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Il Consorziato n° 20 - Consorzio Marina di San Nicola

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INprimoPIANOstesse opere non fossero sufficienti i rispettivititoli autorizzativi: al <strong>Consorzio</strong> infatticontestò la C.I.L. e al titolare del chiosco laD.I.A., ritenendo che in entrambi i casi fosseobbligatorio il “Permesso <strong>di</strong> costruire”.Conseguenza: la Polizia locale fu obbligataa or<strong>di</strong>nare il sequestro preventivo del cantiere,avvenuto lo stesso giorno 14 giugno,in attesa della decisione del Magistrato. Magistratoche, esaminate bene le carte, ritennevalida la procedura seguita dal <strong>Consorzio</strong> e<strong>di</strong>spose il giorno successivo, quin<strong>di</strong> il giorno15 giugno, l’imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong>ssequestro delcantiere con la semplice motivazione “sonostati rispettati i termini <strong>di</strong> legge”. Le operehanno quin<strong>di</strong> ripreso il via e sono tuttora incorso <strong>di</strong> completamento.La seconda denuncia-querelaNel frattempo siamo venuti a conoscenza<strong>di</strong> un’altra denuncia-querela, presentataprecedentemente e sempre ai Carabinieri<strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli, da tre consorziati eda un consigliere comunale, in cui i firmataricontestano che il <strong>Consorzio</strong> abbiaproseguito i lavori nonostante la sospensiva<strong>di</strong>sposta dal T.A.R.. Una denunciaquerelaanch’essa totalmente infondata inquanto, in quella data, il <strong>Consorzio</strong> nonaveva ancora ricevuto alcuna or<strong>di</strong>nanza<strong>di</strong> sospensiva, cosa avvenuta con notificadel Comune <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli, come detto, il 30maggio e a seguito della quale il <strong>Consorzio</strong>sospese i lavori.Come <strong>di</strong>cevamo, restano ancora aperti<strong>di</strong>versi interrogativi, a cui speriamo <strong>di</strong>dare risposta al più presto, nell’interessedel <strong>Consorzio</strong> e dei consorziati. Oltre achiederci quale possa essere l’utilità del ricorsoal T.A.R. presentato dai proprietaridel vecchio chiosco (che, ripetiamo, è totalmenteal <strong>di</strong> fuori dell’area <strong>di</strong> cantiere),ci doman<strong>di</strong>amo ad esempio come mai iltecnico del Comune, cioè lo stesso che l’8giugno certificò la perfetta regolarità deilavori, il giorno 14 ne abbia sancito la irregolarità…Le conclusioniNell’attesa <strong>di</strong> chiarire ogni aspetto dellavicenda, come necessario, resta il fattoche tutta questa situazione – in particolarei ricorsi e le denunce-querele che hannocausato prima la sospensione dei lavori epoi il sequestro del cantiere – ha causato ritar<strong>di</strong>nella esecuzione delle opere con tuttii danni conseguenti, compresi quelli all’immaginedel Consiglio <strong>di</strong> Amministrazionee del <strong>Consorzio</strong>.<strong>Il</strong> Cda pertanto si scusa con i consorziatiper i <strong>di</strong>sagi, tuttavia in<strong>di</strong>pendenti dallasua volontà, <strong>di</strong>sagi causati dal protrarsidei lavori. Ma nel contempo assicura chesia per i ritar<strong>di</strong> sia per i danni sarannochiamati a rispondere davanti al Giu<strong>di</strong>cetutti coloro che, in un modo o nell’altro, lihanno provocati.Ancora una volta il Cda in carica può<strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> rispettare la legge nellagestione del comprensorio, agendo sempre,solo e soltanto negli interessi deiconsorziati, tenendo ovviamente fedealle delibere assembleari. Qualcun altro,invece, continua ad aggre<strong>di</strong>re fumosamente,ma riceve puntuali risposte coni fatti alle sue chiacchiere. Più il tempopassa, più certi personaggicercano <strong>di</strong>speratamenteappigli per poter attaccareil <strong>Consorzio</strong> ovunque ecomunque, mentre la loroacre<strong>di</strong>ne inevitabilmentesale ogni giorno <strong>di</strong> più.Fermo restando che, comesi <strong>di</strong>ce, tutti i no<strong>di</strong> verrannoal pettine e che la Magistraturaa tempo debitone trarrà le dovute conclusioni…ci <strong>di</strong>spiace perloro, ma con la legge e laragione dalla nostra partecontinueremo imperterriti a proseguirenel giusto cammino intrapreso.Non possiamo chiudere questo articolosenza esprimere solidarietà all’Amministrazionecomunale <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli, bersaglioanch’essa, assieme a noi, delle stesse aggressioni,verbali e scritte. Ebbene l’Amministrazionee in particolare il sindaco Paliottasono accusati <strong>di</strong> essere stati in combuttacon il <strong>Consorzio</strong>, in questa come in altreanaloghe situazioni pregresse, per chissàquale recon<strong>di</strong>to losco fine. Ai posteri l’arduasentenza…Gen/Mar <strong>20</strong>127

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