Impiego di lamine autoadesive di poliuretano <strong>per</strong> il trattamento compressivo degli emangiomi infantili. Osservazioni preliminari<strong>per</strong> il piccolo paziente (cfr. caso 6, Figura c).O l t re che <strong>per</strong> il trattamento di lesioni conimportante componente sottocutanea o digrandi dimensioni, le lamine di poliuretano sisono rivelate inadatte al trattamento della zonadel capillizio e dell’area del pannolino; essenon vanno inoltre usate in caso di lesioni ulcerateo che siano a rischio di ulcerazione, <strong>per</strong>e v i t a re che la compressione e l’occlusione favoriscanotale complicanza.La compressione fornita da tali lamine, sebbenedelicata e probabilmente poco attiva sullacomponente profonda degli EI, si è rivelatasicuramente efficace nell’ostacolarne la cre s c i t ae favorirne la re g ressione, come dimostrano leimmagini del caso 2, dove è stato possibile tratta re in fase precoce metà area della lesionelasciando l’altra metà senza trattamento <strong>per</strong>c o n f ro n t o .Il trattamento è in genere ottimamente tolleratoe bene accetto: una lieve irritazione è stataregistrata in rari casi nella fase di distacco delc e rotto dalla pelle, che <strong>per</strong>altro è in genere agevolee non lascia residui; <strong>per</strong> contro, abbiamos<strong>per</strong>imentato qualche difficoltà a fare re s t a readesi i cerotti nella zona centrofacciale in neonaticon spiccata seborrea o durante la stagioneestiva.Tali effetti collaterali sono stati in <strong>tutti</strong> i casigiudicati nettamente preferibili alla difficoltà dif a re accettare un tutore ai piccoli pazienti siadai genitori che dai medici.Nella nostra es<strong>per</strong>ienza la metodica si è rivelataparticolarmente adatta al trattamento dilesioni piccole e non complicate, costituendouna alternativa valida e bene accetta all’astensioneterapeutica o al solo trattamento stero i-deo locale (cfr. casi 1, 2, 3); un altro campo diapplicazione è stato quello delle lesioni situatein posizioni tali da re n d e re la compre s s i o n econ i mezzi classici impraticabile o male accetta(cfr. casi 4, 5, 6).Il trattamento, lasciando libera la lesionedurante il giorno, ha inoltre il vantaggio dipoter essere agevolmente associato ad altreterapie locali o sistemiche (cfr. caso 2 Figura a).Sebbene tale metodica si sia dimostrata più eff i-cace quando iniziata in fase precoce, durante il<strong>per</strong>iodo di espansione dell’angioma, la sua facilitàd’uso la rende adatta anche all’impiego piùa lungo termine su lesioni in fase di re g re s s i o-ne, quando si voglia impiegare la compre s s i o n e<strong>per</strong> favorire il processo di normalizzazionedella cute.iscussione e conclusioniDQuesto report presenta i risultatidell’es<strong>per</strong>ienza clinica degli Autori durante i 2anni nei quali hanno impiegato le lamine dip o l i u retano autoadesive in alternativa aimetodi di compressione tradizionali in casiselezionati di EI, nell’ambito dei normali protocolliterapeutici.Da questa prima es<strong>per</strong>ienza è emerso che talemetodo, quando impiegato con le indicazionic o r rette, può rappre s e n t a re uno strumentoversatile, semplice da usare, bene accetto evirtualmente privo di effetti collaterali <strong>per</strong> laterapia degli EI.Ulteriori es<strong>per</strong>ienze cliniche sono necessarie<strong>per</strong> stabilire i limiti di questa metodica e suop reciso meccanismo d’azione: è in pre v i s i o n euno studio prospettico più ampio che si proponedi verificare, oltre all’efficacia e sicure z-za della compressione ottenuta con il metodoin oggetto, anche l’efficacia clinica della compressione in sé sulla risoluzione degli EI.La misurazione oggettiva di questo parametroè resa particolarmente difficoltosa dalla estremavariabilità clinica di queste lesioni; taled i fficoltà è bene illustrata dalla scarsità distudi controllati prospettici sulla terapia degliEI presenti in letteratura.In attesa di studi più approfonditi, l’eff i c a c i a ,la facilità d’uso e la ottima tollerabilità diHansaplast Med cerotti <strong>per</strong> la riduzione dellec i c a t r i c i ® quando usati <strong>per</strong> la compre s s i o n edegli EI ci fanno comunque ritenere che essipossano già da ora essere impiegati come unavalida aggiunta “e a s y” all’armamentario terapeutico.Essi infatti sono utili sia quando sivoglia off r i re un trattamento che acceleri lare g ressione di angiomi su<strong>per</strong>ficiali a bassorischio sia quando si voglia ottenere la compressione di lesioni “d i ff i c i l i”, anche associataad altre terapie.Il loro impiego deve essere comunque consideratonel contesto di un programma terapeuticocompleto e nelle mani di uno specialistaes<strong>per</strong>to, che sia in grado di valutare l’andamentodegli EI e pre v e d e rne le possibili complicanze,come l’ulcerazione.Va inoltre sottolineato che la compre s s i o n eche esercitano è piuttosto lieve, e che essi nonpossono sostituire i tutori e i bendaggi elasticinell’ottenere una compressione efficace dilesioni ampie e con componente sottocutaneai m p o r t a n t e .Journal of Plastic Dermatology <strong>2007</strong>; 3, 345
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