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20.04.2011 - Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna

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e<strong>di</strong>toriale17 MARZOÈ stata una giornata memorabile.La più importante celebrazione del 150° compleannodella nostra Italia ha avuto luogo nell’auladel Parlamento, nel palazzo <strong>di</strong> Montecitorio. Hoavuto l’onore <strong>di</strong> essere invitato e partecipare, unicofra tutti i Presidenti delle Associazioni d’Arma e <strong>di</strong>questo privilegio sono stato orgoglioso.L’aula era gremita fino all’inverosimile per la presenzadelle Camere Riunite - Deputati e Senatori -che occupavano il vasto emiciclo e dei rappresentantidelle Istituzioni Nazionali, dai Ministeri allaStampa, dall’Industria alla Cultura, dai Militari alloSpettacolo, <strong>di</strong>slocati nella gran<strong>di</strong> tribune che sovrastanoi seggi dei parlamentari.Dall’alto si poteva ammirare la scena con una sensazione<strong>di</strong> gran<strong>di</strong>osità che sfugge all’immagineormai consueta della sala come appare suglischermi televisivi. Ma, oltre all’imponenza dell’insieme<strong>di</strong> più <strong>di</strong> mille persone (forse quasi 2000?),quello che più risultava toccante era la consapevolezzache in questo luogo solenne era riunita l’espressionedell’Italia intera e non solo i soliti politici(forse troppo spesso messi in <strong>di</strong>scussione); làeravamo simbolicamente tutti noi, con i nostrisogni, le nostre speranze, le nostre illusioni. Riunitiper sentire alto il significato della Patria, della nostraIdentità che, nel bene e nel male, è pur semprela nostra e che non possiamo non amare come parte<strong>di</strong> noi, come espressione della nostra stessa esistenza.Dopo i <strong>di</strong>scorsi ufficiali, dopo l’intervento ricco <strong>di</strong>nobili accenti del Presidente della Repubblica(tutti, si noti bene, hanno rivolto parole <strong>di</strong> stima e<strong>di</strong> elogio alle Forze Armate riscuotendo vigorosiconsensi), dopo gli applausi fortemente sentiti, unabanda musicale interforze ha suonato l’Inno<strong>Nazionale</strong>, che i presenti, alzatisi in pie<strong>di</strong>, hannoarricchito con il loro canto (salvo pochi sciaguratiche con il loro miserabile comportamento hanno,ancor meglio <strong>di</strong> sempre, chiarito la loro vera natura).Sembrava così che la cerimonia fosse finitaquando, dal fondo della sala, una voce ha intonatoper la seconda volta - al <strong>di</strong> là del cerimoniale - il«Canto degli Italiani», più comunemente conosciutocome «Fratelli d’Italia» e tutti hanno rinnovatola loro partecipazione con un entusiasmo, unapassione, un senso <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> cui le onde sonoreche vibravanoin questa grande, storicaaula sono stateesplicita testimonianza:un sentimentovero, una partecipazionespontanea,un paleseamor patrio, ispiratida toni che sembravanoda tempo assopitie desueti.Sembrava davveroche l’Italia si fosse«desta», che l’orgoglio<strong>di</strong> essere italianifosse capace <strong>di</strong> prevalere, almeno per un momento,sulle tante beghe e le tante miserie che la quoti<strong>di</strong>anitàci impone <strong>di</strong> sopportare.Noi militari in servizio e in congedo, noi<strong>Granatieri</strong> in particolare, siamo abituati a celebrarecon emozione questi eventi, a sentire unbrivido lungo la schiena ogni volta – come sefosse la prima volta – che la ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> guerradel reggimento, al suono dell’Inno <strong>Nazionale</strong>,entra nei ranghi dello schieramento, a restare indevoto raccoglimento quando echeggiano le notedel silenzio per onorare quanti, nei secoli, sonocaduti per l’Italia.Noi sappiamo che le solenni celebrazioni formalisono quelle che ci identificano e ci fanno partecipidella nostra stessa storia, ma questa volta c’eraqualcosa <strong>di</strong> più, non eravamo solo noi, i soliti entusiastiche credono in certi valori, questa voltaerano tutti gli italiani – tutti perché così ampiamentee autorevolmente rappresentati – che esprimevanocon autentico slancio il loro amore e lorofede per onorare la Patria.È stata una bella giornata, un’occasione che lasciaben sperare, che rinnova la speranza e la fiducia <strong>di</strong>quanto <strong>di</strong> valido noi italiani sappiamo ancora esprimerequando le circostanze lo richiedono, unevento assai più importante <strong>di</strong> come potrebbe essererisultato dalle cronache televisive.Per questo desidero renderne partecipi tutti i<strong>Granatieri</strong>, perché sappiano che sentimenti che cianimano e gli ideali che sosteniamo sono ancoravivi e sentiti nella nostra Nazione.3


attualitàattualitàIL GENERALE DEI GRANATIERIMASSIMILIANO DEL CASALEÈ IL NUOVO COMANDANTEDELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENAIl 5 ottobre 2010, il Granatiere Gen. D. MassimilianoDel Casale si è inse<strong>di</strong>ato al PalazzoDucale <strong>di</strong> Modena assumendo il comando delpiù prestigioso Istituto <strong>di</strong> formazione del nostroEsercito, depositario delle più antichetra<strong>di</strong>zioni europee delle Accademie <strong>di</strong> Torino,Ivrea e Pinerolo.«Una Acies», «Preparo alle glorie d’Italia inuovi eroi», «Divorare le lacrime in silenzio,donare sangue e vita: questa è la nostra legge,in questa legge è Dio», sonoalcuni dei motti incisi all’ingressodell’Istituto a cui sisono ispirate generazioni <strong>di</strong>Ufficiali in servizio permanentein questi 150 anni <strong>di</strong>vita dell’Esercito Italiano.Il Gen. Del Casale, in un’austeracornice militare, tra lenobili architetture dell’Avanzini,davanti al ReggimentoAllievi, alla presenza delGonfalone della Città <strong>di</strong>Modena e dei vessilli delleAssociazioni combattentischee d’Arma, tra le quali anchela Colonnella della Sezione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Roma, circondatodalle autorità civili, militarie religiose, ha assunto ilcomando ricevendo in consegnala gloriosa Ban<strong>di</strong>eradell’Istituto.Il Palazzo ducale, pur nellecontingenti <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> bilancioin cui si barcamenanotutte le Istituzioni delloStato, si è presentato in tuttoil suo splendore.E’ stata una giornata <strong>di</strong> festain cui il nuovo Comandanteha sicuramente rivissuto contrepidazione i due anni <strong>di</strong>formazione in qualità <strong>di</strong> allievodel 156° Corso, quellitrascorsi da Tenente Istruttore e la lunga brillantecarriera percorsa in tutti i gra<strong>di</strong> allaBrigata <strong>Granatieri</strong>: dal comando <strong>di</strong> plotone, <strong>di</strong>compagnia e <strong>di</strong> battaglione, al comando del 2°Reggimento <strong>Granatieri</strong> a Spoleto ed infinedella Brigata.Lo vogliamo ricordare anche nei prestigiosiincarichi rivestiti allo Stato Maggiore dell’Esercitoin qualità <strong>di</strong> Capo Sezione e CapoUfficio Affari Generali e Capo Ufficio Gene-4


attualitàrale del Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore. Egli, inoltre, èstato anche Comandante della Divisione«Mantova» e Vice Comandante del 1° F.O.D.nella prestigiosa sede <strong>di</strong> Vittorio Veneto.Una splen<strong>di</strong>da carriera che lo vedrà, meritatamente,ai vertici del nostro Esercito.In questa occasione non poteva venir meno lapresenza della Sezione <strong>di</strong> Roma dell’<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> che havoluto essere vicino al suo Socio d’Onore con ilPresidente, Gen. D. Antonello Falconi, il VicePresidente, Avv. Arsenio Rossoni e lo scrivente.A Te, caro Massimiliano, che ho avuto il privilegio<strong>di</strong> conoscerti ed apprezzarti nel grado <strong>di</strong>Capitano al 2° <strong>Granatieri</strong>, alla Tua adorata famiglia,vada l’augurio delle migliori fortuneda parte dei colleghi e amici dell’<strong>Associazione</strong><strong>Granatieri</strong> che è orgogliosa <strong>di</strong> annoverarti tra isuoi soci d’onore.Il generale Massimiliano del Casale con la Ban<strong>di</strong>era dell'Accademia.Gen. Nicola CanarilePENSIERILo scorso 18 febbraio, dall'alto dell'«altare privilegiatum»,da Granatiere d’hoc «ho fatto la conta». Sivede che sto invecchiando!Sono ormai troppi gli anni che dalla navata centraledella Basilica <strong>di</strong> Santa Maria degli Angeli e deiMartiri alle Terme <strong>di</strong> Diocleziano <strong>di</strong> Roma sono «assurtoalle poltrone» del lato sinistro dell’altare.Conto e mi rattristo. Quanti posti vuoti, mi affrettocon amarezza ad osservare. Qualcuno addossa lacolpa al ritardo delle poste nel recapitare gli inviti.Può darsi! Tra me replico: «ciò potrebbe giustificareun estraneo al Corpo, non certo chi ha indossato peranni gli alamari». Allungo speranzoso il collo. Scrutoverso l’ingresso della basilica. Di solito «le allegre comari<strong>di</strong> Windsor» (le conosco. Anche io, a suo tempo,sono stato uno <strong>di</strong> loro) sostano in fondo. Ci sono!Noto alcune assenze, ma anche qualche piacevole ritorno.Mancano ahimé i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> sempre, quelliche accorrono per il desiderio <strong>di</strong> incontrarsi almenouna volta l’anno. I vuoti sono ampi. Mi illudo: «forseè presto. Per abitu<strong>di</strong>ne molti arrivano in ritardo allaSanta Messa». Il Comandante or<strong>di</strong>na l’attenti. Iniziala funzione. Decido <strong>di</strong> rinviare il conteggio al termine.Un inciso: come da tra<strong>di</strong>zione anche quest’anno il miracolosi ripete: «il solito amico riesce ad essere ilprimo a ricevere il sacramento della Comunione».Buon segno!La cerimonia ha termine. Mi porto sul sagrato. Salgosulla pedana. Mi guardo intorno. Provo la stessa sensazionedel 10 ottobre a Formia. Quanto siamo pochi!Dopo il tra<strong>di</strong>zionale caffé con gli amici in Piazza dellaRepubblica faccio ritorno a casa. Sono ormai solo. Intesta mi frulla una domanda: «perché?».Le risposte sono varie: non esiste più la Leva, quin<strong>di</strong>il gettito <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong> congedati e <strong>di</strong> nuovi iscrittiall’<strong>Associazione</strong> <strong>di</strong>minuisce ogni anno <strong>di</strong> più; i costiorganizzativi, pesando sugli esigui bilanci delleSezioni e sulle tasche dei <strong>Granatieri</strong> sempre più anziani(molti sono pensionati, e ben si conosce l’entità<strong>di</strong> alcune pensioni), rendono <strong>di</strong>fficoltoso il viaggio;oppure – pensiero tremendo – <strong>di</strong>minuisce quellaspinta che è lo spirito <strong>di</strong> Corpo, e, conseguentemente,viene meno «il bisogno» <strong>di</strong> ritrovarsi con i vecchicommilitoni.Il Commendatore Enrico Torrani, padre della nostra<strong>Associazione</strong>, gettò le basi della stessa perché «… i<strong>Granatieri</strong> continuassero nella vita civile a coltivare,in fraternità <strong>di</strong> spirito, quelle amicizie e simpatie cameratescheacquisite in guerra o sui campi <strong>di</strong> battaglia».«In guerra o sui campi <strong>di</strong> battaglia». Sarà forse questociò che manca al Corpo? …Vorrei augurarmi proprio<strong>di</strong> no.5


attualitàattualitàLa presenza degli ex Comandanti dei reggimenti <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> segna la continuità <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione sempre attuale.Purtroppo devo ricredermi. È questo ciò che manca.I <strong>Granatieri</strong> sono sempre più relegati a ruoli <strong>di</strong> attesa.Sarà invi<strong>di</strong>a, sarà gelosia? Non so. Penso piuttostoche coloro che sono in grado <strong>di</strong> agire, non lofanno.«Tutti comunque devono sapere che i <strong>Granatieri</strong>conservarono l’onorato luogo – il primo in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>precedenza –, tennero sempre il loro posto e non fucolpa se il posto che fu loro assegnato talvolta noncorrispose alle possibilità ed ai meriti».Bisognerebbe ricordare sempre le parole che VittorioEmanuele II rivolse nel suo proclama dopo la battaglia<strong>di</strong> Novara: «I <strong>Granatieri</strong> Guar<strong>di</strong>e ebbero il dolore<strong>di</strong> non prendere parte attiva alle fazioni combattentionde coprire necessarie importanti posizioni.Si compiacciano però d’essi <strong>di</strong> lor condottanella prima campagna, dell’esemplare loro contegno,del singolare entusiasmo <strong>di</strong> che vanno <strong>di</strong>stinti,sicura <strong>di</strong> altri gloriosi fatti nell’armi». Mai parolefurono più veritiere.I <strong>Granatieri</strong> possono dunque veramente compiacersie sperare nel futuro, solo che il contegno e l’entusiasmosiano pari a quello che li animò nei secoli.Pensando a ciò, mi auguro <strong>di</strong> svegliarmi all’alba delprossimo 18 febbraio nella speranza <strong>di</strong> vedere i<strong>Granatieri</strong> «litigare» per un posto a sedere o sgomitareper un posto in pie<strong>di</strong>.Ernesto BonelliAVVISO DEL CENTRO PROVINCIALE DI PESARO E URBINOIl prossimo maggio, a Pesaro, NON si terrà il consueto Raduno interregionale per commemorareil Generale Gianfranco Chiti in quanto, oltre alla vicinanza con il Raduno nazionale<strong>di</strong> Torino, è stato stabilito che la commemorazione, in futuro, si svolgerà ad annialterni a Orvieto e a Pesaro.Ovvero: anniversario della nascita a Pesaro e della <strong>di</strong>partita ad Orvieto.Quin<strong>di</strong>, i prossimi appuntamenti saranno per il 20 Novembre 2011 ad Orvieto e a Maggio2012 a Pesaro.Per gli amici <strong>di</strong> Pesaro, e per chi lo desideri, Domenica 8 Maggio alle ore 10.00 pressola Chiesa interna al Camposanto, sarà fatta celebrare una Santa Messa che verrà seguitadalla visita alla tomba con la deposizione <strong>di</strong> un Alamaro <strong>di</strong> fiori.Il Presidente del Centro provincialeGra. Amato Borghi6


attualitàattualitàsalma finì in una delle tante fosse comuni. Perla famiglia, ai fini burocratici e amministrativi,fino a qualche anno fa, egli fu dato per «<strong>di</strong>sperso».Poi i carabinieri dettero ai congiuntila notizia della sua morte.Oggi, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 67 anni, il figlio Domenico<strong>di</strong> 76 anni, ha riavuto dalle mani del sindacoAlemanno il piastrino <strong>di</strong> riconoscimento delpadre, ritrovato fortunosamente dall’alpino incongedo Antonio Respighi della Sezione ANA<strong>di</strong> Milano. Il generale dei <strong>Granatieri</strong> AntoninoTorre, consigliere dell’Assemblea capitolina,venuto a conoscenza dell’esistenza del piastrino,si è attivato per ritrovare la famiglia delcaduto, per organizzarne la consegna ai familiaridel prezioso reperto e per coinvolgerel’<strong>Associazione</strong> Bersaglieri, che ha assicurato lapresenza <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong> soci e della«Fanfara dell’Urbe». La consegna del «piastrino»è avvenuta nel corso della cerimonia <strong>di</strong>inaugurazione del monumento de<strong>di</strong>cato ai cadutidel fronte russo, sito sulla via Cassia all’altezzadella Tomba <strong>di</strong> Nerone.Il monumento è stato realizzato, utilizzandouna colonna donata dal Comune <strong>di</strong> Roma, dalUn momento della manifestazione. Il sindaco Alemanno a fianco deifamiliari del caduto. Alle sue spalle il generale Torre.Comitato per Nikolajewka, presieduto da SilvanoLeonar<strong>di</strong>, un altro alpino in congedo.Per i familiari, la cerimonia è stata un modoideale per riavere a casa l’amato congiunto.Comunicato “OMNIROMA”REDDITI 2010: DESTINA IL CINQUE PER MILLEALLA TUA ASSOCIAZIONEL'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> è iscritta all’Albo delle Associazionicui può essere destinato il cinque per milledell’IRPEF.Con le <strong>di</strong>chiarazioni dei red<strong>di</strong>ti del 2008, perun ritardo che si è avuto nell’informazione,solo 128 granatieri contribuenti hanno trascrittonello spazio previsto il co<strong>di</strong>ce dell’<strong>Associazione</strong>e apposto la propriafirma consentendo all’Associa-zione <strong>di</strong>ricevere come contributo dallo Stato lasomma <strong>di</strong> circa 5.000 euro. Se tutti i<strong>Granatieri</strong> si ricordassero dell’<strong>Associazione</strong>all’atto della presentazionedei modelli 730, sarebbero risolti tutti iproblemi economici che affliggonol’ANGS.Non vi costa nulla. Basta, come detto,trascrivere nello spazio del Co<strong>di</strong>ce fiscale del beneficiario il co<strong>di</strong>ce:03073220588dopo aver apposto la propria firma nello spazio soprastante. Il 5 per 1000 dell’IRPEF dovuta verràautomaticamente assegnato come contributo all’ ANGS.8


