La gestione psicologica della diagnosi di celiachia (file pdf) - AICa ...

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Celiachia: una malattia CRONICA……con caratteristiche particolariDue tipi <strong>di</strong> SALUTE:Salute FISICA: remissione dei sintomiSalute PSICOLOGICA: accettazionecompliance alla <strong>di</strong>etaqualità <strong>di</strong> vita5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 2


Due stu<strong>di</strong> italiani……punto <strong>di</strong> partenza: stu<strong>di</strong>o svedese del 1982Istituto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna, Università Cattolica, Roma:2001 => dopo un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta SG, decrescono isintomi ansiosi ma non quelli depressivi2004 => il sostegno psicologico favorisce lacompliance alla <strong>di</strong>eta SG nei pazienticeliaci che presentano ansia e depressione5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 3


DIAGNOSI e ciclo <strong>di</strong> vita …INFANZIAFattore protettivoDiagnosi allosvezzamentoRuolo del linguaggioETÀ SCOLARERuolo <strong>della</strong>FAMIGLIAReazioni emotivocomportamentali:depressionesvogliatezzairritabilitàaggressività5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 4


… DIAGNOSI e ciclo <strong>di</strong> vitaADOLESCENZAaumenta:l’idea <strong>di</strong> essere<strong>di</strong>verso e la<strong>di</strong>pendenza daigenitori<strong>di</strong>minuisce:il livello <strong>di</strong> autostimareazioni emotivocomportamentalitrasgressione, ritirosociale5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 5


Fattori protettivi riconoscimento deibisognidell’adolescente auto<strong>gestione</strong> valorizzazioneaspetti <strong>di</strong>uguaglianza adeguatoatteggiamento <strong>di</strong>coetanei e insegnantiFattori <strong>di</strong> rischio ansia eccessiva deifamiliari <strong>di</strong>fficoltà dei genitoriad allentare il legame<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza assenza <strong>di</strong> sintomidopo strappi alla<strong>di</strong>eta vissuto <strong>di</strong> <strong>di</strong>versitàrispetto ai compagni5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 6


…DIAGNOSI e ciclo <strong>di</strong> vitaETA’ ADULTASi intreccia con la personalestoria <strong>di</strong> malato e <strong>di</strong>malattiaPercentuale significativa <strong>di</strong>DEPRESSIONE5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 7


Para<strong>di</strong>gma BIOPSICOSOCIALE:l’evento-malattia non determina nell’uomo solomo<strong>di</strong>ficazioni biologiche e somatiche, ma anchepsicologiche e sociali, alterando il senso <strong>di</strong>identità personale (chi sono io?)e sociale (come mi vedono gli altri?)il me<strong>di</strong>co considera il paziente nel suo contestoglobale ed è <strong>di</strong>sponibile ad accogliereinformazioni e ad inviare messaggi che siriferiscono alla intera vita <strong>della</strong> persona5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 8


Il me<strong>di</strong>co deve recuperare il ruolo <strong>di</strong> interpreteglobale <strong>della</strong> personalità del paziente (CNB,1992), dove totale sia soprattutto l’esplorazione<strong>della</strong> malattia nei suoi <strong>di</strong>versi aspetti, non solosomatici, ma anche psicologici e ambientali(Scuola ippocratica, 430 a.C.)Il me<strong>di</strong>co deve saper parlare non al malatoma con il malato, e suo compito è guidare ilpaziente attraverso la malattia (Harrison, 2001)5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 9


uolo del me<strong>di</strong>co sempre più complessocompetenze tecniche-specialisticheVScompetenze relazionali“i pazienti non desiderano solo essere assistiti bene,ma vogliono anche la certezza <strong>di</strong> essere ascoltati”Paul Roberts, 19995 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 10


Comunicazione <strong>della</strong> <strong><strong>di</strong>agnosi</strong>=integrazione dei due aspetti dell’atto me<strong>di</strong>co=capacità <strong>di</strong> realizzare un incontroFavorire unprocesso<strong>di</strong> sviluppodelle capacitàrelazionalianche per chi ècaratterialmentemeno portato allarelazione5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 11


In una società sempre più me<strong>di</strong>calizzata,il me<strong>di</strong>co si trova sempre più spesso adover affrontare situazioni anche nonnecessariamente drammatiche, chepossono richiederemeno tecnica e più relazioneCELIACHIA!5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 12


