visibili di comportamento facciale. Essi sidistinguono dai metodi di giudizio in quanto l’attività di codifica, essendo puramentedescrittiva, non ha carattere interpretativo. Questi metodi sono basati sulla riflessioneteorica, in quanto mirano all’identificazione dei pattern di movimento facciale che risultanoassociati a particolari emozioni, quelle considerate «universali». Il «Facial ActionCoding System» di Ekman (1978) Friesen (1978) 80 rien<strong>tra</strong> in questa categoria di metodi.Secondo questi due autori, il volto è in grado di veicolare informazioni at<strong>tra</strong>verso quattroclassi di segnali:1.segnali «statici» e relativamente permanenti, determinati dalla struttura ossea e dallemasse di tessuto che compongono il viso;2. segnali «lenti», determinati da cambiamenti che avvengono con il tempo e apportanodelle mutazioni nell’apparenza <strong>della</strong> faccia di un individuo, come ad esempio lacomparsa di rughe;3. segnali «artificiali», causati da <strong>tra</strong>ttamenti esterni, come l’applicazione di cosmeticio il fatto di indossare degli occhiali;4. segnali «rapidi», che comportano modificazioni dell’attività neuromuscolare eprovocano dei cambiamenti visibili dell’apparenza del viso.È proprio quest’ultimo tipo di segnali (modificazioni muscolari rapide e visibili) chepuò essere individuato e categorizzato at<strong>tra</strong>verso il FACS, in cui ogni movimento faccialesingolarmente riproducibile e individuabile visivamente è stato indicato come AU(action unit). Esistono in tutto 44 AU relative ai movimenti del volto, e 14 AU che rendonoconto dei cambiamenti nella direzione dello sguardo e nell’orientamento <strong>della</strong> testa.Tali unità d’azione costituiscono la base del sistema di codifica e misurazione. Ac-80 Ekman, P, & Friesen, W., The Facial action coding System: A technique for the measurement offacial movement, Palo Alto, CA: Consulting Psychologists Press, 1978.125

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