offerte pervenuteOFFERTE PERVENUTE ALLA DATA DEL 20 MARZO 2011offertePER IL POTENZIAMENTO DEL GIORNALE:Euro 20,00 Sezione <strong>di</strong> VILLABARTOLOMEA (in memoria del Gra. Soardo Remigio)" 25,00 Gra. GIORGI Renzo" 50,00 Famiglia SCAPOLAN (in memoria del Gra. Scapolan Angelo)" 50,00 Gra. D'IGNAZIO Mario" 10,00 Gra. TOTA Cataldo" 30,00 Gra. MARINI Francesco" 30,00 Sig.ra OLIVIERO Rita (in memoria del marito Gra. Oliviero Salvatore)" 10,00 Sezioni <strong>di</strong> FIRENZE e SINALUNGA (in memoria del Gra. Albini Siro)pervenute" 5,00 Gra. REGGIANI Gabriele" 25,00 Sigg. LENSI Pierluigi e Maria Rita (in memoria del padre T.C. Bruno Lensi)" 20,00 Gra. TALLONE Clau<strong>di</strong>o Sez. Fossano (in memoria del Gra. Minetti Federico)" 10,00 Sezioni <strong>di</strong> FIRENZE e SINALUNGA" 15,00 Gra. FURLANETTO Sergio" 35,00 Gra. Rag. PAESANI Alberto (dal Brasile)PER IL FONDO DI SOLIDARIETÀ «STENIO CONTIGLIOZZI»:Euro 100,00 Sezione <strong>di</strong> ROMAofferte" 250,00 Sezione <strong>di</strong> CALCINATE" 30,00 Gra. LEPORE Carmine e Sig.ra BALI Emi (bonifici <strong>di</strong> genn.-febbr.-marzo)CONTRIBUTO PER L'A.N.G.S.:Euro 1.590 Gra. Antonino Torreofferte pervenuteMINI NAJA PER I GRANATIERI DI SARDEGNAIn data 9 maggio 2011, sul sito www.<strong>di</strong>fesa.it verrà pubblicato l'avviso per il reclutamento<strong>di</strong> 35 giovani desiderosi <strong>di</strong> svolgere un periodo <strong>di</strong> tre settimane nel Corpo dei<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.Attenzione: le domande verranno prese in considerazione in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> arrivo, pertanto,solo i primi 35 giovani idonei a quella che viene definita "mini naja" verrannochiamati e incorporati.9


storiastoriaLA STORIAÈ sempre quella scritta dai vincitori?In una vecchia pagina scritta a mano, tratta dalDiario Storico del III Reggimento <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Lombar<strong>di</strong>a, riferita all’anno 1861 come risulta dal titolodel testo, possiamo leggere:Il 28 gennaio una colonna composta dal 1° e 2° battaglione,dalla 15 comp. del Reggimento, <strong>di</strong> una Batteria d‘Artiglieria e d‘uno Squadrone <strong>di</strong> Cavalleria, e sotto glior<strong>di</strong>ni del Colonnello Burnod, partiva da Sora ad un’oraantelucana alla volta <strong>di</strong> Baucco, ov‘erasi stabilita unabanda <strong>di</strong> 1000 uomini in briganti e soldati sbandati del<strong>di</strong>sciolto Esercito delle due Sicilie, arrivativi sotto le suemura alle 7 ant.ne circa e dopo due ore <strong>di</strong> accanito combattimentola banda tutta, con a capi Chiavone ed unostraniero per nome De Cristin, dovette arrendersi a con<strong>di</strong>zionitali che valsero ad apportare la tranquillità neglianimi atterriti <strong>di</strong> quelle regioni. Conseguitosi tale scopola colonna fece ritorno a Sora, ove giunse alle ore 10 pomeri<strong>di</strong>ane.Questo bel fatto ritornò a gloria del Reggimento che in seguitocon Regio Decreto del 1° Giugno ricevette in ricompensaottantacinque decorazioni ed ottantatre menzionionorevoli.A Bauco, ora Boville Ernica (FR), esiste un monumento-ossarioche venne inaugurato il 2 <strong>di</strong>cembre1900 dal Re Vittorio Emanuele III e de<strong>di</strong>cato:AI GRANATIERI DEL III REGGIMENTOCHE DA SORA QUASSÙ PERSEGUENDOLA REAZIONE BORBONICA CADDEROEROICAMENTEIL 28 GENNAIO 1861Ma, forse qualche elemento desunto dal Diario nonquadra con la realtà dei fatti così come risultano dauna semplice considerazione.Le attività <strong>di</strong> Chiavone, in effetti, continuarono ancoraper lungo tempo dopo la battaglia <strong>di</strong> Bauco,quin<strong>di</strong>, egli non dovette, come riportato nel <strong>di</strong>ario,«arrendersi» ai <strong>Granatieri</strong> che lo avrebbero fatto sicuramenteprigioniero mettendo fine alle sue gestae che invece subirono consistenti per<strong>di</strong>te umane(quaranta fra morti e feriti).Luigi Alonzi, detto Chiavone per il fatto che dabambino girava con la chiave <strong>di</strong> casa appesa al collo,nacque a Sora il 19 giugno 1825. Già Guardaboschidel <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> Sora e della Valle Roveto, con l‘invasionedei PiemontesidelRegno delle dueSicilie, venne nominatoComandantein capo <strong>di</strong>tutte le truppeborboniche daFrancesco II.Nel 1861 Alonzicomandava unaformazione sud<strong>di</strong>visain ottocompagnie checomprendeva 20ufficiali, un chirurgo,59 sottufficialie caporali,7 trombettieri e343 soldati, perun totale <strong>di</strong> 430uomini.Luigi Alonzi detto “Chiavone” il guar<strong>di</strong>aboschi.Egli continuò a combattere con azioni <strong>di</strong> guerrigliafino alla data della sua morte, avvenuta nel bosco <strong>di</strong>Trisulti il 28 giugno 1862 (ben 18 mesi dopo i fatti <strong>di</strong>Bauco) per fucilazione ad opera non dei Piemontesi,ma <strong>di</strong> un ‘altra formazione lealista borbonica comandatada due mestieranti della guerra: lo spagnoloRafael Tristany de Barrera e il tedescoLudwig Richard Zimmermann che volevano prendereil controllo della sua banda.A Bauco al suo fianco c‘era Theodule Emile deChristen, un nobile francese che aveva impegnato lasua vita e le sue risorse economiche per la causa deiBorboni, come tanti altri che erano accorsi in aiuto<strong>di</strong> Francesco II da tutti gli Stati europei.Qualora venga presa per buona la versione dei fattidesunta dalla relazione <strong>di</strong> un testimone oculare, ilpadre gesuita Antonio Onorati, che riportiamo insintesi e che è citata in numerose opere letterarie <strong>di</strong>carattere storico de<strong>di</strong>cate allo specifico argomento,le cose andarono <strong>di</strong>versamente da quanto riportatonel Diario del Reggimento.Durante l‘ultima fase dell‘asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Gaeta (novembre1860-13 febbraio 1861), <strong>di</strong>versi legittimisti Spagnoli,Francesi e Belgi raggiunsero il Re Francesco II <strong>di</strong>Borbone offrendo i propri servigi ed i propri ideali romantici.Tra loro spicca per giovinezza e per intraprendenza,10


storia storianonché per impegno finanziario (attinse sempre dalle suesostanze) il francese Theodule Emile de Christen.Egli sottopose al Re un piano strategico ben stu<strong>di</strong>ato: reclutareuomini lungo i confini dello Stato Pontificio attirandoarmati Piemontesi da Gaeta per alleggerire l‘asse<strong>di</strong>oe suscitare la guerriglia reazionaria contro l ‘esercitoinvasore. In effetti, de Christen radunò, con l ‘aiuto<strong>di</strong> un capobanda locale, Luigi Alonzi detto «Chiavone»,nativo <strong>di</strong> Sora, un gruppo <strong>di</strong> circa 400 uomini; il deChristen pose in atto azioni <strong>di</strong> guerriglia contro il Corpodei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> il cui comando era stato affidatoal Generale Maurizio De Sonnaz; azioni che si svolserotra Sora, Isola del Liri e Castelliri. Il de Christen coni suoi riparò nell‘Abbazia <strong>di</strong> Casamari; i Piemontesi entraronoin territorio pontificio e rivolsero la loro rabbiacontro il convento facendone scempio, senza trovare la«banda» <strong>di</strong> de Christen. I 400 reazionari si asserragliaronodentro le mura <strong>di</strong> Bauco che furono rinforzate e leporte sbarrate in previsione dell ‘assalto dei Piemontesi.Lo scontro avvenne il 28 gennaio 1861 e si svolse lungoil tratto delle mura che va dalla «Cappelletta» alla porta<strong>di</strong> S. Maria; il de Christen e l‘Alonzi avevano posto il lorocomando nel palazzo Filonar<strong>di</strong>.Tre furono gli assalti dei <strong>Granatieri</strong>; per due volte essi furonorespinti con le armi da fuoco, al terzo anche con lepietre preventivamente ammassate, e furono ricacciati.Nella zona detta <strong>di</strong> S. Elisabetta, alla base della collina <strong>di</strong>Boville, de Sonnaz piazzò dei cannoni e bombardò il paeseper <strong>di</strong>verse ore, ma, o per la non conoscenza topograficadel luogo o per le munizioni scadenti, il bombardamentonon sortì grande effetto, anzi alcuni proiettili, superandol ‘abitato <strong>di</strong> Bauco, ricaddero sulle truppe Piemontesi cheerano sul versante opposto della zona <strong>di</strong> scontro.Mentre <strong>di</strong>versi <strong>Granatieri</strong> si arrendevano ai «briganti», ilGenerale de Sonnaz, alzando ban<strong>di</strong>era bianca, inviò unmesso per i parlamentari<strong>di</strong> resa. Enorme fula sorpresa <strong>di</strong> de Sonnazallorché vide il deChristen: questi indossavala <strong>di</strong>visa d‘or<strong>di</strong>nanzadell‘esercito borbonico;il generale piemontesecercò d‘imporrele proprie con<strong>di</strong>zionima, dato l‘esitodella battaglia, dovetteaccettare invece le con<strong>di</strong>zionidei «reazionari».De Sonnaz lasciò loStato Pontificio e DeChristen rientrò in territorioborbonico. LaBattaglia <strong>di</strong> Bauco risultòla sola a favoredell‘esercito <strong>di</strong> FrancescoII dall‘iniziodell‘invasione dei suoiLa figura <strong>di</strong> Chiavone è ancora ben viva nella sua terra. Il 20 maggio 2000, in località "I Cocchi",nel Comune <strong>di</strong> Scifelli (FR), nei pressi dell'abitazione della sua donna, Olimpia Lisi, è stata scopertauna lapide che lo ricorda.Theodule Emile de Christen.territori e fu l‘ultima dei Legittimisti borbonici; Civitelladel Tronto e Messina caddero a seguito <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o.A questo punto che <strong>di</strong>re? Forse a Bauco successe ilcontrario <strong>di</strong> quanto riportato negli atti ufficiali delIII Reggimento e i <strong>Granatieri</strong> lebuscarono.Noi, da irriducibili romantici, inogni caso facciamo il tifo per i«briganti», in particolare nelmomento in cui si <strong>di</strong>fesero asassate. Senza che per questo sene debbano risentire i<strong>Granatieri</strong> che, quella volta,non erano <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> ma <strong>di</strong>Lombar<strong>di</strong>a (*).Antonino Torre(*) Il 73° Reggimento <strong>di</strong>Fanteria d‘Arresto «Lombar<strong>di</strong>a»trae le sue origini dallaBrigata <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a,istituita nel 1859 con il personaletratto dal 1° e 2°Reggimento <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.11


storiastoriaI GRANATIERI DI SARDEGNA NEGLI ABRUZZI PERL'UNITÀ D’ITALIANel 150° anniversario dell’Unità d’Italia è utile, peravere un quadro completo della storia, rievocare leoperazioni militari dell’Armata sardo-piemonteseper la conquista del territorio meri<strong>di</strong>onale della penisolacompiute nel 1860.Gli avvenimenti <strong>di</strong> cui si tratta ebbero avvio negliAbruzzi – allora costituiti da tre Province – territorio<strong>di</strong> confine, del Regno delle due Sicilie, per cuila ricostruzione della particolare storia è compiutasulla scorta dei genuini elementi informativi desuntidalle coeve cronache <strong>di</strong> stampa locale e dallastoriografia regionale.Allorché l’umanità entrò nel fati<strong>di</strong>co anno <strong>di</strong> grazia1860, gli italiani del Settentrione più evoluti e sensibilie quelli Meri<strong>di</strong>onali, specie gli appartenentialle associazioni segrete, intensificarono i moti perla realizzazione dell’unificazione politica ed amministrativadell’Italia <strong>di</strong>ffusamente agognata nellevarie realtà provinciali e regionali frammentate intanti piccoli stati.Il governo <strong>di</strong> Cavour del regno sardo-piemonteseed il re Vittorio Emanuele II perseguivano l’attuazione<strong>di</strong> tale ambito <strong>di</strong>segno, ma erano titubantiad agire essendo vincolati dal principio del nonintervento imposto dagli stati europei ed attendevanopropizi fatti nuovi.Nel memorabile <strong>di</strong>scorso della Corona al parlamentosubalpino il 10 gennaio 1859 il Re Savojaaveva <strong>di</strong>chiarato solennemente: « ...nel mentre rispettiamoi trattati, non siamo insensibili al grido<strong>di</strong> dolore che da tante parti d’Italia si leva verso <strong>di</strong>noi. Forti per la concor<strong>di</strong>a, fidenti nel nostro buon<strong>di</strong>ritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della<strong>di</strong>vina Provvidenza».L’animoso Giuseppe Garibal<strong>di</strong> ruppe gli indugisalpando, non proprio clandestinamente, daQuarto <strong>di</strong> Genova con due piroscafi in cui si eranoimbarcati i Mille volontari alla volta della Siciliaper accorrere a sostenere una forte insurrezionepopolare e per liberare l’isola dal giogo borbonico.L’iniziativa apparve un’avventura velleitaria nelleprime e non ebbe ripercussioni. A seguito <strong>di</strong> alcunevittoriose battaglie contro le truppe borboniche,Garibal<strong>di</strong> entrò a Palermo il 27 maggio etutta l’isola si sollevò contro i borbonici che l’abbandonaronodopo la battaglia <strong>di</strong> Milazzo del 20luglio.Sullo slancio vittorioso, la notte: del 20 agostoGaribal<strong>di</strong> oltrepassò lo stretto <strong>di</strong> Messina marciandoverso il nord e mentre il re Francesco II sì rifugiòa Gaeta, il 7 settembre arrivò tranquillamentee festosamente a Napoli in treno.In tale situazione, Vittorio Emanuele e Cavour, alfine <strong>di</strong> evita re che le conquiste <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> assumesseroun in<strong>di</strong>rizzo autonomo rivoluzionario erepubblicano, decisero <strong>di</strong> procedere con forze militariregolari verso il regno napoletano a sostegnodell’esercito garibal<strong>di</strong>no, facendo invadere la Romagna,le Marche e l’Umbria strappandole alloStato pontificio.Il V° Corpo d’Armata piemontese, comandato dalGen. Enrico Morozzo della Rocca (due Divisioni),comprendente la Brigata <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>,comandata dal Gen. Camerana, mosse dall’Aretinonei primi giorni <strong>di</strong> settembre e prese Perugia il 14nella manovra <strong>di</strong> aggiramento delle truppe papaline.Il IV Corpo d’Armata, del Gen. Enrico Cial<strong>di</strong>ni (treDivisioni, 8000 uomini) si appressò alle Marche e ilFederico Morozzo della Rocca Ufficiale dei <strong>Granatieri</strong> figlio <strong>di</strong> Enrico.12


storiastoriamarcia da Chieti. Nei manoscritti dello storiografoteatino Cesare De Laurentiis sono menzionati i particolaridell’itinerario seguito dalla colonna. Il comandanteaveva stabilito <strong>di</strong> procedere per le gole <strong>di</strong>Popoli, Sulmona e Castel <strong>di</strong> Sangro per Isernia, ma ilbarone don Giampietro Tabassi, oriundo <strong>di</strong> Lama,già colonnello napoleonico e patriota provato, fecenotare ad un ufficiale dello Stato Maggiore alloggiatoin casa sua che sarebbe stato preferibile battereun’altra via da Bucchianico,Guar<strong>di</strong>agrele,Lama e Palena lungo lefalde orientali dellaMaiella escludente l’internamentoda Sulmona,più corta, sguarnitamilitarmente e nonsuscettibile d’imme<strong>di</strong>atiinterventi <strong>di</strong> soldati.Il suggerimento fu approvatodal generale efu proficuo, poiché furonoevitate le strette <strong>di</strong>Pettorano Roccavalleoscurae una parte dell’altipianodelle CinquemigliaraggiungendoRoccaraso il 18ottobre ove sorprese ilGen. Luigi Scotti Douglassul fianco delloschieramento.La colonna percorrendoper 9 Km la più apertavia Frentana, tagliata daappena vent’anni nellaviva roccia della montagna,dopo una brevesosta a Lama fece tappaa Palena dove fu accolta con entusiasmo dai liberaliostentanti una vistosa coccarda tricolore sul petto,con freddezza da altri e con <strong>di</strong>ffidenza dai pavi<strong>di</strong>tappati in casa a sbirciare tra le fessure delle impostesocchiuse.Il re Vittorio Emanuele aveva seguito a <strong>di</strong>stanzaprudenziale <strong>di</strong> 4 giorni il IV° Corpo d’Armata lungola costa adriatica a piccole tappe trionfali «con il suonumeroso e pittoresco corteggio nel quale non mancavala contessa <strong>di</strong> Mirafiori» (74 persone a cavalloche nelle tappe causavano problemi logistici).Nel pomeriggio del 18 ottobre, preannunciato ufficialmente,entrò trionfalmente a Chieti pavesata afesta, accolto entusiasticamente dalle autorità civili ereligiose e dalla popolazione in delirio. Cavalcava ilsuo cavallo bianco preceduto da «centinaia <strong>di</strong> garzoniche agitavano grossi rami <strong>di</strong> albero e ban<strong>di</strong>eretricolori, da un drappello <strong>di</strong> Carabinieri reali a cavalloe accompagnato dallo Stato Maggiore, dal seguitoe da numerose carrozze <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e daquattro bande musicali marcianti <strong>di</strong> conserva con laGuar<strong>di</strong>a <strong>Nazionale</strong>. Fu una grande e scenograficacerimonia». La sera nel palazzo della Prefettura «addobbatacon magnificenzaregale» il re, ricevettel’omaggio e l’adesionedei Decurioni rappresentantii Comuni epartecipò ad un «banchettosfarzosissimo»allietato da due orchestree da un coro situatinel cortile che eseguironodue inni appositamentecomposti da unpoeta locale. Ma nonostanteil vivo desiderio<strong>di</strong> godere delle manifestazioni<strong>di</strong> affetto popolare,il re ripartì l’indomaniper sopravvenuteesigenze militari.«E<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> tale accoglienza...volle percorrerea pie<strong>di</strong>, tra gran<strong>di</strong>acclamazioni, il lungostradone che conducealla pianura dovemontò a cavallo espronò per Popoli» eSulmona dove si poseIl generale Giuseppe Garibal<strong>di</strong>.sulla scia <strong>di</strong> marcia delV° Corpo <strong>di</strong>retto a riunirsiai IV° del generale Cial<strong>di</strong>ni a Castel <strong>di</strong> Sangroproprio nei luoghi insanguinati dalla reazione edalle esecuzioni sommarie dei residenti.Era schierato in alcune citta<strong>di</strong>ne umbre e si era raccoltoa Rieti donde mosse per Aquila entrandovi il14 ottobre in transito per Sulmona e l’interno.All’atto della partenza da Chieti il re Vittorio Emanuelefece <strong>di</strong>staccare un’aliquota <strong>di</strong> venti CarabinieriReali della scorta a cavallo per la costituzionedel nucleo della nuova polizia e sicurezza statale poitrasformato in Legione Territoriale dal 24 gennaio1861.Il trasferimento dell’esercito sardo-piemontese furapido soprattutto per la necessità «politica» <strong>di</strong> rag-14


