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La Gestione della Salute nell'Allevamento Biologico - zoobiodi.it

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dieta con soia che è risultata più digeribile di circa il 4% (Dig. SS. 69,4 %) rispetto aquella con lupino amaro (Dig. SS. 65,5%). Questo è imputabile alla presenza dialcaloidi e fattori antinutrizionali nel lupino amaro, anche se i livelli di digeribil<strong>it</strong>à<strong>della</strong> dieta con lupino appaiono comunque molto buoni (Lorenzini et al., 2007). Illupino amaro quindi, se miscelato con altre proteaginose che lo rendono piùappetibile, si può dimostrare una proteaginosa interessante per la formulazionedelle diete delle vacche.Nelle prove di alimentazione delle vacche in lattazione, hanno prodotto più lattecon la dieta con soia che con quelle con „lupino‟ e „pisello+favino‟, anche se conl‟ultima razione sperimentale le quant<strong>it</strong>à di latte prodotto non sono risultate moltodiverse, soprattutto nella seconda („soia‟ kg 35,07 vs „pisello+favino‟ 28,95, diff.n.s.) ed ultima parte <strong>della</strong> lattazione („soia‟ kg 26,91 vs „pisello+favino‟ 26,66, diff.n.s.) (Martini et al., 2008a).Probabilmente correggendo la qual<strong>it</strong>à delle proteine <strong>della</strong> dieta, aggiungendo adesempio glutine di mais e da altre componenti proteiche ed energetiche ledifferenze si sarebbero annullate come del resto è stato constatato in altre analogheprove svolte in altre parti d‟Italia all‟interno dello stesso progetto Equizoobio. <strong>La</strong>percentuale di grasso, di lattosio e le cellule somatiche non sembrano essere statiinfluenzate dalla dieta. <strong>La</strong> conta delle cellule somatiche è rimasta sempre nel lim<strong>it</strong>efissato dal programma “alta qual<strong>it</strong>à”. <strong>La</strong> percentuale di proteina invece è sembrataessere favorevolmente influenzata dalla dieta pisello+favino dopo i 100 gg dilattazione („soia‟ proteina 3,09% vs „pisello+favino‟ proteina 3,29%, P ≤0,05). <strong>La</strong>percentuale di urea è risultata più alta rispetto a quella con „pisello+favino‟(mediamente „soia‟ urea g/100 ml 0,030 vs „pisello+favino‟ urea g/100 ml 0,025). Ilche potrebbe far pensare a un possibile sovraccarico del metabolismo epatico neglianimali alimentati con soia. Riguardo ai costi variabili delle razioni, sia calcolaticon contributi („soia‟ € 2,51 vs „lupino‟ € 2,21; „soia‟ € 2,41 vs „pisello + favino‟ €2,22) che senza („soia‟ € 3,61 vs „lupino‟ € 3,42; „soia‟ € 3,64 vs „pisello + favino‟ €3,52), possiamo dire che le diete senza soia costano sempre meno. Dato che però leproduzioni dei gruppi alimentati senza soia sono risultate mediamente inferiori, il14

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