Adeguare il linguaggioalla capacità <strong>di</strong>comprensione del pzDare un’attenzionepersonalizzataAvere <strong>di</strong>sponibilità etempo per l’ascoltoIl me<strong>di</strong>co dovrebbe…Essere consapevole del<strong>di</strong>sorientamento cheprovocaDimostrare fiducia nelpaziente ecomprensioneDare informazioni congradualitàSaper infonderesicurezzaEssere un riferimentochiaro per i dubbiEssere sinceroSaper ascoltareDare spiegazioniEssere attento alla propriapercezione del pazienteSaper instaurare unbuon rapporto con ilbambinoAssumere laresponsabilità <strong>della</strong>scelta <strong>di</strong> curaEssere attento allapercezione che il pazienteha <strong>di</strong> lui5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 13


Stiamo parlando <strong>di</strong>…COMPETENZE COMUNICATIVE-RELAZIONALIASCOLTO,EMPATIA eCONTENIMENTOpsicologicoma anche…SICUREZZApersonale eprofessionale,LEADERSHIP(M. Ancona, D. Duccoli,1999)5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 14


ATTENZIONEalle PAROLE…5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 15


Importanza <strong>della</strong> FIDUCIA!…SE UN PAZIENTE NON HA FIDUCIA NONCOMUNICA…e la me<strong>di</strong>azione tra fiducia e sceltaè costituita dall’informazione e dallacomunicazione……accettare consapevolmente <strong>di</strong> farsi con-vincere aduna decisione piuttosto che ad un’altra:consapevolmente si può scegliere <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendere inparte da un’altra persona, senza mai abbandonarela guida <strong>di</strong> sé, in un processo con<strong>di</strong>viso eintersoggettivo.5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 16


ESSERE UNFATTOREPROTETTIVO!• non cadere nelle trappole delriduttivismo e <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettività• valorizzare il momentocomunicativo e gli aspetti relazionalidell’incontro clinico• ricordare che me<strong>di</strong>co e pzpercepiscono in modo asimmetricola stessa realtà che insiemecontribuiscono a definire5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 17


• ASCOLTARE e SPIEGARE:un me<strong>di</strong>co che spiega fa “crescere” ilpaziente e lo ritrova alleato• favorire nel pz la possibilità <strong>di</strong> chiederechiarimenti e informazioni“da timoniere a nostromo”….….“è magnifico che lei abbia consultato Internet, mi facciavedere cosa ha trovato, così lo ve<strong>di</strong>amo insieme”F. Benincasa, 20055 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 18


AIC Piemonte Valle d’Aosta……un’attenzione particolareottobre 2005:progetto <strong>di</strong> Servizio Civile Volontario“VIVERE la CELIACHIA”insieme aSportello <strong>di</strong> ascolto telefonico “Pronto, <strong>celiachia</strong>?”Sportello psicologico vis a vis5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 19


FONTI- Addolorato G., Capristo E., Ghittoni G., Valeri C., MascianàR., Ancona C. & Gasbarrini G. Anxiety but not depression decreasein coeliac patients after one year gluten free <strong>di</strong>et: a longitu<strong>di</strong>nal study,Scan<strong>di</strong>navian Journal of Gastroenterology, 2001; 36: 502-506- Addolorato G., De Lorenzi G., Abenavoli L., Leggio L.,Capristo E. & Gasbarrini G. Psychological support counsellingimproves gluten.free <strong>di</strong>et compliance in coeliac patients with affective<strong>di</strong>sorders, Aliment Pharmacological Therapy, 2004; 20: 777-182- Ancona M. Lo sviluppo delle competenze relazionali. Una formazionein<strong>di</strong>vidualizzata. Relazione presentata al I° Congresso ApeG,Reggio Calabria, 18-19 maggio 2002- Ancona M., Duccoli D. Qualità percepita e pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> gruppo.Me<strong>di</strong>co e bambino, 1999; 18: 427-432- Benincasa F. Partnership e fiducia nella relazione me<strong>di</strong>co-paziente,www.psychome<strong>di</strong>a.it5 novembre 2005 Dott.ssa Irene G.Cimma 20


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