storia storiagiungere Napoli nel più breve tempo possibileprima che i repubblicani avessero il sopravvento impedendol’annessione del regno borbonico al regnod’Italia.In 14 giorni - 2 in meno del previsto – il IV° Corpopercorse fino ad Isernia nel Molise 360 Km; l’altroCorpo 345 Km in 15 giorni.Anche i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> marciarono a pie<strong>di</strong>com’era peculiare caratteristica della fanteria.Così la Brigata <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>, costituita dasoldati fisicamente prestanti e moralmente formatialla <strong>di</strong>sciplina, si avviò a <strong>di</strong>venire un Corpo nazionaleitaliano. E da allora si batté valorosamente perl’Italia unita.Il re Vittorio Emanuele II arrivò a Napoli il 7 novembre1860 dopo le battaglie del Volturno e <strong>di</strong>Capua, in carrozza, con Giuseppe Garibal<strong>di</strong>, sottoun violento acquazzone e compì una visita frettolosain città essendo in atto manifestazioni popolari capeggiatedalla camorra in favore del deposto re borboneFrancesco II.Adempì al rito doveroso <strong>di</strong> recarsi in cattedrale a baciarela teca con le reliquie <strong>di</strong> San Gennaro impostoglidai cerimonieri. Ritenendo, quin<strong>di</strong>, compiutal’opera essenziale, «quasi fuggendo», si rimise inviaggio per il ritorno a Torino.Riattraversò gli Abruzzi interni ed a mezzanotte del28 <strong>di</strong>cembre sostò a Chieti senza clamore mentresette Comuni circostanti erano ancora occupati daireazionari legittimisti.Giovanni ScarpelliSETTANTA ANNI DI ALAMARIII 28 febbraio u.s. sono compiuti 70 anni in cui uncentinaio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciannovenni, studenti appenaiscritti all’università, vennero chiamati alle armi aseguito della revoca del rinvio dell’arruolamentoe si presentarono – zaino in spalla e fascia biancaal braccio destro – alle caserme dei tre Reggimenti<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> in Romae Viterbo. Nella retoricapropagan<strong>di</strong>sticadel tempoquei ragazzi ebberoil contentinodell’appellativo«Classe della vittoria»fidandosisulla guerra lampoa seguito delle folgoranticonquistedei tedeschi inmezza Europa.I due Reggimentidella 21ª Divisione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> <strong>di</strong> stanza a Roma erano stati mobilitati all’entratain guerra (10 giugno 1940) e dall’aprile1941, dal fronte occidentale, erano entrati nel territoriodel regno yugoslavo ed espletavano i servizi<strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o occupando militarmente la provincia <strong>di</strong>Lubiana nella Slovenia meri<strong>di</strong>onale.Nei due depositi <strong>di</strong> Roma del 1° e del 2° erano rimasteper l’addestramento, le due Compagnie formateda quelle reclute che stavano completando ilcorso preparatorio ai Corsi A.U.C. e in maggio avevanoricevuto i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> Caporale.La mattina del 9 maggio 1941 venne celebrata aRoma una cerimonia <strong>di</strong>nanzi all’Altare della Patria eil reparto d’Onore fu fornito dalla detta Compagnia(acronimo C.A.S.S.U.), al comando del CapitanoTavolacci noto avvocatoromano, <strong>di</strong>scorta alla gloriosaBan<strong>di</strong>era <strong>di</strong>guerra del 2° Reggimentorecatadall’Alfiere, ilTen. Ezio Taddei.I bal<strong>di</strong> granatieriche la composerosi portarono apie<strong>di</strong> - comeusava - dalla caserma<strong>di</strong> S. Crocein Gerusalemmea Piazza Venezia.Nella foto storicache pubblichiamosi riconoscono nell’impeccabile presentat’arm, nell’uniformemal confezionata, in prima fila i<strong>Granatieri</strong>: Francesco Janche, Franco Bo<strong>di</strong>ni,Pasqualini e Giorgio Giorgi; in seconda fila si scorgono:Antonio Bertazzoli, Orlando Oca, il barbutorossiccio Giovanni Macchiavelli e Carmelo Truglio.Più arretrati fanno capolino: Prasildo Santini,Gaetano Sirna e Giovanni Scarpelli.G.S.15


evi e lietebrevi e lieteFIOCCHI ROSA E AZZURRI AL 1° REGGIMENTO GRANATIERIAi bambini e alle bambine dei quali abbiamo annunciato la nascita e ai loro familiari vadano ipiù sinceri e affettuosi auguri dai commilitoni in armi e da quelli in congedo dell'<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.Gabriele Morlungo, figlio del nostro maestroDomenico, ci comunica che la mammaBarbara ha dato alla luce il 17 gennaio 2011un bel bambino cui è stato dato il nome <strong>di</strong>Daniele.A destra Gabriele nato 11 marzo 2006 e afianco il fratellino Daniele.Il Tenente Mario De Vincentis ci comunicache la sua signora, Carmen Della Pia, hadato alla luce l’11 novembre 2010 una bellabambina cui è stato dato il nome <strong>di</strong> Sofia.Il Ten. Alessandro Fiorentino, effettivo alla6ª compagnia del II Btg. «Cengio» ci ha comunicatoche la sua gentile consorte, signoraAmelia, ha dato alla luce il 22 ottobre2010 un bel bimbo cui è stato dato il nome<strong>di</strong> Flavio.Nella Clinica «Santa Maria Goretti» <strong>di</strong>Latina la signora Marilina Stellati ha datoalla luce la piccola Denis, figlia del 1° CMVSP Giuseppe Potenza, effettivo alla CCSLdel 1° RGT <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.16


evi e lietebrevi e lieteISACCO VICE PRESIDENTE ASSOARMA PESCARACon la costituzione del Centro <strong>di</strong> AS-SOARMA <strong>di</strong> Pescara, si è proceduto allaelezione del Consiglio <strong>di</strong>rettivo. Allapresidenza del coor<strong>di</strong>namento delleAssociazioni è stato eletto all'unanimitàil Generale <strong>di</strong> Divisione Comm. Dott.Leonardo Prizzi, transitato in ausiliarianel 2009 dopo essere stato Comandantedel Comando Regione Esercito Abruzzo.Vice Presidente è stato eletto il GranatiereCarlo Isacco, già Presidente dellaSezione ANGS, mentre il Cav. Tito DiSante è stato nominato Presidente Onorario.Da sinistra: Il Presidente Leonardo Prizzi e il Vice PresidenteCarlo Isacco.Al nostro Carlo Isacco, che con la nomina ha avuto un riconoscimento della sua intensa attività associativa,le più vive congratulazioni da parte <strong>di</strong> tutti i soci ANGS.Il Mar. Magg. «Aiutante» Malizia Cav.Camillo Enrico, Segretario della Sezione <strong>di</strong>Civitavecchia, è <strong>di</strong>ventato nonno <strong>di</strong> Leonardoda circa quattro anni e mezzo, adoggi, non ha mai comunicato a codestospett.le giornale il lieto evento avvenutonella famiglia che potremmo definire «Granatieresca».Infatti il figlio Andrea, nonché zio del piccoloLeonardo, è Capitano dei <strong>Granatieri</strong>;egli ha prestato servizio al 2° Reggimento inSpoleto dal settembre 1997 al <strong>di</strong>cembre2002, mentre attualmente presta serviziopresso il CE.SI.VA. <strong>di</strong> Civitavecchia.Anche il genero Emiliano, nonché papà <strong>di</strong>Leonardo, ha svolto il servizio <strong>di</strong> leva nel1993 con gli Alamari presso il <strong>di</strong>sciolto Btg.Log. «G.D.S.» <strong>di</strong> Civitavecchia.La foto allegata, ritrae il «<strong>di</strong>namico nonno»con il figlio Andrea ed il «super<strong>di</strong>namico»nipotino, con l'augurio che da grande il piccoloLeonardo possa indossare anche lui i«bianchi Alamari».GRANATIERI IN FAMIGLIA17


evi e lietebrevi e lieteFIOCCO ROSA NELLA CASA DI ANDREA BARBAZZADi nuovo e per la terza volta, ilGranatiere Cataldo Tota della Sezione<strong>di</strong> Torremaggiore (FG) ci comunica lanascita <strong>di</strong> una nipotina.Questa è la volta della piccola Clau<strong>di</strong>a,nata il 6 gennaio 2011 alle ore18.28, nel reparto maternità dell'Ospedale<strong>di</strong> Treviso.I nonni Cataldo e Maria Leonarda, fannoi migliori auguri alla figlia Antonella,al genero Andrea Barbazza e alnipote Daniele.COMPLIMENTI A MORI UBALDINIIl Prefetto <strong>di</strong> Cagliari, dott. Giovanni Balsamo, ha inviato una lettera <strong>di</strong> ringraziamento alPresidente ANGS Rodolfo Mori Ubal<strong>di</strong>ni per l'impegno profuso dai <strong>Granatieri</strong> nell'allestimentodella mostra «Dal Regno <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> all'Italia Unita».Nella lettera del Prefetto, inoltre, c'erano «i più vivi complimenti per il grande entusiasmo, lasensibilità e la personale de<strong>di</strong>zione con cui è stata supportata la significativa iniziativa».GIUSEPPE E LA NIPOTINAIl genero Salvatore e la figlia Tiziana, cihanno chiesto, attraverso il PresidentePinuccio Caldarola, <strong>di</strong> fare una sorpresaal granatiere Giuseppe De Palma pubblicandola foto che ritrae l'orgogliosogranatiere con in braccio la sua graziosanipotina Giorgia.Eccoli accontentati.18


lettere al lettere al <strong>di</strong>rettoreCaro generale,la ringrazio per la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> pubblicare sul giornaledell’ ANGS le mie foto, spero che ciò possa aiutarmia mettermi in contatto con qualcuno della mia excompagnia. Le foto che sono in suo possesso sono statefatte in occasione della mia elezione a capo stecca (<strong>di</strong>cembre1970). Sono stato responsabile del magazzinovestiario. Il Comandante <strong>di</strong> compagnia pro-temporeera il Capitano Corrado Nicolaci <strong>di</strong> Noto (SR).Ho svolto il servizio militare dal 10 febbraio al 26aprile 1970 c/o ’80° Reggimento Fanteria a Orvieto(CAR) e dal 27 aprile 1970 al 7 maggio 1971 aCivitavecchia c/o il IV btg. <strong>Granatieri</strong> meccanizzato,con l’incarico <strong>di</strong> Assaltatore.Un caloroso abbraccio.Rossitto GiuseppeIn alto e in basso : Giuseppe Rossitto insieme a suoi commilitoni.In<strong>di</strong>rizzo: V.le Santa Panagia nr. 136/M96100 SiracusaCellulare: 335-5708418Ufficio-Provincia Regionale <strong>di</strong> Siracusa 0931/709253Caro Giuseppe, è con viva commozione che ho visto le fotoche ci hai inviato. Esse mi hanno riportato agli anni dellamia giovinezza. Io <strong>di</strong> quel IV battaglione, un po’ <strong>di</strong>menticatoda tutti, ho fatto parte dagli anni della sua costituzione finoal maggio 1969, data nella quale fui trasferito a Roma.Sig, Direttore,propongo a tutte le Sezioni della nostra <strong>Associazione</strong> <strong>di</strong>compiere un piccolo atto, <strong>di</strong> costo modesto ma <strong>di</strong>grande significato morale, storico e patriottico, per onorareil 150° anniversario dell’Unità d’Italia: ogni Sezionedoni alla Biblioteca Civica del proprio Comune unacopia dello splen<strong>di</strong>do volume del Gra. Gen. Bonelli:La storia dei <strong>Granatieri</strong> sarà così <strong>di</strong>ffusa in ogni parted’Italia, sicuramente apprezzata dal vasto e qualificatopubblico dei lettori che frequentano le Biblioteche.Gra. Angelo Masperone19


letti per voiletti per voiTERRONITutto quello che è stato fatto perchè gli Italianidel sud <strong>di</strong>ventassero meri<strong>di</strong>onaliPino AprileEDITORE PIEMMEAvevo letto appena poche pagine del libro quando mi ègiunto il n° 4 del "Il Granatiere" dove è riportata ampia cronacadelle manifestazioni avvenute a Mola <strong>di</strong> Gaeta, con lapartecipazione dei nostri <strong>Granatieri</strong>, e sono rimasta perplessa.Per il fatto che <strong>di</strong> questa battaglia nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Gaeta, parlavaappunto il libro. Cioè delle vessazioni, appropriazioniindebite, angherie, brigantaggio, migrazioni e massacri chesi verificarono su innocenti e poveri dal 1861, da quandocioè scesero i Piemontesi, per raggiungere l'Unità d’Italia,secondo il <strong>di</strong>segno dei Savoia, Cavour, Garibal<strong>di</strong> e i suoiMille.Il re borbone Francesco II si era trasferitoa Gaeta e quì si scatenò la battaglia ricordatanella nostra rivista.L'Autore riporta che «i soldati del Nord,ebbero lo<strong>di</strong> e medaglie in proporzione alnumero <strong>di</strong> meri<strong>di</strong>onali macellati».Viene però da pensare che anche loro, imeri<strong>di</strong>onali, abbiano avuto eroi e glorieche non <strong>di</strong>menticheranno mai. I caduti, isacrificati nelle battaglie <strong>di</strong> tutte le guerreper nobili ideali, sono sempre sacri, da rispettaree onorare. Questione <strong>di</strong> giustizia,<strong>di</strong> sensibilità, che si tratti <strong>di</strong> vincitori ovinti.Per avvalorare le sue opinioni meri<strong>di</strong>onalistiche,l'Autore cita molti testi, date, datie statistiche, fa raffronti con personaggi<strong>di</strong> epoche ormai lontane o anche più vicinee uomini politici attuali. Egli, sull'argomento,ha voluto anche conoscere ilpensiero <strong>di</strong> noti sociologi e psicologi perspiegare e giustificare il problema del«meri<strong>di</strong>onalismo» inteso come espressione<strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ne al servilismo, all'umiltà,all'adattamento e pigrizia interiore.Ma tra tanto parlare <strong>di</strong> uomini, fatti eaberrazioni, ecco che al lettore viene offertouno «stacco» <strong>di</strong> circa nove pagineche fa respirare un'aria <strong>di</strong>versa, <strong>di</strong>stensiva,perché de<strong>di</strong>cato alla Natura, quellainsopprimibile, imponente natura del Mezzogiorno: «la Valle del fiume Garga», coni suoi celebri, solenni e maestosi olivi. Forse perché memori della loro storia. Si <strong>di</strong>ce20


letti per voi letti per voiche siano stati piantati nella zona da quei pochi coraggiosi compagni <strong>di</strong> Ettore, Enea,Pericle, profughi dall'antica Troia <strong>di</strong>strutta dagli Achei.Questi olivi crescono raggruppati nello spazio <strong>di</strong> pochi metri, estendendo le loroprolifiche ra<strong>di</strong>ci per riproporsi in nuove piante generose. E sul Massiccio del Pollinovive, un'altra rarità arborea, il pino loricato, da millenni. Con la sua corteccia loricata,come un'armatura antica e il suo durissimo legno e la lentissima crescita.Il contenuto del libro è ben altra cosa ma non è certo un inno gioioso all'Unitàd'Italia e può suonare sgra<strong>di</strong>to specialmente ora che festeggiamo i 150 anni della suaproclamazione.È piuttosto un certo malcontento espresso in maniera dotta, un risentimento per speranzemeri<strong>di</strong>onali malnutrite e promesse politiche sfumate.Comunque, val sempre la pena <strong>di</strong> sentirci «Fratelli d'Italia» e no settorialismi.IL GENERALE DI DIOAlba Maria Men<strong>di</strong>coAlpha BetaEDITORE: URBONE PUBLISHINGAlpha Beta, nostro amico e collaboratore,ha pubblicato On line, la biografia <strong>di</strong>padre Gianfranco Chiti con il titolo «IIGenerale <strong>di</strong> Dio», il costo dell'opera è <strong>di</strong>Euro 6.00 (sei).Tale iniziativa è motivata dal fatto che,con il ricavato della eventuale ven<strong>di</strong>ta,l'autore avrebbe intenzione <strong>di</strong> far realizzareda uno scultore, una statua in bronzoa grandezza naturale del nostro frate da sistemare,previa concessione dell'autorizzazionedel caso, all'interno del Museo storicodei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> in Roma.Per la trasparenza dovuta, dati i tempi, leeventuali somme che la casa e<strong>di</strong>trice verseràall'autore sulla base <strong>di</strong> Euro 1,20 acopia venduta, verranno trasferite totalmentenel conto corrente dell' ANGS.Consigliamo per l'acquisto <strong>di</strong> usare lacarta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to prepagata o un bonificobancario o anche un conto corrente postale.Il libro può essere acquistato sul sitowww.ebooksitalia.com fino alla fine <strong>di</strong>aprile oppure dal 1° maggio 2011, anchesul sito, attualmente in allestimento, www.urbone.eu .- Per avere la possibilità <strong>di</strong> «scaricare»il libro, basta accedere al sito, cliccare su «Biografie» dove i testi sono memorizzatiin or<strong>di</strong>ne alfabetico, nella sezione «Generi Disponibili» e procedere seguendo leistruzioni del computer.Isbn versione PDF: 978-80-87514-51-1Isbn versione Epub: 978-80-87514-52-8IL GENERALE DI DIOLa storia vera <strong>di</strong> un uomo del nostro tempobiografia <strong>di</strong> frà G.M.ChitiAUTOREALPHA BETA21


