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Il Consorziato n° 20 - Consorzio Marina di San Nicola

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INprimoPIANOLavori in via Tre Pesci: è tutto in regola!Le tappe salienti <strong>di</strong> una vicenda strumentalizzata dal solito gruppetto <strong>di</strong> persone nell’ennesimo tentativo<strong>di</strong> scre<strong>di</strong>tare il <strong>Consorzio</strong> e il suo Cda: denunce, querele e ricorsi, tutti puntualmente caduti nel vuoto,hanno tuttavia causato per un periodo il blocco dei lavorie il sequestro del cantiere. <strong>Il</strong> T.A.R. ha revocatola propria sospensiva e la Procura ha <strong>di</strong>sposto il <strong>di</strong>ssequestro con la motivazione “sono stati rispettatii termini <strong>di</strong> legge”. Sarà chiesto conto ai responsabili sia dei ritar<strong>di</strong> che dei danni d’immagine<strong>Il</strong> tratto terminale<strong>di</strong> via Tre Pesci,un luogo da valorizzaree riqualificareSenz’alcun dubbio la parte terminale<strong>di</strong> via Tre Pesci, quella che da via Martesi prolunga verso mare, può essere consideratala zona più gettonata e quin<strong>di</strong> piùfrequentata <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>, in particolarenel periodo estivo. Una zona ritenuta dasempre il biglietto da visita del nostro comprensorio,dove peraltro si accede al nostrobellissimo e unico lungomare, il qualepoi si <strong>di</strong>pana nelle due opposte <strong>di</strong>rezioni,verso nord e verso sud. Non per altro, laPiazzetta, che è la degna conclusione <strong>di</strong> viaTre Pesci verso la spiaggia, è il luogo ormaistorico designato per ospitare le principalimanifestazioni del programma “Verdestate”organizzato annualmente dal <strong>Consorzio</strong>nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto.Ed è circa da <strong>20</strong> anni, già all’epoca delpresidente Mongiello, che quel tratto <strong>di</strong>strada si intendeva sistemarlo <strong>di</strong>versamente,mo<strong>di</strong>ficandone semplicemente l’arredourbano, alleggerendolo da quei pesanti vasi<strong>di</strong> cemento e quei telai in ferro in sovrannumero,per renderlo più snello e funzionale,più fruibile per i pedoni, compresa una miglioree più razionale viabilità, limitandolaal minimo in<strong>di</strong>spensabile… Insomma vi eranell’aria già da tempo una grande necessità<strong>di</strong> riqualificazione e valorizzazione che unluogo come quello meritava sicuramente.Furono man mano sviluppate varieipotesi progettuali, ma con decisioni semprerinviate negli anni per motivi sia tecniciche economici.<strong>Il</strong> Cda del presidente Ton<strong>di</strong>nelli ha riesumatola pratica dal cassetto in cui giacevae l’ha rielaborata giungendo a un progettoche tenesse conto <strong>di</strong> tutte le esigenze in campo,sia <strong>di</strong> viabilità (pedonale e veicolare) esia commerciali, conciliandole l’un l’altrae facendole convergere verso il primarioobiettivo da perseguire, ovvero un angolo <strong>di</strong>territorio che fosse soprattutto riqualificatosotto il profilo estetico e ambientale. Da ciòne sarebbe derivata anche la valorizzazionedelle proprietà immobiliari e delle attivitàcommerciali che gravitavano nella zona.<strong>Il</strong> progetto<strong>Il</strong> progetto in questione, portato all’attenzionedell’assemblea consortile, oggetto<strong>di</strong> relazioni e pubblicato più volte sul perio<strong>di</strong>co“<strong>Il</strong> <strong>Consorziato</strong>”, prevedeva, comedetto, la riqualificazione complessiva dellazona “a costo zero per il <strong>Consorzio</strong>” e ciòin quanto le opere si sarebbero realizzategrazie al contributo economico erogato dachi, partecipando a un’apposita gara in stile“project financing”, avesse offerto la sommapiù alta, da versare nelle casse consortili,per poi avere in cambio per un certonumero <strong>di</strong> anni la concessione ad occuparecon un chiosco-bar inlegno una parte dellazona in questione.<strong>Il</strong> progetto, una voltaultimato, fu presentatoalla Regione Lazio per ilnecessario nullaosta paesaggistico.La Regione,dopo aver richiesto e ottenutoalcune mo<strong>di</strong>ficheall’elaborato, afferenti inparticolare la collocazionedel chiosco (lontanodai confini delleproprietà private e postoin modo da lasciarlibera la visuale verso mare a chi percorre apie<strong>di</strong> le due passeggiate laterali), concessefinalmente, dopo quasi un anno e mezzo,la propria autorizzazione.La garaA questo punto, fu possibile portare atermine la gara, partita un anno e mezzoprima, e quin<strong>di</strong> aprire le buste delle tre offertea suo tempo pervenute, rimaste finoad allora chiuse in cassaforte, non prima<strong>di</strong> averle timbrate con data certa all’ufficiopostale <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>. L’offerta risultatavincente, in quanto più conveniente esegue a pag. 6Gen/Mar <strong>20</strong>125

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