alamari con le stellettealamari con le stelletteCALENDARIO 2011DELL’ESERCITO ITALIANOIl calendario del nuovo annonon poteva riferirsi che al150° dell’Unità d’Italia, vistaperò nell’ottica dell’EsercitoItaliano. Esso si apre, infatti,con la riproduzione dellapagina del «Giornale Militare»dell’annata 1861 che riportala «NOTA (N. 76) 4maggio 1861», a firma delMinistro della Guerra ManfredoFanti, che recita:«Vista la Legge in data 17marzo 1861, colla qualeS.M. ha assunto il titolo <strong>di</strong>Re d’Italia, il sottoscrittorende noto a tutte le Autorità,Corpi ed Uffici militariche d’ora in poi il RegioEsercito dovrà prendere il nome EsercitoItaliano, rimanendo abolita l’antica denominazioned’Armata Sarda. Tutte le relative inscrizionied intestazioni che d’ora in avantioccorra <strong>di</strong> fare o <strong>di</strong> rinnovare, saranno mo<strong>di</strong>ficatein questo senso».In quella data nasceva il nostro Esercito che,all’epoca, comprendeva tutte le Forze Armate.Per reclamizzare il bellissimo calendario èstata usata una foto che riporta due <strong>Granatieri</strong>in alta uniforme mentre lo guardano sorridendo.IL GENERALE ABRATE VISITAI MILITARI ITALIANI IN KOSOVOBelo Polje – Kosovo 24 gennaio. Il Capo <strong>di</strong> StatoMaggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, all’iniziodel mandato nel nuovo incarico ha visitatoi militari italiani impiegati nel teatro operativoKosovaro.Il Generale Abrate, dopo essere stato accoltopresso l’aeroporto <strong>di</strong> Pristina dalle massime autoritàmilitari italiane presenti in Kosovo, ha avutoun incontro con il comandante <strong>di</strong> KFOR, Gen.Erhard Buhler, trasferendosi <strong>di</strong> seguito a Pecpresso la base «Villaggio Italia».In questa sede, nell’incontro avuto con il personaleitaliano, ha ringraziato i militari italiani per ilcontinuo impegno profuso nel teatro Kosovaro,che tra l’altro ben conosce, in quanto è statoComandante dell’allora Brigata MultinazionaleOvest nell’anno 2000 e ha formulato loro i miglioriauspici per i futuri impegni.Ha, infine, avuto un incontro con il ComandanteIl gen. Abrate dona il Crest dello SMD al colonnello Emiliani.del contingente militare multinazionale, Col.Carlo Emiliani, che gli ha fornito un quadro <strong>di</strong> si-22


alamari con le stellettealamari con le stellettetuazione delle attività svolte nel settore ovest delKosovo.Dopo il rientro dal Kosovo il Generale si recherà aBruxelles per prendere parte alla Riunione deiCapi <strong>di</strong> Stato Maggiore della Difesa della NATO(Military Committee Conference), prevista per il26 e 27 gennaio prossimi.R. P.KOSOVO: CAPO DI STATO MAGGIOREDELLA DIFESA RUMENO IN VISITAA «VILLAGGIO ITALIA»Belo Polje – Kosovo, 14 febbraio. Si è tenuta stamattinapresso la base «Villaggio Italia» la visita delCapo della Difesa rumeno, Generale Stefan Danila.Durante la visita il Generale Danila ha salutato laBan<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Guerra del 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong> edha avuto un incontro con il Comandante Emiliani.Nel corso della visita il Capo della Difesa rumeno havoluto ufficialmente ringraziare il Col. Emiliani perquanto fatto dall’Esercito Italiano in questi ultiminove anni <strong>di</strong> proficua collaborazione, sia in termini<strong>di</strong> sostegno logistico sia in termini <strong>di</strong> integrazionetra i militari dei due Paesi: «tutti sanno schierare leproprie truppe all’estero in teatro operativo maIl Capo <strong>di</strong> SM rumeno rende omaggio alla Ban<strong>di</strong>era.Il Colonnello Emiliani riceve la medaglia dal Capo <strong>di</strong> SM rumeno.pochi sanno anche garantire il necessario e fondamentalesostegno logistico», ha <strong>di</strong>chiarato il GeneraleDanila.Nell’ambito della missione KFOR il contingente rumeno,che si appresta tra l’altro a lasciare definitivamenteil Kosovo, è stato ospitato presso la base italianaed ha potuto contare sul supporto logistico fornitodall’Italia. Il contingente rumeno, che ha operatofin dal 2002 con l’Italia, ha avuto modo <strong>di</strong> instaurarein questi anni, ottimi rapporti <strong>di</strong> collaborazionecon tutti i Paesi <strong>di</strong> KFOR ed in particolarmodo con l’Esercito Italiano.IL 1° «GRANATIERI» CELEBRAIL DUCA DI SAN PIETRO IN KOSOVOBelo Polje – Kosovo 18 febbraio. Si è tenuta questamattina nella base «Villaggio Italia» in Kosovo lacelebrazione delle solenni Onoranze funebri inonore e suffragio <strong>di</strong> Don Alberto Genovese, Duca<strong>di</strong> San Pietro. La cerimonia, svoltasi presso la cappella<strong>di</strong> San Francesco D’Assisi, è stata officiata daDon Sergio Grisolia che, nel rispetto della ormaiR.P.pluricentenaria tra<strong>di</strong>zione, ha celebrato la SantaMessa alla presenza della Ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Guerra del 1°Reggimento «<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>» e <strong>di</strong> una rappresentanzain armi del Reggimento.Contestualmente alla cerimonia in teatro kosovaro,nel rispetto delle volontà del «benefattore», è statacelebrata in Madrepatria la medesima funzione dal23


alamari con le stellettealamari con le stelletteOnori funebri al Duca <strong>di</strong> San Pietro.La Compagnia schierata a “Casa Italia” in Kosovo.<strong>di</strong>staccamento del 1° Reggimento.Alla cerimonia erano presenti rappresentanze <strong>di</strong>tutti i Paesi operanti nel Reggimento multinazionalea guida italiana, nonché i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> ognior<strong>di</strong>ne e grado a vario titolo operanti nei Balcani.Ten. Raffaele Perna - Cell. +37744502923I GRANATIERI CONORGOGLIO E VALORE CONTINUANOLA LORO MISSIONE NELLA NATO150° Tramonto al Villaggio ItaliaKosovo – Le montagne, il sole che rapidamente sinasconde, la luminosità delle prime luci <strong>di</strong>Pec/Peja che si contrappone all’oscurità crescente,e un altro tramonto accarezza Villaggio Italia; ilpensiero <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi che corre vicino e lontano,che attraversa lo spazio e il tempo e si posamorbidamente su ciò che abbiamo vissuto. Ungiorno che si è impreziosito grazie al sorriso <strong>di</strong> uncollega, al saluto <strong>di</strong> un bambino festante al nostropassaggio, a un insegnamento appreso, a un serviziosvolto. Il sopraggiungere della notte ci rendepiù riflessivi, forse un po’ malinconici, vedere il nostroTricolore che sventolante si concede allebraccia protese <strong>di</strong> un granatiere, forse ci fa sentireancora più <strong>di</strong>stanti. Una lontananza che è presentenel nostro cuore, perché le nostre ra<strong>di</strong>ci, la nostrastoria, il nostro orgoglio sono qui con noi. Siamouna piccola ma grande Italia anche noi. Quanti pensieriche sorgono e si <strong>di</strong>ssolvono nella nostra mente,quanti ce ne sono stati e ce ne saranno per noi italianie granatieri <strong>di</strong> oggi, <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> domani; uno,due o tanti <strong>di</strong> più!Direi centocinquanta pensieri, cento cinquantaanni, centocinquanta tramonti, qui in Kosovo o dovunqueil Tricolore abbia sventolato. Un patrimonio<strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> uomini, <strong>di</strong> soldati, <strong>di</strong> cui ognuno<strong>di</strong> noi deve essere orgoglioso detentore, ognuno <strong>di</strong>noi è parte d’Italia. Peccato non esserci, non potersoffiare su quelle candeline accese con il coraggio eil sacrificio dei nostri padri, sarebbe bello vederletutte bianche e rosse come noi granatieri. Il nostrotramonto 150 anni non sarà in Patria e allora..Auguri Italia, sono 150 anni e più... che siamoovunque tu ci abbia chiesto <strong>di</strong> andare… il nostroamore verso <strong>di</strong> te è per sempre... come per sempresono i <strong>Granatieri</strong>. Fedelmente i tuoi <strong>Granatieri</strong>.Granatiere Capitano Moreno Proietti24


alamari con le stellettealamari con le stelletteGRANATIERI IN ESERCITAZIONEANTISOMMOSSAPrizren – Kosovo 8 febbraio. Nei giorni scorsisi è concluso un impegnativo ciclo addestrativofinalizzato a verificare l'operatività deimilitari italiani impegnati nell'operazione«Joint Enterprise» in Kosovo.La 1ª compagnia del 1° Reggimento «<strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>», inquadrata nel contingentemultinazionale Ovest, unità multinazionale aguida italiana, ha condotto un'esercitazionetesa alla «familiarizzazione» dei nostri militaricon il territorio del monastero <strong>di</strong>Sant'Arcangelo, attualmente sotto la responsabilità<strong>di</strong> una compagnia austriaca, situatonei pressi della città <strong>di</strong> Prizren nel Sud delKosovo.L'oggetto dell'esercitazione, fatta a partiticontrapposti, era basato sull'intervento dei<strong>Granatieri</strong> in una situazione <strong>di</strong> contenimentoPec - Peja – Kosovo 22 gennaio. Nella mattinata<strong>di</strong> ieri presso il Patriarcato <strong>di</strong> Pec, attualmentepresi<strong>di</strong>ato dai militari italiani del 1°Reggimento «<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>» operantinell’ambito del MNBG-W (MultinationalBattle Group West), si è tenuta un’esercitazionevolta a testare e mantenere elevati glistandard operativi delle truppe della KFOR.L’esercitazione ha visto impegnata una compagniaparacadutista portoghese del KTM(unità <strong>di</strong> riserva <strong>di</strong> KFOR) che si è schierataIn alto e a sinistra:Due momenti dell’esercitazione antisommossa organizzata in Kosovo.e <strong>di</strong> respingimento <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong>forze civili ostili intenzionate ad attaccare ilmonastero. I <strong>Granatieri</strong>, per l'occasione, eranodotati <strong>di</strong> caschi, scu<strong>di</strong>, manganelli e ginocchiere.Il loro movimento nella zona dell'interventoè stato assicurato me<strong>di</strong>ante elitrasporto.Con il futuro riadeguamento delle forze <strong>di</strong>KFOR (Kosovo Force), infatti, nei prossimigiorni, la responsabilità del presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questosito <strong>di</strong> interesse religioso e tutti i compiti assegnatial pre-esistente contingente multinazionaleSud passeranno sotto la responsabilitàdell'attuale contingente multinazionale aguida italiana.GRANATIERI ITALIANI E PARACADUTISTIPORTOGHESI IN ADDESTRAMENTOR.P.Ingresso al Patriarcato <strong>di</strong> Pec.25


alamari con le stellettealamari con le stelletteimpiegando solo elicotteri.All’esercitazione ha partecipato anche la 1°Compagnia del 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong> chegarantisce in modo permanente la sicurezzadel Patriarcato <strong>di</strong> Pec.L’attività svolta s’inserisce in un quadro benampio d’attività operative <strong>di</strong> KFOR finalizzateall’incremento della mobilità, della reattività edella prontezza delle forze.R.P.IL «DUCA DI SAN PIETRO» VISTO DA UNGRANATIERE ALLE PRIME ARMIL’Or<strong>di</strong>nario Militare e il cappellano con i ragazzi del servizio liturgico.Da sinistra verso destra: C.le Tortorici , C.le Calì, C.le Tiracorrendo,S.E.R- Mons. Vincenzo Pelvi, P. Pier Luca Bancale, C.le Maietta,C.le Buccarella, Ser. Magg. Longobar<strong>di</strong>, C.le Calicchio, C.leGrimal<strong>di</strong>.Roma. – Dopo una settimana intensa <strong>di</strong> prove,il Reggimento, nella sua quasi totalità, èpronto a sfilare per le vie <strong>di</strong> Roma.Nonostante sia una ricorrenza, ormai entratanella tra<strong>di</strong>zione dell’unica Specialità chemarcia per le vie della Capitale, è sempreun’emozione alla quale quest’anno ho avutol’occasione <strong>di</strong> partecipare. Dopo la cerimoniaquoti<strong>di</strong>ana dell’alzaban<strong>di</strong>era nella caserma«Gan<strong>di</strong>n», i granatieri in GUR si trasferisconoin pullman alla caserma «Macao» a CastroPretorio.E’ proprio da qui che inizia, dopo l’inquadramentodella Ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> guerra, lo sfilamentoper le vie del centro che porterà le sei compagnieche compongono lo schieramento dentrola basilica <strong>di</strong> Santa Maria degli Angeli, accompagnatodalle note della Musica d’or<strong>di</strong>nanza.L’imponenza e la meraviglia sono emozioniche i granatieri suscitano a tutti i soldati epassanti che partecipano alla cerimonia o chesi trovano ad assistere all’evento.A celebrare le solenni onoranze funebri <strong>di</strong>Don Alberto Genovese, Duca <strong>di</strong> San Pietro è ilnostro Or<strong>di</strong>nario Militare, Sua EccellenzaReveren<strong>di</strong>ssima Mons. Vincenzo Pelvi, per ilquale gli stessi granatieri, e tra loro io, hannoprestato il servizio liturgico sotto la guida delcappellano della Brigata, Padre Pier LucaBancale. La solennità della cerimonia si sentenell’aria, ogni momento è ben scan<strong>di</strong>to anchedall’eleganza e dal rigore con i quali i granatieripartecipano alla S. Messa.Nelle prime file s’intravedono tutte leAutorità civili e militari invitate, tra le qualisono presenti anche gli ere<strong>di</strong> e familiari delDuca. La tra<strong>di</strong>zionale cerimonia, accompagnatadalle encomianti parole che il nostroOr<strong>di</strong>nario militare ha voluto esprimere per lanostra unica Specialità, si svolge con un’impeccabileprecisione fino al termine con l’Innonazionale che più che mai ci fa sentire fratelli.Terminato il tutto, il Reggimento fa rientroalla «Gan<strong>di</strong>n», orgoglioso del servizio svolto.Personalmente non mi sono mai sentito cosìfiero <strong>di</strong> essere un granatiere e <strong>di</strong> appartenere aquesta Specialità plurisecolare e ogni giorno,passando nel piazzale Monte Cengio della caserma«Gan<strong>di</strong>n», mi emoziono sempre più leggendola scritta che rappresenta tutti noi: «LANOSTRA STORIA E’ IL NOSTRO ORGO-GLIO!»C.le Gabriele Buccarella26


alamari con le stellettealamari con le stelletteCERIMONIA AL MUSEO DEI GRANATIERIRoma – 7 febbraio 2011. Il Direttore del MuseoStorico dei <strong>Granatieri</strong>, ten. col. Bruno Cammarota,ha fatto collocare nella sala del museo destinata ai ricor<strong>di</strong>della Difesa <strong>di</strong> Roma e della Guerra <strong>di</strong>Liberazione, la foto del tenente dei <strong>Granatieri</strong> prof.Roberto Guzzo, aderendo ad una pressante e reiteratarichiesta della figlia, la gentile signora Djarsa.Il Guzzo, ufficiale subalterno del 2° Reggimento, all'epocadell'8 settembre 1943 si trovava in serviziopresso il SIM (Servizio Informazioni Militari), alloraretto dal tanto <strong>di</strong>scusso generale Carboni. In taleveste, come riportato in un Sito dell'ANPI(<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Partigiani D'Italia) , si interessò<strong>di</strong> recuperare in alcune caserme <strong>di</strong> Roma learmi da dare alle formazioni partigiane che si cominciavanoa costituire e partecipò personalmenteai combattimenti che culminarono a Porta San Paoloil 10 settembre 1943.Successivamente, nel periodo <strong>di</strong> Roma «Cittàaperta», entrò nel comitato <strong>di</strong>rettivo della formazione«Ban<strong>di</strong>era rossa» che si rifaceva all'omonimatestata <strong>di</strong> giornale. Tale formazione, della quale facevaparte anche la MOVM capitano dei granatieriAla<strong>di</strong>no Govoni trucidato alle Fosse Ardeatine, eraprevalentemente composta da comunisti trotzkistiche, <strong>di</strong> lì a poco, si trovarono in aperto contrasto coni comunisti più ortodossi aderenti al PCI.Sempre da quanto risulta nel citato Sito, il 28 novembre1943 venne arrestato dai tedeschi e rimaseristretto nelle carceri romane <strong>di</strong> «Regina Coeli» finoal 31 maggio 1944, quattro giorni prima dell'arrivodelle truppe alleate, data nella quale fu assolto dalIl ten.col. Bene<strong>di</strong>ct von Andrian-Werburg, la contessaDjarsa Guzzo, il generale Cesare Marinelli e ShalomTeusiubìa (foto del Cinefoto SME).Tribunale tedesco su richiesta del PubblicoMinistero. Dopo la fine della guerra fu promosso atitolo onorifico al grado <strong>di</strong> Maggiore.Alla sobria cerimonia era presente, oltre alla contessaDjarsa, suo fratello Sergio, venuto appositamenteda Stoccolma insieme alla consorte CaterinaSchoug, e i generali: Domenico Rossi, MarioBuscemi, Domenico Scarone, Cesare Marinelli comandantedella Brigata <strong>Granatieri</strong>, il colonnelloGianfranco Atruia, l'Addetto militare aggiuntodell'Ambasciata Tedesca, ten. col. Bene<strong>di</strong>ct vonAndrian-Werburg e il signor Shalom Teusiubìa,Presidente del Comitato Assistenza Ebrei <strong>di</strong> Libia.GRANATIERI ALLA MARATONAALPHA BETARoma. – domenica 27 febbraio 2011. I due granatieriil C.M.C. VSP Fabrizio Petroni e il 1° CM VSPFrancesco Ascoli hanno partecipato alla mezza maratona<strong>di</strong> 21.097 Km.Partendo da Roma sono arrivati in meno <strong>di</strong> 2 ore a Ostiacon i rispettivi tempi il Petroni con 1h 47’ 09’’ e Ascolicon 1h 59’ Un esperienza bellissima, che i due consiglianoa tutti gli amanti <strong>di</strong> questo sport che oltre a <strong>di</strong>vertireaiuta a stare bene sia fisicamente sia mentalmente.I due <strong>Granatieri</strong> «maratoneti», inoltre, con la supervisionedel Maggiore Roberto Papa hanno riprogrammatoe «tutt'oggi aggiornano» il sito Einet del 1°Reggimento <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> cercando <strong>di</strong> dare inquesto modo ancora più fasto al nostro glorioso reggimento,evidenziando e con<strong>di</strong>videndo con il resto dellaForza Armata gli innumerevoli impegni che ogni giornoaffrontano i <strong>Granatieri</strong> con serietà e professionalità.27


associativaattività associativaSOCI BENEMERITI DELLA SEZIONE DI ROMAIl presidente della Sezione, gen. Antonello Falconi, ci ha chiesto <strong>di</strong> ringraziare daqueste pagine due soci da considerare degni <strong>di</strong> menzione.Il primo è il gra. Dott. Francesco Paolo Masellis, che ha donato 500,00 euro per l'acquistodell'impianto <strong>di</strong> amplificazione della Sezione.Il secondo è il gra. Avv. Antonio Scalera, non nuovo a questi interventi <strong>di</strong> sostegno, cheha versato 300,00 euro per incrementare il Fondo <strong>di</strong> Solidarietà della Sezione.Falconi, con l'occasione, ci ha comunicato <strong>di</strong> aver versato alla Presidenza nazionale lasomma <strong>di</strong> 1.000,00 euro per la pagina informativa sul Fondo Giacchi (IV <strong>di</strong> copertina).INCONTRO ANNUALE DEI GRANATIERI PICENICon il trascorrere degli anni, sta <strong>di</strong>ventandoun vero e proprio appuntamento-evento,il pranzo socialedell'<strong>Associazione</strong> <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Ascoli, Centro Prov.le Piceno. Unmomento che da conviviale si è trasformatonegli anni, come <strong>di</strong>mostranole presenze, in un vero e proprioincontro fra coloro che hannoindossato i bianchi Alamari. Lasede, come sempre, è stata quellaprestigiosa dell' Hotel Calabresi <strong>di</strong>San Benedetto del Tronto, graziesoprattutto alla <strong>di</strong>sponibilità del padrone<strong>di</strong> casa, gra. Pier GaetanoCalabresi, Presidente della Sezione<strong>di</strong> San Benedetto del Tronto.Gli onori <strong>di</strong> casa li ha fatti il presidentedel Centro provinciale,gra. Gian Carlo Bruni, che ha ringraziatonel corso del suo salutotutti gli intervenuti. A cominciarenaturalmente dal Presidente nazionale,gen, Mario Buscemi, <strong>di</strong>cui Bruni ha ricordato il fervidoimpegno <strong>di</strong> questi ultimi tempi a<strong>di</strong>fesa della Specialità. Bruni,quin<strong>di</strong>, ha ricordato anche la presenzadel Vice presidente nazionale,gen. Antonio Lattanzio (alpranzo erano presenti anche alcunigranatieri della mitica 7ªCompagnia comandata dall'alloracapitano Lattanzio).Ospiti gra<strong>di</strong>tissimi della manifestazioneil col. Ciro Annicchiarico,comandante del 235° RAV«Piceno», unico centro <strong>di</strong> addestramento<strong>di</strong> soldatesse volontariein Italia, insieme all'AiutanteMaggiore in 1°, magg. StefanoDi Donato, il col Roberto Faiazza,vice comandante del 235° RAVfino all'anno scorso e ora CapoUfficio personale del ComandoArtiglieria <strong>di</strong> Bracciano.Al pranzo sociale hanno anchepartecipato il neo presidente dellasezione <strong>di</strong> Fermo, gra. AlessandroPonzanetti, <strong>di</strong> recente resasiautonoma dal Centro provincialePiceno.A questo riguardo, Bruni ha ricordatocome il gen. Buscemi sisia complimentato con lui in pas-28


attività attività associativasato per aver riaperto tre sezioni,ma che ora sta per dargli la notizia<strong>di</strong> una nuova riapertura, laquarta, con la nascita dellaSezione <strong>di</strong> Macerata.Per chiudere il consueto e meritatograzie agli addetti alla segreteria(il gra, Pier Alberto Domizi,il gra. Alberto Spinozzi, il gra.Federico Gocci, il gra. MarcoSgariglia e Signora) che hanno lavoratoper l'ottima riuscita dellamanifestazione del 20 novembre2010.Giovanni GiacobiniPADRE CHITI COMMEMORATO A ORVIETONEL 6° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSAQuest’anno la commemorazione<strong>di</strong> Padre Chiti che si èsvolta a Orvieto, il 20 e 21 novembre,ha assunto un tonopiù austero e intimo, inquanto, come da accor<strong>di</strong> con i<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Pesaro, la cerimoniapiù solenne si era giàtenuta a Pesaro nel mese <strong>di</strong>maggio.La fase più importante si èsvolta in Duomo con unaMessa solenne concelebratadai sacerdoti orvietani e presiedutadal Vescovo, S.E.Mons. Giovanni Scanavino.Numerosa e significativa lapresenza dei citta<strong>di</strong>ni orvietaniche evidentemente ricordanoil bene che Padre Chitiha fatto a tutti gli orvietani enon solo.Importante anche la presenzadei <strong>Granatieri</strong> provenienti daotto <strong>di</strong>verse regioni italiane,con le loro Colonnelle.Il 1° Reggimento <strong>Granatieri</strong>ha inviato quattro <strong>Granatieri</strong>in Grande Uniforme Storicaper il servizio d’onore, e laScuola Sottufficiali <strong>di</strong> Viterbonon è stata da meno con i suoiquattro allievi in alta uniforme,agli or<strong>di</strong>ni del Ten.Col. Silvio Manglaviti (Granatiere).Successivamente i <strong>Granatieri</strong>in congedo e in servizio sisono recati al Convento <strong>di</strong>San Crispino dove hanno depostocorone, offerte dai<strong>Granatieri</strong> umbri, alla lapideche ricorda Padre Chiti e alleGranatine, murate sul muro,che ricordano i <strong>Granatieri</strong>marchigiani defunti, e consolidandocosì la tra<strong>di</strong>zione chevuole che i <strong>Granatieri</strong> marchigianisiano ricordati in questomodo al Convento <strong>di</strong> SanCrispino.Il custode della tra<strong>di</strong>zione èstato il Granatiere Clau<strong>di</strong>oConti già Presidente delCentro regionale Marche e curatoredella memoria <strong>di</strong> PadreChiti.Il Generale Torrini ha coor<strong>di</strong>natoquesta partedella cerimonia,svoltasi puntualmentemalgrado lapioggia battente.Al termine dellacerimonia i convenutisi sono recatipresso un ottimoristorante <strong>di</strong>Bolsena per la consuetaagape fraterna.Il giorno prima alConvento <strong>di</strong> SanCrispino era stata celebratauna Messa solenne dai confratelli<strong>di</strong> Padre Chiti, ed eranostati presentati la nuova associazione«Amici <strong>di</strong> PadreChiti» ed un volume biograficosulla carriera militare <strong>di</strong>Padre Chiti.Diamo il benvenuto a questanuova associazione che, peralcuni scopi sociali specifici,si integra all’ANGS, i cuisoci sono per forza <strong>di</strong> cose,«Amici <strong>di</strong> Padre Chiti»,anche se non iscritti al nuovosodalizio.La Presidenza del Centro RegionaleUmbro dell’ANGS,fin dal novembre 2009, ha lanciatol’iniziativa per far aderirei <strong>Granatieri</strong> anche a questaassociazione, cosa chehanno fatto già alcune decine<strong>di</strong> loro che hanno risposto all’appelloda tempo.Ci auguriamo quin<strong>di</strong> che lanuova associazione si sappia relazionarecon gli organi associativiistituzionali dell’AN.G.S. perottenere i migliori risultatidalle sinergie possibili.Il volume che è stato presentatoè caratterizzato da unampia ricerca documentariapresso fonti italiane e ancheestere; contiene però <strong>di</strong>versierrori anche pesanti e ripetizioni,e soprattutto presentaun forte squilibrio nella trattazionedei vari perio<strong>di</strong> chehanno segnato la vita <strong>di</strong>Padre Chiti.Paolo Rossi29


associativaattività associativaI GRANATIERI HANNO RICORDATO IL COMANDANTE ENZO GROSSIIl nostro Presidente regionaledella Puglia, Pinuccio Caldarola, èanche il Presidente dell'<strong>Associazione</strong>"Enzo Grossi", un valorosoufficiale <strong>di</strong> Marina la cui fama nonè stata minimamente intaccata daalcune polemiche <strong>di</strong> parte avvenutea guerra finita.In tale veste ha organizzato il 28novembre 2010 un'imponente cerimoniaper ricordare Enzo Grossi,Comandante del Regio SommergibileBarbarigo, in occasione delcinquantenario della sua morte.Presso la Cappella del Cimitero <strong>di</strong>Corato è stata celebrata una SantaMessa in suffragio del Comandante,dei Caduti <strong>di</strong> tutte leGuerre e delle Vittime delle Missioni<strong>di</strong> Pace, officiata da donVincenzo Pio Acella.Imponente e nutrita è stata la partecipazioneda parte <strong>di</strong> autoritàpolitiche e militari enti ed associazionipresenti con vessilli, stendar<strong>di</strong>e gonfaloni che hanno sublimatol'incontro in una coreografiamaestosa.Per la città <strong>di</strong> Corato erano presentiil Sindaco Luigi Perrone, ilvice Sindaco Beniamino Nocca,l'assessore Pino Roselli oltre alconsigliere provinciale FrancoCaputo, il <strong>di</strong>rigente del commissariatodella Polizia <strong>di</strong> Stato SaverioMezzina, i marescialli Russo e DiChiaro in rappresentanza del marescialloPietro Zona, comandantedella stazione Carabinieri.Per la Marina Militare era presenteil comandante del porto <strong>di</strong> Trani ilCapo 1ª cl Np. Mario Gadaleta condue marinai; per l'Esercito i generaliStella e Francavilla e, in rappresentanzadel Colonnello VincenzoGrasso Comandante del 9°Reggimento Fanteria <strong>di</strong> stanza aTrani, il Luogotenente FrancescoTedone.Per la Croce Rossa Italiana eranoinvece presenti l'Ispettrice delleInfermiere Volontarie S.lla MariaAntonietta D'Urso accompagnatada una consorella e l'IspettoreBernardo Cacciuolo provenientida Barletta.Numerose le Associazioni intervenutetra cui l'Istituto del NastroAzzurro, l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><strong>Granatieri</strong>, l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong>Carabinieri, l’<strong>Associazione</strong>Arma Aeronautica, l’<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> Mutilati ed Invali<strong>di</strong> <strong>di</strong>Guerra, l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong>Dispersi in Guerra, l’Istituto<strong>Nazionale</strong> delle Guar<strong>di</strong>e d’Onorealla RR.TT. del Pantheon, l’<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> BersaglieriSezione <strong>di</strong> Ruvo <strong>di</strong> Puglia,l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Genio eTrasmissioni Sezione <strong>di</strong> Trani,l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Marinaid’Italia Gruppo <strong>di</strong> Trani, ilGruppo <strong>Nazionale</strong> Leone <strong>di</strong> S.Marco <strong>di</strong> Puglia e Basilicata <strong>di</strong>Brin<strong>di</strong>si, l’<strong>Associazione</strong> Naz. Ere<strong>di</strong>della Storia, le Associazioni dellaMisericor<strong>di</strong>a e del S.E.R intervenutecon le rispettive autoambulanze.Dopo il rito religioso, sulla tombadel comandante, è stata depostauna corona d’alloro da parte delcomandante Mario Gadaleta e delSindaco Luigi Perrone, mentre iltrombettiere intonava le note delSilenzio che, echeggiando per il cimitero,hanno emozionato nonpoco tutti i presenti.L’incontro si è concluso con l’interventodel Presidente PinuccioCaldarola che ha salutato e ringraziatoi numerosi intervenuti allasolenne cerimonia.LA «GIORNATA DELLA SEZIONE»DEI GRANATIERI DI VIGEVANONella giornata <strong>di</strong> domenica 28 novembre2010 i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Vigevano e della Lomellina sisono ritrovati per la tra<strong>di</strong>zionale«Giornata della Sezione».Nell'occasione sono stati festeggiatii 75 anni della Sezione.La giornata è iniziata con la S.Messa del Granatiere, nella qualesono stati altresì ricordati i<strong>Granatieri</strong> che sono «andatiavanti».Alla cerimonia hanno partecipatomolti <strong>Granatieri</strong> con i loro familiari,le autorità citta<strong>di</strong>ne (rappresentatedal Sindaco, Andrea Sala edal Vice Sindaco, Andrea Ceffa) erappresentanze delle locali Associazionicombattentistiche e d'Arma.Erano presenti, inoltre, leColonnelle delle Sezioni <strong>di</strong> Milanoe Abbiategrasso, con una nutritarappresentanza <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong> equella del Centro Provinciale <strong>di</strong>Pavia con il Presidente Gra.Ceroni.Successivamente, nei locali a<strong>di</strong>acentialla Chiesa delle SuoreMaddalene, la Sezione ha allestitoun rinfresco con aperitivi,30


attività attività associativaIn alto. I <strong>Granatieri</strong>: Bezzi, Leone,Groppelli (Presidente), Oldani, Ceroni(Presidente Centro Provinciale <strong>di</strong> Pavia).In basso. Da sin., i <strong>Granatieri</strong> Ceroni(Presidente Centro Prov. PV) e Groppelli(Presidente della Sezione).salame d'oca ed altre specialitàlocali che ha costituito il prelu<strong>di</strong>oal tra<strong>di</strong>zionale pranzo che si èsvolto all'Agriturismo «Carlo eNa<strong>di</strong>a» in un'atmosfera gioiosaed informale.Nel corso del pranzo il Presidente,Cav. Groppelli, ha preso laparola per comunicare i risultatidelle elezioni per il rinnovo delConsiglio <strong>di</strong> Sezione e la nuovacomposizione del Consiglio stessoper ringraziare per la collaborazionealla riuscita della giornata iConsiglieri, il Segretario Bezzi etutti i <strong>Granatieri</strong> e amici.Al termine della giornata i presentisi sono scambiati i saluti egli auguri <strong>di</strong> Buon Natale e <strong>di</strong> unsereno 2011, dandosi appuntamento,come da tra<strong>di</strong>zione, all'ultimadomenica <strong>di</strong> novembre 2011per la prossima «Giornata dellaSezione».CERIMONIA DI SANTA BARBARA A PORTOGRUAROSabato 4 <strong>di</strong>cembre 2010 la Sezione <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> <strong>di</strong> Portogruaro (VE) ha festeggiato «SantaBarbara» insieme ai Vigili del Fuoco, agli Avieri, aiMarinai e agli Artiglieri.I convenuti si sono ritrovati in Piazza dellaRepubblica, <strong>di</strong>nanzi al Palazzo del Municipio e incorteo si sono recati al Duomo dove li aspettavaMonsignor don Pietro Cesco per la Celebrazionedella Santa Messa.Dopo la Santa Messa ancora in corteo i numerosipartecipanti sono ritornati in Piazza dove c'è statala bene<strong>di</strong>zione e la deposizione <strong>di</strong> una corona <strong>di</strong> alloroal monumento che ricorda i caduti.Alla presenza del Sindaco, Antonio Bertoncello edel Vice-Sindaco, Luigi Villotta, Monsignor Cescoha benedetto gli automezzi dei Vigili del Fuoco.L'<strong>Associazione</strong> <strong>Granatieri</strong> erarappresentata da 7 Colonnelle eda una ventina <strong>di</strong> granatieri al seguitodel Granatiere Renzo Ros,Presidente regionale del Friuli -Venezia Giulia.Il Presidente della Sezione <strong>di</strong>Portogruaro (VE), Bruno Cesco,ha concluso la ben riuscita manifestazioneoffrendo una bicchieratacon gli auguri <strong>di</strong> ritrovarsianche il prossimo anno.Lino Marian31


associativaattività associativaLA SEZIONE DI CORATO AL 2° FODSan Giorgio a Cremano 10 <strong>di</strong>cembre2010: ONORE e ORGO-GLIO per i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Coratopresenti alla cerimonia delcambio <strong>di</strong> comando del 2° FODsu espresso invito del Gen. C.A.Francesco Tarricone a cui è subentratoil Gen. C.A. VincenzoLops entrambi originari <strong>di</strong>Corato.Alla cerimonia, oltre alla rappresentanzadell'ANGS guidata dalPresidente regionale PinuccioCalderola, era presente il Sindaco<strong>di</strong> Corato, Luigi Perrone e ilGen. B. Giuseppenicola Tota, chea novembre ha lasciato il comandodella brigata «Garibal<strong>di</strong>»dopo l'impiego in Libano,anch'egli originario <strong>di</strong> Corato.Dal 16 <strong>di</strong>cembre 2010 il Gen.C.A. Francesco Tarricone ha assuntoil Comando delle ForzeOperative Terrestri (FOTER) inVerona.La stampa ha dato il massimo risaltoalla notizia, evidenziandola provenienza dei due comandantie la presenza della rappresentanzadell'ANGS.CASTELFRANCO VENETO RINNOVA IL PROPRIO DIRETTIVOI <strong>Granatieri</strong> della Sezione <strong>di</strong>Castelfranco Veneto hanno accoltol'invito che il Direttivo«uscente» ha fatto per il tra<strong>di</strong>zionaleincontro conviviale natalizioe <strong>di</strong> fine anno alla Trattoria da«Angelo Arcangelo» a Vedelago,per domenica 12 <strong>di</strong>cembre 2010.Prima del convivio si è procedutoal rinnovo del Consiglio <strong>di</strong>rettivoe delle cariche nel suo interno, riconfermandoquello uscente, allapresenza del Presidente regionaleLino Marian e del Presidenteprovinciale Gianfranco Rosin chehanno garantito la massima correttezzadelle operazioni <strong>di</strong> voto.Con l'occasione, è stato aperto iltesseramento 2011 e si è poi procedutoalla consegna, a tutti i<strong>Granatieri</strong> della Sezione, del bellissimoCalendario 2011 realizzatodalla Sezione <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>Roma in occasione dei 150 annidell'Unità d'Italia.Il Direttivo ha poi consegnato iDiplomi <strong>di</strong> Benemerito, rilasciatidalla Presidenza nazionale, aquattro <strong>Granatieri</strong>, scelti tra i fondatoridella Sezione <strong>di</strong> Castelfrancoavvenuta nel lontano1974: Ferruccio Caon, GiuseppeCremasco, Dario Santinon eLuciano Martin. Essi da 36 annisono membri del Direttivo epunto <strong>di</strong> riferimento per tutti i<strong>Granatieri</strong>, nei quali mantengonosempre vivo lo spirito associativo<strong>di</strong>mostrando, con de<strong>di</strong>zione, entusiasmoe competenza, notevolicapacità organizzative. Se laSezione ha un buon numero <strong>di</strong>iscritti, infatti, lo deve ai sociFondatori e ai Presidenti che neltempo si sono succeduti.Eugenio Lanaro32


attività attività associativaI GRANATIERI TOSCANI A MADONNA DELL'ACQUALa Sezione <strong>di</strong> Pisa ha organizzatoil tra<strong>di</strong>zionale incontro dei<strong>Granatieri</strong> toscani per loscambio degli auguri <strong>di</strong> fine2010 a Madonna dell'Acqua,amena località nei pressi <strong>di</strong> SanRossore. Il Presidente Gra. VittorioBarsanti il 12 <strong>di</strong>cembre2010 ha accolto i convenuti sulsagrato della chiesa della localitàomonima. Erano presenti ilGra. G.L. le Divelec in rappresentanzadel Presidente dellaToscana Gra. Bucciarelli Ducci,il Gra. G. Benelli Presidentedella Sezione <strong>di</strong> Firenze, il Gra.Antonio Fiori giunto dallaLiguria.E' seguita la S. Messa durantela quale l'officiante ha fattocenno alla storia ed alle tra<strong>di</strong>zionidel nostro glorioso Corpo,invitando a pregare per icaduti. Al termine è stata lettala «Preghiera del Granatiere».Dopo il rito religioso, tutti apranzo al ristorante Inaco, gestitodal Gra. Gabriele Baccetti,che aveva organizzato la tavolataper trenta partecipanti fra<strong>Granatieri</strong>, loro familiari edamici.Al termine dell'incontro convivialele Divelec, <strong>di</strong>nanzi allatorta con le insegne degliAlamari e levando il bicchiereper il brin<strong>di</strong>si <strong>di</strong> rito si è fattolatore degli auguri a tutti i presentida parte del Presidente regionaleBucciarelli Ducci ed haaccennato alle tra<strong>di</strong>zioni secolaridei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.I GRANATIERI AL CAMBIO DEL VERTICE DEL COMFOTERIl giorno 16 <strong>di</strong>cembre 2010, nellaCaserma Duca <strong>di</strong> Verona, si èsvolto l'avvicendamento al verticedel Comando delle ForzeOperative Terrestri (COMFO-TER).Il Gen. Francesco Tarricone, provenientedal II° FOD <strong>di</strong> SanGiorgio a Cremano, ha preso ilposto del Gen. Armando Novelli.Dipendono dal COMFOTER oltre80mila uomini e donne delnostro Esercito tra cui, anche laBrigata <strong>Granatieri</strong>.Si comprende, quin<strong>di</strong>, l'estremarilevanza della cerimonia, svoltasial cospetto <strong>di</strong> un Reggimento<strong>di</strong> formazione su tre Battaglioniin rappresentanza delle Armi eSpecialità delle forze operativeterrestri. Perfetto, per portamentoe fierezza, il plotone <strong>di</strong>granatieri schierato.Sulle tribune erano presenti <strong>di</strong>versecentinaia <strong>di</strong> Ufficiali eSottufficiali convenuti da ogniparte, tra i quali il Comandantedella nostra Brigata Gen. CesareMarinelli. Tra gli altri, i nostri«fuori corpo» Gen. MassimilianoDel Casale e il Col. Toro, provenientidall'Accademia <strong>di</strong> Modena,entrambi i quali, vedendo gli33


associativaattività associativaalamari indossati dai granatieriANGS presenti, non hanno mancato,simpaticamente, <strong>di</strong> avvicinarlie portare il proprio saluto.Alcune Sezioni ANGS, rispondendoalla chiamata dei granatieriveronesi, sono accorse, conle proprie Colonnelle per far sìche la rappresentanza granatierescafosse massiccia tra leAssociazioni d'Arma presenti.Le insegne <strong>di</strong> Verona, Padova,Mantova, Cittadella e Piazzola-Mestrino sono sfilate sostenutedai propri alfieri, scortate daipresidenti Regionali del Venetoe Friuli, Marian e Ros, sfidandouna temperatura gelida che nonha mai varcato la soglia deglizero gra<strong>di</strong> durante tutte le trelunghe ore della durata dellacerimonia.L'evento ha visto la presenzadella Senatrice Cinzia Bonfrisco,in rappresentanza del PresidenteSchifani, del Sindaco <strong>di</strong> Veronacon il Gonfalone del Comune decorato<strong>di</strong> Medaglia d'Oro e delCapo <strong>di</strong> S.M. dell'Esercito Gen.C.A. Giuseppe Valotto.Al termine, al rompete le righe,dopo un rinfresco al CircoloUfficiali, non poteva mancare unsimpatico incontro tra i vecchi e<strong>di</strong> giovani granatieri.Nelle foto, momenti della cerimonia.Roberto PellegriniA SUSA - FESTEGGIATO IL 50° ANNIVERSARIODEL CORO «ALPI COZIE»Una giornata ricca <strong>di</strong> festeggiamentiha avuto luogo a Susa il18 <strong>di</strong>cembre 2010. L'evento hacoinvolto tutta la città: si è celebratoil 50° anniversario delCoro «Alpi Cozie», storica istituzioneche da mezzo secolotiene alte le tra<strong>di</strong>zioni del belcanto, sia quello popolare chequello colto.Il caponucleo della Valle Susa(Sez. ANGS <strong>di</strong> Torino), Gra.Prof. Giancarlo Sibille - semprepartecipe alle iniziative dellacittà in cui vive - durante il convivioufficiale ha offerto, anome dei <strong>Granatieri</strong>, due significatividoni alle personalitàpresenti: al Sindaco Sig.raGemma Amprimo la medagliacelebrativa del 350° Anniversariodell'istituzione delle Guar<strong>di</strong>e;al Presidente del CoroGiorgio Blais, Gen. Div. (ris.)degli Alpini (a sin. nella foto) eal Direttore Maestro MarianoMartina (a destra) una pergamena,a ricordo della partecipazionedel Nucleo <strong>Granatieri</strong> allacelebrazione del 50° anniversariodel Coro.34


attività attività associativaEMOZIONI, AMICIZIA E DIVERTIMENTO A POMPEICome tra<strong>di</strong>zione ormai da 15 anni,il Centro regionale della Campaniaha riunito, domenica 19 <strong>di</strong>cembre2010, i propri iscritti con lerispettive famiglie per lo scambiodegli auguri.La giornata è iniziata con un momento<strong>di</strong> spiritualità con la celebrazionedella S. Messa presso l'istitutoBartolo Longo <strong>di</strong> Pompei, con leColonnelle delle sezioni a fare dacornice e chiusa, prima della bene<strong>di</strong>zione,dalla «Preghiera del Granatiere».Subito dopo, ci si trasferiva pressol'accogliente «Ristorante dei Platani»per gustare prelibate specialitàgastronomiche. Durante il pranzo,momenti <strong>di</strong> spirito granatieresco,amicizia e <strong>di</strong>vertimento hanno caratterizzatol'incontro: latelefonata <strong>di</strong>saluto delPresidenteregionaledella Puglia,accolta dascrosciantiapplausi, laconsegna <strong>di</strong> una targa ricordo alGenerale Antonio Lattanzio, presenzafìssa dell'incontro, che in uncommosso abbraccio ha ringraziatotutti mostrando, come sempre,grinta e fervore granatieresco.Inoltre è stato consegnato un <strong>di</strong>ploma<strong>di</strong> benemerenza al socioVincenzo Abbagnale, genitore deipiù famosi campioni olimpici, <strong>di</strong>stintosiparticolarmente, nonostantela veneranda età, all'ultimo raduno<strong>di</strong> Torino 2009.A sorpresa, si è scoperto che uno deimusicisti che allietavano l'incontro,con brani classici napoletani, erastato granatiere al 1° Rgt. nel 1994 esubito si è provveduto alla sua iscrizioneall'ANGS. Tra tanta commozionenon poteva mancare l'Innodei <strong>Granatieri</strong>, cantato da tutti i presenti.Nel finale, tra brin<strong>di</strong>si, auguri e foto<strong>di</strong> gruppo è seguito il commiato generalecon un arrivederci al prossimoanno.NATALE 2010Ricordo dei Legionari FiumaniI fatti storici sono noti: durante la vigiliae nei giorni successivi delNatale del 1920, il Regio EsercitoItaliano agli or<strong>di</strong>ni del gen. Caviglia,su <strong>di</strong>sposizione del governogiolittiano, attaccò e <strong>di</strong>sperse i legionarifiumani che, da volontari,fra cui 300 <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>,erano accorsi al richiamo del poetasoldato Gabriele D'Annunzio per<strong>di</strong>fendere l'italianità <strong>di</strong> Fiume.Per il 90° anniversario <strong>di</strong> questoscontro fratricida, che viene ricordatocome «Natale <strong>di</strong> Sangue», èstata celebrata a Trieste una S.Messa a ricordo dei caduti, tra cuimolti <strong>Granatieri</strong> che tutt'ora riposanonel cimitero <strong>di</strong> Cosala alleporte della città <strong>di</strong> Fiume (Rijeka).Alla cerimonia era presente la35


associativaattività associativaSezione <strong>di</strong> Trieste con la propriaColonnella.Ultimato il rito religioso, una delegazionedella sezione stessa,con in testa il Presidente gra.Arnaldo Pastrovicchio, ha poivoluto onorare sul Colle <strong>di</strong> SanGiusto, la «Ferrigna Granata»che in quel luogo ricorda tutti i<strong>Granatieri</strong> che in pace ed inguerra hanno servito con onorel'Italia.A SULMONA LA PRIMA EDIZIONEDEL CONCORSO SUI GRANATIERI DI SARDEGNANella Biblioteca Diocesana delPolo Culturale civico - <strong>di</strong>ocesanoex convento <strong>di</strong> SantaChiara <strong>di</strong> Sulmona, si è svolta,alla presenza del Presidente nazionaleGen. Mario Buscemi edel Vice Presidente nazionaleAntonio Lattanzio, del PresidenteANGS della RegioneAbruzzo, Cap. Pierluigi Capal<strong>di</strong>e dei Presidenti delle sezioni<strong>di</strong> Avezzano, Chieti, Lanciano ePescara, la cerimonia <strong>di</strong> premiazionedella prima e<strong>di</strong>zionedel Concorso promosso dall'<strong>Associazione</strong><strong>Nazionale</strong> <strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> sezione <strong>di</strong>Sulmona sul tema: «<strong>Granatieri</strong><strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> 1659 - 2010, 351anni <strong>di</strong> storia d'Italia», riservatoagli studenti delle scuolesecondarie <strong>di</strong> 1° grado.Una sala affollata, molti uominiin <strong>di</strong>visa, non solo <strong>Granatieri</strong>,ma anche gli amici Alpini,Fanti, Bersaglieri ed altri, masoprattutto loro, i protagonistidella giornata, i ragazzi studentidelle scuole me<strong>di</strong>e. Tuttihanno partecipato al concorsoindetto dalla sezione sulmonesedei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.I lavori erano prevalentementecostituiti da <strong>di</strong>segni su cui lafantasia del ragazzi si è sbizzarritaa raccontare la storia delglorioso corpo che si intrecciain<strong>di</strong>ssolubilmente alla storiad'Italia. Il concorso costituisceuna grande iniziativa che denotala vivacità del nostro tessutosociale che i <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> <strong>di</strong> Sulmona ha saputoben interpretare coinvolgendoil futuro della comunità, i ragazzi.Il concorso è stato grazie all'interessamentodell'OnorevolePaola Pelino, patrocinato dalSenato della Repubblica, dallaCamera dei Deputati e ha ottenutole congratulazioni delPresidente del Consiglio.Il Concorso è servito inoltre, a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>viduare il <strong>di</strong>segno che sarebbe<strong>di</strong>ventato il manifesto delConvegno sui 150 anni dell'Unitàd'Italia, dove siamo statiautorizzati a esporre il simbolodelle tre ban<strong>di</strong>ere.36


attività attività associativaLA SEZIONE DI VERCELLI INCREMENTA IL NUMERO DI ISCRITTIAll'inizio del 2011 la Sezione <strong>di</strong>Vercelli ha avuto la possibilità <strong>di</strong>incrementare le sue fila granatiereschecon ben quattro nuovi iscritti.La Sezione ha l'onore <strong>di</strong> essere trale più anziane della storia dell'ANGS, dal momento che è statafondata nel lontano 1924, come riportatonel bellissimo libro«<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> - Trecentocinquant'anni<strong>di</strong> Storia Italiana»,del bravissimo Ernesto Bonelli.Tutto è cominciato da un incontrocon il <strong>di</strong>rettore della ScuolaMusicale «Vallotti» <strong>di</strong> Vercelli, ilbravo Maestro Franco Perone , ilquale, <strong>di</strong>mostratosi subito entusiasta<strong>di</strong> entrare a far partedell'ANGS, si è poi dato molto dafare per contattare altri suoi conoscentiche avevano prestato servizionel glorioso corpo dei<strong>Granatieri</strong> esortandoli a tesserarsi aloro volta.Abbiamo così scoperto, con grandegioia, che nel piccolo ed operosopaese <strong>di</strong> Villata sono stati reclutatinel tempo molti bal<strong>di</strong> giovani alnostro Corpo.I nuovi arrivati sono: il già citatoMaestro Perone e i granatieri: GiuseppeArlone, Pierangelo Canella eGiovanni Greppi.A questi si è aggiunta, come sociasostenitrice, la signora Maria RosaOrofino, moglie del granatiereCarlo Massa, scomparso prematuramentelo scorso anno .Tra l'altro, sia il Perone sia ilCanella hanno fatto parte della gloriosaBanda Reggimentale dei<strong>Granatieri</strong> e, visto che Canella fatutt'ora parte della Banda Musicale<strong>di</strong> Villata, ha già espresso la volontà<strong>di</strong> imparare i pezzi più significatividel repertorio granatierescocosì da poterli eventualmente suonaredurante i nostri incontri.Ai nuovi arrivati va il caloroso benvenutodel Presidente AdrianoPavia e <strong>di</strong> tutta la Sezione <strong>di</strong>Vercelli.Fulvio BertoglioLA SEZIONE DI BOLZANO FESTEGGIA IL 50° DEL TESSERAMENTOE DELLA RINASCITA DELCENTRO REGIONALE TRENTINO – ALTO ADIGE<strong>Granatieri</strong> e consorti si sonotrovati il 30 gennaio 2011 perfesteggiare ed onorare il 50° anniversariodella ricostituzionedell'ANGS avvenuta a Bolzanonel lontano <strong>di</strong>cembre del 1960.Presenti il presidente Gra.Costantino Bombonato e ilnuovo Presidente regionale delTrentino A.A. Gra. Enzo Natalee granatieri delle province<strong>di</strong> Bolzano e <strong>di</strong> Trento.Il Presidente Bombonato ha volutoricordare in questa occasione,l'avvenimento che altempo, vide la città <strong>di</strong> Bolzanoaccogliere centinaia <strong>di</strong> <strong>Granatieri</strong>provenienti da tutta Italiacon oltre 50 Colonnelle sezionaliche sfilarono per le viedella città precedute dal Medaglierenazionale, accompagnatodall'allora Presidente nazionale,Gra. Raffaele Tarquini.Il Generale Biolchini, Comandantedel IV Corpo d'Armata,passò in rassegna i <strong>Granatieri</strong>presenti e il Cappellano militarebene<strong>di</strong>sse la nuova Colonnella<strong>di</strong> Bolzano.Seguì poi, nell'aprile del 1961,la ricostituzione della Sezione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Trento alla presenzadel vice Presidente<strong>Nazionale</strong> Col. Gervasoni conla consegna della nuova Colonnellaai <strong>Granatieri</strong> Trentini.Al termine dei ricor<strong>di</strong> sonostate <strong>di</strong>stribuite le tessere associativeper l'anno 2011 e dopo ilpranzo, «cin cin» bene augurantisono stati elevati affinchéin questa regione <strong>di</strong> confine, lapresenza dei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong><strong>Sardegna</strong> perduri nel tempoguidata ora dal Gra. EnzoNatale.Nella foto il ricordo per immortalarel'importante cinquantenario.Costantino Bombonato37


associativaattività associativaRICORDATO DON LUIGI QUADRI L'EROICOCAPPELLANO DEI GRANATIERIA Casorezzo in provincia <strong>di</strong> Milano,si sono svolte le celebrazioni per il47° anniversario dalla scomparsa <strong>di</strong>Monsignor Luigi Quadri. Con l'occasionesono stati ricordati i 110 annidalla nascita dell'eroico religioso ed èstato festeggiato l'85° anniversariodalla fondazione della Sezione<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> Legnano a lui intitolata.La manifestazione, patrocinata dalcomune <strong>di</strong> Casorezzo, presente conil Gonfalone accompagnato dal sindacodott. Roberto Gornati, ha avutoinizio al cimitero del paese presso lacappella Del religioso defunto, con ladeposizione floreale e con il commoventesilenzio della tromba, lo stessoè stato ricordato. Il corteo, numerosoche vedeva la presenza <strong>di</strong> labari dellevarie associazioni, ha poi raggiuntopiazza San Giorgio, dove la banda comunale«San Giorgio» ha eseguitol'inno del Piave mentre due<strong>Granatieri</strong> in Grande Uniforme <strong>di</strong>rappresentanza, inviati da Roma dalcomandante del 1° Reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>, col. CarloEmiliani, deponevano la corona d'alloroal busto marmoreo <strong>di</strong>Monsignor Quadri, per lungo tempocappellano militare dei <strong>Granatieri</strong> eprevosto della città negli anni 50-60.Sono seguite le allocuzioni. Per primoha preso la parola il sindaco Gornati,che ha ricordato lo spirito <strong>di</strong> corpopresente nell'Esercito e portato daimilitari anche nell'ambito della societàcivile. A seguire, il presidenteANGS della Provincia <strong>di</strong> Milano edella Sezione <strong>di</strong> Legnano, EnricoMezzenzana, che ha organizzato l'interagiornata, ha ripercorso partedella vita del ten. M.A.V.M. DonQuadri, ricordando alle nuove generazioniche gli uomini che hanno de<strong>di</strong>catola loro vita, talvolta sacrificandolaper gli altri, sono l'esempio <strong>di</strong>cosa significhi oggi avere una Patria,unita, libera e in pace, anche nell'approssimarsidelle celebrazioni per i150 anni dell'Unità d'Italia.A conclusione la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> unavettura donata alla Croce Azzurra <strong>di</strong>Casorezzo, benedetta da Don Elio, ilcui padre prestò servizio nei<strong>Granatieri</strong>, che ha poi celebrato laSanta Messa.Era presente il briga<strong>di</strong>ere della stazione<strong>di</strong> Busto Garolfo, Dambrosio. Aseguire il pranzo in un noto ristorantedella zona, dove è intervenuto per isaluti il Sottosegretario alle Infrastrutturepubbliche e Sindaco <strong>di</strong>Arconte, senatore Mario Mantovani,insieme alla nipote <strong>di</strong> Don Quadri, lasignora Beatrice Venegoni Pollanini,al marito Carlo, al Presidente delCentro regionale Lombar<strong>di</strong>a, arch.Mario Bovati e al Sindaco <strong>di</strong> CasorezzoGornati.La splen<strong>di</strong>da giornata si è chiusa conil taglio della torta sulle note dell'innodei <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>.Nuvola38


attività attività associativa69° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DEL XXXII BATTAGLIONECONTROCARRO «GRANATIERI DI SARDEGNA»Con un programma <strong>di</strong> una interagiornata <strong>di</strong> festeggiamenti, il 4 febbraioscorso si è svolta a Montefiascone(RM) la cerimonia per commemorareil 69° anniversario dellacostituzione del XXXII Btg. c.c.«<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>».La cerimonia organizzata e concepitagrazie alla tenace volontà delPresidente del Centro Regionalegra. Gen. Antonio Andriani, si èsvolta con il patrocinio del Comune<strong>di</strong> Montefiascone nella personadel Commissario Straor<strong>di</strong>nariodott. Francesco Tarricone che perl'occasione, ha deliberato i festeggiamentiassumendone il carico finanziariodell'intera manifestazionee offrendo agli oltre duecento<strong>Granatieri</strong> presenti al Raduno, la riunioneconviviale si svolta allaRocca dei Papi sede originaria delreparto in armi.La cerimonia ha inaugurato le celebrazioniper il centocinquantenariodell'Unità d'Italia come hanno sottolineatotutti gli oratori che hannocommentato l'evento. Il commissariodott. Tarricone ha citato gli articolidella Costituzione che puntualizzanoil concetto del-l'Unitàdella Nazione come valore fondanteanche per le nuove generazioni.Presenti, infatti, alla cerimoniale scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne egrado i cui studenti con le loroscelte <strong>di</strong> testi patriottici hanno datoIn alto. Le autorità all’interno Chiesa a Montefiascone.A destra. Monumento ricordo del XXXII battaglione <strong>Granatieri</strong> a Montefiascone.In basso. Il momento toccante della manifestazione: la Banda dei <strong>Granatieri</strong> suona.lustro ai tanti anni <strong>di</strong> storia dellaPatria. L'intervento del gra. Gen.Nicola Canarile ha completato ilquadro alquanto commovente epieno <strong>di</strong> autentica vena patriotticaparlando delle gesta del Battaglioneinviato in Russia a combatterecontro due mici<strong>di</strong>ali avversari:il poderoso esercito sovietico e ilgelo della vasta pianura del fiumeDon.Ha concluso la cerimonia l'interventodel Presidente <strong>Nazionale</strong>gra. Gen. C.A. Mario Buscemi parlandodelle gesta del nostro prestigiosoCorpo che nel corso dei 351anni <strong>di</strong> storia ha dato lustroall'Italia.E' bene ricordare che alla cerimoniaerano presenti molte autorità civilie militari. Per i <strong>Granatieri</strong> in congedointervenuti occorre menzionarei bravi <strong>Granatieri</strong> della Sezione<strong>di</strong> Latina e il loro Presidente,gra. Aldo Ambrosi, giunti con unpullman messo a <strong>di</strong>sposizionedalla Regione Lazio.A questi si aggiungono i <strong>Granatieri</strong>39


associativaattività associativa<strong>di</strong> Orvieto capeggiati dal validoPresidente del Centro RegionaleUmbro gra. dott. Paolo Rossi, i<strong>Granatieri</strong> della Regione Marche,dell'Abruzzo e della Toscana. Unvali<strong>di</strong>ssimo contributo alla manifestazionel'ha dato la Sezione <strong>di</strong>Civitavecchia con le sue numerosepresenze e la collaborazione collettiva,la Sezione <strong>di</strong> Viterbo con acapo il Mar. «A» Carlo Briganti alquale è stata ceduta la Colonnella<strong>di</strong> Sezione dal figlio del compiantogra. Igino Achille scomparso <strong>di</strong> recente.Ancora da ricordare l'incontrotra due non più giovani tenentidel IV/1° btg. meccanizzato(allora comandato dal Ten. Col.Gianfranco Chiti ). Si sono vistidopo moltissimi anni il gra. Ten.Clau<strong>di</strong>o Conti e il gra. Ten. FabioBrugnoli, attuale Presidente dellaprestigiosa cooperativa vinicolaEST EST EST <strong>di</strong> Montefiascone. Almargine del piazzale che delimita igiar<strong>di</strong>ni pubblici, è stato affisso ungrande manifesto <strong>di</strong> ringraziamentoall'intera città <strong>di</strong> Montefiasconeper l'ospitalità offerta. Il manifestoè stato redatto dal gra. Gen.Antonio Andriani Presidente delCentro regionale Lazio.FESTA DEL TESSERAMENTO DEI GRANATIERI TEATINIDomenica 13 febbraio 2011 èstata celebrata l'annuale Festa deltesseramento dei <strong>Granatieri</strong> delleSezioni <strong>di</strong> Chieti e Lancianopresso il «Green Village» <strong>di</strong>Montupoli (Miglianico <strong>di</strong> Chieti).In una sala gremita <strong>di</strong> 25<strong>Granatieri</strong> Soci e famigliari sonostati festosamente accolti cinquegiovani <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> recente congedoiscritti come Soci or<strong>di</strong>nari.Ad essi ha porto l’entusiasticobenvenuto nei ranghi associativiil Presidente della Sezione <strong>di</strong>Chieti Peppino Santone che li haesortati a perdurare nella fedeltàagli ideali granatiereschi ed a fareopera <strong>di</strong> proselitismo presso icommilitoni coetanei.Avigliana (To) - Mercoledì 16marzo, nonostante un tempo inclemente,la manifestazione organizzatadalla comunità MontanaVal Susa e Val Sangone perricordare i 150 anni dell'Unitàd'Italia ha avuto un gran successo.Dal primo pomeriggio la città siè colorata <strong>di</strong> verde, bianco eSignori, in carrozza! La Colonnella dellaVal Susa con il gra. Elvio Jagodnick allapartenza del treno storico .Distintivo Fronte Russo.La tessera associativa è stata consegnataa suggello della loro adesione.Sono state poi consegnatele tessere annuali anche ai Sociveterani.LA VALLE DEI GIOVANI ITALIANIIl «rancio» <strong>di</strong> prammatica ha coronatol'atmosfera <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>ale spiritogranatieresco.Giovanni Scarpelli40


attività attività associativarosso, i colori delle magliette indossatedagli scolari per l'occasione.Così il lungo serpentoneche si è formato con 900 bambinisulle vie citta<strong>di</strong>ne ha <strong>di</strong>segnatoun grande e festante tricolore.Gli studenti provenienti dallaValle <strong>di</strong> Susa sono giunti allastazione a bordo delle carrozzedel treno storico a vapore, in unsuggestivo collegamento con iprimi anni della storia italiana.La realizzazione del traforo ferroviariodel Frejus, infatti, èBruzolo (TO) - Il mattino <strong>di</strong> venerdì18 marzo gli allievi dellescuole 3ª/A, secondaria <strong>di</strong> 1°grado e 5ª primaria <strong>di</strong> Bussolenoaccompagnati dai docenti e dal<strong>di</strong>rigente scolastico, hanno inauguratoil pannello realizzato conl'<strong>Associazione</strong> «Meri<strong>di</strong>ana, Laboratoriod'idee» nell'ambito dell'iniziativapensata da «Diarioper Amico» per insegnare ai ragazzie mostrare ai citta<strong>di</strong>ni chisono i personaggi illustri che unpo' ovunque nei nostri paesi vengonoricordati.Il pannello è stato collocato lungoVia Cavour, sulla bacheca posta<strong>di</strong> fronte alla strada <strong>di</strong> ingresso alstata completata nel 1871, giusto10 anni dopo la proclamazionedell'Unità del Paese.Nel Centro storico sono stati allestitispazi espositivi con i lavorieseguiti dai ragazzi dellesecondarie, ma anche giochi ecoreografie con il coinvolgimentodei presenti.Quin<strong>di</strong> un momento istituzionale,con i sindaci valsusini evalsangonesi, seguito da unacorroborante cioccolata calda.Il Presidente Sandro Plano aUN PANNELLO PER L'UNITÀ D'ITALIAnome della Comunità Montana,ha ringraziato il caponucleoANGS segusino Giancarlo Sibille,presente all'evento conuna rappresentanza dei <strong>Granatieri</strong>Risorgimentali e delle vivan<strong>di</strong>eredel Gruppo «Val Susa1861», complimentandosi con ireenactors guidati da MarcelloOliveri per l'entusiasmo e la costanza<strong>di</strong>mostrati in ogni occasioneufficiale.G. S.complesso della Cascina Mollarderae d'ora in poi racconterà aipassanti la vita <strong>di</strong> Camillo BensoConte <strong>di</strong> Cavour. A fianco dellasua biografia è poi stata collocatauna fascia che visualizza la penisolaitaliana e racconta attraversola geografia le successive espansioni(e ri<strong>di</strong>mensionamenti, comeavvenuto con l'Istria dopo laSeconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale) delleterre italiane riunite.Il <strong>di</strong>rigente Rousset ha spiegatoai <strong>di</strong>scenti l'importanza dell'Unitàd'Italia, mentre l'ex presideZallio ha detto loro che sono«gli Italiani <strong>di</strong> domani» e che devonoimparare a costruirsi il fu-41


associativaattività associativaturo e lottare per esso. Il Sindaco<strong>di</strong> Bruzolo, Richiedo, ha sottolineatoche in paese vi sono moltevie che ricordano il Risorgimentoe ad<strong>di</strong>rittura vi è una Piazza denominataRegina Margherita,fatta costruire per l'istruzione militaredei bruzolesi, durante leguerre d'In<strong>di</strong>pendenza.Molto suggestivo il momento incui gli scolari hanno cantato«Fratelli d'Italia», con le ban<strong>di</strong>eretricolori spiegate al vento dellavalle.Al termine della piccola cerimonia,il maestro Oliveri in rappresentanzadel caponucleoANGS Valsusa, Sibille, ha illustratoagli studenti le <strong>di</strong>vise dei<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>, il più anticocorpo militare permanentedell'esercito sabaudo che <strong>di</strong>scendedal Reggimento delleGuar<strong>di</strong>e creato nel 1659 da CarloEmanuele II.Andrea BonelliLA SEZIONE DI VERCELLI ALLA COMMEMORAZIONEDEL DUCA DI S. PIETRODopo qualche anno <strong>di</strong> assenzaper motivi vari, quest'anno laSezione <strong>di</strong> Vercelli ha volutoessere presente alla commemorazionedel Duca <strong>di</strong> S.Pietro.Vista l'opportunità offertacidal Gra. Gallo che ha organizzatocome sempre impeccabilmente,la trasferta a Roma,abbiamo voluto unirci alleSezioni <strong>di</strong> Alba, Tortona eFossano per questo evento pernoi molto importante.Siamo così partiti molto carichi<strong>di</strong> entusiasmo all'alba <strong>di</strong>giovedì 17 febbraio alla volta<strong>di</strong> Roma.Dopo un lungo viaggio siamofinalmente giunti nella Capitale,che molti hanno rivistocon piacere dopo molti anni.Dopo aver visitato alcuniluoghi caratteristici ci siamotrasferiti in albergo per unmeritato (ed agognato) riposo.Al mattino seguente, vestiti <strong>di</strong>tutto punto con la nostra elegantissima<strong>di</strong>visa sociale eanche molto emozionati, cisiamo recati davanti alla basilica<strong>di</strong> S. Maria degli Angeliper aspettare l'inizio della cerimoniaschierati con le nostreColonnelle.Ed ecco che ad un certo puntoabbiamo sentito il battito cadenzatodei tamburi dellabanda Reggimentale e abbiamovisto comparire in sfilatail Battaglione in armi. Inquel momento non si riesconoa descrivere le sensazioniche si possono provare, primafra tutte l'orgoglio <strong>di</strong> appartenereal più antico e gloriosoCorpo del nostro Esercito.Credo che assistere ad un cosìbello «spettacolo» sia moltocoinvolgente anche per chi èabituato a vedere altri tipi <strong>di</strong>bellezze, artistiche e non.La cerimonia è stata moltobella e partecipata da parte <strong>di</strong>tutti, con momenti <strong>di</strong> veracommozione, in special mododurante la lettura della «Preghieradel Granatiere» e dellasuccessiva esecuzione del«Silenzio d'or<strong>di</strong>nanza» eseguitodal bravissimo trombettiere;quelle note ci hannoportato ricor<strong>di</strong> belli e dolorosiassieme.Finita la cerimonia, dopo glionori militari alla Ban<strong>di</strong>era ealle Autorità e dopo aver cantatocon voce ferma e stentoreail nostro Inno <strong>Nazionale</strong>è venuto il momento del«rompete le righe».La giornata però ci avrebbe riservatoaltre piacevoli sorprese,infatti ci siamo poi tuttiritrovati alla Caserma «Gan<strong>di</strong>n»dove il gruppo piemonteseha deposto una corona <strong>di</strong>alloro al Monumento ai Caduti.In rappresentanza del SindacoAlemanno c'era il nostrogen. Antonino Torre con tanto<strong>di</strong> fascia tricolore. Terminata42


attività attività associativala cerimonia ci siamo recatinella Sala Mensa per consumareil pranzo con i militariin servizio .Alla fine del pranzo abbiamopotuto fare un giro per la casermacosì che qualcuno haavuto modo <strong>di</strong> rivedere, naturalmentecon grande commozione,i luoghi nei quali annifa prestammo il servizio militare.La bellissima giornata ègiunta così al termine per cuiabbiamo lasciato la «Gan<strong>di</strong>n»con gli occhi leggermente luci<strong>di</strong>.La nostra permanenza a Romaè poi proseguita per ulterioridue giorni durante i quali abbiamoammirato tanti altriluoghi belli e caratteristici,ma nei nostri occhi e nel nostrocuore rimarranno sicuramenteimpressi quei particolarimomenti trascorsi nella«nostra» Caserma.L'augurio mio è che possiamoun giorno, anche molto presto,rivivere questi bellissimie commoventi momenti .A SUSA UNA TARGA AI CADUTI PER L’UNITÀ’ D'ITALIAFulvio BertoglioGruppo <strong>di</strong> figuranti in costume dei “<strong>Granatieri</strong> Risorgimentali” del Gruppo Val Susa1861.La città <strong>di</strong> Susa ha festeggiatoil 150ennale dell'Unità d'Italiacon un momento istituzionaleintenso e suggestivo, che si ètenuto giovedì mattina 17marzo nel cortile del municipio,per rendere onore ai valorosicaduti delle guerre <strong>di</strong>In<strong>di</strong>pendenza.La cerimonia, alla quale hannopreso parte molti amministratorivalsusini e valsangonesi,rappresentanze delle forze dell'or<strong>di</strong>nee <strong>di</strong> associazioni d'arma,si è aperta con il «Va, pensiero»<strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> cantata dal CoroAlpi Cozie e suonata dalla fanfaradell'ANA Valsusa.Il sindaco, signora GemmaAmprino, ha introdotto le o-razioni ufficiali, lasciando poila parola all'Assessore RobertoFollis (che ha letto unostralcio del <strong>di</strong>scorso del 1902dell'allora Sindaco MicheleBuffa in occasione della posadella lapide ai Caduti delRisorgimento) e a Cesare OliveroPistoletto che ha rinnovatol'onoranza a quanti cadderoper la libertà d'Italia.E' seguito il breve intervento<strong>di</strong> Sandro Plano, presidentedella Comunità Montana ValleSusa e Val Sangone, che hasottolineato l'importanza <strong>di</strong>sentirsi italiani, europei e solidali.All'evento non potevano mancarei mirabili figuranti in costumedei «<strong>Granatieri</strong> Risorgimentali»del Gruppo Val Susa1861 con il caponucleo gra.Giancarlo Sibille e il Gruppo militaria<strong>di</strong> Torino «Bersaglieri1861».La cerimonia si è conclusa conlo scoprimento da parte dellagiovanissima Eugenia, <strong>di</strong> 9anni della targa commemorativadei Caduti per la Patriain<strong>di</strong>pendente, benedetta dalparroco don Ettore De Faveri,e con l'esecuzione dell'Inno <strong>di</strong>Mameli.Alla prestigiosa manifestazionele Poste Italiane hannode<strong>di</strong>cato uno speciale annullofilatelico.G.S.43


sfileranno sempresfileranno sempre con nostre colonnelleAMEDEOZILIOLUIGICAINELLIGIOVANNIFORNERSezione <strong>di</strong>Castelfranco Ve. (TV)Centro RegionaleTrentino-Alto A<strong>di</strong>geSezione <strong>di</strong>Portogruaro (VE)Era un socio onorarioiscritto allaSezione dal 1974,anno in cui la stessa fu fondata.Nato il 30 agosto del 1923, in data 9 novembre2010 è venuto a mancare all'affettodei suoi familiari e dei commilitoni.Uomo semplice gioviale, sempre presentea tutte le iniziative associative, era conosciutocome la memoria storica del paesenatio (Salvarosa) e a lui si rivolgeva chivoleva notizie vecchie e precise.Pronto alle battute e cor<strong>di</strong>ale con tutti, erasolito affermare che la fede è la primadote <strong>di</strong> una persona.Nel tempo libero era solito rinchiudersinel suo piccolo stu<strong>di</strong>o dove scriveva migliaia<strong>di</strong> appunti su avvenimenti vecchi enuovi. Ha realizzato un volumetto che riportaquanto avvenuto in passato nel suopaese.FAUSTOCONTARDISezione <strong>di</strong>Tortona (AL)Un male incurabilelo ha tolto all'affettodei suoicari e dei commilitoni all'età <strong>di</strong> settantadueanni 1' 8 ottobre 2010.Caporal maggiore dei <strong>Granatieri</strong>, avevasvolto il suo servizio <strong>di</strong> leva negli anni1960-1961 prima alla Caserma Piave <strong>di</strong>Orvieto successivamente alla CasermaGan<strong>di</strong>n <strong>di</strong> Pietralata a Roma.Tutti lo ricordano per la sua spiccatavocazione al volontariato e in particolareall'educazione dei giovani.La Sezione, non avendo potuto parteciparealle esequie con la Colonnella e lapresenza dei commilitoni, de<strong>di</strong>caquesto spazio sul nostro giornale perporgere le più sentite condoglianze allamoglie Signora Carla ed alla sorellaSignora Marisa.Mentre assistevaalla Santa Messa,alle ore 10 del 25<strong>di</strong>cembre 2010, ci ha lasciato stroncato daun infarto fulminante.I commilitoni costernati per la repentina per<strong>di</strong>ta,lo hanno accompagnato al rito funebre<strong>di</strong> saluto, il 28 <strong>di</strong>cembre. Era presente laColonnella regionale assieme ad un vastonumero <strong>di</strong> granatieri della sezione <strong>di</strong> Trento.Il Presidente regionale, Enzo Natale,anche a nome <strong>di</strong> tutti gli altri soci, rinnovaa nostro mezzo le più sentite condoglianzealla famiglia.LEONIDAFAVAROSezione <strong>di</strong>Castelfranco Ve. (TV)Nato il 26 agosto1935, è venuto amancare il 1° novembre 2010. Eraiscritto alla sezione dalla fondazione ed èstato uno dei soci più attivi e generosi.Sempre presene a tutte le manifestazioniassociative anche quando le sue con<strong>di</strong>zionifisiche lo avrebbero sconsigliato.Uomo <strong>di</strong> rettitu<strong>di</strong>ne unica, generoso contutti oltre che con i commilitoni della sezione,era sempre pronto ad aiutarechiunque glielo chiedesse.Fervente cattolico, come lo ha ricordatoil parroco del suo paese Albaredo nell'omeliafunebre, nella quale ha esaltato lesue doti umane.Moltissimi i <strong>Granatieri</strong> della sezione conAlamari e Colonnella a rendergli l'estremosaluto. Nell'introduzione del ritofunebre, anche il Presidente gran.Eugenio Lanaro ha ricordato quantoLeonida fosse stato costruttivo e benevolocon tutti.Tobaldo che ha eseguito “l’Inno dei<strong>Granatieri</strong>” e il “Silenzio fuori or<strong>di</strong>nanza”.L'allocuzione funebre <strong>di</strong> saluto èstata fatta dal gra. Gianfranco Rosin.Di professione avvocato,era nato il 31maggio 1928 ed è venutoa mancare, dopo lunga malattia, all'affettodei familiari e <strong>di</strong> chi lo conosceva il 10gennaio 2011.Il servizio militare lo aveva svolto quale ufficialesubalterno dei <strong>Granatieri</strong>. Tutta la sua attivitànell'ambito associativo è stata semprefinalizzata a esaltare i Valori del Corpo.Dopo aver rivestito per tanti anni la carica <strong>di</strong>Presidente della Sezione, ne era <strong>di</strong>venuto ilPresidente Onorario.Alla cerimonia funebre, svoltasi nel Duomo<strong>di</strong> Portogruaro, fra i numerosi presenti c'eranomolti <strong>Granatieri</strong> fra i quali: il Presidente dellaSezione, Bruno Cesco, che ha letto la“Preghiera del Granatiere”, i Presidenti <strong>di</strong> alcuneSezioni del Veneto e del Friuli con leColonnelle e il Presidente regionale LinoMarian.GIULIANOBAIOCCHISezione <strong>di</strong>Pesaro e UrbinoEra nato il 22 ottobre1945 ed èscomparso il 9 gennaio2011.La sua immatura scomparsa ha lasciato tuttisgomenti. Giuliano con molto piacere partecipavaalla vita associativa presenziando atutte le manifestazioni che si sono tenute aPesaro in questi ultimi anni e non solo: eglipartecipava anche alle varie manifestazioninazionali. Bisogna prendere esempio dallasua enorme volontà, associata a calma e risolutezza,qualità derivanti anche dagliAlamari dei granatieri, quel rosso e quelbianco - amore per la patria per la famiglia,amore per i fratelli e la fiamma che arde è lastessa che ha avuto nel suo cuore generoso.L'enorme attaccamento <strong>di</strong> Giuliano allaSezione dei granatieri è stato <strong>di</strong>mostratoanche da uno dei suoi ultimi desideri: la pre-44 44


sempresfileranno sempre con le nostre colonnellesenza della Colonnella del Centro provincialeANGS alla cerimonia per la sua <strong>di</strong>partita.Il Presidente del centro provinciale dell'ANGS <strong>di</strong> Pesaro e Urbino, Amato Borghi, anome <strong>di</strong> tutti gli iscritti, assicurando ogni possibilesostegno, rinnova le condoglianze allasignora Rosella, alla madre ed alle figlie.GUIDOBIANCHISezione <strong>di</strong>Palanzano (PR)A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> unanno dalla scomparsa,avvenuta prematuramenteil 30 marzo 2010, il Presidentecomm. Gino Capitani e tutti i commilitonidella Sezione lo vogliono ricordare con affettoed amicizia.Nato il 7 ottobre 1943, iscritto dal 1999 allaSezione, ha sempre attivamente partecipatoa tutte le manifestazioni e cerimonie.Aveva prestato servizio nel Corpo dei<strong>Granatieri</strong> - 1° Reggimento negli anni 1964-1965 dopo aver svolto il CAR ad Orvieto.Con fierezza amava rievocare agli amici lenumerose volte in cui aveva prestato il servizio<strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a al Quirinale.Gli amici <strong>Granatieri</strong>, con immutato rimpianto,rinnovano alla moglie e alle figlie illoro più vivo cordoglio.GIOVANNIZAMBONSezione <strong>di</strong>Mestre (VE)Il giorno 11 febbraio2011 è stato datol'ultimo saluto acolui che, per tanti anni, era stato ilPresidente provinciale ANGS <strong>di</strong> Venezia.Alla presenza <strong>di</strong> rappresentanze delleSezioni <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong>: Dolo, Spinea, Portogruaro,Musile, San Donà, Eraclea con le rispettiveColonnelle, si dava inizio alla S.Messa officiata dal parroco <strong>di</strong> Murano,amico caro <strong>di</strong> Zambon e simpatizzante deigranatieri. Al termine del rito sacro, lo stessosacerdote dava lettura del profilo <strong>di</strong> Zambonscritto dalla figlia. “Orgoglioso <strong>di</strong> esserefurlan, padre generoso, bravo educatore, ricercatorestorico; <strong>di</strong> lui restano ancora numerosericerche e pubblicazioni”. II granatiereBartola della Sezione <strong>di</strong> Murano ha poiricordato che Zambon partecipò alla battaglia<strong>di</strong> Zattaglia contro l'ultima strenua resistenzatedesca della Linea Gotica, per proseguirecon le truppe alleate alla liberazione<strong>di</strong> Bologna.La maestra Maggiolo, collega <strong>di</strong> Zambon, neha evidenziato la preparazione <strong>di</strong>dattica, lacapacità educativa, il suo parlare cor<strong>di</strong>aleche lo rendeva simpatico agli alunni.Egli, cessata la guerra, fu efficace organizzatoredelle varie adunate e commemorazioni;sono rimasti famosi i suoi <strong>di</strong>scorsi inoccasione della celebrazione della battagliadel Solstizio del Ì9I7 che si ripete ogni annoa Musile con il lancio della corona <strong>di</strong> alloroalle foci del Piave.La cerimonia religiosa si è chiusa con la letturadella “Preghiera del Granatiere” precedutadalla frase: “A te, Prof. Zambon, il nostrosaluto ed il nostro ricordo con la nostrapreghiera”. Cessava così la mesta cerimonia.Numerosa la partecipazione della citta<strong>di</strong>nanza,che le figlie hanno vivamente ringraziato.G. ReggianiFEDERICOMINETTISezione <strong>di</strong>Fossano (CN)La vigilia delNatale 2010, laSezione gli haporto l'ultimo saluto. Apparteneva allaclasse 1923.Il suo cuore generoso si è fermato.Egli, proveniente dalla sezione <strong>di</strong>Torino nel 1985, si è subito rivelato unsocio prezioso, saggio e pacato. In tuttele occasioni le sue parole misurate eprecise erano sempre volte alla positività.Muletti era un combattente della guerra1940/45. Assegnato al RaggruppamentoSpeciale da Sbarco, aveva operato inCorsica e dopo il sovvertimento dell'8settembre del '43 si trovò a combatterecontro i tedeschi.Trasferito col suo reparto in <strong>Sardegna</strong> edopo varie peripezie sbarcato a Napoli,venne incorporato nella <strong>di</strong>visione“Friuli” per combattere al fianco degliAnglo-Americani sul Sannio e poiverso Nord fino al Senio, liberandoBologna, sempre a fianco degli Alleatinella lotta <strong>di</strong> liberazione.Era decorato con due Croci al Merito <strong>di</strong>Guerra.Ai funerali hanno partecipato numerosigranatieri della Sezione con la Colonnella,il presidente della Sezione Clau<strong>di</strong>oTallone e il Presidente provincialeonorario Italo Rulfi.I commilitoni della Sezione rinnovanoai familiari le più sentite condoglianze.SIROALBINISezione <strong>di</strong>FirenzeIl giorno 17 febbraio2011, dopo unalunga malattia, ilPresidente della Sezione <strong>di</strong> Sinalunga, ha lasciatoi suoi cari, i suoi amici e i suoi commilitoni.Egli apparteneva alla Classe 1949. Dopol'addestramento presso il CAR <strong>di</strong> Orvieto haprestato servizio a Roma al 1° Reggimento,dove ha ricoperto anche incarichi <strong>di</strong> responsabilità.Congedatosi, si è avvicinato all'<strong>Associazione</strong> esi è assunto l'onere <strong>di</strong> ricostituire a Sinalunga, lasezione ANGS - purtroppo da anni scioltasi -portandola, in breve tempo, a primeggiare tra leSezioni toscane, sia come numero <strong>di</strong> tesserati,sia come attività associativa.I granatieri <strong>di</strong> Firenze e Sinalunga rinnovanole più sentite condoglianze ai familiari.VITTORIOBARSANTISezione <strong>di</strong>PisaDopo una fulmineabreve malattia, èmancato all'alba45


sfileranno sempresfileranno sempre con nostre colonnelledel 28 marzo 2011 il Presidente dellaSezione <strong>di</strong> Pisa. Il 29 marzo si sonosvolti a Lari, dove abitava, i funeralipresenti molti <strong>Granatieri</strong> toscani con allatesta il Presidente regionale PaoloBucciarelli Ducci. Vittorio Barsanti, granatieresemplice, ha guidato la suaSezione con grande entusiasmo e de<strong>di</strong>zione,aiutato dalla sua compagnaSignora Franca, che fungeva da segretariae che lo ha amorevolmente assistitonegli ultimi momenti della sua repentinamalattia. Tutti i <strong>Granatieri</strong> toscani ricordanocon nostalgia molti incontri da luiorganizzati nelle <strong>di</strong>verse amene localitàintorno a Lari nella provincia <strong>di</strong> Pisa.RICORDO DI UN VETERANOGIORGIOSOCISezione <strong>di</strong>Alto Frignano (MO)Nato il 22 aprile1938, svolse ilservizio militare nel 1° Reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>. Elementosempre gioviale e pronto al sorrisoanche nelle avversità, è venuto improvvisamentea mancare all'affetto dei suoiROSA AGRISANTILA PREMATURA SCOMPARSADI UN FIGLIOcari e dei commilitoni il 6 <strong>di</strong>cembre2010.I soci della Sezione rinnovano le piùsentite condoglianze alla famiglia.Era l'amata sorella del gra. dott. AndreaAgrisanti, vice Presidente della Sezione <strong>di</strong>Pescara.I granatieri della Sezione sono vicini al luttoe al dolore della famiglia per la per<strong>di</strong>ta avvenutail 29 <strong>di</strong>cembre 2010.… Questa mia, non ha richieste da fare,vuole solo ricordare mio suocero, mancatoil 9 gennaio appena trascorso.Avrebbe compiuto 90 anni in maggio.Perché lo comunico a questa associazione.Era un Granatiere <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>! Del terzoreggimento.Volontario, sottufficiale, fatto prigionieroin Grecia e prigioniero in Germania congedatosicon il grado <strong>di</strong> sergente maggiore.Ha parlato con me pochissime voltedelle sue vicende legate a quel periodo,presumo <strong>di</strong> comprenderne i motivi. Eramolto, molto legato al suo Corpo <strong>di</strong> appartenenza,ne andava fiero ed orgoglioso.Avevo avuto modo, quando ero in servizioall'Ufficio Storico, <strong>di</strong> riprodurgli un libroche trattava le vicende del suo reparto. Loha riempito <strong>di</strong> lacrime. In questo momentosono commosso anch'io, sarannole punte delle stellette... Nato a Se<strong>di</strong>co,in provincia <strong>di</strong> Belluno, classe 1920,Distretto <strong>di</strong> leva <strong>di</strong> Firenze. Il suonome: Primo Sponga.Forza Primo, la Guar<strong>di</strong>a ti presenta learmi!Mar. Bruno Mattevi via Fornaci 2932036 Se<strong>di</strong>co (BL)Nella foto Federico è a Londra, in viaggio <strong>di</strong> piacere dall'8 al 12 gennaio 2011. Appena nove giornidopo, la sua tragica fine.Federico Levatino nato a Roma il 3.11.1988 scomparso prematuramente a seguito<strong>di</strong> un incidente stradale la notte del 21 gennaio 2011 a Roma in via Nomentana1090.Era il figlio <strong>di</strong> un Maresciallo Luogotenente che per tanti anni ha prestato servizioallo Stato Maggiore dell'Esercito in <strong>di</strong>versi Uffici fino a poco tempo fa prima <strong>di</strong>congedarsi per limiti <strong>di</strong> età. Sicuramente lo avrete intravisto in <strong>di</strong>verse cerimonieassieme ai bianchi alamari a cui era molto affezionato. A lui, un caldo abbraccio,e alla sua famiglia il sostegno, della nostra famiglia a lenire questo immenso dolore.“È volata una stella in cielo lasciando sgomenti i genitori,la sorella Cristina e tanti amici”La rubrica «Sfileranno sempre con le nostre Colonnelle» è finalizzata a ricordare i soli soci dell’<strong>Associazione</strong> che hanno lasciato questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Si sottolinea:I SOLI SOCI. Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura del necrologio:sezione d’appartenenza; data <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong> morte; motivi del decesso; reparto <strong>Granatieri</strong> nel quale il defunto ha prestato servizio; eventuali campagne <strong>di</strong> guerra e decorazioni ricevute;eventuali cariche associative rivestite.È opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non supereranno le 12righe, salvo le eccezioni che si potranno avere a insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Redazione.La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto, è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’<strong>Associazione</strong>.46


MATERIALE PROMOZIONALE DISPONIBILE PRESSO LA PRESIDENZAmateALAMARO A SPILLO ARGENTATOAUDIOCASSETTA “MARCE DEI GRANATIERI”BAVERO Dl PANNO ROSSO CON ALAMARIBASCO Dl PANNO NEROCREST ARALDICO DELL’ANGSCARTOLINE EPOCHE VARIErialeCRAVATTA REGGIMENTALE IN POLIESTEREDISCO AUTOADESIVO PER MACCHINAFREGIO METALLICO PER BASCOGEMELLI ARGENTATI CON SCUDETTO QUATTRO MORILIBRO “IL IV BATTAGLIONE CONTROCARRO”LIBRO “LE STAGIONI BALCANICHE”MEDAGLIE DEI VARI RADUNI NAZIONALIpromoMEDAGLIA RICORDO RADUNO A TORINO ‘59 (300° A. FOND.)PORTACHIAVI IN SILVER RETTANGOLARI A MOLLAPORTATESSERA ASSOCIATIVO IN PELLE ROSSAPORTATESSERA ASSOCIATIVO IN PLASTICA ROSSASTATUETTA “GRANATIERE 1848”STEMMA ARALDICO IN METALLO PER TASCHINOSTEMMINO METALLICO CON ALAMARI E GRANATINA€5,00TARGA IN OTTONE “GIACCONE”CON ASTUCCIOzionaleCIONDOLO IN METALLO GALVANIZZATO CON GRANATAFOULARD IN SETA CON STEMMA ARALDICO (CM. 60x60)Ai costi dei singoli articoli vanno aggiunte le spese dell’eventuale spe<strong>di</strong>zioneÈ <strong>di</strong>sponibile, inoltre, il seguente materiale:€ 10,00 per FOLDER, emesso da Poste Italiane con all’interno francobollo, cartolinee buste con annullo 1° giorno <strong>di</strong> emissione e tesserina card.€ 10,00 per busta ricordo Raduno <strong>di</strong> Torino 2009, con all’interno medaglia, cartolinee depliant <strong>di</strong> Torino.€5,00€5,00€8,00€8,00€25,00COPPIA Dl GRANATINE IN METALLO BIANCO PER BAVERO €5,00GRANATINE A SPILLO/CLIPS IN SIMILORO/SILVER PER GIACCA €3,00€0,50€13,00€1,00€5,00€10,00€5,00€5,00LIBRO “I QUADRI DEL 3° RGT. GRANATIERI Dl SARDEGNA” €8,00LIBRO "350° DEI GRANATIERI" DEL GEN. ERNESTO BONELLI €20,00€5,00€10,00€1,30€5,00€1,00€23,00€14,00€18,00€11,00€60,0047


IL CONTE NICOLÒ GIACCHINato a Novara nel febbraio del 1887, da una famiglia d’anticanobiltà, abbracciò la carriera delle armi percorrendo i varigra<strong>di</strong> della gerarchia militare nei ranghi del 1° e del 2° reggimento<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong>. Ufficiale <strong>di</strong> grande valore, partecipòalle campagne coloniali e alla Prima Guerra mon<strong>di</strong>alemeritandosi una Medaglia <strong>di</strong> Bronzo, due Medaglie d’Argentoe l’onorificenza <strong>di</strong> Cavaliere dell’Or<strong>di</strong>ne militare <strong>di</strong> Savoia.Giacchi sposò Clotilde Mazzitelli dalla quale ebbe una figlia,Pieretta, che morì <strong>di</strong> malattia in tenera età. Per espressa volontàdel conte Giacchi, due appartamenti <strong>di</strong> sua proprietà,situati a Roma, furono donati nel 1963 dalla moglie Clotilde ai<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> affinché con la loro ren<strong>di</strong>tafosse costituito un fondo da de<strong>di</strong>care all’assistenzasanitaria delle figlie bisognose <strong>di</strong> cure dei <strong>Granatieri</strong>stessi. Il conte Giacchi morì a Roma il 7 novembre1948; sua moglie, donna Clotilde, a Conca dellaCampania il 4 <strong>di</strong>cembre 1964.Il Fondo, che prende il nome dal donatore,viene gestito da un’apposita commissione istituitapresso la sezione ANGS <strong>di</strong> Roma.L’ISCRIZIONE ALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DISARDEGNA DA DIRITTO A USUFRUIRE DI UN SOSTEGNO ECO-NOMICO ALLE CURE MEDICHE CHE, MALAUGURATAMENTE, PO-TREBBERO SERVIRE ALLE FIGLIE DEI GRANATIERI SOCI.Per Informazioni contattare la sezione <strong>di</strong> Roma della ANGS - Via Sforzan. 5 00184 Roma, telefono/fax 06 4746395

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